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Autore: _fioredineve_    19/09/2018    3 recensioni
[...] Fred non le aveva dato neanche il tempo di dirgli ciò che provava, ciò che lei sentiva per lui.
Fred era la causa di tutto quel freddo e non l'avrebbe perdonato tanto facilmente.
Fred se ne era andato e lei non l'avrebbe più rivisto. [...]
Genere: Angst, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Fred Weasley, Hermione Granger | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo, Contesto generale/vago
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capitolo 8 Capitolo VIII - Natale, passa veloce.

Le carole natalizie avevano riempito tutta  Diagon Alley, così come tutte le decorazioni particolari che solo nel mondo magico esistevano.
Hermione rimaneva nascosta nel piccolo appartamento posto al piano superiore dei Tiri Vispi Weasley, mentre tutto il mondo era in festa lei doveva rimanere nascosta.
Annoiata sbuffò, abbassando del tutto la tendina scura della finestra e tornandosene sul divano.
In quei giorni lei ed Harry si erano ritrovati divisi da Ron, a causa del primo Horcrux, a causa del male che esso portava a chi gli stava intorno. Come sarebbe voluta andare lì, in quei boschi sperduti, per poter aiutare se stessa ed i suoi due migliori amici. Era tornata indientro nel tempo, ma non poteva fare niente, doveva far passare tutto senza potersi muovere, senza potersi inserire nel corso di quel passato e poter smuovere le cose, poter dare un aiuto dietro alle quinte.
Niente.
E ciò la innervosiva: se poteva fare qualcosa, lei lo faceva; ritrovarsi lì con le mani in mano la stressava, non era da lei, e in quegli ultimi due giorni anche i gemelli si erano resi conto di quella cosa.
"Buongiorno Granger cara!" il coro allegro dei gemelli, così come lo sbattere violentemente della porta, la fecero balzare come un gatto colto con le zampe nel sacco.
"B-buongiorno" rispose solamente, cercando di far tornare il battito del cuore ad un ritmo normale. Riaprì gli occhi e guardò i gemelli, coperti da qualche centimetro di neve sulle spalle e sui cappelli che gli coprivano la testa.
"Che ci fate qui? Domani è Natale, il negozio non è chiuso?" chiese curiosa, avvicinandosi, notando che nascondevano qualcosa alle loro spalle.
"Sai Granger..." iniziò George, trasportando un piccolo alberello addobbato in quella stanza tremendamente disordinata e stretta "... è Natale
anche per te" continuò Fred sorridendo mentre con la bacchetta lo sistemavano in un angolo vuoto accanto al letto-divano in cui dormiva da ormai una settimana.
E lei sorrise, felice ed incredula.
"Oh, grazie, è un bel pensiero da parte vostra, mica c'è qualche trucchetto sotto, vero?" chiese scettica, anche se qualcosa le diceva che si poteva fidare del tutto di loro.
"Non potremmo mai fare niente di simile..." iniziarono a dire, entrambi.
"Sei qui come nostra ospite" disse George, annuendo serio e ripulendo il cappotto pesante dalla neve "E sei qui per aiutarmi" le susurrò Fred a pochi centimetri dal viso, facendola arrossire vistosamente.
Ma si divertiva a scombussolarla così, nel profondo?
Si divertiva nel vederla crollare dinanzi ad ogni suo gesto, anche il più effimero?
Deglutì a stento, cercando di rimettere in moto i polmoni, la vista e il cervello. Sì, dal sorriso che le stava mostrando lui si stava divertendo, ed anche molto, seppur in modo totalmente incosciente.
"Allora, riuscita a trovare ciò che ti serve?" Hermione scosse la folta chioma riccia, annuendo alla domanda di George. Afferrò la bacchetta liberando due sedie colme di libri porgendole a loro.
"Ho avuto un'idea e ho tutto il tempo necessario per metterla in moto, dovete solo procurarmi alcune cose e posso mettermi subito a lavoro" proferì allegra sedendosi sul divano.
"Anche se non so per cosa ti servono, lasciaci pure la lista e provvederemo noi al resto" esclamò George allegro, facendole un occhiolino mentre Fred sorrideva appena, ma Hermione sapeva ciò che stava provando, sapeva ciò che stava pensando.
I suoi occhi le risultavano così semplici da leggere in quel momento. Entrambi si scambiarono uno sguardo, un semplice sguardo, avevano tante cose da dirsi, tante cose di cui parlare.
"Che ne dite se vi lascio qualche attimo da soli? Mi sono ricordato che devo fare una spedizione, altrimenti all'apertura ci ritroveremo senza torroni" nessuno dei due gli rispose, troppo presi dai propri pensieri e lui silenzioso lasciò la stanza intuendo che, in quel momento, avessero molte cose da dirsi.
"Allora, ora mi dici qual è la tua idea?" una domanda, semplice, dopo tutto quel silenzio.
"Io non potrò essere lì, quel giorno" proferì Hermione, avvolgenedosi nella felpa enorme che le era stata prestata, poggiando il viso sulle braccia conserte "... c'è il rischio che la me del tuo presente possa incontrarsi con me, non so cosa possa succedere in quel caso" sospirò, lei avrebbe tanto voluto essere lì, in quel momento, per assicurarsi che le cose procedessero come dovevano.
"Quando arriverai lì, a quel muro, insieme a Percy ti ritroverai a duellare contro il Ministro e Antonin Dolohov, non distrarti per nessun motivo, sarà questione di pochi attimi: il muro crollerà e tu ancor prima dovrai attivare un incantesimo di protezione. Purtroppo le cose non potranno cambiare, altrimenti finiremo con lo stravolgere il futuro da cui vengo io, per questo motivo dovrai assumere un pozione, quella della morte apparente" deglutì, chiudendo gli occhi ed attendendo una risposta dal ragazzo. Avvertiva il cuore battere veloce, quasi potesse cascarle ai piedi da un momento all'altro, a rendere più snervante la situazione era il silenzio del giovane mago che continuava a fissarla con lo sguardo serio, sentiva gli occhi celesti del giovane incatenarla su quel divano, scavarle dentro nuovamente.
"Sai, non saperti al mio fianco in quel momento mi sta mettendo molta agitazione, ma purtroppo non posso far altro che affidarmi al tuo piano. Dove andrai, dopo? Sei tornata qui con la giratempo, no? Quindi devi far in modo che le due linee temporali combacino nuovamente prima di tornare nel tuo presente" in tutto questo, Fred le parve più preoccupato per ciò che sarebbe accaduto dopo a lei che per quello che avrebbe dovuto fare lui. Gli sorrise, dolcemente, mentre lui continuava a fissarla... in quegli occhi così chiari lesse un briciolo d'apprensione, che fosse realmente preoccupato per lei?
Il solo pensiero le fece battere nuovamente il cuore, era strano avvertirlo nuovamente, ora che lo aveva costantemente al suo fianco.
"Non preoccuparti per me, mi inventerò qualcosa, tu pensa solo a svolgere per bene il piano"
Fred si alzò dalla sedia, annuendo.
Entrambi non speravano altro che quel Natale passasse in fretta, così come il terrore che li attanagliava e la paura di sbagliare.
Entrambi speravano passasse in fretta, soprattutto Hermione: poi dopo, dopo che tutto sarebbe andato nel migliore dei modi, avrebbe spiegato a Fred il perché di quel suo folle gesto, gli avrebbe spiegato il perché lasciando uscire tutti i suoi sentimenti mettendosi a nudo davanti a lui.
L'avrebbe fatto, per poi andarsene e scomparire del tutto dalla sua vita.
Perché lei ne era sicura, tutto sarebbe andato secondo i piani, lui sarebbe sopravvisuto, lei sarebbe tornata a vivere nel saperlo vivo e vegeto; avrebbe detto tutto per poi sparire, per andare alla ricerca di chi aveva allontanato da lei e per provare ad annullare quell'incanto.
"Ci vediamo domani, Hermione, non dimenticarti la lista" sussurrò Fred prima di andarsene chiudendo lentamente la porta. Hermione tornò a fissare il piccolo alberello di Natale, decorato e impreziosito dai vari colori e fiocchi di neve che dolcemente sfioravano gli aghi di quell'abete.
Avrebbe atteso il giorno successivo solo per vederlo ancora, voleva bearsi di tutti quei momenti prima che il giorno in cui si sarebbero divisi arrivasse.
"Natale, passa in fretta, sii veloce" sussurrò sprofondando nel cuscino chiudendo gli occhi.
Aveva sempre amato il Natale, le canzoni natalizie, gli addobbi, l'odore dei dolci appena sfornati, la neve, i regali... ma in quel momento tutto era diverso, sperava solo passasse in fretta per liberarla da quel peso che di tanto le opprimeva il cuore.

ZANZAN!
C
he succede?
Semplice, ormai il piano è deciso, ma Fred per qualche strano motivo non sembra apprezzarlo, così come ciò che potrebbe accadere in seguito.
Non ho molto da dire, spero che anche questo capitolo possa piacervi, appena posso cercherò di rispondere a tutte le recensioni che mi state lasciando.
Grazie davvero, a presto,


Vera.





   
 
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