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Autore: Violetta_    21/09/2018    2 recensioni
(Commedia, comico, giallo, introspettivo, slice of life)
Le mirabolanti avventure di una povera ragazza alle prese con la vita di tutti i giorni... o quasi.
***
(Dal capitolo 1)
Sono perseguitata dalla sfiga, dovrei perdere cinque o sei chili, dovrei reiscrivermi in palestra e questa volta frequentarla in modo serio, dovrei ammettere a me stessa che gelato, cereali al miele e nesquik non sostituisce una cena bilanciata e il mio armadio sembra la porta per Narnia.
Ho un incubo: il mio capo.
***
Avvertenze: abbattimento della quarta parete, presenza di parti comiche (alle volte demenziali) e colpi di scena.
Genere: Comico, Commedia, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Kankuro, Matsuri, Nuovo Personaggio, Sabaku no Gaara | Coppie: Shikamaru/Temari
Note: AU, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Of AU and new characters -Sumire-'
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Verità













Senza riflettere mi ritrovo davanti il residence e mi dirigo verso la casa di Karura.
Sto quasi per bussare alla porta quando mi blocco di scatto con la mano ancora a mezz'aria.



Ma che sto facendo?



È sera, e io sto davanti la casa della madre di quello stronzo del mio capo. Moglie di quel bastardo che ha distrutto la mia famiglia.
Deglutisco e mi asciugo le lacrime poi mi giro con l'intenzione di uscire dal residence il più velocemente possibile.
Non ho un posto dove andare e non so quanti soldi mi sono rimasti nella carta, spero sufficienti per un motel.

<< Sumire >>



No.

No no no no...

Ma perchè tutte a me?



La donna mi guarda ed io non so cosa dire. Non dovrei nemmeno essere qui.

Si avvicina con aria preoccupata e poggia le mani sulle mie spalle. Evidentemente devo avere una brutta cera.

<< Ti faccio una tisana calda con del miele e poi ci sediamo sul divano e... >>

Io non la ascolto nemmeno, ho troppi pensieri che si affollano nella mia testa.
Mi ritrovo a piangere inconsolabile.


Karura mi abbraccia e comincia ad accarezzarmi i capelli e la schiena.






*






Riesco a calmarmi dopo un bel po' di tempo e quando finalmente smetto di piangere mi sento distrutta, con gli occhi gonfi e pesanti ed il viso arrossato.

<< Va meglio ora? >>

Annuisco e mi siedo sul divano.

<< Ti va un bel bicchiere di latte caldo? >>

Scuoto la testa mentre l'ennesimo singulto mi scuote tutta.

Adesso lei vorrà una spiegazione. Mi sembra il minimo vista la scena.

<< Posso sapere che è successo piccola pequena? >>

Ecco appunto.

Mi guardo intorno torturandomi le dita e poi abbasso la testa.

<< Karura >> inizio seria.
<< Si? Cosa c'è? >> lei sembra intuire la gravità della situazione.
<< So che per te è un argomento difficile da affrontare ma mi dovresti dire... ho bisogno di sapere perché la tua famiglia è così incasinata >>

Non so se quello è il modo per affrontare il discorso ma devo iniziare a sondare il terreno in qualche modo.

Lei mi guarda con aria corrucciata.

<< Te ne avevo già parlato mi pare >>

Scuoto la testa.

<< Non è quello che voglio sapere. Ora... Karura... com'è morto tuo marito? >>

Spalanca gli occhi sorpresa, forse anche offesa non riesco a capire bene.
Subito dopo sospira affranta.

<< Mio marito è morto undici anni fa... e questo ha sconvolto la mia famiglia... i miei figli hanno reagito come meglio hanno potuto... >>

Come immaginavo è molto riservata sulla faccenda, cerca di girarci intorno e mi trovo costretta ad essere più diretta.

<< Com'è successo? >> insisto cercando di non pressarla troppo.

Lei deglutisce e scosta lo sguardo.

<< Un incidente... ma non capisco cosa c'entra col tuo stato d'animo... insomma... >>
<< Karura... tu sai che il mio cognome è Nekoi? >>

Non appena sente quella parola la donna spalanca gli occhi e diventa di pietra.

<< C.. Che? >> inizia a balbettare.
<< Questa reazione mi fa intuire che sai esattamente dove voglio arrivare... >>

Si porta una mano alla bocca mentre i suoi occhi diventano tutti rossi e umidi.

<< Oh santo cielo... oh mio dio... >>

Scosta lo sguardo notevolmente a disagio.

<< Io non ne avevo idea... >>
<< Karura... io devo sapere tutta la verità >>

Mi racconta tutto ciò che sa. Il che è ben poco ad essere sinceri.
È sempre stata tenuta all'oscuro di tutto, ha scoperto dell'incidente solo quando i ricatti di Orochimaru si erano fatti più insistenti.
Rasa era diventato molto più freddo ed anche molto violento in quel periodo, urlava e spesso picchiava Kankuro e Temari.
Gaara aveva subito una sorte più benevola, lui era quasi sempre graziato dalla sua ira.

Mi si stringe il cuore a sentire questa storia.

<< Quando l'hanno saputo Temari era appena diventata maggiorenne ed ha preferito andarsene col suo fidanzato. Gaara era un ragazzino ma ha cercato di affrontare la situazione in modo pratico, razionalizzando... >>
<< E Kankuro? >> domando quasi senza riflettere.

La donna sembrava molto restia a volerne parlare.

<< Lui... lui lo voleva denunciare... ha tentato più volte di rendere nota la notizia. Quando mio marito l'ha scoperto gliele ha date di santa ragione... ha anche cercato di toglierlo dal testamento ma io mi sono fermamente opposta. Alla fine l'unica soluzione che ha trovato è stata sbatterlo in un collegio in Spagna e portare la sua credibilità al minimo... >>

La fama di donnaiolo, di festaiolo, di incapace ed irresponsabile non era la verità... erano tutte dicerie del padre.
E in quell'ambiente scrollarsi di dosso certe nomee è veramente difficile, ne ho avuto la conferma più e più volte durante le cene di lavoro.

Kankuro ha cercato giustizia.



Dio mi sento così in colpa nei suoi confronti.



<< Rasa è stato ucciso due mesi dopo. Ma ormai lui si era ambientato e ha deciso di non tornare >>



Mi sento un'idiota. Una vera idiota.



<< Tu devi odiare me e la mia famiglia adesso >> dice Karura con tono basso mentre inizia a tremare.

Scuoto la testa e poggio le mie mani sulle sue.

<< Voi non avete colpa degli errori di Rasa … >>

Lei mi sorride con gratitudine.

<< Solo … non capisco... una cosa >> dico incerta.

Lei inclina la testa cordiale.

<< Chiedi pure >>

Prendo coraggio. Tanto ormai il vaso è aperto

<< Perchè Gaara si comporta così con te? E' sempre così dannatamente... distaccato >>

Lei sorride come se si aspettasse quella domanda.

<< Gaara si sente in colpa nei miei confronti. Era l'unico a riuscire a comunicare con Rasa ma non ha fatto -o meglio. Lui è convinto di non aver fatto- abbastanza. È convinto che se fosse riuscito a trovare il coraggio di affrontarlo forse io non sarei finita... >> si guarda intorno << ...qui >> sospira grave << Ma tende sempre a dimenticare che era un ragazzino e non poteva molto contro l'imperturbabile padre >>

Io drizzo la schiena elaborando quella nuova informazione.

<< E dire che sembra uno che affronta le situazioni di petto … >>

Karura annuisce.

<< E nelle situazioni “diplomatiche” lo è. Lui è sempre stato un tipo freddo e razionale. Apparentemente distaccato e cinico e nel lavoro questo lo ha reso un dirigente di successo. Ma con la famiglia il discorso cambia >> abbassa lo sguardo affranta << … ancora oggi non se lo perdona e quando... ho provato a parlargli ... lui non ha più avuto il coraggio di guardarmi negli occhi >>

Gaara portava sulla schiena un fardello tanto grande.



E chi se l'aspettava?



Karura abbozza un sorriso.

<< Anche se negli ultimi tempi le cose sono un po' cambiate. Mi telefona sempre più spesso. Anche se mi ha chiesto di mantenere il segreto. Credo si vergogni... >>



Gaara si vergogna?!
Davvero?!



Lei intanto continua a parlare.

<< … preferisce avere sempre tutto sotto controllo. Tu non puoi saperlo ma era così in ansia per questo fidanzamento!
Lui non è uno che si sa esprimere bene a parole... e anche Matsuri mi è sembrata una ragazza tanto tanto timida ma dolce quanto te >>

Aggrotto la fronte.
Parla di lei come se si fossero incontrate più di una volta.

<< ...è sempre a lavoro o impegnata coi preparativi quindi non abbiamo avute molte occasioni di incontrarci. Però vuole sempre parlare con me quando Gaara mi chiama. Mi domanda sempre di te. Vuole sapere come stai visto che ultimamente sembrate un po' distanti >> si mette un dito davanti le labbra << … però io non ti ho detto niente. Avevo promesso che avrei tenuto la bocca chiusa >>

Annuisco ancora un po' incredula.



E adesso mi rendo conto che mia sorella non ha fatto nulla di sbagliato.
   
 
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