Fumetti/Cartoni americani > Voltron: Legendary Defender
Segui la storia  |       
Autore: Una_Ragazza_Qualunque    26/09/2018    0 recensioni
Raccolta di Drabbles e One-shot brevi dedicata ad una persona dolcissima
Capitolo 1: POV's Krolia, Sheith accennata
Capitolo 2: Primo bacio
Capitolo 3: Domestico
Capitolo 4: Monsters & Mana AU
Capitolo 5: Fall in love parte 1 (POV's Keith)
Capitolo 6: Fall in love parte 2 (POV's Shiro)
Capitolo 7: Keith raised by Krolia/BoM AU
Capitolo 8: Pompieri AU
Capitolo 9: Keith canta per Shiro
Capitolo 10: Werewolf AU
Capitolo 11: Gelosia
Capitolo 12: Moderno AU (attention: disease, angst, morte del personaggio)
Capitolo 13: Modello AU
Genere: Angst, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kogane Keith, Takashi Shirogane
Note: AU, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 13: La bellezza nei tuoi occhi

(Modello AU)



* * *




Shiro prese in mano la sua macchina fotografica, un po' nervoso.
Era la prima volta che doveva svolgere quel genere di lavoro. Di solito si occupava di paesaggi o di cronaca per qualche giornale poco famoso quando doveva racimolare qualche soldo in più, ma non aveva mai fotografato un modello.
Eppure Shiro dovette accettare quel lavoro in quanto in quel mondo era davvero difficile emergere da soli e Shiro non poteva certo rimanere senza lavoro.
Ma era positivo, la prese come un occasione per migliorare e guadagnare di più.
Prima di uscire diede un'ultima occhiata alla sua camera da letto.
Non era molto grande, vi era solamente un letto singolo e una scrivania ma ciò che la rendeva davvero bella, e Shiro orgoglioso, erano le pareti coperte di foto scattate personalmente da lui.
Prese un respiro profondo. Sapeva che non era male nel suo lavoro, doveva solo avere più fiducia in se stesso.
Lo studio fotografico non era molto distante da casa sua ed arrivò in pochi minuti, trovandolo senza grossi problemi.
L'edificio era composto da più piani e dovette prendere l'ascensore per raggiungere lo studio.

   << Aspetta! >> Sentì all'improvviso mentre le porte dell'ascensore si stavano chiudendo e Shiro mise una mano tra esse per aiutare lo sconosciuto.
Entrò nell'ascensore di corsa, ancora con il fiatone ringraziando Shiro che però fu distratto dal suo bell'aspetto.
Il ragazzo aveva i capelli neri come la pece, leggermente lunghi e gli occhi blu notte. Indossava una camicia nera con le maniche rialzate fino ai gomiti e dei semplici jeans attillati. Quel ragazzo era mozzafiato, doveva essere un modello.

   << A che piano va? >>
Shiro sbatté le palpebre ripetutamente, arrossendo, riportato alla realtà da quella domanda.
   << Oh- Uhm, all'ultimo. >> Rispose balbettando mentre si dava dello stupido.
L'altro gli sorrise come soddisfatto della reazione ottenuta. << Ehi, andiamo allo stesso piano. >> Fece notare. << Sei il nuovo fotografo. >> Aggiunse indicando l'attrezzatura che portava con sé Shiro.
Allora era davvero un modello.

   << Sai che l'abbiamo anche noi, vero? >> Chiese divertito.
Shiro abbassò lo sguardo imbarazzato, certo che sapeva che lo studio fosse attrezzato e che, probabilmente, avrebbe dovuto portare solo la macchina fotografica ma non aveva mai lavorato con altro. Era la prima volta, inoltre, che non lavorava da solo.
   << Lo so, è solo che mi fa sentire più sicuro. >> Ammise Shiro continuando a fissarsi i piedi.
Sentì una leggera risata , melodica e cristallina. Alzò lo sguardo per rivolgerlo al modello che stava ridendo mentre i loro occhi si incontrarono.
   << Ok, come vuoi. >>
Le porte dell'ascensore si aprirono segno che erano arrivati a destinazione.
Il modello non perse tempo e si diresse, seguito da Shiro, verso lo stilista che lo accolse a braccia aperte chiamandolo per nome, ma Shiro non riuscì a non notare che la mano dello stilista scese lungo tutta la linea snella del modello e solo quando si accorse che il modello lo stava guardando con la coda dell'occhio distolse lo sguardo, cercando di guardare da tutt'altra direzione.
Shiro non seppe dire bene il perché ma la cosa gli diede fastidio.
Avevano soltanto una strana confidenza che lui non riusciva a comprendere o andavano a letto insieme? Non era poi così raro in quell'ambito.
Eppure quella sensazione amara rimase forse, ipotizzò Shiro, era solo la sua etica a fare a botte nella sua testa, confondendolo.




I primi giorni di lavoro non erano andati male e Shiro poté finalmente rilassarsi.
Il suo lavoro piaceva ma dovette ammettere che gran parte del merito era anche di Keith. Era facile lavorare con lui non solo perché ascoltava le istruzioni che gli dava e le eseguiva alla perfezione ma anche per la sua incredibile bellezza, facile da catturare dalla macchina fotografica ritoccando poco o niente.
Nello studio, quel giorno, rimasero soli Shiro e Keith dato che lo stilista aveva acconsentito a lasciare lo studio disponibile per Keith che doveva aggiornare il book fotografico. Quando Shiro aveva chiesto spiegazioni, dato che aveva messo a disposizione anche lui come fotografo, Keith disse solo che gli doveva un favore mostrandogli un sorrisetto sornione. Shiro non volle approfondire.
Dopo una decina di scatti decisero di prendere una pausa ma Shiro si sentì a disagio mentre posava l'attrezzatura sentendo lo sguardo di Keith fisso su di sé.

   << Hai mai pensato di fare il modello? >> Chiese all'improvviso.
   << Cosa? >> Esclamò sorpreso pensando di aver sentito male per quanto assurda fosse l'idea.
   << Niente. >> Si affrettò a dire l'altro uscendo dalla stanza con la scusa di doversi andare a rinfrescare.




Ormai era diventata un'abitudine fermarsi dopo il lavoro con Keith e così i giorni passarono in fretta e velocemente così come aumentò l'attrazione per lui.
Sapeva che si stava mettendo nei guai eppure c'era ancora una parte di lui che voleva conoscerlo, sapere di più sul suo conto e ,contro ogni previsione di Shiro, sembrava volerlo anche lui. Dopo qualche scatto, infatti, casualmente gli faceva qualche domanda ma dopo che Shiro rispondeva era come se non fosse mai successo. Keith non aggiungeva più nulla e tornavano a lavoro.

   << Perché hai scelto di diventare un fotografo? >> Gli chiese un giorno Keith stupendo Shiro.
Non ci aveva mai pensato veramente, gli era sembrato naturale. Scattava foto da quando era bambino, suo padre gli aveva mostrato la bellezza di quest'arte e lui se ne era innamorato immediatamente.
   << Non l'ho scelto, è successo. >> Iniziò a spiegare. << Intendo dire che la fotografia mi ha sempre affascinato fino a diventare una passione. Mi piace immortalare un momento che potrebbe non tornare o che faccia riflettere, o un bel paesaggio incontaminato dall'uomo. È sempre piacevole fotografare un bel soggetto. >> Concluse sorridendo a sua volta quando vide un sorriso sulle labbra di Keith.
Normalmente la conversazione sarebbe finita lì, ma quel giorno Shiro era determinato a cambiare le cose.
   << Tu invece? Come ci sei finito a fare il modello? >>
Keith lo guardò sorpreso ancora sotto l'obbiettivo. << Alla gente piaceva il mio aspetto. >> Ripose semplicemente.
Shiro non lo trovò difficile da credere ma possibile che quello fosse l'unico motivo?

   << Tutto qui? >> Si lasciò sfuggire.
   << Sì, tutto qui. >> Ripeté Keith.
   << Non ti piace il tuo lavoro? >>
   << Non è male. >> Rispose Keith ma Shiro si accorse che il tono era cambiato per qualche ragione diventando cupo.

Shiro si chiese se ciò era dovuto al rapporto che aveva con lo stilista.




Shiro riuscì a trovare il coraggio di chiedere a Keith di uscire, bhé, non proprio di uscire ma di rimanere a cena nello studio dopo il lavoro.
Non era riuscito a trattenersi e dopo la scena imbarazzante che si era presentata per riuscire a chiederglielo, Shiro non era nemmeno tanto sicuro che Keith avesse capito cosa intendesse quando accettò.
Doveva rimediare e mettere in chiaro le cose e quando Keith uscì per andarsi a cambiare e indossare qualcosa di più comodo, Shiro ne approfittò per decorare la stanza dandole un'aria più romantica.
Aveva disposto vari cuscini per terra, acceso delle candele profumate spegnendo le luci e posizionato dei piatti tra i cuscini.
Quando Keith rientrò entrambi rimasero a bocca aperta.
Keith con abiti informali e la coda di cavallo, se possibile, era ancora più bello lasciando Shiro con il batticuore.
Keith si avvicinò lentamente guardandosi intorno.

   << Lo hai fatto per me? >>
   << Certo. >>
   << Io non avevo capito. >> Ammise Keith. << Non mi sarei cambiato altrimenti. >> Continuò toccandosi nervosamente la coda di cavallo.

Keith indossava una maglietta grigia chiaramente troppo grande e un paio di jeans, ai piedi portava delle scarpe da ginnastica.
   << Sei bellissimo. >> Disse di getto Shiro avvicinandosi, arrossendo quando si accorse di aver fatto imporporare le guance di Keith con il suo complimento.
Shiro non si aspettava quella reazione. Non era abituato ai complimenti?
   << Woah, è tutto delizioso. >> Disse Keith quando iniziarono a cenare. << Sei davvero un bravissimo cuoco! >>
Shiro si grattò la nuca imbarazzato. << Ad essere sincero io non so cucinare. Niente di tutto ciò che stai mangiando è cucinato da me. >>
Keith alzò la testa dal piatto trovandosi davanti l'espressione preoccupata di Shiro e non riuscì a trattenere una risata.
Shiro rimase inchiodato a guardarlo. Era la prima volta che sentiva Keith ridere e Shiro si accorse di quanto ne avesse bisogno, di quanto tempo aveva perso nel non sentirla. Voleva sentirla di nuovo.

   << Ti piaccio davvero, eh? >> Chiese Keith rischiando di far soffocare Shiro. << Scusami. >> Aggiunse ridendo di nuovo.
   << E tu? Io ti piaccio? >> Chiese Shiro sentendosi uno stupido. Aveva immaginato quella conversazione totalmente diversa, varie volte, e non come se fosse un'adolescente alle prime armi.
   << Ricordi quando ti chiesi se avevi mai pensato di fare il modello? >> Chiese Keith e Shiro annuì. << Ecco, stavo cercando di farti un complimento, sì per dirti che ti trovo molto bello. >> Concluse arrossendo mentre distoglieva lo sguardo.

Shiro non rispose. Non era sicuro che sarebbe arrivato vivo alla mattina seguente.
La serata, però, dopo l'imbarazzo iniziale proseguì serena. Adesso che sapeva che l'interesse era ricambiato riuscì a rilassarsi ed a essere se stesso.
La serata finì ancora una volta con Keith sotto i riflettori.

   << Smettila di fotografarmi! >> Disse Keith mettendo le mani davanti al viso nonostante stesse ridendo.
   << Ma non ti vedo mai vestito in questo modo. Le conserverò per sempre. >> Disse Shiro unendosi alla sua risata.
   << Assolutamente no! Dammi qua. >> Ribatté Keith rubandogli dalle mani la macchina fotografica. << Vediamo cosa si prova a stare dall'altra parte. >>

Shiro rise ma non si oppose, bhé, non per i primi cinque scatti almeno.
   << Adesso basta, ridamela. >> Allungò un braccio per prendergliela mentre Keith cercava di allontanarsi il più possibile rimanendo seduto.
Le loro risate si fecero più forti quando Keith si ritrovò steso tra i cuscini con Shiro sopra di lui a fargli il solletico.
   << Basta, basta, mi arrendo. Hai vinto. >> Disse Keith tra le risate con le lacrime agli occhi.
Quando i loro sguardi si incontrarono, si incatenarono e le risate scemarono fino a sparire.
Shiro posò una mano sulla guancia di Keith accarezzandogliela per poi sfiorare le labbra di Keith con le sue.

   << Ti porterò via da lui. >> Promise quando si distaccarono da quel bacio dolce e casto.
   << Shiro. >> Lo richiamò dolcemente. << Non puoi, mi rovinerà la carriera. Nessuna agenzia mi vorrà. >>
   << Allora lavora per me. >>

Keith rise.
   << Sono serio! So che è difficile emergere da soli nel mondo della fotografia ma non impossibile. >> Spiegò eccitato Shiro.
   << Tu sei pazzo. >> Disse Keith scuotendo la testa.
   << Possiamo essere pazzi insieme. >>










NdA: Non potevo lasciarvi con il capitolo angst così ne ho scritto uno smielato in un cui né Shiro né Keith sanno come far capire che si ha interesse per qualcuno.
Grazie per essere arrivati all'ultimo capitolo di questa raccolta, spero vi sia piaciuta.
Grazie Han, di tutto <3
Fatemi sapere cosa ne pensate!
Alla prossima.



Dove trovarmi:


Twitter Tumblr





   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > Voltron: Legendary Defender / Vai alla pagina dell'autore: Una_Ragazza_Qualunque