La taverna
del Guercio
Sono nella tenda, sdraiato sul mio giaciglio, dopo lo scivolone nei pressi
della tenda di mia figlia ho il braccio dolorante, non riesco ad addormentarmi,
tiro fuori l’orologio dal taschino, guardo l’ora, tra meno di mezz’ora comincia
il nuovo turno di guardia.
Vedo Girodelle e La Salle dormire profondamente, ancora pochi minuti e li
sveglio, adesso tocca a loro, e poi c’è da svegliare quei due lavativi di Louis
e Charles! … Chissà se Charles, dopo la notte movimentata che ha passato con
quella scalmanata di Joséphine, si sveglierà volentieri, spero per il suo bene
che lo faccia, altrimenti entro nella sua tenda e lo prendo a calci, giuro che
lo faccio! … Però se solo Oscar somigliasse un po’ a sua sorella … Ah che bello che sarebbe!!! … Magari il mio
erede sarebbe già in arrivo da un pezzo! … Le mie figlie? Tutte sbagliate,
nessuna di loro che si comporti come dovrebbe!!!
La stanchezza comincia ad avere la meglio, ma il braccio mi fa ancora
male, ho un livido, tutto sommato mi è andata bene,poteva andarmi peggio con lo
scivolone che mia figlia mi ha fatto prendere!
E’ tempo del secondo turno di guardia, vedo il maggiore Girodelle e La
Salle dormire ancora, tossicchio e con tono severo dico: “Sveglia soldati,
basta dormire dovete dare il cambio di guardia ad Andrè e Sassoin!”
Vedo i due destarsi immediatamente, li osservo: La Salle è sempre composto
e non ribatte, quel ragazzo è davvero un esempio di soldato. Invece il
capellone … e si, riconosco che Sassoin non poteva dargli un appellativo
migliore, quanti capelli! … Appena sveglio poi sembra averne ancora di più,
sarà perché sono tutti arruffati!”
Girodelle mi guarda, mi dice: “Faccio in un attimo Signor Generale.”
Entrambi si alzano in tutta fretta, si cambiano il pantalone e la camicia,
La Salle in poco tempo è già pronto.
“Io vado Signor Generale!”
Non rispondo, guardo il Maggiore che apre una borsa e tira fuori uno
specchio e un pettine, mormora: “Ma cosa è successo ai miei capelli?! …...Non
credevo che si spettinassero in questo modo! Sono tutti ingarbugliati!”
Ascolto le sue parole, per poco non mi viene un colpo, penso che questo
damerino è ancora più svenevole di tutte le mie figlie messe insieme, e pensare
che voleva in moglie Oscar! … Oh Signore!! Meglio che a mia figlia non sia
andato a genio, altrimenti chissà che razza di prole avrebbe messo al mondo con
un signorino come lui! … Che fortuna, che le è andato bene Andrè, da lui si che
mi aspetto eredi maschi e forti, dei veri soldati! .. E si, la mia è stata una
bella trovata … se solo quei due si dessero una mossa, anziché fare gli sdolcinati,
tutte quelle moine non mi danno certo il mio François! Ci vuole più azione!
Vedo il Maggiore passare per l’ultima volta il pettine tra la sua folta
chioma, con fare lento e preciso, rimette in borsa i suoi oggetti, mi guarda e
mi dice: “Generale io vado!”
“Si .. Va pure! … Girodelle ….”
“Sissignore ..”
“Occhi aperti!”
“Si certo Signore!”
Vedo il Maggiore lasciare la tenda, mi corico nuovamente, ma poi ci
ripenso: i miei generi saranno già pronti? È meglio che vada a vedere!”
Mi rialzo, sento il braccio dolorante, ma per fortuna non è nulla di grave,
solo un livido. Esco dalla tenda, mi guardo attorno, è tutto tranquillo, vedo i
soldati fare il cambio di guardia, Andrè entra nella sua tenda: spero che
svegli mia figlia, ma … Ne dubito, riserva troppe attenzioni a sua moglie, non
so se è bene o male, il corteggiamento va bene, però almeno che procreino!
Sassoin viene nella mia direzione, con il suo solito sorriso da idiota, mi
guarda e mi dice: “Signore, ma Voi non riposate mai?!!”
“Certo che si, è solo che debbo accertarmi che Louis e Charles siamo
svegli!”
“Ihihih Forse il marito di Madame Marianne, ma non il Marchese! Dopo la
notte movimentata che ha passato con madame Joséphine ne dubito ihihihih!!”
“Zitto imbecille, entra in tenda e vedi di coricarti che tra qualche ora
dovremo partire, ed al mio seguito ho bisogno di avere uomini dinamici e pronti
a qualsiasi evenienza!”
“Si Signore! .. Intanto io mi cerco il mio libretto di istruzioni.”
“Per farne cosa Sassoin, non sei stanco abbastanza forse?”
“Ma come Generale, possibile che non lo abbiate ancora capito, che io
senza una donna accanto non riesco a dormire? Allora mi consolo abbracciandomi al
mio libro ah ah ah!”
“Imbecille sparisci, da te ascolto solo idiozie!”
“Ah ah Agli ordini Signore!”
Mi avvicino alle tende delle mie figlie, non avverto alcun genere di
rumore, è come pensavo: “Quei due buoni annulla dormono ancora.”
Apro i lembi delle tende, il primo che sveglio è Louis, con tono grave
dico: “Sveglia ragazzo, è il tuo turno di guardia, su coraggio alzati, basta
dormire!”
Louis si sveglia immediatamente, si stropiccia gli occhi come un ragazzino
e mormora: “È già ora Signore?”
Con tono canzonatorio, ribatto: “Certo che si figliolo caro! …. Su muoviti
che gli altri sono già di guardia!!”
Vedo mia figlia dormire tranquillamente, nemmeno mi ha sentito: forse ho
usato un tono di voce troppo soave!
Lascio la tenda di Louis ed entro in quella di Charles, dorme, appena lo
guardo digrigno: “Ci avrei giurato che stessi ancora dormendo! Invece di
passare le ore di riposo a fare bagordi, potevi dormire!! Adesso su alzati!
Sbrigati e raggiungi la tua postazione!”
Charles, al suo della mia voce, si sveglia, è tutto intontito, è
visibilmente stanco … peggio per lui almeno capisce che non siamo in vacanza,
ma in missione.
“Sissignore, faccio in un attimo!”
Mia figlia farfuglia nel sonno: “Oh Padre, non è possibile, anche nei miei
incubi, mi tocca ascoltare la Vostra voce!”
Charles mi guarda e mi dice: “Signore, mia moglie sta sognando.”
“Si si .. l’avevo capito, ma tu muoviti, sbrigati!”
“Agli ordini Signore!”
“Bravo ragazzo finalmente hai capito, così si parla!”
Siamo in marcia dall’alba, ormai il sole è tramontato già da un pezzo,
abbiamo lasciato le campagne, finalmente manca poco per fare il nostro ingresso
nel piccolo borgo di Vezelay.
È stata l’ennesima giornata estenuante, non ne posso più!
È la prima volta che un giorno di viaggio a cavallo mi pesa così tanto,
fremo all’idea di trovare un alloggio e riposare comodamente, Andrè mi guarda,
lo vedo sereno, mi sorride. Per un attimo mi perdo nel suo sorriso, che
ricambio con un piacere immenso. Il mio Andrè.
Finalmente all’orizzonte scrutiamo il paese, mio padre arresta appena il
suo cavallo e guardandoci ci dice: “Ormai manca poco, eccola lì Vezelay,
dobbiamo trovare una sistemazione per la notte, e domani mattina presto
ripartiremo!”
Lo ascoltiamo in silenzio e riportiamo i nostri cavalli al galoppo.
“Joséphine guarda! .. Finalmente siamo arrivati in paese!”
“Oh Marianne, era ora che arrivassimo, non ne posso più, viaggiare in
queste condizioni, tanto estreme, è davvero stancante!”
“Si sorellina, hai ragione! Dopo due notti passate in tenda ci vuole un
bel letto comodo dove poter riposare, non vedo l’ora di gettarmici sopra!”
“Non lo dire a me, ed io che credevo che in tenda sarebbe stato
bellissimo.”
“A cosa ti riferisci Joséphine?”
“Possibile che tu non l’abbia capito Marianne? Alla mia notte d’amore con
Charles! Sarebbe stata magnifica, se nostro padre non ci avesse interrotto … in
quel modo poi!”
“Joséphine, devi riconoscere che hai davvero esagerato! .. Tu forse non ti
sei resa conto, ma i tuoi ….. ehmm … come chiamarli … rumori ….. ecco .. li
abbiamo sentiti tutti, sinceramente non so come nessuno abbia avuto da ridire.”
“Marianne, ma cosa dici?! Ma secondo te, i soldati di mio padre o … i miei
cognati, dovevano venirmi a dire qualcosa in proposito? Ma dico sorella,
potevano essere tanti indiscreti?”
“Joséphine, a dire il vero, indiscreti siete stati voi due, tu e Charles.”
“Marianne, ma io e Charles, non ci divertiamo se non … esterniamo le nostre
sensazioni!”
“Joséphine! Certe volte mi chiedo come tu possa essere tanto sfacciata,
sei praticamente il contrario di nostra sorella Oscar, in tutto e per tutto.”
“Oscar! .. Ma senti chi hai nominato! .. Secondo me, nostra sorella Oscar
potrebbe vivere tranquillamente in un convento.”
“Non esagerare Joséphine, nostra sorella non esterna le sue emozioni
davanti agli altri, ma in tutta sincerità, credo che quando è in intimità con
Andrè ….. ah ah ah!”
“Oh Marianne!! E poi dici che sarei io la sfacciata ah ah ah!”
Entriamo in città, Vezelay è un piccolo borgo, composto da poche vie, una
piazza con una bella chiesa, e poco altro. Percorriamo la via centrale, vediamo
bambini giocare per le vie del villaggio, passiamo davanti ad una bottega di
fabbri; vedo battere sull’incudine un ferro di cavallo, poco più avanti, c’è un
panificio ed infine una locanda.
I nostri cavalli sono al passo, mi guardo intorno, guardando mia moglie le
dico:“Finalmente Oscar, siamo a Vazelay!”
“Andrè, proviamo a chiedere in quella locanda se hanno delle stanze per
noi!”
“Si, adesso vado a chiedere.”
Il Generale scende dal cavallo e mi dice: “Andrè dobbiamo domandare al
ristoratore se dispone di almeno cinque camere, su vieni con me.”
“Sissignore.”
Arresto il mio cavallo, scendo anch’io, e ci rechiamo nella locanda.
“Buona sera ….”
“Buona sera Monsieurs .. in cosa posso esservi utile?!”
Il Generale prende la parola: “Siamo una compagnia di viaggiatori, abbiamo
bisogno di ristoro e di un alloggio per la notte.”
“In quanti siete?”
“Siamo in dieci, e ci servono almeno cinque stanze.”
“Monsieur, posso offrirvi solamente ristoro, ma per quanto riguarda le
camere, sono spiacete, non dispongo di alloggi liberi, sono tutte occupate.”
“Capisco .. ma almeno in questo posto c’è un’altra locanda dove alloggiare
per la notte?”
Vedo l’uomo passarsi la mano sul mento, e con atteggiamento pensieroso mi dice:
“Uhmm .. vediamo … però … come avrete visto Monsieur, Vezelay è un piccolo
paesello formato da poche anime, però è trafficata da numerosi viaggiatori, le
uniche locande rispettabile del posto sono questa, ed un’altra che dista duecento
metri! .. Ma credo che sia difficile trovare posto per passare la notte,
sapete, in questo periodo passano da qui numerosi mercanti, e solitamente si
fermano per qualche giorno. Comunque, potete provarci, magari siete fortunati.”
Il Generale ribatte: “Avete detto che c’è un’altra locanda?”
“Si Monsieur, nel caso non trovaste alloggio neppure lì, potreste recarvi
alla taverna del Guercio, che si trova alle porte di Vezelay.”
“E li, è sicuro che troveremo posto?”
“Si certo, sicurissimo. Comunque vi consiglio di passare prima alla
locanda che troverete poco più là!”
“Va bene, buon uomo, proveremo a domandare … buona sera!”
“Buona sera a Voi!”
Vedo i due viaggiatori lasciare la mia locanda, il garzone che ha
ascoltato la nostra conversazione mi dice: “Sarà molto difficile per quella
gente trovare posto nella locanda di Pascal, in questo periodo ci sono un
mucchio di viaggianti.”
“Lo so Pierre, è per questo che ho consigliato loro di recarsi dal Guercio.”
“Ma quello non è un posto adatto a quella gente, Voi sapete chi sono i frequentatori
di quel posto.”
“Certo che lo so! Ma loro non hanno scelta, o si accontentano, oppure
dormono all’aria aperta! ….. Su ragazzo, adesso muoviti, devi ancora pulire i
tavoli!”
“Sissignore ora vado, faccio subito!”
“Andrè, andiamo, speriamo di trovare quanto prima una sistemazione, non
possiamo passare un’altra notte in tenda.”
“Signore, se poi non trovassimo camere disponibili nemmeno lì, allora
saremo costretti ad alloggiare nella taverna fuori Vazelay.”
“Be Andrè, se sarà necessario dovremo accontentarci. Su sbrighiamoci!”
Il Generale ed io prendiamo i nostri cavalli, e dico: “Oscar, qui non
hanno posto, dobbiamo provare più avanti, c’è un’altra locanda.”
Girodelle domanda al Generale: “Signore, e se non dovessimo trovare posto
nemmeno lì, ci sono altri posti dove alloggiare?”
“Una taverna fuori dal paese!”
“Avete detto taverna Signore?”
“Avete sentito benissimo Maggiore, ho detto taverna!”
“Che genere di posto sarebbe?”
“Non ne ho idea, ma adesso non è il caso di preoccuparci, proviamo alla
prossima locanda, magari troviamo una sistemazione senza doverci recare altrove
… su andiamo!”
Marianne ed io sentiamo partire nuovamente la carrozza, mi affaccio al
finestrino e chiedo: “Maggiore, cosa succede, perché ripartiamo?”
“Madame, la locanda non dispone di camere, dobbiamo provare alla prossima,
poco più avanti.”
Guardo mia sorella e con tono di protesta le dico: “Ci mancava solo questo
… speriamo almeno che nel prossimo ostello abbiano posto, io proprio non voglio
passare un’altra notte all’aperto!”
“Ma come Joséphine, stanotte non ti sei divertita abbastanza?”
“Certo che si Marianne, ma adesso voglio provare l’ebbrezza di un luogo
protetto da quattro mura e con delle lenzuola pulite e profumate ah ah ah!”
Ci fermiamo nuovamente, siamo davanti alla porta del nuovo ristoro.
Il Generale ed io scendiamo da cavallo, sento Girodelle che dice: “Se non
vi dispiace, vorrei accompagnarvi, voglio rendermi conto della situazione
personalmente.”
Il Generale ribatte: “Se lo desiderate, venite pure Maggiore.”
Entriamo, ecco il proprietario del posto venirci incontro.
“Buongiorno Monsieurs, in cosa posso esservi utile?”
Il Generale si guarda intorno e dice: “Dobbiamo fermarci una notte,
abbiamo bisogno di cinque stanze e di ristorno.”
“Se volete posso immediatamente farvi preparare da mangiare, ma riguardo
alle camere, sono spiacente ma sono tutte occupate, come potete vedere la
locanda è piena di avventori, non posso fare altro per Voi se non servirvi un
buon piatto di ministra calda.”
“Vi ringrazio, ma se non disponete di un alloggio, è inutile che ci
fermiamo, non ne vale la pena!”
“Monsieur, per un piatto caldo vale sempre la pena, io vi invito almeno
per quello a fermarvi.”
Girodelle prende la parola: “Ascoltate buon uomo, abbiamo sentito parlare
della taverna del Guercio, ed è molto probabile che lì ci siano delle stanze,
cosa mi dite al riguardo?!”
“Beh, si! .. Lì di sicuro troverete non solo da mangiare ma anche delle
stanze, però …”
“Però?!”
“È un posto frequentato da gente occasionale .. non so se rendo l’idea …
lì ci vanno uomini di un certo tipo …”
Girodelle ci guarda e continua: “Ladri? Briganti? Assassini?”
“No no Monsieur, assolutamente! Certo non sarà un posto frequentato da
malviventi, ma neanche da gente per bene come Voi!”
“Continuo a non capirvi! Ma si può sapere che genere di ambiente è? E da
chi è frequentato?”
“Vedete, è un ambiente pulito, frequentato da gente facoltosa,
rispettabile ma …”
“Ma?”
“Insomma Monsieur, è un postribolo!”
Vedo Girodelle inalberarsi e ribattere: “COSA?!! ..Un postribolo!!”
“Victor, è inutile che tu protesti, se è l’unico posto dove alloggiare non
possiamo fare gli schizzinosi.”
Girodelle guarda il Generale e dice: “Ma zio Augustin, lo trovo alquanto sconveniente,
per non dire disdicevole, passare la notte in un posto simile, soprattutto per
le mie cugine!”
Il Generale è pensieroso, al momento non risponde.
Il locandiere continua: “Ascoltate Monsieur, anche se è un posto che non
si addice a gente per bene come voi, vi assicuro che è un ambiente pulito e
decoroso, nel senso che non è frequentato solamente da clienti occasionale che
si intrattengono con le meretrici, ma anche da comuni viandanti che trascorrono
semplicemente la notte, proprio come voi. Insomma, spero di avere reso l’idea!”
Il Generale risponde: “Ho capito, è tutto chiaro. Vi ringrazio per la vostra
cortesia, buona sera.”
“Buona sera Monsieur.”
Usciamo dalla locanda e mi avvicino ad Oscar, Alain dall’alto della
cassetta ci domanda: “Allora, c’è posto per noi? Possiamo fermarci qui?”
“No Alain, anche questa locanda non dispone di camere libere.”
Marianne ed io ascoltiamo la conversazione, ci affacciamo al finestrino e
ribatto: “Padre, cosa facciamo adesso? Certo che passare un’altra notte in tenta
sarebbe davvero inopportuno, non c’è un’altra soluzione, magari un altro
posto?”
“Si figliola, una soluzione ci sarebbe ….”
“Sentiamo Padre, di cosa si tratta?”
“Alle porte di Vazeley c’è una taverna, di sicuro lì hanno delle stanze …”
“Una taverna avete detto? … Io avrei preferito qualcosa di meglio,
possibile che non ci sia altro?”
“No Joséphine, in questo paese non c’è altro, all’infuori che quel posto!”
“Padre, pur di dormire in un letto, io non ho alcun problema di passare la
notte in una taverna.”
Vedo Oscar scendere da cavallo e venirmi incontro, e con un’aria sospetta
mi chiede: “Ascolta Andrè, che genere di posto è questa taverna?! Dalla vostra
espressione credo che sia un postribolo o sbaglio?!”
“È così Oscar, è l’unico posto dove poter trascorrere la notte, oppure
usciamo dal paese e montiamo le tende.”
Marianne si porta le mani alla bocca e mormora: “Santo cielo!! Noi passare
la notte in un bordello? No! Non è possibile!!”
Joséphine sorride e ribatte: “Beh sorella, non sarà palazzo Jarjayes, però
avremo per lo meno un pasto caldo e soprattutto un letto! … Per me Padre va
benissimo, vada per il bordello!!!”
Marianne mi tira per il braccio e mi mormora all’orecchio: “Ma Joséphine,
finire in un bordello per riposare non ti sembra un po’ troppo?”
Joséphine sorride, e con entusiasmo dice: “Ascolta Marianne, questo ha
tutta l’aria di un bel viaggio avventuroso ed io non vedo perché dovrei farmi
tanti problemi, se l’altra notte ho passato la notte in tenda ed ho provato
l’ebbrezza del piacere con mio marito lì, non vedo perché stanotte non potrei
passarla in un bel bordello, magari è un posto di lusso! In tutta sincerità non
mi dispiace poi così tanto!”
“Ma Joséphine, cosa dici?”
“Suvvia Marianne non fare la guasta feste e incoraggiamo gli uomini là
fuori, poi dimmi, non ti va di dormire in un comodo letto con tuo marito?”
“Certo che si Joséphine, però ….. e va bene .. vada per la taverna!”
Joséphine si affaccia nuovamente al finestrino e comunica agli altri la
nostra decisione.
“Padre, per me e Marianne non ci sono problemi, vada per il postribolo!”
Guardo mio suocero e gli dico: “Signore, non abbiamo scelta se vogliamo
riposarci, dopo tutto non sarebbe la prima volta che passiamo la notte in un
posto simile e le nostre Signore, sono sicuro che non ci faranno nessun
appunto.”
Girodelle replica stizzito: “Andrè, io non credo che mi ci troverei a mio
agio in un posto del genere, piuttosto preferisco passare la notte in tenda!”
Joséphine divertita controbatte: “Quante storie Maggiore, vedrete, sarà
interessante conoscere un nuovo ambiente, e poi frequentate Versailles o no? Io
sinceramente non ci trovo alcuna differenza, se non che, magari, qui non
troveremo il lusso a cui siamo abituati!”
Dall’alto della cassetta, ascolto divertito Madame Joséphine, sorrido e
intervengo: “Ben detto Madame, io la penso esattamente come Voi … un posto vale
l’altro, l’importante è il ristoro, non quello che potrebbe offrirci il
locandiere ah ahah!”
“Sassoin, almeno una volta in vita tua, sii serio! …. Oscar, tu che ne
pensi?”
“Padre, io non mi faccio nessun problema al riguardo, non sarebbe la prima
volta che entro in un posto simile!”
Ascolto mia figlia Joséphine più divertita che mai ribattere: “Sentito
Maggiore, se nemmeno Oscar ha nulla da ridire al riguardo, allora possiamo
alloggiare in un bordello!”
“Madame Joséphine, ho l’impressione che Voi vi stiate divertendo.”
“A dire il vero Maggiore … un pochino si che mi diverte, voglio vedere
come è fatto quel genere di posto!”
Le motivazioni di mia figlia, mi irritano non poco, tra lei e Sassoin mi
faranno impazzire! Guardo Louis e Charles, chiedo: “Voi che ne pensate al
riguardo?”
Charles dice: “Signore, dopo stasera ci aspettano altri due giorni in
tenda, non è vero?”
“Si … due giorni e due notti senza sosta.”
“Signore, per me sarebbe il caso fermarci, non possiamo proseguire senza
almeno una notte di riposo assoluto, e poi domattina dobbiamo fare provviste.”
“E tu Louis, cosa ne pensi?”
“Concordo con mio cognato Signore, anche per me va bene.”
Guardo il Maggiore e con tono severo dico: “Sentito Girodelle? Tutti concordano a fermarsi per questa
notte!”
Sospiro, non mi resta che accettare la volontà di tutti e dico: “E va bene
.. come volete, vada per il postribolo!
… Possiamo andare!”
“Allora abbiamo deciso, rimettiamoci in sella si riparte … destinazione la
taverna del guercio! …”
Tutti montano a cavallo, prima di farlo anch’io, mi avvicino a mia moglie
la prendo in disparte le dico: “Oscar, te la senti di proseguire a cavallo?”
“Che domanda Andrè, certo che si! .. Ma perché me lo chiedi?”
“Hai l’aria stanca Oscar e …”
“Andrè, siamo tutti stanchi, non è certo la prima volta che affrontiamo un
viaggio tanto lungo, e non vedo perché dovrei viaggiare in carrozza, e poi tra
poco potremmo riposarci.”
Guardo Oscar, le sue parole non mi convincono, anche se insistessi, so che
non servirebbe a nulla, farebbe comunque di testa sua. Però ha un aspetto che
non mi piace, è pallida e stanca, vistosamente stanca. Non l’ho mai vista,
neppure nell’ultima missione. Non le dico più nulla, aspetterò di essere soli e
tranquilli per parlarle, e proseguiamo il viaggio.
Guido la vettura, sorrido all’idea che al capellone non faccia piacere
andare a dormire in un bordello, il damerino avrebbe addirittura preferito
dormire in tenda.
Parlo tra me e dico: “Chissà di cosa avrà paura il damerino, forse non è
mai stato in un posto del genere! ..
Evidentemente il capellone è abituato ai bordelli di Versailles! Beh, se
così fosse vuol dire che sarebbe alla sua prima esperienza ihihih!”
Dopo aver percorso l’ultima stradina, appena lasciato il villaggio
avvistiamo la taverna, ancora qualche metro ed eccoci davanti al porticato del
postribolo. Leggo l’insegna “Dal Guercio”, scritta su una tavola di legno
grezzo, con due lanterne rosse a fianco. È inequivocabile cosa accade qui
dentro.
Tiro le redini dei cavalli e dall’alto dico: “Eccoci arrivati, Signori!”
Il Generale guarda Andrè ed il capellone dice: “Entriamo prima noi e
accertiamoci che realmente ci sia posto per trascorrere la notte!”
“Va bene Signore.”
Scendiamo da cavallo, il Generale, Girodelle ed io entriamo nella locanda.
Il fumo delle pipe annebbiano l’ambiente che è piuttosto grande e
affollato: ci sono uomini e donne seduti ai tavoli, alcuni cenano, altri giocano
a carte, altri tirano ai dadi, altri ancora si prendono delle libertà con le
loro accompagnatrici.
Continuiamo a scrutare l’ambiente, è ben pulito e curato almeno sotto
questo aspetto è perfetto.
Lo spazio che ci circonda è illuminato da diverse candele, l’arredamento è
ricercato, divanetti di velluto rosso con tavolini e poltroncine, tavoli
rotondi con tovaglie pulite, candide, e sedie di noce con la seduta e lo
schienale imbottiti e tappezzati con un tessuto rosso. Alle finestre, tendine
chiare e tendoni rossi, pesanti, ai lati. L’ampia sala poi è contornata da
piccoli spazi più raccolti, dove gli avventori si intrattengono con donne
abbigliate in modo scollacciato, ma non osceno. Il tutto è molto vistoso, ma
nell’insieme non vi è nulla di assolutamente sconcio. Le pareti sono tappezzate
con un tessuto dai colori caldi, riccamente ricamato. Sul fondo, un’ampia scala
in legno, con due rampe, porta al piano superiore. Il soffitto, a cassonetti, è
dipinto con immagini di caccia e di banchetti.
Poco dopo essere entrati, ci viene incontro un uomo alto, robusto, scuro
di capelli e con una benda nera sull’occhio, e con modi cortesi ci dice:
“Benvenuti nella mia taverna, sono a vostra disposizione per qualsiasi cosa di
cui abbiate bisogno.”
Il generale fa un passo in avanti e dice: “Siamo in dieci, abbiamo bisogno
di un pasto caldo e di stanze …. Cinque stanze andranno benissimo.
“Si certo, possiamo offrirvi tutte le stanze che volete e anche dei piatti
deliziosi, adesso avviso immediatamente la cuoca di preparare, così non
perdiamo tempo.”
“Umm…. Ancora una cosa, oltre ai cavalli, abbiamo una carrozza, potete
metterci a disposizione un ristoro per le nostre bestie?”
“Certo che si Monsieur, ve l’ho già detto, qui trovate tutto quello che vi
occorre! Fuori dalla porta c’è il ragazzo che vi condurrà alla stalla, dove potrete
sistemare la vettura e le bestie.”
“Bene, adesso avverto agli altri di entrare.”
“Certo Monsieur, intanto faccio preparare le stanze che Vi occorrono! … Ah
.. vi avverto, le stanze sono munite tutte di letto matrimoniale e, se può
interessarvi, ogni camera è fornita di una stanza per la toilette con acqua
fredda ed un paiolo già sul caminetto con dell’acqua calda, vasca e tutto il
necessario per un bagno.”
“Benissimo, è proprio quello che ci occorre! …….. Andrè, Victor, avvertiamo
gli altri, e prendiamo dalla carrozza il bagaglio che ci occorre.”
“Sissignore.”
Esco dalla taverna seguito da Andrè e Girodelle, lasciandoci alle spalle
le risate sguaiate degli ospiti, la porta si chiude alle nostre spalle, ci
avviciniamo agli altri e dico: “Ci fermeremo qui per la notte, c’è tutto quello
di cui abbiamo bisogno!”
Dopo aver ascoltato le parole del vecchio, con un salto scendo dalla
cassetta, tiro fuori il predellino, spalanco lo sportello della carrozza e con
tono divertito dico: “Madame .. eccoci arrivati al palazzo del guercio!”
La prima a porgermi la mano per scendere è Madame Joséphine e con un’espressione
ancora più divertita della mia mi dice: “Alain, non vedo l’ora di entrare nella
locanda per riposare un po’!”
Sorrido e non replico, adesso è la volta di Madame Marianne che, appena
scende, si guarda intorno e con titubanza dice: “È questo il posto?”
“Si Madame.”
“Spero che non ci succeda nulla Alain!”
Madame Joséphine ancora più divertita, le risponde: “L’unica cosa che ci
possa accadere Marianne, è quello di rallegrarci un po’ prima di riposare!”
“Joséphine, a te tutto questo diverte moltissimo, non è vero?”
“Più che divertirmi, mi intriga Marianne!”
Ciascuno di noi prende il suo bagaglio, lo posiamo al suolo, il Generale
ci guarda e ci dice: “Andrè, Louis, Charles, portiamo i cavalli e la carrozza nella
stalla, dobbiamo seguire il ragazzo.”
“Intanto che noi sistemiamo i cavalli, voi altri cominciate ad entrare,
Sassoin, La Salle, Girodelle aiutate le donne con il bagaglio.”
“Sissignore!”
Vedo Andrè allontanarsi con gli altri, mentre io prendo le nostre borse,
quando sento una mano sfiorare la mia, alle mie spalle la voce di Girodelle.
“Madame Oscar, permettete?! Lasciate fare a me!”
Mi volto verso di lui, lo guardo e gli dico: “Grazie Girodelle, ma faccio
da me!”
“Vi prego Madame, le borse sono pesanti e …”
“Girodelle, Vi ringrazio, ma ho già detto che faccio da me!”
“Madame, almeno datemene una!”
Punto lo sguardo in quello di Girodelle, lui mi sorride con dolcezza e mi
sussurra: “Voglio solo aiutarvi, nient’altro madame Oscar!”
Glielo lascio fare e non dico più nulla. Prende il mio bagaglio e lo vedo varcare
la taverna.
Ho assisto alla scena, ho visto come il capellone ha guardato il
Comandante, il suo sguardo era sdolcinato e poi i suoi gesti erano tanto
premurosi. Se l’avesse visto Andrè, sono sicuro che sarebbe morto dalla
gelosia.
Gerard ed io prendiamo il bagaglio rimasto a terra, guardo le sorelle del
Comandante e dico con fare baldanzoso: “Prego Madame, da questa parte!”
“Oh Joséphine … che imbarazzo entrare in un posto come questo!”
“Su Marianne non fare così, dopotutto, se abbiamo frequentato Versailles,
cosa vuoi che rappresenti questo posto ah ah ah!”
“Tu Joséphine hai sempre voglia di scherzare, intanto noi non sappiamo
nemmeno cosa ci aspetta lì dentro!”
“Ma cosa vuoi che ci aspetti lì? È un posto come un altro!”
Ascolto rido e ribatto: “Tranquilla Madame, il Comandante è entrata
un‘infinità di volte in posti simili, ed è sopravvissuta, vero Comandante?”
“Alain tu hai sempre voglia di scherzare! …… Marianne, entriamo, è inutile perdere ancora
tempo, tanto è qui che passeremo la notte!”
“Si Oscar, hai ragione, entriamo!”
Girodelle appoggia una borsa a terra e spalanca la porta.
Lo vedo entrare, sono dietro di lui, Alain e Gerard fanno un passo
indietro e fanno entrare le mie sorelle.
Alain con un mezzo sorriso ironico dice: “Prego Madame entrate!”
Avanti a me c’è mia sorella Oscar, mi tremano un po’ le gambe, entrare in
un posto come questo mi mette in soggezione, sento le gambe che a mala pena mi sorreggono,
mi guardo intorno timidamente, odo le risate degli avventori affiancati da
donne vestite in modo appariscente, e truccate pesantemente.
Sono sicura che a mia sorella Oscar non fa alcun effetto entrare in un posto
simile, lei è un soldato, per impressionarla ci vuole ben altro. Osservo mia
sorellaJoséphine, la guardo e la vedo sorridere: è davvero incredibile!
Per la prima volta entro in un bordello, qui è così tutto … strano! Molto
diverso da Versailles ihihih! … Però è
davvero interessante … passare una notte
con mio marito in questo posto lo trovo molto intrigante, aspetto con
impazienza il momento di rimanere sola con lui!
“Madame Joséphine, vedo che entrare in questo posto, vi diverte
moltissimo.”
“Alain, non posso negare che lo trovo eccitante!”
“Madame, Vi consiglio di non farVi sentire da Vostro padre, altrimenti
sapete che scenata Vi farà ah ah!”
Il proprietario del postribolo si avvicina a Girodelle che, ha visto poco
prima, e gli dice: “Sono loro i pellegrini che cercano ristoro?”
“Si, buon uomo, gli altri arriveranno non appena avranno sistemato i cavalli.”
Intanto che il capellone prende accordi con il guercio, continuo ad
osservare le sorelle Jarjayes: il Comandante come sempre non si scompone, il suo
sguardo è freddo e severo, madame Marianne continua a guardarsi intorno, come
se si trovasse in un luogo di perdizione, è titubante, ha un’espressione
diffidente; tutto sommato come darle torto, non è mai entrata in un ambiente
come questo! .. Invece, madame Joséphine continua a scrutare intorno con molta
curiosità, sorride divertita, chissà cosa le passerà nella testa! … Forse lo so
… dopo la notte movimentata di ieri, magari pensa che troverà interessante
trascorrere la notte con suo marito in un posto simile! …… Beati loro che hanno
le loro mogli con sé. Povero me, che brutta nottata che si prospetta per questo
inerme soldato!!
I miei pensieri vengono distolti quando il guercio ci dice: “Vedo che
siete tutti uomini, se avete bisogno di compagnia, potete scegliere le ragazze
disponibili!”
Trattengo la risata dopo aver visto madame Marianne farsi di nascosto il
segno di croce, mentre madame Joséphine fa una smorfia divertita con le labbra,
il capellone non risponde, Gerard anche, ed il Comandante ribatte con la sua
immancabile freddezza: “Abbiamo bisogno di un piatto caldo e di riposarci, nient’altro!”
“Bene ho capito Monsieur, intanto che prenderete sistemazione nei Vostri
alloggi, la cena sarà pronta.”
“Bene, è l’unica cosa che ci occorre, oltre ad un bagno.”
“Si certo Monsieur, è già tutto pronto, potete andare di sopra! ……”
Il guercio chiama il garzone e ordina: “Adrian, accompagna i nostri ospiti
nelle loro stanze.”
“Si Guercio! …. Venite, andiamo da
questa parte!”
Il ragazzo ci fa strada, Girodelle con modi gentili mi guarda, rimane di
un passo indietro, mi dice: “Prego Oscar, andate avanti!”
Girodelle mi ha chiamato per nome .. certo non poteva riferirsi a me come
“Madame Oscar” … mi rendo conto che non appena Andrè si è allontanato da me,
Girodelle ha assunto un atteggiamento più cordiale del solito. Spero che sia
soltanto una mia impressine!
Saliamo le scale e percorriamo il corridoio, è evidente, il cappellone ha
tutta l’aria di corteggiare il Comandante, anche Madame Joséphine se ne è resa
conto, infatti mi guarda con malizia!
Il ragazzo tira fuori la chiave e apre la prima porta, ci dice: “Quattro
camere sono tutte in questa ala, la quinta, invece, si trova dalla parte
opposta, adesso tocca a voi decidere quale occupare.”
Il Comandante immediatamente ribatte: “Se non Vi dispiace, la camera
opposta la occuperò io con Andrè!”
Joséphine, mi guarda divertita e dice: “Tranquilla Oscar, ti capisco, è
per nostro padre non è vero? Per noi non è un problema!”
Nel frattempo che il garzone ci mostra il resto delle stanze, vediamo
arrivare il Generale con i generi al seguito. Il capellone, appena vede arrivare
Andrè, riprende i suoi modi severi, ormai, non ho più alcun dubbio: è ancora
innamorato del Comandante, povero Andrè!
… Io al posto suo sarei livido di gelosia!
Il Generale, appena si unisce a noi, dice: “Sappiamo già come disporci noi
tutti, l’unica cosa da definire è che Voi Girodelle, dividerete la camera con
La Salle, ed io con Sassoin!”
Sorrido e ribatto: “Ci avrei giurato che avremmo diviso la camera
Signore!”
“E sarà così per tutta la durata del nostro viaggio Sassoin, anche se
adesso sei un uomo sposato, non si sa mai, è nella tua natura cacciarti nei
guai, quindi è meglio che ti tenga d’occhio!”
“Come volete, per me è sempre un piacere dividere la stanza con Voi!”
Joséphine dice: “Charles, preferisco occupare l’ultima camera.”
“Come vuoi, lo sai che non ho preferenze.”
Il Generale ci guarda e dice: “Sassoin ed io prenderemo la centrale, in
modo tale che sarete tutti sorvegliati.”
Vedo la mia Oscar sorridere, mi guarda e dice: “Andrè, possiamo andare, la
nostra stanza, non è in quest’ala del corridoio, ma nella parte opposta!”
Vedo mio padre contrariato e con tono burbero ribatte: “Come Oscar? Vuoi
dire che ti sei fatta sistemare dall’altra parte della taverna?”
“Assolutamente no Padre, è solo che da questa parte ce ne sono a
disposizione solamente quattro, la quinta ci è stata assegnata di là!”
“Ma .. veramente .. come …”
“Padre, per i motivi che già conosciamo è meglio che io e Andrè andiamo di
là, come avete detto poc’anzi, è necessario che Voi teniate tutti sotto controllo!
.. Andrè, prendiamo le nostre borse, e
andiamo.”
“Si Oscar.!
Non finiscono mai di sorprendermi, sorrido quasi di nascosto, stavolta il
Comandante gliel’ha fatto sotto il naso al vecchio pazzo, è solo che il
Generale sarebbe capacissimo di alzarsi nel cuore della notte e attraversare
l’intero bordello pur di spiarli! “Ihihihh….”
“Cos’hai da ridere Sassoin?”
“Nulla .. nulla Signore ihihih!”
Vedo Andrè ed il Comandante allontanarsi con le borse in mano, mentre il
Vecchio li guarda arrabbiato, mentre tutti gli altri prendono sistemazione
ciascuno nelle loro camere.
Lo guardo e gli dico: “Signore io entro, ho bisogno di mettermi in
libertà.”
“Sssi .. si
entriamo Sassoin.”
Appena entro nella nostra camera, istintivamente faccio un fischio seguito
da un’esclamazione: “Accidenti!! Però Generale, chi l’avrebbe mai detto? …
Guardate qua che stanza! … Ah ah ah
ha … questa poi! Non ci avrei mai creduto se qualcuno me l’avesse detto! …
Signore non è spettacolare?”
La stanza è tappezzata di un tessuto verde, su cui sono
ricamate scene di caccia, solo che i cacciatori indossano abiti molto discinti,
e le prede, sono quasi sempre belle ragazze, molto poco vestite. Tutte scene
bucoliche, con banchetti, animali, alberi, cacciagione….. il tutto intervallato da cornici composte da
foglie di alloro ed edera. E poi templi, in cui le baccanti svolgevano i loro
riti, con grappoli d’uva.
Il soffitto, composto da una volta a crociera, è
completamente affrescato. Su ogni vela scene analoghe, con banchetti e uomini e
donne che usano il cibo come mezzo di seduzione.
“Uhmm … Sassoin debbo dire che è davvero sorprendente, a te basterà
guardare questi ricami alle pareti per raggiungere la pace dei sensi ed
addormentarti come un angioletto!”
“Ma scherzate Signore? State certo che non riuscirò a chiudere occhio stanotte,
se mi ritrovo degli affreschi simili in tutta la stanza! … Guardate!! .. anche
sotto il soffitto! Oh Santo cielo, ma che male ho fatto per meritarmi una
punizione simile? Come faccio così a non pensare mia moglie?!!”
“Ah ah ah … Su Sassoin fatti coraggio, guarda il
lato positivo della situazione …”
“E quale sarebbe? Io non vedo lati positivi.”
“Dici? Invece si che ci sono …. Pensa, non dovrei tirare fuori il libro,
che malauguratamente mia moglie ha gettato nel fuoco.”
“Ah se solo ci penso Signore, mi viene il mal di pancia, sono sicuro che
non ne troverò mai un altro come il mio!”
“Ma come no Sassoin!! Li puoi trovare in ogni angolo di strada e anche
migliori di quello!”
“E voi che ne sapete?! Forse siete un collezionista del genere e li
comprate?”
“Ma cosa dici Sassoin! .. Mia moglie non mi permetterebbe mai di dedicarmi
a quel genere di letture, non hai visto forse che fine ha fatto fare al tuo
libro?”
“Oh non lo dite a me, che Sabrina dopo quella sera che me l’ha preso, me
l’ha ancora maltrattato di più, ho dovuto supplicarla in ginocchio affinché me
lo restituisse! ….. Però .. accidenti Generale, ma quanto sono gelose queste
donne, se solo lo decidessero ci rovinerebbero la vita!”
“Su questo ti do perfettamente ragione Sassoin …. Quando vogliono, le
donne sanno come farci soffrire!”
“Permettetemi una domanda Signore.”
“Uhmm.. quando stai per chiedermi qualcosa, ti confesso che ho paura.”
“Ma no Generale, non è mia intenzione spaventarvi!”
“Avanti cosa Vuoi chiedermi!”
“Signore a proposito di donne, la più temibile di tutte quelle che io
abbia mai conosciuto, è Vostra figlia, il Comandante!”
“Sassoin, tu nei sei davvero convinto?”
“Convintissimo, come sono convinto che solo Andrè potrebbe starle
accanto!”
“Devo darti nuovamente ragione Sassoin … in tutta onestà, è ciò che ho
sempre pesato, lei inizialmente non lo voleva, lo considerava come un fratello,
ma poi …….. Ma .. ma che sto dicendo?!
Sassoin tu mi confondi, queste sono cose che non dovrei nemmeno raccontare.
Sassoin vedi di darti una ripulita altrimenti non entri nel letto con me!”
“Ah ah ah ah … Con tutto il rispetto
Signore, ma Vi assicuro che ne farei volentieri a meno di mettermi a
letto con Voi, in tutta onestà vorrei mia moglie al mio fianco e non certo il
Generale a capo della spedizione ah ah ah ah!”
“Sassoin smettila di dire stupidaggini e vai a lavarti!”
“Sissignore ah ah ah!”
“Guarda Charles … Non ci posso credere! … Non ho mai visto nulla di
simile! …. Ah ah ah …
Charles .. nemmeno a Versailles hanno avuto una simile idea ah ah ah!”
“Joséphine … è davvero ….. così …. Così … spettacolare!!! Ihihih … Ma
guarda quell’affresco … che ….. che
praticità … però Joséphine ihihih….
Questo viaggio si sta rivelando davvero eccitante!”
“Si Charles prendine atto che stasera proviamo tutte le figure ah ah ah”
“Ci puoi giurare Joséphine, da dove vuoi che cominciamo?”
“Oh Charles!! Sei davvero unico marito mio!! … Io proverei dalla
prima e man mano tutte le altre ah ah ah!”
“Ci puoi giurare mia cara mogliettina!”
La stanza è ricoperta da una tappezzeria di carta, con fondo rosso scuro.
Sui vari teli, sono disegnate scene di uomini orientali e gheise,
nella loro vita intima. Dal rito del te, a quello del bagno e della vestizione.
E poi altre scene molto esplicite. Sembra un manuale di istruzione, o un
catalogo su cui poter scegliere cosa provare. E noi….beh….proveremo tutto!
Al centro della stanza si trova un grande letto, morbido, rivestito di un
tessuto rosso e nero, con una miriade di cuscini. Sul soffitto, un enorme
specchio, a rendere l’ambiente particolare, con una luce calda che si riflette.
Nella stanza poi si trovano tappeti morbidi, cuscini a terra, un tavolo e
alcune sedie, oltre ad un grande divano e due poltrone. Alcune suppellettili,
che rappresentano scene di accoppiamento, sono posate su un comò.
Ad illuminare l’ambiente, alcuni doppieri accesi.
Charles, gira immediatamente la chiave, mi si avventa con bramosia, mi
bacia, sento le sue mani sfiorarmi, mi tocca ovunque, sento il suo respiro sul
collo, mi bacia, mi sfila la camicia, mormoro: “Charles, tra poco ci verranno a
bussare per la cena ….”
“E tu lasciali bussare ……. Adesso è l’ultimo dei mie pensieri …. Adesso ho
un altro appetito da soddisfare …….”
“Oh Charles! ….”
“Ascolta … e se ci facessimo portare la cena qui in camera?”
Vedo gli occhi di mio marito brillare di una luce maliziosa….chissà cosa
ha in mente di fare con la cena? Uhm….potrei usare lui come vassoio…..ih
ih….anche io non scherzo!
“Si …. Si … caro …. Ce la facciamo portare qui!”
E scoppio in una risata maliziosa!
Non termino la frase che mi ritrovo nuda e sopra il meraviglioso letto di
piume …………..
“Oh Santo cielo Louis … cos’è questa roba?!!”
Sorrido e rispondo: “Marianne non lo vedi? Sono degli splendidi affreschi!”
“Oh ma guarda tu, cosa doveva capitarci, finire in un postribolo!”
“Marianne, io li trovo stupendi, sono davvero interessanti … e poi in un
posto così dovevamo aspettarcelo!”
“Louis, tu ci sei mai venuto in un posto simile?”
“Co .. cosa? Ma che domande sono Marianne?”
“Ma che risposta è la tua Louis, voglio sapere se sei mai stato con una
prostituta?!”
“Io .. io … beh.. veramente … oh insomma Marianne mi rifiuto di
risponderti …”
“Non hai bisogno di farlo Louis tu … tu … il tuo silenzio è un’affermazione
per me!”
Mi avvicino a mia moglie l’abbraccio e le dico: “Sappi che non ho mai
messo piede in un bordello da quando ti ho sposato ….. Marianne Jarjayes …”.
Mia moglie è visibilmente imbarazzata, le rappresentazioni sono molto
esplicite ed invitano all’amore carnale. Pareti e soffitto sono ricoperti di
dipinti rappresentati scene di amplessi, più o meno espliciti. Povera la mia
Marianne!
La Salle ed io entriamo nella stanza, vedo il soldato con La bocca spalancata, è chiaro che non ha mai
visto nulla di simile! ..
“Accidenti Maggiore cos’è questa roba!!”
“Siamo in un bordello elevato La Salle, evidentemente, qui ci passa gente
di un certo lignaggio.”
“Quindi per Voi tutto questo non è nuovo Maggiore!”
“Certo che no La Salle, li conosco questi posti … eccome se li conosco!”
“Immagino che Vi avranno portato da ragazzo, vero Maggiore?”
“Tra i nobili è d’uso portare i propri figli in certi posti, sai, serve
per svezzarli.”
“Allora ringrazio Dio si non essere nato nobile ah ah
ah!”
Sorrido per le parole del soldato, come dargli torto?! Io non ho un
ricordo felice di quell’esperienza, anche se adesso sono un uomo, quando ci
penso rabbrividisco ancora!
Prendo la mia borsa e tiro fuori i miei vestiti, mi preparo per il bagno,
ma prima di entrare nella toilette, do l’ennesima occhiata alle pareti, e
sussurro: “Certo che sono dipinti talmente bene da sembrare realistici!”
Spalanco la porta della nostra camera, rimango sulla porta e dico: “Entra
Oscar …”
“Vedo mia moglie fare qualche passo, e poi rimane ferma per un po’
annichilita, non mi rendo ancora conto di cosa le stia accadendo, prendo le
borse, entro e le appoggio sul tavolo. Guardo il volto di Oscar, ha un’espressione
sbalordita, i suoi splendidi occhi azzurri sono sgranati, leggo sorpresa sul
suo volto, non capisco ancora il perché del suo stupore.
“Ma si può sapere cosa ti prende? Cosa guardi?”
Non aspetto la sua risposta, guardo nella direzione del suo sguardo e anche
i miei occhi si spalancano per lo stupore.
La stanza è tutta a tema blu. Le pareti sono affrescate su un fondo
azzurro, come il cielo, con delle nuvole. Su ogni nuvola si trovano dipinti di
uomini e donne in atteggiamenti intimi, talvolta anche di più persone
contemporaneamente, sembrano delle orge. Tutto realizzato in maniera
estremamente realistica. Il soffitto è in legno, a cassettoni. Su ogni
riquadro, una scena di sesso.
Nella stanza poi sono accese una miriade di piccole candele profumate di
vaniglia.
Il letto, ampio, con un baldacchino colore azzurro grigio realizzato in
seta, è ricoperto da lenzuola blu scuro, e cuscini bianchi, molti cuscini.
Teli di seta sono posizionati negli angoli della stanza, come ornamenti,
drappeggiati tra le pareti.
Su un tavolino è posizionato un carillon, acceso, con una coppia di amanti
abbracciati che danzano, seguendo la musica prodotta dallo strumento, su un
tappeto di piume.
A fianco del carillon, un cesto ricolmo di frutta, due calici ed una
bottiglia di vino bianco, frizzante.
Sembra un paradiso, molto carnale, in cui tutti i sensi vengono coinvolti.
“Non ci posso credere! ..Oscar … ma … ma è incredibile!!”
“Andrè, ma dove siamo finiti!!”
“Non lo sai Oscar?!”
“Andrè vedi di non fare lo spiritoso, non lo trovo per niente divertente!”
“Oscar .. però debbo ammettere che sono dipinti bene … e si .. sono
proprio dei capolavori!!”
Vedo Oscar impallidire, forse ho esagerato .. non so, ma mi guarda in uno
strano modo e poi è pallida, molto pallida. Strizza gli occhi, mi avvicino, la
prendo per le braccia, la stringo a me e con tono canzonatorio le dico: “Cosa
c’è Oscar! .. Ti ripugna così tanto vedere queste opere d’arte?!”
La sento irrigidirsi, è arrabbiata la sento, tra poco esploderà, magari mi
prenderà a calci, sorrido l’allontano appena da me, per guardarla, quando con
un gesto forte e deciso cerca di divincolarsi da me, ma non ci riesce……io la
trattengo, so di averla fatta arrabbiare, le dico: “Su dai non volevo urtarti,
stavo scherzando …”
Lei mi sussurra appena: “Lasciami andare Andrè …”
“No aspetta amore io non ……”
Le parole si spezzano sulle mie labbra ….. Oscar diventa un fiume in
piena, senza rendermene conto, i miei vestiti si impregnano di vomito, sono
attimi di smarrimento, non capisco più nulla, se non che mia moglie mi spinge
all’indietro con forza e corre nella stanza da bagno per continuare a
rigurgitare.
Sono frastornato ancora più di prima, non ho mai visto Oscar in quelle
condizione! Se non dopo avere bevuto parecchio…mi spaventa.… Le corro dietro,
sono nella toilette con lei, invoco timidamente: “Oscar, ma cosa ti sta succedendo? .. Ma tu
stai male …”
Oscar tira su la testa dalla bacinella, mi guarda furiosa e mi dice:
“Certo che sto male Andrè, non lo vedi?”
“Oscar, ma perché ti arrabbi in questo modo, forse è per via dei commenti
che ho fatto sugli affreschi?”
“Andrè … io sto male e tu pensi a quei dannatissimi affreschi ……”
Non finisce che vedo l’ennesimo conato di vomito ….
“Oscar … tu … tu … stai davvero male! …. Cosa posso fare per te?!!”
Vedo Oscar, fermarsi un attimo, si pulisce la bocca e digrignando mi dice:
“Andrè, credo che tu abbia già fatto abbastanza per me! Adesso sparisci e
lasciami da sola … se no l’hai capito, per me è davvero imbarazzante!!”
“Sssi … ce.. certo Oscar .. io ti aspetto di la
… fa pure.”
Le parole di Andrè mi urtano, sembra quasi che mi voglia prendere in giro,
dopo tutto quel rigurgito, sento girare la testa, accanto a me c’è una sedia,
mi lascio andare, mi sento confusa, stringo gli occhi e mi chiedo se i miei
sospetti siano fondati.
Un respiro profondo e ancora un altro. Piano piano cerco di riprendere il
controllo. Mi sento debole, con un gusto acido in bocca, stanca.
Sono nella stanza da letto appoggiato alla spalliera del letto. Sono
preoccupato, penso ad Oscar … forse ….. ma! … Mi guardo la camicia ed i
pantaloni: sono sporchi di vomito, le mie dita sfiorano appena i bottoni della
camicia e con snervante lentezza l’apro, la sfilo, l’appoggio sulla prima sedia
che mi capita, mi avvicino al tavolo dove ho appoggiato le borse, sono ancora
chiuse, non abbiamo avuto nemmeno il tempo di disfarle. Apro la mia, e tiro
fuori la prima camicia che mi capita tra le mani, sono alla ricerca dei
pantaloni …. Eccoli qua! …Sento Oscar in bagno lamentarsi per il mal di stomaco,
devo affrettarmi a cambiarmi, non vorrei che chiedesse il mio aiuto
all’improvviso e si arrabbiasse chissà per quale motivo con me. Mi sfilo velocemente il pantalone sporco, e
con molta fretta metto quelli puliti, non faccio in tempo a infilarmi la
camicia, quando all’improvviso sento la sua voce ….. forse sarebbe il caso di
dire un urlo.
“ANDREEE’!!! ….”
Sobbalzo, corro da lei, mi precipito nella stanza da bagno, la guardo, è
seduta, è pallida come un cencio.
“Oscar stai meglio?”
“ANDRE’ MA MI HAI VISTA? HO PER CASO L’ARIA DI CHI STA BENE?”
“Ca calmati Oscar ti prego … se ti agiti potresti sentirti peggio …”
“Peggio di così è impossibile Andrè ….”
“Dimmi Oscar cosa posso fare per …..”
“Andrè se non sbaglio ti ho già detto che tu hai già fatto abbastanza per
me quindi ……”
“Si si Oscar … adesso sparisco …”
“SI PUÒ SAPERE DOVE VAI ADESSO? …”
“Io .. io veramente ….!”
“Tu non vai da nessuna parte ….”
“Va bene Oscar come vuoi rimango con te nella toilette, anche tutta la
notte se tu lo vorrai!”
“Ma non dire stupidaggini!!! Vedi piuttosto di cercarmi il libro che mi ha
dato il dottor Lassonne!”
“Libro? Lassonne ti ha dato un libro?”
“Andrè non fare domande e vai a
cercarlo …”
“Ma se non mi dici dove lo hai messo, dove lo trovo Oscar?!!”
“Nella mia borsa Andrè, dove credi che lo tenga?!”
“Non lo so Oscar, co…. comunque non agitarti che adesso te lo porto
immediatamente! … Vado.”
Ho le vertigini, mi porto la mano alla fronte, i miei pensieri sono
confusi, penso alle parole del dottor Lassonne, ai sintomi
di un’eventuale gravidanza, questa poi non ci voleva, siamo ancora nel bel
mezzo della missione ed io potrei essere incinta! …. Oh cosa accadrà adesso?
Sto frugando nella borsa di Oscar, c’è tanta roba che fatico a cercare il
libro che mi ha chiesto, comincio a tirare fuori la roba ma niente …. forse è
nell’altra ora cerco….
Mi giunge la voce di mia moglie: “ANDRE’, SI PUO’ SAPERE COSA STAI
COMBINANDO? PERCHE’ CI STAI METTENDO TANTO TEMPO?”
“Oscar, non riesco a trovare il libro.”
“HAI GUARDATO NELL’ALTRA BORSA?”
“E’ quello che sto facendo.”
Sposto l’ultimo indumento ed eccolo qua!
“L’ho trovato Oscar, adesso te lo porto.”
Vedo Andrè entrare nella stanza con il libro in mano, tendo la mano e gli
dico: “Su da qua!”
Non ho nemmeno sbirciato copertina, le porgo il libro e con fare sfuggevole
leggo sulla copertina “De Graviditate: symptomata et medicinae”
Rimango senza parole, vedo Oscar aprirlo in tutta fretta e comincia a
leggere, dopo un po’ mi guarda con i suoi occhioni azzurri, mi dice; “Andrè ..
secondo il libro….Io……io sarei incinta! …”
“Co come secondo il libro?! Perché forse non lo sei .. o .. o ne dubiti?!!”
“Andrè senti, ascolta: I sintomi riconducibili ad una gravidanza, sono: vomito
capogiri, mancamento, pallore, stanchezza e mancanza di perdite mensili ……
Andrè qui .. qui dice che sono incinta!”
“O .. Oscar ne sei sicura? Ma da quanto tempo non hai le tue perdite?”
“Andrè, non è possibile … mi sembri il dottor Lassonne
…”
“Ma Oscar tu mi hai detto che l’assenza di perdite, è tra i sintomi di una
gravidanza, ed io ti ho semplicemente domandato da quanto tempo non le hai … tutto qui! .. E vedi di non arrabbiarti.”
“I .. Io .. Veramente non .. non me lo
….. aspetta …. Si … adesso ricordo .. dovevano esserci la settimana
scorsa e invece ….. Andrè….. non c’è dubbio, sono sicura che presto avremo un
bambino.”
“Ne sei sicura Oscar?”
“No dico....ma...Andrè! Sono domande da farsi? Eppure dividiamo il letto
tutte le notti!!!
Vedo lo sguardo di Andrè illuminarsi dall’emozione, mi solleva dalla sedia
mi prende in braccio, mi posa un bacio sulle labbra e mi porta in camera da
letto.
Mi adagia sul letto e mi sussurra: “Madame Grandier
.. lo sapete che Vi amo?!”
La rabbia e la tensione che avevo dentro, svanisce, mi rilasso tra le sue
braccia e ricambio il suo bacio appassionato …….
Cosa accade dopo aver pubblicato il capitolo?
Ecco svelati alcuni retroscena!
Protagonista indiscusso: Il nostro amato e tanto caro: Gen. Augustin Reinyer François comte de
Jarjayes, Alain de Sassoin, Charles Aizram e Terry.
In questo
siparietto, il nostro Generalone onorerà le sue più affezionate lettrici, un
angolo comico tutto per loro.
A Terry ed Aizram non resta che augurarvi buon divertimento!!
Alain: Ah ahahah…… Generale ah ah ah ah! ….”
Generale: “Ma si può sapere perché ridi come un
deficiente Sassoin?”
Alain: “Ah ah ah Rido perché ho il cuor leggero Generale ih ih ih!”
Generale: “Spiegati meglio imbecille!”
Alain: “ Si certo certo
Generale! … Le nostre splendide autrici, Signore, non Vi sembra che ci abbiano riservato
un trattamento a dir poco sublime?”
Generale: “Senti Sassoin, se ti riferisci al
fatto che quelle due ci abbiano rifilati in un bordello, io non so cosa ci sia di
tanto divertente, anzi trovo la loro piuma davvero deplorevole! Eppure
l’altra volta che ci siamo visti, le avevo espressamente invitate a non fare
nulla di simile, invece niente! .. Quando quelle due streghe si mettono in
testa qualcosa, non c’è verso di farle cambiare idea, maledizione!!!”
Alain: “Ah ah ah .. Su Generale non fate così, calmateVi
ah ah ah! .. Sarà, ma io lo
trovo così divertente ah ah ah!””
Generale: “E smettila di ridere Sassoin, mi dai
su i nervi!”
Alain: “Ah ah .. Ge Generale questa è troppo ah ah
ah ...Madame Terry avrà avuto anche l’idea di
mandarci nel bordello del Guercio Ah ah ah …. Ma .. madamigella Aizram ha dato il colpo di grazia ah ah ah … è tutto merito suo se
nelle nostre stanze abbiamo trovato quelle opere d’arte a dir poco eccellenti ah
ah ah … degne di Michelangelo Buonarroti ah ah ah!”
Generale: “SEI UN DEFICIENTE SASSOIN!!”
Alain: “ Si si lo
so Generale … lo so ah ah ah
.. non preoccupateVi
Signore, appena torneremo a Parigi, mi arresto da solo, andrò io stesso in
cella di rigore ah ah ah!”
Generale: “Oh mio Dio!! Ma questo cos’ha da
ridere tanto! … Non vorrei che quelle due gli abbiano attaccato le pulci,
sarebbe il colmo!”
Alain: “Ma quali pulci Generale, che io sto
morendo dal ridere ah ah ah!”
Generale: “Si ridi pure, ma anch’io ho un buon
motivo per ridere ih ih ih!”
Alain: “Davvero Signore? Uhmm… Su
raccontatemi, perché avete quell’aria felice?”
Generale: “Ah Ah ..
Più che felice, mi ritengo soddisfatto Sassoin, e vuoi sapere perché?”
Alain: “Avanti Generale, parlate, sono tutto
orecchie ….. Sapete quanto sono curioso! Su avanti parlate!”
Generale: “Ih ih ih … Sappi Sassoin che mi sono recato in incognito nella
mia Contea e ….”
Alain: “E? …”
Generale: “Ho cercato, e finalmente ho trovato
il suo palazzo ..”
Alain: “Il palazzo di chi .. Signore!”
Generale: “Ma di quell’autrice ….. Aizram … da strapazzo, sono entrato furtivamente nella sua
villa, lei nemmeno si è accorta della mia presenza. L’ho spiata, era in camera
sua, l’ho sentita ridere come un’ossessa, manovrava il suo strumento di tortura,
naturalmente lo utilizzava contro di me! …”
Alain: “Possibile Generale?! .. Una dama
tanto a modo, non credo che sia capace di fare dispetti al prossimo!”
Generale: “Sta zitto Sassoin, parli bene tu,
visto che hai un trattamento preferenziale!!
Sappi che progettava con Madame Terry il luogo in cui mandarci!”
Alain: “Allora parlate sul serio, quando
dite che Vi siete nascosto e l’avete
spiata?”
Generale: “Non solo Sassoin; ascolta .. dunque
.. ho aspettato pazientemente dietro la tenda e ho atteso che lasciasse la sua
stanza, e sai cosa ho fatto?”
Alain: “Certo che no Generale, cosa avete
fatto? ”
Generale: “Ho approfittato del fatto che
andasse in bagno e .. zac .. ho dato la chiave e l’ho chiusa dentro ih ih ih!”
Alain: “COSA AVETE FATTO? A UNA DAMA COME
LEI PER GIUNTA!”
Generale: “Hai capito benissimo Sassoin, l’ho
chiusa in bagno per impossessarmi del suo strano strumento di tortura, speravo
che potessi modificare il capitolo e invece niente, la strega l’aveva reso
inaccessibile ed io non ho potuto fare nulla!! Capito Sassoin?!!”
Alain: “Si certo ho capito, ma poi cosa è
successo?”
Generale: “Sono arrivato troppo tardi, non ho
potuto fare nessuna modifica sul capitolo, che tutti oramai hanno letto .. però
Sassoin, sono riuscito a scrivere una missiva.”
Alain:“Una missiva? A chi l’avete indirizzata?”
Generale: “Come a chi? Ma dico, tu sarai anche
un bravo soldato, ma quando si tratta di ragionare, sei un perfetto fallimento
Sassoin! …. Ho scritto la missiva a quelle due autrici da strapazzo .. tonto!!”
Alain:“Ih ih ih … cosa avete scritto a quelle due
simpatiche donzelle?”
Generale:“Simpatiche dici? Io le chiamerei arpie, altro che simpatiche! …… Ascolta, ho
intimato loro … ihi h ih … le ho detto che debbono
smetterla di ridicolizzarmi continuamente, altrimenti arrivo con il mio
esercito non solo nelle mia Contea, ma sono capacissimo di scendere in Puglia e
farmi giustizia da solo!”
Alain: “In Puglia? Ma cosa centra adesso la
Puglia?!”
Generale: “Sassoin, ma si può sapere dove vivi?
A Già, tu non pensi ad altro che a quello stupido libro ed agli affreschi che
hai viso in camera!”
Terry: “Ah ah ah ah… E cosa vorreste farmi? .. Mi
arrestereste? E magari mi condurreste dritta dritta alla
Bastiglia, vero Generale?”
Generale: “Come sempre siete qui a mettere naso
nelle mie conversazioni, vero madame?”
Terry: “Ma come, non lo sapete che ho un
ottimo maestro? Ah ah ah!”
Alain: “Quanto mi piace questa autrice, è
decisamente fuori dalle righe!”
Generale: “Zitto Sassoin! ….. Comunque come minimo
Madame Vi porterei via e Vi arresterei, ma di sicuro non sareste la sola ma Vi
farebbe compagnia la Vostra amica!”
Aizram: “Ehi!! Ma che esagerato che
siete!! E poi , tutto per uno scherzetto!”
Generale: “Scherzetto dite? Voi lo chiamate
scherzetto averci mandati tutti in un bordello?”
Aizram: “Un momento Generale, l’idea del bordello, è partita da Terry, io mi sono
semplicemente deliziata della sua magnifica idea, suggerendole di aggiungere alcuni dettagli ! … Sapete, quei deliziosi dipinti sulle
pareti, tutto qui!! Ih ih ih!”
Generale: “E già! .. A Voi pare poco, non è
vero? Voi avete dimenticato che al nostro seguito, ci sono le mie tre candide e
pure figliole che di sicuro si saranno sentite in imbarazzo a guardare certe
cose!”
Alain: “Ah ah ah … Ma cosa dite Signore!! Forse non avrà fatto molto
piacere al Comandate, ma sono sicuro che madame Joséphine si sarà certamente
deliziata con il Marchese ih ih ih!”
Generale: “ZITTO SASSOIN SMETTILA DI DIRE ERESIE!!”
Aizram: “Generale basta!! Non fate la vittima, l’offesa qui sono io! Voi siete entrato in casa mia, avete violato
la mia intimità e come se non bastasse mi avete chiusa in bagno!! Ma dico sono
cose da fare? Ma lo sapete che se io volessi, Vi farei arrestare per violazione
di domicilio?”
Generale: “Impossibile, sono un Generale
dell’esercito francese e non è possibile che Voi possiate farmi arrestare dalla
Gendarmeria italiana!”
Aizram: “Voi credete Generale? Ne siete davvero sicuro?”
Generale: “Certo che si!”
Terry: “Ah ah ah!”
Generale: “Voi Madame cosa avete da ridere?!”
Terry: “Io Generale?!! Nulla!! .. Ascolto le
Vostre lamentele e nient’altro, sappiate che Voi mi divertite un mondo!”
Generale: “Come sarebbe a dire che Vi
diverto?!!”
Terry: “Ma come, non avete letto ancora la
risposta che Aizram ed io Vi abbiamo inviato?”
Generale: “No Madame, non ho ancora ricevuto la
Vostra missiva, se non Vi dispiace, potreste anticiparmela?!”
Terry: “Certo! .. Dunque … ih ih ih!”
Generale:“E ora cosa avete da ridere?”
Terry: “Niente niente
Generale è solo che Voi siete un ingrato, e non è giusto che chiudiate Aizram in bagno e minacciate me, dicendo che sareste capace
di arrivare fino nel sud Italia con il Vostro esercito per arrestarmi, dopo che
Vi abbiamo reso tanto popolare!”
Generale: “Popolare dite?”
Terry: “Si popolare! Ma non Vi rendete conto
che avete fatto una strage di cuori tra
le lettrici? Tutte Vi amano, tutte Vi cercano, tutte Vi vogliono conoscere e
parlare con Voi! Tutto questo interesse non ce l’hanno nemmeno per il bel
tenebroso di Andrè!”
Generale: “Un momento, non è proprio così
Madame, l’altro giorno Madame Fatacristallina ha
detto: “Ho parlato con Andrè adesso posso anche morire” .. ricordate? Per poco
mia figlia non l’ha infilzata con la sua spada. E che dire di Madamigella
squinternata, cioè Australia, lei stravede per questo imbecille di Sassoin,
quindi non è vero che tutti mi amano!”
Aizram: “Ih ih ih Generale,
come dice il detto: Tutti mi amano ma nessuno mi sposa!”
Alain: “Ah ah ah ah ah!
… Madamigella Voi siete davvero tremenda ah ah ah … Un vero portento ah ah ah!”
Generale: “ZITTO SASSOIN!!” …… E poi sappiate
che a me interessa solo la mia Marguerite e
nessun’altra donna!”
Alain: “Ah ah ah ah!”
Generale: “Imbecille!!!”
Terry: “Generale su … deponiamo l’ascia di guerra
e parliamo delle recensioni, sappiamo che Voi le leggete con molta attenzione,
che ne dite di commentarle con noi!”
Generale: “Si certo, ed è giusto che ne parliamo, dunque … un attimo
che leggo … ecco qua la prima … ecco e ti pareva che non fosse lei a prendere
la piuma per prima: Madamigella squinternata ….”
Alain: “Madamigella squinternata? E chi
sarebbe?”
Generale: “Come chi Sassoin?! E’ quella svitata
che ti corre dietro!”
Alain: “ Ah ah ah … Capito! Voi parlate di Madamigella Australia
ah ah ah!”
Generale: “Si proprio lei la tua Fan …”
Alain: “Ma perché la chiamate
così?!”
Generale: “Se lei può darmi del vecchio
scimunito rinsecchito, non vedo perché io non possa chiamarla Madamigella
squinternata! Ho letto la sua recensione, come sempre si è piegata in due dalle risate, naturalmente sono stato
io l’oggetto del suo divertimento. Lei vorrebbe che Nanny
mi colpisse con il suo mestolo, a dir suo me lo meriterei, e come se non
bastasse, le farebbe piacere che la mia adorata figliola mi sfidasse a duello.
Ma dico è fuori di testa? Vorrebbe vedermi umiliato? Ma sapete cosa Vi dico
Madamigella Australia? Non vi azzardate a istigare mia figlia, altrimenti Vi
faccio fare davvero la fine della Zeta Jhonson, CAPITO?!!”
Generale: “Vediamo …. La prossima recensione è
quella di Madame Lucciola … cosa scrive
…. Uhmm … dice che praticamente ho dato vita ad un capitolo da solo e …. Che
tutte le mie figlie hanno il mio temperamento … Ma dico Madame, se la mia dolce
sposa non mi ha concesso un erede, almeno mi ha concesso sei figliole assatanate, non Vi sembra? Per lo meno fanno onore al mio casato, anche
se spesso si comportano da perfette oche starnazzanti, l’ho già detto una
volta, mi ricordano quelle del Campidoglio, sapeste quanto starnazzano, sono
davvero insopportabili! … Non somigliano affatto alla loro dolcissima madre! …
Comunque, riguardo a quello che ha detto Madame Lucciola a Sassoin è vero: è un ottimo soldato ma con un’infinità
difetti ……”
Alain: “E no Generale, un momento, Madame Lucciola
non ha scritto così, ho letto anch’io la recensione, e ha avuto per me solo
parole gentili. Madame ha scritto
esattamente il contrario di quello che avete appena detto ….”
Generale: “Cioè Sassoin?”
Alain: “Che sono un ottimo soldato, anche se
un poco riverente, e non che ho un’infinità di difetti, e non solo, dice che Vi sono anche affezionato! …… Beh Madame
in vero avete ragione, altrimenti non gli avrei salvato la vita ah ah ah!”
Generale: “Sassoin hai fatto solamente il tuo
dovere!”
Alain: “Ah ah ah!”
Generale: “Oh perbacco!! …
Alain: “Cosa Vi succede adesso Generale?”
Generale: “Qui dice che quel capellone, cioè il
Maggiore Girodelle, è ancora innamorato di mia figlia! … No non può essere!! E
non è l’unica che mi mette in guardia! …
State tranquilla madame Lucciola che al capellone ci penso io, lo terrò continuamente sotto controllo, a se lo
controllerò, lo sorveglierò anche quando
dorme, lo giuro! .. Ah un’ultima cosa Madame, io non spio Oscar e Andrè, se mai li sorveglio, altrimenti come posso accertarmi
che si diano da fare per darmi il mio adorato François? I miei ossequi Madame!!
Alain: “Tranquillo Generale, conosco il mio
Amico Andrè, state tranquillo, sembra pacato e dormiente, ma in realtà è un leone
con Vostra figlia! Vedrete, quando meno
ve lo aspettate, Andrè si farà onore ah ah ah!”
Generale: “Imbecille impenitente!!”
Alain: “Madamigelle, ma io mi chiedo: Come
avete potuto creare un Generale simile? Ma lo sentite? Vuole avere sempre
l’ultima parola, non è possibile!”
Aizram: “Eppure Alain, con il suo modo di fare, è diventato la vera stella della
storia ah ah !”
Generale: “Voi, avete finito di prendermi in giro? Devo ancora leggere la
recensione di Madame Sara 2000, e Vi prego di non distrarmi, lei si che è una delle mie amiche sincere! … Dunque vediamo cosa scrive …… Mio
illustre Generale ……….. Caspita! … Madamigella Sara quanto rispetto verso la mia persona, altro che quella gatta
rinsecchita di Australia! ….. Dunque dove ero rimasto … a si …… Che donzella
squisita! …”
Terry: “Cosa c’è Generale?”
Generale: “Oh Madame! Che donzella, che
donzella madame Sara!”
Terry: “Ma si può sapere cosa Vi scrive?”
Generale: “Un po’ di pazienza Madame, non mette
fretta! ……. Dice che conoscendomi le si
è avverato un sogno … Che donzella
straordinaria!”
Alain: “Suvvia Generale, solo perché dice
che è stata felice di conoscerVi? E allora io che
dovrei dire di Madamigella Australia, visto che ha perso completamente la testa
per me? Se non fosse che sono un uomo sposato e innamorato follemente della mia
Sabrina, l’avrei presa sicuramente in considerazione come moglie!”
Generale: “Certamente, come poteva essere
altrimenti, siete uguali! …. E adesso zitto che debbo leggere la mia
recensione! …. Ehi Madamigella Aizram, la donzella
Sara dice che sono ancora più affascinante e galante di come mi immaginava!”
Aizram: “Cosa Vi diceva poco fa Terry? Siete
ormai diventato una notorietà su EFP, anzi qualcuno Vi ha anche segnalato come
migliore attore non protagonista indiscusso del sito, e ha chiesto un
riconoscimento! .. Indovinate chi?”
Generale: “Io non capisco il Vostro linguaggio
madamigella, ma non importa, tanto ho capito che sono solo elogi per me! Un
momento quel tono.. quel modo di parlare … ma non sarà stato per caso
Madamigella squinternata, oramai da lei mi aspetto di tutto!!”
Aizram: “Se Vi interessa sapere, andate a
leggere le recensioni, e lo scoprirete ah ah ah!”
Generale: “Tranquilla, appena mi libererò dai
miei impegni lo farò, e adesso lasciate finire! …….. Oh che emozione Madame Sara! Voi dite che Vi si è avverato un
sogno conoscermi, ma Vi prego l’onore è stato mio, però Voi mi parlate di
matrimonio! .. Mi dispiace madame, ma come avete detto, sono un uomo
felicemente sposato, però sappiate che per me siete,, e rimarrete
una cara amica! … Poi mi chiedete se mia figlia si è vendicata di me perché l’ho spiata? E si, Voi la conoscete
perfettamente, certo che si è vendicata, che rimanga tra noi Madame, in tutta
sincerità, ho temuto che mi infilzasse, e così sono scappato, è solo che quell’autrice
da strapazzo, mi ha fatto inciampare nuovamente e sono caduto! ….. Ah .. Qui
c’è un post scriptum per Voi due …”
Terry: “Cosa dice Generale?”
Generale: “Madame Sara, Vi ringrazia per avermi
presentato a lei…. Almeno di tanto in tanto fate qualcosa di buono!”
Aizram: “Che esagerato che siete Generale,
polemizzate continuamente!”
Generale: “Adesso tocca a … si .. Madamigella
Luna, mi ricordo di lei! …. Madame
Terry, Vostra figlia mi ha scritto! … Per fortuna che di Voi possiede solamente
l’ironia, altrimenti sarebbe stato un guaio! .. Vediamo cosa mi scrive … magari
sono fortunato e mi svela esattamente dove abitate e così vengo a prenderVi con il mio esercito!”
Terry: “Ah ah ah… E Voi avreste il coraggio di lasciare una povera
ragazza senza madre?”
Generale: “Vi assicuro madame che senza di Voi
verrebbe su sicuramente molto meglio: più saggia e meno squinternata!”
Terry: “Oh Ma quanto siete severo con me
Generale!”
Generale: “Vi dico semplicemente ciò che Vi
meritate Madame!”
Aizram: “Su basta Generale, meno chiacchiere
e leggete.”
Generale: “Agli ordini Madamigella!”
Alain: “Ah ah ah ah!”
Generale: “Sempre tu Sassoin, vero? …. Beh per lo meno, a differenza di sua madre,
si preoccupa del mio scivolone …… Ehmm? Un momento …
cioè … prima si preoccupa perché scivolo
e poi .. e poi mi dice che non ho perso il vizietto di spiare mia figlia? Ma
dico!! … E pensare che mi ero illuso! … Madame Terry …”
Terry: “Si Generale!”
Generale: “Vostra figlia è tale e quale a Voi,
possiede la Vostra vena artistica.”
Terry: “E quale sarebbe Generale?!!”
Generale: “La Vostra ironia sfacciata!”
Terry: “Oh Vi ringrazio Generale, siete
davvero buono! … E poi Voi lo dovreste sapere perfettamente: Buon sangue non
mente ah ah ah!”
Alain: “Ben detto Madame Terry ah ah ah ah!”
Generale: “SEMPRE TU, SEMPRE TU SASSOINNN! … FA
SILENZIOOO!”
Alain: “Agli ordini Signore ih ih ih”
Generale: “Dice che dovrei piegarmi al volere
di sua madre e della sua amica …. Ripiego immediatamente la Vostra missiva e mi
rifiuto di continuarla a leggere, tanto ho capito da che parte state! … Sapete
cosa Vi dico Madamigella Luna? SCORDATEVELO!!! Io non mi piegherò mai al volere
di nessuna delle due, capito? Io sono il Generale Jarjayes, e non mi piegherò
mai al volere di nessuno, a costo di prendere continuamente scivoloni e
riempirmi di lividi! Capito?!! .. E pensare che si firma come mia affezionata
ammiratrice tze!”
Alain: “Madamigelle Autrici, di questo passo
al nostro Generale, salirà la pressione ih ih ih!”
Aizram: “Non è certo colpa nostra Alain, è
lui che si agita così tanto per nulla!”
Generale: “Nulla? Voi non fate che ripetere che
non è nulla, ma non è così, Voi fate e come! … E adesso lasciatemi rispondere a
madame Lupen! ….. Però credo che abbia un nome
maschile … Ma di cosa mi meraviglio?! Dopo tutto anch’io ho dato a mia figlia
un nome da uomo! Dunque, adesso leggo …….. NOO!! Non è possibile!! Lo sapevo!
.. Ho fatto ridere all’ennesima lettrice per il capitombolo dell’altro giorno.
Addirittura Madame Lupen mi chiede come mai non si sia spostata la mia parrucca! … Certo che non
si è spostata madame, era ben trattenuta dalle forcine, come potevo rimanere
con i miei capelli brizzolati di fuori! … Siete soddisfatta adesso? Eppure se
non mi sbaglio Ve l’avevo già accennato! Comunque Vi ringrazio, per esserVi ricordata che sono un uomo simpatico e di gran
classe. Grazie Madame e aspetto come sempre le Vostre missive!”
Alain: “Ah ah ah ah Siete proprio uno stratega
Generale ah ah ah !”
Generale: “Cosa Vuoi dire Sassoin?”
Alain: “Generale, è vero che la donzella ha
esaltato la Vostra simpatia, ma Voi Vi siete inventato il resto!”
Generale: “Cosa dici Sassoin?”
Alain: “Su Generale, mi riferisco riguardo
“All’uomo di gran classe” ah ah ah!”
Generale: “Ma come ti permetti Sassoin? ….. Ma
che sfrontato!!”
Alain: “Ah ah ah!”
Generale: “Certo che la tua risata è davvero
snervante, non la sopporto più! … E finiscila, che adesso debbo aprire l’altra
missiva! … Vediamo chi è il mittente?! … A si leggo …”
Alain: “Chi Vi ascritto Generale?”
Generale: “Uhmm … Ma guarda, una missiva da parte di nuova donzella … LadyAntonietta
..”
Alain: “E’ la prima volta che sento il suo
nome Generale, forse è la cugina della
nostra Regina!”
Generale: “Ma cosa dici Sassoin, solo perché si
è firmata LadyAntonietta, secondo te, è parente di
Sua Maestà?!”
Alain: “Certo Signore, in tutta onestà ho
l’impressione che sia una dama che vive
a corte.”
Generale: “Non saprei ma potrei domandarglielo,
magari nella prossima recensione ce lo
dirà. Adesso leggo … vediamo cosa scrive … LadyAntonietta
dice che le nostre avventure sono pazze e confusionarie: troppo baccano, troppo
fracasso. Lady come posso darVi torto? Da quando ho
deciso di dare in moglie la mia figliola ad Andrè, a palazzo Jarjayes non si capisce più nulla! ..
E come se non bastasse, con
l’arrivo delle altre figlie con al seguito mariti e figli, la mia
casa è diventata invivibile, non si capisce nulla, insomma è il caos totale! …
Se a tutto questo aggiungiamo il fatto che ho dovuto tenere tutti sotto
controllo, la mia casa è diventata un vero e proprio palcoscenico. Voi nemmeno
immaginate quanta fatica che faccio ogni santo giorno, per gestire questa tribù
di scapestrati.
Charles: “Ma Signore, non credete di
esagerare?”
Generale: “Sta zitto Charles, che proprio tu
hai consumato nel mio letto, per fortuna che al mio ritorno troverò un letto
nuovo, e ti avverto, guai a te se osi profanare il mio nuovo talamo nuziale,
stavolta non mi limito a gettarti nella fontana, ma ti infilzo come uno
spiedino, INTESI CHARLES?!!”
Charles: “Sssi
Signore … io … io … non si ripeterà più Signore!”
Generale: “Meglio così Charles,altrimenti …..
è meglio per te se mi lasci leggere! ..
Dunque ….Ah questa poi!”
Alain: “Cosa succede Generale, perché quella
faccia?”
Generale: “LadyAntonietta
rammenta le osservazioni e i pensieri impudichi che tutti Voi mascalzoni, avete
fatto sul fondo schiena di mia figlia, dice che Andrè farebbe meglio a sfidarvi
tutti a duello, per farsi giustizia …… Uhmm ….. Cosa? ….. Nooo!!”
Alain: “Ora che succede?”
Generale: “Be ecco … meglio forse sorvolare …”
Alain: “Su Generale dite pure, cosa c’è
scritto sulla missiva che Vi turba così tanto?!”
Generale: “Vedi Sassoin, Ladyantonietta
dice che …”
Alain: “Che?”
Generale: “Che Andrè …. Insomma Lady consiglia
ad Andrè di ripagarci con la stessa moneta, visto che sia io che te, l’abbiamo
visto in intimità con mia figlia.”
Alain: “Cosa?!! Ma neanche per sogno! Io ..
Io … Non li ho spiati con l’intento di …. Spiarli! E’ stata una casualità … e
basta!”
Generale: “Concordo con te Sassoin, meglio
cambiare argomento, non vorrei che
Andrè lo venga a sapere, altrimenti ce la farebbe pagare cara!”
Alain: “Si certo Signore, una volta tanto
concordo con Voi!”
Generale: “Bene Sassoin, acqua in bocca! …..
Poi scrive che …. Ecco come non aspettarselo? Anche lei si diverte alle mie
spalle! Beh pazienza tanto ormai mi ci sto abituando! ….. Un momento …. Però ….
Questa mi piace! … Uhm …”
Alain: “Cosa c’è adesso Generale?”
Generale: “Ih ih ih Lady Antonietta mi augura quanto prima di occuparmi del
mio piccolo Francois. Oh Lady .. Magari!!! Se solo quei due sfaccendati si
sbrigassero! Sapete, io non aspetto altro che occuparmi del mio erede! … Grazie
LadyAntonietta, per le Vostre splendide parole
aspetto ancora altre missive da parte Vostra!”
Alain: “Generale, ce n’è ancora un’ altra,
eccola qua, tenete!”
Generale: “E’ di madame Tetide, Sassoin.”
Alain: “Caspita Generale, ma quanta posta
ricevete?”
Generale: “Beh .. si .. tutto sommato non posso
lamentarmi; come dicono le Autrici da strapazzo, tutti mi rispettano. E adesso
lasciami leggere, voglio sapere cosa mi manda a dire la donzella! … Dunque ….
OH SIGNORE OH SIGNORE!! .. NO .. NOOO ANZI …. SIIIIIIII!!!”
Terry: “Aizram,
cosa succede al nostro Generalone?!”
Aizram: “Ma che ne so Terry, forse è davvero
impazzito, proviamo a chiedere! …….. Generale Generale,
cosa Vi succede Generale?!”
Generale: “Ma come, non avete letto?”
Aizram: “Letto cosa?”
Generale: “Ma la missiva di madame Tetide …. Dice
che Oscar è incinta! La mia figliola prediletta è incinta!! … Oh Signore ti
ringrazio, finalmente sta per arrivare il mio François!!”
Terry: “Generale, siete sicuro di aver letto
bene? Dice proprio così? Che Oscar è incita?!”
Generale: “Ma certo che si Autrice, ho letto
benissimo! Madame Tetide dice che mia figlia è incinta!! Oh si
si finalmente!!”
Aizram: “Generale non è che avete tradotto
male la missiva? Sapete, con tutto il rispetto Voi siete francese, e per quanto
voi possiate conoscere la lingua
italiana, magari avete fatto un errore
di traduzione!
Generale: “Ma quale errore d’Egitto!! Io ho
letto benissimo, guardate leggete.”
Aizram: “ Umm …. E’ come supponevo …. Avete
tradotto male la missiva, madame Tetide dice: Penso anch’io che Oscar sia
incinta, non che lo è generale, ma lo suppone. Mi dispiace deluderVi
Generale, ma è solo una supposizione di Madame Tetide, nient’altro.”
Generale: “Ah Peccato! .. Comunque Madame
Tetide, sono sicurissimo che prima o poi il mio Francois arriverà, Vi assicuro
che Andrè è davvero funzionante! Parola mia! .. E poi l’ho visto in azione
quando lo spiavo nel passaggio segreto ih ih ih! ……. Grazie Madame e alla prossima missiva! ……. Ops! ….. Ma qui ne manca una ..”
Alain: “Qui c’è ne
un’altra Signore.”
Generale: “No! Non è quella che cerco, tra
tutte manca quella della Contessa Swimmila, non c’è!
…. Evidentemente il messaggero sarà rimasto bloccato da qualche parte … forse
un agguato, sicuramente qualcuno che è geloso della mia amicizia con la
Contessa, avrà impedito che me la portasse! … Ma è tutto inutile, tanto prima o
poi arriverà, ne sono certo! .. Comunque
Contessa Swimmila, credo che ovunque Voi siate,
riceverete senz’altro la mia, Vi porgo i miei saluti e aspetto quanto prima
Vostre notizie, Vostro affezionato Generale Jarjayes.
E poi e da qualche
giorno che non ricevo notizie da parte di Madame Fatacristallina.
Oh Dolcissima donzella, forse Vi siete spaventata perché avete detto quelle
smancerie a mio genero e mia figlia Oscar, Vi ha guardato minacciosamente? Ma
su Dolce Fata, non offendeteVi, e poi Voi conoscete
perfettamente il temperamento di Oscar,
quindi non abbiate timore e continuate a scrivere. Vi saluto con affetto
Madame.
Alain: “Generale, non credete di aver
esagerato con tutte le Vostre Smancerie? Se lo venisse a sapere Madame? Non
solo le dovrete spiegare di quei meravigliosi capolavori che le autrici ci hanno
donato, ma dovrete spiegarle la confidenza che manifestate per la Contessa ah ah ah!”
Generale: “E’ inutile Sassoin, sei proprio un
caso senza speranza! .. Il sentimento che mi unisce alla Contessa, va aldilà
dell’impudicizia, mettitelo in testa scellerato, e vedi di non offendere con le
tue parole ne la Contessa e tanto meno la mia Marguerite, che quando le racconterò degli affreschi che
quelle due … irriverenti Autrici ci
hanno donato, capirà senz’altro non è stata colpa mia, e adesso sparisci dalla
mia vista Sassoin, che hai detto un’infinità di sciocchezze!”
Alain: “No un momento Generale, prima di
sparire, lì sul tavolo è rimasta l’ultima missiva da aprire, sapete, sono
troppo curioso per andarmene senza sapere cosa c’è scritto!”
Generale: No Sassoin, quella, è la missiva che
ho scritta io alle donzelle qui presenti, loro l’hanno già letta e ne abbiamo
discusso all’inizio del siparietto, ricordi?”
Alain: “Ah già è vero Generale! … Generale
se abbiamo finito, allora posso andare.”
Generale: “Dove vai Sassoin?”
Alain: “Generale, so che ormai Voi non
riuscite a fare a meno di me, però lasciatemi andare almeno in camera nostra!
.. Ih ih ih Come saprete lì
c’è da deliziarsi degli affreschi di Michelangelo ah ah
ah! .. A dopo Generale! Ah ah
ah!”
Generale: “Avete visto cosa avete combinato Voi
due?”
Aizram: “Noi Generale? Ma se Abbiamo deciso
di rallegrare il Vostro soggiorno, almeno fate sogni felici stanotte ah ah ah!”
Generale: “Sogni felici? Ehi Voi cosa intendete
con sogni felici?”
Terry: “Quello che avete udito Generale ah ah ah! … Alla prossima Generale
ah ah ah ah!”
Generale: “Quell’ironia non mi piace …non mi
piace per niente! .. E poi quelle risate le conosco … non vorrei che durante la
notte mi tirassero un altro dei loro
tiri mancini .. no no! Voglio dormire tranquillo
almeno questa notte! … Spero ……………”