Stavo a casa mia, nel salotto precisamente, ascoltavo una canzone e camminavo avanti e indietro ripensando all'ultimo incontro con la cacciatrice.
Ero leggermente nervoso, e ogni tanto mi passavo le dita fra i capelli.
Ma che diavolo mi stava succedendo? Ormai erano passati giorni e non facevo altro che pensare a lei, avevo provato di tutto per dimenticarla;
ero andato a letto con tre o quattro donne diverse tra cui, una si accorse che non volevo andare a letto con lei.
Mi bloccai e ripensai al piccolo incidente della scorsa notte.
Avevo iniziato a baciarla nel collo, mentre le accarezzavo la schiena nuda, ma non ero me stesso, avevo la mente altrove.
Ad un tratto dalle mie labbra uscì un gemito molto simile a:
"Charlotte..."
La ragazza si staccò dalla mia morsa, mi fissò con i suoi occhioni nocciola.
"Charlotte? Io sono Camille!"
Mi disse indignata. Sconvolto ripresi la giacca di pelle e tornai a casa.
Cazzo. Il suo stupido volto si materializzava nella mia mente come un incubo, o un sogno, non ne ero molto sicuro.
Ripresi a passeggiare qua e là per il salotto disordinato, cercando di saltare i cuscini che stavano sul pavimento, abbandonati.
Ero molto confuso, da una parte la volevo, ma una parte mi bloccava e mi diceva di dimenticarla. Non sapevo se mi ero innamorato come uno stupido adolescente con
gli ormoni in subbuglio, non sapevo nulla. Di certo non volevo il suo sangue, non mi attirava molto e poi, sono un po' vecchio e so resistere a certi istinti!
Presi una decisione: andare da lei e parlarci!
Raccolsi la giacca e di corsa scesi in strada. Pioveva a catinelle, la gente stava per i fatti suoi a fissare le vetrine dei negozi con gli ombrelli fra le mani. Io naturalmente non avevo un ombrello.
Odio quello stupido aggeggio, è troppo ingombrante. Subito arrivai a scuola, mi appoggiai al muro e attesi.
Non passò molto tempo che subito gli scolari uscirono di corsa, come una mandria di pecore, dalla porta principale.
Incominciai a fissarmi le scarpe, mentre le gocce scivolavano lente dai miei capelli fradici. Sentivo che qualcuno mi stava scrutando intensamente, alzai lo sguardo e la vidi.
Aveva la testa leggermente inclinata e mi guardava con interesse con i suoi occhi magnetici. Sorrisi, ma non per intimidirla, tutt'altro. Con le mani nelle tasche presi a camminare e mi avvicinai a lei.
"Ciao"
Dissi in tono pacifico e sereno. Lei non dissi niente, si limitò a fare un cenno con la testa.
"Senti, volevo solo...bè, chiederti, scusa!"
Proseguii innocentemente, bè infondo era la verità! Mi fissò con uno sguardo interrogativo.
"Scusa di che, zanzarina?"
Mi chiese con la sua voce bassa. Le sorrisi e mi fissai le scarpe, non sapevo che dirle, e certamente lei non rendeva le cose semplici.
"bè, ti ho ferito! Si, volevo. Ma poi quando ho visto il sangue che colava dalla tua testa..."
Non finii la frase, avevo paura che il mio tono di voce mi avrebbe tradito da un momento all'altro. Lei intanto iniziò a irritarsi.
"Scusa? Tu hai dei problemi! Sei un vampiro, io una cacciatrice. Devi uccidermi, devo ucciderti! Basta, mi hai scocciato, torno a casa!"
Fece per andarsene ma iniziai a seguirla. Una mossa sbagliata, forse...
"Vedi, l'hai detto anche tu che ho dei problemi! Quindi...Dai non ho amici!"
Dai non ho amici? ma che mi era saltato in mente? io vivevo benissimo da solo e senza nessuno! Diciamo che era solo una scusa per portarmela a letto e vedere un po' se la mia piccola infatuazione passava.
Si bloccò di colpo e iniziò a fissarmi intensamente.
"Fammi capire, TU vorresti fare amicizia con ME?"
Posai i miei occhi su i suoi, sicuramente avevo la faccia da cane bastonato.
"Bè, si. Mi staii simpatica!"
Cazzo si, diciamo che era meglio dire: bè, mi piaci ma non ne sono sicuro, vuoi venire a letto con me? Perché? Perché mi veniva tutto più difficile con lei? Perché era diversa?
"ma se volevo ucciderti!"
"Tutti fanno degli errori!"
Mi fissò come se fossi matto, in un certo senso lo ero eccome!
"Io, che faccio amicizia con un vampiro? Questa si che è bella! Una cacciatrice che fa amicizia con un vampiro?"
Iniziò a ridere a crepapelle e la cosa non mi fece per niente piacere, sinceramente ci rimasi male.
"mi stai facendo perder tempo! Scansati!"
"Ti prego! voglio solo parlare un po'!"
Ero davvero così disperato? Dai Will ne trovi un'altra, anche migliore, mi dissi per auto convincermi. Ma niente. Volevo lei.
"cosa vuoi sapere? su spara! perché sono diventata cacciatrice? Vuoi sapere questo?
Ecco, ora ti spiego, un maledetto bastardo, vampiro, ha ucciso mia madre quando avevo 12 anni. Da allora giorno e notte mi sono allenata, fino a diventare ciò che sono!
Non ho avuto pace, volevo vendetta, volevo uccidere lui e tutta la vostra specie. Poi, un giorno lo trovai, e non ho avuto pietà quando lo uccisi mentre me ne chiedeva..."
Le parole le si spensero in gola. Rimasi li, impalato a fissarla. Teneva la testa bassa e una lacrima le scivolò sul volto. Alzò la testa e mi fissò con uno sguardo duro e da -omicida-
"mi dispiace..."
L'unica cosa che riuscii a dire. Mi dispiaceva sul serio.
"NO, non devi dispiacerti! Non voglio la compassione di nessuno. Soprattutto la tua!"
Si voltò e se ne andò, non dissi nulla, sentivo i suoi singhiozzi, anche se si allontanava sempre di più, li sentivo come se mi fosse accanto.

La canzone che ascolta William all'inizio del capitolo: http://www.youtube.com/watch?v=qptL18HZax4&feature=fvst

Grazie a:
Sydney Bristow: Grazie per i complimenti, ma non penso sia stato scritto divinamente! XD Non sono un genio con le parole XD
Magdalena: E già, finiscono...male XD
Shorten: Grazie mille, spero continuerai a seguirmi! Giuro che quando ho tempo leggerò la tua FF! ^^
Ringrazio anche Bella95 per averla aggiunta ai preferiti! ^^