Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: amaecilm    30/09/2018    0 recensioni
Prima Guerra Magica: James e Lily sono costretti a nascondersi per proteggere il piccolo Harry da Voldemort e dai Mangiamorte.
Ma non sono gli unici a nascondersi.
In Finlandia, Azzurra Helena Fitzroy, l’unica persona che sia mai riuscita a conquistare il cuore di Sirius Black, è costretta a nascondersi e vivere in solitudine per proteggere un segreto più grande di lei.
Tra incomprensioni e litigi, amori impossibili e amicizie fraterne, seguiremo la storia del Bambino che è sopravvissuto e parallelamente vi racconterò la difficile, ma intensa storia d’amore di Azzurra Fitzroy e Sirius Black.
Genere: Azione, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Il trio protagonista, Nuovo personaggio, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: Remus/Ninfadora, Sirius Black/Marlene McKinnon
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate, Triangolo | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

"Io non lo so se è meglio amarti invano o non amarti per niente

Io non lo so se non smetterai mai di mancarmi

Ma io non lo so e non lo voglio sapere

ma sono condannata a pensarti per sempre."

 


In Inghilterra, il tempo non era stato clemente per tutto il mese di agosto. Come se non fosse bastato, anche settembre si era deciso a non regalare nemmeno una breve giornata di sole ai poveri inglesi. Sirius Black era nel suo appartamento lasciatogli in eredità dallo zio Alphard; era ancora a letto, fissava il soffitto: era stato tormentato dagli incubi quella notte. Marlene uscì dal bagno in accappatoio e si vestì velocemente, lasciando intravedere un po’ del suo corpo nudo a Sirius. Il giovane Black la guardò senza troppo interesse e continuò a fissare il soffitto.

“Non preoccuparti per stanotte Sirius. Sono convinta che rimedierai.” Disse Marlene maliziosamente, abbottonandosi la camicia.

Era da più di un anno che Marlene e Sirius ormai uscivano insieme, e il Grifondoro, a detta della Tassorosso, era riuscito addirittura a superare la fama di grande amatore che lo precedeva. Ai tempi di Hogwarts Sirius era il ragazzo più desiderato della scuola, più ragazze erano state a letto con lui, ma nessuna aveva mai conquistato il suo cuore; Marlene era stata l’unica che non aveva mai avuto la pretesa di farlo e questo Sirius l’aveva apprezzato molto: la loro relazione si basava fondamentalmente sul sesso. Quella notte qualcosa aveva bloccato il giovane mago; ma non gli importava più di tanto, in quel momento era l’ultimo dei suoi pensieri. Marlene era una bella e brava ragazza, ma non sarebbe stata altro che una buona amica per lui.

“Io vado, ci vediamo stasera?!” chiese la ragazza.

“Non lo so.” Rispose freddo Sirius.

“Ciao.” Disse Marlene chiudendosi la porta dietro di sé.

Era stato uno stronzo, pensò Sirius. Un grandissimo stronzo.
D’altronde era la cosa che gli riusciva meglio far soffrire le persone a cui voleva bene. Stava usando Marlene come diversivo per dimenticarsi del suo maledettissimo orgoglio che gli impediva di essere felice e lo stava facendo soffrire.

Come sicuramente aveva fatto soffrire Azzurra.
Che stronzo che era stato con lei; Sirius si alzò da letto e andò dritto verso la sua scrivania aprendone i cassetti con noncuranza fin quando non trovò ciò che stava cercando: era una foto che Lily aveva scattato con la sua macchina fotografica babbana,mentre Sirius e Azzurra ridevano a crepapelle per uno scherzo che avevano fatto a James. Lily era riuscita ad immortalare il momento giusto, un perfetto ritratto di ciò che erano: due ragazzi innamorati ed affiatati, accomunati dalla stessa sorte e dallo stesso spirito ribelle. Questo erano lui e Azzurra: un’unione così perfetta ma al tempo stesso fragile e delicata. Il loro equilibrio era stato sempre precario. Erano nati come semplici conoscenti: le loro famiglie si frequentavano durante le feste e gli eventi importanti, Sirius e Azzurra giocavano da bambini nel lugubre e tetro salotto di Grimmauld Place e correvano nei giardini di casa Fitzroy facendo dispetti ai fratelli Coal e Regulus. Andavano così d’accordo che Walburga Black e Audrey Fitzroy speravano che un giorno si sarebbero sposati e avrebbero messo su famiglia; ma quella speranza svanì quando entrambi gli eredi delle due casate si ribellarono alle loro rispettive famiglie. E questo non fece altro che unire ancora di più i due; Sirius ricordava bene ancora quando Coal aveva attaccato sua sorella e lui l’aveva consolata. Fu lui stesso a suggerire a Remus di chiedere a Lily di invitare Azzurra per l’estate, visto che non aveva più una casa dove andare. La vicinanza aveva peggiorato le cose: nel senso che più cose trovavano in comune e più i due non riuscivano a separarsi l’uno dall’altro. La situazione si aggravò quando anche Lily e James iniziarono a frequentarsi e le uscite a quattro ad Hogsmeade erano diventate una consuetudine. Il primo bacio Sirius se lo ricordava benissimo: l’incontro con quelle labbra così belle e carnose, il tuffarsi nei suoi occhi cristallini e le narici invase dal suo profumo di lavanda… La prima notte d’amore, la sua pelle diafana e morbida, i capelli lunghissimi e biondi sparsi sul cuscino.

No, Sirius non avrebbe scordato mai tutto questo. 

Così come non avrebbe mai scordato tutti i loro litigi, finiti tra baci e promesse mai mantenute. Il ricordo del loro ultimo litigio gli faceva ancora male, era una ferita che anche a distanza di un anno non si era rimarginata: una piaga alimentata dal rimorso e dal senso di colpa. Dalla sensazione di essersi fatto scappare la cosa più importante e bella della sua vita: l’unica donna che aveva mai amato e che avrebbe amato.

Purtroppo, era sempre stato un poco di buono, irresponsabile e immaturo, Sirius amava essere idolatrato e adorato; lui stava bene così, aveva un appartamento tutto suo, era libero di fare ciò che voleva. Azzurra invece no, aveva bisogno di stabilità di una casa che potesse chiamare davvero casa; di una famiglia tutta sua. Nel profondo del suo cuore invidiava la stabilità di Lily, avrebbe tanto desiderato sposarsi e avere un figlio da far crescere insieme al piccolo Harry. In quel periodo così incerto e buio, Azzurra aveva bisogno di qualche certezza e Sirius era l’unico che riusciva a farla sentire a posto. Quella sera avevano fatto l’amore intensamente, come se sapessero che sarebbe stata l’ultima volta.

“Tu pensi che fra noi potrà mai esserci qualcosa di serio, Sirius?!” chiese Azzurra accarezzandogli il petto nudo.

“Perché mi fai queste domande, Azzurra?” rispose amaro il Grifondoro.
Azzurra si separò da lui istantaneamente. Sirius fu colpito dallo sguardo freddo che la ragazza gli rivolse.

“Azzurra, abbiamo appena compiuto venti anni, godiamoci la libertà… abbiamo tutta la vita davanti.”

“Ah sì, certo. Come se le nostre famiglie non volessero ucciderci. Come se Tu-Sai-Chi non avesse iniziato una guerra…”

“Mi spieghi che differenza fa? Siamo insieme, non sarà di certo una carta a dire se ci amiamo o meno.”

“James non la pensa così.”
Sottolineò Azzurra.

“Sono affari di Lily e James se hanno voluto sposarsi e fare un figlio…”

“Tu non mi ami davvero, Sirius.”


Fu Sirius questa volta a guardare con i suoi occhi grigi e glaciali Azzurra, che si sentì stranamente intimorita.

“Non l’hai detto davvero.” Disse freddo e distante.

“L’ho detto e se vuoi posso anche ripetertelo.”


Sirius si alzò in piedi e Azzurra fece lo stesso.

“E’ una cosa orribile quello che hai detto, come puoi dubitare di una cosa del genere solo perché non voglio sposarti?!” urlò lui con tutta la rabbia che aveva in corpo.

“Non sapremo se domani saremo vivi ancora, per me conta sapere che nonostante tutto tu vorrai passare la tua vita con me!”

“Non ha alcun senso, se potremmo morire domani!


I due si guardarono negli occhi e capirono che erano arrivati ad un punto di non ritorno, non avevano nient’altro da dirsi. Azzurra si rivestì e lasciò l’appartamento di Sirius senza dire nulla.

Sirius sapeva di aver fatto una sciocchezza; i due non si parlarono per i successivi quattro giorni fino a quando non si intromise Marlene e rovinò tutto definitivamente. La McKinnon aveva sempre avuto un debole per il giovane Black e aveva notato subito che tra lui e Azzurra qualcosa si era rotto. Ne approfittò della situazione per indurre in tentazione Sirius, il quale resistette fin quando la carismatica strega di Tassorosso non ottenne quello che voleva: Marlene baciò Sirius quando sapeva che Azzurra li stava guardando. Il ragazzo capì cosa era successo ma non ebbe modo di spiegarsi, perché l’ultimo ricordo che aveva di Azzurra era lo sguardo deluso e sprezzante che gli rivolse: quella fu l’ultima volta che la vide.

Era da un anno che ormai non si avevano più sue notizie: Sirius aveva cercato ovunque ma Azzurra era introvabile. Silente era l’unico a sapere qualcosa e non avrebbe ceduto.
Guardava quella foto, accarezzò il sorriso di Azzurra e una lacrima cadde sul pezzo di carta fotografica. Cosa avrebbe dato per tornare indietro, per dirle che sì, voleva sposarla e l’avrebbe fatto anche cento volte, se necessario; che avrebbe voluto tanti piccoli Sirius e tante piccole Azzurra in giro per casa da far giocare con Harry.
Che l’amava ancora, che l’amava da impazzire e che la pseudo storia con Marlene non significava nulla.

Nulla.

Non poteva più far nulla per tornare indietro, per portarla da lui.

Sirius si sentiva morto dentro da ormai un anno. Si sentiva anche inutile per i suoi amici, Lily e James; sua cugina Bellatrix aveva quasi scoperto che lui era il custode segreto dei Potter e si era visto costretto a lasciare questo compito delicato a Peter Minus. Nessuno lo sapeva; solo lui e Peter e ovviamente i Potter. Non essere più il custode segreto comportava ovviamente non poter vedere più i suoi amici e giocare con il piccolo Harry; il che rendeva la sua esistenza ancora più misera. Non vedeva Remus da mesi perché erano entrambi impegnati in missioni e battaglie per l’Ordine. A completare il tutto c’era un peso che sentiva sul cuore, una sensazione strana, qualcosa simile ad un senso di colpa che non riusciva a spiegare.

Quella notte del 31 Agosto 1981 fu tormentato dagli incubi: urla strazianti di Azzurra, i suoi occhi pieni di lacrime l’avevano svegliato più volte.
Sirius doveva parlare con Silente, aveva come la sensazione che le fosse successo qualcosa di grave.
Si vestì in fretta e uscì di casa, doveva cercare Silente; ma non sapeva esattamente dove trovarlo. Al quartier generale dell’Ordine non trovò nessuno, così decise di evocare un Patronus e accomodarsi sulla poltrona per aspettare notizie dall’anziano preside. Aspettò circa un’ora immerso nei suoi pensieri, quando entrò nel salotto un Patronus che però non apparteneva a Silente: la voce di Malocchio echeggiò in tutta la casa.

“I McKinnon sono stati attaccati.”

Sirius scattò in piedi e si materializzò davanti a casa dei McKinnon: gli Auror si stavano affrettando a spegnere l’incendio che i Mangiamorte avevano innescato, mentre Alice e Frank Paciock si avvicinarono a Sirius.

“Purtroppo non siamo riusciti a fare nulla, Sirius…” disse amareggiata Alice poggiando una mano sulla sua spalla.

“Ci hanno avvisato troppo tardi. – aggiunse Frank – Marlene era venuta a salutare i suoi genitori… c’era anche suo fratello con la moglie e i bambini. Una tragedia.”

I Mangiamorte avevano ucciso un’intera famiglia, un’altra volta. I McKinnon erano un’antica famiglia di purosangue, che al contrario dei Black o dei Fitzroy, aveva visto di buon grado l’unione del padre di Marlene con una babbana. Sirius sentì un’improvvisa morsa allo stomaco: Marlene era morta e lui non avrebbe potuto nemmeno chiederle scusa per essersi comportato da stronzo quella mattina e per averla usata in quel periodo, per averla ingannata.
Si sentiva svuotato.
 
-
 
In Finlandia, Remus e Azzurra erano sereni come non lo erano mai stati: forse era merito della piccola Layla che da quattro giorni ormai deliziava le loro giornate, nonostante le notti insonni passate a cullarla. Erano entrambi attorno alla culla, quando sentirono un rumore strano in cucina. Azzurra afferrò la bacchetta sul suo comodino, ma Remus la bloccò e si diresse in cucina per primo; una fenice argentea svolazzava eterea attorno al candelabro.

“Azzurra – chiamò Remus sussurrando per non svegliare Layla – Vieni!”

“I McKinnon sono stati attaccati, nessuno si è salvato. Restate dove siete.” Disse la voce di Silente.

Azzurra rabbrividì e Remus si avvicinò a lei per sostenerla ed abbracciarla. Sebbene Marlene fosse la causa della sua separazione con Sirius, non riusciva a non essere scossa da quella notizia: aveva condiviso molto con Marlene, e nonostante tutto era una brava ragazza pronta ad aiutare tutti. Azzurra si sentiva in colpa per averla odiata così ferocemente nell’ultimo periodo.
La bambina dall’altra stanza iniziò a piangere e Azzurra si affrettò ad andare da lei; la prese in braccio ed iniziò a cullarla mentre il suo viso veniva rigato da lacrime salate. Remus entrò nella stanza e gli si strinse il cuore quando vide quella scena; Azzurra aveva un cuore d’oro ed era molto sensibile, ma in quei giorni lo era ancora di più, probabilmente per via degli ormoni ancora in subbuglio. Al senso di colpa per Marlene si aggiungeva il timore di non essere in grado di poter proteggere la piccola Layla, che ora dormiva indifesa e incurante del terrore che c’era nel mondo.

“Ho paura Remus.”

“Stai tranquilla, noi qui siamo al sicuro. – disse Remus avvolgendola in un abbraccio protettivo – Ci sono io con voi.”

 
________________________________________________________
Eccomi qui con un altro capitolo!
Ora data l'unica recensione che ho ricevuto, non so effettiamente quante persone abbiano letto questa mia storia... Se per caso vi trovate a leggere, per favore fatemi sapere una vostra opinione, qualunque essa sia. 
Voglio dirvi qualcosa di me: sono Isabella ed ho 18 anni. Mi piace leggere e scrivere, anche se non sempre mi riesce bene; per esempio questo capitolo non mi soddisfa per niente, l'ho riscritto tante volte. Sono molto legata all'idea che ho in mente di questa storia, quindi mi piacerebbe avere anche un riscontro da parte vostra per potermi migliorare. 
Un bacio
Bella.
 
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: amaecilm