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Autore: terryoscar    01/10/2018    7 recensioni
Autrici: Aizram e Terryoscar
“ Avventura sulle Alpi” nasce per caso.
Aizram ed io ci siamo conosciute grazie alla mia prima pubblicazione: ” Oscar storia di un grande amore.”
“Dopo averla portata a termine, Aizram mi ha contattata, chiedendomi di scrivere un’altra storia ma allegra e divertente riguardo ai nostri personaggi preferiti: Oscar e André.
Inizialmente le ho detto che non sapevo nemmeno cosa scrivere, e lei mi ha suggerito di fargli fare un bel viaggio verso le Alpi.
I primi tre capitoli li ho scritti da sola, prendendo spunto i suggerimenti di Aizram ma poi, grazie alla tecnologia di cui usufruiamo abbiamo scritto i capitoli successivi in tempo reale: tramite skipe.
Quindi questa storia è scritta a quattro mani da Terry e Aizram. Si sa due cervelli funzionano meglio di uno!
E così nasce “Avventura sulle Alpi!”
Qui avremo il generale che tenterà di convincere sua figlia a sposarsi, perché a suo dire ormai incontrollabile da quando frequenta i Soldati della Guardia e sopratutto pretenderà da lei un erede a cui tramandare il titolo nobiliare. Naturalmente Oscar di sposarsi non ne vorrà sapere, quindi si scontrerà con suo padre, e non solo con lui ….
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Generale Jarjayes, Madame Jarjayes, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'IO SONO IL GENERALE JARJAYES'
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Notte al bordello   (Prima parte)

 

“Oscar …”

“Cosa c’è Andrè?!”

È ancora presto, appena finiremo di cenare, ci recheremo immediatamente da un dottore, voglio che ti visiti.”

“Dopo cena hai detto?”

“Certo che si, abbiamo l’opportunità di poterci andare solo stasera. Lo sai che domani mattina, appena fatta colazione, dovremo ripartire, e poi se uscissimo dopo cena, nessuno si domanderebbe dove andiamo, invece se lo facessimo domani mattina, tutti noterebbero la nostra uscita.”

“Si .. hai ragione André, faremo come hai detto, dopo cena cerchiamo un dottore, ma adesso ho bisogno di un bagno, faccio in fretta.”

 

 

Vado nella toilette, attigua alla stanza. Prima non l’ho osservata. È una bella stanza, abbastanza ampia. Il pavimento è in legno, con doghe lunghe, affiancate. Le pareti sono rivestite da pannelli di legno, così come il soffitto. In un angolo, un caminetto acceso su cui è posizionato un contenitore con l’acqua, così da averne sempre di calda. A terra, sono posizionate alcune lanterne accese, per illuminare l’ambiente. La vasca è ampia, comoda. Mi spoglio e mi immergo nell’acqua. Devo sciacquare via l’odore acido che mi si è impregnato addosso. Lavo i capelli con cura, poi passo al mio corpo. Sorrido da sola, al pensiero che forse, ma in fondo ci spero, Andrè ed io avremo un figlio. Mi passo una mano sul ventre, la pelle è tesa, liscia. Poi risalgo, a lavarmi il petto. Ho la sensazione di avere il seno un poco gonfio, ma sul libro di Lassonne ho letto che è normale. La mia ormai è una certezza. Voglio parlare con un medico, certo, ma non credo di sbagliarmi. Nei prossimi giorni leggerò tutto il libro che mi ha lasciato Lassonne.

Chissà cosa mi aspetta. Ho assistito alle gravidanze della nostra Regina, piano piano è diventata enorme. E le grida, durante il parto. Meglio non pensarci, per ora finirei solo con lo spaventarmi.

Che strana sensazione, il mio corpo è in grado di generare una nuova vita. Un corpo che ho piegato al mio volere per anni, che ho odiato, troppo debole per competere con un uomo, un uomo vero. Con estenuanti allenamenti ho raggiunto una agilità tale da permettermi di compensare la mancanza di forza. Ora chissà cosa accadrà! Non voglio diventare debole, avere bisogno di protezione. Voglio rimanere autonoma. Ci proverò.

E poi, io ho Andrè al mio fianco. Da sempre. In fondo, mi sono sempre appoggiata a lui.

Chissà che madre sarò. Chissà se andrà tutto bene. Il viaggio, la missione, ci aspettano 4 mesi difficili. Con possibili assalti. Dovrò difendermi, se necessario.

Basta, mi sciacquo. Esco dalla vasca e mi asciugo. Chiamo Andrè, ho bisogno del suo abbraccio, per placare i miei dubbi e le mie paure.

 

 

 

“Cosa c’è Sassoin? Perché hai l’orecchio teso alla parete?!!”

“Generale, Voi non sentite nulla?”

“Sentito cosa? Ma di che parli?”

“Di questi strani rumori  provenire da qui .. oltre la parete! … Ascoltate!”

“Sassoin, se non sbaglio accanto, c’è la camera di Joséphine.”

“Si lo so Generale, ed è proprio da qui che provengono questi strani rumori …. Sccc ….. ascoltate ….. non li sentite anche Voi?”

Mi volto appena, vedo il Generale a braccia conserte che con tono minaccioso mi dice: “Sassoin, se sei curioso, entra nella stanza di mia figlia e chiedi cosa stanno facendo, almeno così fai prima a capire che cosa sta succedendo! Ma possibile che ancora tu non l’abbia capito?  Sei tonto o tardone?! … No! …  Forse entrambe le cose.”

“Ma Signore …..!”

“Togliti di là imbecille! Ma dico …  ti rendi conto di quello che fai? Stai lì come un .. un.. uno che non ha mai vissuto certe cose?!!!”

“Signore, io veramente … si insomma … è che ho sentito degli strani rumori e mi sono semplicemente incuriosito, poi ho capito di cosa si trattasse e allora ci ho preso  gusto, tutto qui! … Però … Signore, certo che se Vostra figlia va avanti in questo modo, qui stanotte non si dorme ihihih!”

“SASSOINN, SMETTILA IMMEDIATAMENTE!!”

“Signore, veramente quei due di là hanno stuzzicato i miei pensieri, evidentemente questi meravigliosi affreschi  hanno  dato stimolato la loro fantasia  ah ahah!”

“SASSOIN, DIMENTICHI CHE STAI PARLANDO CON ME, E DI LA’ C’E’ MIA FIGLIA, DIMENTICHI  CHE IO SONO SUO PADRE, NON CREDI CHE MI POSSA DARE FASTIDIO?! CAPITOOO SASSOIN?!!”

“Sissignore avete ragione, cercherò di controllarmi! … Spero che anche loro facciano lo stesso! Ihihihih! … Signore, credo che questa sera avremo due ospiti in meno a tavola ah ahahah!”

 

 

 

“Maggiore, poco fa mentre eravate in bagno il garzone della locanda è venuto ad  avvisarci che la cena è pronta per essere servita, dobbiamo scendere di sotto.”

“L’ho sentito La Salle, sono pronto, possiamo andare!”

 

 

Siamo nel corridoio, c’è un incredibile via vai di gente, in una camera vedo entrare un uomo avvinghiato ad una delle tante ragazze della casa, sorrido e dico: “Generale, guardate che spettacolo, mi ricorda dei tempi andati ihihih! …”

“Sassoin, tu non cambierai mai, ma è possibile che  non pensi ad altro?”

“Ma secondo Voi, a cosa dovrei pensare, forse alla mia inguaribile solitudine? Ma Voi Signore non ne sentite la mancanza?”

“Certo che si, secondo te credi che sia fatto di pietra? .. Avanti sbrigati, meno chiacchiere e scendiamo di sotto!”

“Signore, spero che stanotte riusciremo a dormire.”

“Perché non dovremo Sassoin?”

“Come perché Generale, ma avete visto che  ci hanno accerchiati? Noi praticamente siamo circondati da coppiette in movimento ihihihih!...  A destra della nostra camera abbiamo madame Joséphine, che come sappiamo è una donna molto focosa, alla nostra sinistra c’è l’altra vostra figliola, magari più discreta, ma comunque è sempre in compagnia di suo marito, e infine di fronte alla nostra stanza, ci sono altre camere in cui i clienti si intrattengono con le ragazze. Insomma Generale, io credo che  difficilmente riuscirò a dormire!”

“Sassoin, se stanotte non riuscirai a dormire, vuol dire che non sei abbastanza stanco, e poi fattene una ragione, nei mesi avvenire, tu non puoi che pazientare e non pensarci.”

“Si lo so! … Ma  con tutti i buoni propositi che ho,  sono sicuro che ce la farò! … Però Generale, ma dico … come faccio a non pensarci se quando mi metterò a letto sarò circondato da quegli affreschi così …… spettacolari e stimolanti per …… la mia fantasia?”

“Oh Sassoin, sei davvero impossibile! .. Andiamo di sotto, muoviti!”

 

 

 

Andrè ed io siamo seduti al nostro tavolo in compagnia di Marianne e suo marito.

Andrè e Louis discutono sulla prossima tappa che faremo, ma le parole di Marianne catturano l’attenzione di mio marito.

 

“Oscar, hai davvero una brutta cera, sei molto pallida, e non solo,  hai anche l’aria stanca. Dopo cena, dovresti andare a riposare immediatamente!”

Mi sento a disagio con mia sorella, non so cosa risponderle, guardo Andrè  e in un sussurro appena le dico: “Ho solo bisogno di distrarmi un po’, infatti dopo cena Andrè ed io andremo a fare una passeggiata e poi andrò a riposare!”

“Vuoi uscire Oscar? Io sinceramente temo che se uscissi adesso, tu possa svenire per strada.”

Camuffo la mia ansia e con un mezzo sorriso ribatto: “Svenire io Marianne?!! Ma cosa dici? Tu hai voglia di scherzare!”

 

Guardo con attenzione la mia Oscar, Marianne ha ragione, mia moglie è di un pallore indicibile, se Oscar davvero aspettasse un bambino, il viaggio che abbiamo appena intrapreso comincerebbe davvero  a preoccuparmi, e non di poco!

 

L’attenzione di Marianne si sposta sull’arrivo prima di Girodelle, che è in compagnia di Gerard, e subito dopo da mio padre e da Alain.

 

“Buona sera Signori!”

Noi tutti rispondiamo: “Buona sera!”

 

Immediatamente arriva il Garzone, ci guarda e ci dice: “Vedo che ci siete tutti, posso servire la cena.”

Ribatto: “Mancano altri due commensali, è il caso di aspettare ancora un po’.”

“Se vi riferite agli ospiti della stanza numero sei, hanno deciso di cenare in camera, tra un po’ andrò a  servirla.”

“Capisco! .. Allora potete portarci la cena.”

Vedo Alain sorridere e  guardarmi con  impertinenza, gli domando: “Cosa ti succede Alain, vuoi dirmi qualcosa?”

“Niente…... niente Comandante.”

Mi padre con tono grave, dice: “Domani mattina partiremo non più tardi delle otto, quindi invito voi tutti a sfruttare il nostro soggiorno in questo posto ….”

Mio padre non termina il suo discorso, che vediamo  cinque donne avanzare verso il nostro tavolo, l’unica a non capire cosa vogliono da noi è Marianne, che le guarda con curiosità.  La prima si avvicina a mio padre e carezzandogli la guancia, gli dice: “Ti va un po’ di compagnia?”

Vedo mia sorella impallidire, la sento sussurrare appena: “Oh Signore, siamo davvero finiti in un  posto di perdizione!”

Il gruppo di donne ci circonda e aspettano in silenzio, mentre mio padre,senza dire una sola parola,  con un  gesto freddo e deciso, afferra la mano della donna e la invita ad andare via!”

La donna si allontana, si avvicina a Louis e dice: “E Voi Signore, volete divertirti  un poco con me? .. Vedete non vi pentirete!”

Mia sorella scatta in piedi e spingendo la donna all’indietro le urla addosso: “Sparite  da qui, e non solo Voi ma tutte quante!!”

Mio cognato si alza e, avvicinandosi a Marianne, le dice: “Calmati, non devi agitarti in questo modo, loro vanno via … basta dirglielo!”

 

La prende per un braccio delicatamente e guardandola con dolcezza  la invita a risedersi. Vedo mia sorella guardarlo con smarrimento  e gelosia,  rimane in silenzio anche se la sua espressione è sconvolta.

La mora che corteggia Girodelle guarda Marianne, con modi composti accompagnati da una risata sottile  dice: “Però! .. A quanto pare questa ha tutta l’aria di  essere una compagnia di sodomiti … ma io non vado via se questo bel giovanotto non mi dice di farlo!  … Allora bellissimo ragazzo dalla chioma lunghissima, cosa vuoi farne di me … Vuoi che ti dia piacere stanotte?! Vedrai non te ne pentirai!”

 

Girodelle, con molta calma e senza ribattere, la prende per il braccio e l’allontana.

Una seconda si avvicina ad Andrè, un’altra ancora  a Gerard, e ancora un’altra ad Alain, che scostandola appena, con garbo,  con tono tranquillo e canzonatorio, sussurra: “Ci hanno circondati amici, le Signore qui presenti, non hanno inteso che siamo qui solo per ristorarci e riposare!”

La donna ribatte: “Appunto bel ragazzone, perché non riposiamo insieme … vedrai quanta gioia ti saprò dare!”

La donna che  è accanto al mio Andrè, gli si avvicina ancora di più e, sfiorandogli la mano che è poggiata sul tavolo, ribatte con sorriso malizioso: “E tu bel moro, ti va di divertirti, oppure sei un sodomita come i tuoi amici?!!”

 

Vedo Andrè sfilare lentamente la sua mano da quella della donna, che non arresasi, infila le sue dita tra i capelli, e  continua: “Non ci credo che anche tu sia un sodomita, sono sicuro che a letto devi essere un vero soldato!”

Sento mia sorella, sussurrare: “Cosa?!!”

Alain fa una smorfia con le labbra, come se aspettasse una  reazione spropositata, lo sguardo di mio padre è più severo che mai, sento lo sguardo di tutti addosso, specialmente quello di Girodelle, sento il cuore sobbalzarmi dal petto, sono tentata di reagire come Marianne, mi controllo appena, e con stizza batto un pugno sul tavolo con tutte le mie forze e digrigno: “Non avete sentito prima il mio amico? Siamo qui per cenare e adesso lasciateci stare prima che vi dia una lezione!  AVANTI SPARITE!!”.

 

 

Le guardo una ad uno, con uno sguardo di ghiaccio. Lo stesso che ho con i miei soldati, quando devo rimetterli in riga.

Sento la mano di Andrè sfiorarmi il braccio, e mormora: “Oscar ….”

La donna dalla parrucca rossa con sorriso malizioso e con sguardo ammiccante ci guarda,a voce bassa ci dice: “Amiche mie, aveva ragione Clotilde, a questo tavolo abbiamo degli ospiti molto particolari e dai gusti difficili, evidentemente loro desiderano dei servizi che noi non possiamo offrire! … Ma Signori, almeno offriteci qualcosa da bere!”

Mio padre con la flemma da soldato guarda il Guercio, che è al bancone, intento a strofinare un calice, gli dice: “Portate al tavolo delle Signore il miglior vino che offre la casa!”

“Il Guercio lo guarda con soddisfazione,  e gli risponde: “Come Volete Monsiuer!”

Guarda le donne e con un finto sorriso, conclude: “Adesso, se non Vi dispiace madamigelle, siete pregate di lasciarci cenare tranquillamente.”

“Grazie Monsiuer .. Voi siete davvero un gentil uomo, non come questi … Vostri amici!”

Guardo mia sorella, è rossa in viso, ho l’impressione che stia per esplodere per l’ennesima  volta, ma Louis la guarda, invitandola alla calma, mentre le donne si allontanano con evidente soddisfazione.

 

Immediatamente Alain ribatte con tono canzonatorio: “Generale certo che le donne Jarjayes sono tutte delle valorose guerriere ihihih!”

Guardo Alain severa e gli dico: “Non dire idiozie Sassoin, e vedi di non infierire, che stasera mi gira male!”

“Non ho dubbi a riguardo Comandante, si vede, siete pallida come un cencio!”

Mio padre, mi dice: “Una volta tanto, devo dare ragione a Sassoin, secondo me dovresti riposare non appena finisci di cenare.”

“Io non ho nulla Padre, sto benissimo!”

 

Il Maggiore Girodelle, che è di fronte a me, continua a guardarmi, capisco che anche lui vorrebbe dirmi qualcosa, ma si trattiene nel farlo.

Poco dopo arrivano le prime portate, servite da due garzoni, uno di loro, dopo aver posato le portate  sul tavolo, ci dice: “Spero che sia tutto di vostro gradimento, vi auguriamo buon appetito!”

Nessuno di noi risponde, l’unico a farlo è Gerard che sorridendo, risponde: “Grazie ……”

E guardando la pietanza conclude soddisfatto: “Ummm … hanno un’aspetto davvero invitante e succulento! … Sarà buonissimo! ….. Buon appetito!”

Noi altri rispondiamo appena: “Buon appetito!”

 

La cena prosegue nella tranquillità assoluta, se non fosse che l’odore del tabacco che sprigionano i clienti del locale mi da la nausea. Mi trattengo, mangio molto poco, tutti se ne accorgono.

Mio padre mi guarda.

“Oscar, cosa c’è, non hai toccato quasi niente?”

“Ho già mangiato a sufficienza, non ho bisogno di altro! ….

 

Mio padre mi scruta con sospetto, abbasso appena lo sguardo, lo guardo di sottecchi, continua ad osservarmi, tutti mangiano con appetito, tranne me.

Con la posata sfioro appena la pietanza, desidero alzarmi da tavola, il cibo mi irrita, che strana sensazione la mia! … Sopporto più che posso finché non guardo mio marito e gli dico: “Andrè, se hai finito vorrei fare due passi.”

Andrè, che ha da poco consumato il suo pasto, mi guarda e dice: “Si certo Oscar, anch’io desidero conoscere questo posto.”

Vedo Oscar alzarsi immediatamente e guardando i presenti dice: “Vogliate scusarci se non aspettiamo che la cena si concluda, ma Andrè ed io desideriamo aggirarci per Vezelay, prima che  faccia notte!”

 

Sento lo sguardo di tutti addosso, sento Alain che dice: “La serata è magnifica, l’aria si è rinfrescata, una passeggiata non può che farVi bene.”

Mia sorella interviene: “Andrè fai attenzione a mia sorella, non ha una bella cera, non vorrei che si sentisse male!”

 

Un lungo respiro, le parole di Marianne mi mettono a disagio, e con finta serenità le dico: “Marianne, ti ho già detto che non ho nulla, sto benissimo, e poi una passeggiata è quello che mi ci vuole!”

“Sarà Oscar, ma io non ne sono convinta!”

Sento mio padre che con tono grave mi dice: “Tua sorella ha ragione Oscar, comunque Andrè è meglio che non facciate tardi, domani mattina presto dovremo ripartire!”

“Sissignore, state tranquillo, il nostro sarà giusto un giro per distrarci un po’, tutto qui!”

Vedo Oscar andare via in tutta fretta e dire: “Buona sera a tutti, a domani!”

Uno dopo l’altro ci rispondono: “Buona sera!”

 

Andrè ed io lasciamo il postribolo a passo marziale, siamo fuori, Andrè mi guarda e dice: “Oscar, il paese non è molto lontano, però se vogliamo far presto dobbiamo prendere i cavalli, te la senti di cavalcare, o preferisci la carrozza?”

“Andrè, prendere la carrozza lo trovo esagerato, per me possiamo arrivare al villaggio anche a piedi, il villaggio non è molto lontano da qui,  non ci vuole  tanto tempo per arrivarci!”

“A piedi? Ma te la senti davvero?”

“Andrè non ho male alle gambe, ho semplicemente la nausea e nient’altro, posso camminare tranquillamente e arrivare al paese senza alcun problema. Anzi, un po’ d’aria fresca mi farà solo bene!”

“Ne sei proprio sicura Oscar?”

“Andrè ti prego!”

“E va bene come vuoi, non insisto … andiamo!”

 

Percorriamo il sentiero, attraversiamo un tratto di campagna, sulla via, di tanto in tanto, vediamo qualche vecchio casolare diroccato, intorno  a noi la natura splende rigogliosa, il sole è tramontato già da un po’, scende la sera, udiamo gli ultimi cinguettii, accompagnati dall’insistente frinire delle cicali. Il tepore di luglio si fa sentire con tutta  la sua  calura, anche se con la sera l’aria  è diventata decisamente più gradevole.

Mano nella mano continuiamo a percorrere la piccola stradina che da lì a poco ci condurrà al villaggio, Andrè ed io chiacchieriamo, come ormai non faccio da quando abbiamo intrapreso il nostro viaggio.

 

“Oscar, io credo che i nostri sospetti verranno confermati dal dottore, Marianne ha ragione, sei molto pallida, io non ti ho mai vista così, e poi stasera tu non hai toccato quasi cibo.”

“Andrè, ma come potevo mangiare se la nausea continua a persistere!”

“Si hai ragione Oscar, spero che al più presto ti senta meglio!”

“Andrè lo spero, altrimenti sarò davvero costretta a viaggiare in carrozza,  sinceramente non mi andrebbe proprio di rimanere prigioniera delle mie sorelle, costretta a d ascoltare le loro frivolezze!”

“Su dai Oscar, adesso non esagerare!”

“Io non esagero affatto Andrè, tu la conosci Joséphine, lei .. lei .. non fa altro che parlare di … Oh beh lasciamo stare, che è meglio.”

“Su dai Oscar, non dirmi che non ti fa piacere fare certe cose, che non ti credo ah ahah!”

“Andrè tu hai sempre voglia di scherzare!”

Rallento il passo, la mia mano lascia la sua per metterle il braccio intorno alle  spalle, mi fermo, sento un irrefrenabile desiderio di baciarla, siamo fermi l’uno di fronte all’altro, ci guardiamo, lei con quei suoi occhi colore del cielo mi incanta, sono così puri che suscitano in me una forte emozione, credo che il mio sguardo brami d’ amore e di desiderio per l’unica donna che amo e che desidero al mondo.

L’abbraccio, la stringo  a me, le sussurro: “Oh Oscar …. Tu lo sai quanto ti amo … ti amo …..”

 

L’allontano appena da me, mi perdo nuovamente in quell’azzurro meraviglioso, non resisto, la bacio …..

 

 

 

“Come ti senti? Hai ancora la nausea?”

“Si è placata, adesso l’avverto appena.”

“Dai su Oscar ormai siamo arrivati al villaggio, chiediamo al primo passante dove possiamo trovare il dottore!”

 

Camminiamo per le vie, passiamo davanti all’ultima locanda in cui avevamo chiesto  alloggio, mi fermo non appena vedo un viandante, ha tutta l’aria di un uomo distinto.

“Monsieur, scusatemi ..”

“Dite pure Monsieur ..”

“Cerchiamo il dottore, potreste indicarci dove abita?”

“Certo che si, non è distante da qui, siamo vicino casa sua, io vado proprio dalle sue parti, se volete possiamo fare la strada insieme.”

“Grazie Monsieur, siete davvero gentile!!”

 

Oscar ed io camminiamo accanto all’uomo che ci domanda: “Voi non siete del posto, vero Messieurs?!”

“No, infatti veniamo da Parigi!”

“Avete detto Parigi giovanotto?!! … Uhmm… tutti dicono che la situazione a Parigi stia degenerando e che lì non si riesca a trovare uno straccio di lavoro, insomma è diventata una città  invivibile. Sapete,  ho un cugino che vive  a Parigi, spesso viene qui per alcuni affari, mi dice che la povertà è visibile ad ogni angolo della strada …”

 

Andrè continua ad interloquire con l’uomo, che è curioso di sapere cosa sta accadendo a Parigi.

 

“Be si … non si può certo dire che le cose vadano bene, la situazione è quella che Voi avete descritto!”

“Capisco … purtroppo le voci che giungono fin qui dicono che gli eventi non fanno che precipitare! … Bene siete arrivati, questa è la casa del dottore Laurent!”

“Grazie Monsieur!”

 

“Ecco Oscar, è qui che abita, c’è anche una targa accanto al portone …. proviamo a  bussare.”

Con il battente, busso alla porta, poco dopo sentiamo togliere il chiavistello .

Davanti a noi si presenta una figura robusta, è un’anziana Signora che appena ci vede, ci scruta con attenzione e dice: “In cosa posso aiutarvi?”

“Buona sera Madame, abbiamo bisogno del dottore, è in casa?”

“Certo che si, prego accomodatevi, non rimanete sulla porta.”

 

 

Varchiamo il portone, seguiamo la donna che ci fa strada, percorriamo prima l’atrio, per poi  trovarci in un giardino stupendo, ben curato. Intorno a noi vediamo un’infinità di piante e fiori di ogni genere, impossibile non ammirarli. Passiamo davanti  all’ultima aiuola e finalmente entriamo in casa.

La donna ci dice: “Aspettate un attimo, avviso il dottor Laurent.”

La donna si allontana, vedo mia moglie irrequieta, respira profondamente, capisco che è molto emozionata, le  prendo la mano, la stringo e con l’altra glielo accarezzo. La sua mano è fredda, sudata. La mia Oscar è agitata.Vorrei poterla rassicurare, in qualche modo.

 

“Su dai Oscar, calmati, vedrai che andrà tutto bene.”

 

Lei mi sorride appena, ma rimane in silenzio. Udiamo dei passi, Oscar lascia immediatamente la mia mano, è la donna che torna.

 

“Prego Messieurs, venite da questa parte.”

 

Seguiamo nuovamente la donna, attraversiamo la prima e la seconda stanza, dopo di che percorriamo un lungo corridoio, finalmente vediamo una porta spalancata e un uomo di mezza età, alto, robusto e con indosso il camice bianco.

 

Appena ci vede ci dice: “Prego Messieurs … avanti!”

 

Capisco che dato l’abbigliamento di Oscar, il dottore pensa che siamo due uomini. Il dottore con un gesto della mano ci invita ad accomodarci, la donna che ci ha accompagnato esce chiudendo la porta.

“Prego accomodiamoci da questa parete!”

“Grazie dottore.”

 

Il dottore si siede alla scrivania, Oscar ed io prendiamo posto di fronte a lui, ci guarda e aspetta che noi gli parliamo. Guardo Oscar, e poi il medico e con un timido gesto della mano indico Oscar, e gli dico: “Vedete … dottore, mia moglie  ha bisogno del Vostro aiuto …”

 

Il medico non si scompone nello scoprire che in realtà Oscar è una donna, evidentemente è abituato ad ogni genere di situazione, la guarda con attenzione, rimane in silenzio per qualche istante,e con tono gentile le dice: “Madame, il Vostro pallore ed il Vostro imbarazzo, mi inducono a pensare che Voi pensiate di essere in stato interessante!”

Oscar ed io ci scambiamo uno sguardo fugace, la sento sussurrare: “Cosa? … Ma io … veramente ..”

“È così, vero Madame?”

“Soffro di nausea  e ho rigurgitato, avverto stanchezza e dormo pesantemente …”

“Madame, quando è stata l’ultima volte che avete avuto le  Vostre perdite?!”

 

Vedo Oscar visibilmente a disagio, ma non abbassa lo sguardo, guarda imperterrita il medico, e con tono fermo e deciso, risponde: “Da circa quaranta  giorni.” 

“Capisco, Madame …. Vi devo visitare.”

 

Il Dottore si alza dalla sua poltrona e invita Oscar a seguirlo.

 

“Prego Madame venite da questa parte.”

 

Prima di alzarsi dalla sua poltroncina, Oscar mi guarda, e con passo deciso segue il medico, li vedo allontanarsi e dirigersi nell’anticamera. Oscar ha le gote arrossate, strige le mani, è visibilmente in imbarazzo. Povero amore mio!

 

 

 

Dopo una visita accurata, il medico mi dice: “Madame, Vi aspetto con Vostro marito nello studio.”

“Si dottore, arrivo subito.”

 

Sento il cuore battere talmente forte e l’emozione salire  prepotentemente.  Mi rivesto velocemente e raggiungo gli altri, il dottore è rimasto in piedi, è di fronte ad Andrè che, appena mi vede, mi raggiunge, il dottore ci guarda e dice: “Preferisco dare questo genere di notizie in presenza di entrambi i futuri  genitori, a me non resta che farvi  i miei auguri!”

Andrè ed io ci scambiamo velocemente uno sguardo, uno sguardo carico di smarrimento, non mi sento colta di sorpresa, me lo aspettavo.

Vedo Andrè sorridere, il suo sguardo è luminoso, stringe la mano al dottore e dice: “Davvero? … Mia moglie avrà un bambino?”

“Monsieur, Voi avrete un bambino ah ah ah! … Madame, Vi prescrivo  una tisana per attenuare la nausea. Io non so che genere di vita conduciate, ma qualsiasi attività facciate, Vi consiglio riposo assoluto e dovrete nutrirVi adeguatamente, il Vostro pallore non è dovuto solamente alla nausea o al Vostro stato di gravidanza, ma anche al fatto che, a quanto vedo,  non Vi nutrite abbastanza! … Quindi giovanotto, assicuratevi che Vostra moglie mangi in modo corretto!”

“Sissignore, mi occuperò personalmente, affinché mia moglie si riguardi nel modo migliore! … Dottore, mia moglie ha la passione di andare  a cavallo e vorrei sapere se potrà continuarlo a farlo?”

“Assolutamente no! Nel caso in cui Madame debba viaggiare, lo dovrà fare prettamente in carrozza, le cavalcate potrebbero mettere a repentaglio la vita del nascituro. Spero che sia stato abbastanza chiaro?! Se poi, per andare a cavallo intendete una passeggiata, seduta all’amazzone, con Vostro marito accanto che tiene le briglie e andate al passo…..potrete farlo ancora per qualche mese, ma nulla di più.”

“Si certo dottore, Oscar non salirà più su un cavallo, Ve lo garantisco!”

“Ah ah ah .. non ho dubbi Monsiuer ah ahah … Siete appena al primo figlio, vedrete quando arriverà il quinto, acquisirete l’esperienza sufficiente,  che non avrete più bisogno dei consigli di un medico ah ahah!”

Oscar sussurra appena: “Cosa? Quinto?”

La risata del medico,stempera i nostri animi, un respiro profondo, e dopo aver dato il dovuto compenso al dottore, lo salutiamo e lasciamo la sua casa.

 

L’abitazione del medico si chiude alle nostre spalle, Andrè mi guarda felice, è raggiante, mi sussurra: “Vorrei tanto abbracciarti ma non posso farlo,questo è l’unico inconveniente che hanno i tuoi  abiti maschili! … Però sai cosa facciamo?”

“Cosa Andrè?!”

“Allontaniamoci immediatamente dal villaggio e prendiamo l’aperta campagna!”

Sorrido, e ribatto: “Si Andrè, andiamo!”

Sento  la nausea risalire ancora una volta, tento di non farci caso, ma sono troppo felice per lamentarmi.  A passo spedito, Andrè ed io lasciamo in tutta fretta il villaggio per avventurarci nuovamente per le stradine di campagna, Andrè si assicura che intorno non ci sia nessuno, mi afferra la mano e con impeto mi tira a se, mi stringe, e senza concedermi un solo minuto di quiete, si avventa sulla mia bocca e la  fa sua, il nostro è un lungo e dolce bacio appassionato ……………

 

 

Percorriamo il sentiero stretti l’uno all’altro, ci scambiamo appena qualche sussurro, mi guarda, lo guardo, mi bacia: uno, due tre baci,  un’infinità di baci! Credo che per tutta la durata del nostro percorso non abbiamo fatto altro, arriviamo alla taverna del Guercio, senza nemmeno accorgercene, le nostre bocche si distolgono quando udiamo la musica e le risate degli avventori provenire dal postribolo.

Mi allontano con fatica dalle braccia di mio marito, gi dico: “Andrè. adesso basta, altrimenti ci additeranno per davvero per sodomiti ah ahah!”

“Sono talmente felice Oscar, che non darei alcuna importanza, che dicano di me ciò che vogliono! … Sai che ti dico … mammina?”

“Mammina?”

“Si mia dolce mammina ……. Che stanotte dobbiamo festeggiare!”

“Umm … in che modo sentiamo.”

“Innanzitutto, appena entriamo in questo  … meraviglioso posto, ci facciamo portare il miglior vino che questo …… bordello offra  ihihih!”

“Ma cosa dici Andrè! Tu non lo sai, ma prima di lasciare Parigi, mi sono recata dal dottor Lassonne, e lui  mi disse, che durante la gravidanza non si possono  bere alcolici” ……

“Non puoi bere vino?!! … Allora sai che facciamo?”

“Cosa Andrè?!”

“Ci facciamo portare un’intera brocca di cioccolata calda e ci ubriachiamo!”

“Ubriacarci con il cioccolato Andrè?”

“Si, esattamente, con il cioccolato Oscar, ci ubriachiamo e poi ….. lascio a te immaginare cosa fare!”

“Tu sei pazzo Andrè ah ahah! …

“Lo so Oscar, ma pazzo di te! … Quanto sei bella Oscar, quando ridi …..”

 

Mi perdo nuovamente tra le sue braccia, la  sua bocca diventa nuovamente mia, il suo profumo mi fa impazzire, mi inebria, le sussurro: “Sbrigati entriamo nel palazzo più impudico che  abbiamo mai frequentato, Madame Grandier ah ahah!”

“Andrè ascolta, cosa vuoi fare?”

“Come sarebbe a dire cosa voglio fare?!! Te l’ho già detto: voglio festeggiare l’arrivo di nostro figlio! … Su dai entriamo!”

 

Dopo esserci ricomposti, entriamo nella taverna, l’ambiente è una nuvola di fumo, si odono risate sguaiate, le note dell’organo suonano un motivetto allegro, Andrè si avvicina all’oste e gli chiede: “Il mio amico ed io, desideriamo un’intera brocca di cioccolata cada,  naturalmente anche due tazze!”

“Certo Monsieur, ve la faccio servire a tavola o ……”

“In camera andrà benissimo!”

“Bene Monsieur, tra poco mando  su il ragazzo!”

“Grazie!”

Oscar ed io attraversiamo la sala, in gran fretta saliamo le scale, il corridoio, percorriamo la parte opposta a dove alloggiano gli altri, per fortuna lontano dal Generale. Tiro fuori la chiave dalla tasca, la infilo nella serratura, apro, in un attimo entro, questa volta io per primo, non aspetto ancora, afferro la mano di mia moglie e la tiro a me,  chiudo immediatamente la porta dando un giro di chiave.

La sua mano è stretta alla mia, la tiro a me e la bacio ancora e ancora.La stringo forte, la accarezzo, la assaporo. Sono davvero felice, euforico. Avremo un figlio. Ancora non ci credo. La desidero, come non mai.

 

Andrè non si sazia dei miei baci, è così esigente che non mi lascia nemmeno respirare. Sento le sue mani percorrermi ovunque, il suo tocco è così delicato e deciso che mi sento catapultare in un’altra dimensione …. Un brivido …. Tremo …. Che emozione!

“Cosa c’è Oscar senti freddo?”

“No Andrè … e solo che tu … tu …

“Io cosa?”

“Mi fai rabbrividire …Andrè …”.

La scosto appena e la guardo, la mia Oscar. È tutta rossa in viso, felice. Sorride. È imbarazzata, forse dal mio impeto, forse da questa nuova situazione, dall’idea di diventare madre……

“Sccc … non parlare Oscar ….. ti voglio …. Ti desidero …. Ora … adesso …..”

 

Sento le mani impertinenti di Andrè continuare a frugare nella la camicia, me la sfila … le nostre bocche si cercano, non si separano, sento mio marito fremere dal desiderio, il suo essere uomo è evidente, ancora qualche istante … Andrè mi spinge delicatamente sul letto, quando sentiamo bussare alla porta.

 

Le nostre bocche si separano appena, gli sussurro: “Andrè …. La porta …”

“Oh NO! E adesso chi  è venuto a disturbarci?!”

“Come … lo hai … scordato … la cioccolata…….. che hai ordinato di portarci …”

“Si … si … è vero … adesso vado ad aprire, ma tu resta qua e non ti muovere …”

“Si .. si … Andrè .. ti aspetto … Però dammi il tempo di infilare la camicia!”

“Si si, fa presto!”

“…….. Ecco fatto Andrè, puoi aprire.”

 

Sono tutto eccitato, temo che il garzone della locanda se ne accorga, le mie labbra sono arrossate, penso: accidenti che figura, e adesso cosa penserà? .. Poco mi importa, non voglio aspettare ancora per avere la mia Oscar,  apro immediatamente la porta, vedo il cameriere con il vassoio in mano avanzare verso la stanza, ma glielo impedisco, gli dico: “Date a me, ci penso io!”

“Come volete Monsieur.”

 

Prendo il vassoio e lo poso sul tavolo, il garzone non se ne va,  aspetta la mancia, capisco , infilo la mano in tasca per prendere in tutta fretta le monete, sono talmente felice che credo di averglidato una moneta d’oro, il ragazzo sorride felice, ma all’improvviso  rimane imbambolato, in un primo momento non capisco,ma poi mi accorgo che mi guarda sotto la cintura … ho capito ….. che imbarazzo il mio essere uomo mi ha tradito. Il giovane lancia uno sguardo al letto, lo vede disfatto e sbircia mia moglie, chissà cosa penserà? .. Ma non ha bisogno di replicare, tanto lui ha capito ciò che visto e a me sinceramente non mi importa.

 

Lo guardo, gli dico: “Avete bisogno altro?”

Il ragazzo ribatte con imbarazzo: “Ehmm … no Monsieur, …. Veramente sono io che dovrei chiedervelo … a .. avete bisogno di altro?”

“Si, che te ne vada!”

“Si .. si ..Monsieur, tolgo il disturbo!”

 

Il ragazzo tira a se la porta ed io giro nuovamente la chiave.

 

Sono fuori dalla porta, ho appena portato della cioccolata  ai nuovi arrivati, che strano: due uomini che bevono del cioccolato, anziché del vino! ..Roba da donne! …. Ma  allora è vero: quella è una comitiva di sodomiti! .. Ma poco mi importa visto che mi ha regalato una moneta d’oro!  E poi, che espressione che aveva quel tizio….tutto rosso in viso, spettinato. E…..beh……era evidente cosa volesse fare con il suo compagno di stanza…..

 

 

“Ah ah ah ..Andrè .. ma cosa gli hai detto? Ah ahah!”

“Di andarsene Oscar …... non poteva certo rimanere a farci compagnia ah ahah!”

 

Sono seduta sul letto, Andrè avanza verso di me, mi sdraia, sono sotto di lui, le sue labbra assaporano nuovamente la mia pelle …. Che emozione! Chiudo gli occhi, li riapro, lo sguardo cade sul soffitto, che scena incredibile, sorrido.

 

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“Cosa c’è Oscar, forse ti faccio ridere?”

“Non tu Andrè, ma i dipinti, e poi sono così … sono davvero  irriverenti! …”

“Distolgono la tua intenzione da … me? .. Allora non guardarli.”

“Scusami Andrè, ma è impossibile non farlo! .. Ovunque ci giriamo li dobbiamo obbligatoriamente guardare. Non passano certo inosservati!”

 

Scruto le pareti ed infine il soffitto, e rispondo: “Beh Oscar … non posso darti torto, è impossibile ignorarli, sono raffigurati  in ogni angolo della stanza …  Però che maestria, sembrano a dir poco reali ah ah ! …. Su dai .. adesso ti preparo  una tazza di cioccolata ……… Uhm … com’è profumata! … Ed  è davvero bollente!”

 

Riempio due tazze, sono fumanti,e mi avvicino ad Oscar, mi siedo sul letto, ormai un po’ sfatto dalla mia irruenza, e le porgo la sua tazza.

Mi guardo in giro, l’ambiente profuma ancora di vaniglia, con una luce calda dovuta alle candele accese. Durante la cena, un inserviente deve essere entrato per sostituire quelle consumate.

Alzo la testa al soffitto, guardo i dipinti sui cassettoni, e dico malizioso: “Certo che chi li ha dipinti doveva avere molta fantasia…. Oscar, credo che il garzone poco fa, abbia pensato male di noi due …”

“In che senso Andrè?!”

“Ecco .. vedi … io, per la fretta di averti, non ho aspettato ad aprigli, desideravo prendere immediatamente il vassoio e mandarlo via, però …”

“Però cosa?”

“Vedi … io .. ero così … si insomma eravamo lì per fare l’amore che ….”

“Che?”

“Oh Oscar possibile che tu non mi capisca? … Si insomma io ero tutto emozionato che … il ragazzo mi ha guardato in modo strano, prima in viso e poi ……. I miei pantaloni e …..”

“Ah ah ah … Andrè … non è possibile! Ah ahahah!”

“Ridi pure Oscar, prendimi in giro …. Tanto il garzone avrà pensato che io e te ….”

“Forse non è così Andrè? Per caso Oscar François non viene a letto con te?”

“Ah ahahah .. Oh Oscar  … sei così incredibile!”

“Cos’ha dell’incredibile Andrè, forse il ragazzo non ha visto? …. Dopo tutto ci troviamo o no in un postribolo ah ah ah!”

“Ah ah ah ! .. Si certo .. certo .. adesso vediamo di bere la cioccolata prima che si raffreddi!”

“Raffreddarsi? Ma se è bollente! ……….. Uhmm… Andrè è buonissima! … Mi sembra la stessa  che prepara la nonna! … Di così buona l’abbiamo assaggiata in Italia, ricordi?”

“Si è vero Oscar, è davvero buonissima!”

Sorseggio…. mi gusto questo liquido bollente, guardo mio marito, e gli dico: “Ci pensi Andrè … diventeremo genitori, mi sembra davvero incredibile! .. Io e te …. Genitori!”

Poso la mia tazza sul comodino, lei mi chiede: “Cosa fai Andrè non ti  va più la cioccolata?”

“Certo che si, è solo che ti guardo sorridere, ti vedo emozionata e ….”

“Cosa ti prende Andrè?”

“Oscar ….. io e te avremo un figlio. Ancora non ci credo. Sono davvero felice.Oscar, io…..ti amo, sono pazzo di gioia! Un figlio! Noi!!!!”

“Si Andrè un figlio .. un figlio tuo e mio! …… Nostro! … Se qualcuno ce l’avesse detto un giorno che tu ed io …. Ci saremo amati, io … non gli avrei creduto! ….. Andrè .. mio fratello … il mio amico … il mio amore! ….”

 

Inizio a ridere. Anche Oscar ride.

E’ bellissima, non resisto, le predo la sua tazza e la poso sul comodino, mi avvicino a lei ….. le mie mai sfiorano il suo collo, l’avvicino a me … comincio a baciarla prima e a spogliarla poi …. Le sbottono  la camicia, la reclino e la porto sotto di me, continuo a baciarla per poi immergere  un dito nella mia cioccolata e iniziare a disegnare dei cerchi sul suo corpo. Ha la camicia sbottonata, non indossa nulla sotto.  Poso le labbra sulla sua pelle, seguendo i segni che ho lasciato con le dita!

 

Guardo mio marito, ha uno sguardo furbetto!!! Sembra tornato bambino. Sorride, è davvero felice.

Sento le sue dita percorrere il mio petto.

 

“Andrè, ma cosa fai! … Mi fai  ridere, mi fai il solletico…… basta ti prego …”

Sorride, mi dice: “Non è mia intenzione farti il solletico …. Voglia che tu provi, quello che sto provando io …..”

 

Poi appoggia le sue labbra, ogni bacio un brivido. E scende……raggiunge il mio ventre, con la pelle tesa, e si sofferma a baciami. Sento il suo respiro addosso, le sue mani, la sua bocca. Continua questo gioco, molto divertente!

 

“Andrè, ti prego …. mi fai il solletico!”

 

Scoppio a ridere!

 

“Se vuoi ridi … sei così bellissima … sensuale … quando ridi! ….”

 

Ho la schiena appoggiata alla testata del letto, Andrè continua a intingere le mani nella cioccolata e poi mi accarezza.

 

“Sei buona! La cioccolata così ha tutto un altro sapore! Ih ihih …… Sei comoda? Se non vuoi, se non ne hai voglia, se…..Oscar…..io…..”

“Andrè, io ti voglio, adesso!”

 

La guardo, mi sorride divertita, con un sorriso sbarazzino ed ammiccante. Impazzisco per quel sorriso, per i suoi occhi azzurri, in cui mi perdo. Hanno il colore del mare…..potrei affogarci dentro.

Piano le sfilo gli stivali, le sbottono i bottoncini dei pantaloni, quelli sotto al ginocchio. Ci infilo le mani, piano, leggero, a cercare il nastrino delle calze. Lo slego. Il primo. Poi piano sfilo la sottile calza di seta. Prendo della cioccolata dalla mia tazza, ci intingo un dito, e ricomincio il mio gioco. Passo leggero con le mani, e poi ci poso se labbra.

 

Guardo Andrè, quanto è bello! Mi sta facendo impazzire con la sua tranquillità, la sua lentezza esasperante! Io lo voglio, adesso. Lui invece gioca, mi accarezza, mi bacia……….mi sta facendo impazzire.

 

La guardo, ha la testa appoggiata ai cuscini, gli occhi socchiusi. Con le mani stringe le lenzuola. Le attorciglia. Forte. La sto facendo impazzire, ha le gote arrossate, sorride, sembra felice. Mi chiama, con un soffio: “ Andrè …..”

La sua voce è un sussurro. Sospira, ansima. Si, sono soddisfatto. È bellissima.

 

 

Andrè ricomincia il suo gioco con l’altra gamba. Vuole farmi diventare matta. Rabbrividisco ad ogni suo tocco. Poi risale con le mani, fino ai bottoni delle coulottes. Un bottone dopo l’altro, con una lentezza estenuante. Lo guardo, neppure lui può resistere ancora a lungo, lo vedo. Ha il viso arrossato, con goccioline di sudore che scendono dalle tempie. E poi…. Nuovamente .. quel rigonfiamento sui suoi pantaloni è molto esplicito!

 

Non resisto più, la voglio, ora subito……

Le sfilo i pantaloni e la biancheria, la guardo. La sua pelle chiara, del colore del latte. I suoi capelli, del colore del grano.  E poi riprendo a baciarla.

Piano piano, con dolcezza, la faccio mia.

 

 

È tutto così strano. Andrè è dolce, tenero, apprensivo. Mi desidera, lo vedo. Ma è diverso, è più dolce, come se avesse paura di farmi male. Come se volesse proteggermi, da tutti, anche dal suo desiderio, dalla sua foga. È diverso dal solito Andrè, mi piace la sua cura, la sua attenzione.

Ci amiamo così, giocando, ridendo, con dolcezza. Felici di perderci uno nell’altra, felici del miracolo della vita che si sta avverando.

 

 

Tengo Oscar stretta a me, la abbraccio, la stringo, la accarezzo. Annuso i suoi capelli, bacio il suo collo, accarezzo il suo ventre. Non si vede ancora nulla, ma io so che lì c’è nostro figlio. Piano piano Oscar si addormenta, stanca, appagata, sorridente. Io la tengo stretta tra le mie braccia, le faccio da cuscino. In un solo gesto abbraccio mia moglie e mio figlio. Ancora non ci credo. Certo ci vorrà del tempo per vederlo, non sarà facile per Oscar accettare il cambiamento del suo corpo, adattarsi ad una vita più tranquilla. Ma io le starò sempre accanto, soddisferò qualsiasi suo desiderio.

 

 

“Generale, certo che vederVi in camicia da notte è davvero buffo ihihih!”

Guardo il generale, indossa una camicia in lino, bianca. Dei piccoli bottoni la percorrono fino a metà del busto, ne ha lasciati alcuni aperti. Sulla camicia, ci sono dei ricami, di una tinta appena più scura. Sul fondo della camicia, sono state ricamate le sue iniziali: A.R.F. de J. E non ha indosso la sua parrucca…..l’ha posata su un tavolino. Ha ancora molti capelli, per la sua età, tutti bianchi, raccolti in un codino.

“Cosa ci trovi di così tanto divertente Sassoin? Forse tu non la devi indossare? O per caso verrai a letto in pantaloni?”

“Ah ahahah !!! .. Ma ci pensate? Io e Voi a letto insieme ah ah ah! …. Voi in camicia da notte ed io in pantaloni ah ah ah!”

“Ma cosa ti fa ridere così tanto?”

“Generale, io dormirò con indosso i pantaloni e non con la camicia ah ahah!”

“Non ti capisco Sassoin .. forse tu vai a letto con tua moglie con indosso i pantaloni?”

“Ihihih Certo che no Generale, io a letto con mia moglie indosso solo le coulottes, e certo non potrò farlo questa sera Ah ah … credetemi, sarebbe veramente imbarazzante, venire a letto con Voi con indosso le coulottes ah ahah!”

“Ops .. Sassoin tu sei davvero impossibile!”

“Ah ah ah .. Generale, tutto sommato, io e Voi stiamo bene insieme ihihih … Non fraintendetemi Signore .. intendevo come compagnia ah ahah!”

“Oh Sassoin …… sei davvero impossibile, vedi di startene zitto e lasciami dormire, che domani dobbiamo partire.”

“Generale, da che parte volete dormire .. alla Vostra destra o …”

“A sinistra andrà benissimo.”

“Forse Vi ricorda Vostra moglie? Ihihih!”

“Sassoin .. non dire stupidaggini, anzi, dormo dalla parte opposta proprio per non sbagliarmi mentre dormo. Non vorrei che durante il sonno ti scambiassi per lei ah ahah!”

“Che Dio me ne scampi Signore … non vorrei mai essere toccato da un uomo ah ah ah! … Vi prego non guardatemi così, in quel modo che comincio a preoccuparmi, visto che dovremo essere compagni di letto ah ah ah ah!”

Mi infilo sotto le lenzuola e ribatto: “Sassoin finiscila! … Adesso devo dormire!”

Mi immergo anch’io tra le lenzuola, e ribatto: “Però Generale” … Accidenti!”

“Cosa c’è Sassoin?”

“Siamo finiti proprio in un bordello di lusso, abbiamo anche lenzuola di seta Ihihih ..!”

“Basta Sassoin, lasciami dormire!”

“ Sissignore,  buona notte Signore!””

 

 

 

 

“Oh Charles! … Sei stato magnifico caro! ….”

“Anche tu Joséphine … però non nego che sono affamato, sai, certi movimenti stuzzicano l’appetito ah ah!”

“Anche se oramai è tardi, credo che la cucina avrà preparato la nostra cena.”

“Penso di si cara.”

“Però Charles … che emozione, non avrei mai pensato che un giorno avrei assaporato le gioie dell’amore in un bordello, io lo trovo così … eccitante!! …… Charles .. preparati caro ….. dopo cena si riparte ah ahah!”

“Ci avrei scommesso Joséphine ah ahah!”

 

 

Sentiamo bussare, deve essere il garzone con la nostra cena. Abbiamo chiesto di cenare nella nostra stanza, mio marito ed io.

“Sentito Charles, hanno bussato, deve essere il garzone!”

“Oh per bacco. Non siamo nemmeno vestiti! …. Aspetta dove sono i miei pantaloni … a si eccoli qua! … Joséphine, tu cosa fai?”

“Non lo vedi? Mi nascondo nella toilette, però almeno passami la camicia, sai non mi piace mangiare nuda!”

Charles, mi lancia la camicia e mi dice: “Tieni cara, e va nella stanza da bagno!”

“Si corro amore!”

 

Mi nascondo nella toilette, mentre Charles si rende un minimo presentabile per aprire la porta. Il ragazzo entra ed appoggia la cena sul tavolo.

 

Vedo lo sguardo del ragazzo posare sul letto, la sua espressione è a dir poco stupita, certo il letto non ha un bell’aspetto, si capisce che  è stato utilizzato per un corpo a corpo.

Il ragazzo mi guarda e mi dice: “Serve altro Signore?”

Mi avvicino alla mia giacca che è sulla spalliera della sedia, prendo una moneta, gliela porgo, e gli dico: “Non ho bisogno di nulla ragazzo, puoi andare.”

“Va bene Signore, se non Vi serve altro, Vi auguro una … splendida notte!”

“Grazie ragazzo!”

 

Il garzone saluta ed esce.

 

“Accidenti!! … Odette ha ragione, quando dice che questi sono una compagnia di sodomiti! … E’ davvero incredibile! Però!! … Peccato che quegli altri, non abbiano scelto il servizio in camera, altrimenti  avrei potuti vedere anche loro!

Apro il pugno, stringo la moneta che mi ha dato, non l’ho ancora vista … vediamo .. quanto mi ha regalato … però .. un’altra moneta d’oro! Questa si che è un’ottima serata per me! … Saranno anche dei ricchi sporcaccioni, però,  riconosco che almeno questi zozzoni sono generosi! Poi questo depravato, oltre ad essere un sodomita incallito, non fa nemmeno nulla per nasconderlo: aveva tutti i graffi per il corpo, certo che il gracilotto che è con lui deve essere davvero un pervertito assatanato! … Ma … in questo posto, non finirò mai di stupirmi!

 

Esco e raggiungo mio marito. Lo guardo. Indossa solo le coulottes. È tutto spettinato, con il viso arrossato, alcune macchie sul collo…..sono i segni dei miei succhiotti. Adoro baciarlo, toccarlo, e……fargli i succhiotti. Sulla schiena ha i segni della mie unghie, sul petto i segni dei miei baci……

 

Guardo mia moglie, indossa solo una leggera sottoveste che lascia vedere quasi tutto il suo corpo. Ha i capelli sciolti, lunghi, tutti arruffati. Ho immerso le mie mani tra i suoi riccioli setosi. L’ho spettinata, strattonata, annusata.

“Ah…..Joséphine…..mi farai impazzire…….ma è arrivata la cena…..”

“Oh, Charles…… il garzone è andato via.”

“Si cara, e devo dire che quel ragazzo deve essere un tantino strano.”

“Perché Charles?”

“Ha guardato il letto, e come se, si fosse meravigliato di averlo visto disfatto! …”

“Ah ahahahah … Charles …. Ah ahahah”

“Si può sapere cosa ti prende? .. Perché ridi in questo modo?!”

“Ah ah ah OH Charles, possibile che tu non abbia capito?”

“Capito cosa Josephine?”

“Charles, qui tutti pensano che noi tutti siamo degli uomini ah aha h!”

“Co COSA?!! Vuoi dire che  che .. quel ragazzo ha pensato che ….”

“Che tu sia un sodomita Charles ah ahah ! … Anzi che noi siamo dei sodomita ah ahah!”

“Questa poi! .. Io non ci avevo nemmeno pensato! … Ecco perché guardava il letto e me in quel modo! No non è possibile! … Noi .. Noi passiamo la notte in un bordello di lusso per essere scambiati per … dei sodomita! …. Ma non è possibile! … E’ a dir poco assurdo!!”

“Ah ahahah .. Ma che ti prende Charles, tutto questo non lo trovi divertente?”

“Non ho dubbi che ti stia divertendo, ma non certo io!”

“Su dai Charles, non fare l’offeso e vediamo cosa ci hanno portato! Ah ahah!”

“Ridi bene tu, tanto domani mattina,quando lasceremo questo posto, vedrai che ci guarderanno tutti in modo strano!”

“Ma cosa vuoi che ci importi, tanto non ci conosce nessuno ah ahah! …. Su vieni  … andiamo a mangiare!”

 

 

 

Prendo la mano di mio marito e lo porto al tavolo.

Ci sediamo a tavola, guardo le portate. Prendo la forchetta, infilzo un pezzo di carne, e imbocco mio marito. “….Ih ih…..è divertente…..!”

“Cosa c’è adesso? Continui a ridere?!”

“Certo che si, mi sto divertendo un mondo, in questo posto di perdizione, ed io voglio perdermi ancora con te …….. E su dai .. basta con il broncio e sorridi!”

 

Gli faccio annusare il cibo, avvicino la forchetta, la allontano…lo bacio e poi lo imbocco!

Charles fa altrettanto con me, passa il cibo sulle mie labbra, lo lecco e poi mi imbocca. Continuiamo il gioco per tutta la cena….sempre con più affanno. La carne, la frutta, il pane. Beviamo uno dal calice dell’altra.

 

“Charles …  ho un’idea…..aspetta …”

“A cosa stai pensando adesso?”

“Voglio fare un giochetto …. Con il mio caro maritino …..”

“Cosa mi devo aspettare?”

“Un attimo di pazienza e lo scoprirai …..”

 

Mi alzo, prendo una piuma, la intingo nel vino e la passo sul collo di mio marito. Seguo il percorso fatto dalla piuma con la mia bocca. Lo bacio, lo assaporo, lo assaggio.

Intingo ancora la piuma, la appoggio al torace di Charles, e scendo piano, compiendo delle volute sul suo corpo. Poi seguo la scia dolciastra ed alcolica con le labbra……….percorro così tutto il torace ed il dorso di mio marito.

 

“Oh … Joséphine …. Se fai così mi farai impazzire! …..”

“E’ quello che voglio Charles …. Farti impazzire! …..”

 

Guardo mia moglie, ha uno sguardo ammiccante, felice. Mi sta torturando, con la sua idea. Prima la cena, ed ora il vino. La sua è una dolce tortura.

Mi sollevo, la alzo, prendo le spalline della sottoveste tra le dita, le sposto e lascio che cada tutto a terra. La guardo, sfacciata! Nulla la scompone. È bella, la mia Joséphine. Non è più giovane, ha avuto diverse gravidanze, ha un po’ di carne addosso. Un corpo splendido, morbido, in cui posso perdermi.

La prendo in braccio, la adagio sul letto. Poi prendo il vino, ne rovescio un po’ sul suo ventre. Riempio il suo ombelico, e poi bevo. Affondo nella sua pelle morbida. La bacio, la percorro. Poi ricomincio…..il vino cola sulla sua pelle, la asciugo con le mie mani, con le labbra. La sento inarcarsi, ansimare. Mi vuole. La voglio.

Mi avvento sulle sue labbra e poi mi perdo in lei.

La stanza si riempie dei nostri gemiti, delle nostre risate, del nostro piacere.

“Oh Charles … sei davvero incredibile …….. formidabile! ….”

 

 

 

 

 

 

Il Siparietto: La nuova sfida di Australia7

Protagonisti: Gen. Augustin Reinyer François de Jarjayes, Oscar François de Jarjayes, Alain de Sassoin, Aizram, Terry e Australia7.

 

Terry ed Aizram ringraziano  tutte le lettrici che seguono la storia “Avventura sulle Alpi”

Un ringraziamento speciale, va soprattutto a  coloro che recensiscono senza stancarsi mai.

Grazie!!!

 

 

 

 

Oscar: “Padre ma si può sapere perché origliate dietro la porta delle Autrici?”

Generale: “Come perché? .. Oscar, non lo vedi? Queste due …. Dispettose, ce ne tirano una dopo l’altra senza alcun ritegno.”

Oscar:“Padre, credo che Voi stiate davvero esagerando, dopo tutto non possiamo lamentarci: hanno fatto in modo che io e il mio Andrè ci sposassimo e fossimo felici, abbiamo una bella famiglia … magari un po’ particolare, però comunque a modo, l’unico neo siete Voi, però tutto sommato la nostra avventura è seguita da tante lettrici!”

Generale:“Sarà pur vero quello che tu hai appena detto, però, rimane il fatto che non fanno altro che farmi scivolare e far ridere tutti! .. Non lo vedi che tutti mi prendono in giro?”

Oscar: “Padre, più che prenderVi in giro, io mi rendo conto che siete circondato da molte ammiratrici, non fate che ricevere lettere continuamente … e poi dove le mettiamo tutte quelle smancerie che Vi fa la Contessa Swimmila?! Se solo lo sapesse mia madre! ..”

Generale: “No! .. Ti prego Oscar, non dirle nulla della Contessa, non vorrei che diventasse gelosa, e poi al nostro rientro anziché accogliermi a braccia aperte, mi mandi a dormire nella stanza degli ospiti! .. No no! Meglio che non sappia nulla di lei! ……. E adesso sta zitta che debbo scoprire cosa hanno in serbo per noi quelle due arpie da strapazzo!”

 

 

Aizram:“Povera Marianne! Ihihih! … “

Terry:“Però dobbiamo rincarare la dose al generaleeeeihihih! …. Siiiiiii! E’ quello che voglio, almeno un paio di capitoli, il Generale lo voglio nel bordello ah ahah!”

Aizram: “Si certo concordo con te Terry, gli faremo passare una bella serata movimentata, ed anche la notte….. ah ahah!”

Terry:“Sai Aizram, nel prossimo siparietto LadyAntonietta, incontrerà il Generale.”

Aizram: “Tutte che vogliono il Generale!!!”

Terry: “Vero! Ma nessuno ci combina niente, nemmeno le prostitute ah ah ah!”

Oscar: “Ma Padre, per favore!!”

Generale: “Ma non le hai sentite Oscar? Quelle due ce l’hanno con me soltanto! .. Adesso le sistemo io!”

Oscar: “Un momento Padre, cosa avete in mente di fare?”

Generale: “Adesso lo vedrai … entro e mi farò sentire .. eccome se mi farò sentire!”

Oscar: “No Padre, un momento … siete troppo agitato!”

 

Generale: “MADAME! …MADAMIGELLAA!!! ADESSO BASTA NON VI SOPPORTO PIÙ!!!!

Oscar: “Padre, abbassate la voce, siamo in un bordello, qui già tutti pensano che siamo una comitiva di sodomita e non vorrei che ci mandassero via da qui! E io non ho di certo voglio passare un’altra notte in tenda! Adesso che ho appena saputo che Vi darò un nipotino!”

Generale: “Capisci Oscar? .. Capisci perché sono arrabbiato con loro? Ci hanno fatto passare per dei sodomita!! .. L’unica cosa di buono che hanno fatto è quella di aver fatto in modo che Andrè si sia dato da fare! … E mi raccomando, che sia UN MASCHIO, CAPITOOOO?!”

Aizram: “Ihihihih … E se fosse una bellissima bambina?!”

Generale: “NON CI PROVARE NEMMENO AIZRAM DA STRAPAZZO, SE NON VUOI CHE VI PASSI A FIL DI SPADA!!”

Oscar: “Sccc…. Padre ora basta!”

Generale: “Oscar, ma le senti? Queste due, progettano di uccidermi!! …..Ma dico, siete davvero impazzite, non c’è dubbio!”

Aizram: “Siete davvero affascinante, l'ha detto anche la prostituta!”

Generale: “Preferisco dormire con Soisson, non Vi azzardate di farmi passare la notte con qualche prostituta, avete capito?”

Terry: “Certo, certo, me l’avete detto un’infinità di volte, state tranquillo Vi accontenterò.”

Aizram: “E basta, Generale, qui va via un intero capitolo nel bordello.”

Terry: “Aizram, qui vanno via due capitoli nel bordello, ma non hai visto che questa volta abbiamo pubblicato ben ventisei pagine? E c’è ancora tanto da scrivere in questo posticino delizioso ah ah ah!

Generale: “Voi due, cospirate alle mie spalle, mi fate paura …. Nooooo …! Voi siete una  strega!”

Terry: “A si? E me ne vantoihihih!”

Generale: “Anche se Ve ne vantate, comunque siete una strega, come quell'altra....che ha l'acqua calda in bagno!.....”

Aizram: “Ihihihih … in che senso Generale, spiegateVI!”

Generale: “A casa Vostra, l’acqua esce dai muri..... e non negatelo, l’ho visto quando mi sono intrufolato a casa Vostra, Ve lo ricordate?”

Aizram: “Ihihih .. Certo che me lo ricordo, lo avete fatto per ben due volte, addirittura mi avete chiuso in bagno!”

Generale: “Voi due siete due streghe!!! … Nel Vostro bagno poi,c'è una strana poltrona con un coperchio.”

Aizram: “Ihihi!”

Generale: “Se lo apri....c'è un buco, ed è poco morbida! Ma che roba è?!Dico io......”

Aizram: “Ihihih … ve lo debbo spiegare?”

Generale: “No.....mi fate paura! È magia nera!”

Terry:“Vi piace la nuova poltrona moderna!? Un po’ duretta magari, ma molto confortevole ah ahah ha ha!”

Generale: “A tale proposito, madame, cosa ci fate con  quell'oggetto! È scomoda!!!”

Terry: “Sarà scomoda Signore, ma Vi assicuro che è di un confort indicibile!”

Generale: “Bah..... sono le nuove diavolerie moderne! E l'acqua dai muri?!!!Eh? Vi pare normale? Esce dai muri!!!”

Aizram: “Ihihih E’ il miracolo dei nostri tempi: non attingiamo più dai pozzi con secchio e corda! Che ne dite?”

Generale: “È stregoneria.......E le candele?!!!!Avete delle strane candele in casa, non fanno fumo.”

Terry: “Ops, non le adoperiamo più, se non in chiesa.”

Generale: “Ma io ne ho viste, a casa della vostra amica!!!”

Terry: “Sapete cosa Vi propongo Generale? Dopo l'incontro che avrete con Lady Antonietta, io e Aizram vi porteremo nel nostro tempo e Vi faremo vedere i cambiamenti che gli stregoni moderni hanno apportato, che ne dite, verrete con noi?”

Generale: “Noooooo!!  Bastano queste visite rapide!!!!”

Aizram: “ nvece Vi catapulteremo nel 2018che vi piaccia oppure no! .. Vedrete che ne rimarrete soddisfatto e non vorrete più tornare nel Vostro tempo! Parola di autrice!”

Generale: “Sono sicur, che il Vostro tempo, sarà molto confuso, proprio come il posto che ci avete mandato!”

Aizram: “Dite davvero? … Umm … altro che bordello ah ahah!”

Generale: “Ecco.....lo dicevo io.....MARGUERITEEEE AIUTOO!!”

 

 

 

Aizram: “Scccc… Nella stanza affianco c'è Josephine, sarà una notte difficile! Ah ahah Vogliamo semplicemente divertirci!! … E voi farete un bellissimo sogno ah ahah!”

Generale: “Cosa state architettando Autrice dispettosa?!”

Aizram: “Non ve lo posso svelare, altrimenti non sarebbe una sorpresa!”

Generale: “Sorpresa? Comincio a tremare!”

Terry: “Generale vi è piaciuta la reazione di Oscar? Che tenera!”

Generale: “Oscar?Troppo tenera?!! Ma se ha dato un pugno sul tavolo!”

Aizram: “Poteva andare peggio Generale, pensate se avesse estratto lo stiletto e lo avesse piantarlo sul tavolo. Non c’è che dire, tutta suo padre!

Terry: “Però che idea Aizram, quasi quasi lo faccio io......ih ih!”

Generale: “E’ mia figlia, e l'ho cresciuta a mia immagine e somiglianza.”

Aizram:“Beh, insomma da quello che ho visto , è più turbolenta di voi.”

Generale: “Voi dite? A me non pare, alla sua età io......ih ihih … beh è lei che ha colpito il tavolo, dopo tutto ha difeso il padre di sua figlia!”

Terry: “L'età placa gli animi …..”

Generale: “Madame no no....lei ha marcato il territorio!!!!

Terry: “Generale, cosa ne pensate dei rumori molesti che provengono dalla porta accanto?”

Generale: “Vi riferite a mia figlia?”

Terry: “Si certo, Vostra figlia Josefhine!”

Generale: “Cosa volete che Vi dica … quei due sono dei maniaci!!!!!”

Aizram: “Ihihihih …..”

Generale: “Cosa avete da ridere adesso?”

Aizram: “Maniaci avete detto? Ah ahah … aspettate la notte, vedrete il rumore che faranno rumore quei due ihihih ... Vi dovrete tappare le orecchie con il cuscino ah ahah!”

Generale: “Oh no!! … E poi i vicini di fronte e Sassoin imprecherà, perché lui è già in crisi di astinenza … povero me!!! Ma cosa vi ho fatto mai di male?!!!!”

Aizram: “Allora, siete pronto a tapparvi le orecchie?”

Generale: “Nooooooooooo!!!! ….. Oscar, le senti? Cosa facciamo?”

Oscar: “Nulla padre, non possiamo fare nulla! La storia deve proseguire in questo modo, e noi non possiamo opporci!”

Aizram: “Sentito Generale? … Quindi adesso lasciateci lavorare che dobbiamo concludere, altrimenti pubblicheremo con ritardo!”

Generale: “STREGHE!! … ARPIE!!”

Aizram: “Un’ultima domanda Generale, Vi piace l’arredo delle camere? Sembra un paradiso, molto carnale, in cui tutti i sensi vengono coinvolti.”

Generale: “Disgraziate nooooo!!!”

Aizram: “Cosa c'è Generale? Non vi piace l'ambiente?”

Generale: “NON MI PIACE, CAPITOOO!!!”

Aizram: “Uff……...siete in un bordello, mica in un convento!!!! … Qui c'è un'educazione molto diversa ….. ihihihih Credevo di averVi fatto un piacere e invece ….”

Generale: “HO DECISO: VERRO’ CON IL ESERCITO AD ARRESTARVI! QUESTO VALE ANCHE PER QUELL'ALTRA SPUDORATA, VISTO CHE HA DATO IL SUO ASSENSO!”

Aizram: “Ed io chiederò aiuto a …….”

Generale: “A CHI?!!”

Aizram: “Non Ve lo dico!!! Vi farò collocare in un centro di smistamento ih ih!!

Generale: “Ma cosa dite Donzella?! Tanto lo so che non potreste vivere senza di me, Voi mi adorate!!”

 

Terry: “Ora basta Generale, credo che abbiamo discusso abbastanza, credo che sia il momento di onorare le Vostre lettrici! … Guardate su questo tavolo quanta posta! .. Ed è tutta per Voi!”

Generale: “Tutte .. per me?”

Terry: “Si, tutte per Voi, e Vi arrabbiate con noi?!! .. Su leggete!”

Generale: “Uhmmm …. Preferisco prima leggere il mittente …. Vediamo ….. Madame Tetide, Madame Sara2000, Madame Lupen, LadyAntonietta …..”

Terry: “Sappiate che LadyAntonietta, Vi ha dato appuntamento nel prossimo capito ….. ahimè .. dovremo ospitarla qui, nella taverna del Guercio!”

“Generale: “Vorrete dire nel bordello?!!”

Terry: “Preferisco chiamarla taverna!”

Generale: “Chiamatelo come volete, tanto rimane un bordello di lusso.”

Terry: “Come Volete … Bordello di lusso!”

Generale: “E adesso, se non Vi dispiace, contino a guardare le mie missive! … Dunque … Madame Lucciola .. ah … Poi c’è la mia, e infine l’ultima .. vediamo di chi è …. NOO!!! Sempre lei! …. Certo che è puntuale come un inglese!”

Aizram: “Ma di chi state parlando?”

Generale: “Di chi se no! …. L’onnipresente madamigella squinternata!”

Aizram: “Parlate forse della nostra simpaticissima Australia!”

Generale: “Simpatica dite? … Forse per Voi due, non certo per me! …. E’ meglio che la legga per prima, tanto lo so che c’è scritto l’ennesimo insulto, almeno prima mi arrabbio e poi leggendo le altre missive mi calmo, tanto so che appartengono a donzelle comprensive, non come quella squinternata! …… Dunque, vediamo Madamigella rinsecchita cosa mi scrive … dunque …… che strano!”

Terry: “Cosa c’è di strano generale?”

Generale: “Questa missiva …. Metà è indirizzata a Sassoin e l’altra metà a … me. Ma dico, quella sgallettata non poteva mandare la parte interessata a quell’imbecille di Sassion e l’altra a me? Adesso mi tocca passargliela pure a quell’irriverente!”

Aizram: “Ma si può sapere cosa dice?”

Generale: “Si certo certo adesso la leggo, dunque …………….

 

Missiva di Austrlia7, indirizzata al Generale Jarjayes

Oh mio adorato tesoruccio …. Come sempre sei sempre buono con il vecchio decrepito …. Ma tant’è .. questa è un’altra delle tue doti nascoste! Poveri voi …. Ha ragione La Salle … altro che guardarsi le spalle dai nemici … a buon intenditore … ihihih.

Sempre tua Australia!

Generale: “COSA?? MI HA CHIAMATO VECCHIO DECREPITO?!! E POI SI LAMENTA CHE LA CHIAMO MADAMIGELLA RINSECCHITA?! ANZI … MADAMIGELLA SQUINTERNATA!!”

Oscar: “Padre Voi non dovevate leggere la missiva di Alain, anche se per sbaglio è stata indirizzata a Voi!”

Generale: “Oscar, figliola, meglio che io l’abbia letta, non lo capisci? Possiedo un’arma in più per ricattare Sassoin nel caso in cui non si comporti come si conviene ad un uomo sposato….ih ih.”

Oscar: “Volete ricattarlo?”

Generale: “Ihihihih Certo, adesso ce l’ho in pugno, se solo prova a farne una delle sue, mostrerò questa missiva a Sabrina! … Chissà quella ragazza cosa penserebbe se sapesse che quell’imbecillone è costantemente corteggiato da madamigella Australia?! Ah ahahah”

Oscar: “Padre, non sarò mai complice del Vostro ricatto, date qua!”

Generale: “Non ci penso nemmeno. La lettera è indirizzata a me, quindi è mia! E adesso lasciamela leggerla, visto che non è conclusa! …. Dunque ……. Ma … nemmeno il resto è per me, ma è per le autrici da stapazzo!”

Aizram: “E allora datela a noi Generale!”

Generale: “Nemmeno per sogno; l’avete forse scordato che la lettera è indirizzata a me? Che Vi piaccia o no la leggo io! .. Magari ad alta voce, ma tocca a me leggerla!”

Terry: “E allora fatelo a cosa aspettate, su sbrigateVi che siamo curiose di sapere cosa ci scrive la nostra amica!”

Generale: “Un attimo, senza fretta per Bacco!”

 

Missiva: “Aizram, Terry, preparatevi! Nel prossimo capitolo vorrei riprendermi la rivincita col vecchio scimunito.. se è ok! Credo che me lo dobbiate, anzi me lo dovete, dopo che la Contessa Swimmila mi ha presa in giro 2 capitoli fa nelle recensioni e voi.. anche dolci donzelle.. beh- vuol dire che farete intervenire Oscar nel momento prima che stia vincendo.. ma deve essere chiaro che stavo vincendo.. così.. perdiamo tutto e tutti. Deal??? ;) Dite al vecchio scimunito, che qualsiasi arma per me va bene:

 

Pistola? Fucile? ? Mattarello? Battipanni.. che scelga lui.. e stavolta nemmeno Alain riuscirà a fermarmi .. dopo l’epiteto con cui mi ha chiamata il vecchio rinsecchito.. che guerra sia ma stavolta STRAVINCERO’ io.. cosi metterò anche a tacere, la più devota delle fans del generale!

 

Eh si- Karma is a bitch (come dicono su da noi) ahahaha

 

 

Un abbraccio anche a voi carissime!!

Buona giornata!! Kiss ….

 

 

Generale: “Non è possibile!!! Vuole sfidarmi nuovamente? Ma cosa si è messa in testa?..... E poi chiamarmi sfacciatamente “Vecchio scimunito?!!”

Oscar: “Su Padre non agitateVi ……”

Generale: “Autrici!!!”

Terry: “Dite pure, Signore.”

Generale: “Manderò immediatamente una missiva a Madamigella Australia, le farò sapere che accetto la sfida! ….. Sono pronto a tutto! … E tu Oscar, durante il duello, sarai il mio padrino.”

Oscar: “Padre, qual’è l’arma che sceglierete?”

Generale: “L’arma? A si l’arma … il … il battipanni di Nanny andrà benissimo! … Darò una lezione a Madamigella rinsecchita, che se lo ricorderà per tutta la vita! … Vedrete!! Adesso le scrivo!”

 

 

Australia7: “Missiva da parte del Gen. Augustin Reinyer François comte de Jarjayes”

“Oh finalmente è arrivata la lettera del vecchio scimunito! .. Vediamo un po’ cosa scrive ……

 

Bizzarra Donzella Australia, Madame Terry mi ha consegnato la Vostra missiva, dove ho appreso con infinito rammarico della Vostra nuova sfida che avete lanciato contro la mia augusta persona.

Non capisco il Vostro continuo accanimento nei miei confronti, ma se è Vostro desidero sfidarmi nuovamente, sono costretto, mio malgrado, di accettare la Vostra sfida.

Mi avete dato la facoltà di scegliere l'arma, e ho deciso che l'arma in questione sarà il battipanni della mia dolce e irruenta Nanny.

Il mio secondo sarà mia figlia Oscar, il luogo da me scelto sarà il retro del bordello dove quelle due autrici da strapazzo ci hanno mandato.

Vi aspetto quanto prima, per la sfida.

Vi porgo i miei saluti più sentiti, mia dolcissima ed irruenta lettrice gatta rinsecchita.

 

Gen. Augustin Reinyer François comte de Jarjayes

 

 

Australia7: “Ah ahahah … E così il vecchiaccio ha scelto il battipanni? Per me va benissimo!! …. Preparo subito la valigia e mi faccio l’ennesimo viaggio nel tempo. Sono pronta per tornare indietro nel tempo per il mio caro vecchio generale ah ahah! … Ma prima devo mettere al corrente della faccenda le adorabili donzelle di Terry e Aizram! ……. Preparo le valige ….. a noi due vecchiaccio!”

 

 

 

 

Aizram: “Terry, hai ricevuto della posta?”

Terry: “E’ di Australia!”

Aizram: “Cosa dice?”

Terry: “Tieni, leggi!”

Aizram: “Uhmm … vediamo …..

Generale: “Madamigella Vi prego, leggete ad alta voce, visto che sicuramente sono io l’oggetto in questione!

Aizram: “Avete ragione Generale, è rivolta a voi …. Ve la leggo …..

 

Missiva da parte di Australia7 al Gen. Augustin Francois Reynier Comte de Jarjayes

 

“Carissime amiche, mo tocca a me la rivincita.. io mi prendo il mio tesoruccio come secondo naturalmente! E stavolta DOVRO’ vincere io!! Me lo dovete! … Il vecchio scimunito come arma ha scelto il battipanni di nanny? Per me va benissimo, io porterò con me, quello della mia bisnonna! E ditegli che il mio è resistente, e sferrerò i colpi più potenti che abbia dato in vita mia!!

Adesso devo scappare per pranzo, prima che mia madre mi tiri dietro il forchettone che ha usato x tirare su gli spaghetti! Veramente è pronto in tavolo che poi di volata via..

 

Scusate la fretta.. baciotto Australia7

 

Generale: “Ma sentitela come parla! … Ma dico, questa Madamigella è proprio fuori testa! Vuole il duello? Che vada! Stavolta le darò una lezione che non scorderà tanto facilmente!”

Oscar: “Padre Vi prego di non dimenticare che comunque si tratta di una dama, e per di più ha segnalato la nostra avventura come una delle storie migliori che abbia mai letto!”

Generale: “E ci credo figlia, si sta divertendo come una matta grazie alle mie figuracce, ci mancava solo che non lo facesse presente all’amministrazione!”

Oscar: “Padre Vi prego!”

Generale: “Parli così solo perché non è infatuata di Andrè ma di quell’imbecille di Sassoin! Volevo vedere se al posto di Madamigella Australia, ci fossero state Madame Fatacristallina e Madame Sara! Ricordi come ti inalberasti quando fecero le svenevoli con Andrè?”

Oscar: “Vi prego Padre, non me lo ricordate altrimenti ……”

Generale: “Lo vedi?! Lo vedi?! … Ad ognuno i propri problemi, e il mio si chiama Madamigella Australia!”

 

Australia7: “Parli di me vecchio scimunito? Sappiate che qui con me non c’è la Contessa Swimmila a proteggerVi … la vostra benefattrice chissà dov’è adesso! Intanto con me c’è il mio tesoruccio che mi farà da secondo in questo duello!”

Generale: “AH SIETE QUI MADAMIGELLA RINSECCHITA!”

Alain: “Generale Vi prego, dove è finito il Vostro bon ton?”

Generale: “Sassoin non te ne uscire con  questo linguaggio! Piuttosto vedi di insegnare a Madamigella un po’ del tuo  bon ton!”

Australia7: “Ah ah ah … Allora Generale da strapazzo, sei  pronto? Come vedi ho portato il battipanni della mia bisnonna! Allora dove andiamo?”

Generale: “Arrivo subito Madamigella, il tempo di prendere il battipanni che mi ha mandato nanny, e poi Vi farò vedere io! …. Il duello si svolgerà fuori dal bordello!””

Australia7: “Ah ahahah bordello ah ahah!”

Generale: “Beh e adesso cosa avete da ridere?”

Australia7: “Ah ahahah … Sei finito in un bordello ah ahah …. Grandi  Terry e Aizram, è il posto adatto a questo vecchio scimunito ah ahah !”

Generale: “MA COME VI PERMETTETE? SE SONO FINITO IN QUESTO POSTACCIO, LA COLPA E’ SOLAMENTE DI QUESTE … STREGHE!”

Australia7: “Non ti permetto di offendere le mie amiche! Aizram, Terry, con questo duello vendicherò anche Voi! … E poi vedremo se continuerai a rivolgerti a loro con questi epiteti brutto scimunito!”

Alain: “Dolcissima Donzelletta … prego precediamo il nostro Generale!”

Generale: “Ma sentilo! .. Adesso la chiama .. Donzelletta!! Si, ci manca solamente che le reciti una poesia: La Donzelletta che vien dalla campagna!”

Terry: “Però Aizram, che idea!”

Aizram: “Quale idea Terry?”

Terry: “La Donzelletta che vien dalla campagna, la poesia Aizram! Non la ricordi? L’abbiamo tutti studiata a scuola! .. Perché non la scriviamo noi in quest’epoca così anticipiamo  Giacomo Leopardi!”

Aizram: “ ihihih … Terry sei un vulcano di idee ah ahah!”

Generale: “Ma si può sapere cosa dite Voi due?”

Aizram: “Niente niente Generale, piuttosto usciamo che Australia ci sta aspettando!”

Oscar: “Padre, ma si può sapere  dove andate senza il battipanni?”

Generale: “A si il battipanni …. Ecco qua … adesso possiamo andare!”

 

Australia7: “Sono qua Generale da strapazzo, ma quanto tempo ci avete messo per arrivare? Ho ragione io, altro che missione tu dovresti andare in pensione ihihih!”

Alain: “Ihihihih …..”

Generale: “Zitto tu imbecille di Sassoin! ………….. E Voi madamigella .. fatevi avanti … Su forza!”

Australia7: “Certo che mi faccio avanti! …….. Ecco prendi scimunito ……. Ops …….”

Generale: “Cosa Vi succede …. Mi avete mancato o sbaglio ihiihih!”

Australia7: “Ridi ridi … vecchio pensionato .. tieni …!”

Generale: “AHI … accidenti la gatta rinsecchita mi ha colpito!”

Australia7: “ Ihihih …. Visto? ….  A quanto pare il mio vecchio battipanni funziona bene! ..Aspettate che sferro un altro colpo! …..”

Generale: “Ride bene, chi ride ultimo ….. ecco qua! …. Uno a uno! Ihihihih! … E il mio colpo non è stato forte, vi ho solo sfiorato per riguardo al fatto che siete una donna! … Almeno  credo che lo siate …. Sinceramente comincio ad avere qualche dubbio!”

Australia7: “A si?! Anche questo ….. e così vecchiaccio pensionato, dubiti che io sia una donna?”

Generale: “Permettetemi di avere qualche dubbio, visto il vostro discutibile atteggiamento! .. E poi se io e gli altri in questo dannato bordello siamo stati additati come sodomiti, non vedo perché io non possa mettere in discussione la vostra femminilità!”

 

Oscar: “Alain questo duello non  mi piace affatto: è troppo cruento!”

Alain: “Comandante, nemmeno a me piace, cosa facciamo?”

Oscar: “Vedi Alain, se le stanno dando di santa ragione ….”

Alain: “E’ vero Comandante … Però è pur vero che Australia picchia  forte, invece Vostro padre la sfiora appena, per riguardo al suo status femminile! …… Così potrebbero andare avanti per ore, e  non vorrei che il Generale si rimetta in viaggio tutto  indolenzito, sapete un eventuale attacco da parte dei ribelli, e magari conciato male non riuscirebbe a dare il meglio di se, e poi bisogna proteggerlo nuovamente.”

 

Generale: “Ahi! Gattaccia che non sei altro!”

Australia7: “Cosa c’è Generalone, fatto male?”

Generale: “Un Generale dell’esercito francese non si fa mai male! .. Ecco tieni dannata gattaccia! ……… ihihihih … anche se con riguardo ti ho colpita  ihihih!”

 

Alain: “Comandante, quei due sembrano due ragazzini, cosa possiamo fare?”

Oscar: “Alain bisogna interrompere assolutamente il duello! …. Alain hai contato i colpi  che si sono dati?”

Alain: “Si! .. dieci a dieci!”

Oscar: “Bene allora che finisca in parità!”

Alain: “Va bene Comandante! …….. FERMI!! … IL DUELLO FINISCE QUI!!”

Australia7: “Ehi tesoruccio, ma cosa dici?”

Generale: “Sassoin, proprio adesso che cominciavo a divertirmi, ci interrompi?”

Oscar: “Padre avete assegnato entrambi dieci colpi ciascuno, e la regola dice che il duello finisce qui!”

Australia: “E no! .. Dai tesoruccio! … Non è giusto! … Io voglio farlo a fette, e tu me lo impedisci?”

Alain: “Ihihih No Vi prego; io il vecchio pazzo lo voglio intero, altrimenti come potrei divertirmi nei prossimi capitoli?! Ah ahahah … Lasciatemelo vivo e vegeto ihihihihih!”

Generale: “SASSOIN!! MA CHE DISCORSI SONO? E COSI’ IO SAREI IL TUO DIVERTIMENTO?!”

Alain: “Si certo Generale, Voi siete uno spasso, forse non lo sapete ma  mi rallegrate le giornate! Ihihih”

Generale: “SASSOIN SPARISCI E PORTA VIA LA DONZELLA, CHE NE HO AVUTO ABBASTANZA!”

Australia7: “Ah ah ah … Allora lo ammetti che ti senti sconfitto!”

Generale: “Non mi sento sconfitto, e se lo avessi voluto, Vi avrei battuta, chiaro?!! Non l’ho fatto, per riguardo al Vostro status femminile, che sia chiaro?!!”

Australia7: “Ma va la, vecchio scimunito pensionato! ….Andiamo Sassoin che devo tornare nel mio tempo, altrimenti se tardo, mia madre mi prende a mestolate!”

Generale: “Bene … brava Madame … anche se non Vi conosco, Vi affido Vostra figlia gatta selvatica, e datele una bella lezione!”

Australia7: “Ma sta zitto!! … E non ti credere che sia finita qui, ti darò un’altra lezione stanne certo!”

Generale: “SASSOIN, TI ORDINO DI PORTARLA VIA IMMEDIATAMENTEEE!”

Alain: “Agli ordini Generale!”

Australia7: “Arrivederci Oscar, sei mitica! … E mi raccomando metti al mondo Sophie, sono sicura che sarà una gran bellezza proprio come sua madre!! .. Ciaooo io torno nella mia Como … nel 2018!!”

Oscar: “Ihihih Grazie Madamigella Australia!”

 

Generale: “OSCAR, MA SI PUO’ SAPERE COSA DICI? IO NON VOGLIO SOPHIE, MA FRANCOIS, CAPITOOO? … TI ORDINO DI DARMI FRANCOISSSS!!! ….. ALTRIMENTI …”

Oscar: “Altrimenti cosa Padre?”

Generale: “Io … io … dirò … anzi, ordinerò ad Andrè di darsi immediatamente da fare …..”

Oscar: “In che senso Padre?”

Generale: “Come non lo hai capito? …… GLI DIRO’ CHE DOVRA’ NUOVAMENTE RIAPRIRE I CANTIERIII! TI E’ CHIARO ADESSO?!!”

Oscar: “MA PADRE, COME VI PERMETTETE DI INTRUFOLARVI IN FACCENDE CHE NON VI RIGUARDANO?”

Generale: “PER TUA INFORMAZIONE, SONO FACCENDE CHE MI RIGUARDANO ECCOME, VISTO CHE NE VA DIMEZZO IL NOME  E LA DISCENDENZA DEL NOSTRO CASATO!”

Oscar: “ PADRE, SMETTETELA CON QUESTA STORIA, NON NE POSSO PIU’! SE PROPRIO LO VOLETE SAPERE, IO DESIDERO UNA BELLISSIMA BAMBINA … BIONDA COME ME, CAPITOOOO?!

Generale: “NOOOOOO!!! .. TRA TE, QUELLE DUE ARPIE E LA GATTA RINSECCHITA, MI UCCIDERETE!!! …… E ADESSO SI PUO’ SAPERE DOVE VAI?”

Oscar: “TORNO DAL MIO ANDRE’, AVETE DIMENTICATE CHE SIAMO FINITI IN UN BORDELLO? NON VORREI CHE QUALCHE DONNINA, APPROFITTI DELLA MIA ASSENZA, PER CIRCUIRE MIO MARITO! … GUAI A LORO SE CI PROVONO, ASSEGGEREBBERO IL MIO STILETTO!!”

Generale: “ASPETTAMI OSCAR, VENGO CON TEEEE!!!! ….. VOGLIO IL MIO FRANCOISSS!!! … CONCENTRATI PER FRANCOIS, NON PER SOPHIE! …. IL MIO E’ UN ORDINE OSCAR, CAPITOOOO?!!!”

 

Aizram e Terry: “Ah ahahahah!”

Terry: “Aizram, mi sto scompisciando dalle risate, non ne posso più ah ahah!”

Aizram: “Anch’io amica mia, non faccio altro che ridere, mi è venuto il mal di pancia ah ahahah! ….Terry è proprio il caso di dirlo ….. ah ahahah … Talis pater, talis filia!”

Aizram e Terry: “Ah ahahahah!”

Generale: “DISGRAZIATEEE!! …  RIDETE ANCHE ALLE MIE SPALLE!!!! …… ARPIEEEE!!!!!”

 

 

   
 
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