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Autore: Summer11    01/10/2018    1 recensioni
Brittany: BASTA!! Oliver, se te ne vai adesso non tornare mai più!
Oliver: Mi dispiace Britt, io ti amo, ma non sono pronto per questa cosa. E' troppo grande!
-Brittany riprese a piangere mentre Oliver si voltava per andare via. Alex non si trattenne e urlò.-
Alex: NON TORNARE MAI PIU', CHIARO?
Oliver: Stanne certo!
-Quella fu l'ultima risposta di Oliver, che, voltava l’angolo, anche lui con le lacrime che gli scendevano sul viso. Probabilmente non l’avrebbe più dimenticata, pensò.-
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Unconventional Family
Capitolo 75

-Amici.-

-Quella domenica pomeriggio, i ragazzi se ne stavano tutti in casa McKay in una giornata di pioggia intensa. Emily tornò dalla cucina con l’insalatiere dei popcorn in mano e si sedette sul divano tra Dylan e Samuel che facevano l’ennesima partita alla playstation.-

Emily: Andiamo ragazzi, finitela! Mi annoio

-Disse la ragazza dando una gomitata ad entrambi. Samuel sorrise.-

Samuel: E’ così divertente vedere il tuo fidanzato perdere una partita dietro l’altra!
Dylan: Oggi non sono in forma…

-Si giustificò il ragazzo dagli occhi blu.-

Samuel: Stranamente non lo sei mai quando ci sfidiamo a questo gioco. Sei una schiappa!

-Emily rise.-

Emily: Nel vero campo da basket è più bravo!
Dylan: Sentito?! Brava stellina, difendimi tu!

-Dylan le diede un bacio sulla guancia mentre lei mangiava i popcorn e Samuel rise.-

Samuel: E meno male, altrimenti lo avremmo già cacciato dalla squadra!

-Buttò il joystick a fianco a loro sul divano.-

Samuel: Coraggio Dyl, arrenditi! Ho vinto per la quinta volta
Dylan: Okay, okay! Ma lo faccio solo perché Emy si sta annoiando, altrimenti ti avrei dato una bella lezione!
Samuel: Oh sì, come no!

-Disse Samuel scoppiando a ridere insieme ad Emily. In quel momento entrarono in casa completamente bagnati Alex e Rachel.-

Rachel: Ciao ragazzi!

-La donna starnutì mentre entrambi si toglievano i giubbotti, appendendoli all’appendiabiti del salotto.-

Samuel, Emily e Dylan: Salute!
Rachel: Grazie!

-Alex guardò i ragazzi.-

Alex: Non vi conviene uscire di casa
Emily: Non abbiamo la minima intenzione di uscire

-Disse Emily appoggiandosi allo schienale del divano.-

Samuel: Siete usciti senza ombrelli?

-Alex guardò suo figlio.-

Alex: Pensavamo fossero in macchina

-Emily rise di gusto.-

Emily: Ma non c’erano, giusto?
Alex: Perspicace la mia bambina!

-Disse Alex facendo ridere tutti mentre Rachel si avvicinava al cammino.-

Rachel: Che bravi ragazzi! Avete acceso il cammino!
Samuel: Ci stavamo congelando

-Confessò Samuel e Dylan continuò.-

Dylan: E non poco! Sapete che fine hanno fatto i miei genitori?
Rachel: Credo siano ancora a casa di Lily!

-Dylan annuì e Alex si avvicinò a sua moglie, schioccandole un bacio sulla fronte.-

Alex: Vado a farmi una doccia, sono congelato!
Rachel: Anche io! Sali nel bagno al piano superiore?
Alex: No tesoro, lo lascio a te così potrai farti un bel bagno caldo, sei già raffreddata, io farò una doccia in questo bagno!
Rachel: Grazie!

-Disse lei sorridendo per poi baciarlo e separarsi, mentre Samuel saliva in camera sua per prendere il suo portatile. Quando Rachel salì le scale e Alex entrò nel bagno, Emily sorrise a Dylan.-

Emily: Ecco cos’è l’amore! Mi farai usare il bagno più grande a casa nostra?

-Lui la guardò maliziosamente.-

Dylan: Perché non usarlo insieme?!
Emily: Quanto sei scemo!

-Disse lei ridendo per poi avvicinarsi al ragazzo e baciarlo in quel momento che erano rimasti soli.-

Dylan: Ti amo!
Emily: Ti amo anch’io!

-I due sussurravano e appena sentirono qualcuno scendere le scale si allontanarono l’un l’altra ma Samuel non perdeva l’occasione per prenderli in giro.-

Samuel: Aah, piantatela per favore!

-Con un ghigno sul viso si sedette al centro dividendoli e per quel gesto venne colpito da entrambi. Emily lo guardò scuotendo la testa.-

Emily: Ecco perché Sarah ti ha scaricato, insensibile!
Samuel: Chiariamo una cosa, Sarah non mi ha scaricato! Sono stato io a “lasciarla” e domani me la riprendo

-Dylan guardò il suo migliore amico.-

Dylan: Se ti sentisse qualcuno direbbe che sei un pazzo
Samuel: Già, lo credo anche io!
Dylan: Allora, a che punto sei?

-Chiese Dylan indicando il portatile che Samuel stava accendendo.-

Samuel: Il video è finito. Se non funziona nemmeno questo, io mi arrendo. Ha un cuore di pietra!
Emily: Sei stato tu a pietrificarglielo, idiota!

-Samuel sbuffò e fece partire il video facendolo vedere ai due ragazzi. Quando finì, subito guardò sua sorella che si era commossa.-

Samuel: Può andare?

-Emily era rimasta veramente senza parole. Quel video era stupendo e per quanto fosse difficile, dovette dire la verità.-

Emily: La riconquisterai, ne sono sicura!

-Samuel sospirò sollevato.-

Samuel: Oh, grazie!
Dylan: Allora come facciamo?!

-Disse Dylan sedendosi meglio sul divano, incrociando le braccia.-

Emily: Mi sembra una pessima idea però! Vi caccerete nei guai se vi dovessero scoprire. Sam, non puoi darlo direttamente a Sarah?! Le piacerà lo stesso!

-Emily ovviamente non poteva fare a meno di metterli in guardia come suo solito. Suo fratello la guardò.-

Samuel: No! Deve rimanere a bocca aperta. Deve sapere che non sono bravo solo a fare sesso!

-La ragazza scosse la testa.-

Emily: Sei sempre il solito! Comunque, a proposito di Sarah, devo chiamarla!
Samuel: Non rovinare la sorpresa!

-L’avvertì, Samuel.-

Emily: Certo che no! Dobbiamo parlare dei compiti, argomento a voi due sconosciuto!
Dylan: “Compiti”? Ma che parola strana!

-Dylan rise, facendo ridere anche Samuel, strappando un sorriso pure ad Emily.-

Emily: Non fate i cretini mentre sono al piano superiore!
Dylan: Mai!

-Disse il suo ragazzo sorridendo mentre la guardava salire le scale. Dylan subito si rivoltò verso Samuel.-

Dylan: Allora?
Samuel: Ho bisogno che tu distragga il professor Howe, al resto penso io
Dylan: Cosa?! Solo? E’ un compito troppo facile, Sam!
Samuel: Tu non devi rischiare Dyl, okay? Se le cose andranno male l’anno prossimo ci diplomeremo insieme!
Dylan: Sam, sei sicuro? Sei sicuro di tutto questo?
Samuel: Sicurissimo!
Dylan: Cosa pensi succederà?
Samuel: Il provvedimento più grave che possano prendere sarà la sospensione e non è una cosa leggera. Mi gioco l’anno, in primo luogo perché tutti i professori non mi sopportano e poi dobbiamo ammettere che abbiamo saltato scuola parecchie volte quest’anno!
Dylan: Spera che i professori non siano così stronzi
Samuel: Se si tratta di me ne dubito. Me la vogliono far pagare. Ah, non una parola con Emy, non voglio che si preoccupi!

-Dylan annuì e Samuel sorrise cercando di pensare positivo.-

Samuel: Alla fine quella conferenza verrà solo ritardata di tre minuti
Dylan: Il tempo del video!
Samuel: Già! Speriamo bene

-Disse Samuel che nonostante la sua decisione sicura, la preoccupazione lo accompagnava per tutta la serata.

Intanto in casa Lee, Jasmine e April giocavano insieme a Puki portandolo avanti e indietro per tutta la casa. Non appena si fermarono nella cameretta della bambina, Oliver, che stava in salotto insieme a sua moglie, sua figlia e suo genero, parlò.-

Oliver: Non vorrei essere in quel gatto! Davvero!
Brittany: Nessuno lo vorrebbe, Olly!

-Precisò Brittany, tenendo d’occhio le bambine dal divano. Lily li guardò.-

Lily: Dai non dite così. Puki tutto sommato è felice qui!

-Oliver scosse la testa.-

Oliver: Guarda la sua faccia!

-Lily si voltò e vide il muso del gatto ormai rassegnato, poi riguardò suo padre.-

Lily: Okay, forse non è felice quando è con Drew o Jasmine, per…
Daniel: E odia me!

-Disse Daniel arrabbiato e Lily provò a calmarlo.-

Lily: Dai tesoro, non è vero!
Daniel: No?!

-Lui si alzò la manica della camicia, mostrando ai suoi suoceri un profondo graffio che gli andava dal polso al gomito. Brittany sgranò gli occhi.-

Brittany: Scherzi?!
Daniel: Per niente!

-Lily vedendo quelle facce preoccupate cercò di difendere Puki.-

Lily: E’ stato un incidente. Perché lo devi incolpare così?
Daniel: Incidente? Quel gatto non vede l’ora di farmi fuori! Odia quando ti sto vicino, lo sai, mi soffia. E’ geloso, sembra che sopporti solo te in questa casa!
Oliver: Altroché incidente!

-Commentò Oliver scandalizzato. Lily guardò suo marito.-

Lily: C’è da dire che anche tu lo provochi, girandogli le orecchie e bloccandogli la coda
Daniel: Non gli faccio male, io gioco, lui no!

-Proprio in quel momento, a interrompere quella conversazione furono Jasmine e April che corsero in salotto con Puki in braccio.-

Jasmine: Guarda nonna! Gli abbiamo fatto le codette, non è molto più carino ora?!

-Lily si diede una manata in faccia senza più nemmeno un briciolo di speranza per quel gatto.-

Lily: Oh, Signore!

-Daniel guardò l’espressione poco felice di Puki e scoppiò a ridere proprio mentre il gatto lo guardava e gli soffiava contro. Brittany guardò le due bambine prendendo dalle loro braccia il povero Puki, tenendolo così al sicuro.-

Brittany: Direi che ora Puki è alla moda, no?

-April rise.-

April: Altroché!

-Oliver rise.-

Oliver: E’ pronto per la passerella!

-Mentre tutti ridevano, Drew usciva dalla sua cameretta raggiungendo sua madre, sedendosi sulle sue gambe. Appena vide Puki scoppiò a ridere.-

Drew: Ma che gli avete fatto? Sembra ancora più stupido così!

-Lily subito lo ammonì.-

Lily: Drew! Non si dicono queste parole!
Drew: Tonto?
Lily: Nemmeno!!
Drew: Uffa, e come si può chiamare?
Oliver: Direi più “sfortunato”, Drew!

-Oliver sorrise facendo ridere il suo nipotino. Intanto Jasmine si alzò in piedi catturando l’attenzione di tutti.-

Jasmine: Ho un annuncio da fare!

-Brittany sorrise guardando Jasmine che sapeva le assomigliava parecchio con quel carattere peperino.-

Brittany: Sentiamo...
Jasmine: Io e April da grandi apriremo un centro di bellezza
Lily: Ah, sì?

-Chiese Lily curiosa mentre April le rispondeva.-

April: Sì!

-Brittany guardò le due bambine.-

Brittany: Noi possiamo venire gratuitamente?
April: Certo!

-April acconsentì all’istante ma subito Jasmine la bloccò.-

Jasmine: No, Ap! Poi noi cosa guadagniamo?
April: Ah, giusto!

-La bambina riguardò Brittany e si corresse.-

April: No, mi dispiace, dovrete pagare!

-Oliver scoppiò a ridere.-

Oliver: Immagino che sarà molto conveniente!

-Proprio in quel momento il campanello suonò. Daniel si alzò e andò ad aprire la porta. Sorrise vedendo la donna dai capelli rossi.-

Daniel: Ciao! Accomodati...

-Victoria entrò in casa salutando tutti con un sorriso.-

Victoria: Ciao a tutti!

-Subito April corse ad abbracciarla.-

April: Mamma!

-La donna la strinse a sé accarezzandole poi il visino. Tutti si sedettero sul divano e Brittany parlò guardando Victoria.-

Brittany: Le vostre bambine vogliono aprire un salone di bellezza!
Victoria: Ah, sì?!

-Lily la guardò e rise.-

Lily: Sì. Non ci faranno nemmeno lo sconto!

-Victoria scoppiò a ridere e Drew subito catturò la sua attenzione.-

Drew: Victoria, guarda il gatto!

-Victoria guardò Puki che stava ancora beatamente tra le braccia di Brittany.-

Victoria: Non ci credo! L’avete acconciato per le feste!

-Daniel la guardò.-

Daniel: Le aspetterà una bella carriera da parrucchiere, immagino!
Victoria: Già!

-In quel momento il telefono di casa squillò e Drew scese dalle gambe della mamma per correre a prendere il telefono.-

Drew: Vado io, mami!

-Lily guardò Victoria.-

Lily: E’ nel periodo “Rispondere al telefono fa da grandi”!

Victoria: Oh, grazie a Dio i miei hanno superato quella fase!

-Tutti scoppiarono a ridere quando Drew tornò con il telefono all’orecchio sorridendo.-

Drew: “Ciao diddi! Sono Drew… Sì, tutto bene… Certo che faccio da bravo. Quando venite a casa nostra?… Sì, te la passo. Ciao diddi!”

-Il bambino si avvicinò a Lily che sorrideva e le diede il telefono.-

Lily: “Meg, ehi!”
Megan: “Ciao ragazza!”
Lily: “Come state?”
Megan: “Abbastanza bene. Ryan è all’allenamento con David. Sai, si è candidato per diventare il nuovo allenatore di karate dei bambini e lo hanno votato. Non immagini la sua felicità”
Lily: “Scommetto che anche David sia contento che il papà gli faccia da allenatore!”
Megan: “Oh sì, tanto. Beh mammina, come stai?”
Lily: “La stanchezza inizia a farsi sentire ormai”
Megan: “E ci credo! La bimba sta bene?”
Lily: “Sì, è tutto a posto per fortuna. Piuttosto, quando riusciamo a vederci? Tra un po’ sarà anche il compleanno di David”
Megan: “Sì, è la settimana prossima! Mi stressa da un mese”
Lily: “Posso immaginare!”

-Lily rise e Megan continuò.-

Megan: “Verrete a Fallbrook?”
Lily: “Certo, non ce lo perderemo!”

-La donna vide suo figlio felice.-

Lily: “Drew sta già facendo i salti di gioia!”
Megan: “E’ come se lo stessi vedendo in questo momento! Dagli un bacio da parte nostra. Allora ci vediamo sabato?”
Lily: “Perfetto. Partiremo la mattina, così potrò aiutarti!”
Megan: “D’accordo! Allora ci vediamo sabato. Saluta tutti”
Lily: “Anche tu! Ciao”

-Lily chiuse la chiamata e appoggiò il telefono sul tavolino.-

Lily: Sabato siamo invitati al compleanno di David
Jasmine e Drew: Sìììììì!

-Jasmine e Drew fecero i salti di gioia e la bambina continuò.-

Jasmine: Fanno sempre delle belle feste divertenti. Su cosa sarà quest’anno?
Lily: Non lo so, tesoro!

-Disse Lily sincera e Daniel continuò.-

Daniel: Lo scopriremo lì, immagino!

-Dopo aver chiacchierato per un’altra oretta, verso le 18:30 tutti andarono via, lasciando la famigliola alla propria cena.

La mattina seguente, al liceo tutti erano felici della conferenza che si sarebbe tenuta soltanto per il fatto di perdere ore di lezione. Dylan, che era appena entrato in teatro, vide Samuel fargli un segno mentre tutti gli studenti prendevano posto e annuì convinto. Samuel era già dietro la tenda, sopra il palco, doveva solo aggiungere alla playlist della conferenza, il video per Sarah. Dylan vide il professor Howe dirigersi verso il palco e subito corse da lui bloccandolo.-

Dylan: Buongiorno professore! E’ proprio la giornata perfetta per la conferenza, non crede?
Prof. Howe: Hunt, hai bisogno di qualcosa? Vado molto di fretta, vorremo iniziare al più presto con la conferenza
Dylan: Beh, lo immagino, tutti non vediamo l’ora!

-Il professore lo guardò perplesso iniziando a sentire puzza di bruciato ma Dylan non gli diede il tempo di ragionarci su.-

Dylan: Volevo chiederle un cosa
Prof. Howe: Dimmi pure!
Dylan: Ha parlato per caso con la professoressa Jefferson?
Prof. Howe: Io ci parlo spesso, è una brava persona!
Dylan: Avete parlato degli ultimi compiti di storia per caso?
Prof. Howe: Mi stai chiedendo di dirti il tuo voto?
Dylan: Forse, se lei può...
Prof. Howe: Prima di tutto io non so il tuo voto, ne abbiamo parlato solo in generale. Poi, se anche la professoresa Jefferson si fosse lasciata sfuggire qualcosa, non avrei comunque potuto dirtelo
Dylan: Ah, vede, non vorrei rovinarmi la media!
Prof. Howe: Ma la tua media è già bassa. Non so nemmeno come hai fatto ad avere la sufficienza
Dylan: Me lo chiedo anche io professore. Contate la simpatia?
Prof. Howe: Oh, non ho tempo da perdere!

-Disse il professore scuotendo la testa mentre superava Dylan, il quale vide Samuel sistemare le ultime cose, così il ragazzo dagli occhi blu rincorse il suo professore di matematica.-

Dylan: Professore!
Prof. Howe: Fermami solo se è una cosa seria, Hunt!

-Dylan lo guardava non sapendo più cosa inventarsi. Gli venne in mente uno dei tanti progetti in cui la sua fidanzata era impegnata. Il ragazzo ci pensò bene e per ciò che stava per fare, Samuel gli avrebbe dovuto rendere almeno cento favori. Fece un respiro profondo e parlò.-

Dyan: Ha ancora bisogno di persone che aiutino quelli di prima in matematica?
Prof. Howe: Sì! Perché questa domanda? Vuoi prendere in giro i ragazzi che fanno da tutor?
Dylan: No, vorrei solo partecipare e rendermi utile in qualche modo!

-Il professore lo guardò sinceramente stupito.-

Prof. Howe: Stai scherzando?
Dylan: Non sa quanto mi piacerebbe scherzare in questo momento, professore!

-Disse Dylan digrignando i denti pensando a Samuel e ai suoi casini che lo avevano messo in quella situazione. Il professore sorrise.-

Prof. Howe: Non ti chiederò il perché di questa decisione poco da te, non m'interessa!

-In quel momento, Dylan vide Samuel fargli il segnale di “ok” e Dylan annuì deciso mentre il professore continuava a parlare.-

Prof. Howe: Benvenuto in squadra! Domani ti assegnerò il ragazzo o la ragazza che ha bisogno di spiegazioni

-Lui diede una pacca sulla spalla a Dylan e si avviò verso il palco mentre il ragazzo sussurrava.-

Dylan: Non vedo l'ora proprio!

-Sconsolato, si andò a sedere vicino ad Emily. La guardò.-

Dylan: Tuo fratello mi deve la vita!

-Emily lo guardò confusa e lui continuò.-

Dylan: Per distrarre il professor Howe ho dovuto iscrivermi al suo stupido gruppo di sostegno!

-Emily lo guardò.-

Emily: Com’è possibile? Hai la media della B in matematica a cosa ti serve? Hai un compito da recuperare di cui non so niente?
Dylan: No, mi sono iscritto come…
Emily: TUTOR! Oh, non ci credo!
Dylan: Nemmeno io, credimi!

-Emily si strinse a lui felice.-

Emily: Ti assicuro che è una cosa fantastica, amore. E poi ci sono anche io come tutor!
Dylan: L'unica cosa positiva!

-Disse il ragazzo sorridendo per poi avvicinarsi e baciarla. Dopo qualche minuto la sala si fece buia e fecero scendere in mezzo al palco un grande schermo, accendendo il proiettore. Subito il professor Howe catturò l’attenzione degli studenti.-

Prof. Howe: Buongiorno a tutti! La conferenza che si terrà adesso, come vi è stato già detto, tratterà il tema del bullismo. Voi penserete che sia un argomento scontato...
Dylan: Nooo, ma quando mai...

-Sussurrò Dylan ed Emily gli diede una gomitata sul braccio.-

Emily: Amore, è una cosa importante!
Dylan: Sì, come no!

-Lui scosse la testa riprendendo ad ascoltare il professore.-

Prof. Howe: ...ed ecco proprio perché non lo è. E' sempre utile parlarne. Perciò adesso vi lasceremo con un filmato di presentazione e poi daremo la parola agli esperti!

-Samuel alzò la mano facendo così sbuffare l’insegnante.-

Prof. Howe: McKay, le uscite al bagno non sono consentite fino alla fine della conferenza!
Samuel: In realtà vorrei dire una cosa...
Prof. Howe: Parla, allora!

-Samuel si alzò e salì sul palco prendendo il microfono.-

Samuel: So che questa conferenza è importante, ma avrei un urgente bisogno di parlare con una persona che non vuole neanche guardarmi più in faccia. L’unico modo per farmi ascoltare è questo qui a quanto pare. Per questo, come minimo mi gioco l’anno, ma per te Sarah, credo che ne valga la pena!

-Emily guardò suo fratello e poi si voltò verso Dylan sconcertata.-

Emily: Quell’imbecille sta andando incontro alla bocciatura?! Ma è proprio un’idiota!

-Dylan la guardò.-

Dylan: Non sai che a noi maschi l’amore rende idioti? Stellina, goditi lo spettacolo

-Emily appoggiò la testa sulla spalla del suo fidanzato.-

Emily: Se lo bocciano ha finito di vivere!

-Intanto Samuel continuava.-

Samuel: …non devi dire niente, ma ti prego, guarda il video che ho fatto per te!

-Si avvicinò al computer e fece partire il video. Sarah era praticamente sotto shock. Più cercava di allontanare Samuel e più lui si spingeva oltre con le sue pazzie per riconquistarla. Anche se a dire il vero le piacevano tutte quelle attenzioni. Il video partì e lei ne rimase affascinata. Samuel aveva preso le loro foto e i loro video e li aveva montati insieme. Lui l’aveva sempre trattata magnificamente se doveva essere sincera. Le tornarono in mente le parole di Emily “E’ solo orgoglioso, tesoro. Lui ti vuole, prova qualcosa per te. Altrimenti non sarebbe uscito per così tanto tempo con te aspettandoti”. Il video finì con la foto più dolce che avevano molto probabilmente. Lei aveva la testa appoggiata sulla spalla di Samuel e lui le baciava la testa dolcemente. Qualche momento dopo apparì una scritta “Sei la cosa più bella che mi sia capitata. Sono stato un’idiota, ti prego perdonami, la tua lontananza mi sta facendo impazzire. Per favore torna da me, non ti lascerò più andare via!”. Le lacrime di commozione riempirono gli occhi della ragazza. Lo amava così tanto e quel video era perfetto, la canzone, le immagini, i video e lui. Lui era perfetto.
Samuel intanto tornò sul palco con un sorriso mentre tutti applaudivano e commentavano o fischiavano.-

Samuel: Credo che il video dica tutto. Manca solo una piccola precisazione. Ti amo Sarah Bennett! Ti amo da diventarci matto e non dormire la notte. Mi dispiace di averci messo tanto ad arrivarci!

-Sarah stava per alzarsi, andare da lui e baciarlo, ma proprio in quel momento il preside entrò in teatro.-

Preside: Ma che succede qui? Ci dovrebbe essere una conferenza!

-Vide Samuel sul palco e sbuffò.-

Preside: Non avevo dubbi che lei c’entrasse qualcosa, signor McKay! Dov’è il suo collega?

-Dylan si sentì preso in causa.-

Dylan: EHII!
Preside: Ah, lei è in disparte!

-Samuel guardò il preside.-

Samuel: Dylan non c’entra niente! E’ tutta colpa mia. Ho ritardato io la conferenza...
Preside: La voglio nel mio ufficio seduta stante! Questa è la goccia che fa traboccare il vaso

-Samuel sospirò e scese dal palco. Mentre usciva, si sentì prendere una mano. Si voltò e la vide. Per lui era la dea della bellezza.-

Sarah: Il video era magnifico. Ti amo, Sam!

-Samuel, felice e senza rimpianti la strinse a sé e la baciò.-

Samuel: Ti amo anche io
Sarah: Come farai ora?
Samuel: Me la caverò! Non preoccuparti. Ci vediamo dopo

-Lui si voltò e seguì il preside che chiamò subito Alex e Rachel, i quali arrivarono un quarto d’ora dopo.
Rachel vide Samuel buttato su una sedia con la testa appoggiata al muro. Si avvicinò a lui e lo abbracciò.-

Rachel: Sam!
Samuel: Mi dispiace mamma, davvero. Ripeterò l’anno
Rachel: Cosa?!
Samuel: Non mi diplomerò quest’anno!

-Alex lo guardò severamente.-

Alex: Spiegaci per favore

-In quel momento, il preside si affacciò fuori dal suo ufficio, invitando Alex e Rachel ad entrare.-

Preside: Ve lo spiegherò io signori McKay! Accomodatevi

-Alex e Rachel entrarono dentro ma prima di chiudere la porta, Alex guardò suo figlio.-

Alex: Samuel, non entri?

-Samuel scosse la testa.-

Samuel: Purtroppo so già tutto, papà!

-Alex sospirò chiudendo la porta.-

Preside: Vedete signori, io mi sono veramente stancato delle idiozie di vostro figlio. E questa è la ciliegina sulla torta. Vostro figlio stava impedendo una conferenza molto importante!
Rachel: Sa perché?

-Chiese Rachel.-

Preside: No! Ma di certo non per un motivo scolastico. Farà bene a Samuel ripetere l’anno

-La donna sapeva bene che suo figlio non fosse uno studente modello però doveva ammettere che al preside il ragazzo non era mai stato simpatico e la cosa si era notata in più di un’occasione negli anni passati.-

Rachel: No, non gli farà bene!
Preside: Se lo merita, signora

-Alex guardò il preside seriamente.-

Alex: Non capisco. Su che basi lo volete bocciare? Ho visto l’ultima pagella e comunque la sufficienza c’è...
Preside: Lei non conta il comportamento. Ogni volta che succede qualcosa a scuola c’è sempre vostro figlio di mezzo. Lui vede più questo ufficio che le sue classi. E’ da quattro anni che combina guai!
Rachel: Ma non potete punirlo anche per gli anni passati. Insomma, capisco che Samuel sia stato stupido...
Preside: Quest’anno ha fatto anche molte assenze. Mi dispiace, non cambierò idea. Samuel verrà bocciato!

-Intanto, mentre Rachel e Alex parlavano con il preside, in teatro tutti erano preoccupati per Samuel. Sarah guardò Dylan ed Emily.-

Sarah: Cosa succederà?

-Dylan non poteva più mentire, o restare vago, soprattutto con la sua fidanzata a fianco a lui.-

Dylan: Lo bocceranno!

-Emily si accese.-

Emily: Cosa?! Samuel lo sapeva già? Insomma, ne era sicuro? Io pensavo scherzasse
Dylan: Sperava solo non ci fossero conseguenze
Emily: Io lo ammazzo! Perché ha davvero rischiato tutto?!

-Sarah li guardò.-

Sarah: Noi non possiamo fare niente?
Emily: Non credo, Sarah! Questa volta non possiamo fare niente

-Solo in quel momento la mente di Dylan aveva elaborato un buon piano.-

Dylan: No ragazze, forse qualcosa possiamo farla. Ho bisogno della vostra squadra di pallavolo dalla nostra parte però. Io parlerò con la mia squadra

-Sarah lo guardò speranzosa.-

Sarah: Sputa il rospo!

-Dylan sorrise, spiegando il piano alle ragazze.
Alex e Rachel uscivano dall’ufficio del preside e Rachel era davvero arrabbiata con suo figlio.-

Alex: Puoi dirci perché hai intralciato la conferenza?

-Samuel abbassò lo sguardo ma sua madre era davvero dispiaciuta e voleva sapere. Voleva sapere come potesse essere accaduto. Alzò il mento di suo figlio guardandolo.-

Rachel: Ci devi una spiegazione, Samuel. Almeno quello!

-Il ragazzo sospirò per poi parlare.-

Samuel: Ho ferito i sentimenti di Sarah, lei non mi parlava più. Ma io la amo e dovevo rimediare e così ho fatto partire un video che ho fatto per lei prima della conferenza

-Rachel sospirò, era così difficile guardarlo in faccia mentre Alex li guardava entrambi.-

Alex: Coraggio andiamo a casa. E’ inutile che stiamo qui adesso!
Samuel: Papà, posso andare ad avvisare gli altri almeno?

-Alex annuì, Samuel corse dai ragazzi e mise il braccio intorno alla vita di Sarah. Emily lo guardò speranzosa.-

Emily: Allora?!
Samuel: Ripeterò l’anno. Mamma è distrutta!
Dylan: Non ancora amico!

-Disse Dylan.-

Samuel: Cosa intendi fare?
Dylan: Ora vedrai

-Il ragazzo dagli occhi blu sparì per qualche minuto, per tornare poi in teatro con il preside. Incuriositi, anche Alex e Rachel li seguirono.-

Preside: Perché Hunt mi devi far perdere tempo?
Dylan: Ci sono delle cose che deve sapere prima di bocciare Samuel. Non è stato solo lui a ritardare la conferenza. Lui si è preso la colpa di tutti
Preside: Scommetto che tu sei suo complice
Dylan: Sì!
Preside: Bene, sospensione per te!

-Emily si mise in mezzo.-

Emily: Non hanno fatto tutto da soli!

-Rachel era senza parole. Ma cosa succedeva ai suoi figli?-

Rachel: Emy!

-Sarah continuò.-

Sarah: Già, li abbiamo aiutati anche noi in un certo senso!
Preside: Punizione per voi, signorine!
Emily: Non deve punire solo noi!

-Emily guardò il preside sfidandolo. Piano piano sia la squadra di basket che quella pallavolo ammise delle colpe che in realtà non avevano e Sarah parlò.-

Sarah: Andiamo, signor preside era solo uno scherzo innocente. Lei ha beccato Samuel ma è stata colpa di tutti. Non è giusto che venga bocciato solo lui

-Samuel sorrise appena capì che il preside non aveva altra scelta. Era felice di avere degli amici così presenti. Gli doveva tutto. Emily continuò.-

Emily: Ci vuole bocciare tutti? Siamo trenta. Non so cosa le convenga. O tutti o nessuno!

-Anche Dylan parlò.-

Dylan: Esatto. Allora signor preside siamo tutti bocciati? Avrà un sovraffollamento delle classi l’anno prossimo!

-Il preside alzò gli occhi al cielo. Non poteva crederci e guardò il professor Howe.-

Preside: E’ tutto vero professor Howe?
Prof. Howe: Credo proprio di sì!

-Samuel si avvicinò a Dylan e sussurrò mentre il preside decideva cosa fare.-

Samuel: Perché ci sta aiutando?
Dylan: Gli ho fatto semplicemente pensare ad un nuovo anno con me e te nella stessa classe. Ha deciso di farti diplomare per non averti intorno
Samuel: Saggia decisione!
Dylan: Già!

-Ripresero a guardare il preside che ritrovò le parole.-

Preside: Questo scherzo è stato di poco gusto. Tuttavia nessuno verrà bocciato!

-Tutti fecero un sospiro di sollievo, specialmente Alex e Rachel.-

Preside: Ma una bella punizione non ve la toglie nessuno, così imparerete a prendere seriamente le conferenze. In una settimana dovrete pulire il cortile della scuola e la mensa e guai a chi manca!

-Subito il preside guardò Samuel.-

Preside: Combinane un’altra McKay, solo un’altra e l’anno prossimo ti troverai in classe con il tuo amico!
Samuel: Non accadrà!
Preside: Lo spero per te!

-Il preside si voltò tornando nel suo ufficio. Appena fu andato via, i ragazzi scoppiarono di gioia.-

Samuel: Grazie ragazzi, davvero! Mi avete salvato e per ringraziarvi, venerdì siete tutti invitati a casa mia per la migliore festa di tutti i tempi!

-Mentre tutti esultavano lui avvicinò Sarah a sé e la baciò. Rachel provò a fermare suo figlio.-

Rachel: Samuel... no...

-Alex prese sua moglie, portandola fuori dal teatro.-

Alex: Concediamoglielo, tesoro. In fondo gli hanno salvato l’anno scolastico
Rachel: Hai ragione anche tu. Spero solo che non ci distruggano la casa!

 

Meraviglieeeee <3
Eccomi qui e ci siamo… Ahimè questo è il penultimo capitolo e appena ce la faccio posterò l’ultimo <3
Vi è piaciuto? Comunque, come state?
Scusate tutta questa attesa e cercherò di postare il prima possibile.
Un bacione,
Sum <3

 

  
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