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Autore: KonataChan    12/07/2009    7 recensioni
" -Ottimo, allora lo convinci tu tuo fratello? O preferisci che lo faccia io? –
-Non credo che ci sarà bisogno di convincerlo. – Rispose Itachi.
-…- Yori rimase attonita un momento. Prima di ghignare. – Oh, sarà necessario convincerlo, ma Naruto ricambia in pieno." [SasuNaru]
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Itachi, Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio, Sasuke Uchiha
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Correva. Ancora una volta stava correndo per raggiungere quella scuola maledetta! Lui odiava la scuola. La trovava soltanto un luogo fastidioso, obbligatorio, inventato da qualcuno che non aveva altro da fare se non perseguitare tutti i minorenni esistenti.

Naturalmente questa era la sua opinione. Alfred lo ripeteva sempre “La scuola vi servirà per crearvi un futuro, Signorino Naruto” e lui sapeva che Alfred aveva ragione, ma quando correva verso la scuola come un matto facendo slalom tra la folla, e imprecando contro i semafori rossi, decideva di ignorare quella vocina – tra l’altro così simile a quella di Alfred – che gli ripeteva quanto la scuola servisse.

Il ragazzo, dai capelli biondissimi, prese dalle tasche qualche moneta e, sempre correndo, le gettò sul bancone di un bar all’aperto, afferrando, poco dopo, una brioche che il barista Iruka gli preparava e appoggiava sempre al solito angolo.

Non appena si trovò di fronte alla scuola, vi ci si (ri ti pi di fi gi li zi bi ni mi, finito, ora prova a leggerlo veloce per tre volte, compreso vi ci si, io non ci riesco…) fiondò dentro, raggiungendo immediatamente il suo posto accanto a quello di un simpatico ragazzo dall’aria quasi selvaggia di nome Kiba.

- Yo Naruto! –

- Ciao! –

- Anche oggi il professor Kakashi è in ritardo –

- Fiuuuh! Menomale, oggi non ho proprio sentito la sveglia –

- Come ieri, e il giorno prima ancora, da quando ti conosco –

- Uff.. –

Il biondino mise un adorabile broncio, e mentre stava per ribattere entrò il professore.

Sbuffò ancora e appoggiando il viso al proprio braccio caduto mollemente sul banco, prese a guardare fuori dalla finestra.

Naruto Uzumaki era un biondino niente male. Fisico snello e leggermente minuto, muscoli poco evidenti ma presenti e pelle dal color caramello. Ma probabilmente la cosa più bella in lui erano i suoi occhi. Il più limpido dei celi o il più pulito dei mari a confronto parrebbero poco.. azzurri. Il suo viso era abbastanza paffuto e il suo sorriso era in grado di illuminare chiunque.

I suoi genitori erano morti, ma Naruto ignorava come fossero successo. Il biondo aveva una sorella, Yori, di un anno più piccola di lui. E fu proprio il fatto che fossero in due a rendere così difficile l’adozione da parte dei parenti, alla morte dei genitori, e da parte della gente, in orfanotrofio.

Poiché si, proprio a causa del fatto che nessuno volesse adottarli, i due finirono all’orfanotrofio.

E se ora non si trovava in quell’istituto doveva solo ringraziare la sorella. La piccola, si era scoperta incredibilmente brava nel campo dell’informatica. E allora furono in molti a volere una bambina prodigio, anche se accompagnata da un maschietto più vivace. E sempre nella scelta dei nuovi genitori si era affidato al giudizio della sorella, che li aveva condotti da un uomo di nome Orochimaru. Pensandoci meglio Naruto non avrebbe saputo dire come fosse fatto quell’uomo, Yori era l’unica ad averlo visto in viso, visto che a pensare a loro, lui in particolare, era Alfred; il maggiordomo.

E più la sorella faceva progressi, più Naruto si sentiva inutile. Ma Yori continuava ad affermare quanto ciò che Naruto affermasse fosse falso e frutto della sua immaginazione. E il biondino era rincuorato. E ogni volta, appena lui finiva di lamentarsi, lei sbuffava proclamando che lei era la sorella minore, eppure sembrava il contrario. E Naruto ribatteva con un “solo mentalmente”.

Di fatto Yori sembrava veramente più piccola della sua età. Era piuttosto bassa e i vestiti larghi nei quali amava trovarsi le conferivano un’aria ancora più piccina. Ma guai a dirglielo! Al contrario del fratello lei possedeva occhi verdi e la sua pelle era molto più bianca del normale. Come Naruto invece aveva anche Yori i capelli biondi tuttavia più lunghi, più pettinati ( come se ci volesse molto), e più fini.

- Allora Uzumaki, sapresti rispondere al terzo quesito? –

- Eh? Io? –

Chiese Naruto risvegliatosi dal suo pisolino.

La classe rise forte, mentre le guance del biondo si facevano rosse.

- Ah, Uzumaki, cosa devo fare con te? –

- Mi scusi prof… -

- Vediamo… Uchiha, sapresti rispondere tu? –

- Certamente, l’ipotesi più probabile… -

Uchiha Sasuke era il migliore della classe, e Naruto lo odiava palesemente. Effettivamente, riteneva Naruto, si trattava di un bellissimo ragazzo. Capelli mori con riflessi blu, occhi neri capaci di incantare chiunque. L’Uchiha era più alto rispetto a Naruto, la sua pelle era più pallida, era più taciturno, schivo e bastardo. Aveva un successo incredibile con le ragazze ed era considerato il più bello della scuola. Ma lui le ignorava, e questo atteggiamento bastardo aveva fatto si che Naruto lo soprannominasse teme ( dubito che sia necessario dirlo, comunque teme significa bastardo) e a sua volta veniva soprannominato dobe (idiota).

 

-.-  -o-  -O-  -o-  -.-  u.uzzzz

 

Le lezioni si susseguivano, e a ogni ora che passava Naruto desiderava sempre più ardentemente tornare a casa.

E fu proprio il suono dell’ultima campanella a distrarlo dalla sua noia. Alla massima velocità possibile sistemò le sue cose e si diresse fuori dalla scuola come un fulmine. La sua corsa fu però fermata dal corpo di un ragazzo certamente più alto di lui.

- Mi scusi! Non ho fatto apposta –

- Non c’è problema –

Rispose il più grande osservandolo divertito. E Naruto alzando il viso si accorse della somiglianza di quel ragazzo con quella del teme.

- Hey, Dobe, che stai facendo? –

- Oh.. –

Sasuke gli era apparso alle spalle.

- Nulla ototoo, mi è caduto addosso… -

Rispose per lui il fratello del teme, con voce calda e avvolgente.

- Tzè! Sei proprio un dobe –

- Hey, Teme! Non mi insultare! –

- Ototoo, va tutto bene, era sovrappensiero vero…? –

- Naruto! Uzumaki Naruto, piacere! –

- Piacere, io sono Itachi Uchiha –

- Scusatemi, ma sono di fretta! Ciao! –

E Naruto corse via, nuovamente diretto a casa, senza sentire gli apprezzamenti riguardo il suo fisico di Itachi. E, tra l’altro, segretamente, che anche Sasuke pensava.

 

*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*

 

Naruto entrò, sbattendo la porta, in casa gridando:

- Sono a casa! –

- Bentornato.. – disse una voce ovattata.

“Yori sarà sicuramente in camera sua, e figurarsi se quella piccoletta mi viene a salutare! Ah, ma adesso vede!”

E così anche la porta della camera di Yori fu spalancata. La stanza della ragazza era rettangolare e piuttosto scura. Le pareti erano blu e la moquette pure, a differenza delle tende bianche che filtravano la luce del sole. La stanza poteva sembrare spoglia, a causa dei pochi mobili: un letto bianco, un armadio di legno chiaro, e un comodino, anch’ esso in legno. Tuttavia al centro di questa si trovava il “vero amore”, a detta di Naruto, di Yori. Un computer nero di dimensioni notevoli occupava il centro della stanza, e numerosi cavi partivano da esso per raggiungere le apparecchiature più strane ai lati della stanza (le apparecchiature di cui un pc necessita non sono strane, e io non le definirei mai così. Non so se sia necessario dirlo, ma sto scrivendo io guardando il tutto dal lato di Nacchan, ora.).

- Cara la mia sorellina… - incominciò Naruto prendendola alle spalle.

- Potresti anche degnarti di uscire una volta al giorno da questo buco per venire a salutare il tuo fratellone che torna da quella prigione. – disse mentre le stropicciava il viso.

- Certo che poftrei – biascicò Yori. – Ma non ti pare di esagerare nella detrpfazione del mio viso? – chiese la più bassa infastidita dal continuo pizzicare delle mani del fratello.

- Hehe, scusa. – disse Naruto massaggiandosi la testa con fare imbarazzato, vizio che avevano entrambi tra l’altro.

- Bhè, come è andata oggi in prigione con i tuoi amici carcerati? – chiese Yori riprendendo a lavorare al computer.

- Ah, già. Per colpa tua mi sono alzato tardissimo, e ho corso come un matto per arrivare in tempo…-

 

TOC TOC (=_=” si, stanno bussando)

 

- Avanti. - disse Yori interrompendo il discorso del fratello.

- Signorina Yori, Signorino Naruto – salutò Alfred con un piccolo inchino – Oggi Orochimaru-sama cenerà con noi per parlare di alcuni particolari della prossima assemblea, assieme a Orochimaru-sama, ci sarà anche Kabuto-san. –

- Capisco. Questa sera ceneremo con lui allora. Grazie Alfred. –

- Si figuri Signorina Yori, a questa sera. –

- A ‘sta sera. – risposero in coro i due fratelli, mentre Alfred lasciava la stanza.

- Né Yo-chan, chi è Kabuto? E di che genere di assemblea parla? –

Yori spostò la sua attenzione dal suo computer al fratello un paio di volte prima di guardare lo schermo sospirando, e spostare definitivamente la sua attenzione al fratello.

-Come ben saprai Naruto, Orochimaru-san possiede una delle imprese più ricche e prestigiose di questi tempi. Tuttavia amministrare una così grande società completamente soli è praticamente impossibile. Per questo ha assunto Kabuto-san, proprio per le sue abilità di affarista, si potrebbe definire il suo braccio destro. Ovviamente però, non si tratta dell’unica impresa della zona. Una delle imprese più famose è proprio quella del tuo compagno di classe, l’Uchiha. Mensilmente chi si trova a capo di queste enormi imprese si riunisce assieme ai suoi colleghi per parlare di accordi e tutto ciò che riguarda il loro lavoro. – spiegò Yori

- Capisco. Ma senti, tu? Perché Orochimaru ne vuole parlare proprio con te? – chiese Naruto.

- Capita molto spesso che alle riunioni i leader delle migliori imprese portino i loro futuri successori. Io sono colei che succederà Orochimaru-san. Proprio per questo ho suscitato le antipatie di Kabuto-san. Chissà, magari vuole portare anche te, è capitato che io stessa incontrassi il secondogenito degli Uchiha, il tuo compagno Sasuke, mentre il reale successore di Fugaku-san è Itachi-san. -

- Ah, si… – disse distratto Naruto, arrossendo al pensiero di rivedere in circostanze così formali un ragazzo con cui quel giorno stesso aveva appena fatto una figura tremenda.

- Beh, mi stavi raccontando che dopo aver corso come un matto sei arrivato a scuola, continui? –

- Certo! – esclamò Naruto, riprendendo a parlare.

 

Ok, non sarà un granché ma io c’ho (voce del verbo c’avere) provato. Voglio anche dire alcune cosette prima di lasciarvi definitivamente. Non è la prima fan fiction che scrivo (ho aspettato a lungo, e tutt’ora rileggo ciò che ho scritto e mi accorgo che ho scritto da cani), ma è la prima che pubblico. Sarebbe stato  mooolto più conveniente per me scrivere una one-shot prima di una long fic, lo so. Ma io e le one-shot ci odiamo. È una AU, ambientata ai nostri tempi. Più o meno. La coppia principale (ovviamente oserei dire) una SasuNaru. Non saprei con chi altro metterli a dire la verità. In questa fic Itachi ha due anni in più del fratello. Orochimaru è buono, per ora. Dimenticavo, Yori è un personaggio di mia completa invenzione. E l’introduzione è una citazione dal prossimo capitolo.

Se vi piace e vi piacerebbe sapere il seguito, o credete che sia realmente orribile e mi volete chiedere di smettere, commentate. Graaaazie.

Un Bacio. KonataChan.

 

  
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