The Laird
Alexander osservò
con occhio critico la folla di studenti che si accalcava per entrare il prima
possibile nella piccola casa in pietra ed emise un sospiro scoraggiato: se un temporalino da nulla sembrava già averli messi in crisi,
cominciava a chiedersi cosa avrebbero combinato di fronte al clima invernale
delle Ebridi.
Perché, perché mai
era riuscito a farsi convincere dalle balzane idee di sua moglie e di sua
nipote ad ospitare un’orda di sassenachs sulla sua
isola?! Stava proprio invecchiando e perdendo lucidità, si disse, non poteva esserci
altra spiegazione.
«Nonnino!» una
voce allegra lo fece voltare e sul volto severo e corrucciato dell’uomo si aprì
un vero e proprio sorriso di adorazione quando la sua amata nipotina gli si
fiondò tra le braccia. Essendo l’unica femmina tra i cugini MacFusty, Greer era sempre stata la cocca di casa e, soprattutto la
principessina che Alexander portava in palmo di mano «Sono arrivati già tutti?»
chiese poi la ragazza senza staccarsi dalla camicia dell’uomo che profumava di
un delizioso mix di arrosto, muschio e whiskey «Aye, me lo auguro» borbottò il capoclan «Altrimenti qui finiremmo
ad essere in minoranza noi scozzesi» Callum scoppiò a
ridere avvicinandosi ai due e recuperando la scopa che Greer
aveva buttato con ben poca cura prima di fiondarsi tra le braccia del nonno.
«Io non so come siate riusciti a convincermi, lads» continuò l’uomo
mentre Greer si staccava leggermente da lui
sorridendo «So già che mi pentirò almeno tre volte al giorno di aver
acconsentito a questa follia»
«Vedrai che sarà divertente, magari avrai delle
sorprese» disse Greer incoraggiante mentre il
fratello annuiva «Chissà, potresti anche diventare amico di alcuni inglesi»
Alexander grugnì, apparentemente schifato
alla sola idea «Se dovesse succedere siete autorizzati a darmi
una botta in testa, och? Coraggio,
andiamo a dare loro il benvenuto nelle Ebridi» un lampo di luce maligna gli attraversò
gli occhi facendo ridacchiare Greer mentre Callum sollevava gli occhi al cielo.
«Non dirmelo, per cena hai detto di preparare
solo l’haggis e nient’altro, vero? E probabilmente
gli dirai che mangeranno solo quello per il resto del loro soggiorno» disse il
ragazzo scuotendo il capo mentre suo nonno faceva spallucce «Sarà bene che si
abituino ai costumi tradizionali del luogo»
«Ma se noi non mangiamo praticamente mai l’haggis!»
«Sì, ma questo i sassenachs non lo sanno, my bonnie wee lass»
Alexander MacFusty,
laird di St Kilda
Buonasera! Per non farvi
attendere fino alla selezione oc ho deciso di pubblicare questo minuscolo
capitolo dedicato a nonno MacFusty, creato ad immagine e somiglianza del mio
amato nonnino, il vero grande amore della mia vita ahahah
Dato che sono come sempre super
di corsa e super indietro con tutto ho deciso di fare un favore a me e a voi e allungare il tempo limite per le iscrizioni
e la consegna delle schede fino alle nove
di sera di questa domenica, il sette
ottobre, così io nel weekend avrò tempo di leggere con calma quelle che mi
arriveranno e soprattutto di aggiornare le altre mie storie.
Detto ciò ci sentiamo la
settimana prossima!
A presto!
Em