Day
30 Day 30 cose che
hai detto la nostra prima volta.
Tobi/Sasuke. What if.
Cap.30
La maledizione
degli Uchiha
“Sasuke
non puoi rimanere una serpe per sempre.
Un
giorno dovrai crescere e divenire un falco” disse
Tobi.
“Per
questa notte, però, voglio rimanere un serpente”
rispose Sasuke. Si aggrappò alle spalle dell’altro
e chiuse gli occhi, gettando
indietro la testa, facendo ondeggiare i corti capelli neri.
“Sei
sicuro che in me tu non stia cercando altro?
Magari una mia versione più buona e bionda? O forse una
delle mie fittizie
mascherate?” gli soffiò Tobi
all’orecchio.
“Nel
nostro mondo la storia si ripete in un perverso
gioco di specchi. Tutto assomiglia a qualcos’altro. Si creano
infinite squadre
di ninja da tre che seguono un maestro che aveva a sua volta fatto
parte della
squadra precedente.
Ognuno
è la reincarnazione di qualcun altro.
Tutti
stiamo cercando qualcuno di diverso, ma tanto
vale godere degli attimi tra le braccia di chi si trova”
esalò Sasuke. Le sue
labbra sottili erano arrossate e i suoi occhi erano liquidi.
“Gli
Uchiha, i più fragili veggenti di questo mondo, forgiati
dal loro dolore tanto da apparire adamantini all’apparenza.
Oh,
le vostre parole mi potrebbero convincere a fare
qualsiasi cosa. I vostri occhi hanno il sangue versato al posto delle
lacrime
incastonato in essi e possono raggiungere gli dei stessi.
Siete
i prescelti di questo mondo maledetto, i
sacrifici preannunciati.
Vi
odiano, vi desiderano, ma non vi proteggeranno e
comprenderanno mai” soffiò.
“Parli
come se non fossi parte della famiglia” esalò
Sasuke.
Tobi
gli morse il collo e succhiò, arrossandoglielo.
“Oh,
mi piace fingermi qualcun altro, dovresti
saperlo.
Vi
confondete così tanto quando mi pensate più
sciocco
di come sono. Deidara non mi considerava una minaccia… Ho
avuto così tanto del
corpo e dell’anima di quell’artista del mio senpai
in questo modo” soffiò roco.
Sasuke
finì per graffiargli la schiena, mentre le mani
dell’altro percorrevano il suo corpo magro e pallido.
“Vedi
che per una notte ancora mi serve essere immune
al veleno delle menzogne? L’odio mi ha gelato
l’anima ed è divenuto un’armatura.
Le fiamme nere mi riscaldano quel tanto che mi serve per non morire.
Tornerò
a vivere e a volare quando avrò lasciato
questi luoghi, voi maledetti e queste missioni che mi pongo”
rispose.
<
Voglio essere forte come lo era Itachi, anche se
solo per un po’. So che non potrei sopportare i pesi che ha
sopportato lui per
tutta la sua vita. Persino nella morte è stato incrollabile.
Lui
davvero degli Uchiha aveva solo l’ombra di chissà
quale tetra maledizione, ma non la debolezza che agita i loro cuori
> pensò.
“La
luna ci osserva. Presto realtà e sogno si
confonderanno.
Hai
ragione, ti serve avere le scaglie ancora per un
po’” rispose Tobi.
<
Queste che ci scambiamo non sono certo le parole
che si dicono due amanti.
Questa
è la nostra prima volta, la tua in assoluto, ma
di romantico non ha niente. Non c’è delicatezza,
non c’è dolcezza. Sono solo
due corpi che cercano disperatamente di riempire il vuoto delle loro
anime
andandosi incontro a vicenda > pensò.