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Autore: PrimbloodyBlack    06/10/2018    0 recensioni
(la pubblicazione continuerà su Wattpad) Skye faceva parte di una della famiglie più importanti del regno. Suo padre, braccio destro del re, l'aveva educata ad una vita di sfarzo e lusso. Tutto ciò che voleva era suo, le bastava solo chiedere. Ma l'unica cosa che lei voleva era l'unica che non gli era concessa. Essere libera.
Dopo la morte della madre Margaret, il padre sprofondato nella depressione, aveva riposto tutto il suo amore morboso verso la figlia. La teneva chiusa nell' enorme dimora impedendole di uscire e quindi di cercare marito. Aveva ormai raggiunto i diciassette anni ed ogni donna della sua società aspirava ad uno sfarzoso matrimonio. Ma a lei fu negato anche di amare. Tentò più volte di fuggire ma sempre in vano.
Solo una volta si era avvicinata alla libertà ma un incontro alquanto magico aveva cambiato tutto.
Genere: Drammatico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Quando risalì a cavallo non fece molta strada, perché il sentiero era bloccato. Non era un albero e nemmeno una roccia. Skye si avvicinò di più per cercare di capire cos'era quella grande cosa che ostruiva la strada. Allungò il braccio puntando la luce verso la sua direzione e vide questo gigante animale bianco ricoperto di sangue accasciato a terra, ma ancora non riusciva a comprendere cosa fosse. Ansimava e gemeva silenziosamente finché la luce della torcia non attirò la sua attenzione. Girò il muso e finalmente Skye poté vedere che aveva un aspetto canino. Aveva degli intensi occhi gialli segnati dal dolore e non appena vide la ragazza le sue pupille si allargarono e si agitò improvvisamente. Skye indietreggiò con il cavallo vedendo il repentino movimento dell'animale che aveva tentato di rimettersi in piedi ma invano. Ricadette a terra lanciando uno stridulo di dolore. Adesso era rivolto con il corpo verso Skye e la ragazza sbigottita riuscì a capire per la prima volta cose fosse, un lupo dalle mastodontiche fattezze. L'animale continuava a guardarla gemendo, non riuscendo più a muovere. Skye da parte sua era paralizzata, non riusciva a comprendere come potesse esistere una creatura di tale portata. Aveva letto centinaia di libri durante gli anni e nessuno riportava di una creatura simile ad un lupo e di quella grandezza. E allo stesso tempo si chiedeva cosa avesse potuto ridurlo in quel modo. Ma per quante temesse di avvicinarsi all'essere, sentiva una tale empatia che le fu impossibile rimanere ferma a guardare. Nonostante il suo corpo tremava anche se non faceva freddo, scese da cavallo e prese dalla sacca attaccata alla sella i medicinali che fortunatamente aveva portato. Si avvicinò con cautela, a passo lento per non sembrare una minaccia. L'essere rimase fermo a guardarla in silenzio cercando addirittura di non digrignare i denti per il dolore. Skye lo capì e sorrise per il fatto che le stava permettendo di avvicinarsi senza opporsi o ringhiare.

"Non preoccuparti, non ti farò del male." Sapeva che l'essere non poteva capire cosa stesse dicendo, ma sperava che il suo tono di voce potesse rassicurarlo in qualche modo.

Adesso che gli era difronte poté capire da dove veniva tutto quel sangue. Aveva un profondo taglio sul dorso e altre ferite superficiali che non necessitavano di punti. Con cautela si inginocchiò cercando di evitare quei occhi gialli che la fissavano. Prima ricoprì con un unguento curativo le ferite minori toccando delicatamente la pelle, poi con indecisione e timore prese l'ago. Non appena il lupo lo vide sbuffò ma rimase fermo come ad invitarla a fare quel che doveva.

"Non l'ho mai fatto ma... meglio di niente giusto?" Nonostante era la sua prima volta sapeva come fare. I libri di Ruth e i suoi insegnamenti erano finalmente tornati utili e anche se aveva paura che l'essere facesse qualche strano movimento, affondò l'ago con decisione.

Il lupo non emise alcun suono per tutto il tempo, tanto che Skye pensò fosse svenuto o peggio, perché il sangue sul terreno era davvero tanto. Al contrario i suoi occhi erano più vivi che mai e non smettevano di guardarla.

"Non pensavo di piacere così tanto agli animali." disse ad alta voce, "effettivamente un giorno un gatto si era intrufolato dentro casa e non faceva altro che seguirmi. Era un batuffolo nero." raccontò con il sorriso sulle labbra. "Quasi fatto." si avvicinò con la bocca e tentò di tagliare il filo con i denti ma al contrario lo tirò e lupo gemette. "Scusa!" esclamò. Con più cautela tentò una seconda volta e ci riuscì.

Adesso dovrei fasciare la ferita, ma come faccio? Dovrebbe alzarsi.

Come se avesse intuito, l'essere cercò di alzarsi e riuscì a mettersi seduto. Adesso che non era più sdraiato era di gran lunga più alto di Skye ma fortunatamente la ragazza riuscì ad arrivare alla ferita e a fasciarla circondandolo più volte.

"Finito, dovresti essere apposto adesso." disse sorridendo e soddisfatta del suo operato. Alzò gli lo sguardo verso la creatura, che tranquilla la guardava e per un attimo si perse in quello sguardo. Sentiva qualcosa di strano, la stessa sensazione che sentiva quando guardava verso il bosco, adesso la provava difronte a quella bianca creatura comparsa dal nulla. "Che cosa sei tu?" mormorò e come se la sua mano si muovesse da sola cercò di raggiungere il suo muso.

D'improvviso degli ululati in lontananza ruppero la quiete e la pupilla della creatura si rimpicciolì e si voltò di scatto dietro di se. Skye non capiva il perché sembrasse così agitato, credeva che quello fosse il suo branco. La creatura tentò di mettersi su quattro zampe ma aveva perso troppo sangue e ricadde a terra stremato. Nuovamente degli ululati si udirono, ma sta volta erano più vicini. La creatura più agitata che mai continuava a guardare la ragazza e dietro di se. Preoccupata Skye cominciò ad indietreggiare, ma quando l'ultimo ululato si diffuse nell'aria, più vicino che mai qualcosa successe.

"Vattene!" Nel sentire quella voce femminile nella testa Skye trasalì e si girò attorno impaurita. "Te ne devi andare!" disse nuovamente la voce, solo in quello momento capì che era la creatura a parlarle. Se poco prima era impaurita adesso era sia terrorizzata che affascinata. "Stanno arrivando i miei compagni, se ti trovano qui potrebbero ucciderti!"

Con quella minaccia Skye indietreggiò correndo verso Leila. Solo ora si era accorta che la puledra stava fremendo e con il cuore i gola salì sul cavallo. "Vai!" gridò calciando. Leila cominciò a correre più che mai mentre Skye si girò per un ultima volta a guardare quella lupa che sparì nell'oscurità della notte.

Che cosa è successo?!

 

Lucas tornò a casa dopo una settimana dall'accaduto. Skye era tornata immediatamente a casa dopo quello che era successo e fortunatamente nessuno aveva notato la sua assenza. Ma era distratta, continuava a perdere la concentrazione ripensando in continuazione a quello che era successo. A Lucas non passò inosservato ma decise di non indagare, quello che a lui importava era che non fosse scappata come tutte le volte che partiva e come premio gli fece un regalo.

"Skye come sai domani c'è una festa in città e dato che ti sei comportata bene vorrei portarti." lo disse con tono serio, privo di affetto, ma a Skye non importava, finalmente poteva uscire, alla luce del sole e sotto gli occhi di tutti senza avere paura di doversi nascondere.

"Grazie padre!" disse abbracciandolo. Forse sta cambiando, pensò ingenuamente.

Ogni solstizio d'estate si festeggia in tutta Omernia l'Avvento del Mago. Circa 150 anni fa il regno stava soffrendo un'enorme siccità e si stava impoverendo come non mai. I campi si seccavano e gli animali morivano. Però si dice che un giorno un uomo proveniente dalle Lande Desolate dell'Est si presentò al re dicendo di poter far risorgere letteralmente il regno. Il re accettò e l'uomo lanciò un incantesimo. In circa un mese il regno era più prospero che mai. Ogni anno è quindi tradizione festeggia la prosperità del regno. Nonostante è solo una leggenda, gli anziani dei piccoli villaggi sono convinti che il mago sia veramente esistito e lo venerano come un dio.

Quel giorno il padre aveva invitato a casa la sarta del re che creò per Skye uno dei vestiti più belli che lei aveva mai visto. Era di un rosso scarlatto con piccole pietre preziose sul petto e sul corsetto e un bellissimo scialle color carminio. Era perfetto sulla sua pelle bianca e sui suoi capelli corvini. Era così entusiasta che quasi dimenticò gli avvenimenti della settimana prima.

Arrivato il giorno tanto atteso, Skye stava morendo dalla gioia. Quando una sfarzosa carrozza li venne a prendere alla loro dimora, si senti come una di quelle principesse delle storie di Ruth. La ragazza però non poté godere il viaggia come voleva, Lucas le aveva impedito di togliere la piccola tenda nera che copriva il finestrino.

"Non è un bello spettacolo." le aveva detto. La ragazza sapeva bene a cosa si riferiva.

I bassi fondi della città pullulavano di poveri e vagabondi dalla pelle vecchia e nera segnata dalle più disparate malattie. Ma era anche la via più veloce per arrivare nella parte sontuosa e ricca della città abbellita dal possente castello che si ergeva davanti la piazza principale. Con poco più di mezz'ora erano giunti alla loro destinazione e finalmente Skye poté guardare ciò che la circondava. Erano in coda ad altre carrozze di lusso come la sua, mentre altri nobili passeggiando si dirigevano all'entrata del castello.

"E' tutto così... Bello!"

"Non abituartici troppo." disse lui scorbutico ma lei era troppo felice per lasciare che la sua negatività la ferisse.

Dopo una breve attesa poterono finalmente uscire dalla carrozza e Skye si sentì rinascere una seconda volta. Il padre con lei sottobraccio, come se fosse la sua dama, la portò dentro il castello per fare i loro servigi al re. Il vecchio re fu entusiasta nel conoscere la donna che dava continui capogiri al suo uomo di fiducia.

"Sire," disse chinando il capo, Skye seguì i suoi movimenti. "Queste è mia figlia."

"Lucas, vecchio mio" lo chiamò ridacchiando dal suo trono fatto d'oro e diamanti, "Su non ce n'è bisogno." gli disse dato che si erano visti solamente il giorno prima.

"La ringrazio maestà."

"Quindi questa fanciulla è tua figlia, è una bella donna." disse posando i suoi occhi vivaci su di lei. Nonostante l'età, la robustezza del suo corpo, i capelli grigi e la barba lunga, sembrava avere lo spirito di un giovane "Non sarà difficile per lei trovare marito."

A quelle parole Lucas rimase impassibile, ma Skye sapeva che dentro lui stava crescendo la rabbia. "Ha ragione sire." rispose con freddezza.

"Suvvia Lucas!" esclamò notando il gelo nei suoi occhi. "Tu stesso mi ha detto che tra qualche mese compirà diciotto anni."

"Come ho già detto mio re, ha ragione." disse fissando il vecchio, che invece sembrava divertito. Era un uomo che amava stuzzicare, notò Skye. Già le piaceva.

"Va bene vecchio mio, adesso lascia spazio agli altri invitati." disse ridendo "E' stato un piacere Skye." la ragazza gli sorrise con imbarazzo. Non sapeva minimamente come doveva comportarsi difronte ad un re, anche se l'aveva studiato.

Quando Lucas si inchinò per congedarsi, Skye non aspettandoselo chinò la testa goffamente generando le risa del re. Credo di aver fatto una figuraccia...

La serata proseguì meravigliosamente per la ragazza, non si fermò mai, ballò e mangiò il cibo più squisito che avesse mai assaggiato. La musica era leggiadra così come gli invitati con i loro vestiti eleganti che ondeggiavano mentre danzavano. Lucas non la lasciò mai per un secondo ma a lei andava bene, già trovarsi lì le destava un enorme gioia. Spesso si fermava a guardare le guardie e i cavalieri reali, così affascinanti e risoluti. Avevano delle armature argentate e un mantello rosso scuro. Il tutto emanava un'aura così regale. Per un secondo Skye si sentì gelosa. Voleva anche lei essere come quei cavalieri, le donne soprattutto erano così affascinanti e non avevano per nulla perso la loro femminilità, anzi sembravano delle dee e Skye voleva essere come loro, forte e indipendente.

Durante il tragitto per tornare a casa realizzò che doveva tornare nel bosco, capire cosa era successo. Doveva essere coraggiosa come un cavaliere e scoprire cosa si celava nell'ombra. Voleva di nuovo incontrare quella creatura.

 

|revisionato: 01/07/2020|

 

   
 
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