Fanfic su attori > Cast Supernatural
Segui la storia  |       
Autore: TeamFreeWill    06/10/2018    5 recensioni
Jensen è un cantante country texano.
Jared un barista canadese.
Le loro vite si intrecceranno, ma qualcuno nell'ombra farà di tutto per separarli. :)
Genere: Angst, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jared Padalecki, Jensen Ackles, Misha Collins
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

In trepidante attesa per quel concerto improvvisato, corse al suo hotel, mangiò qualcosa, si fece una doccia veloce e poi via di nuovo al locale di Jared per sistemare il palco e provare quelle che sarebbero state le canzoni da suonare, mentre il moro sistemava il locale prima dell’apertura.

“Sei agitato?!” fece a un certo punto Jared avvicinandosi a Jensen, seduto sullo sgabello al centro del palco, chitarra poggiata sulle gambe.

“No!” ma poi si corresse, ”....cioè si...ma....come si dice....chi non risica non rosica!” fu la risposta del biondo.

“Giusto Tristan!” convenne Jared, “Ma devi stare tranquillo. I miei clienti non ti tireranno addosso i pomodori....Sei davvero bravo a…” ma non finì la frase che il cellulare squillò. 

"Scusami...." disse verso Jensen poi si allontanò per rispondere.

Circa dieci minuti dopo, quando ritornò, Jensen notò che il ragazzo era alquanto nervoso e turbato. Stringeva il telefono e respirava affannosamente.

"Hey!" Disse andandogli incontro, la chitarra appoggiata a terra sul palco, "Tutto bene?" 

Jared, perso nei suoi pensieri non si accorse di essere chiamato. Si sedette su una sedia, i gomiti sul ginocchio, la testa tra le mani.

"Jared?" fece il biondo posandogli una mano sulla spalla e solo in quel momento il moro lo sentì.

Jared alzò la testa e puntò lo sguardo negli occhi di Jensen.

Non che il biondo non avesse notato gli stupendi occhi di Jared...ma in quel momento erano un qualcosa d'indescrivibile. Troppo intensi...troppo vivi...

"Cosa?!" 
Jensen deglutì e allontanandosi appena, distolse lo sguardo.

“Ti ho chiesto se va tutto bene.” fece, la voce un po’ più alta del solito, il cuore impazzito.

“No…Cazzo no! Il mio ex …E’ un osso duro...non accetta che l’abbia lasciato e….Ma cos'hai?”

Jensen era senza parole e a bocca aperta. Quel stupendo ragazzo era gay? Come lui? 

“Io…non pensavo fossi….cioè…Non è come pensi!” balbettò in fretta capendo dall'espressione di Jared che forse era stato frainteso.

“A no?” fece infatti, stringendo gli occhi.

“No, assolutamente no….Visto che siamo sulla stessa lunghezza d’onda in fatto di gusti!” disse tranquillamente facendo l’occhiolino all'espressione assunta da Jared e ritornando, poi a provare, le canzoni. 

Non poteva sapere che il cuore di Jared, proprio come il suo, era esploso dalla felicità a quella notizia e con quei pensieri, Jared, andò ad aprire il locale ai clienti con un sorriso stupendo.

Persi in quello che stavano facendo entrambi però, senza farsi vedere uno dall'altro, ogni tanto si guardavano di sottecchi. Sguardi sfuggevoli , brevi ma intensi.

Ma fu solo con l’inizio del concerto, durante l’esecuzione di una magnifica ballata, che i due ragazzi incrociarono gli occhi. 

Complice la luce, la canzone, l’atmosfera soffusa del locale per un secondo il mondo sparì, il cuore batté forte, lo stomaco si contorse e i due ragazzi non poterono far altro che sorridersi dolcemente. 

Gli occhi di Jensen più verdi che mai, gli occhi di Jared luminosi. I cuori di entrambi che battevano forte. 

Entrambi stavano provando qualcosa che mai avevano provato prima in vita loro. Forte. Intenso. Puro. Magnifico. Viscerale. Vivo. Perfetto. 

Nella stanza, in quel momento, c’erano solo loro due, avvolti dalle note di quella ballata dolcissima e da quella magia, magia che fu interrotta bruscamente da qualcuno che lanciò a terra una bottiglia di scotch presa a un supermercato e da un’imprecazione poco carina rivolta al padrone del locale.

L’uomo, visibilmente ubriaco o peggio, stava al centro del locale.

La musica cessò di colpo e tutti si voltarono prima sulla fonte del rumore e poi verso Jared che, colto di sorpresa, gridò: “Ma cosa?! Oddio Matt! Ma come ti permetti? Fuori di qui ” ed era furioso.

“NO!” e barcollò avanzando verso il bancone del bar. 

“Stai dando spettacolo! Fuori!” ripeté il moro, l’indice che puntava verso l’uscita, il respiro affannoso.

Jensen, già in piedi pronto a intervenire, continuava a posare gli occhi prima su uno e poi sull'altro. Quel tizio era fuori di sé e molto pericoloso.

“Io…sto….dando spettacolo? IO?” ignorandolo completamente. “Tu... semmai!” 

“Ma cosa stai dicendo?!” arrossendo leggermente a quell'accusa, gli occhi che vagarono istintivamente su Jensen.

Quel gesto non sfuggì all'ex fidanzato che, se possibile divenne ancora più furioso e offensivo. Pazzo di gelosia. Evidentemente aveva assistito al gioco di sguardi durante l’esibizione e questo lo aveva fatto infuriare. 

“Avete capito il caro e buon Jared Padalecki?!” biascicò rivolgendosi alla clientela con fare plateale, che imbarazzati, non lo guardavano anzi... “…mi lascia perché dice che sono troppo geloso e poi fa il cascamorto con il musicista davanti a voi tutti‼ Jared ho sempre pensato fossi una …” rivolgendosi al moro “...puttana con quei sorrisi e quegli sguardi”

Jensen non ce la fece più! Posò un ultimo sguardo al moro, che dalla rabbia e anche dalla vergogna, sembrava essersi paralizzato sul posto, e si parò davanti a Matt. 

Sguardo duro. Una rabbia dentro mai provata. “Scusati immediatamente!” sibilò.

“No!” l’alito che puzzava di scotch.

“Scusati!” ripeté Jensen, i pugni stretti lungo i fianchi. La gente che tratteneva il fiato come Jared, che sentendolo, aveva alzato lo sguardo. 

“Che c’è? difendi la tua puttana?” sghignazzò malefico, Matt.

“Stai superando il segno! Non costringermi a buttarti fuori a calci in culo!” sibilò il biondo, avanzando verso di lui con fare deciso.

“Fallo…cowboy!!” 

Qualcosa scattò in Jensen a quel nomignolo. Il temperamento texano che c’era in lui prese il sopravvento.

“Come vuoi, brutto figlio di puttana!” 

Lo prese per un braccio e cominciò a trascinarlo per il locale e ci riuscì abbastanza facilmente , dato che Matt era ubriaco e quindi con poca stabilità fisica.

Per Jensen, una soddisfazione enorme. Per Matt un’umiliazione mai provata! 

Dio! La gente che mormorava alle sue spalle! No! Era troppo!. 

“Lasciami, bastardo!” disse mentre, puntando i piedi, si fermava di colpo. “Me ne vado.... da solo!”

“Bravo! Vattene e non farti più vedere” disse il biondo lasciando la presa. Ma fu un errore.

Fu un attimo. Jensen non se ne rese nemmeno conto, come non se ne rese nemmeno conto Jared.

Matt, prima di uscire dal locale , come il vigliacco che era, scattò in avanti e colpì al viso il biondo che barcollò, tanto fu colto di sorpresa. Il pugno di Matt , lo raggiunse in pieno, con una forza che solo la mancanza di inibizione dell’alcool poteva concedere. 
E dopo aver colpito, Matt, scappò fuori dal locale, sparendo velocemente in qualche vicolo.

“Oddio!‼!” gridò Jared andando da Jensen, che per un attimo rimase piegato in due, dato che il dolore per il pugno ricevuto gli era esploso fragorosamente nel cervello. Lo afferrò per le spalle, aiutandolo a mettersi dritto e poi gli prese il viso tra le mani, ispezionando il segno rosso che indicava il punto dove le nocche avevano colpito con violenza .

I clienti, spaventati pure loro, accorsero intorno ai due per vedere come stesse Tristan, ma il biondo, dopo essersi inebriato del profumo di Jared e del tocco delle sue dita sul punto ferito, disse che stava bene.

“Bene?” ironizzò il moro, “Lo zigomo ti sta diventando come una mongolfiera! Va di là...nel mio studio. Ti raggiungo e vediamo di sistemare questo Picasso!” cercò di scherzare , alludendo al lineamento del viso appena distorto dal gonfiore.

“Ma...no…. Io...” 

“Va!” ordinò e Jensen eseguì. Meglio non contraddirlo!

Mentre lo aspettava appoggiato alla scrivania senti dire da Jared che per stasera, visto quello che era successo era meglio chiudere prima il locale e ovviamente i clienti furono più che d’accordo.

“Ma perché?! Volevo suonare ancora!” disse infatti imbronciato Jensen quando il moro lo raggiunse e si diresse verso la cassetta del pronto soccorso.

“E’ fuori discussione, Tristan...domani sera suonerai. Ti sei beccato un pugno per causa mia!” !” e si avvicinò. Una mano a sollevargli il mento e l’altra a premere il ghiaccio secco sullo zigomo..

Jensen si zittì immediatamente. Poteva perdersi nello sguardo di Jared. 
Il folle desidero di baciare quelle labbra così sottili, il suo profumo che lo stava stordendo.
Possibile che qualcuno potesse colpirlo in quel modo e in così poco tempo?!

“Jared....” fece Jensen, il respiro ora affannoso come pure quello di Jared, ”... è valsa la pena prendersi un pugno per te” 

“Davvero?” la distanza che si accorciava.

“Si” solo un respiro li divideva, “...e lo rifarei se quel tizio ti...”

Ma non finì la frase. Il mondo sparì e il tempo si congelò.

Jared appoggiò le labbra su quelle piene del biondo, le saggiò, le mordicchiò. Le fece sue. 

Costrinse, dolcemente, il biondo a dischiudere la bocca, il corpo che aderiva perfettamente con quello di Jensen, le mani di Jensen sui fianchi del moro.

Le teste inclinate a trovare la giusta angolazione affinché il bacio divenisse più intimo e bagnato, le lingue che danzavano perfettamente mandando stilettate di piacere continuo. 

Un’emozione mai provata. Pura. Viscerale. Magica.

Solo il bisogno d’aria li fece staccare e appoggiare fronte contro.

“Jared....” fece Jensen sospirando cercando di baciare di nuovo le labbra sottili e invitanti del moro.

”Tristan...”fece Jared andando incontro al biondo, che sentendo quel nome, per la prima volta, si pentì di averlo dato. 

Strinse gli occhi e cacciò in un angolo del suo cervello quel senso di colpa. Non voleva pensarci. Perché rovinare quel momento stupendo? Aveva tempo per dirgli la verità. La vacanza era ancora lunga...avrebbe trovato il modo di spiegargli ogni cosa e del perché avesse mentito.

Fuori dal locale, intanto, sotto un lampione, qualcuno stava osservando la scena dei due ragazzi che si baciavano appassionatamente. 

Le labbra strette, sguardo di fuoco puntato verso la finestra, i pugni stretti talmente tanto da segnare la pelle del palmo.

 

  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Cast Supernatural / Vai alla pagina dell'autore: TeamFreeWill