Anime & Manga > Boku no Hero Academia
Segui la storia  |       
Autore: Look at Hilda    07/10/2018    0 recensioni
[ SPOILER per chi non è in pari con la terza stagione!!! ]
Nulla più che una raccolta di piccole e leggere one - shot riguardanti scene di vita quotidiana di Kirishima e Bakugou.
Attualmente a rating verde, IC il più possibile ( spero ), contenente un sacco di fluff ( e prossimamente angst ).
n°1 - Quando Bakugou dorme, Kirishima che combina?
n°2 - Ci sono molte cose che Kirishima ama di Bakugou. Le bakutette sono nella sua top3.
n°3 - Kirishima, fin troppo spesso, riesce a stuzzicare parti di Bakugou che il ragazzo odia di sé stesso.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Katsuki Bakugou, Kirishima Eijirou
Note: Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

~ ` Rating: verde `
~ ` Parole: 1228 `
~ ` Tag: first kiss ; IC ( si spera ) ; slice of life `
~ ` POV: Bakugou `
~ ` Prompt: Kirishima, fin troppo spesso, riesce a stuzzicare parti di Bakugou che il ragazzo odia di sé stesso. `
 

What a naive boy ...
 

In molte occasioni, Bakugou si sentiva irrimediabilmente distante da Kirishima, ed in generale anche da tutti gli altri. Pur ponendosi sempre con quei modi irriverenti, bruschi e forse anche maleducati, talvolta si fermava a pensare ━ più spesso di quanto si potesse pensare, in effetti. Rimuginava spesso e volentieri sulle cose, smontava i concetti e li ricomponeva per capirli, per assimilarli, sino a quando non si poteva ritenere soddisfatto al cento percento. Non era poi così lontano, in fin dei conti, dal suo ‘ caro ‘ Midoriya, con i suoi sproloqui a mezza voce nei momenti più improbabili. La sola differenza, era che Bakugou tendeva principalmente a stare in silenzio, a ragionare senza rendere persona alcuna partecipe dei suoi ragionamenti. Perché li riteneva personali, perché si credeva migliore degli altri, e quindi non capiva di aver bisogno di sentire anche i punti di vista altrui prima di arrivare ad una risposta. 
Questo, senza che lui se ne rendesse conto, lo allontanava sempre un po’ di più dagli altri. Perché non si confrontava con loro, non andava a sbattere con il muso contro i problemi, contro gli errori, faceva tutto da solo ━ e così non migliorava. Così non progrediva. Così non maturava. Restava il solito Bakugou testardo, arrogante, infantile. Bizzarro a dirsi che uno come lui si lasciasse bloccare da quella che, alla fin fine, era solo timidezza, insicurezza. Ed era ben nascosta, sì, non era nemmeno l’incarnazione pura e semplice del concetto stesso, ma una sua sfumatura distorta, una sorta di orgoglio indistruttibile che lo rendeva cieco e sordo davanti all’evidenza di non potercela fare a fare tutto da solo.

E piano piano si allontanava sempre di più, quindi, un po’ da tutti quanti. Pur pensando di star facendo dei passi avanti, pur sperano di star riuscendo a legare almeno con Kirishima, di volta in volta si presentava sempre l’occasione adatta a sottolineare ( almeno ai suoi occhi ) di starsi sbagliando.
Per intromissione altrui, generalmente, di qualunque tipo. Qualcuno riusciva sempre a presentarsi alla porta per portare via Kirishima ━ che fosse Kaminari, che fosse Midoriya, che fosse qualche eroe professionista particolarmente ammirato dal rosso ( tinto, Katsuki lo sapeva bene ), o chiunque altro. Apparivano sulla soglia, lo portavano via, e quel babbeo di Eijirou li lasciava fare, con quel suo solito sorriso troppo infantile stampato sulle labbra.
La cosa lo mandava ai matti, lo infastidiva, volendo essere sinceri in tutto e per tutto: tirava fuori la gelosia latente che il biondo non sapeva nemmeno di poter provare. Non si era mai ritenuto il tipo capace di provare sentimenti del genere, semplicemente perché mai prima si era legato a qualcuno abbastanza da sentirne la mancanza. Nemmeno Midoriya, pur essendo suo ‘ amico ‘ ( seppur stentasse a credere che la definizione calzasse per loro, per il rapporto teso che c’era sempre stato ), lo aveva mai fatto sentire così ━ insicuro, spaventato? Il solo pensare a quei due vocaboli alimentava ulteriormente il suo animo rabbioso, facendogli aggrottare le sopracciglia, per poi lasciare stizzito lo spazietto che si era ricavato col tempo su uno dei divani della sala comune. Non voleva saperne. Non voleva vedere. E voleva che Kirishima mettesse sempre lui al primo posto ━ almeno lui. Voleva primeggiare. Voleva vincere. Voleva essere meglio degli altri. Tutto quello per cui aveva lavorato in sedici anni era lì, e lui non riusciva a raggiungerlo, perché appariva sempre qualcuno alla porta per spingerlo qualche gradino indietro e superarlo in fretta e furia.

In genere, quando Kirishima si dimostrava fin troppo disponibile nei confronti di terze persone, Bakugou si esibiva in una ( apparentemente ) immotivata uscita rumorosa e volgare, che oramai i compagni nemmeno notavano più ━ non tutti, almeno. Il rosso ci faceva sempre caso, ma non faceva mai nulla per sistemare le cose, semplicemente perché non pensava ci fosse nulla da sistemare, o un modo per farlo. Si ritirava spesso anche lui, con qualche scusa, e si rintanava nella propria stanza a rimuginare su quanto vedeva spesso fare all’altro, mentre Bakugou steso nel proprio letto faceva lo stesso. Non arrivavano mai a conclusioni nemmeno lontanamente simili, in realtà. Kirishima non immaginava nemmeno lontanamente cosa passasse per la testa del biondo, perché non gliene parlava mai, perché non sembrava fidarsi abbastanza da rivelargli quello che gli passava per la testa. Era arrivato a pensare che in effetti nemmeno gli importasse di lui, che lasciasse la sala comune appena dopo cena sempre e solo perché trovava fastidioso i suoi modi di fare ━ talvolta capitava anche a lui, in effetti.
E rimaneva spesso con l’amaro in bocca, il povero Eijirou, che dal caro Katsuki riceveva sempre e solo incognite, mezze risposte, nulla di definitivo od esaustivo abbastanza da dargli speranze o demolirgli quelle che aveva.
Ci aveva impiegato fin troppo tempo, Bakugou, per decidere cosa fare. Ci aveva rimuginato su per mesi, aveva smontato e rimontato il concetto fino all’esaurimento, sino alla nausea, sino a stancarsi e pensare di rinunciare a tutto quanto, senza mai farlo davvero. Ci aveva pensato e ripensato, sino ad arrivare ad una risposta che piaceva solo a lui, che probabilmente avrebbe dato soddisfazione solo a lui ( almeno dal suo punto di vista ) ━ ma non gli importava, perché voleva avvicinarsi un po’ di più a Kirishima, perché voleva quietare per una volta quella latente gelosia di cui non riusciva a liberarsi.

Era stato proprio così che, una sera, dopo l’ennesima uscita stizzita, Bakugou aveva aspettato che tutte le luci venissero spente, per poi zampettare sino alla porta del rosso con passo felpato. Aveva persino fatto la fatica immane di trattenere la propria forza per bussare piano, nella speranza che l’altro fosse ancora sveglio. Per i primi istanti, quelli che Kirishima impiegò a capire se si fosse immaginato quel battito leggero contro la porta o meno, l’altro immaginò di aver perso l’occasione, facendo quindi per tornare alla propria stanza. 
Poi la porta s’era aperta con fare incerto, lasciando emergere un Eijirou con i capelli lasciati morbidi a ciondolare ai lati del viso. Non aveva nemmeno chiesto il permesso di entrare, Bakugou, prima di farlo di propria spontanea volontà spingendo senza delicatezza alcuna l’altro sino al letto di sua proprietà. Si era chiuso la porta alle spalle, aveva osservato brevemente l’espressione stupefatta altrui, prima di avvicinarglisi e sedersi al suo fianco. 
Era stato un primo bacio sciapo, dettato dal gran bisogno di avere certezze, ma comunque caratterizzato dall’inesperienza fin troppo palese del giovane Katsuki. Era stato il suo primo in assoluto, non avrebbe saputo dire se anche per il rosso fosse stato lo stesso o meno, ma fondamentalmente nemmeno gli importava. Forse l’avrebbe solo infastidito ulteriormente udire una risposta negativa. 
Era stato un primo bacio deciso, seppur semplice ( perché, ehy, non si sprecò poi molto, col suo poggiare semplicemente la bocca contro quella dell’altro ). Eijirou era arrossito in risposta, e forse un minimo l’aveva fatto anche Katsuki ━ dalla sua parte, però, ebbe la posizione assunta, con le spalle rivolte verso la luce fioca che filtrava attraverso la finestra. Se anche il suo viso si fosse tinto di rosso, l’altro non avrebbe potuto notarlo.
‘ Interpreta questa cosa come ti pare e piace, ma smettila di dimostrarti così servile con chiunque. ‘, aveva detto poi, conciso e senza pause. Non era stata un’affermazione zuccherosa come la situazione avrebbe dovuto prevedere, indubbiamente ━ eppure le labbra del rosso si tesero ugualmente in un sorriso, mentre annuiva piano in risposta.


 

Look at me, now!
Buonasera!
Se siete giunti a leggere questo piccolo angolino, evidentemente siete riusciti a reggere anche la storia. Complimenti e grazie mille per la pazienza!
Spero sinceramente di essere riuscita a non stravolgere in maniera eccessiva i caratteri dei personaggi ( già che per la prima volta mi sono buttata su un testo completamente dal punto di vista di Bakugou ), ed in caso contrario spero che la cosa non vi abbia dato fastidio!
Vorrei anche scusarmi per eventuali errori grammaticali o di battitura, mi farebbe davvero un sacco piacere se me li faceste notare, nel caso! Ci tengo a migliorarmi, ma a volte da sola non riesco! ;;
Quindi niente, ora scappo e spero mi perdoniate per l’immenso ritardo! Sono famosa ( non saprei ben dire dove ops ) per i miei improvvisi blocchi, soprattutto nei periodi in cui sono impegnata. E tra patente e quinta superiore, io qui sto già a sputare sangue, OK.
E quindi niente, ancora grazie mille per tutto quanto, ora scappo e torno a morire male sul libro di storia, è stato bello avere a che fare con voi.
Spero di non aver fatto un casino esitando il testo. Questi dannati editor per avere i codici html mi mandano ai matti, gasp, ogni volta per impostare la OS come quella precedente ci divento scema! ;;


Stay tuned, ladies and gentlemen!
Love, Hilda.

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Boku no Hero Academia / Vai alla pagina dell'autore: Look at Hilda