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Autore: la_pazza_di_fantasy    09/10/2018    0 recensioni
Sono passati cinque anni dalla vittoria della Karasuno che aveva come capitano Kageyama. Cinque anni dalla terza vittoria consecutiva ai Nazionali. Cinque anni dalla scomparsa di Hinata Shouyou
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Prima storia che scrivo su Haikyuu quindi spero di non fare pasticci.
La coppia principale è la Kagehina, ma sono presenti anche le arte coppie 😀
Buona lettura
Genere: Demenziale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Shouyou Hinata, Sorpresa, Tobio Kageyama, Tooru Oikawa, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Miki era all'aeroporto e stava aspettando che lo chiamassero per il suo volo. Shouyou non si era fatto sentire e lui si sentiva in colpa. Aveva ritrovato suo figlio, ma non poteva portarlo a casa. Aveva chiamato Rei e l'aveva avvisata che Shouyou stava bene. Sua moglie in un primo momento era rimasta spaesata, dopo l'aveva riempito di domande come se non ci fosse un domani. Aveva risposto pazientemente a tutte le domande della donna. Aveva sperato, forse inutilmente, che suo figlio cambiasse idea, che partisse con lui, ma forse non era il suo giorno fortunato. Si alzò dalla sedia dove si era sistemanto aspettando il volo e si incamminò per prendere il volo senza prestare attenzione alle grida intorno a lui. Solo dopo si accorse che era la voce di Shouyo. Si girò verso la fonte della voce e vide arrivare suo figlio di corsa, per quanto gli permettevano le stampelle. Lo aspettò.

-scusa, non avevo riconosciuto la tua voce- disse l'uomo sorridendo al ragazzo-

-fa niente. Sono andato in ospedale e mi hanno dato le stampelle. Mi rallentano molto- disse il ragazzo sorridendo e avanzando verso l'aereo insieme al padre.

-ti sei anche tagliato i capelli- Shouyou sorrise. Aveva fatto crescere i capelli solo per non farsi riconoscere dagli altri. Adesso che stava tornando in Giappone non servivano più, e poi gli davano solo un enorme fastidio. 

-perchè sei scappato?- chiese Miki una volta che entrambi furono sistemati ai loro posti.

-è una storia lunga e complessa- disse il ragazzo che sapeva sarebbe scoppiato a piangere al ricordo di tutto.

-siamo su un aereo diretto in Giappone. Abbiamo tutto il tempo del mondo- rispose l'uomo guardando con aria di sfida il figlio e facendogli capire che non avrebbe accettato un no come risposta.

-okay- sussurrò Shouyou prima di iniziare a raccontare tutto al padre.

 

 

 

Natsu non sapeva più che fare. Appena aveva visto la veloce sul computer aveva riconosciuto suo fratello e aveva chiama il prima possibile Tobio per farselo passare. Ma il ragazzo con aria affranta gli aveva risposto che Shouyou era sparito poco dopo la partita, non si era nemmeno fermato per la premiazione. Natsu, una volta chiusa la chiamata, era scoppiata a piangere. Com'era possibile che suo fratello non avesse un minimo di considerazione per loro? Erano passati tre giorni e, parlando con Tetsu aveva scoperto che il suo ragazzo aveva conosciuto Shouyou però con un altro nome. Gli aveva detto anche di essere rimasto scioccato per gran parte del tempo. Aveva riconosciuto il ragazzo da quando era entrato, ma solo dopo l'azione dell'ultimo set e sentendo il nome del ragazzo gridato dagli amici del fratello aveva capito che Simon era Shouyou. Non aveva il suo numero, ma aveva dato alla ragazza il contatto su intagram. Natsu aveva provato a contattare il fratello senza successo, anche Tobio non aveva ottenuto risultati. Come ultima spiaggia anche Tetsu aveva provato a contattare il ragazzo, ma non aveva ottenuto risposta.

Natsu si rannicchiò ancora di più sotto le coperte. Non aveva voglia di uscire per nessuna ragione al mondo. Nemmeno per le creaps alla nutella che sua madre stava cucinando. Niente l'avrebbe fatta uscire dal suo giaciglio, nemmeno Tetsu con un vassoio pieno di creaps.

Suonarono alla porta, era di sicuro suo padre che si era di nuovo dimenticato le chiavi, oppure era troppo pigro pure per aprire una porta.

-NATSU VAI AD APRIRE!- e ovviamente sua madre non aveva assolutamente intenzione di spostarsi dalla cucina. La ragazza sbuffò, possibile che dovesse fare tutto lei? E meno male che aveva detto che non si sarebbe mossa dal letto. Arrivò davanti alla porta ancora in pigiama e l'aprì non curante del freddo gelido di dicembre. Quello che vide per poco non la fece urlare. Sulla soglia della porta c'erano suo padre con tre valigie e, poco dietro di lui, Shouyou che si reggeva con delle stampelle e un sorriso stupido sulle labbra.

-TU!- gridò la ragazza tirando un ceffone al fratello per poi abbracciarlo. Si, lei faceva così con tutti: prima li picchiava e poi li abbracciava e piangeva. Shouyou ricambiò l'abbraccio della ragazza lasciandole un bacio sui capelli rossi e ribelli come i suoi. La guardò meglio e constatò che la sua piccola sorellina era cresciuta molto, ed era diventata davvero una bellissima ragazza. Quanti ragazzi le avevano spezzato il cuore mentre lui era in Italia a fare lo stupido?

-sei uno stronzo coglione. Ti rendi conto di quello che hai fatto? E poi perchè non rispondevi ai messaggi su instagram?- disse la ragazza aiutando il padre con le valigie. Rei sentendo tutto il chiasso dalla cucina si era affacciata e in quel preciso momento stava stritolando il figlio.

-scusatemi. E' stato un momento di debolezza, ma ora sono di nuovo qui, un po ammaccato, ma ancora intero- disse il rosso indicando la sua gamba sinistra. Poi guardando la sorellina negli occhi continuò -non ho risposto perchè volevo parlarvi di persona per spiegarvi tutto-

-quindi parlerai anche con Tobio?-

-si,  ma domani, ti chiedo solo di non dirglia ancora niente. Voglio fargli una sorpresa- il ragazzo sorrise mentre Natsu scuoteva la testa sconsolata. Poi prese un braccio del suo fratellone e se lo trascinò in camera per non far sentire la loro conversazione ai genitori.

-quindi vuoi fargli un regalo..-

-NO! C'è si ho un regalo per lui, ma non quello che pensi. Sopratutto se non mi vuole più parlare mica posso costringerlo!- disse il ragazzo diventando rossp come i suoi capelli. Ma cosa andava a pensare la sua sorellina?

-okay, okay. E dimmi cosa ti ha spinto a scappare? Se non ricordo male prima hai detto che avresti risposto a tutte le mie domande- la ragazza si mise a gambe incrociate sul suo letto.

-non ho detto proprio così, ma parlerò solo se anche tu mi racconterai tutto quello che ti è successo. Devo picchiare tutti quelli che ti hanno fatto star male- disse il ragazzo risoluto sedendosi anche lui sul letto della ragazza e stendendo la gamba sinistra.

-allora devi partire col picchiare te stesso- disse la ragazza ridendo.

-a quello ci hai già pensato tu. E' iniziato tutto qualche settimana prima del diploma- e a quella frase Natsu si fece attenta. Avrebbe scoperto il perchè della cazzata del fratello.

 

 

 

 

 

 

 

ANGOLO AUTRICE

Odiatemi pure, ma il prossimo capitolo sarà l'ultimo quindi non potevo svelare tutto adesso. Allora tutti i misteri saranno risolti.

la_pazza_di_fantasy
   
 
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