When your whole world is Black
#2. Non c’era niente di più sbagliato
Gli occhi di decine di elfi domestici decapitati seguivano i suoi passi lungo gli stretti corridoi della casa, un profumo rancido e stantio a insozzarne i contenitori di vetro e argento.
Sei feccia, un putrido scarto nato per errore nella nostra famiglia.
Sirius si fermò, la bacchetta in pugno; era cresciuto con quegli occhietti vitrei a valutare ogni suo passo, ogni sua parola, come se potessero capire chi era davvero. Erano, più di ogni altra cosa, la rappresentazione del male che albergava nei cuori dei Black.
Io ho scelto la luce, però, pensò cupamente il giovane mago.
Non
c’era niente di più sbagliato che esser giudicati
da delle teste avvizzite.
[110
parole; prompt: 096.
Light – Sirius Black, prima del
suo quinto anno a Hogwarts]
[Questa drabble partecipa al'iniziativa ‘Oh, Darling, Where've you been?’ - 100 Prompts su Livejournal]
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Note dell'Autrice ✬
Come accadde? Perché questa è diventata una raccolta? Forse perché non ho pensato che, partecipando a questa iniziativa, sarebbe potuto capitare - data la mia fissa per Sirius - di poter di nuovo scrivere di lui? Eh, sì. Così, eccomi. Again. Nuovi titolo, un secondo capitolo a ricordarci che bel posto sia Grimmauld Place, e che bello fosse lo sport della dolcissima zia Elladora, amante della decapitazione degli elfi. Chissà che bella infanzia, eh? Chi non vorrebbe dei parenti del genere? Nessuno, esatto. Poi ci si stupisce se Sirius è fuggito. Cacchio. Vorrei vedere voi, in un posto così, con gente così, e con l'alta possibilità di venir pure spinti tra le braccia dell'Oscuro Signore dalle vostre cugine pazze. Ehm. Comunque! Ringrazio Harley Sparrow per aver commentato il primo capitolo, è stata molto carina. Ora fuggo!
Un bacione!
Mokochan