I bisogni di Alain
Madamigella Oscar è a cassetta con Andrè, hanno l’aria felice, Andrè
la avvolge nel suo abbraccio, chiacchierano tra di loro, si guardano, si
sfiorano, danno l’impressione di essere complici di chissà cosa! … E’ naturale
che sia così, oltre ad essere marito e moglie, quei due si conoscono da
bambini, ma anch’io la conosco da ragazzino. L’ho conosciuta quando aveva solo
quattordici anni, ricordo ancora il modo in cui si presentò a me: sicura di se,
altezzosa ed un tantino arrogante. Però Ammetto che aveva tutte le ragioni per
imporsi in quel modo, non voleva accettare la carica di Capitano delle Guardie
Reali, ma voleva uscire fuori da quella situazione a testa alta. Caspita se ci
riuscì……. mi batté .. per ben due volte … ricordo ancora l’umiliazione che
provai.
Senza rendermene conto, sussurro ad alta voce: Battuto da una
donna ihihihihih!
“Girodelle cosa Vi prende, adesso
parlate da solo e per di più ridete?”
“Generale .. è che a volte si pensa ad alta voce senza rendersene
conto.”
“Si lo so Maggiore, non solo ci capita di pensare ad alta voce, ma
spesso sogniamo e parliamo mentre dormiamo, sapeste come è interessante
ascoltare chi dorme! .. E’ un modo per scoprire i pensieri e … i sentimenti
degli altri, che fino a quel momento si ignorano!”
“Non Vi capisco Generale?!!”
“Mi capisco io Girodelle, a proposito
Maggiore, ho deciso che stasera faremo il turno di guardia.”
“Come volete Generale, per me i Vostri ordini non si discutono.
Non solo per i gradi che ci separano, ma anche per il rispetto che ho per Voi!”
“Vedremo Maggiore, se sarà davvero così!”
Che strano discorso che ha fatto il Generale, chissà cosa voleva
dire …. Ma!!
“Joséphine, non ti sembra strano che Oscar stia a cassetta con Andrè?”
“Certo che lo trovo strano Marianne, per me quei due non la
raccontano giusta, sono sicura che ci nascondono un dolce segreto.”
“Ne sei convinta sorella?”
“Sicurissima Marianne, ma hai visto che faccia ha fatto Oscar
quando le abbiamo chiesto se fosse in dolce attesa?! Se non fosse arrivato
nostro padre in quel momento, sono sicura che ce l’avrebbe confessato! … A
proposito di nostro padre, sai che stamattina è venuto in camera mia?!!”
“Cosa voleva da te Joséphine?”
“Sapere delle pezze di Oscar.”
“Ihihihih … Joséphine nostro padre è
davvero incredibile!”
“Incredibile? Io non so se è più disperato o ossessionato da
questo erede! … Però credo che anche lui abbia visto giusto, dato che ha notato
che Oscar ha i sintomi di una donna incinta!”
“Ascolta Joséphine, se i nostri sospetti fossero confermati, mi
chiedo come farà nostra sorella ad affrontare un simile viaggio!”
“Non lo so Marianne, ma in tutta sincerità, anch’io sono
preoccupata per me ….”
“Per te dici? Ma cosa ti succede Joséphine?”
“Vedi Marianne, dopo la nottata movimentata che ho avuto con
Charles, non vorrei che di donne incinte in questo viaggio ce ne fossero due,
anziché una!”
“Ma cosa dici Joséphine! Stai scherzando forse?”
“Affatto Marianne … vedi, riconosco che Charles ed io, ieri notte,
ci siamo lasciati prendere un po’ la mano, forse colpa dell’ambiente tanto
intrigante, oppure per merito di quegli affreschi ihihihih
…. non lo so, comunque, io e Charles non ci abbiamo capito più nulla e ci siamo
comportati come due ragazzini! … Però Marianne sapessi com’è stato bello!”
“Joséphine, non cambierai mai!”
“Su dai Marianne, non dirmi che tu ieri sera hai dormito, perché
vedi .. io non ti crederei ah ah ah!”
“Joséphine, dai!!”
“Beh! Perché adesso fai quella faccia?! Cosa ci sarebbe di male?
Eri o non eri con tuo marito ieri?”
“Basta Joséphine, tu lo sai che non mi piace parlare di certe
cose!”
“Ho capito! Se mi rispondi in questo modo, è perché tu avrai
combinato qualcosa in più di me. E non vuoi dirmelo ah ah
ah!”
Guardo mia moglie, la stringo un poco a me. Mi sorride, lo so che
viaggiare a cassetta non le piace, lei vorrebbe correre su César
…..la capisco, anche per me è lo stesso. Ma staremo assieme, così da tenere al
sicuro il nostro cucciolo……faremo tutto questo percorso in due, non la lascerò
affrontare tutto ciò da sola.
“Oscar come ti senti?”
“Bene Andrè, non ho alcun disturbo!”
Mi risponde sorridendo, con l’aria sognante.
“Nemmeno la nausea?”
“Nemmeno quello Andrè!”
“Bene, almeno affrontiamo il viaggio in tutta tranquillità.”
Le sorrido felice, dopo averla vista per giorni pallida e stanca,
mi fa un immenso piacere vederla sorridere ed un poco più colorita in viso.
“Andrè …”
“Si Oscar …”
“Non ci fermeremo prima di sera, spero che quando lo faremo, le
mie sorelle non mi tormentino più sul mio stato.”
“Vuoi dire che loro già sospettano?”
“Si Andrè, prima che ci mettessimo in viaggio, eravamo ancora
all’interno della taverna, mi hanno fatto un mucchio di domande, volevano
sapere se aspetto un bambino.”
“E tu cosa haidetto loro?”
“Nulla! Perché è arrivato subito mio padre e ci ha interrotte.”
“Beh Oscar, è ben visibile che tu abbia qualche disturbo, chi non
lo noterebbe? Immagina poi per chi ha già avuto dei figli, è facile capirlo!”
“Ma Andrè, io non ho intenzione di nasconderlo, ma almeno vorrei
che mi fosse data la possibilità di metabolizzare la mia nuova situazione.”
“Tranquilla Oscar, vedrai che tutti ne saranno felici, quando
glielo diremo.”
“Già! … Soprattutto mio padre ah ah ah!”
La guardo, è felice! Ed io con lei.
Le prendo una mano, la accarezzo, la porto alle mie labbra…..
“Ti amo Oscar, più di quanto credessi fosse possibile amare……e
saremo sempre insieme, sempre! La mia è una promessa!”
“Lo so, Andrè, lo so. Me lo hai promesso da bambini, e le promesse
vanno sempre mantenute! Sempre insieme…..!”
Ci siamo fermati sotto una grande quercia, per far riposare i
cavalli, una breve sosta prima di partire, il tempo per rifocillarci ……..
“Oscar prendi, assaggia questo piatto, l’ho fatto mettere via dal
garzone della taverna, so che ti piacerà, è buonissimo!”
“Ma no Andrè, è troppo, non ce la faccio.”
“Su dai Oscar …”
“Andrè magari lo mangerò stasera, ma adesso proprio non mi va!”
“Ehi Marianne, hai visto quanto è premuroso il nostro Andrè?”
“Joséphine, Andrè ha sempre avuto attenzioni particolari per
nostra sorella, lo hai forse dimenticato?”
“Certo che no! Ma adesso lo è in modo particolare.”
“Sccc… Joséphine, non vorrei che ci
ascoltasse qualcuno ihihih!”
“Cosa c’è Marianne?”
“Niente Louis, è solo che mia sorella ne ha detto un’altra delle
sue!”
“Generale, prima di fermarci, dovremo accertarci che ci sia un
posto tranquillo dove passare la notte, non come quello dell’ultima volta ihihih!”
“Naturalmente Sassoin, magari in un’abbazia
religiosa, che te ne pare?!”
“No! .. Un momento Signore, non possiamo passare da un estremo
all’altro, appena stamattina siamo venuti fuori da un bordello e adesso Voi
sperate di trovare rifugio tra i religiosi?”
“Perché no Sassoin?!! …. Dopo la
nottataccia trascorsa in quel postaccio, un po’ di raccoglimento non farebbe
male a nessuno di noi, soprattutto a te Sassoin!”
“Ma Signore, io cosa centro! .. Non mi sono forse comportato
bene?”
“E vorrei vedere Sassoin, perché se così
non fosse ….”
“Mi sbatterete dritto dritto in isolamento,
non appena saremo a Parigi!”
“Esatto Sassoin, e visto che lo sai
perfettamente, non serve che io te lo ripeta! .. E adesso ascoltate tutti ..
credo che prima di due o tre giorni, non ci fermeremo in nessun villaggio, stando
alla cartina la nostra prossima tappa sarà l’abbazia di Cluny.”
“Gerard, non mi hai ancora raccontato come hai passato la notte
nel bordello!”
“Come Vuoi che l’abbia passata Alain?!! Ho dormito profondamente,
ero stanchissimo! … E se penso che stasera ricominceranno i turni di guarda! … Ah
Alain che vitaccia la nostra, questa è la seconda missione in pochissimo tempo.
Non ho fatto in tempo a sposarmi che eccomi qui nuovamente lontano dalla mia Alizèe … sapessi Alain quanto mi manca!”
“Ah ahah .. Allora non sono l’unico a
soffrire della lontananza della sua bella!”
“Ma cosa dici Alain? Secondo te, a meno di due mesi dalle nozze,
non dovrei sentire terribilmente la lontananza di mia moglie?”
“Ah La Salle, La Salle! …. Sapessi quanto soffro! … Ma è meglio
non pensarci, altrimenti ci sto davvero male! … Ed è meglio cambiare argomento
Gerard! …. Ma dimmi, non abbiamo avuto ancora modo di parlare del bordello dove
abbiamo alloggiato, come ti è sembrato?”
“Mai visto nulla di simile Alain, avevamo perfino le lenzuola di
seta ah ah ah!”
“Ehi voi due, basta con le chiacchiere, prepariamoci per metterci
in marcia.”
“Sissignore! …… Su Gerard andiamo, prima che il Generale ci urli
addosso!”
E’ sera, abbiamo appena montato le tende, abbiamo cenato da poco,
Oscar, Marianne e Joséphine, sono nelle loro tende, mentre il Generale ha
riunito noi uomini intorno al fuoco.
“Il primo turno di guardia, lo faremo io e il Maggiore Girodelle. Charles, Louis, in via del tutto eccezionale, vi
lascerò riposare per le prime due ore, solo perché non vi ritengo ancora capaci
di sostenere dei veri e propri turni guardia! ..Ma che Vi sia ben chiaro, sarà
cosìsolo per questa sera, perché da domani, le Vostre ore di guardia saranno
come quelle di tutti gli altri, intesi?”
“Sissignore!”
“Bene, dopo di che, il secondo turno, sarà svolto da Andrè, Sassoin e La Salle.”
“Sissignore!”
“Bene, il Maggiore ed io rimaniamo qui, alla nostra postazione,
voi altri potete ritirarvi nelle tende, cercate di riposare al meglio, vi
voglio svegli e vigili!”
“Sissignore!”
“Su dai Oscar, sbrigati sorellina, dicci se sei incinta, non
tenerci ancora sulle spine.”
“Marianne io …..”
Balbetto, inizio a sudare e mi sento il viso caldo, sarò
arrossita…… un respiro, devo calmarmi e riprendere il controllo…. È mai
possibile che non riesca ad abituarmi a certe situazioni? Datemi una spada, mi
sento molto meglio con un’arma in mano! Guardo le mie mani, intrecciate…..la
apro, con la sinistra tocco l’elsa della spada, il solo contatto mi
rinfranca…….
Vedo il lembo della tenda alzarsi, è Andrè che entra.
“Ehi Andrè! Sei capitato al momento giusto, visto che nostra
sorella non vuole dirci nulla, allora fallo tu.”
Immagino l’argomento che da lì a poco le mie cognate tratteranno,
guardo mia moglie, ha un’espressione smarrita, capisco che è in evidente
difficoltà, sfiora la sua spada, con una mano, ha le gote rosse, respira, si
calma.
“Joséphine, Marianne, siete talmente euforiche, cosa vi succede?”
“Su Andrè, non fingere di non capire, tanto sai benissimo cosa
vogliamo sapere da voi due!”
Sorrido appena, e sussurro: “Joséphine, non credo di avere il dono
della veggenza, se non me lo chiedi, non posso certo risponderti!”
Sento una voce provenire dall’esterno: “Ehi Charles, mia moglie è
qui?”
Alzo il lembo della tenda ed esco fuori.
“No Louis, nemmeno Joséphine è qui.”
“Ma dove saranno andate? Non vorrei che si siano allontanate per
le campagne senza dirci nulla!”
“Ma no Louis, dove vuoi che siano?! .. Di sicuro saranno da Oscar,
su andiamo a vedere.”
“Allora Andrè, quello che io e Marianne, vogliamo sapere, è se
Oscar è incinta.”
“ ……………”
“Andrè cosa fai, rispondi! .. Su dai! .. Se non volete che nostro
padre per il momento lo sappia, promettiamo di non dire nulla, vero Marianne?”
“Vero Joséphine! .. Allora?”
Guardo Oscar, è sempre più smarrita, annuisce con la testa,
capisco che debbo dire alle sue sorelle quello che vogliono sapere da noi.
Marianne sorride entusiasta, ci dice: “Tanto Andrè il Vostro
silenzio la dice tutta, vero Oscar? .. Tu aspetti un bambino! …”
Le punto l’indice al ventre, ad indicare il suo piccolo segreto…..
Le guardo con pazienza, un respiro profondo, e rispondo un timido:
“Si ..”
Credo di essere arrossito pure io…..che imbarazzo!
Vedo le mie sorelle esultare per la gioia, immediatamente le porto
alla calma.
“Per favore Joséphine, Marianne, non fate baccano, Andrè ed io non
vogliamo che nostro padre lo sappia in questo modo! … Vogliamo dirglielo quando
avremo l’opportunità di stare da soli con lui!”
“Non preoccuparti Oscar, terremo la bocca chiusa, però dicci, da
quando tempo ne sei a conoscenza?”
“Da ieri sera, dopo che siamo andati via dalla taverna, Andrè ed
io ci siamo recati in paese per andare dal medico ….”
Sentiamo delle voci provenire fuori la tenda.
“Oscar!! ..Joséphine e Marianne sono qui?”
Non faccio in tempo a rispondere a mio cognato, che mia sorella si
precipita fuori sorridendo, sussurra:
“Su venite avanti! .. Charles, Louis, dobbiamo darvi una bella
notizia …”
“Ma come facciamo ad entrare, la tenda non è abbastanza capiente!”
“Su forza, ci stringiamo, venite! .. E poi è questione di un attimo.”
Charles e Louis, lentamente entrano nella tenda, si piegano sulle
ginocchia, Louis ci chiede: “Allora si può sapere cosa succede? Cos’è tutto
questo mistero?”
Con un’espressione intrigante, Joséphine dice: “Ascoltate, quanto
sto per dirvi dovrà rimanere un segreto, almeno finché Oscar e Andrè non lo
comunicheranno a nostro padre.”
Charles ribatte: “Mi spaventate, si può sapere perché tutto questo
mistero?”
“Charles, avremo un altro nipotino! .. Finalmente Oscar e Andrè si
sono decisi!”
Vedo i miei cognati sorridere, il primo a stringerci la mano è
Charles che mi dice: “Congratulazione!! Allora Andrè, sei pronto per avventurarti
in un'altra peripezia? ..”
“Peripezia Charles?”
“Si, quella di diventare padre ah ah ah!”
“Scc.. per favore, non voglio che il
Generale lo venga a sapere in questo modo, non ce lo perdonerebbe mai!”
Louis sorride e ribatte: “Hai ragione Andrè, è meglio che lo
apprenda da voi e in maniera riservata, come se fosse il primo a sapere,
altrimenti andrebbe su tutte le furie!”
Charles continua: “Quando pensate di dirglielo?”
Oscar risponde: “Non certo stasera Charles, è con il Maggiore, ho
avuto l’impressione sin dall’inizio che volesse rimanere da solo con lui.”
“E’ vero Oscar! … Infatti, ha mandato via sia me che Louis, con la
scusa che non siamo ancora sufficientemente in grado di fare il nostro turno di
guardia, ma guarda caso, domani lo saremo!”
Andrè interviene: “Si … è molto strano! .. Se non lo conoscessi,
direi che ha tutta l’aria di volerlo rimproverare. Forse mi sbaglio, ma io ho
questa impressione.”
Le mie sorelle ed i miei cognati lasciano la nostra tenda, per
andare a riposarsi. Andrè ed io rimaniamo soli, ci sdraiamo sulle coperte,
Andrè mi abbraccia stretta, mi bacia sulla fronte, con una tenerezza infinita.
I suoi occhi sono carichi d’amore. Si sta prendendo cura di me, previene ogni
mio pensiero, ogni mia necessità. Potrei perdermi nel calore del suo sguardo,
così profondo, verde come il bosco in cui ci siamo accampati.
“Oscar, dovremo informare anche mia nonna e tua madre……”
“oh….si….lo so, hai ragione…….scriveremo loro, alla prima
occasione…..si…..Andrè, mi fa un po’ paura tutto ciò……”
“Ci sono io con te, lo sai….”
“Chissà come reagirà mio padre…..troverà il modo di assillarci
ancora, vedrai!!”
“Ih ih…basta che mi lasci stare vicino a te, poi dica o faccia ciò
che crede! Ora cerca di dormire, hai bisogno di riposo……”
La stringo forte, le accarezzo i capelli, i suoi bellissimi
capelli biondi, che profumano di rose……piano piano Oscar di addormenta,
accucciata a me…..come quando eravamo bambini.
Sono di guardia davanti al fuoco, imbraccio il fucile, il Generale
ed io siamo vigili, attenti a ciò che potrebbe accadere intorno a noi, lo trovo
davvero strano: con la quantità di uomini di cui disponiamo, siamo solo noi due
a vigilare!
Il Generale è di un silenzio tombale, stasera è così insolito che
non riesco a capire cosa abbia. Sin da quando abbiamo lasciato la taverna è
così strano con me, mi ha rivolto appena la parola, e quelle poche volte che
l’ha fatto, ha usato con me parole sprezzanti. Ha tutta l’aria di volermi dire
qualcosa.
Con il fucile in mano sono di fronte a Girodelle,
lo guardo severamente, non so da dove cominciare,ma dovrò pur dire qualcosa a
questo scellerato, per fortuna lui comincia a conversare.
“Generale, perché mi scrutate in quel modo, ho l’impressione che
voi ce l’abbiate con me.”
“Girodelle in proposito, ho qualcosa da dirVi …”
“Dite pure Generale, forse, ho detto o fatto, qualcosa che non
dovevo?”
“Umm … in effetti! ….”
Vedo il Maggiore guardarmi con insistenza, io certo non posso
tirarmi indietro, debbo chiarire la faccenda e mette le cose in chiaro.
“Maggiore, Voi un tempo, mi avete chiesto la mano di mia figlia
Oscar …….”
Le parole del Generale, mi colgono di sorpresa, credo che la mia
espressione la dica tutta, un tuffo al cuore! .. Sentire pronunciare il nome
del mio amato Comandante, mi procura un’emozione, sussurro appena: “Co….cosa?”
“Girodelle, la Vostra espressione non mi
sorprende affatto, visto che sono a conoscenza dei sentimenti che Voi provate
nei confronti di mia figlia, allora cosa di mi dite al riguardo?!”
Guardo il Generale, credo che la mia espressione sia più seria che
mai, abbasso prima lo sguardo, poi lo tiro su, e tutto d’un fiato, gli dico: “Vedete
Generale, è inutile nascondervelo, tanto l’avete già capito! .. Io amo ancora
Vostra figlia, e questa situazione non mi lascia vivere tranquillo!… Ho l’animo
in subbuglio, e questa missione accanto a lei, non fa che peggiorare la
situazione!”
“Un momento Girodelle, accanto a Voi ci
sono io, e vicino ad Oscar c’è suo marito, non dimenticatelo!”
Vedo il Maggiore lasciarsi andare a un sorriso beffardo, ribatte:
“E come potrei dimenticare che accanto a madamigella Oscar c’è … il suo
attendente.”
“Girodelle, Andrè non è il suo
attendente! Anche se agli occhi di tutti può aver dato quell’impressione, Andrè
non lo è mai stato, e non Vi permetto di rivolgerVi a
mio genero in questo modo! E’ il marito di mia figlia e Voi dovete portargli
rispetto, mi sono spiegato Maggiore?”
“Forse non lo sto facendo Generale? Io posso nasconderlo come
meglio posso, però ciò che provo non può essere soffocato dalla ragione!
Guardo severamente Girodelle, le sue
parole mi lasciano interdetto.
“Signore, capisco che Vostra figlia si sia innamorata di Andrè,
forse era ovvio visto che sono praticamente cresciuti insieme, ma quello di cui
non mi capacito, è che Voi abbiate dato la Vostra approvazione alla loro unione.
Se il motivo era portare avanti il nome del Vostro casato, beh io
per Vostra figlia, avrei volentieri rinunciato al mio, e accettato il Vostro
nome, come avrei anche accettato che i nostri figli avessero il nome Jarjayes,
anziché Girodelle! .. Perché lui e non me?”
Le parole del Maggiore, mi lasciano allibito ma non mi lascio
sopraffare e ribatto: “Girodelle, non pensavo che
l’amore che provate per mia figlia fosse tanto grande! ….In ogni caso,
considerate che Vi ho salvato la vita…..Oscar non avrebbe mai giaciuto con un
uomo che non ama, credetemi. Piuttosto, Vi avrebbe ucciso! E poi temo che si
sarebbe uccisa, per lavare l’onta. L’ho cresciuta con i miei stessi valori,
l’ho capito molto tardi, ma adesso so che solo con Andrè potrà essere felice. Al
di la di tutto, adesso ricordate che è una donna felicemente sposata, e Voi non
dovrete più pensarla, ma levarvela dalla testa, mi sono spiegato Girodelle?”
“Ma Generale, Vi rendete conto di ciò che dite? Voi avete amato in
vita Vostra?”
“Che domanda, certo che si Girodelle! Ho
sposato Marguerite, ed ho sempre amato mia moglie, ma questo discorso non ha
nulla a che vedere con quello di cui stiamo parlato Maggiore. Voi dovete
dimenticare in fretta mia figlia! Non voglio che nascano dissapori tra Voi e
Andrè. In primo luogo, perché sarebbe inappropriata una discussione per una
donna sposata, e poi non dimenticate che dobbiamo portare a termine una
missione, e non possiamo creare delle fratture all’interno della nostra
squadra! E in oltre non dovete dimenticare che mia figlia è sposata e va
rispettata, quindi Vi proibisco di sognarla di notte e soprattutto di ..
immaginarla nel Vostro letto! Questo è davvero troppo per qualsiasi uomo, sia
che per un marito che per un padre! Capito Maggiore?”
Le parole del Generale, mi fanno trasalire, ennesimo tuffo al
cuore, come fa a sapere che sogno sua figlia, forse … no! … Ieri notte ..
allora il rumore della porta … non resisto e domando: “Generale, come fate a sapere
che io sogno Vostra figlia? A questo punto, capisco che siete stato Voi, ieri
notte, a sbattere la porta! Siete entrato nella mia stanza, vero Generale?”
“Si certo, sono stato io, sappiate che ho ispezionato tutte le
stanze, compresa la Vostra, sono entrato, e Vi ho sentito dire cose .. sconce
su mia figlia! Voi la sognavate a letto con Voi, e questa cosa non dovrà più
ripetersi Girodelle, avete capito?”
“Ma Signore, si possono forse controllare i sogni o i sentimenti
di una persona?”
“Certo che no! Ma Voi dovrete controllare non soltanto i Vostri
sentimenti, ma anche i Vostri sogni! …. Non dimenticate, che Voi Maggiore dividete
l’alloggio con altri soldati, cosa sarebbe accaduto, se La Salle avesse
ascoltato le Vostre parole? Lui dormiva profondamente e per fortuna non ha
capito nulla! E se ci fosse stato Sassoin? Non Voglio
nemmeno immaginare cosa sarebbe potuto succedere!
“Avete perfettamente ragione Signor Generale, ma spiegatemi … io
come faccio a reprimere certi impulsi?”
“Girodelle, io sono una persona calma e
comprensiva, ma se qualcuno dovesse mettere a rischio la tranquillità delle mie
figlie, allora credo che perderei la mia ponderatezza, e Dio non voglia che
succeda! Maggiore, Voi siete un uomo di mondo, e sapete che non potreste mai
sperare in alcun modo, ottenere delle attenzioni da parte di mia figlia, e
questo lo sapete! Oscar, oltre ad essere una donna impegnata, è soprattutto
felicemente sposata, quindi .. non voglio sembrarVi ripetitivo
o ironico, ma Voi dovete dimenticarla, e che non si ripeta mai più una cosa
simile! D’ora in avanti, quando saremo in una locanda per alloggiare, avrete
una stanza singola, e nel peggiore dei casi, la dividerò con Voi! Spero di
essere stato chiaro Maggiore!!”
“Si .. Sissignore, ma sappiate che non era mia intenzione mancare
di rispetto madamigella Oscar.”
“Madame Oscar, Maggiore. E ricordate, non Vi permetto di sognarla
nuovamente, soprattutto nuda! Ve lo proibisco categoricamente, sono stato
chiaro Maggiore?”
“Sissignore!”
“Bene, spero di non tornare ancora su questo increscioso argomento
e adesso concentriamoci sul turno di guardia! Non vorrei che accadesse
qualcosa, mentre ci perdiamo in conversazioni che, per alcuni versi, trovo
indispensabili, ma anche inutili, mi sono spiegato Maggiore?”
“Si …. Generale!”
E’ trascorso un po’ di tempo da quando il Generale, mi ha fatto la
ramanzina, tra noi è sceso il gelo, l’indifferenza. Jarjayes ha ragione, devo
assolutamente togliermela dalla testa! ….. A qualsiasi costo!
“Generale, dove andate?”
“Ho sentito un fruscio dietro la boscaglia!”
“Aspettate vengo con Voi.”
“No, rimanete qui! Non vorrei che fossero dei ribelli, e la nostra
postazione rimanesse scoperta, Voi Maggiore rimanete qui! .. Intanto io carico
il fucile!”
Vedo il Generale, con freddezza e lucidità, mettere un colpo in
canna, e allontanarsi dalla postazione.
Si allontana, intima: “Alto là, chiunque Voi siate uscite immediatamente
fuori, altrimenti sparo!”
“Noo!! … Anche qui? Possibile che non ci sia un posto dove poter
stare tranquilli dal vecchio pazzo?
Sono qui, accucciato dietro ad un cespuglio, con le braghe calate,
la camicia raccolta, tutto intento a fare un bisognino ….. penso tra me ……
“Allora chi si nascondo tra i cespugli? … Se non rispondete
immediatamente, sparo!”
“NO NO! UN MOMENTO SIGNOR GENERALE, NON SPARATE, SONO IO, ALAIN!”
“SASSOIN TU QUI? MA SI PUO’ SAPERE CHE DIAVOLO CI FAI TRA I
CESPUGLI?!”
“Scc… Signore, Vi prego non urlate,
altrimenti tutti saprebbero dei miei bisogni, per me sarebbe davvero
imbarazzante!”
“Sei tu che hai urlato per primo Sassion!”
“Mi pare ovvio Signore, visto che eravate li per spararmi, e poi
avete messo il colpo in canna o sbaglio?”
“Certo che si, come mi pare ovvio! .. Accidenti Sassoin, non potevi avvisare prima di avventurarti tra la
boscaglia?”
“Ma come? Se ho delle necessità, lo vado a dire a mezzo mondo?”
“Certo che si Sassoin! .. E se per caso
al posto mio ci fossero stati quei due buoni a nulla di Charles o Louis? Inesperti
quali sono, sono sicuro che per la paura ti avrebbero sparato!”
“Non ditelo nemmeno Signore! .. E poi sono sicuro che tanto il
Marchese quanto il Conte, nemmeno si sarebbero accorti della mia presenza qui
dietro, quindi c’è da stare tranquilli!”
“In un certo senso debbo darti ragione, però è meglio evitare
certe situazioni Sassoin!”
“Ihihihih …”
“Adesso si può sapere perché sghignazzi?”
“Signore, ma ci rendiamo conto ch, teniamo una conversazione in
questo modo? Io senza i pantaloni, e Voi con il fucile pronto a sparare ah ah ah!”
“Ehmm … Si .. Però .. dico.. ma è mai
possibile che tu debba dire sempre idiozie? E adesso vedi di tirarti su i
calzoni!”
“Ma Signore io ero sul più bello quando siete arrivato, se non Vi
dispiace lasciatemi ancora qualche minuto da solo. Grazie ihihih!”
“Si ora mene vado, e vedi di fare meno lo spiritoso Sassoin!”
“Sissignore ihihih!”
Mi allontano, torno immediatamente dal mio compagno di guardia, e
sussurro: “Che tipo! Riesce a ridere anche in certe situazioni!”
“Signore, non c’èra nessuno?”
“Girodelle, i rumori dietro ai cespugli
gli ho uditi benissimo, è solo che era Sassoin!”
“Il soldato Sassoin?”
“Si proprio lui, temevo di peggio!”
“Meglio così Generale, dobbiamo sperare che la missione sia sempre
così tranquilla!”
“Voi siete un soldato Girodelle, e
sapete che non è possibile che tutto vada liscio come l’olio! Nella missione
precedente, fummo attaccati dai ribelli per ben due volte, e non soltanto dai
sediziosi, ma anche da briganti e infine dalle bestie feroci, quindi occhi
aperti Maggiore!”
“Sissignore .. Starò attento!”
Vedo Joséphine dormire profondamente, nemmeno si è accorta che ho
lasciato il mio giaciglio e sto uscendo dalla tenda.
Sono fuori, l’aria della notte si è piacevolmente rinfrescata,
intorno a me c’è silenzio, mi guardo attorno, è tutto tranquillo, mio cognato
Louis si avvicina.
“Charles, vedo che sei pronto?”
“Si Louis, possiamo andare!”
“Charles, che bella serata tranquilla, l’aria è talmente limpida
che le stelle sembrano delle lucciole!”
Sorrido e rispondo: “Accidenti Louis, stasera sei particolarmente
romantico! Ma dimmi, questa missione sta tirando fuori il tuo lato
sentimentale? Oppure è stata la notte che hai trascorso alla taverna a renderti
tanto poetico ah ah ah!”
“Se ti va ridi pure Charles, però quel posto tanto suggestivo, ci
ha fatto perdere il controllo!”
“Cosa vorresti dire?”
“Vuoi che te lo dica davvero Charles? Vedi, temo di metterti in
imbarazzo!”
“Ti va di scherzare Louis? Avanti, cosa hai combinato?”
“Combinato dici? Direi invece, di essermi comportato come un ragazzino …”
“Louis, non è che anche tu, ti sei perso tra i meandri della
lussuria?!”
“Anche a te è successo Charles?”
“Come?”
“Hai sentito benissimo Charles .. vedi io .. temo di aver
esagerato, mi capisci, Charles?”
“Eh … Si certo che ti capisco Louis, è successo anche a … me!”
“Davvero Charles?”
“Si .. spero che non ci siano conseguenze Louis, non voglio nemmeno
pensare a tre donne incinte, in una missione tanto lunga e pericolosa!”
“Che Dio ce ne scampi cognato! .. Passi per Oscar che lo era già
prima di partire, ma le nostre mogli no! … Sarebbe davvero ridicolo, e poi te
lo immagini nostro suocero, quante ce ne direbbe?”
“Uhmm …. Louis, ti prego, non farmi
pensare! …”
“E invece dobbiamo pensarci cognato, e prepararci al peggio! ..
Conosciamo nostro suocero, quando si arrabbia, è capace di farcela pagare alla
grande, e in questo caso come potremmo dargli torto?”
Da lontano udiamo a gran voce: “Ehi voi due, basta perdervi in
chiacchiere e raggiungete immediatamente la postazione!”
Charles ed io, rispondiamo in coro: “Agli ordini Generale!”
“Andiamo Charles, prima che il suocerino ci venga ad acciuffare, e
ci porti lì di peso, meglio non sfidare la sua collera!”
“Si Louis, hai ragione, è meglio andare!”
“Charles …”
“Cosa c’è Louis?”
“Speriamo che non sia accaduto quello che temiamo, altrimenti è
meglio fuggire immediatamente da qui!”
“E lasciare tutti gli altri? No! ..Meglio di no! .. In quel caso,
la vendetta del Generale Jarjayes sarebbe ancora più terrificante! … Su meglio
andare Louis, e non facciamogli intendere che siamo preoccupati.”
“Si hai ragione Charles, andiamo!”
“Bene, visto che ci siete tutti, il Maggiore ed io andiamo a
riposarci! …. Fate attenzione, e mi raccomando tenete gli occhi aperti! Non
dimenticate che basta una piccola distrazione, e potrebbe accadere
l’irreparabile, intesi?”
“Sissignore, state tranquillo!”
“Uhmm … Buona guardia!”
“Buona notte Generale!”
Vedo il Generale allontanarsi soddisfatto, ed il Maggiore un poco
affranto. Che turno di guardia strano, siamo davvero in troppi: Alain, Gerard
ed i miei due cognati. Il Generale ha voluto, senza dubbio, conferire con il
Maggiore, ma a proposito di cosa, non è dato saperlo.
Ci sediamo tutti attorno al fuoco, con i fucili in mano, per le
nostre 4 ore di veglia.
Vedo d’un tratto avvicinarsi Oscar.
“Oscar, cosa fai qui! Riposati!”
“Andrè, avevo bisogno di prendere un po’ d’aria fresca…..ma cosa
ci fate in cinque di guardia!”
“Ordini del Generale, lo sai come è fatto!”
Mi guardo attorno, davvero non comprendo perché mettere cinque
uomini nello stesso turno…….
“Va bene, adesso ci penso io a Voi! Gerard, Alain e Louis, tornate
e dormire, vi chiameremo noi tra due ore per darci il cambio, qui resterà Andrè
con Charles, oltre a me….tanto non ho sonno.”
Vedo Charles rispondermi timidamente: “Oscar, perdonaci, il
Generale potrebbe non gradire…..”
“Charles, non mi importa cosa dirà mio Padre, qui l’ufficiale più
alto in grado sono io, e Voi farete come ho stabilito. Muovetevi!”
Passo lo sguardo su tutti gli uomini presenti, ad uno ad uno ….
Finché vedo Gerard, Alain e Louis decidersi ad alzarsi e tornare nelle loro
tende.
Appena si sono allontanati, mi avvicino a mia moglie e le
sussurro: “Tu dovresti riposarti, non stare qui di guardia….per favore Oscar,
torna in tenda…..”
“Andrè! Sto benissimo. Non sono mica ammalata….stai tranquillo….e
poi ho davvero bisogno di stare un po’ all’aperto”
“Oscar, cos’hai? Non stai bene? Dimmi…..”
La accarezzo leggero, la guardo negli occhi, nei suoi bellissimi
occhi azzurri.
Sentiamo Charles tossicchiare, forse è in imbarazzo per questa
conversazione un po’ troppo intima….
“Charles, scusa i nostri discorsi……..”
Dico rivolto al mio cognato.
“Stai tranquillo, mi sento bene, davvero. Solo, non mi va di stare
al chiuso…..mi sento mancare l’aria….dai, resto qui con voi due……e non
preoccuparti!”
Guardo gli sposini, che tenerezza! Andrè si preoccupa per la sua
mogliettina…..certo, anche io alla prima gravidanza di Joséphine ero molto
apprensivo, ma si….mi permetto di intromettermi:
“Su Andrè, tranquillizzati, vedrai che quando arriverai al terzo
figlio, non ci penserai neppure a rimproverare tua moglie se vuole stare
all’aperto! Ih ih ih”.
Scoppiamo tutti in una risata liberatoria, ci sediamo attorno al
fuoco a chiacchierare allegramente…….
Il Siparietto: A spasso
nel tempo (Prima parte)
Con: Aizram, Terry e il nostro simpatico Generale Augustin François Raynier
Comte de Jarjeyas
Terry: “Buongiorno Generale!”
Generale: “Buongiorno a voi Autrici! .. Ma ..
ma .. Donzelle, cos’è quell’abbigliamento?”
Aizram: “Cosa
c’è che non va Generale?”
Generale: “Come cosa c’è? Siete a dir poco
scandalose! … VI ORDINO DI COPRIRVI LE GAMBE!!”
Aizram: “Ma
Signore, cosa abbiamo di strano?”
Generale: “Come cosa? Ve l’ho detto mi pare,
COPRITEVI LE GAMBE IMMEDIATAMENTE!! SIETE A DIR POCO SCANDALOSE!”
Terry: “Ascoltate Generale, noi ci siamo
sempre presentate a Voi in pantaloni lunghi, per rispetto dei Vostri tempi, ma
adesso, che sarete Voi a venire nella nostra epoca, Aizram
ed io ci siamo vestite così, perché tra poco, saremo nel 2018!”
Generale: “Vestite in questo modo?”
Aizram: “Generale,
io indosso dei semplici pantaloncini e Terry, una normale minigonna, non
abbiamo indossato nulla di sconveniente, data la nostra epoca!”
Generale: “Non è possibile! .. Voi volete dire
che le donne del vostro tempo si aggirano per le strade in questo modo? Ma
state scherzando?”
Aizram:
“Assolutamente no Signore!”
Generale: “Che sconcezza!! Sappiate che il
vostro mondo, non lo conosco, ma sono sicurissimo che nemmeno mi piacerebbe
conoscerlo!”
Aizram: “Ma cosa
dite! Voi verrete con noi adesso! … Allora siete pronto per venire nel nostro
tempo?”
Generale: “Ne.. Nel Vostro tempo, scherzate
forse?”
Aizram: “Ma
come, non ricordate? Avevano deciso che nel prossimo siparietto sareste venuto
con noi! ..Conoscerete la Parigi del 2018, e poi Vi porteremo nella Vostra
Contea di Collegno.”
Generale: “Ma Madamigella Aizram,
veramente io …. Ma non vedete il corriere, quante missive mi ha consegnato?
Devo rispondere alle mie affezionate donzelle!”
Terry: “Generale, lo farete in un altro
momento, adesso dovete venire con noi, e poi avete preso un impegno e dovete
rispettarlo!”
Generale: “Donzelle, Vi prego io .. veramente
…”
Aizram: “Generale,
avete forse paura di fare un salto temporale?”
Generale: “Come? Io paura di venire nel Vostro
tempo? Ma dico state forse scherzando? Il Generale Jarjayes, non ha paura di
niente e di nessuno, mi sono spiegato? E’ solo che ho l’impegno di rispondere
alle lettrici!”
Terry: “Secondo noi Generale, sono tutte
scuse! .. Non siete curioso di conoscere la Vostra discendenza? Dopo aver
assillato e torturato così tanto Andrè e Oscar, almeno non siete curioso di
sapere se la Vostra discendenza è andata ad estinguersi, oppure il cognome
Jarjayes è ancora presente all’ufficio anagrafe?”
Generale: “Ufficio anagrafe? Madame Terry, che
diavoleria sarebbe?”
Aizram: “Nessuna
diavoleria Generale, nel Vostro tempo forse non avete dei registri in cui
è riportato l’albero genealogico di
ciascuna famiglia nobile?”
Generale: “Certo che si madamigella, abbiamo
degli uffici appositi a Versailles.”
Terry: “Benissimo, anche noi li abbiamo, e
si chiamano “Ufficio dell’anagrafe.”
Generale: “E va bene, mi avete convinto, verrò
con voi, lasciatemi prendere il mio orologio da taschino! ……. Ecco fatto sono pronto,
possiamo andare!”
Aizram: “No! Un
momento Generale, non potete certo venire con noi vestito in questo modo!!?”
Generale: “Perché, cosa hanno i miei abiti,
forse non vado bene?”
Terry: “Certo che no Generale! Sareste l’unico
a indossare abiti di questo genere, tutti penserebbero che indossiate vestiti di
carnevale!”
Generale: “Carnevale? Ma cosa dite Madame! ..
Io non indosso abiti carnevaleschi!”
Terry: “Lo so perfettamente Signore, ma Vi
immaginate, se Vi aggiraste in questo modo, non passeremmo certo inosservati,
quindi poche storie Generale, indossate questi!”
Generale: “Cosa? Che genere di indumenti mi
avete portato?”
Aizram: “Come
potete vedere sono pantaloni estivi, marrone scuro, stretti …..ed una camicia
bianca.”
Generale: “Madamigella, sono abiti davvero
strani, ma se sono costretto, li indosserò!”
Aizram: “Bene,
allora Terry ed io Vi lasciamo solo, e cambiateVi.”
Generale: “Ecco qua, ma guardate come mi avete
conciato, sono ridicolo!”
Aizram: “Ma no!
Siete un figurino, su venite qui, che dobbiamo ancora sistemarVi!
… Ecco qua! …..”
Generale: “Ma cosa fate Madamigella Aizram? Io con le braccia di fuori? Ma madame!”
Aizram: “Generale
siamo in luglio, fa caldo, non potevamo mica darVi un
cappotto! Su forza niente storie e sbrigateVi,
lasciateci arrotolare le maniche della camicia.”
Terry: “Ecco fatto, e adesso Generale,
dovete toglieVi la parrucca.”
Generale: “Togliere la parrucca?”
Terry: “Certo! Nel nostro tempo nessuno la
indossa se non a Carnevale, e come sappiamo non siamo a Febbraio, bensì a
Luglio”
Generale: “E va bene, come desiderate, faccio in
un attimo! ……..Ecco … fatto! .. Sono pronto!”
Aizram: “Ah ah ah Generale …..”
Generale: “Madamigella Aizram,
siete pregata di non prendermi in giro, già mi sento abbastanza ridicolo con
questi strani abiti che mi avete fatto indossare!”
Aizram: “Ma su
Generale, non era mia intenzione burlarmi di Voi, è solo che vedendoVi con gli abiti del Vostro tempo, mi sembrate
un’altra persona! Ma vi assicuro che state benissimo, anzi, se Vi vedesse
Vostra moglie non Vi riconoscerebbe!”
Generale: “E’ quello che Voglio madamigella, non
desidero che mi veda conciato in questo strano modo!”
Terry: “Su Generale, state benissimo! Niente
storie e andiamo!”
Aizram: “Terry,
siamo pronti, possiamo andare.. Generale, prego da questa parte!”
Il Generale, Aizram e Terry sono nella Parigi del 2018 Gli Champs Elysèes
Generale: “Madame Terry, Madamigella, ma … ma
.. cosa succede, cos’è tutto questo trambusto?”
Terry: “Non Vi allarmate Generale, è il
normale traffico che attraversa Parigi!”
Generale: “Parigi!! Noi siamo a Parigi? Questa
è Parigi?”
Aizram: “Certo
Signore, vedete quanto è bella!”
Generale: “Bella? Mi sembra un inferno, quanto
rumore, DONZELLE!! COS’E’ TUTTO QUESTA CONFUSIONE? E QUELLE COSE CHE SI MUOVONO
COSA SONO? E Poi, COS’E’ QUESTO CATTIVO ODORE …. Etciuuu
….”
Aizram: “Non è
il caso che urliate Generale, ci sentiamo benissimo!”
Generale: “Ma sentite questi strani suoni,
cosa sono?”
Terry: “Sono i clacson delle automobili
Signore!”
Generale: “Automobili? Sarebbero quelle
diavolerie di cose che si muovono senza cavalli?”
Terry: “Esatto Signore e questo cattivo
odore, come lo avete chiamato Voi, non è altro che la puzza di smog! E adesso se
non Vi dispiace andiamo!”
Generale: “Dove mi vorreste portare Madame
Terry?”
Terry: “Facciamo prima una breve
passeggiata per le vie del centro, e poi prenderemo l’automobile per ……”
Generale: “Volete dire uno di quei cosi in
movimento?”
Terry: “Sissignore!”
Generale: “No grazie, preferisco camminare.”
Aizram: “Su
Generale non siate prevenuto, venite con noi! …. ……. “
Improvvisamente
sentiamo un clacson suonare, vediamo un’automobile andare a tutta velocità
mentre il Generale scende dal marciapiede.
Automobilista in corsa: “Vecchiaccio scimunito, fai
attenzione! .. Non vorrai morire sotto le ruote della mia macchina?! Sappi che
l’ho appena lavata!”
Generale: “Ma come osa quell’imbecille, rivolgersi
cosi a un Generale dell’esercito francese!”
Terry: “Ricordate Generale, Voi qui siete
una persona comune, e comunque il
semaforo non è ancora scattato, noi abbiamo il rosso, su salite immediatamente
sul marciapiedi.”
Generale: “Sentite Madame, io non so cosa sia
quell’affare rosso che Voi avete appena chiamato semaforo, ma quel … quello
spudorato che mi ha appena apostrofato come vecchiaccio scimunito, di sicuro è
un parente della gatta rinsecchita! Ma dico la sua famiglia è venuta a
stabilirsi anche a Parigi?”
Aizram: “Su calmateVi Generale, sappiate che di automobilisti così, ce
ne sono un’infinità, quindi armateVi di santa
pazienza e seguiteci. E poi dovete
sapere che quel palo lampeggiante, si chiama semaforo, serve per regolare il
traffico, non possiamo attraversare la strada se non scatta la lampadina
verde.”
Generale: “Come? Lampadina? Cosa sarebbe? E poi
chi le illumina?”
Aizram: “Su
Generale è scattato il verde, dobbiamo attraversare la strada! .. Su
sbrigliamoci!”
Generale: “Madamigella, come è potuto cambiare
colore?”
Aizram: “Signore,
è tutto merito della corrente elettrica!”
Generale: “Che diavoleria sarebbe?”
Aizram: “Grazie
all’invenzione di Volta, all’inizio del novecento, utilizziamo la corrente
elettrica, dopo Vi mostreremo come le candele sono state sostituite dalle
lampadine, e adesso camminate più velocemente Signore, rischiamo di essere
investiti!”
Generale: “Madamigella, ma non avete detto che
possiamo attraversarle la strada quando il .. semaforo diventa verde?”
Terry: In teoria è così Generale, ma non
tutti rispettano le regole, ricordate la Contessa di Polignac,
come scorrazzava con la sua carrozza per le vie di Parigi?”
Generale: “Certo che lo ricordo, una volta ho
rischiato di essere messo sotto da quella squilibrata! .. Quindi anche in
questo tempo i suoi discendenti hanno l’educazione della loro nonna!”
Terry: “Più o meno Signore, su forza, sbrigateVi! … Ecco appena saliti sul marciapiedi!”
Aizram: “Generale,
vedo che ammirate il viale alberato.”
Generale: “E’ l’unica cosa decente che ho
visto fin’ora madame! ….. Madame …. Ma questi sono …
negozi!!”
Aizram: “Sissignore
sono tutti negozi di ogni genere!”
Terry: “Generale, vedete quanti ristoranti
che ci sono, poi Vi porteremo ad assaggiare un buon piatto!”
Generale: “Ristorante? Piatto? Forse volete dire, che nel Vostro tempo le
taverne si chiamano ristoranti?
Terry: ”Esatto Signore!”
Generale: “Ascoltate donzelle, desidero andare a
Versailles, esiste ancora? … Spero!”
Terry: “Che domanda Generale, certo che si!
Versailles è meta di pellegrinaggio, ogni anno viene visitata da migliaia di
turisti!”
Generale: “Turisti? ,,, Volete dire ..
visitatori!”
Terry: “Sissignore, visitatori.”
Generale: “E tutto questo via vai, non
infastidisce i sovrani?”
Aizram: “Ma no
Generale, la monarchia è stata abolita da tempo, adesso a Parigi, come quasi in
tutti paesi europei, è stata proclamata la Repubblica.”
Generale: “Repubblica? COME? … NOOO!! Ma come,
volete dire che l’ordine del terzo stato ha prevalso sulla discendenza dei
Borboni?”
Terry: “Generale, Vi ricordo che siamo
molto lontano dal Vostro tempo e molte cose si sono succedute d’allora!”
All’improvviso si odono
il rombo del cannone.
Generale: “DONZELLE, COSA STA ACCADENDO, E’
FORSE SCOPPIATA LA GUERRA?”
Aizram: “Ma no
generale, hanno dato via ai festeggiamenti, oggi ricorre la presa della
Bastiglia!”
Generale: “COSA? E CHI MAI SI E’ PERMESSO DI
APPROPRIARSI DELLA BASTIGLIA? E POI COSA C’E’ DA FESTEGGIARE PER UN ATTO TANTO
SCELLERATO?”
Terry: “Generale, ve lo spiegheremo più in
là, adesso prendiamo a noleggio un’automobile, ed andiamo alla Reggia di
Versailles!”
Aizram: “Bene,
ecco fatto, abbiamo noleggiato la macchina, possiamo salire!”
Terry: “Aizram,
se non ti dispiace guida tu!”
Aizram: “Si
Terry ci penso io! .. Tu invece, pensa a far salire il Generale, naturalmente,
lo facciamo accomodare sul sedile anteriore.”
Terry: “Ovviamente Aizram!
.. Su Generale, salite!”
Generale: “Oh mio Dio, cos’è questa strana
carrozza?”
Terry: “E’ simile a quella che poco fa, Vi stava
investendo Generale !!”
Generale: “Lo vedo Madame, e per favore non me lo ricordate, mi sono appena esposto,
e come già detto doveva essere un parete di Madamigella rinsecchita! Oltre a volermi
uccidere con il suo trabiccolo, mi ha perfino insultato!”
Aizram: “Su
salite sbrigateVi e non pensateci più, ma prima
ricordate che per attraversare la strada si aspetta che il semaforo sia
verde…..e si resta sul marciapiede!
Generale: “Credo di aver imparato la lezione
madamigella!”
Aizram: “Su andiamo
si parteeee!”
Generale: “Ma che diavoleria è questa? Come
funziona questa carrozza, non è trainata dai cavalli, eppure si muove!”
Aizram: “L’automobile
Signone, si muove perché all’interno c’è un
meccanismo, piuttosto complesso, io potrei appena spiegarVi
qualcosa, ma sono più brava a condurla ah ah ah!”
Generale: “MADAMIGELLA AIZRAMM!!! STATE
CORRENDO TROPPO!! !! RALLENTATE!! .... mi ricordate la pazza della Polignac!”
Aizram: “Ma no
Generale, andiamo appena ai cinquanta all’ora, vogliamo si
o no arrivare a Versailles?”
Generale: “Certo che si,
ma di questo passo ci schianteremo ed io desidero conoscere il mio Françoisss! VI PREGO SIATE PIU’ PRUDENTE!”
Aizram: “Tranquillo
Generale ah ah ah!”
Generale: “Oh Signore, che giornata
incredibile mi aspetta!
Reggia di Versailles
Aizram: “Generale,
abbiamo parcheggiato, adesso dobbiamo proseguire a piedi.”
Generale: “Si certo, vorrei uscire ma come si
fa?”
Aizram: “Dovete
tirare la maniglia.”
Generale: “Quale maniglia?”
Aizram: “Quella
metallica, Generale!”
Generale: “Sentite Madamigella, le vostre
magie, io non le capisco, siete pregata di aprire voi lo sportello di questa …
strana carrozza.”
Terry: “Un momento Generale, datemi il
tempo di scendere, Vi apro io! ……… Ecco fatto su scendete.”
Generale: “Ma quanta gente, ma da dove sbucano?”
Terry: “Sono turisti, vengono tutte le
parti del mondo per andare a visitare la reggia!”
Generale: “Tutti?”
Terry: “Sissignore!”
Generale: “Ma, cosa sono questi edifici intorno alla reggia? Ma dico è mai possibile
che ci siano palazzi intorno a Versailles?”
Aizram: “Vi
ricordo Generale, che adesso la Francia, non è governata dalla monarchia, e
Versailles è diventato un museo, e tutti possono accedere! E poi quei palazzi
sono stati costruiti nel secolo successivo! …… “
Generale: “Ma quante stranezze! … Comincio a desiderare di tornare nel mio
tempo! …. Tutta questa confusione non mi piace per niente.”
Terry: “Su Generale, questo viaggio sarà
per Voi una bella esperienza! ……. Ecco abbiamo
varcato il cancello.”
Aizram: “Cosa
c’è Generale, perché quella faccia?”
Generale: “…. Ma quanta gente … strana! … Ma quelli da
dove vengono?”
Aizram: “Sono
asiatici Generale, Ve l’ho detto, vengono da ogni parte del mondo!”
Generale: “Ma cosa sono quelli strani oggetti
che hanno in mano? ….. Oh santo cielo, si illuminano …. Ed esce uno strano
rumore da lì! …..”
Aizram: “Sono
dei telefoni cellulari Generale, scattano fotografie, e in più si può ascoltare
la musica!”
Generale: “Avete detto musica? … Ma come? E’
mai possibile che possa uscire della musica da quella scatola? Un momento
Madamigella, spiegatemi cosa sono le fotografie, e soprattutto, ditemi come fa
la musica ad uscire da quel piccolo involucro?!”
Aizram:
“Aspettate, prendo il mio, e Ve lo faccio vedere! ….. Eccolo qua! …… Sentite?
Da qui si ascolta la musica! …….”
Terry: “Aizram,
ma questa è Laura Pausini!”
Aizram: “Ops .. A si Terry, questa è una delle canzoni che adoro!
….”
Generale: “Ma questa è magia nera altro che ..
Laura Pausini!”
Aizram: “Ma no
Generale, nel nostro tempo è normale! … Su adesso Vi scatto una fotografia in
compagnia di Terry, però !”
Generale: “Un momento Madamigella Aizram, prima spiegatemi
cos’è quest’altra diavoleria?!”
Aizram: “Generale,
non temete, Voi nel Vostro tempo avevate i ritratti, nel nostro invece abbiamo
le fotografie! … Su Terry mettetevi in posa! …….. Ecco fatto! … Generale,
adesso ve la faccio vedere … ecco qua … guardate!”
Generale: “Ma Ma …
questo sono io con Madame Terry … ma come è possibile! No no è assurdo!”
Aizram: “Non è
assurdo Generale, è la tecnologia dei tempi nostri tutto qui! … Però adesso se
permettete anch’io desidero farmi una foto con Voi, qui in piazza d’armi! ..
Terry per favore.”
Terry: “Si certo Aizram
…. Mettetevi in posa …… ecco fatto! … Adesso possiamo proseguire!”
Terry: “Cosa c’è Generale, perché avete rallentato
il passo?”
Generale: “Niente Madame, è solo che ricordo
quando qui mia figlia era al servizio di sua Maestà, e poi ha preso la
scellerata decisione di lasciare il suo incarico, per andare in quel posto di
scalmanati! .. Adesso al comando delle guardie
reali, c’è quel depravato di Girodelle! ….. A
proposito, mi ha fatto piacere che mi abbiate permesso di fargli il mio
discorsetto. Gli ho ordinato di non sognare più mia figlia nel suo letto, e se
dovesse ripetersi, giuro che lo infilzo come uno spiedino. Parola di Generale!”
Aizram:“Ah ah ah .. Su Generale, state tranquillo! .. Terry ed io abbiamo
già pensato che gli troveremo una dolce donzella! … Vedrete prima o poi si
rassegnerà!”
Generale: “Vi ringrazio donzelle, però fate in
modo che questo avvenga più in fretta possibile, così evitiamo qualsiasi
discussione!”
Aizram: “Generale,
ma quanta fretta che avete, se dovessimo risolvere tutti i problemi che avete,
allora la storia si concluderebbe a breve, e noi non vogliamo ah ah ah!”
Generale: “Madamigella Aizram,
tremo solo a sentirVi!”
Terry: “Ma no Generale tranquillizzateVi
a parte a qualche scivolone e la parrucca spostata, non Vi potrebbe accadere
altro, parola di Autrici ah ah ah!”
Generale: “Queste risate le trovo alquanto
sospette!”
Terry: “Ma no Generale, e adesso se vogliamo
entrare dobbiamo sbrigarci, mettiamoci in coda!”
Generale: “Ma guardate cosa bisogna fare per
entrare a Versailles, in questo tempo bisogna mettersi in fila come tanti
caproni!”
Aizram: “Ah
ah ah ah!”
Terry: “Aizram, dobbiamo
pagare il biglietto d’ingresso per entrare! ……”
Generale: “Come sarebbe a dire pagare? Come, ai
miei tempi, non si pagava certo per entrare, cosa significa, cos’è questo
furto?”
Terry: “Scc… Generale,
abbassate la Voce, ricordate che ciò che per Voi è strano, per noi non lo è!”
Generale: “Temete forse che mi prendano per
matto?! Ma qui i matti sono loro! Questa è una prepotenza bella e buona! IL
GENERALE JARJARYES, NON è TENUTO A PAGARE ALCUN BIGLIETTO! ENTRA E BASTA!”
Turista (giovane età): “Nonnetto, qui si fa notte, meno storie e paga se vuoi entrare,
altrimenti fatti da parte e lascia passare gli altri!”
Generale: “NONNETTO AVETE DETTO? MA COME VI PERMETTETE
VILLANO, NELLA MIA EPOCA, INSUBORDINATI COME VOI VENIVANO MESSI AGLI ARRESTI
E SBATTUTI ALLA BASTIGLIA!”
Aizram: Sccc … Generale, calmateVi!”
Turista( 2) : “Ma il nonnetto da dove arriva?
Forse l’avete prelevato dal reparto geriatrico ah ah ah! … Ma da quale
galassia arriva? Oppure è stato rapito dai marziani e l’hanno riportato sulla
terra?”
Generale: “MA SI Può SAPERE IN QUALE LINGUA
PARLATE? Badate ancora una parola e Vi trafiggo con la mia spada, AVETE
CAPITOO?!”
Turista(1): “Accidenti che caratteraccio, mai
avuto a che fare con gente simile!”
Bigliettaio: “Allora Signori, Vi decidete?
Entrate oppure no! Qui la fila si sta allungando sempre più, dobbiamo lavorare,
non abbiamo tempo da perdere!”
Generale: “Oh ma sentite quest’altro villano,
come Vi permettete di parlare così a due donzelle?!!”
Terry: “Aizram, penso
io ai biglietti, tu occupati del Generale.”
Aizram sussurra:
“Su Generale, Voi dimenticate che non siete nel Vostro, ma nel nostro tempo!”
Generale: “Ma Madamigella non è corretto
entrare a palazzo e pagare!”
Turista(3): “Ma sentitelo! .. Il bulletto si
rifiuta! .. Ehi cosa vuoi, che paghiamo per te?”
Generale: “Tacete scellerato!”
Bigliettaio: “Allora, cosa decidete di fare,
pagate o andate via?”
Terry: “Si certo, siamo qui per questo.”
Bigliettaio: “Non si direbbe, allora?”
Terry: “Tre biglietti prego!”
Bigliettaio: “Ecco qua, e adesso andate! ……
Gendarme …”
Gendarme: “Sissignore?!”
Bigliettaio: “Fate entrare immediatamente questa
gente!”
Gendarme: “Venite, l’ingresso è da questa parte.”
Generale: “Che modi! Conosco la strada! .. Ma
sappiate che se foste nella mia epoca, vi avrei fatto rinchiudere nella
Bastiglia!”
La folla: “Ah ah ah ah ….. Ehi ma questo matto da
dove arriva?!!”
Aizram: “Su
Generale, lasciate stare andiamo.”
La folla: “ah ah ah!”
Generale: “Ma Madamigella, è assurdo pagare
per andare a far visita alle loro Maest ….. Già
dimenticavo che siamo nel 2018 … Com’è tutto così strano!”
Terry: “ … Fatto Generale possiamo entrare!”
Generale: “Ribadisco che è assurdo che per
entrare a Versailles, bisogna pagare!”
Aizram: “Generale,
ma Versailles adesso è diventata un museo!”
Generale: “Non fate altro che ripetere la
parola museo, ma si può sapere cosa significa museo?”
Terry: “Vedete Generale,
il museo è nato nella metà dell’ottocento, ed è un luogo dove vengono raccolte
ed esposte al pubblico collezioni di opere d’arte, documenti, oggetti di
storia, in questo caso, Versailles è diventata un museo storico.”
Generale: “Quante cose strane nel vostro
secolo! Credetemi madamigelle, preferisco il mio tempo, qui sono tutti pazzi!
Adesso capisco le vostre stranezze! ……….. Non è possibile!!!”
Aizram: “Cosa Vi
succede Generale?”
Generale: “Qui è tutto rimasto come prima! …
Gli arredi … la tappezzeria .. le tende ... E’ davvero incredibile, eppure sono
passati più di due secoli!”
Aizram: “Su
Generale adesso entriamo nella sala del trono.”
Generale: “La Poltrona di Sua Maesta! … Li si è seduto il Re Sole e adesso le loro Maestà …”
Terry: “Si sono seduti, Generale, Vi
ricordo che sono passati più di duecento anni!!”
Generale: “Sssi …
dimenticavo ……. Il ritratto del delfino Louis Josephef!
…. Povero delfino è sempre malato!”
“Aizram: “Su Generale adesso non è il caso di
diventare triste.”
Generale: “Un momento … qui c’è la data del
decesso del delfino ….. Oh santo cielo, il delfino a breve morirà!”
Terry: “E’ meglio se non soffermateVi su cose tanto tristi, proseguiamo!”
Aizram: “Ci
siamo aggirati per la Reggia, adesso cosa ne dite di accedere a i Giardini?”
Generale: “Andiamo pure, spero che non si
paghi anche per accedere, sarebbe assurdo!!”
Terry: “Andiamo Generale!”
Generale:
“Madame, non c’è dubbio … i giardini sono ben curati, però …..”
Aizram: “Cosa
c’è signore?”
Generale: “Cos’è quella diavoleria?”
Aizram: “Quale
Signore?”
Generale: “Ma quell’affare che si muove e ..
sembra che tagli erba!! ..”
Aizram: “Ah
quella Signore? Si è un robot che taglia l’erba!”
Generale: “Come avete detto prego? Robot? Cosa
sarebbe?”
Aizram: “E’ una
macchina che fa lo stesso lavoro che può fare un uomo, tutto qui!”
Generale: “Tutto qui dite? Per me questa è
magia vera!”
Aizram: “Ma no
Generale, non siete appena salito su una
carrozza senza cavalli?”
Terry: “E aspettate, che poi fare un giro in
moto ihihih”
Generale: “Avete detto moto Madame, e cos’è!”
Terry: “Ve lo spiegherò dopo, ma adesso Generale, cosa Vi è sembrato rivedere
Versailles in un’altra epoca?”
Generale: “Cosa volete che Vi dica Madame, ha
dell’incredibile! Nella mia epoca era il giardiniere a tagliare l’erba, e adesso quella strana cosa
in movimento che voi chiamate robot, ha sostituito l’uomo.”
Terry: “Sono passati più di due secoli, e
l’umanità ha fatto un’infinità di passi avanti!”
Generale: “Passi avanti dite? Io direi piuttosto
dei passi indietro, visto che per entrare a Versailles si paga!”
Aizram: “Ancora
con questa storia Signore?! Voi dovete capire che non siete Nel 1788 ma nel
2018!”
Generale: “ Si .. si … capisco
Madamigella, e adesso se non Vi dispiace, vorrei sapere che ne è stato di
palazzo Jarjayes, Vi dispiace portami a casa mia?”
Aizram e Terry:
“ ………………”
Generale: “Perché non parlate? Cos’è quella
faccia? Forse il mio palazzo non esiste più?”
Aizram: “No no
cosa dite, il Vostro palazzo c’è, è solo che adesso è diventata una
biblioteca!”
Generale: “Cosa? E i miei eredi, dove sono?”
Terry: “Vivono in Italia ….”
Generale: “Come dite?? Avete detto Italia?”
Aizram: “Si
certo Generale, avete scordato che lì avete la Vostra Contea?”
Generale: “Certo che non l’ho scordato Madamigella! .. Quindi adesso i miei eredi
vivono tutti in Italia!”
Aizram: “Sissignore,
la Vostra discendenza è lì”
Generale: “E perchè?”
Terry: “Lo capirete più avanti Signore, il perché. E
adesso siete sempre dell’idea di andare al palazzo Jarjayes?”
Generale: “Certo che si
… Andiamo!! Voglio sapere cosa ne è stato del mio …. palazzo”