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Autore: lunarossa    12/10/2018    1 recensioni
Lily si ricordava perfettamente qual era stato il momento in cui era tutto cambiato.
Era stato alla tana, da nonna Molly.
Era il 23 dicembre e c’era odore di zabaione caldo e muffin al cioccolato, tutti erano allegri e, inutile dirlo, erano molto, molto numerosi.
Festeggiavano il suo venticinquesimo compleanno e, naturalmente, c’era anche lui.
Lui che fino ad un attimo prima era semplicemente il migliore amico di suo fratello.
Lui che le aveva sempre dimostrato un amore fraterno.
Lui che quella sera aveva bevuto un bicchiere di whisky incendiario per aver perso una scommessa ed era decisamente più allegro del solito.
Genere: Commedia, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Coppie: Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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Cap 1
Forse avrebbe dovuto smettere di mangiare gelato.
Se avesse continuato in quel modo avrebbe sicuramente vomitato e il giorno dopo non sarebbe riuscita ad andare al lavoro. Ma il cucchiaio sembrava avere una vita propria.
Il suono di una smaterializzazione la fece girare.
Alice buttò il suo cappotto sulla poltrona e andò in cucina ignorandola.
Tornò con un cucchiaio e si sedette accanto a lei.
Lily spostò la vaschetta tra loro e prese un’altra cucchiaiata mettendola in bocca.
Sapeva che avrebbe cercato di consolarla. Sperava solo che facesse in fretta.
Avrebbe fatto finta di ascoltarla, per sprofondare poi nel divano con suo pigiama peloso e la copertina di pile.
Ma sembrava che tutto quello che Alice volesse era mangiare il gelato.
“Buono questo giallo” disse ad un certo punto. “Che gusto è?”
Lily ruotò la testa e la guardò stupita. Allucinata, forse, era un termine più adatto.
“Zabaione” rispose sempre guardandola con gli occhi a palla.
“Che ne dici di andare al cinema?” Le disse mangiando sempre il gelato come se nulla fosse.
Lily ed Alice vivevano insieme nella Londra babbana da 3 anni ormai ed avevano imparato a fare cose da babbani. Compreso andare al cinema, che per Alice era una vera e propria passione. Ma da qui a chiederglielo in questo momento le sembrava davvero assurdo. 
“Al cinema?” Le rispose Lily basita. “ Alice, non credo di aver voglia di andare al cinema in questo momento. Voglio solo annegare nel gelato.” È così dicendo se ne servì un altro cucchiaio.
“Dai, verranno anche James e Albus.” Disse senza guardarla.
Albus.
Albus non sarebbe mai uscito senza Scorpius. L’unica condizione perché ciò accadesse era uscire da solo con Alice.
“No”
“E dai Lily dovrai rivederlo prima o poi”
“Meglio poi!”
“Se non ti vesti ti affatturo!” Disse Alice con tono imperativo.
“Non voglio vederlo!”
Lily sì accoccolò ancora di più nella coperta e Alice glie la strappò di dosso.
“Alzati e vai a farti una doccia che puzzi!”
“Dovresti essere più gentile con me!” si lamentò lei, ma Alice la ignorò prendendola per un braccio e facendola alzare.
“Vuoi picchiarmi?” Disse Lily simulando un incontro di lotta alla babbana. Alice mise le mani sui fianchi e la guardò perplessa.
“Hai finito? Vestiti che tra mezz’ora usciamo. E non voglio se, ma, no, non vengo eccetera eccetera.”
Lily si fermò dal suo balletto e si diresse in bagno.
 Non riusciva a dire di no ad Alice.
E poi aveva ragione.
Era già due settimane che aveva visto Scorpius a Diagon Alley e non poteva più rimanere in casa, né evitarlo.
Avrebbe solo dovuto far finta di nulla come aveva fatto nell’ultimo anno.
Poteva farcela. 
Mentre l’acqua della doccia le scorreva sul viso pensava e ripensava a quel bacio e al fatto che fosse normale che Scorpius avesse una ragazza e che, forse, questo l’avrebbe aiutata a toglierselo dalla testa.
Sperava solo che non la portasse.
Ma anche quella poteva essere un’eventualità che non doveva scartare, e doveva essere preparata mentalmente per non scappare via come aveva fatto quel giorno.
Dopo 25 minuti era pronta e tornò sul divano ad aspettare Alice.
Naturalmente l’aspettò un quarto d’ora…ma quando fu ora di uscire ebbe un attimo di esitazione. 
Si bloccò alla porta ed Alice, accorgendosene, tornò indietro e le prese la mano sorridendole. 
Bastò.
Erano spesso così loro. Si capivano senza parlare.
Arrivarono davanti al cinema e si misero a cercare i ragazzi.
Pugnalata.
Eccolo lì.
Cioè, eccoli. Tutti mica solo lui.
“Lily, per favore…” si disse nella sua testa. “ respira.” 
Almeno non c’era traccia di quella.
Qualche battuta, i saluti di rito, bacini sulle guance “respira Lily, respira” ed entrarono a vedere il film. 
Inutile dire che Alice fece in modo di farla stare vicino a Scorpius, all’esterno della fila, in modo che non potesse parlare con nessun altro.
Si sedettero e fecero gli scemi ancora una decina di minuti buoni, mentre Lily lanciava sguardi minacciosi ad Alice che promettevano vendetta, lenta vendetta.
Le luci si spensero.
Scorpius le mise la mano sulla sua e le si bloccò il cuore.
Fermo.
Completamente.
Si può vivere col cuore fermo?
“Lily, dopo ho bisogno di parlarti. È importante. Alice dopo andrà da Albus. Ti spiace se ti accompagno a casa?”
Alice andrà da Albus.
Beh, bisognava vedere se “dopo” sarebbe stata ancora in vita.
“Nessun problema Scorpius, ci mancherebbe. Guarda, inizia il film.”
Salvata dal film. Per ora.
È inutile dire che all’uscita non ne avrebbe saputo neanche il titolo.
Inutile anche dire che per tutta la durata, seduta accanto a lui, pensando al “dopo”, aveva avuto 2 o 3 aritmie cardiache chiaramente percepite, sudorazione alternata a brividi, secchezza della bocca e respiro affannato. Per fortuna il film era un horror.
Quando poi lui, credendola spaventata per le scene, le mise un braccio intorno alle spalle ridendo e chiamandola fifona, si alzò di scatto e corse in bagno.
Inutile dire che fu molto, molto faticoso. Ma nulla poteva essere peggiore di quando uscirono.
Si salutarono tutti.
Alice andò via con Albus, come preannunciato e James andò in un vicolo nascosto per smaterializzarsi.
“Andiamo a piedi?” Chiese Scorpius con le mani in tasca.
“Ok.”
 Casa di Lily e di Alice era ad appena 5 minuti da lì.
Faceva freddo, era fine novembre, ma lei stava sudando. Era rossa in viso e, camminando, preannunciava mentalmente il disastro della notizia che credeva di ricevere. Perché lei pensava che lui volesse parlare della ragazza del bacio. Magari se la sposava.
“Non prendi le chiavi?”
Pensando alle sue paranoie non si accorse che erano arrivati.
“Certo, scusa ero distratta.”
Prese chiavi e salirono nel piccolo appartamento. 
“Siediti pure, vuoi qualcosa da bere?” gli chiese appendendo i cappotti.
“No grazie Lily, vorrei arrivare subito al sodo se non ti dispiace.”
A lei mancò un battito.
“Certo, allora dimmi pure…” non si era nemmeno seduto, erano in piedi l’uno di fronte all’altro e lui sembrava imbarazzato. Mai lo aveva visto imbarazzato.
Scorpius Iperius Malfoy poteva essere tutto, ma non certamente in imbarazzo.
“Ho bisogno di un favore assurdo Lily.”
Si passava la mano tra i capelli, passava il peso del corpo ininterrottamente da una gamba all’altra e cercava di deviare lo sguardo ogni volta che i loro occhi si incrociavano.
“Per la barba di Merlino Scorp, dimmi cosa vuoi!” sbottò Lily. 
“Lily, ho bisogno che mi sposi!”

Cap 1

 
Forse avrebbe dovuto smettere di mangiare gelato.

Se avesse continuato in quel modo avrebbe sicuramente vomitato e il giorno dopo non sarebbe riuscita ad andare al lavoro.

Ma il cucchiaio sembrava avere una vita propria.

Il suono di una smaterializzazione la fece girare.

Alice buttò il suo cappotto sulla poltrona e andò in cucina ignorandola. Tornò con un cucchiaio e si sedette accanto a lei.

Lily spostò la vaschetta tra loro e prese un’altra cucchiaiata mettendola in bocca.

Sapeva che avrebbe cercato di consolarla. Sperava solo che facesse in fretta.Avrebbe fatto finta di ascoltarla, per sprofondare poi nel divano con suo pigiama peloso e la copertina di pile.

Ma sembrava che tutto quello che Alice volesse era mangiare il gelato.

“Buono questo giallo” disse ad un certo punto. “Che gusto è?”

Lily ruotò la testa e la guardò stupita.

Allucinata, forse, era un termine più adatto.

“Zabaione” rispose sempre guardandola con gli occhi a palla.

“Che ne dici di andare al cinema?” Le disse mangiando sempre il gelato come se nulla fosse.

Lily ed Alice vivevano insieme nella Londra babbana da 3 anni ormai ed avevano imparato a fare cose da babbani. Compreso andare al cinema, che per Alice era una vera e propria passione.

Ma da qui a chiederglielo in questo momento le sembrava davvero assurdo. 

“Al cinema?” Le rispose Lily basita. “ Alice, non credo di aver voglia di andare al cinema in questo momento. Voglio solo annegare nel gelato.”

E così dicendo se ne servì un altro cucchiaio.

“Dai, verranno anche James e Albus.” Disse senza guardarla.

Albus.

Albus non sarebbe mai uscito senza Scorpius.

L’unica condizione perché ciò accadesse era uscire da solo con Alice.

“No”

“E dai Lily dovrai rivederlo prima o poi”

“Meglio poi!”

“Se non ti vesti ti affatturo!” Disse Alice con tono imperativo.

“Non voglio vederlo!” Lily sì accoccolò ancora di più nella coperta e Alice glie la strappò di dosso.

“Alzati e vai a farti una doccia che puzzi!”

“Dovresti essere più gentile con me!” si lamentò lei, ma Alice la ignorò prendendola per un braccio e facendola alzare.

“Vuoi picchiarmi?” Disse Lily simulando un incontro di lotta alla babbana.

Alice mise le mani sui fianchi e la guardò perplessa.

“Hai finito? Vestiti che tra mezz’ora usciamo. E non voglio se, ma, no, non vengo eccetera eccetera.”

Lily si fermò dal suo balletto e si diresse in bagno.

Non riusciva a dire di no ad Alice.

E poi aveva ragione.

Era già due settimane che aveva visto Scorpius a Diagon Alley e non poteva più rimanere in casa, né evitarlo. Avrebbe solo dovuto far finta di nulla come aveva fatto nell’ultimo anno.

Poteva farcela.

Mentre l’acqua della doccia le scorreva sul viso pensava e ripensava a quel bacio e al fatto che fosse normale che Scorpius avesse una ragazza e che, forse, questo l’avrebbe aiutata a toglierselo dalla testa.

Sperava solo che non la portasse...Ma anche quella poteva essere un’eventualità che non doveva scartare, e doveva essere preparata mentalmente per non scappare via come aveva fatto quel giorno.

Dopo 25 minuti era pronta e tornò sul divano ad aspettare Alice.Naturalmente l’aspettò un quarto d’ora…ma quando fu ora di uscire ebbe un attimo di esitazione. Si bloccò alla porta ed Alice, accorgendosene, tornò indietro e le prese la mano sorridendole.

Bastò.

Erano spesso così loro.

Si capivano senza parlare.

Arrivarono davanti al cinema e si misero a cercare i ragazzi.

Pugnalata.

Eccolo lì.

Cioè, eccoli.

Tutti mica solo lui.

“Lily, per favore…” si disse nella sua testa. “ respira.” 

Almeno non c’era traccia di quella.

Qualche battuta, i saluti di rito, bacini sulle guance “respira Lily, respira” ed entrarono a vedere il film.

Inutile dire che Alice fece in modo di farla stare vicino a Scorpius, all’esterno della fila, in modo che non potesse parlare con nessun altro.Si sedettero e fecero gli scemi ancora una decina di minuti buoni, mentre Lily lanciava sguardi minacciosi ad Alice che promettevano vendetta, lenta vendetta.

Le luci si spensero.

Scorpius le mise la mano sulla sua e le si bloccò il cuore.

Fermo.

Completamente.

Si può vivere col cuore fermo?

“Lily, dopo ho bisogno di parlarti. È importante. Alice dopo andrà da Albus. Ti spiace se ti accompagno a casa?”

Alice andrà da Albus. Beh, bisognava vedere se “dopo” sarebbe stata ancora in vita.

“Nessun problema Scorpius, ci mancherebbe. Guarda, inizia il film.”

Salvata dal film. Per ora.

È inutile dire che all’uscita non ne avrebbe saputo neanche il titolo. Inutile anche dire che per tutta la durata, seduta accanto a lui, pensando al “dopo”, aveva avuto 2 o 3 aritmie cardiache chiaramente percepite, sudorazione alternata a brividi, secchezza della bocca e respiro affannato.

Per fortuna il film era un horror.

Quando poi lui, credendola spaventata per le scene, le mise un braccio intorno alle spalle ridendo e chiamandola fifona, si alzò di scatto e corse in bagno.Inutile dire che fu molto, molto faticoso.

Ma nulla poteva essere peggiore di quando uscirono.Si salutarono tutti.Alice andò via con Albus, come preannunciato e James andò in un vicolo nascosto per smaterializzarsi.

“Andiamo a piedi?” Chiese Scorpius con le mani in tasca.

“Ok.” 

Casa di Lily e di Alice era ad appena 5 minuti da lì.Faceva freddo, era fine novembre, ma lei stava sudando. Era rossa in viso e, camminando, preannunciava mentalmente il disastro della notizia che credeva di ricevere. Perché lei pensava che lui volesse parlare della ragazza del bacio. Magari se la sposava.

“Non prendi le chiavi?”

Pensando alle sue paranoie non si accorse che erano arrivati.

“Certo, scusa ero distratta.”

Prese chiavi e salirono nel piccolo appartamento.

 “Siediti pure, vuoi qualcosa da bere?” gli chiese appendendo i cappotti.

“No grazie Lily, vorrei arrivare subito al sodo se non ti dispiace.”

A lei mancò un battito.

“Certo, allora dimmi pure…” non si era nemmeno seduto, erano in piedi l’uno di fronte all’altro e lui sembrava imbarazzato.

Mai lo aveva visto imbarazzato.

Scorpius Hiperion Malfoy poteva essere tutto, ma non certamente in imbarazzo.

“Ho bisogno di un favore assurdo Lily.”

Si passava la mano tra i capelli, passava il peso del corpo ininterrottamente da una gamba all’altra e cercava di deviare lo sguardo ogni volta che i loro occhi si incrociavano.

“Per la barba di Merlino Scorp, dimmi cosa vuoi!” sbottò Lily.

“Lily, ho bisogno che mi sposi!”

 

 

  
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