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Autore: reesejordan    12/10/2018    7 recensioni
Cosa vogliono André e Oscar. Due voci, due voleri. Un amore immenso come il loro potrà mai essere visto, potrà mai essere vissuto? Due capitoli in cui riprendo immagini, momenti e frasi dal manga, dall'anime e dalla fantasia.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: André Grandier, Oscar François de Jarjayes
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Un mal di testa mi annebbia la mente. Sono in compagnia di una bottiglia, ma non mi scalda dal freddo di Parigi, e non scioglie il ghiaccio che ho nel cuore.  Ascolto una musica e a passi lenti, incerti mi dirigo verso il suono, attratto dalle note tristi che assomigliano alla mia anima buia. Scendo le scale sotto a uno dei ponti lungo la Senna, reggendomi a malapena in piedi. Mi siedo accanto a un uomo che di speranze ne ha poche, ma con le sue parole le dona agli altri. Parla di questa città, del popolo francese. Canta al mio spirito incatenato al dolore e all'incertezza. Mi tengo la testa fra le mani, addossato alla pietra e lascio che i pensieri di lei, di noi, si affollano nella mente. Non dovrei bere, ridurmi così. Anzi dovrei essere felice. Oscar finalmente ricambia i miei sentimenti. L'ho tenuta fra queste braccia e le ho sentito dire le parole più dolci. Ma altre parole mi picchiano in testa una dopo l'altra.

Sto diventando inutile.

No. Sono inutile.

Sono quasi cieco.

No. Sono cieco.

C'è qualcosa che voglio vedere.

No. Ci sono molte cose che voglio ancora vedere.

Ti prego, mio Dio.

Voglio vedere lei, il suo corpo stupendo, la sua nudità davanti a me. Voglio poter ammirare la sua pelle candida. È da quella sera che non penso ad altro, a cosa farò se non potrò più vedere lei. Voglio vedere il gioco di luce e ombra sui suoi seni, i suoi capezzoli, le sue forme femminili. Voglio vedere il suo centro di donna mentre inginocchiato davanti a lei ispiro il suo odore, assaporo la sua essenza.

Mi ha confessato il suo amore. Mi ha baciato follemente e, da allora, sono perso dietro a lei, sono perso senza di lei. Quella bocca da cui pendevo per anni mi ha succhiato possessiva, l'ho assaggiata affamato. Le sue labbra dolci, la sua lingua impaziente. Quella bocca che ho sentito ridere, urlare, chiamare, piangere, mi ha fatto suo, soggiogandomi al suo volere. La mia anima, il mio cuore sono suoi e adesso ogni parte del mio corpo la desidera sempre più.

C'è qualcosa che voglio vedere.

No. Ci sono molte cose che voglio ancora vedere.

Voglio vedere le sue gambe intrecciate alle mie, aperte a ogni mio assalto. Voglio sentirle accarezzarmi la pelle, mentre mi stringe a sé, stritolando corpo e cuore.

Voglio vedere il suo sguardo meraviglioso, profondo cambiare espressione per me. Voglio vedere quegli occhi severi, quelli che ho visto piangere, che ho fatto piangere, riflettere il suo amore. Invece di pozzi di lacrime amare, voglio che diventino laghi immensi di passione per me, solo per me.

Voglio vedere la sua bocca schiudersi e non per un rimprovero, ma per incitarmi ad amarla. Voglio vederla aprirsi per chiamarmi, per dirmi che mi ama, che muore dalla voglia di me, delle mie mani su di lei. Voglio vederla contorcersi di piacere e sentirla gemere come non ha mai fatto in vita sua. Non saranno gemiti di dolore, ma di abbandono all'amore, suoni che riecheggeranno nella mia mente, nelle mie orecchie quando il buio mi avvolgerà del tutto.

C'è qualcosa che voglio vedere.

No. Ci sono molte cose che voglio ancora vedere.

Voglio vedere un altro tramonto con lei accanto. Vedo lei che mi tiene per mano, la guancia sulla mia spalla, la sua bocca che mi confessa che non ha mai visto niente di più bello perché l'amore ci ha uniti, ci ha completati e ci ha fatto capire che stare insieme è la cosa più stupenda che ci è successa. Voglio tornare a una casa che possiamo chiamare nostra davvero, barcollando piano, sorreggendoci l'un l'altra perché ubriachi di baci rubati per strada, inebbriati dal nostro amore. 

La amo alla follia e anche lei mi vuole, ma le sto mentendo. Nascondo il mio difetto, ma se ne accorgerà che sto perdendo completamente la vista. E poi? Che se ne fa di un uomo inutile come me?

Di colpo, la musica si ferma e arrivano le parole di conforto e di saggezza dell'uomo che mi sta accanto e che mi legge dentro, nonostante la sua cecità. 

- Cerca di non perdere la testa per amore, ragazzo.

Credo di non averla più una testa, come non ho nemmeno più un cuore. Mi alzo, lo saluto dal mio stato di ubriachezza. Una mano ad accarezzare il muro, l'altra a tenere saldamente la bottiglia che mi aiuta a dimenticare. Il mendicante continua a toccarmi il cuore, dandomi una speranza per non sentirmi brancolare in un buio opprimente. L'uomo riprende a suonare.

- E ricorda...due cuori che si amano non hanno bisogno degli occhi per vedersi.

Mi sento rinfrancato. Tornerò da lei, e quando il buio accompagnerà i miei giorni, mi lascerò illuminare dal suo amore e riuscirò a vederla con altri occhi.

C'è qualcosa che voglio vedere.

No. Ci sono molte cose che voglio ancora vedere.
   
 
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