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Autore: GattyP    13/10/2018    0 recensioni
Lily Anderson e Peter O'Neil in qualche vicenda non compresa nella saga.
1) Tumistreghi Love Potion
2-4) Una notte a Grimmauld Place (parti 1-2-3)
5) Lettera dalla Scozia
6-9) Matrimonio alla Tana
Genere: Avventura, Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Coppie: Dean/Ginny, Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Dopo la II guerra magica/Pace
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Mini-long in tre puntate, ambienta due mesi dopo la battaglia di Hogwarts. Lily Anderson e Peter O’Neil sono stati invitati a Grimmauld Place da Harry Potter e Ginny Weasley (ancora fidanzati): finalmente possono interagire liberamente con Harry e co! L'avevo già pubblicata (in versione ridotta) qualche tempo fa, ma non mi convinceva la conclusione.

 

 

Una notte a Grimmauld Place - parte 1

 

A casa di Hanry

 

Era la fine di luglio 1998. Io e Lily, che avevamo dato nel mese precedente gli esami annuali nella scuola di Cork (dove eravamo passati, anche se con qualche incertezza in Storia magica irlandese, ma ottimi risultati nella discipline pratiche… in effetti avevamo - purtroppo - una certa esperienza…), eravamo appena ritornati da MacDonald Castle (con qualche problema per la mia linea, dato che gli elfi domestici del castello ci preparavano pietanze deliziose… quanto mi piaceva vivere in un antico castello scozzese!), ma grande gioia per Aileen e parenti, che stravedevano per la piccola Niamh e non vedeva l’ora di monopolizzarla (cosa a noi piuttosto gradita… baby-sitter volontarie non si rifiutano mai!). Insomma, non dico che sia stata proprio una “luna di miele”, ma c’eravamo andati molto vicini…

Come dicevo, verso la fine di luglio, eravamo tornati a casa, pensando a come organizzarci per l’anno successivo: stava ancora con noi mia sorella Eliza, che a settembre ci avrebbe però lasciato per tornare ad Hogwarts. Noi, invece, avevamo intenzione di continuare l’ultimo anno nella nostra nuova scuola di Cork… in effetti una gran voglia di tornare in Scozia, nel castello che avevamo visto, letteralmente fatto a pezzi, pieno di sangue, associato a tante morti (anche  di amici) durante la battaglia, non ci riempiva di gioia… La  scuola di Cork sarà stata meno qualificata, ma era sicuramente più tranquilla, la vita era più serena, tutti ci stimavano e i nostri compagni ed insegnanti erano gentili e disponibilissimi (e anche loro stravedevano per la piccola Niamh, che era diventata una specie di mascotte della classe, o addirittura della scuola…). Insomma, avevamo deciso di rimanere in Irlanda. E, avevamo provvisoriamente con noi Eliza, che utilizzava la nostra casa come trampolino di lancio… verso il cottage che la famiglia di Alan (il suo fidanzato) aveva  affittato nelle vicinanze… Con la scusa di aiutarlo a sistemarlo, passava insieme a lui buona parte della  giornata, tornando da noi la sera per dormire (purtroppo, per lei, era venuto con la famiglia… altrimenti penso che sarebbe rimasta lì anche nelle ore notturne…).

Insomma, avevamo appena messo a dormire Niamh e stavamo parlando tranquillamente del più e del meno quando abbiamo sentito bussare alla porta.

- Chi sarà mai? - ha chiesto Eliza - Vado io…

In effetti, dopo la guerra, avevamo allentato le difese disseminate intorno a casa, che era raggiungibile ora da amici e parenti (erano tassativamente esclusi solo gli sconosciuti e coloro che avevano utilizzato negli ultimi sei mesi Magia  Oscura).

- Ciao, Astoria! - abbiamo sentito dire - Che bella sorpresa!

Subito siamo scesi e abbiamo visto la nostra amica, la graziosa ed elegante Astoria Greengrass, sulla soglia di casa, con un sorriso gentile.

- Scusate il disturbo - diceva, sorridendo timidamente.

- Oh, che bello, Astoria! - ha detto Lily - Entra, dai! Che bella sorpresa!

- Siamo proprio contenti di vederti - ho aggiunto io.

Così,  dopo i convenevoli, e davanti ad una bella tazza di the (io avrei preferito una buona Murphy), Astoria ci ha rivelato il motivo della sua visita

- Vi chiedo scusa se vi sono capitata qui su due piedi, ma sono venuta di mia iniziativa… i miei non sanno niente… e neanche Draco, naturalmente… ho pensato che avrei potuto chiedervi un piacere… se per voi è possibile…

- Dicci pure, Astoria - dissi - Se possiamo fare qualsiasi cosa, siamo contenti di aiutarti…

- E’ per Draco… Lo sapete che è agli arresti domiciliari, insieme alla sua famiglia, e che dopodomani ci sarà il processo al Wizengamot… Io è da maggio che non lo vedo… Comunque leggo le notizie sulla  Gazzetta… C’è una violenta campagna di stampa, orchestrata dalla  Skeeter, contro di loro, che  sono ricchissimi e sono stati seguaci di quel pazzo di Voldemort… L’opinione pubblica è tutta contro di loro e ho paura in una loro condanna… in una condanna di Draco…

Sì, questo lo sapevamo anche noi. Ne parlava ogni giorno la Gazzetta (anche se noi preferivamo altre letture, dal Magic Dubliner al Cavillo del padre della nostra amica, Luna Lovegood) e immaginavo che il clima intorno ai Malfoy non fosse dei più favorevoli... Molti effettivamente ce l’avevano con loro…

- Io gli voglio bene, lo sapete - ci confessò Astoria - e forse sono prevenuta, ma penso che la sua posizione, oggettivamente, sia meno grave di altri seguaci di quel pazzo… lui è stato costretto ad entrare tra i Mangiamorte per paura delle conseguenze per la sua famiglia, minacciata da Voldemort. Inoltre non ha ucciso nessuno, non ha commesso nessun delitto grave e, a quanto mi ha detto Hermione, con cui ho parlato un paio di settimane fa, ha “coperto” Harry Potter, lei e Ron a Villa Malfoy, poco prima dello scontro finale… L’avevano  catturato… lui l’ha riconosciuto, ma non l’ha tradito… Non pensate che possa cavarsela con una pena minima? Non sopporterei se fosse condannato… se dovesse andare ad Azkaban…

Non è che avessi una gran simpatia per Draco Malfoy. Era stato arrogante in passato, e lo ricordavo come oggettivamente legato ai  sostenitori di Voldemort, anche se a noi, personalmente, non aveva mai fatto niente di male (anzi, io gli avevo fatto un brutto scherzo, una volta… ma lui non ne  sapeva niente!). Forse, nell’ultimo anno (in cui io e Lily non avevamo frequentato Hogwarts per noti motivi) era cambiato e si era veramente pentito… Comunque volevo bene ad Astoria (che mi sembrava una ragazza mite e gentile… come mai era capitata a Serpeverde?) che, del resto era molto simpatica anche a Lily, e le credevo.

- Beh, se la situazione è quella che dici, Astoria, mi sembra oggettivamente più leggera di quella di altri Mangiamorte - dissi - Spero che questi elementi siano valutati e che Draco se la cavi con poco… Ma… possiamo fare qualcosa per te… e per lui?

- Vorrei che Harry Potter testimoniasse per Draco… che raccontasse quello che è successo a Villa Malfoy… Ma io non sono in grado di contattare Harry Potter… I Greengrass non hanno, attualmente, troppi agganci al Ministero e, anzi, non siamo troppo ben visti dall’intera comunità magica… no, non come i Malfoy, anche perché i miei non sono stati mangiamorte. Ma mio zio è considerato uno dei fiancheggiatori del Signore Oscuro e anche mio padre non è esente da qualche critica… Voi, lo so, siete amici dei Weasley, di Hermione, di Harry… Fareste questo piacere per me? Mi mettereste in contatto con Harry? Gli voglio solo chiedere di testimoniare quello che è successo. Magari la colpa di Draco sarà alleggerita se si saprà che ha collaborato, anche  se in un solo momento, con il Salvatore del Mondo Magico…

- Ma sì, certo, Astoria! Cerchiamo di contattarlo subito - disse immediatamente Lily.

Beh, certo che l’avremmo fatto. Tra l’altro, ultimamente, Lily era diventata bravissima a creare un patronus, che poteva essere inviato a comunicare brevi messaggi a chiunque.

- Guarda, provo subito a contattarlo! - disse Lily. E, davanti agli occhi miei, di Astoria e di Eliza, muovendo elegantemente  la bacchetta,  creò il suo simpatico patronus… che aveva la forma del corvus glacialis cornix (rarissimo esemplare di uccello inquietante), che lei, letteralmente, adorava (io aveva maggiore diffidenza… mi sembrava un uccello “oscuro”, specialmente quando mi guardava con i suoi occhietti spiritati…).

Inviò poi il patronus da Harry con un breve messaggio (“Harry, scusa, ti vorrebbe parlare Astoria Greengrass. E’ a casa nostra”) e, poco dopo, sentimmo squillare il  telefono. Sì, avevamo un telefono anche noi, in Irlanda (in effetti è molto comodo, anche se molti maghi inglesi ne hanno il terrore!) e sapevamo che Arthur Weasley ne aveva regalato uno ad Harry Potter, per contattarlo con quel “mezzo di comunicazione babbano” quando non era alla Tana…

- Ehi, Peter! - diceva Harry Potter dall’altro capo del filo (per fortuna non urlava come Arthur Weasley, che mi contattava spesso per chiedermi spiegazioni sulla tecnologia babbana, per la quale aveva una passione smisurata) - Perché non ci raggiungete, tu, Astoria e Lily? Sono a Grimmauld Place 12, a Londra, a casa mia… C’è anche Ginny…

- Non vorremmo disturbare - dissi.

- Nessun disturbo - sentii dall’altra parte del filo - Anche Ginny sta insistendo…

Mia moglie e Astoria intanto assentivano con la testa e Eliza sottovoce mi diceva: - Penso io a Niamh, non preoccupatevi!

- Ok, grazie. Veniamo subito con la metropolvere…

 

E così, salutata Eliza (Niamh dormiva tranquilla), io, Astoria e Lily entrammo, uno alla volta, nel camino, pronunciano il nome della nostra destinazione e, un attimo dopo, eravamo a Grimmauld Place, in una sala situata al piano terra, abbastanza buia e lugubre,  ancora un po’ umida, (meno dell’ultima volta in cui eravamo andati a trovare Harry, a dire il vero), con uno strano odore dolciastro di marcio, il quale, malgrado i lavori iniziati (le pareti erano state imbiancate, la tappezzeria scollata e scrostata rimossa, i mobili spostati), ancora persisteva. L’illuminazione era sicuramente migliorata e, al posto di antiquate lampade e gas e candelabri, c’era un moderno lampadario in vetro di murano, molto elegante. Non si vedevano troppe ragnatele in giro… insomma la casa, semiabbandonata per decenni, stava tornando a nuova vita. E ci stavano aspettando, davanti ad un bel camino acceso, Harry e Ginny. Harry aveva perso, in quei due mesi, un po’ della sua proverbiale magrezza (probabilmente grazie agli inviti a casa di Molly, a quanto sapevo), ma era sempre riconoscibile dai capelli perennemente scompigliati e dalla celebre cicatrice a forma di saetta che, seppur sbiadita, si vedeva ancora sulla sua fronte; Ginny era radiosa e riconoscibilissima per i lunghi capelli rossi e lo sguardo deciso. Li avevamo visti solo qualche settimana prima, ma,  notavo, ora apparivano molto più sereni e più sicuri dell’amore che l’uno provava per l’altro.

- Ciao, ragazzi. Ciao, Astoria… Che bello rivedervi! - disse Harry, come sempre molto ospitale. - Gradite qualcosa? Ho un paio di burrobirre in frigo… e anche una Murphy per te, Peter! Ne ho fatto una scorta! Ehi, Kreacher!

Subito apparve Kreacher, l’elfo di Harry Potter… Lo avevamo visto durante la battaglia, dirigere gli elfi delle cucine che, nella parte finale dello scontro, avevano assalito i Mangiamorte… Aveva al collo ancora lo strano talismano che, mi aveva spiegato Harry, era il ricordo del suo ex padrone, Regulus Black, a cui l’elfo era particolarmente affezionato.

Ci fece subito un bell’inchino e: - Kreacher è contentissimo di vedere l’eroico signor O’Neil e l’eroica sua consorte, che hanno combattuto con Kreacher contro il Signore Oscuro e hanno salvato la vita al suo padrone e ai suoi amici…

- Hermione gli ha raccontato tutto - mi disse sottovoce Harry - Ora stravede anche per voi…

- … qualsiasi cosa volessero gli eroici amici del mio padrone, Kraecher gliela procurerà subito! Posso portare un po’ di quel dolce che piace tanto alla signorina Weasley? E una bottiglia di burrobirra per i signori? E dei biscottini irlandesi che forse piaceranno alla signora O’Neil? E una bottiglia di Murphy? E un buon thé. Potrei anche portare…

Insomma, poco più tardi eravamo davanti ad una tavola imbandita con ogni ben di Dio, piena di vassoi (con lo stemma dei Black e vari serpenti intrecciati in vario modo…) e parlavamo, con Astoria, tranquillamente di Draco.

Harry e Ginny, vicini, mano nella mano, ascoltavano con attenzione la richiesta di Astoria.

- Beh, certo. Verrò sicuramente a testimoniare, Astoria. Del resto racconterò solo la verità. E se questo può alleggerire la situazione di Draco, meglio per lui…

- Grazie, Harry. Ti sarò sempre riconoscente. Il processo è per dopodomani, lo sai.

- Ne avevo sentito parlare. Non preoccuparti: sarò al Wizengamot per la testimonianza alle 8.00. Va bene?

- Perfetto, grazie.

- Ti ringraziamo anche noi, Harry. E anche per l’ospitalità - aggiunse Lily - E ora togliamo il disturbo…

- Non volete fermarvi per la notte? Ci sono un sacco di camere libere… - disse Harry.

- No, grazie! Torniamo a casa! - risposi - E poi Niamh si potrebbe svegliare… Va bene che c’è mia sorella che si occupa di lei…

Insomma, salutammo Harry e Ginny e ci avviammo verso il camino. Entrati però e lanciata la  metropolvere (Astoria sarebbe tornata a casa sua, nel Kent, noi in Irlanda), ci accorgemmo che, purtroppo, il passaggio tramite metropolvere non era più funzionante!

- Oh, no! Mi ero scordato della manutenzione del Ministero! - disse Harry - Purtroppo tutti i camini della zona saranno revisionati questa notte dalla squadra magica. Il passaggio verso Grimmauld Place è aperto, ma l’uscita da Grimmauld Place ad altre destinazioni non è attivabile fino a domani mattina…

- Beh, poco male. Ci possiamo smaterializzare… Non so, possiamo farlo in questa casa o c’è qualche limitazione? Possiamo eventualmente uscire in strada… - dissi.

- Oh, oh… aggiunse Ginny - Vi abbiamo messo nei guai, mi sa… Quando la squadra magica di manutenzione agisce, viene disattivata in tutta la zona la possibilità di materializzarsi e smaterializzarsi… Fa parte del codice di sicurezza per i manutentori… Mi sa che non riuscirete a raggiungere casa vostra fino a domattina alle 6.00, quando finisce il ciclo di manutenzione… Mi dispiace tantissimo!

Insomma, eravamo bloccati lì fino al giorno successivo.

- Beh, se non si può fare diversamente, accettiamo la vostra proposta - dissi. Poi aggiunsi: - Perché non mandi, Lily, un patronus a Eliza per avvisarla?… Per lei non ci sarà problemi occuparsi di Niamh fino a domattina… E anche tu dovrai avvisare a casa, Astoria… Ma mi dispiace per voi… volevate forse passare la notte insieme, penso… e avere gente per casa non è il  massimo…

- Scherzi, Peter? - Aggiunse Ginny - E poi la casa è tanto grande… Kreacher! Prepareresti, per favore, due camere per gli ospiti: una singola e una matrimoniale?

 

Poco dopo ci giunse il messaggio, via gufo (era venuto a portarcelo il nostro solerte Occhialuto): - Non preoccupatevi. Penso io a Niamh, che sta dormendo tranquilla! Ci vediamo domattina (non c’è bisogno che veniate presto… poi vi spiego). Ely.

- Avresti un posto dove far riposare Occhialuto? - Chiesi ad Hanry - Di solito riparte, ma, se c’è manutenzione dei camini e impossibilità di materializzarsi e smaterializzarsi, dovrebbero essere chiusi anche i corridoi magici per i volatili…

- Certo, Peter. Vieni con me. Lo portiamo di sotto nelle scuderie, sul retro della casa. Ci sono anche altri gufi e Kreacher pensa a procurargli del cibo.

Così, lasciati un attimo Ginny (che si stava organizzando per la notte, decidendo anche, insieme all’elfo, dove collocarci), Lily e Astoria, scendemmo al piano terra.

- Mi raccomando, non fare rumore…- mi sussurrò Harry - Dobbiamo passare di fianco al quadro famigerato di Walburga Black… che non sopporta né noi, né i nostri ospiti…

Scendemmo infatti nell’ingresso, dirigendoci verso una porticina a destra dell’ingresso, che evidentemente conduceva a queste “scuderie”. Purtroppo Occhialuto (un po’ maldestro, come al solito), ebbe la pessima idea di svolazzare e posarsi supra una testa impagliata di un elfo (Facevano un po’ senso!), facendola cadere rovinosamente a terra!

- Traditori del nostro sangue! Feccia! Usurpatori! Che schifo! Traditori e nati babbani in questa casa! E’ un disonore per l’antichissima casata dei Black! - sentii urlare.

- Presto, vieni! Fuggiamo finché non si riaddormenta! - disse Harry - E poi, a mo’ di scusa: - Quel maledetto quadro è legato alla parete dalla magia oscura… Non siamo ancora riusciti a staccarlo…

- Se vuoi, posso provarci io - dissi, mentre la megera continuava ad urlarci contro - Ho l’anello che bypassa la magia moderna, come ti ho già raccontato, e ho anche una certa affinità con la Magia Oscura, purtroppo… Un mio antenato era purtroppo uno dei peggiori stregoni della sua epoca…

- Magari… Non volevo disturbarti - disse comprensivo Harry (in effetti entrare in casa con quella megera che strillava sempre doveva essere particolarmente inquietante...). - Se riusciamo a staccarlo, lo regalo a Kreacher, che ha ancora una particolare venerazione per la sua vecchia padrona!

Mi concentrai e provai con un semplice Alohomora. Subito, grazie alla potenza dell’anello, il quadro si staccò dalla parete.

- Bravissimo, Peter! Mi hai risolto un grosso problema! - diceva Harry, mentre il quadro brontolava e mi lanciava maledizioni (per fortuna non avrebbero fatto effetto… almeno speravo!). - Ora me ne sbarazzo subito! Kreacher!

Subito, al comando del suo padrone, l’elfo si materializzò davanti a lui.

- Il padrone ha chiamato Kreacher? - disse. Poi vide il quadro della sua ex padrona a terra e rimase a bocca aperta.

- Sì, Kreacher. Vorrei… regalarti questo quadro… questo ricordo della tua vecchia padrona, alla quale, so, tu sei molto affezionato… Se vuoi, puoi portarlo in soffitta, nella tua stanza dei ricordi…

(e sottovoce mi disse “Ha una bella collezione di cimeli dei Black e gli abbiamo lasciato una stanza dove collocarli… Mi sono così sbarazzato di vari orrori, compreso il portaombrello fatto con una zampa amputata di troll contro cui sbattevo in continuazione”)

Kreacher a quel punto si buttò a terra, urlando che il padrone era troppo gentile a regalare un oggetto meraviglioso ad un elfo buono a nulla come lui e che lui gli sarebbe stato eternamente grato… e anche a me, che avevo permesso al padrone di staccarlo dal muro e, così, di regalarglielo!

- Troppa gioia per Kreacher… Spero non muoia dalla felcità… Hermione non me lo perdonerebbe! (mi sussurrò Harry).

Dopo qualche minuto, ripresosi dallo choc di avere tutto per lui quel bel cimelio di famiglia, Kreacher acconsentì a portarlo via e noi potemmo riprendere ed andare verso le scuderie…

- Abbiamo bonificato, insieme ad Arthur e alla squadra di disinfestazione del Ministero - mi diceva Harry mentre ci dirigevamo lungo un corridoio - questo settore di recente. Era pieno di mollicci e altre creature poco raccomandabili, tanto che neanche Kreacher e Sirius avevano provato ad entrarci… quando Sirius viveva qui, naturalmente. Addirittura aveva collocato Fierobecco in una stanza al primo piano, poiché era un lavoro troppo faticoso disinfestare tutto. Arthur però ha fatto un bel lavoro…

Fatto il corridoio, Harry aprì la porta e ci trovammo in un piccolo giardino, collocato evidentemente sul retro della casa. Dappertutto terra smossa e detriti in giro.

- La squadra di Arthur ha bonificato anche questo luogo, che era pieno di oggetti oscuri… evidentemente i Black li avevano nascosti dopo la sconfitta di Voldermort - mi disse.

Poco più lontano una porta conduceva ad una piccola costruzione. Entrati, ci trovammo davanti a della ampissime sale…

- Un incantesimo di estensione permanente particolarmente ben riuscito - mi disse Harry. Poi, indicando un angolo, si rivolse al mio gufo (che intanto stava sulla mia spalla): - Là, Occhialuto… Ci sono dei trespoli, cibo ed altri tre o quattro gufi…

Subito Occhialuto mi guardò, aspettò il mio assenso e poi si diresse verso i trespoli, accovacciandosi su quello più alto, vicino ad un barbagianni bianco.

- Ginny ha insistito tanto perché li “adottassimo”… Sono Gufi di Hogwarts feriti nella battaglia e non più capaci di svolgere il loro lavoro… Anche loro, povere bestie, hanno attaccato i Mangiamorte per difendere il castello, e molti sono morti. Quelli feriti e non più idonei a portare la corrispondenza li abbiamo adottati un po’ noi, un po’ i Weasley e, diversi, Luna Lovegood…

Beh, Occhialuto (con il suo occhio solo) poteva benissimo stare insieme a quelle povere bestie, che l’avevano accolto bubolando benevolmente…

- Ora, andiamo, Peter! Altrimenti le ragazze ci daranno per dispersi! - disse Harry.

 (segue)

 

 

Pubblico la seconda puntata mercoledì 17, insieme alla nuova avventura di Niamh (che, mentre qui ha pochi mesi, nell'altra è già quattordicenne... come passa il tempo!). Alla prossima Gatty :)

   
 
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