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Autore: Spensieratezza    16/10/2018    4 recensioni
Sam Winchester è adorabile, sveglio e magico. è il fratellino minore di Dean, che il maggiore non sapeva di avere. Capirà ben presto che il suo fratellino è speciale, è magico e deve essere protetto da forze oscure che vogliono fargli del male.
Genere: Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: AU | Avvertimenti: Incest | Contesto: Nessuna stagione
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- Questa storia fa parte della serie 'Sam, Dean e gli Dei '
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Il cavaliere bianco era alto e aveva gli occhi più azzurri che Dean avesse mai visto, per quanto la mascherina bianca che teneva sul viso, cercava di nasconderlo. Tendette una mano verso Sam, con un sorriso.

“Sta lontano da lui!” urlò Dean, mettendosi davanti a Sam, spaventato ma tutto intenzionato a proteggere suo fratello.

Il cavaliere sembrò guardarlo sorpreso di una tale reazione.
“Dean, non credo che voglia farci del male, è diverso dagli altri..” cominciò Sam.
“Ha ragione, noi siamo i buoni, ragazzino..vedi..”

Non riuscì a completare la frase, perché un altro cavaliere nere, diede una botta in testa al cavaliere bianco, con gli occhi e i capelli azzurri.

Sam e Dean ne approfittarono per scappare dalla finestra.

Intanto il cavaliere bianco, furibondo, si rivolse al cavaliere nero: "IDIOTA. LI HAI FATTI SCAPPARE" e dai suoi occhi sprizzarono delle scintille rosse che avvolsero il corpo del cavaliere e lo bruciarono all'istante. 
Fuori dalla baita, c’era uno spettacolo mostruoso.
 
Frotte di cavalieri, sembravano piovere direttamente dal cielo. Decine di cavalli, neri e bianchi, trottavano nel cielo per arrivare sul terreno, sembravano arrivare direttamente dalle nuvole.


“Dean! È un miracolo che non ci abbiano già presi!” gridò Sam. “Dov’è nostro padre?”

Cominciarono a guardarsi attorno per cercarlo e lo videro poco più in là, che sembrava combattere e avere la meglio, le spade non riuscivano a raggiungerlo, ma lo mancavano sempre per un soffio.
“è un miracolo..anzi no…è MAGIA.” Disse Dean.
 
Finalmente intravidero la ragione di tale magia. Poco più in là una figura dai capelli rossi, che sembrava indemoniata, stava sprigionando una forza d’energia incredibile, sprigionando una luce blu, per respingere i cavalieri, per impedire loro di avvicinarsi di nuovo alla casa e riusciva anche a donare protezione a John.

“Alisea!!” gridarono i ragazzi, cercando di raggiungerla.

Alisea si voltò verso di loro, aveva uno sguardo allucinato e i suoi occhi mandavano bagliori ed erano di uno strano colore arancione, per dei folli istanti, si chiesero se quella che avevano davanti era una nemica.

Lei però non sembrava in sé stessa per rispondere alle loro mute domande, indirizzò le mani nella loro direzione e una luce questa volta argentata con delle luci dorate, colpì i loro corpi con una forza tale che li fece quasi cadere per terra.
“DEAN, Brucia!” disse Sam, chinandosi su sé stesso.

Dean poteva sentire lo stesso bruciore di cui parlava Sam, ma non c’era tempo per porsi domande, un altro cavaliere nero, li stava inseguendo, forse uno che era sfuggito alla protezione di Alisea.

Scapparono. Non poterono fare altro e senza rendersene conto, si avvicinarono sempre di più allo strapiombo, vicinissimi alla cascata.
Non avevano scampo.
 
“RESISTETE, FIGLIOLI!”


Era John. Riuscì ad impedire al cavaliere nero, di raggiungerli. Con una spada rubata a qualche altro cavaliere, lo colpì e lo tramortì, senza tuttavia ucciderlo. Non c’erano altri cavalieri vicini alla loro casa, erano stati respinti tutti da Alisea o da John, erano salvi.

“Siamo salvi, Sam, papà ci ha salvati, ci ha salvati!”
“Dean…” il sorriso di Sam, morì nel momento in cui lo stava accennando, Dean si voltì e vide che barcollò un po’ sul posto.

Successe tutto al rallentatore, ma allo stesso tempo, troppo in fretta.
“SAM!”

“Dean..” quel richiamo fu debole, lento, quasi rassegnato, triste, come una specie di addio, di ultimo addio. Dean si sentì morire dentro.
 
FRRR
Un fruscio.

Un rumore attutito di stoffa che viene acchiappato.
Dean era riuscito ad afferrarlo per il lembo della maglietta.

“T-te l’avevo detto, che c’era bisogno di un maglione.” Disse Dean.
“Ma io te l’avevo detto che il tuo amore mi riscaldava.” Disse Sam.
Dean gemette.

“Ti prego, Sam. afferra la mia mano, cerca di…”

Gli occhi di Sam sebravano ingrandirsi e abbellirsi ancora di più in quell’occasione. Lo guardò con una dolcezza che non aveva mai fatto.

“Vivere con te, è stato come un sogno, non lo dimenticherò mai.”

Prima che Dean potesse replicare, la stoffa gli sfuggì e Sam cadde.
“NO. NOOOOOOO!”
 
Sam cadde nel vuoto.

Dean stava per buttarsi anch’esso, ma delle braccia forti glielo impedirono.
Si voltò, divincolandosi.
Suo padre.
“Lasciami, devo salvarlo!”

“No! Non perderò anche te!” gridava John. Il suo viso era stravolto, graffiato e le lacrime erano rapprese agli occhi.

“Non posso sopravvivere senza di lui.” Disse Dean, detto questo, gli diede una gomitata che lo soffocò al punto che lasciò la presa sul maggiore.

Approfittò di quel momento per buttarsi.
 
 

La caduta fu un come cristallizzare il tempo o forse dilatarlo, Dean non avrebbe saputo come definirlo, non si aspettava che fosse così lento, pensava sarebbe morto dalla paura per come sarebbe stato violento l’impatto del precipitare, ma ora che stava sentendo quella lentezza, si accorse che la odiava.

Tutto quello che voleva, era ricongiungersi con Sam.

Sapeva che erano entrambi spacciati, ma la cosa che avrebbe odiato di più, era morire da solo.

La cosa che avrebbe odiato di più, era lasciarlo morire da solo.
 
 
Finalmente cadde.
Sam..

Sapeva che era impossibile non separarsi, ma il dolore di quella consapevolezza, fece accadere qualcosa, come un incantesimo, nel momento in cui lo desiderò, sentì un corpo familiare, spingersi contro di lui, portato dalla corrente.

O forse portato dalla sua magia, non aveva importanza.
“Sam..” non poteva crederci, si erano riuniti davvero.
“Dean..perchè..?”

E suo fratello era ancora cosciente e ancora bellissimo, ancora SUO.

Gli accarezzò i capelli fradici, il viso era rivolto contro il suo, ce l’aveva tra le braccia.
Lo guardò.
Sam aspettava una risposta a quella domanda, ancora sulle labbra, lo vedeva ancora nella lacrme rapprese tra i suoi occhi.
Era colpa sua queste lacrime, non era riuscito a salvarlo.

“Perché io ti ho promesso, mentre facevamo l’amore, che non ti avrei mai lasciato.”

Dean sentì un singhiozzo contro di lui. Sapeva che Sam, per quanto lo amasse, ora stava soffrendo.
Gli dispiaceva.
“Adesso chiudi gli occhi. Chiudi gli occhi, Sam..”

E Sam lo ascoltò e Dean non poteva fare altro che abbracciarlo ancora più stretto.

Pregò per l’arrivo di un miracolo o almeno che la morte sarebbe stata un po più dolce tra le sue braccia, era l’unica cosa che poteva dargli in quel momento.

Poi precipitarono sotto la cascata.
   
 
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