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Autore: Trivo    18/10/2018    0 recensioni
Le informazioni che ho, riguardanti gli avvenimenti, verranno descritti senza però utilizzare la medesima metodologia, con cui ne sono venuto io a conoscenza, altrimenti, non credo potreste capire, nemmeno dopo aver letto la fine della fine, le vicende che involontariamente, hanno contribuito, al far finire tutto.
Genere: Fantasy, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta
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La loro routine era contornata da amichevoli conoscenze, con le quali, verso fine settimana, ci si incontrava in qualche bar per confabulare e svagarsi, condita, con un lavoro che consumava tempo ed energie quanto provava ad appagare economicamente, resa speziata, nel caso di Santoriù da una ragazza con la quale però, ancora, non conviveva e della sua passione di creare programmi per i computer, a volte, distraendosi entrando in giochi virtuali, e nel caso di Efesto, dalla piacevole compagnia del suo modo di fare giocoso, e dalla capacità di automatizzare sistemi, costruire piccole macchine sapendo imporgli movimenti specifici, gli era porta, come pietanza ripetitiva, ogni giorno, abilitati all'esclusivo cibarsene, tentando di vivere felicemente, attendendo la possibilità di andar in cerca della propria libertà, al di fuori dell'ambito famigliare.

 

Però, in questo loop abituale di improcrastinabili scelte, quando, grazie a Tone, incontrarono il bambino dai capelli arancio, gli si ampliarono gli orizzonti personali, capitombolando in problematiche collettive.

 

Il bambino non era persuasivo o convincente, ma esclusivamente sincero, realista, e sentirsi dire da un bambino di 5 anni, che la propria comoda e legittimata vita distratta, avrebbe portato solo a personali felicità, indusse in entrambi, quella voglia, accomunabile a molti giovani, di fare qualcosa di bello, non solo per se stessi o per le persone a loro vicine, ma anche, per gli sconosciuti, per il bene comune, e presa quella scelta, non la abbandonarono, persino a seguito della sparizione del bambino dai capelli arancio, che ogni giorno, si era prodigato in spiegazioni ben oltre la soggettività e persino, ben oltre le consapevolezze generali della loro attuale società.

 

Tone, consigliato dal bambino stesso, lo presentò ai due, ma quando scoprì, dopo settimane di incontri singolari, che non si faceva più vedere ne sentire, sparì di conseguenza, lasciando i due camminare nella direzione a loro indicata, con la sola speranza, di far ritorno il prima possibile, ma anche con il desiderio, che potessero, persino da soli, immolarsi interamente a cambiare, in meglio, il loro umano mondo.

 

Santoriù ed Efesto, seppur le vicissitudini impellevano, sapevano bene cosa avrebbero dovuto fare, insieme, per il resto della loro vita:

Passare alla storia.

 

Costruirono il loro primo prototipo che avrebbe cambiato la vita a milioni di persone, e furono tanto estasiati da ciò che stavano creando, che lasciarono i loro differenti e abituali lavori, per prodigarsi completamente alla causa.

-”Il mercato delle energie rinnovabili non ha nulla di comparabile”- si erano detti dopo un anno di lavoro -”ma ancora non basta”- si risposero, mentre lo spirito del bambino che ribolliva in loro, non solo non si affievoliva, bensì, accresceva, ogni giorno, tanto, da dirsi -”miglioriamolo”-.

Erano riusciti a comporre un computer termodinamico completamente autonomo nell'arco di 12 mesi, il fatto è, che per costruirlo, hanno dovuto vendere molti dei loro beni materiali, ma la fortuna di vivere ancora con i genitori giocava a loro favore.

 

Lo chiamarono Follow (seguire), perché la loro speranza era quella di far capire e farsi seguire dalle persone di tutto il mondo in quell'impresa.

Era rozzo l'1.0, sembrando un piccolo armadio ad una anta, con sopra dei pannelli solari rettangolari posti a formare una piccola T, e la scatola nascosta dietro, nella quale avvenivano i processi principali della macchina, la facevano sembrare, un inusuale assemblamento di componenti e niente più, ma era la loro composizione, e solo per costruire quella, si imbatterono in non trascurabili problemi, ed i più impellenti, furono l'energia solare che essa riusciva ad acquisire, dato che, avendo inserito dei pannelli solari piatti, non ne assorbiva abbastanza da purificare molti litri d'acqua inquinata, e necessitava d'esser spostata, ogni qual volta, il sole cambiasse posizione.

 

Con Follow 1.0, andarono a molte conferenze, cercando qualcuno che notasse le potenzialità della loro macchina, e con loro stupore, più associazioni che finanziavano progetti per la ricerca e l'innovazione europea (start up), li contattarono, offrendogli un totale di 2 milioni di euro, per portare avanti la loro ambizione.

 

Arrivati a quel punto, ebbero bisogno di più mano d'opera nella loro impresa, cercando nella loro piccola cittadina, qualcuno con conoscenze nell'ambito meccanico, elettronico e informatico, seppur loro fossero bravi, dato che, era già passato più di un anno dalla scomparsa del bambino che gli infuse quella speranza, quel sogno, nei cuori e nelle loro menti, e speravano, un giorno, di incontrarlo, per dimostrargli quanto è stato importante per loro, l'averlo conosciuto.

 

Con l'aiuto di altri, avrebbero fatto molto di più, magari, anche più in fretta, e grazie al fatto di vivere in un paese ricolmo di fabbriche, non ebbero problemi a trovare gli aiutanti necessari:

Gioggio, Mirko, Bolla, Alagi, Fabio, Set e Jhan, furono i primi volenterosi aiutanti che si unirono alla causa dei due condottieri dell'impresa, prodigandosi insieme, al miglioramento di Follow, concludendo in poco più di 6 mesi, il 2.0.

 

La macchina conclusa, pareva una piccola cuccia per cani, ma era, di molto, migliore alla precedente:

Serbatoio per l'acqua sporca da depurare, più ampio;

Pannelli solari fatti a tubi, che si estendevano per la lunghezza della macchina, posti tutt'attorno;

Una svariata serie di altre cose, partendo da un designe impeccabile.

 

Avevano però, il bisogno di testarla in uno dei luoghi che il bambino gli aveva proposto di tenere in considerazione prima di sparire, se fossero riusciti a dar forma al sogno, così, grazie ai fondi, Efesto e Santoriù, finirono in Africa, in Ghana più precisamente, dove conobbero la gente nera del posto, apprendendo che l'acqua che loro bevevano, con la quale si lavavano, con la quale cucinavano, era sporca e pesantemente inquinata.

I due, sapevano che la loro macchina funzionava, quindi il loro, fu più un esperimento sociale più che scientifico, e per fortuna, tutti ne furono estasiati:

Purificava 100 litri di acqua e produceva 3kWh di energia elettrica in un giorno, non era mastodontica come macchina, anche se gli abitanti, ne furono ben più che appagati da quel magnanimo regalo.

 

Durante il tragitto percorso per ritornare a casa, i due ragazzi, composero mentalmente il terzo prototipo, e ritornati alla civiltà di sempre, riunirono il gruppo, e con essi, non attesero molto prima di prodigarsi alla sua realizzazione.

 

Mentre cercavano di migliorarsi e di migliorare Follow, vennero contattati dai primi acquirenti, ma i due amici che sorreggevano la baracca, non se la sentivano di vendere un prodotto che era ancora in fase di migliorie, così, fecero attendere i compratori, fino al completarsi della loro terza opera, dovendo attendere, circa 2 anni e mezzo.

 

In quattro anni complessivi, si erano fatti conoscere, si erano dati da fare credendo prima di tutto nei discorsi che solo loro si erano sentiti dire dal bambino dai capelli arancio, ma in seguito, tramutando tutto, in una questione di principi, e finalmente, poterono far vedere il loro oracolo tecnologico, persino, ad uno dei politici influenti della loro stessa nazione.

 

-”Follow 3.0”- disse Santoriù al politico presentandogliela -”stiamo già lavorando al 4.0”-.

-”Costei, alimentata dal sole, fa 3 cose principali”- cominciò ad elencare lui euforico -”purificare l'acqua da qualunque tipo di contaminazione, che essa sia chimica, fisica o batteriologica, genera elettricità, e si comporta come un dispositivo di telecomunicazione avanzato”- sintetizzò fiero.

-”E' un sistema solare, totalmente sostenibile, silenzioso e adesso”- continuò cercando di frenare il suo entusiasmo -”tu personalmente, potrai avere dimostrazione delle sue funzionalità”-.

Efesto, aveva preparato per l'occasione, un bracciale identificativo, attraverso il quale, il politico, poteva interagire con l'interfaccia di Follow, attraverso i sensori posti sopra i vari erogatori di servizi, e indossato, cominciò a testarla.

 

Essendo lunga 40 metri, i 3, le camminarono attorno per tutta la presentazione, ed arrivati di fronte al primo erogatore, Santoriù, non fece attendere spiegazioni -”all'interno di queste piccole 30 cabine, si trovano delle torce elettriche, caricate con la corrente che la macchina è riuscita ad assorbire tramite la luce solare. Esse, si comportano anche da batterie, e in caso si desiderasse averne una, basta appoggiare l'orologio al sensore apposito, così da far capire alla macchina, di cosa si ha momentaneamente bisogno”-.

Appoggiando il bracciale al sensore, il politico si stupì della veloce reazione dell'interfaccia, composta da uno schermo lungo e largo una decina di metri posto li affianco, che riconoscendolo, gli fece illuminare ed aprire, una delle piccole cabine che aveva di fronte, permettendogli di scollegare la piccola torcia in essa contenuta, dalla carica, potendo poi, accendendola, illuminarsi i piedi caricandosi wireless, lo smarthphone.

-”Qualora la batteria si esaurisca, si appoggia nuovamente il bracciale al sensore, e Follow, ti apre un'altra cabina, ti permette di prendere la batteria nuova, così da dover solo collegare quella scarica, ai cavi di ricaricamento al suo interno, richiudendola dentro”-.

 

Constatandone la funzionalità alquanto incuriosito, il politico fece domande, si interessò alle ulteriori applicazioni della macchina stessa, e facendosi accompagnare da Efesto e Santoriù verso il secondo erogatore, passeggiò affianco all'interfaccia, che ora, proiettava immagini di paesaggi aperti di varie parti del mondo, ed Efesto, notando la sua curiosità spiegandogli come furono giunti al proiettare determinate immagini, spiegò -” questa macchina è pensata per esser attivata in zone nelle quali, le persone non hanno ben chiaro ciò che c'è di bello nel mondo, quindi, abbiamo pensato a inserire solo immagini educative come paesaggi ghiacciati con alcuni animali del luogo, alla fine, decidendo di non inserire immagini delle città, arrivando alla conclusione, che i posti da far conoscere alla gente, fossero ben altri”-.

Il politico non si aspettava una spiegazione simile, ma lo aiutò a capire le persone con cui stava interloquendo.

 

-”Dato che in molti luoghi del mondo, le persone hanno il telefono, ma necessitano della carica non avendo elettricità nelle loro case, questa macchina agevolerebbe la comunicazione, ma non solo questo, è un problema da risolvere”- confabulò Santoriù -”un altro dei problemi da risolvere, che potrebbe aver trovato soluzione, è quello dell'acqua”- continuò a dire, prendendo in mano una tanica vuota che Efesto prontamente gli passò -”mentre la batteria precedente era comunitaria, nel senso che non appartiene all'individuo essendo esclusivamente in prestito, questa tanica, invece, è personale”- e dopo avergliela consegnata, continuò la spiegazione -”tramite un sistema RFID al suo interno, combina la personalità inserita nel bracciale, alla proprietà della tanica, così da insegnare alle comunità, l'importanza dell'etica, garantendo l'integrità del prodotto, non volendo, che si possa finire con l'andare con una tanica sporca a prendere l'acqua potabile, se no, non avrebbe un senso l'intera struttura”-.

Il politico era ben colpito dalla magnificenza di Follow e da come sembrava in grado di poter cambiare il mondo, così da ascoltare ancora, sempre più interessato, finendo di fronte ad una serie di fessure rettangolari, poste all'altezza della caviglie -”quelli che tentiamo di dare, sono servizi che persino la gente comune sarebbe in grado di prendersi facilmente, quindi, abbiamo pensato di far in modo che le taniche si potessero riempire solo grazie alla macchina stessa e solo inserendola in una di questi erogatori”- spiegava Santoriù, mentre il politico, avendo ormai appreso la sistematologia legata alle funzionalità della macchina stessa, si fece riconoscere appoggiando il braccialetto sull'apposita fessura, ed osservando lo schermo appena sorpassato, notò i paesaggi sparire per lasciar posto alle sua credenziali, e solo dopo aver atteso il via libera, inserì la tanica, ed attendendo che venisse riempita di acqua potabile, si espresse -”e' semplice, funzionale, ed il fatto che a costruirla siano stati dei ragazzi che hanno da poco passato la maggiore età, è ancora più sconcertante”- e detto ciò, guardò i due ragazzi, attendendo di vedere sui loro visi, un sorriso che non notò.

-”Non ci possiamo ancora definire appagati signore”- rispose dopo qualche secondo di silenzio Efesto -”questa è la terza macchina, e abbiamo constatato che le possibilità sono esponenziali. Il problema è che finché le persone muoiono di sete, possiamo solo dirci felici personalmente”-.

Allibito, il ministro dello sviluppo economico, ministro del lavoro e delle politiche sociali, nonché vicepresidente del consiglio dei ministri e vicepresidente della camera dei deputati, rispose con una frase che disse molto, almeno per i presenti -”se la politica facesse passi avanti in fretta quanto la tecnologia, non avremmo nemmeno il bisogno di queste prodigiose invenzioni”- e dopo esser tornato a rendersi conto di dove si trovava grazie al flebile suono di Follow, estrasse la tanica ora avente 2 litri di acqua depurata al suo interno, la aprì e ne bevve una lunga sorsata.

-”Incredibile”- si limitò a dire -”queste però sono solo due funzionalità”- lo apostrofò Santoriù -”se ci segue ancora per qualche minuto, le facciamo vedere l'ultima capacità esterna della struttura”-.

Accondiscendente e incredulo, Maio, seguì i due giovani imprenditori fino all'ultimo erogatore, sicuro d'esser stupito nuovamente.

Efesto quindi, si espresse continuando e concludendo lui il tour -”alla domanda, l'acqua, si può bruciare, ci rispondemmo con un si convinto, tramite l'ebollizione, scomponendola in ossigeno ed idrogeno”- spiegò il meccanico un po' scienziato al politico -”l'ossigeno viene rilasciato, ma l'idrogeno, viene inserito in bombole, che grazie al procedimento di riconoscimento, vengono concesse, come le batterie, a chiunque le richieda, ricaricabili all'occasione”- continuando dopo qualche secondo concesso per assimilare concluse -”con l'idrogeno carichi auto elettriche, cuoci i cibi e in caso si avesse freddo, si adopera per accendere un fuoco e non per vantarci, ma abbiamo pensato fosse una necessità darla a Follow, come optional di base, assieme all'elettricità, la connessione ad internet, e all'acqua”-.

 

-”Avete probabilmente progettato qualcosa che cambierebbe la realtà delle miliardi di persone al mondo in meglio se solo aveste i fondi per produrle in serie”- si limitò a dire Maio riguardo al 3.0 -”io sono un politico ma non ho possibilità di attingere aduna somma tale, da potervi permettere di salvare il mondo oggi, al massimo, qualche milione, anche se ne dubito, e questo mi rammarica, ma vorrei aiutarvi ad aiutarci, in qualche modo, quindi, vi darò un totale di denaro che potrà aiutarvi, ma molto inferiore a quello che speravate di ottenere.... E' il massimo che posso fare per voi, ma voi”- disse guardando entrambi -”in futuro, potrete darmi più di quanto io darò a voi, e questa è una mia personale speranza”-.

 

Pur avendo costruito un computer termodinamico tale, i due, non trovarono l'aiuto che si aspettavano di trovare, ma non procrastinarono molto sulle scelte future da compiere, ed il 4.0 nacque di li a poco, anche grazie al contributo politico.

   
 
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