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Autore: terryoscar    19/10/2018    7 recensioni
Autrici: Aizram e Terryoscar
“ Avventura sulle Alpi” nasce per caso.
Aizram ed io ci siamo conosciute grazie alla mia prima pubblicazione: ” Oscar storia di un grande amore.”
“Dopo averla portata a termine, Aizram mi ha contattata, chiedendomi di scrivere un’altra storia ma allegra e divertente riguardo ai nostri personaggi preferiti: Oscar e André.
Inizialmente le ho detto che non sapevo nemmeno cosa scrivere, e lei mi ha suggerito di fargli fare un bel viaggio verso le Alpi.
I primi tre capitoli li ho scritti da sola, prendendo spunto i suggerimenti di Aizram ma poi, grazie alla tecnologia di cui usufruiamo abbiamo scritto i capitoli successivi in tempo reale: tramite skipe.
Quindi questa storia è scritta a quattro mani da Terry e Aizram. Si sa due cervelli funzionano meglio di uno!
E così nasce “Avventura sulle Alpi!”
Qui avremo il generale che tenterà di convincere sua figlia a sposarsi, perché a suo dire ormai incontrollabile da quando frequenta i Soldati della Guardia e sopratutto pretenderà da lei un erede a cui tramandare il titolo nobiliare. Naturalmente Oscar di sposarsi non ne vorrà sapere, quindi si scontrerà con suo padre, e non solo con lui ….
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Generale Jarjayes, Madame Jarjayes, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'IO SONO IL GENERALE JARJAYES'
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Cluny







E’ l’alba! 
Già da un po’ siamo tutti pronti per affrontare un nuovo giorno, sono con le mie sorelle, che non appena esco dalla mia tenda, vengo praticamente assalita da mille domande.
 
“Dicci Oscar, perché ieri hai discusso nuovamente con nostro padre?!”
“Mariane, voi sapete come è fatto, è inutile parlarne.”
“Si, lo sappiamo Oscar, però vogliamo conoscere i dettagli, abbiamo capito che lui non vuole che tu giaccia con Andrè durante la gravidanza, ma io lo trovo davvero assurdo!”
“Marianne, Joséphine, io mi chiedo come voi due siate sempre così ben informate, ma si può sapere come fate?”
“Ma Oscar, se le vostre grida le hanno udite tutti, e poi basta conoscere nostro padre, fare uno più uno, ed è fatta!”
Joséphine rincara la dose: “Ascoltami sorellina, non gli vorrai mica dare retta, spero! Vedi, devi sapere che questo è il periodo più bello per fare cetre cose ….”
“Joséphine!!! Ti prego! Ma dico, è mai possibile che tu non riesca a pensare ad altro?”
“Oscar!! … Ti prego sorellina! A questo punto, sono io chiederti come fai, a pensare ad altro?! Anzi sai che ti dico? Ho provato l’esperienza del bordello ed è stato bellissimo! Adesso voglio farlo in un convento!”
“Tu non sai cosa dici Joséphine! Non hai la benché minima idea di come si trascorrono le giornate in certi luoghi.”
“Tu si sorellina?”
“Certo che si! Abbiamo alloggiato ben due volte in un convento, quando eravamo in missione, e non ti dico cosa è successo!”
“Su dai raccontaci ti prego siamo curiose di sapere!”
“Non è questo il momento Marianne, adesso dobbiamo prepararci per la partenza.”
Joséphine incalza: “Senti Oscar, invece di metterti a cassetta, perché non viaggi in carrozza con noi, almeno ci potrai raccontare tutto!”
“Non ci penso nemmeno Joséphine, sono sicura che Voi due mi tormentereste per tutto il tragitto, ed io non ho voglia di sorbirmi le vostre curiosità morbose!”
“Ah ah ah ah… Ti prego Oscar nooo! Ah ah ah Allora hai paura delle nostre chiacchiere,ma su dai Oscar, in fondo non diciamo nulla di male ah ah ah!”
“Non ho paura nelle vostre chiacchiere, ma dovete ammettere che quando volete, sapete come mettermi a disagio, e questo proprio non mi va.”
“No!! Non è possibile!! Marianne l’hai sentita?”
“Certo che l’ho sentita Joséphine, se Oscar parla così, è perché ti conosce benissimo! Ma se tu, con i tuoi discorsi riesci a mettere in difficoltà perfino me, figurarsi lei!!”
“Suvvia sorelle non esagerate adesso! …. Secondo me, siete voi che non avete il senso del divertimento!”
 
Mentre le mie sorelle discutono, vedo Andrè attaccare i cavalli alla carrozza, osservo mio padre, che si avvicina al mio Andrè, temo che possa dire altre idiozie a mio marito, mi allontano da loro, e a passo felpato mi avvicino a mio padre, rimango alle sue spalle senza che mi possa vedere, Andrè mi guarda arrivare gli faccio cenno con l’indice di tacere, voglio ascoltare.
 
“Andrè, devo parlarti.”
“Ditemi Signore.”
“Andrè, tu devi convincere Oscar a proseguire il viaggio in carrozza, non è prudente che si metta a cassetta.”
“Veramente Signore …….”
Ascolto mio padre, sono alle sue spalle, mi faccio avanti e ribatto immediatamente: “Non vedo cosa ci sia tanto di strano sul fatto che io mi metta a cassetta con Andrè!”
Sento la voce di mia figlia giungere alle mie spalle, mi giro e rispondo: “E’ troppo per qualsiasi donna nel tuo stato. Oltre ad essere faticoso per te, che sei in queste condizioni, è anche pericoloso. Non dimenticare che potremmo essere attaccati …”
“E allora padre?! Dove sarebbe il problema?! ..  Che stia a cassetta o all’interno della carrozza, non fa alcuna differenza, mi difenderei comunque!”
“Oscar, tu dimentichi che sei in attesa di un figlio!”
“Credetemi Padre, forse prima di farvelo sapere nemmeno ci pensavo più di tanto, adesso sono sicura che d’ora in poi non potrò non pensarci nemmeno per attimo, visto che non fate altro che ricordarmelo!”
“E’ inutile che tu faccia dell’umorismo, io mi preoccupo per te e per mio nipote, non voglio che ti succeda nulla, hai capito Oscar?!!”
“Certo che ho capito Padre, e mi lusingate davvero con le vostre attenzioni, ma sappiate che finché potrò, condurrò la vita di sempre, senza lasciarmi prendere dagli eccessi.”
“Oscar, ragiona!”
“Padre, già è tanto per me non andare a cavallo, poi Voi vorreste che io affrontassi un viaggio con le mie sorelle in carrozza?!! Questo mai!!!”
“ANDRE’ TI PREGO DI QUALCOSA A TUA MOGLIE!!”
 
 
Vedo mio padre gesticolare furiosamente, indicandomi con l’indice e scuotendo la testa. Tutto euforico per la gravidanza, agitato, assillante. Spero che non sia stato così anche con mia madre, poveretta…..sei gravidanze con un uomo così…..
 
“Signore cosa posso dirle?! Voi la conoscete quanto me, sapete quanto è testarda, forse più di Voi!”
“ANDRE’ MA COSA DICI!!! IO TESTARDO? MA DICO … IO …”
 
Adesso ci si mette anche mio genero a contrariami! Lui, l’unico che mi ha sempre obbedito, in quel gineceo che è la mia casa! Irriguardoso e irriconoscente! Dopo che gli ho concesso, anzi imposto, di sposare il mio erede, LUI è così che mi ripaga! Ingrato….borbotto tra me, sempre più accigliato.
 
“Ora basta Padre, HO DECISO CHE RIMANGO A CASSETTA CON ANDRE’ E CON SI DISCUTE, CAPITOO?!!”
Vedo mio suocero cambiare atteggiamento, e con tono remissivo ribatte: “E va bene come vuoi tu, se vuoi metterti a cassetta fa pure, ma non urlare, potrebbe farti male! ……….. Andrè, mi raccomando, sta attendo a mia figlia, occhi aperti, e non portare troppo i cavalli al galoppo, non vorrei che mio nipote si sentisse male!”
“PADREEE!!”
“Si figliola, cosa c’è?!”
“Si è fatto tardi, andiamo via!!”
“Si certo, certo Oscar, adesso andiamo, ma tu non agitarti in questo modo! ……..Andrè ..”
“Sissignore?!”
“Appena troveremo sistemazione all’Abbazia, devi andare immediatamente al villaggio e comprare una poltrona comoda per mia figlia, non voglio che quando ci accampiamo, si sieda su un tronco, o su un sasso!”
“PADRE!!!!”
“Sta calma Oscar, si si adesso ci rimettiamo in marcia!”
 
Uff….  nessuno che mi capisca, eppure sono solo un povero padre apprensivo, che vuole solo il meglio per la sua piccola figliola! Ah ….. Marguerite …. quanto mi manchi!
 
 
 
“Però!! Marianne, lo senti nostro padre? E’ diventato un agnellino con Oscar ah ah ah … finalmente! Almeno per i prossimi sette mesi, se ne starà buono, e così lo sentiremo strepitare un po’ meno ah ah ah!”
Vedo mio padre guardarci, e con tono severo ci dice: “Ehi voi due, invece di ridere senza alcun motivo, salite in carrozza che dobbiamo partire!”
 
“Oh questa poi! Nostro padre, tenta di controllarsi solo con Oscar, invece con noi continua ad arrabbiarsi!”
“Ah ah ah Marianne, c’eravamo illuse! A meno che ……”
“A meno che, cosa Joséphine!”
“Che non rimaniamo incinte anche noi ah ah ah …”
“Tu sei pazza Joséphine ! Di figli ne abbiamo già a sufficienza!”
“Marianne, forse tu, ma io in quel benedetto bordello, mi sono data un gran da fare, e non lo escluderei affatto!”
“Joséphine!!! … Vuoi dire che ….”
“E tu sorellina? …….”
“…………”
“Uhmmm… non rispondi? Allora comincia a preoccuparti. Temo che nostro padre di sedie ne farà comprare tre, anziché di una  ah ah ah!”
 
“HO DETTO DI SBRIGARVIII!”
“Ah ah ah ah Agli ordini Padre ah ah ah ah!”
 
Osservo il Generale Jarjayes e la sua famiglia, penso che al suo palazzo non ci si annoi mai. Mi chiedo: chissà se fossi diventato suo genero, come sarebbe stato? Di sicuro per amore di Madamigella Oscar, avrei tirato fuori la stessa calma di Andrè, debbo ammettere che con le sue figlie è davvero intollerante.
 
 
Siamo in marcia per Cluny, Andrè ha preso come sempre il mio posto a cassetta, sorrido, sento la voce di Gerard, che è accanto a me.
 
“Alain …”
“Cosa c’è Gerard?”
“Alloggeremo nuovamente in un convento, spero che questa volta tu non faccia altre idiozie!”
“Ih ih ih Idiozie amico?! Ma dai, che sono solamente un po’ sfortunato, tutto qui! Hai visto cosa mi è successo ieri notte? Un toro mi ha scambiato per una mucca. Ma dico, ti pare poco?!!”
“Alain, ti prego non ricordarmelo, che per un pelo l’hai scampata bella. E pensare che tuo figlio ha rischiato davvero di nascere orfano!”
“Non me lo dire nemmeno per scherzo Gerard. … E poi, tornando al discorso di prima, cosa ho fatto tanto di terribile? Ih ih ih!”
“Se stai ridacchiando, vuol dire che lo sai benissimo…...  Ricordi lo scandalo che desti?”
“Certo che lo ricordo, ma non fu colpa mia, ma del monaco che entrò senza bussare, e mi trovò avvinghiato alla mia Sabrina, se ci ripenso!! … Gridò allo scandalo, dicendo che in convento ci fossero dei sodomiti, io per difendermi gli dissi che Sabrina era mia moglie, e non stavamo facendo nulla di male di male, e invece quel …. Si arrabbiò ancora di più e fummo chiamati tutti davanti al Padre Priore. E come sempre presi la ramanzina dal vecchio pazzo! …. Hi hi hi Senti Gerard, Sabrina ed io ci stavamo baciando e nient’altro, immaginati se ci avesse scoperto a fare ben altro?! Ah ah ah!”
“Io sinceramente Alain, non so come fai a scherzare su una cosa tanto grave come questa!”
“Ma su Gerard, non farla tanto tragica! …. Ah che nostalgia! …… Però Gerard, ricordo anche che ho sofferto come un cane: ero appena sposato, ed il vecchio pazzo mi impediva di stare con mia moglie. Se ci penso, che rabbia!”
“Alain ma eravamo in missione, non in viaggio di nozze, o l’avevi dimenticato?”
“Certo che non l’avevo scordato! Ma dico, dimostrare un po’ di comprensione, non è poi tanto difficile! Se non fosse stato per il Comandante, avrei consumato con mia moglie al nostro arrivo a Parigi.
“Ih ih ih .. A dire il vero, Alain, io ricordo ancora quando il Generale ti sorprese con tua moglie e ti fece mettere sugli attenti ah ah ah!”
“Scc.. zitto Gerard, non voglio che qualcuno ti ascolti! ….. Se me lo ricordo ….. uhmm .. che imbarazzo!”
 
Ma dico, mi ci avresti visto, soffrire per tutto il tempo? ….. Me a vedere e non toccare! .. Ma dico, mi avete forse preso per Andrè? Ancora adesso, mi chiedo come abbia potuto resistere, per ben vent’anni! Solo a pensarci divento matto.”
“Si però Alain, guardali come sono felici, non nascondono la loro felicità nemmeno in missione, e noi tutti sappiamo quando il Comandante sia integerrimo in certe situazioni quando indossa la divisa.”
“Si Gerard … quando indossa la divisa ih ih ih! Però è anche vero che il vecchio Generale nemmeno adesso li lascia tranquilli. Ed io che credevo che con l’arrivo del nipote si sarebbe calmato, invece adesso, è diventato più isterico di prima!”
 
 
Come ormai da due giorni, Andrè ed io continuiamo il nostro viaggio a cassetta, anche se dopo la discussione di stamattina con mio padre, ero tentata di partire a cavallo come tutti, ma Andrè, come sempre, mi ha riportato alla ragione, adesso sono accanto a lui, insieme verso Cluny.
 
“Oscar, tutto bene?”
“Ti prego Andrè non ti ci mettere anche tu. Se mai dovessi star male te lo direi senz’altro!”
“Sicura Oscar? Veramente conoscendoti ne dubito.”
“Andrè, sappi che l’apprensione di mio padre e più che sufficiente, non ti ci mettere anche tu!”
“E va bene Oscar, come vuoi, non ti dirò più nulla!”
 
Guardo la mia Oscar, ha lo sguardo deciso, tagliente. È un poco accigliata, meglio cercare di farla rilassare……tanto discutere con lei non serve…è una tale testona!
 
Andrè mi fa gli occhi dolci, mi accarezza il ventre, poso la mia mano sulla sua, lo guardo, mi sorride, prende la mia mano e la porta alle labbra per baciarla. Che dolce il mio Andrè, è così premuroso e attento. Quando lo guardo, non posso non ricordare che lui è stato sempre così con me, fin da bambini ……
 
“Cosa c’è Oscar, mi guardi in un modo!”
“Andrè … ti amo Andrè ..”
“Oh Oscar .. Anch’io ti amo .. ti amo così tanto, che forse tu nemmeno riusciresti a immaginare!”
“Ti sbagli Andrè, lo so ……”
 
Andrè, mi avvolge in un abbraccio …… mi sento felice e appagata, per un attimo dimentico che non siamo soli. Mi lascio andare, appoggio la testa alla sua spalla, mi rilasso. Basta un abbraccio del mio Andrè perché mi senta in pace con tutti!
 
“Andrè, lasciami andare, credo che stiamo davvero esagerando, non mi va che gli altri ci vedano in certi atteggiamenti.”
 
 
Guardo la mia bellissima moglie, sorrido, mi sciolgo da lei e non le dico nulla, so che in fondo ha ragione.
 
Le sorrido ancora, e le dico, in un sussurro: “Come desidera il mio Comandante.”
 
La nostra spedizione continua ad avanzare verso un nuovo villaggio, e dopo una notte movimentata, l’ennesima notte senza pace in cui mio padre mi assilla fino allo sfinimento, finalmente siamo a Cluny.
Con carrozza e cavalli al seguito, ci aggiriamo per il villaggio alla ricerca dell’Abbazia, al primo passante mio padre domanda: “Scusate Signore, potrebbe indicarci l’Abbazia dei Benedettini?!!”
“Certo! Dovete proseguire per la via principale, appena usciti dal villaggio, dovrete percorrere trecento metri ad ovest, non è difficile trovarla, perché è situata su una collina ed è ben visibile non appena uscirete da Cluny.”
“Grazie!”
“Di nulla Monsieur.”
 
 
Attraversiamo il villaggio, osservo attentamente tutte le varie botteghe ed i negozi che sono situati nel villaggio, cerco un negozio che venda delle poltrone, ma il villaggio non è molto grande, temo che sarà impossibile soddisfare le esigenze di mia figlia, penserò a risolvere la questione non appena saremo arrivati al convento. Tornerò al villaggio e mi assicurerò personalmente della faccenda. Mia figlia deve essere comoda, non può certo restare seduta su una scomoda pietra, nelle sue condizioni! Voglio solo il meglio per lei, ma qui sembra che solo io mi preoccupi….dovrò fare una bella ramanzina ad Andrè: deve prevenire ogni suo desiderio, viziarla, coccolarla e servirla! L’ho scelto apposta, un altro uomo sarebbe già scappato!!!
Non appena usciamo dal villaggio, vediamo l’Abbazia, eccola, ormai manca poco. Imponente e maestosa, con le sue alte torri in pietra.
 
 
Mi affaccio al finestrino, vedo il soldato Gerard e gli domando: “Quanto manca ancora?”
“Ormai manca poco Madame, se vi sporgete appena, vedrete l’Abbazia.”
Mi sporgo appena, guardo fuori, chiamo mia sorella e dico: “Marianne, finalmente siamo arrivati, almeno dopo due giorni passati in tenda, potremmo riposare su un letto, spero che abbiano dei letti matrimoniali, così potrò …. starmene comodamente con mio marito.”
“Credo che non sia il caso che tu ti illuda Joséphine, penso che nei conventi ci siano delle brande, non dei letti matrimoniali.”
“Spero che tu ti stia sbagliando Marianne …”
“Joséphine, mettiti in testa che il nostro sarà un ristoro presso dei monaci e non avremo certo un alloggio lussuoso come speri.”
“Beh, e anche fosse, l’importante è che stia con il mio Charles, vuol dire che se ci daranno delle brande, le uniremo, io di certo non voglio perdermi quest’altra magnifica esperienza!”
“Joséphine sei davvero incorreggibile!”
 
 
“Eccoci arrivati Oscar, dopo quasi un’intera giornata di viaggio, spero che adesso ti riposi, e non te ne vada in giro.”
“Ma cosa dici Andrè, io non sono affatto stanca, anzi sai cosa ti dico?!! ……”
“Cosa Oscar?!!”
“Niente, niente te lo dirò dopo, non appena ci saremo sistemati.”
 
Vedo mio padre e Girodelle scendere da cavallo e colpire il battente del portone, mio padre chiama: “Aprite, siamo dei viaggiatori in cerca di asilo!”
Poco dopo, vedo il portone spalancarsi, un monaco scruta prima mio padre e poi tutti noi e ci dice: “In cosa posso aiutarvi Signori?!”
Mio padre risponde: “Buona sera Padre, sono il Conte Jarjayes. Abbiamo bisogno di ristoro e di un alloggio per una sola notte, potreste metterci a disposizione il Vostro convento? Naturalmente dietro un compenso adeguato.”
“Ma certo Signori,non abbiamo alcun problema, possiamo ospitarvi! …  Ma vedo una carrozza, in quanti siete?”
“Siamo in dieci, con me ci sono: tre delle mie figlie con i loro mariti, un nipote e due attendenti. Come vedete, abbiamo bisogno anche di un ricovero per i nostri cavalli.”
“Si certo Signori, adesso chiamo un confratello che vi mostrerà la stalla, in quanto alla carrozza, la potrete portare nel patio in prossimità della scuderia! .. Vi troveremo una sistemazione adeguata, e il mio confratello Tomas, vi mostrerà la stalla.”
“Vi ringrazio Padre! ….. Alain Gerard, voi pensate agli animali.”
“Sissignore.”
“Marianne, Joséphine, prendete il necessario e scendete dalla carrozza, siamo arrivati!”
 
“Finalmente Marianne, siamo arrivati, su scendiamo.”
 
Vedo il monaco voltarsi verso l’interno del Convento e rivolgendosi a un confratello dice: “Fratello Tomas, accompagna questi giovani nelle stalle, e provvedi alla sistemazione della carrozza e dei cavalli!”
L’altro frate guarda Sassion e La Salle e dice: “Prego venite da questa parte.”
 
Siamo tutti di fronte al frate, ci scruta in uno strano modo e mi chiede: “Scusate Signore, poco fa mi avete detto che, siete in dieci e con voi c’erano le vostre figlie ….”
“Si certo Padre!”
“Ma io vedo solo uomini, al vostro seguito, dove sono le Vostre figliole?!”
Sorrido appena e ribatto: “Ma no Padre, scusate l’equivoco ….”
Con un gesto della mano indico le mie figlie e continuo: “Vedete, loro non sono degli uomini, ma le mie figlie, è solo che stiamo affrontando un lungo viaggio, e quindi indossano degli abiti maschili.”
“Ora capisco, è tutto chiaro! .. Bene dopo aver chiarito il piccolo malinteso, vi farò condurre nelle vostre stanze da padre Clement, io intanto avverto il Padre Priore del vostro arrivo.”
“Grazie Padre!”
 
 
 
Prima di addentrarci nell’edificio, percorriamo il giardino, molto curato, in cui vengono coltivate le piante officinali. Arriviamo sotto un enorme porticato, entriamo, e il padre che ci ha accompagnato fino a quel momento, dice a un suo confratello: “I Signori si fermeranno per la notte, accompagna gli uomini nelle stanze della foresteria a loro riservare, invece le signore, portale nella parte più interna, dove abbiamo le stanze più confortevoli”
“Va bene padre Leonard, adesso ci penso io! … Prego venite da questa parte”
 
Percorriamo in lungo corridoio, siamo tutti dietro al frate, sono costernata nel sentire che io non potrò passare la notte con mio marito Charles; durante il tragitto,mi avvicino appena a mio padre, rallento il passo, costringendolo quasi a fermarsi, mentre gli altri continuano a stare dietro al prelato, gli dico: “Padre, era proprio indispensabile, dire al monaco che avevate al vostro seguito delle figlie?”
Mio padre a voce bassa mi risponde: “Certo che si, se forse non l’hai capito, non voglio problemi all’interno del monastero, mi sono spietato Joséphine?! E vedi di saperti comportare, ricordati che ci troviamo all’interno di un luogo religioso, quindi riga dritto e niente colpi di testa! .. Non vorrei che ora che Sassoin ha smesso con le sue scelleratezze adesso sia tu, a darmi noie, e a complicarmi il viaggio!”
“Ma Padre, bastava tenere la bocca chiusa, non avete visto che il frate nemmeno si è accorto che siamo donne!”
“Lo so io, e tanto basta! E adesso vedi di non discutere, e raggiungiamo gli altri!”
 
Non è possibile, che Charles ed io dobbiamo passare la notte in stanze separate! … E pensare che mi ero fatta delle illusioni. Ma se tutti credono che io me ne starò buona nella mia stanza, si sbagliano di grosso!
 
“Ecco qui, questi sono gli alloggi per Voi uomini, siete in sette, ogni stanza dispone di due brande, uno di voi dormirà da solo. In ogni camera troverete una toilette, dei catini con dell’acqua e tutto il necessario per potervi rinfrescare.”
 
Ascolto con attenzione il frate: ha detto che uno di loro dormirà solo, spero che Charles si faccia avanti e pretenda lui la camera singola. Invece mi illudo ancora una volta, sento mio padre che dice: “Victor, nipote mio, alloggerai tu nella camera singola, mentre io dividerò la stanza con Andrè, tu Charles starai con Louis,Sassoine e La Salle divideranno l’altra.”
Il frate ribatte: “Bene Signori, adesso accompagnerò le signore nei loro alloggi! Ma prima voglio informarvi che la cena sarà servita tra due ore, verrà fratello Victor ad avvisarvi, comunque sentirete il suono della campanella che vi annuncerà l’ora del convitto!”
“Grazie Padre!”
“Bene, questo è tutto, adesso accompagnerò le Madame nei loro alloggi … Prego da questa parte.”
 
Seguiamo il frate in silenzio, continuiamo a percorrere il corridoio, sono delusa, mio padre ha voluto che fosse il Maggiore ad avere la stanza singola e non Charles, sono sicura che l’ha fatto di proposito, pur di evitare che io potessi andare da mio marito.
 
“Siamo arrivate Signore, come già detto, abbiamo stanze con solo due brande, quindi, una di voi dovrà dormire da sola.”
 
Prendo al volo l’occasione e mi faccio immediatamente avanti: “Se non Vi dispiace sorelle, preferisco prendere io la stanza singola, sapete, preferisco dormire sola!”
Oscar mi guarda, e dice: “Per me non c’è alcun problema, se vuoi dormire da sola, fa pure, io dividerò la stanza con Marianne.”
“Grazie Oscar!”
 
Vediamo il frate allontanarsi, guardo Joséphine, lei mi dice: “Cos’hai Oscar, perché mi guardi in questo modo?”
“Entriamo prima in camera tua, e poi te lo spiego perché ti guardo in questo modo!”
 
Marianne ed io entriamo in camera di Joséphine, posiamo sul tavolo le nostre borse, la guardo severamente e le dico: “Joséphine, che non ti venga in menti di fare qualche idiozia, ricordati che siamo ospiti di un ordine religioso, non vorrei che a causa tua venisse fuori uno scandalo, siamo qui per riposare e non per vegliare te!”
“Oscar, mi sembra di ascoltare nostro padre! .. E’ mai possibile che voi non pensiate ad altro che a me?”
“Se lo facciamo Joséphine, è perché ti conosciamo, quindi rimani in camera tua e cerca di riposare! Non darci motivo di preoccuparci, capito Joséphine?”
“Oscar, non credi di esagerare?”
“Niente affatto, te l’ho già detto, e non voglio ripetermi all’infinito, siamo in un monastero e sappiti comportare!”
“Ma Oscar ….”
“Adesso vado in camera mia, ho bisogno di cambiarmi. A dopo Joséphine!”
“A dopo Oscar!”
 
Vedo mia sorella lasciare la mia stanza, Marianne invece, rimane ancora qualche minuto con me, le dico: “Però quant’è seria nostra sorella! Solamente chi non la conosce, non penserebbe mai che è un soldato!”
“Devi riconoscere che nostra sorella ha tutti i motivi per preoccuparsi Joséphine, e poi cosa credi che non abbiamo capito perché hai deciso di rimanere da sola?!!”
“Ma su su state tranquille, io non ho nessuna intenzione di fare ciò che voi pensate!”
“Meglio così Joséphine, a dopo.”
“A dopo Marianne!”
Vedo mia sorella lasciare la stanza e sussurro: “Accidenti, ma possibile che tutti siano così severi? Ma!…Poi vedrò il da farsi, adesso ho bisogno di ripulirmi un po’ e cambiarmi gli abiti!”
 
 
Sono seduto sul bordo del letto, vedo Andrè, tirare fuori i vestiti puliti dalla borsa, lo osservo, penso: Però che ragazzo a modo! … E’ venuto su proprio bene! E’ educato, a modo, paziente, e si, sono convinto che solo lui poteva resistere accanto a mia figlia. Però spero che mio nipote abbia la tempra dei Jarjayes, sarebbe perfetto per il mio casato.
 
“Andrè, dobbiamo tornare al villaggio.”
“Per quale ragione Signore?”
“L’hai forse dimenticato? Dobbiamo acquistare una poltrona per Oscar, non può affrontare il viaggio in maniera tanto disagevole, voglio che mia figlia abbia tutte le comodità!”
“Ma Signore, io credo che non sia il caso, Oscar non accetterà mai di sedersi su una poltrona.”
“Andrè per favore, non ti ci mettere anche tu! Vedrai che mia figlia, quando ne sentirà il bisogno ne farà uso. E adesso vai a cercare Sassoin, credo che sia già in camera sua, io vi aspetto alle scuderie.”
“Signore, però i cavalli sono stanchi, e non credo che sia il caso di muoverli ancora e …”
“Andrè, se il tuo è un modo per impedirmi ad acquistare una poltrona per mia figlia, ti sbagli proprio, ho deciso che la comprerò e così sarà! E adesso su muoviti, vai a chiamare Sassoin!”
“Ma Signore, non basta che ci andiamo solo noi?”
“Andrè, ma si può sapere cosa ti prende? Ho l’impressione che tu mi voglia ostacolare in tutte le maniere!”
“Ma no Generale, io non …”
“Basta Andrè, su dai, vai a chiamare Sassoin, sbrigati!”
 
Il Generale ed io lasciamo la stanza, percorriamo il corridoio, lui prosegue ed io mi fermo davanti alla porta dei miei amici, busso.
 
“Alain, ci sei?”
“Entra pure Andrè!”
 
Apro la porta e vedo i miei amici intenti a disfare la loro borsa, e siaccingono a prendere tutto ciò che occorre per cambiarsi d’abito.
 
“Ehi Andrè cosa ti succede, perché qui?”
“Senti Alain, se devi cambiarti d’abito, fa presto che dobbiamo tornare al villaggio.”
“Cosa? E’ successo qualcosa Andrè?”
“Ecco … vedi Alain, il generale, si è messo in testa di ……. comprare una poltrona per Oscar …”
“Ah ah ah ah … Noo!! Non ci posso credere!! Allora il vecchio pazzo diceva sul serio?! Non scherzava ah ahah! …”
“Purtroppo si Alain, ed io non lo trovo per niente divertente. Quando lo saprà Oscar, si scatenerà un putiferio!”
“Ih ih ih Su Andrè, non fare quella faccia, tutto al più potremo vedere uno dei soliti scontri, tra il vecchio pazzo ed il diavolo biondo ah ah ah!”
Gerard sorride e ribatte: “Alain, era tanto che non ti rivolgevi al Comandante in questo modo!”
“Ih ih ih .. Gerard, ammetto che da quando si è sposata, in caserma ci è stata pochissime volte, e poi, dopo aver conosciuto il Generale, riconosco che il Comandate Oscar, paragonata a suo padre, è un angelo, però quando discute con lui, diventa davvero una belva, è impossibile non accomunarli come padre e figlia ah ah ah!”
“Alain ora basta, dobbiamo andare, allora cosa hai deciso di fare? Ti cambi, oppure no?”
“No Andrè, preferisco, farlo al nostro rientro, anche perché, ho bisogno di darmi una rinfrescata! Su andiamo!”
 
Sono alle scuderie, guardo i nostri cavalli, Andrè ha ragione, sono stanchi, e portarli ancora al trotto non mi sembra il caso. L’unica soluzione è chiedere ai frati di mettermi a disposizione un mezzo per arrivare al villaggio.
Lascio la stalla e mi reco dal primo frate che incontro nel patio.
 
“Scusate Padre, debbo chiederVi una cortesia …”
“Prego, dite pure, in cosa posso aiutarVi?”
“Vedete, devo andare al villaggio e, come sapete, i nostri cavalli sono stanchi, non voglio sottoporli ad un ennesimo tragitto. Se Voi potreste mettermi a disposizione un mezzo di trasporto, ve ne sarei davvero grato.”
“Vedete Signore, noi disponiamo solamente di un carretto, e di un mulo non molto giovane, spesso si ferma e non vuole camminare, se volete potete andare con quello.”
“Uhmmm …. Beh, meglio di niente, se foste così gentile da prestarcelo, ve ne sarei davvero grato.”
“Ma si certamente, adesso avverto il mio superiore, faccio in un attimo.”
“Grazie Padre.”
 
Dopo poco tempo, vedo tornare il frate, mi dice: “E’ tutto a posto, ho parlato con un mio confratello, recatevi alle stalle,  tra un po’ vi raggiunge, e vi prepara il carro!”
 
“Grazie Padre!”
 
Vedo Andrè e Sassoin raggiungermi, mentre il frate ci conduce il mulo attaccato al carretto, lo guardo … sono perplesso, il mulo è troppo avanti con gli anni e poi ha l’aria stanca, penso che la bestia difficilmente possa farcela a tornare al convento
 
Il frate mi consegna il mezzo di trasporta e mi dice: “Ecco qua Signore, e non dimenticate che tra meno di due ore, qui al convitto si cena, Vi preghiamo caldamente di essere puntuali.”
“Non dubitate Padre, saremo in orario!”
“Vi auguro buon viaggio, a dopo Signori.”
“A dopo.”
 
Il frate si allontana, e Sassoin non si esonera dal fare le sue solite battutine.
 
“Signore, dove credete di poter andare con quel animale, forse in guerra? Ih ihi h …”
“Sassoin, risparmiaci le tue battute, sono davvero fuori luogo! .. Lo sai benissimo che non possiamo prendere i nostri cavalli, sono stanchi e debbono riposare, quindi ce la caveremo anche con questo mulo.”
“Ne siete davvero convinto? Dove credete che riuscirà a portarci, dietro l’angolo? Non vedete che poveraccio avrà l’età del mio bisnonno? Come credete che possa trasportare il carro, tre uomini ed una poltrona?”
“Sassoin, a costo di farti tornare a piedi, ma il mulo trasporterà la poltrona.”
“Ih ih ih … Signore, io credo che il mulo non appena la vedrà, sarà lui stesso a sedersi sulla poltrona ah ah ah!”
“SASSOINNN!!! TI ORDINO DI SMETTERLA DI DIRE IDIOZIE! STA ZITTO E VEDI DI METTERTI A CASETTA! ANZI NO, GUIDO IO IL CARRO, TU E ANDRE’ SALITE DIETRO!”
“Come volete Signore ….. salgo sul carro e che il Signore ce la mandi buona! Altro che missione, questa è un’avventura vera e propria!”
Vedo Andrè timidamente ribattere: “Signore, siete sicuro di voler condurre il carro? Non volete che lo faccia io o Alain?”
“Assolutamente no! Su forza sbrighiamoci, non avete sentito il frate? Tra meno di due ore dovremo essere qui!”
“Sissignore!”
 
Siamo sul carro in aperta campagna, il Generale è a cassetta, io e Alain invece, siamo seduti  dietro, mi delizio a guardare il bellissimo paesaggio.
 
“André …”
“Dimmi Alain.”
“Certo che tuo suocero è davvero un personaggio!”
“Scc.. Alain per favore, non farti sentire, altrimenti comincia ad urlare.”
“Tranquillo Andrè, non senti che ti sto parlando a bassa voce?! E poi, io dicevo davvero riguardo al mulo! … Ma secondo te quell’animale fin dove potrà arrivare? Il mulo non ce la farà mai a tornare in convento. Figurati se poi deve tornare in dietro per di più trasportando la poltrona! Vedrai che il vecchio mi darà ragione!”
“Alain, spero sinceramente che al villaggio non si riesca a trovare alcuna poltrona, altrimenti passeremo dagli strilli del Generale a quelli di Oscar.”
“Come ti capisco amico mio, sei finito dalla padella alla brace: se non è il vecchio pazzo, è il Comandante. Certo non ti invidio per niente!”
“Già! .. Al di fuori può sembrare così, ma ti assicuro che Oscar non possiede solo la tempra di suo padre, ma è dotata  anche delle virtù di Madame Marguerite: è dolce e molto compressiva!”
“A…. se lo dici tu amico, non ne dubito, io però rimango dell’idea che rimani un vero eroe ih ih ih! ………… Accidenti, di questo passo al villaggio non arriveremo mai!”
 
Sorrido, e con tono canzonatorio dico al vecchio pazzo: “Generale, secondo Voi quanto manca per arrivare al villaggio?”
“Sassoin, smettila di canzonare il mulo, no lo vedi che fa del suo meglio?”
“Ah si certo che lo vedo, ma vorrei che andasse leggermente più in fretta ih ih ih!!”
“Sassoin, hai sempre da ridire! Taci, non dire più una sola parola se non vuoi tornartene all’abbazia piedi.”
“Ah ah ah ah …. State pur certo che arriverei prima di voi ah ah ah!”
“SASSOIN!!!”
“Ih ih ih Generale siete troppo suscettibile! ….. Signore io mi chiedo come facciano quei frati a contare su questo povero ronzino. E poi, come fanno a utilizzare questa povera bestiola. Se potessi gli lascerei il mio cavallo, ma non posso, è l’unico animale che possiedo, e poi non appartiene nemmeno a me, ma all’esercito francese. Ci manca solo che finisca davanti al tribunale militare per aver regalato un cavallo a dei frati!”
 
Le parole di Sassoin mi danno da pensare, anche se spesso mi fa andare fuori di testa, debbo riconoscere che è davvero un bravo ragazzo.
 
 
Passo dopo passo, finalmente arriviamo al villaggio, siamo davanti ad un emporio, il Generale arresta il carretto, scende dal carro ed entra nel negozio.
 
“Buongiorno Madame.”
“Buongiorno a voi Signore, in cosa posso servirVi?”
“Cerco una bottega dove vendono mobili, o meglio, più precisamente poltrone.”
“Oh, allora cercate la bottega di mio marito, sappiate che è l’unico falegname del paese, non ne troverete altri, venite con me!”
“Ma questo, Madame, è un emporio.”
“Sissignore, ma nel retro bottega, abbiamo la falegnameria, dove lavorano mio marito e nostro figlio. Prego accomodateVi, da questa parte!”
Seguo la donna, entriamo in una seconda stanza, per poi entrare nella falegnameria. Vedo due operai al lavoro, il marito della donna appena ci vede arrivare lascia il suo lavoro e ci viene incontro.
 
“Buongiorno.”
“Buongiorno a Voi Signore, in cosa posso esserVi utile?”
“Devo acquistare una poltrona, e voglio che sia molto confortevole.”
“Uhmm.. Mi dispiace Signore, ma in questo momento non ho poltrone disponibili, sapete…… le richieste sono molto scarse, noi le produciamo solo su ordinazione.”
“Capisco ma, non c’è modo di potermela prepararla entro domani mattina?”
“Assolutamente no, Signore! Non dispongo dei materiali, e per averli dovrei farli arrivare da Parigi e ci vorrebbe almeno una settimana.”
“Uhmm…. Capisco ….”
La donna che è accanto a me, mi domanda: “Scusate Signore, potreste dirci per quale motivo Vi serve una poltrona con tutta questa urgenza?”
“E’ per mia figlia Madame, è in attesa di un figlio, e stiamo affrontando un viaggio piuttosto lungo. Vorrei che mia figlia viaggiasse comodamente, ma voi non disponete di una poltrona, e non mi resta che andarmene.
“Ascoltate, io Vi potrei suggerire un altro modo per far viaggiare più comodamente la vostra figliola …”
“In che modo Madame?”
“Certo non disponiamo di una poltrona, ma nell’emporio ho dei cuscini di ottima qualità in piuma d’oca, che certo farà viaggiare comodamente vostra figlia.”
“Non è ciò che desidero…… però…..uhm è meglio di niente!”
“Venite con me Signore, prego da questa parte.”
Seguo la donna, attraversiamo prima la bottega del falegname, per poi tornare nell’emporio. Vedo la donna indaffarata, prende una scala per aprire un cassetto di un armadio, e dall’alto mi dice: “Vedete Signore, è roba poco vendibile, e allora li ho conservati su questo scaffale, sinceramente non ci speravo più, che li avrei venduti.”
 
 
“Ehi Andrè, è possibile che tuo suocero ci metta così tanto per chiedere un’informazione?! Io direi di andare a sbirciare, non vorrei che gli fosse capitato qualcosa.”
“Aspetta Alain, vengo con te!”
 
Alain ed io ci allontaniamo dal carro, e ci avviciniamo al negozio, Alain è appena avanti a me, ci avviciniamo alla soglia della porta, arrestiamo il passo, e rimaniamo fermi a guardare la scena. Vediamo la proprietaria del negozio, su una scala, mentre rovista su alcuni scaffali di un grosso armadio, mentre il Generale è lì, poco lontano.
 
Sussurro appena:“Alain è tutto a posto, evidentemente il Generale, deve acquistare altro, è meglio aspettarlo fuori.”
“No aspetta Andrè, vediamo cosa succede!”
“Cosa vuoi che succeda Alain? E’ tutto tranquillo, aspettiamo fuori.”
“Tu credi Andrè? Io lo trovo davvero buffo …”
“Cosa ci trovi di buffo Alain?”
“La signora sulla scala e tuo suocero lì fermo ad aspettare…….”
“E allora?”
“Andrè, ti immagini se la dama in questione dovesse cadere addosso a tuo suocero? Ih ih ih Sai che divertimento che sarebbe!”
“Alain, io non so come tu faccia a pensare a queste cose, credo che in fondo, tu sia rimasto un ragazzino.”
“Può darsi amico mio, ma io voglio vedere cosa succede …. Aspetta!”
 
 
 
La donna continua a rovistare tra la roba, si agita così tanto per cercare i cuscini, che temo  possa cadere dalla scala, la sostengo, e le chiedo: “Madame è tutto a posto?”
“Si certo Signore … è solo che li ho messo sotto ad altra roba e ho difficoltà a tirarli fuori! …. Ma non preoccupatevi che ci sono quasi …… eccolo qui ……”
 
La donna non fa in tempo a terminare la frase che ascolto le sue urla: “SIGNORE LEVATEVI DI SOTTO!!”
 
Non faccio in tempo a capire cosa stia succedendo, che mi cadono addosso dei cuscini, uno dopo l’altro, mi colpisco in pieno volto, sento la donna spaventata che continua a gridare: “Oh Signore che disastro! Mi dispiace …... io non volevo!! … per fortuna che sono soltanto dei cuscini, almeno non vi siete fatto male!”
 
La donna scende velocemente la scala per soccorrermi, si precipita verso di me, vedo il suo volto infiammato per l’imbarazzo, è agitata, nervosa,continua a dirmi: “Sono mortificata Sign….”
Non termina la frase che la donna inciampa, perde l’equilibrio e mi viene addosso.
L’afferro al volo, siamo a un palmo di naso, vedo la donna arrossire ancora, e rialzandosi immediatamente ribatte: “Non è possibile! Che imbarazzo! Cos’altro deve succedere?! Mi dispiace Signore, sono davvero mortificata!”
Sorrido appena e rispondo: “Non preoccupatVi Madame, non è successo nulla! Per fortuna che erano solamente cuscini e debbo ammettere che avete ragione, sono davvero morbidi ah ah!”
Anche se ho tentato di stemperare il disagio della donna, la vedo imbarazzata. L’aiuto a raccogliere i cuscini sparsi per il negozio, li posiamo sul bancone, e mi dice: “Quanti ve ne occorrono Signore?”
“Quanti ne avete a disposizione?!”
“Tutti quelli che Vi sono caduti addosso Signore!”
 
Comincio a contarli, e infine dico: “Sono dieci! .. Incredibile!!”
“Cosa c’è di tanto incredibile Signore?!”
“Siamo in dieci, e li prendo tutti! Per lo meno sono di ottima qualità, non avrò comprato una poltrona, ma mi ritengo soddisfatto.”
“Davvero Signore? Li prendete tutti?!”
“Certo Madame, preparate i pacchi, che li porto via immediatamente.”
“Oh si! Certo, certo Signore! Adesso Vi prendo le scatole.”
Sorrido e dico: “Spero Madame che stavolta non Vi dobbiate arrampicare di nuovo!?”
“No Signore, le scatole sono nel retro bottega, datemi il tempo di prenderle.”
“Grazie Madame.”
 
Sento che non posso trattenere la risata ancora per molto, quando mi sento afferrare per un braccio, e vengo tirato fuori: è Andrè, che mi allontana dalla porta e mi trascina verso il carro, intimandomi di trattenermi dal ridere.
 
 
 
La donna torna con le scatole, e con molta cura ripone i cuscini.
 
 
Siamo appoggiati al carro, sghignazzo irrefrenabilmente, non riesco a trattenermi.
 
“Ehi Andrè, il Generale ci sta mettendo molto tempo, ma cosa starà combinando, non vorrei che oltre ai cuscini che gli sono piovuti dal cielo, abbia acquistato anche la poltrona per Sua Santità il Papa ah ah ah!”
“Alain, tu hai sempre voglia di scherzare!”
“Ah ah ah Andrè ma non hai visto che scena? Come credi che possa trattenermi dal ridere, a me tra un po’ verrà il mal di pancia se continuo a soffocare la risata ah ah ah!”
“Alain, certe volte mi chiedo come fai?!”
“Come sarebbe a dire? Tuo suocero prima si prende un’infinità di cuscini addosso, e poi, come se non bastasse, gli cade tra le braccia quella magnifica donzella, che a parere mio non è male, anzi, direi che è una bella donna ah ah ah! …  Ah se lo sapesse la moglie ah ah ah! E sono sicuro che alla fine da lì, oltre che con i cuscini, uscirà anche con una bella poltrona ah ah ah!”
“Ma cosa dici Alain! … E poi questa non è una falegnameria ma un emporio!”
“Andrè, comunque sia, dimmi tu se certe stravaganze di tuo suocero non fanno ridere?! … Invece a me si, amico mio, e ad immaginarmelo alle prese con una poltrona, mi viene solo da ridere! .. Ma ti immagini … Cuscini, poltrona e .. un mulo stanco che difficilmente ci porterà indietro ah ah ah … E non voglio minimamente pensare alla reazione del Comandante quando la vedrà!”
 
Vedo il Generale affacciarsi dall’emporio e con aria felice, ci chiama:“Andrè, Sassoin! Venite a dare una mano!”
“Sissignore, adesso arriviamo!”
 
Ma Andrè, questa non è una falegnameria, cosa mai avrà comprato in questo negozio?”
“E chi lo sa Alain, magari, qualcosa di cui aveva bisogno, andiamo dentro e vediamo cosa succede.”
 
Alain ed io entriamo, vediamo sul banco un’infinità di scatole ben allineate, vedo la donna riporre un cuscino nell’ultima scatola vuota.
Il Generale ci guarda e dice: “Andrè, Sassoin, portate queste scatole sul carro.”
“Ma Signore dentro ci sono cuscini?!”
“Si Andrè sono dei cuscini. Non è stato possibile procurarmi una poltrona, ma per fortuna ho trovato almeno questi ottimi cuscini in piuma d’oca!”
 
Credo che tutti abbiamo tirato un respiro di sollievo, sorrido al Generale e dico: “Alain, su dai sbrighiamoci a metterli sul carro.”
 
Alain ed io trasportiamo le prime scatole, non appena usciamo fuori, mi dice: “Ehi Andrè, ho visto la tua reazione quando il Generale ti ha detto che non ha trovato la poltrona, ma dei cuscini, che aria felice che hai!”
“E’ ovvio Alain, almeno non si arrabbierà più di tanto sapendo che suo padre ha comprato cuscini e non una poltrona!”
 
Posiamo le scatole sul carro, e Alain ed io, torniamo nel negozio a prendere le ultime scatole, appena entriamo, vediamo il Generale saldare il conto, e la donna soddisfatta che dice: “Arrivederci Signore, e grazie!”
“Grazie a voi Madame, arrivederci!”
 
 
Mentre sistemiamo le ultime scatole sul carro, osservo il Generale, ha l’aria felice, sembra soddisfatto dell’acquisto che ha appena fatto, ci osserva con attenzione e ci dice: “Sistematele bene, non vorrei che durante il tragitto, cadessero, e si sporcassero i cuscini.”
Alain , sorride e ribatte: “Tranquillo Generale, non le potremmo sistemare meglio di così.”
 
Il Generale si rimette a cassetta, Andrè ed io saliamo sul carro. Vedo il mulo che anziché partire, si accascia al suolo e comincia a ragliare, Andrè ed io ci voltiamo e dico: “Generale, cosa succede a Incitatus?”
“Incitatus? Ma che diavolo dici Sassoin?”
“Come non lo sapete? Incitatus era un senatore romano, precisamente era il cavallo di Caligola, ricordate? A me lo insegnarono all’accademia militare ah ah ah!”
“SASSOINNNN!!!! SE TU USASSI IL CERVELLO A FINI INTELLIGGENTI, SARESTI UN UOMO DI SUCCESSO, NON UNO ZOTICONE SPROVVEDUTO!!”
“Lo so Signore, me lo diceva anche mio padre ih ih ih .. Chissà perché me lo ricordate così tanto ah ah ah!”
“SASSOINN TI ORDINO DI SMETTERLA!”
“Agli ordii Signore!...... Ih ih ih!”
 
Guardo Alain che continua a ridacchiare sotto voce, mentre il Generale scende dal carro e guarda il povero mulo che di camminare non ne vuole sapere.
Continuo a guardare Alain, non riesce a trattenersi dal ridere, tento di rimanere indifferente di fronte al Generale, scendo dal carro, e raggiungo mio suocero.
 
“Signore come facciamo? Il mulo, di muoversi non ne vuole sapere!”
 
Vedo uscire la donna dall’emporio con una carota in mano, mi si avvicina e dice: “Giovanotto prendete questa.”
“Non capisco madame, cosa significa?”
“Vedete, ho riconosciuto il mulo, appartiene ai frati che vivono fuori il villaggio! … se gli fate vedere la carota è probabile che si alzi e cammini!”
 
Alle mie spalle sento una risata irrefrenabile.
 
“Ah ah ah ah ah … Questa poi! Ah ah ah ah .. Andrè, amico mio, sai cosa devi fare? Io rimango qui su carro, il Generale si mette a cassetta tu vai avanti con la carota in mano, e Incitatus ti segue ah ah ah!”
“SASSOINNN!!! SMETTILAAA STAI OLTREPASSANDO IL LIMITE, NON CE LA FACCIO Più!! …… Ascolta Andrè, non possiamo certo arrivare con te che fai strada con quella carota, e quel deficiente che è li dietro che si sta piegando in due?! Dobbiamo comprare un cavallo,magari il mulo, collaborerà a camminare.”
“Ma Signore cosa ce ne facciamo di un altro cavallo?”
“Andrè, questa è l’ultima delle mie preoccupazioni! Lo regaliamo ai frati, tanto loro ne hanno bisogno!”
“E va bene Signore, adesso vedrò di cercare un allevatore che venda un buon animale.”
 
La padrona dell’emporio si avvicina al Generale e dice: “Se cercate un buon cavallo da comprare, dovete rivolgervi dallo stalliere George, si trova a due isolati da qui! Possiede un ottimo allevamento di puro sangue, vedrete che vi farà anche un buon prezzo.”
 
Guardo mio genero, porgo le monete e gli dico: “Compra un buon cavallo Andrè, il migliore che trovi, e portati dietro quell’imbecille di Sassoin, prima che lo prenda a pedate! Non fa altro che ridere, sta mettendo davvero a dura prova la mia pazienza.”
“Ehmm .. scusate Generale, riconosco che avete ragione, però .. ih ih ih …….. Andrè andiamo, prima che tuo suocero mi prenda davvero a calci!”
 
 
 
Andrè ed io ci allontaniamo, percorriamo il primo isolato,durante il tragitto gli dico: “Andrè questa giornata non si è ancora conclusa, chissà cosa ancora accadrà?!”
“Alain, dovresti controllarti, non puoi tirare la corda in questo modo!”
“Ih ih ih Ma Andrè, che colpa ne ho se Caligola non riesce a portare al passo il suo Incitatus?”
“Caligola sarebbe mio suocero?”
“Ih ih ih E chi se no! …… Ah ah ah .. Scusami Andrè, ma non riesco a trattenermi!”
“Alain, sei davvero impossibile!!”
 
 
Sono davanti al carro, finalmente vedo tornare Andrè e Sassoin, con un meraviglioso puro sangue. Li vedo avanzare, sono di fronte a me, dico loro: “Davvero un magnifico esemplare Andrè!”
“E’ un puro sangue Signore. Era il migliore dell’allevamento!”
“Bene Andrè, adesso attaccatelo al carro, mettetelo avanti e naturalmente il mulo lo legherete dietro, così sarà obbligato a seguire il puro sangue. Deve tornare assolutamente al convento.”
 
 
 
Siparietto: A spasso nel tempo ( Terza parte)
Protagonisti: Gen. Augustin Reynier François Comte de Jarjayes, Alain de Sassion, Aizram, Terry, Conte e Contessa Swimmila, Australia7
 
 
Terry: Eccoci qui Generale, siamo arrivati al Museo di Lovre!”
Generale: Lo vedo Madame! …. Per fortuna  che non c’è molta  gente, almeno non dobbiamo  fare la fila per pagare il biglietto! A quanto pare, ci siamo solo noi e quella coppia che si appresta ad entrare.”
Terry: “Generale, Voi siete proprio contrario a pagare il biglietto, non è vero?”
Generale: “Certo che si Madame, non vedo perché pagare per entrare in un museo? Soprattutto io che sono il Generale Jarjeyas!”
Terry: “Signore, dai Vostri tempi ne sono cambiate di cose! … Su Generale andiamo, altrimenti facciamo tardi.”
Generale: Si certo Madame, e Vi prometto che non aprirò bocca finché non saremo entrati.”
Terry: “Ben detto Generale, almeno evitiamo problemi come è accaduto a Versailles.”
 
Generale: “Madamigella, dopo il museo, dove andremo?”
Aizram: “Ah … si Generale, partiremo per la volta di Collegno, nella Vostra Contea! .. Ma prima passeremo per casa mia dove lì sono depositate le missive che avete ricevuto. Sono giorni che non rispondete alle Vostre lettrici, ed è il caso che lo facciate non appena arrivate. E poi dovete sapere che a casa mia, Vi attendono due ospiti: Madame Sara 2000 e Fatacristallina, desiderano incontrare non solo Voi,ma anche Oscar ed Andrè.”
Generale: “Anche mia figlia e mio genero? Ma come?..”
Aizram: “Sissignore, in via del tutto eccezionale, Terry li porterà a Collegno per interloquire con le donzelle.”
Generale: “Ma come non capisco, perché vogliono incontrare Oscar e Andrè?”
Aizram: Vedete Generale, come sapete, Madame Fatacristallina, adora Andrè, però vorrebbe chiarirsi con Oscar in quanto il suo interesse per Vostro Genero non è nulla di malizioso, quindi vuole spiegarle che non ha alcun motivo di essere gelosa!”
Generale: “Capisco Madamigella, ma quando arriverò nella mia Contea a palazzo riceverò Madame Tetide e Madame Lucciola!”
Aizram: “Sissignore, anche loro attendono con trepidazione il Vostro arrivo, quindi sbrighiamoci ad entrare, così finiamo questo giro per Parigi, anche se in tutta onestà ci sarebbe ancora tanto da vedere.”
Generale: “Madamigella, debbo farVi una domanda.”
Aizram: “Ditemi pure Generale.”
Generale: “Quando saremo arrivati, nella mia Contea, e mi intratterrò per qualche ora al mio palazzo, come farò a spiegare a i miei eredi che sono il loro bisnonno, dato che siamo nel 2018?”
Aizram: “Abbiamo pensato a tutto Generale, dovete sapere che al momento nella Vostra dimora, non risiede nessuno …”
Generale: “Volete dire che  è disabitato? Io credevo che ci abitassero i miei eredi!”
Aizram: “Certo che ci abitano.  Ora mi spiego:  dunque i Vostri nipoti, in questo periodo sono assenti, quindi, avrete il tempo necessario di poterVi aggirare per il Vostro casato e accogliere con tutti gli onori a Madame Lucciola e Madame Tetide.”
Generale: “Oh! … Debbo ammettere che la cosa mi dispiace, avrei voluto conoscere la progenie di mia figlia e di Andrè.”
Aizram: “Tranquillo Signore la conoscerete!  Vedete, loro arriveranno nella Vostra residenza, in tarda serata, avrete giusto il tempo di accogliere le Vostre ospiti e lasciare il palazzo.”
Generale: “Ma io Madamigella, desidererei scambiare due parole con loro!”
Aizram: “Tranquillo Signore, lo farete!  Sono miei amici, li andremo a far visita e Vi presenterò  come un mio parente.”
Generale: “Grazie Madamigella, Voi siete davvero gentile! ……. Ma che Vi sia ben chiaro,  i miei ringraziamenti non valgono per i piani che ordite contro me!”
Aizram: “Naturalmente Generale ah ah ah!”
Generale: “Voglio farVi  un ultima domanda.”
 Aizram: “Dite pure Generale!”
Generale:  “Raggiungeremo l’Italia in automobile?”
Aizram: “No Generale,in automobile impiegheremmo troppo  tempo,  impiegheremmo circa otto ore. Quindi Terry ed io ne abbiamo parlato, e abbiamo deciso che utilizzeremo il TGV così impiegheremo la metà del tempo.”
Generale: “Avete detto TGV? Cos’è un altro strano mezzo di trasporto?”
Aizram: “Strano dite? Forse Voi lo troverete strano, ma no è così! .. Mi spiego: dunque il TGV è Train Alte Vitesse, cioè un treno ad alta Velocità …..”
Generale: “Avete detto alta velocità? … Intuisco che sia meglio arrivare in Italia con l’automobile Madamigella, lo trovo più sicuro.”
Aizram: “Ah ah ah  … Ma no Generale,  non è nulla di strano o di pericoloso! Vi assicuro che  ne rimarrete  stupito e al contempo  soddisfatto, per aver raggiunto la  Contea in così poco tempo.”
Generale: “Santo cielo! Solo la parola alta velocità mi impensierisce, mi chiedo che altra diavoleria si saranno inventati in questo tempo!”
Aizram: “Su venite con noi Generale, non c’è nulla di cui preoccuparsi.”
Generale: “Ma dove … dove entriamo … io … non …”
Aizram: “Generale, non siate titubante, seguiteci.”
Generale: “Madamigella, ma come , ma questa è …”
Aizram: “E’ l’ingresso Signore!”
Generale: “Ma è così strano, ma come? ….. Che stramberia è questa?”
Aizram: “Generale, non abbiate timore, l’ingresso non è altro che una piramide di vetro.”
Generale: “Voi dite che non è altro una piramide di vetro? Ma se è  un enorme  tunnel di vetro, mi da l’impressione di un mondo occulto.”
Aizram: “Che esagerato che siete! ….. Però Terry che spasso! … Stamattina il museo è poco affollato.”
Generale: “Meglio così Madamigella, almeno non facciamo strani incontri come sono avvenuti alla reggia.”
 
Aizram: “Eccoci usciti dal tunnel, finalmente potremo ammirare dei stupendi  capolavori.”
 
 
Terry: “Generale, prima  di entrare, dobbiamo pagare l’ingresso.”
Generale: “Biglietti! Bah!! …  E’ mai possibile che dobbiamo pagare dappertutto?!!”
Aizram: “E’ così Signore, è inutile che protestiate, sono le regole del nostro tempo! ….. Generale, dove andate?”
Generale: “Vado  da Madame Terry, voglio sapere quanto costa il biglietto per accedere al museo.”
 
 
Bigliettaio: “Prego Madame, sono quarantadue euro.”
Generale:  “Madamigella, non so che valore abbiano quarantadue euro, ma credo che siano tanti.”
Aizram: “Beh si, è una bella cifra, comunque se vogliamo entrare dobbiamo pagare,e poi Signore, come potete vedere, c’è del personale che si prende  cura  del museo, e quella gente va remunerata.”
Generale: “In effetti, Madamigella riconosco che avete ragione.”
 
Terry:  “Generale, Aizram,  possiamo entrare! …”
Generale: “Arrivo Madame! …. Madamigella Aizram andiamo, sono davvero curioso di vedere le nuove stramberie moderne.”
Aizram: “Ma no Generale, troverete i quadri del vostro tempo, magari qualcosina un po’ più recente , ma nulla di che!”
Generale: “Ho imparato a conoscerVi Madamigella, quando parlate in questo modo, allora significa che debbo preoccuparmi.”
 
 
Generale: “Però che  magnifiche opere d’arti!”
Aizram: “Belli vero Generale?”
Generale: “Indubbiamente Madame! …… Questo poi, e meraviglioso! ……. Vediamo cosa è scritto ….  Monna Lisa  di Leonardo da Vinci. ….  Madamigella, se non  sbaglio, è un vostro connazionale.”
Australia7: “Certo che è un nostro connazionale Generalole!”
Generale: “Questa voce … no! Non è possibile! Anche qui?!!Madame,Madamigella,vi prego,ditemi che sto sognando, anzi, ditemi che non è un incubo!”
Terry:“No Signore, non è un sogno, e tanto meno un incubo come lo avete appena chiamato Voi!  Alle Vostre spalle, c’è la nostra cara   Australia.”
Australa7: “Certo che sono io, io in persona, per servirti!  E non sono il tuo incubo, ma la tua realtà! Cosa c’è?! Ti dispiace forse incontrarmi?”
Generale: “NO! Voi qui? E anche tu Sassoin! Ma si può sapere cosa ci fai con qui con questa donzella?!!”
Alain:“Vedete Signore,  Madamigella Australia è venuta a Parigi, e mi ha chiesto
 cortesemente di accompagnarla.”
Generale: “E tua moglie Sassoin? E la missione?”
Alain:“ “Suvvia Generale, chiudete un occhio, tanto finché  le autrici non decideranno, non dobbiamo temere attacchi dai nemici. E per quanto riguarda Sabrina, sa benissimo che , non ha alcun motivo di temere  l’amicizia tra me e Madamigella Australia. Dopo tutto, credo di aver dimostrato la mia fedeltà nel bordello dove le nostre donzelle ci hanno spedito. Vero, amabili autrici?”
Terry: “Verissimo Alain! Sabrina,non ha nulla da temere, con te è in una botte di ferro! Ih ih ih  E solo, che anche tu, dovrai  affrontare la prova del fuoco!”
Terry e Aizram: “Ah ah ah ah ah …!”
Alain:“Mie tenere  e comprensive donzelle, la Vostra risata, non mi fa pensare a nulla di buono, che progetti avete fatto sul mio conto?”
Terry e Aizram: “ ………………..”
Generale: “Sassoin, conosco bene le loro risate, e ti assicuro che non promettono nulla di buono, e poi non vedi che non ti hanno data alcuna soddisfazione? Ti consiglio di  non abbassare la guardia soldato, queste due … donzelle come le chiami tu, una ne pensano e cento ne fanno!”
Australa7: “Ma non esagerare Generale in pensione! Le mie adorate Autrici, non faranno nulla di male al mio tesoruccio! Vero Aizram, vero Terry? Anche se un appunto debbo farvelo, avete fatto inseguire il mio tesoruccio da un toro inferocito, ma dico, Alain ha per caso l’aspetto di una mucca?”
Generale: “Permettetemi Madamigella, il soldato Sassoin, non avrà l’aspetto di una mucca, ma il cervello di una gallina si!”
Australia7: “Ma come ti permetti? E poi non ti lamentare se ti chiamo  vecchio scimunito! E in quanto a Voi due, Aizram e Terry, visto che siamo in argomento, ho qualcosa da rimproverarvi.”
Terry:“Cosa c’è Australia?! Forse non ti sei divertita abbastanza, che Alain è stato inseguito dal toro?  Ah ah ah ah …. Sappi che l’idea è stata di Aizram, ed io non posso negare, che mi sono divertita un modo a metterla in atto ah ah ah ah… “
Australia7: “ Eh no no no no Terry! Il mio tesoruccio ... avevo detto di non toccarlo.. e voi autrici.. che avete fatto? Me l’avete quasi... incornato!! Povero piccolino mio!! Tze.. fidarsi di voi... mo dovrete inventare qualcosa di molto grosso x placare il mio discontento!! Vi ricordo che il mio tesoruccio aspetta un bimbo..sapete, sarebbe bello che il medesimo conoscesse il padre! ... Ah mio simpaticissimo, possente, bellissimo, accattivante e pieno di charme.. non che  fantastico soldato!”
Generale: “Madamigella Australia, non credete che stiate  sprecando tanti aggettivi sdolcinati per Sassoin?”
Australia7: “Niente affatto vecchio pazzo rinsecchito.. tze tze tze!! .. Piuttosto ammettilo, anche tu lo ami in silenzio.”
Generale: “COSA?!! IO CHE?! Ma se non ne fa una giusta!  E poi non avete letto il capitolo di oggi?”
Australia7: “ E beh, allora?”
Generale: “Come allora? Mi ha preso in giro per via di quel mulo che mi hanno prestato i frati.”
Alain: “Signore parlate di Incitatus? Ih ih ih .. Con tutto il rispetto Generale, ma Voi, mi avete ricordato Caligola, e il mulo invece, il suo  Incitatus! .. Ricordate?  L’unico cavallo che nella storia dell’umanità, fu nominato senatore ah ah ah ah ah!”
Generale: “Smettila di ridere come un imbecille Sassoi! .. Non ti è bastato prendermi in giro nel capitolo, adesso lo fai anche nel siparietto?!”
Alain: “Scusate Generale, ma non ce la faccio  a trattenermi nemmeno adesso ah ah ah ah!”
Generale: “Sassoin basta! Stai ridendo come un forsennato in un luogo pubblico poi, non vedi che tutti ci stanno guardando?”
Australia7: “Tesoruccio, debbo ammettere che il rinsecchito ha ragione, e poi riconosco che ti vuole bene ….”
Alain: “Voi dite Madamigella?!”
Australia7: “Certo Alain, non solo  Gerard, ma anche il vecchio scimunito, ti ha salvato la vita dal torello! Senza di loro, di te sarebbe rimasto solo poltiglia! …… Ora- mhhhhh... mi sa che devo prendermela con te Terry.. giusto??? Al vecchio pazzo solo scivoloni in acqua.. al tesoruccio un toro inferocito o in amore o che... poco importa! Mannagia!”
Terry: “Ehi un momento Australia, ribadisco che l’idea non è stata mia, ma di Aizram! Io riconosco che mi sono divertita come una folle a metterla in atto, quindi se hai qualcosa  da dire, dilla alla mia amica ih ih ih ih!”
Aizram: “ Ah ah aha ah ah …”  
Australia7: “Basta cosi... Autrici!  Alain  ha bisogno di riposo ora... dovreste dargli un doppio turno di... sonno per riprendersi dalla brutta avventura! ………….. Povero caro, che ti hanno fatto ste streghette? ……  Mi hanno  meravigliata assai... che io debba ... catapultarmi nella storia x difenderti? Dimmi tu- x te questo e altro... eh eh eh. Comunque caro, sappi che se tu non fossi già felicemente sposato con Sabrina,  io ti avrei …… Beh lasciamo stare!!”
Alain: “Madamigella, magari se Vi avrei conosciuta prima della mia amata Sabrina, chissà!!”
Australia7: “Ih ih ih ih ….. Grazie Alain! ………… Ma un momento, io non ho finito ancora con il vecchio pazzo, ho qualcosa da dire! .. Ma guaglio'  non ne combini una buona!!!! Ma ti pare ora di dettar legge?”
Generale: “Come dite prego?”
Australia7: “Adesso fai il finto tondo? Mi riferisco al fatto  che Andrè  non può più dormire con sua moglie! Ma dico, sei ancora più fuori del dovuto? ..  ih ih ih … Mi raccomando, mie dispettose autrici, fate in modo che nasca Sophie!  Ih ih ih per Francesco... alla prossima!”
Generale: “COME?!!”
Australia7: “  Ah ha …. E comunque, non arrabbiarti con me vecchio rinsecchito.. ambasciator non porta pena. Oscar vuole Sophie e Andrè pure.... eh he.
Generale: “NON OSATE  DIRMI UNA TALE CATTIVERIA, DANNATA GATTACCIA RINSECCHITA! LE AUTRICI QUI PRESENTI, DEBBONO DARMI IL MIO FRANCOIS, AVETE CAPITO TUTTI?!!”
Terry: “Generale, non arrabbiateVi! .. Poco fa, avete detto, che non è il caso di  urlare, non vedete che tutti ci stanno guardando?”
Contessa Swimmilla: “Mio amatissimo Generale, Vi prego calmateVi!”
Generale: “Contessa meno male che siete qui, almeno potete accorrermi, e difendermi dagli attacchi di questa … Madamigella impazzita.”
Australia7: “Ehi  vecchietto nostro, cosa fai? Adesso dai spettacolo pure nel 2018, eh? Ah ah  troppo fuori sei... un tuffo nel futuro non può che farti bene.... fai il bravo o continueranno a sbatterti fuori da tutti i posti dove entri ih ih ih. ..”
Generale: “Sentito Contessa, quanto è irriverente questa donzella?”
Contessa Swimmilla: “Certo che ho ascoltato mio augusto amico! Veramente  ero in macchina con il Conte mio marito, quando  ho visto entrare nel museo  la Contessina Australia al braccio del soldato irriverente, e subito dopo, ho visto Voi, in compagnia delle Vostre baldanzose Autrici.”
Generale: “Contessa vedo che siete in compagnia di Vostro marito. Che piacere conoscerVi Conte di Swimmila!”
Conte di Swimmila: “Il piacere è mio Generale, mia moglie mi ha parlato tanto di Voi, ed ero davvero curioso di conoscerVi.”
Australia7: “Vedo che questa volta, la Contessa si è portata dietro i rinforzi! Ma sappi che è tutto inutile, tanto nessuno mi metterà a tappeto!”
Contessa Swimmilla: “A mia simpatica e irriverente amica, Vi prego, abbiate un minimo riguardo per il nostro  eccellentissimo amico!”
Australia7: “Ma quale riguardo Contessa?! E’ lui che si deve dare una calmata, certe volte è davvero insopportabile! .. Vero tesoruccio?”
Generale: “Sassoin, tu sta zitto se non vuoi che ti sbatti dentro!”
Alain:“Io non oso ribattere Signore ih ih ih!”
 
Terry: Contessa, non abbiamo ancora avuto modo di leggere le missive precedenti, ma dite cosa ne pesate delle avventure che stanno attraversando i nostri eroi?”
Contessa Swimmilla: “Cosa Volete che Vi dica,gagliardiche  Autrici! … Povero mio Generale cosa gli state facendo? Ho appena letto il nuovo capitolo, e con rammarico ho appreso che è stato colpito da una quantità di cuscini in faccia.
Ma dico, vesseggiatrici di Generali, perché di tanto in tanto non risparmiate qualche disavventura al mio integerrimo amico? Sappiate che non Vi permetterò di bistrattare il già labile equilibrio mentale del mio prostrato amico.”
Aizram:“Ma Contessa, proprio per non infierire, ho deciso che fosse Alain ad essere inseguito dal toro, e non il nostro generale!”
Australia7: Aizram, ma dico, non era meglio che la tua vittima fosse il vecchio scimunito e non il mio tesoruccio?”
Azram:Ma no Australia, come ha detto Tetide: una volta ciascuno, non fa male nessuno! Ed io ho pensato che Alain non può  uscirne sempre indenne.”
Australia7: “Ma no … ma dico, c’è anche Andrè, perché proprio il mio tesoruccio?”
Generale: “Ehi un momento Madamigella Australia, Andrè non si tocca, lui mi serve per la mia progenie!”
Australia7: “Ehi Generale pensionato, ma avete scambiato il povero Andrè per un mulo per caso?”
Contessa Swimmilla: “Ma no Madamigella Australia, se mai, il mio prostrato amico, ha scambiato il povero Andrè in uno stallone da monta!  Ma mulo proprio no! … Vero Generale?”
Alain: “ah ah ah ah .. Questa poi! Ah ah ah …… Vi prego Contessa e Voi Madamigella Australia, non mi ricordate ancora la storia del mulo ah ah ah ah!”
Generale: Contessa, vedete in che situazione mi trovo? In missione, ne succedono una dopo l’altra!  Immagino che abbiate  saputo  del bordello?!! E come se non bastasse mia figlia Josefhin mi sta facendo impazzire, è tale e quale a  mio zio, non ne posso più!
Contessa Swimmilla: “Eccellentissimo Generale, come non darVi ragione, siete circondato da una  masnada di assatanati lussuriosi hanno sparso nell’aria una tale nube di ormoni inferociti che quel povero toro da monta ha creduto di essere in un’orgia. Ah, mio caro amico, mio spregiudicato Generale, non ci sono più le missioni serie di una volta, quando i soldati obbedivano senza fiatare e non ci si scannava per un turno di guardia.”
Generale: “Conte di Swimmila, avete davvero una moglie molto comprensiva, siate orgogliosa di lei, è davvero una dama fuori dal comune!”
Conte Swimmilla: Ne sono consapevole Generale, so di possedere un tesoro immenso! ..  Vi ringrazio per le Vostre parole Generale!”
Australia7: “Ma quante smancerie che sto ascoltando, Alain ascolta, non ne posso più di sentire tante baggianate, che ne dici di andare via da questa gabbia di matti?”
Alain:Si certo madamigella, possiamo andare per continuare il nostro giro! .. Prego concedetemi il braccio Madamigella!”
Australia7: “Oh Alain caro come sei gentile! … Però prima di andare via, voglio dirti  un ultima cosa  vecchio scimunito, smettila  di comandare tutti per niente. Poi a proposito del bordello, ma se uno non si da  fare li... me lo spieghi che ci va a fare?”
Generale: “Vi ricordo madamigella che noi siamo stati mandati lì, non lo abbiamo certo voluto noi!”
Australia7: “Si si l’ho capito! E allora? Anzi, ringrazio Terry che ha avuto questa magnifica idea, non sai quanto mi sono divertita, mi sono piegata in due dalle risate! …  E solo che  il tuo comportamento stupido e irriverente, non ha fatto altro che attirare malignità solo sul suo conto. E alla  fine vecchiaccio  ci ha fatto una magra figura, cosi impari Ah ah ha!”
Generale: “VI ORDINO DI ANDARE VIA IMMEDIATAMENTE!!”
Australia7: “Si ora me ne vado, Generale da strapazzo. E voi Autrici, beh, non l’avete fatto scivolare ancora, sgrigateVi a farlo di nuovo che ho tanta voglia di ridere!”
Generale: “SPARITE!!”
Australia7: “AH ah ah .. e mi raccomando autrici: occhio a non progettare altri tiri mancini al mio tesoruccio.. o sfiderò anche voi... che deve tornare integro da Sabrina e dal nascituro .... sia maschio o femmina a lui giustamente poco importa! … Comunque , generale.. ih hi... non siete onnipresente ed onnipotente... prima o poi qualcosa DOVRA’ per forza di cose succedere. Avete una certa età, giusto? Ci tenevo proprio a .. ricordarvelo! Ah, ultima cosa: autrici, donate un vocabolario al vecchio scimunito e fategli leggere la voce PRIVACY, con spiegazione annessa. Non e stupido no? A buon intenditore....PS: giusto per.. sappi che quando uso il Lei con te son ironica, generale ah ah ah ah!”
Generale: “VIA GATTA SELVATICA NON CAPISCO NEMMENO IL VOSTRO LINGUAGGIO! SIETE INCOMPRENSIBILE!”
Australia7: “AH ah ah ….. Andiamo tesoruccio!”
 
Generale: “E’ diventata un incubo, ormai la trovo dappertutto! … Contessa giuro che non ne posso più. Non bastano tutti i problemi che si presentano in missione, adesso ci mancavano anche gli incontri sgradevoli, povero me! …  Come se non bastasse  quella squinternata,   mi ha augurato, l’arrivo di Sofhie, e non di Francois.”
Contessa Swimmilla: “Generale, deve essere la nefasta influenza di quel Paese di mariuoli e ladruncoli da strapazzo che state attraversando. 
E, nell’aria, dev’esserci qualche altra cosa che interferisce con le vostre assennate connessioni: mio irriducibile testone, mio futuro nonno, godetevi questa lieta novella e non crucciatevi per i prossimi mesi sul sesso del nascituro: seppure dovesse essere una fanciulla – Dio non voglia, è solo per dire, Generale! – quei due sono solo all’inizio della loro progenie: il maschio arriverà, statene certo.”
Generale: “Contessa , sono lieto  per le vostre parole! … Ammetto di essere esausto, adesso anche questo strano viaggio che le Autrici! .. Cos’altro ancora mi accadrà!”
Contessa Swimmilla: “Come darVi torto, Generale! ..Però ditemi,  non siete contento di aver trovato il vostro palazzo ben custodito a distanza  due secoli?”
Generale: “Certo che si Contessa!  L’ho trovato  intatto … e anche la scrivania di mio nonno.”
Contessa Swimmilla:  “Sono lieta che abbiate trovato il vostro augusto palazzo ben conservato. Certamente se si fosse trovato nei confini di quel Paese di bigotti e criminali lo avreste trovato abbandonato, sepolto dall’edera e rosicchiato dalle pantegane.”
Generale: “Dite davvero Contessa? Allora debbo preoccuparmi di come troverò i miei possedimenti nella mia Contea italiana!”
Contessa Swimmilla: “Io al Vostro posto, mi preoccuperei! …  Ma ora, mio settecentesco amico, apprestatevi con solerzia a tornare nel secolo a voi consono, che quelle due autrici mi sembrano tanto il gatto e la volpe. Ora Vi lascio mio irriducibile amico .. il Conte ed io dobbiamo proseguire per il nostro viaggio. A presto Generale!”
Generale: “A presto Contessa, e grazie per il Vostro intervento. Conte ribadisco ancora, che è stato per me un piacere  conoscerVi , a presto!”
Conte Swimmilla: “Vi auguro un buon proseguimento nel nostro tempo Generale!”
Generale: “Grazie, e spero che le mie … care Autrici non mi riservino altre brutte sorprese! …. A presto!!!.....”
 
Terry:“Ma no, cosa dite Generale, andiamo!”
 
Generale: “Donzelle, prima di uscire dal museo, vedete io avrei … come dire … un problemino da risolvere … non so, credo che mi abbiate capito, vero?”
Azram: “Certo che si Generale, prego da questa parte, andiamo alla toilette!”
Terry:“ “In tutta sincerità Aizram, anch’io necessito della Toilette.”
Azram: “Beh, prima di partire, è giusto fare una breve sosta ah ah ah!”
 
 
Azram: “Prego Generale, da questa parte! … Come potete vedere dalle indicazioni, questa è la toilette per gli uomini, accanto invece,  c’è quella delle Signore.  Adesso vogliate scusarci.”
 
Generale: “Un momento Donzelle, io non capisco, Qui c’è una strana poltrona con il buco, cosa significa? Io cerco il pitale, ma non lo trovo, dove è stato messo?!”
Azram: “Ih ih ih ..”
Generale: “Cosa avete da ridere Madamigella?”
 Azram: Scusate se rido Generale, è vero, non Vi ho spiegato come funziona! .. Ma vedete,quella toilette con il buco, è il pitale dei nostri tempi, spero che mi sia spiegata Generale.”
Generale: “Volete dire che io …. Dovrei …. Li dentro?”
Azram: “Esattamente Generale, e poi dopo aver finito, dovete premere questo bottone, per scaricare l’acqua! .. Ecco Vi faccio vedere! …..”
Generale: “COME?!! MA DICO …. COME AVETE FATTO?   L’ACQUA ESCE DAI MURI?”
Azram: “Sccc… Generale, non urlate, non vorrei che arrivasse gente, ricordate che siamo nella toilette adibita per soli uomini, e per di più io sono qui in Vostra compagnia, non vorrei che la gente vedendoci, pensasse al peggio.”
Generale: “Si si avete ragione, però spiegatemi com’è possibile che premendo quel bottone   possa uscire l’acqua dal pitale?”
Azram: “Generale, sono le opere moderne, l’acqua passa dai muri perché dentro ci sono delle condutture che la trasportano, e adesso, preferirei uscire fuori dalla toilette prima che ci veda qualcuno.”
 
Ragazzo:“ Ehi vecchio depravato, ma non ti vergogni di chiuderti in bagno con una ragazza che potrebbe avere l’età di tua figlia?”
Generale: “Ma come .. ma dico … come Vi permettete, maleducato! .. La Donzella qui presente, mi stava insegnando a  …..”
Ragazzo:“A usare il WC, vero? Ah ah ah ah … Comunque non è affar mio di cosa stai facendo ah ah ah … E’ meglio che me ne vada ah ah ah!”
Generale: “Voi siete un insolente!”
Azram: “Generale, non  angustiateVi, il ragazzo è andato via.”
Generale: “Meglio così Madamigella, sono sicuro che sarà un discendente di Sassoin, ho riconosciuto la sua risata! E adesso se non Vi dispiace, lasciatemi solo, ho in esigenza impellente!”
Azram: “Certo Signore, Vi aspetto a i lavandini.”
Generale: “Lavandini?”
Azram: “Sissignore, sono quelle piccole vasche bianche, dove Vi laverete le mani.”
Generale: “Santo cielo, di sicuro è un’altra diavoleria del Vostro secolo.”
 
 
Generale: “Madame, Madamigella, dove siete?”
Terry:“Siamo qui Generale!”
Generale: “Debbo lavarmi le mani.”
Terry:“ “Ecco Generale, guardate come si fa! ….. Basta mettere le mani sotto il rubinetto ed è fatta.”
Generale: “Come? Ma … ma questa è magia!”
Terry:“ “Ma no Generale, questo è il progresso del nostro tempo! … Su lavateVi questo è il sapone …… ecco fatto!”
Generale: “ Sapone? Ma è … tutto sciolto, ma da quanto tempo lo tenevano al sole! ….. Preferisco non fare domande, altrimenti mi risponderebbero sempre nello stesso modo: E’ il progresso! ………. Un’asciugamani prego.”
Terry:“ “Solitamente, gli asciugamani li usiamo a casa, ma nei luoghi pubblici non servono.”
Generale: “Come sarebbe che non servono?!  Come faccio,  devo asciugarmi la mani!”
Terry:“ “Guardate Signore, basta metterle sotto il ventilatore ……  pochi secondi ed è fatta!”
Generale: “MADAME COS’E’ QUESTO STRANO RUMORE?”
Terry:“ “Non spaventateVi Generale, è un  ventilatore che asciuga le  mani. Visto?  ……… Ecco fatto!”
Generale: “Sapete che Vi dico Donzelle?”
Terry:“ “Cosa Signore?”
Generale: “Ne ho abbastanza del vostro progresso, andiamo via da qui!”
Terry:“ “Certo Generale,  dobbiamo sbrigarci. Tra meno di un’ora parte il nostro treno, destinazione: la nostra bellissima  Italia!”
 
Ragazzo: “Ehi Generale, adesso ti fai insegnare dalle ragazze, anche come si asciugano le mani? Ah ah ah ah!”
Generale: “Ehi tu, per caso ti chiami Sassoin?”
Ragazzo: “Ehi ma tu … come fai a saperlo?”
Generale: “Madamigella ho indovinato è davvero un nipote di Sassoin!”
Ragazzo: “Tu forse conosci mio nonno Alain?”
Generale: “Certo che lo conosco, ed è tale e quale a Voi!”
Ragazzo: “Davvero?  Dimmi come ti chiami, così riferisco a mio nonno che ho conosciuto un suo vecchio amico.”
Generale: “Ditegli che sono il Generale Jarjeyas, e che anche un suo antenato, era  irriverente come il suo bis bis bis nipote!”
Ragazzo: “Secondo me, questo è scappato da qualche manicomio!”
Generale: “SASSOINNNN SPARISCI!!”
Ragazzo: “Si è meglio che me ne vada ah ah ah! Quasi quasi fate paura ah ah ah!”
“Non è possibile! Trovare un Sassoin anche nel 2018! … Che strazio!”
 
Terry:“E’ meglio andare Generale, altrimenti rischiamo davvero di perdere il treno!”
   
 
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