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Autore: Sophietta88    20/10/2018    2 recensioni
Quel farfallone di Ataru Moroboshi si č accorto di amare follemente Lamų e non riesce a togliersela dalla testa. Nel frattempo Shinobu gli chiede di partire insieme e scappare lontano. Ataru accetta ma...
"Palline tigrate? Cosa sono? "
Genere: Fantasy, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Atarų Moroboshi, Jariten, Lamų
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Triangolo
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Petali di fiori di pesco cadono al suolo, distese di prati rosa sulle colline si intravedono.
Un'aria fresca e primaverile e al centro l'immagine di una ragazza dai capelli color lavanda lunghi ed un kimono bianco e rosso.
Sorride e passa la sua mano tra le lunghe ciocche di capelli che le scendono lungo la schiena.
Tanti, tanti petali di fiori di pesco come turbini danzano a passo di vento ed un profumo sempre pių intenso si espande.. l'odore del pesco in fiore.
Oyuki sta avendo una visione e non ne comprende la provenienza e il motivo.
Qualche messaggio dovrā avere e di sicuro ha a che fare con Lamų e Ataru.

MAMMA DI LAMų:"Ho deciso, andrō sulla terra. Mia figlia non puō restare lė, lontano dai suoi cari. Farō questo sacrificio." -lamentandosi-
OYUKI:"Cosė si fa. Determinazione per la nostra Lamų. Non abbiamo altro tempo da perdere."

CASA MOROBOSHI

MAMMA DI ATARU:"Caro, vorrei tanto sapere che fine abbia fatto Lamų. Il nostro Ataru, quello sciagurato, ha deciso di andare via con Shinobu e di sicuro Lamų sarā tornata sullo spazio. Ma non ti sembra tutto al quanto surreale?
Com'č possibile non sentire pių parlare di lei dalla bocca di Ataru. Io lo trovo molto strano. Era pur sempre sua moglie."
PAPā DI ATARU:"Penso che si sia innamorato di Shinobu e abbia dimenticato in fretta l'aliena. Anche se detto fra noi anche io avrei fatto la stessa scelta. Ti ricordi le scosse elettriche che subiva il nostro figliolo? Era giā abbastanza scemo di suo, le scosse di Lamų lo avranno rincitrullito ancora di pių". -scherzando-
MAMMA DI ATARU:"MA COSA DICI! -gridando- Lamų era perfetta per lui. Ataru č sempre stato un Don Giovanni e a lei non stava bene. Cosa doveva fare? Mandarlo chissā dove e con chi senza mai replicare? Questo piace a voi uomini la donna zerbino... SI, PADRONE! Eh no, ci voleva Lamų accanto a nostro figlio era la nostra unica speranza di salvezza... -interrompendosi-
...Ma parlando proprio di Ataru sta ancora dormendo? Deve andare a scuola.
ATARU???????SVEGLIA!!!"

Ma Ataru non risponde.
La mamma continua a chiamarlo pių volte ma nessuna traccia del Moroboshi junior.
Sale le scale e bussa alla camera di Ataru.
Nessuno risponde.
La stanza č vuota ed il letto non č stato minimamente toccato.
Scende di corsa la signora Moroboshi e si reca in cucina dal marito che era lė a leggere il solito quotidiano.

MAMMA DI ATARU:"Ataru non c'č, non ha dormito qui. Cosa sarā successo...????!" -un tocco interrompe la domanda-

TOC-TOC

MAMMA DI ATARU:"Sarā lui?"

Corre ad aprire e si ritrova davanti Sakurambo.

SAKURAMBO:"Sono in ritardo per la colazione???" -con un grande sorriso-
PAPā DI ATARU:"Entra, vieni pure Sakurambo. Come va la vita? E' rimasto qualcosa cara???"

La madre di Ataru č rimasta all'uscio della porta basita mentre Sakurambo in un baleno č giā a tavola aspettando la pietanza con la bava.

PAPā DI ATARU:"Cara? Ma mi ascolti? Che fai lė impalata?"
MAMMA DI ATARU: -chiudendo la porta di casa afferra suo marito per il collo- Stupido pensi a mangiare e a questo brutto nano scroccone TUO FIGLIO E' SPARITO!!!!!" -scuotendo energicamente il marito-

Sakurambo chiude gli occhi e filosofo com'č da la sua sentenza.

SAKURAMBO:"Si sa, quel ragazzo č la causa delle sue stesse disgrazie".
MAMMA DI ATARU: -ficcando la testa di Sakurambo nella ciotola vuota- ZITTO TU! Dobbiamo cercarlo."

Esce di casa in cerca di Ataru trascinando per i capelli il marito il quale ha attaccato alla sua gamba Sakurambo che insistentemente non lo molla e richiede ancora cibo.

Intanto Oyuki cerca informazioni su quella donna della sua visione mentre REI cazzeggia con il suo schermo pc.

OYUKI:"Smettila, Rei. Stiamo cercando di salvare Lamų. Non ti interessa? L-A-M-ų." -facendo lo spelling-
REI:" LAMų!!!" -con gli occhi a cuoricino ipnotizzato-
OYUKI: -schioccando le dita- Oi! Rei, sveglia... rivuoi la tua Lamų? Quindi alza il deretano dalla poltrona e mettiamoci all'opera.
Dobbiamo escogitare un piano."

La mamma di Lamų si trova nello spazio tra le galassie guida la sua navicella verso la terra.

POOO POOO
Un pulmino spaziale suona dietro di lei e sfreccia sorpassando alla sua destra.
Sorpassando la navicella il conducente borbotta contro di lei.
La mamma di Lamų inizia ad accellerare e raggiungere il pulmino e si difende alle offese.

MAMMA DI LAMų:"Io ero per conto mio, non si sorpassa sulla destra."

Il conducente ride di lei e si affianca molto vicino alla navicella strisciandogli accanto di proposito.
La mamma di Lamų imbestialita dimentica il motivo del perchč sta viaggiando e sballottandosi a vicenda in questo infinito conflitto si ritrovano dal lato opposto dello spazio.
E fu cosė che dopo vari scontri ed offese il conducente va via come un razzo e la mamma di Lamų si trova dispersa nel globo.

MAMMA DI LAMų:"Oyuki? Mi senti? Non funziona il monitor del navigatore non riesco a capire dove mi trovo."
OYUKI:"Cosa???? In che senso? La terra č il pianeta pių vicino come č possibile perdersi?"
MAMMA DI LAMų:"Ho avuto un contrattempo. Dove cavolo mi trovo". -disperata-
OYUKI:"E' mai possibile che appena mando uno di voi due fate guai e non portate a termine i vostri semplici compiti."
MAMMA DI LAMų:"Hai ragione scusami. Sono desolata."
OYUKI:"Non riesco a vedere il segnale. Questo macchinario riesce ad invdividuare il segnale entro determinati raggi. Si vede che lei si č ALLONTANATA TROPPO". -furiosa-
MAMMA DI LAMų:"Non ti preoccupare, sono piena di risorse riuscirō a trovare la strada." - in realtā non sapeva nemmeno lei come fare-

Mamma di Lamų fra sč:"Quella saputella sa sempre tutto. Mi sono solo distratta."

E mentre la signora aliena girovaga per i pianeti sconosciuti rientra il padre di Lamų da un viaggio per affari ignaro di tutta la questione.

Rientrando nota che la navicella manca e chiede ad Oyuki cosa fosse successo.

OYUKI:"Salve, signore. Beh sua moglie č andata a cercare Lamų sulla terra."
PAPā DI LAMų:"Ah, va bene."
OYUKI:"Ma non č tutto...." spiegando la situazione di Lamų, della pozione, di Lamų umana a Roma, ecc...

Il padre furioso parte senza dir nulla con la sua navicella per cercare Ataru e suonargliene.

OYUKI:"Ma dove va???? Non ho avuto nemmeno tempo di dirgli che invece sua moglie si č persa. Che casino...!!!!" -rivolta a Rei-
REI:"Oh, Lamų". -mezzo rimbambito-.

Sono tutti in cerca di qualcuno o di qualcosa: i Moroboschi, Sakurambo incluso, alla ricerca di Ataru, il padre di Lamų anche cerca Ataru, la mamma di Lamų cerca la strada per poter poi trovare Lamų e Oyuki e Rei cercano soluzioni.

E cosa rende felice l'essere umano? Di cosa abbiamo bisogno tutti noi? Di rapporti umani! Di essere cercati.
L'amicizia, l'amore, la famiglia queste sono le cose di cui un uomo deve andarne fiero. Si č ricchi solo quando c'č qualcuno che ci cerca, che realmente cerca in tutti i modi di aiutarci.
Questo discorso cosė vero e sdolcinato non vale perō per il papā di Lamų che č in cerca di Ataru per spezzargli le gambine ma anche in questo caso c'č l'amore di un padre verso la figlia, una figlia delusa.

Lamų continua a passare le sue giornate in compagnia del mitico Arturo che le fa da cicerone per la cittā.
Roma l'antica cittā, l'affascinante ed immensa cittā che ha ispirato tanti poeti, cantautori, e Lamų non era da meno.
Ormai aveva giā riempito la fotocamera di immagini e aveva scritto su un diario tutte le sue impressioni.
Sembra quasi che si fosse dimenticata di tutto il resto o forse soltanto non voleva pensarci.
La sera quando si coricava la mente viaggiava sempre lė, alla sua mamma, alla sua casa, ai suoi amici, ad Ataru...
Era un anno pieno pieno che aveva passato affianco ad Ataru e non poteva cancellarlo cosė.
Scriveva per buttar fuori tutto ciō che sentiva.

'CARO DIARIO,
OGGI SONO STATA DAVVERO BENE, HO VISITATO LO ZOO CON ARTURO E SONO ANDATA DOVE LUI LAVORA.
CHE BELLO OCCUPARSI DELLE PERSONE. ARTURO E' MOLTO UMILE, GENEROSO, SEMPRE DISPOSTO A DARTI UNA MANO.
MI DISPIACE PER SUO FRATELLO. VORREI TANTO SAPERNE DI PIU' SU QUESTA STORIA MA SO BENE CHE E' UN ARGOMENTO TROPPO DELICATO E HO PAURA DI CHIEDERE.
STO MOLTO BENE QUI MA MI MANCANO TROPPO I MIEI GENITORI.
MI MANCANO I MIEI SUOCERI, LE GRIDA DELLA MAMMA DI ATARU LA MATTINA QUANDO QUEL TESTONE NON SI VOLEVA ALZARE.
MI MANCANO LE PASSEGGIATE DOPO LA SCUOLA INSIEME A SHINOBU E SHUTARO.
MI MANCA IL GIAPPONE, MI MANCA ATARU.
SONO CERTA CHE E' FELICE ACCANTO ALLA SUA RAGAZZA DI SEMPRE.
IN FONDO IO CHI SONO STATA PER LUI? CHI SONO? HO SOLO STRAVOLTO LA SUA VITA DA UN GIORNO ALL'ALTRO.
DOVEVO CAPIRLO UN ANNO FA CHE LUI NON MI AVREBBE MAI AMATA, CHE LUI NON SI FOSSE MAI REALMENTE INTERESSATO A ME.
NON VOLEVO CAPIRLO!
LO VEDEVO CORRERE APPRESSO ALLE GONNELLE E CONTINUAVO A TEMPESTARLO CON LE MIE SCOSSE ELETTRICHE, FURIOSA E GELOSA.
PENSAVO REALMENTE DI POTER CAMBIARE L'ALTRO?! UN UOMO POI?
GLI UOMINI, SIA SULLA TERRA CHE SULLO SPAZIO, NON CAMBIANO.
NOI DONNE SIAMO SOLTANTO DELLE STUPIDE, NON E' GIUSTO.
SIAMO Lė A PREOCCUPARCI PER LA CENA, PER LA SPESA, CI PREOCCUPIAMO SE FA FREDDO, OFFRIAMO IL NOSTRO AIUTO, LI SOSTENIAMO.
SIAMO LE ADORATRICI DELL'UOMO E LORO SI SENTONO IN DIRITTO DI TRATTARCI IN QUESTO MODO.
CARO DIARIO, MI SONO RISVEGLIATA UN PO' TARDI SU QUESTO ASPETTO E CHISSA' SE MAI CAMBIERO' IL MIO MODO DI FARE.
SIAMO LE SOLITE CROCEROSSINE, DOBBIAMO A TUTTI I COSTI PRENDERCI CURA DI LORO COME SE FOSSERO DEI BAMBINI.
A LORO QUESTO FA PIACERE FIN QUANDO NON SI STUFERANNO E CI TRATTERANNO A CALCI IN FACCIA.
MA COME POTREI AMARE QUALCUNO SENZA PRENDERMENE CURA?
ALLORA NON SONO DESTINATA AD AMARE NESSUNO!
MI SENTO COSI TRISTE E PESSIMISTA, NON MI E' MAI CAPITATO.
SARA' CHE STO SOFFRENDO SUL SERIO PER LA PRIMA VOLTA, BAH CHISSA', E HO SOLTANTO 18 ANNI.
COM' E' TRISTE ED AMARA A VOLTE LA REALTA'.
POI VEDERE TUTTE QUESTE COSE CHE ACCADONO SULLA TERRA MI RATTRISTA ANCORA DI PIU.
LA CORRUZIONE, LA DROGA, LA SOLITUDINE... VOGLIO TORNARE DALLA MIA FAMIGLIA.'

Una lacrima bagna la pagina del foglio mentre poggia il capo sulla scrivania.
Arturo dal suo letto, nella stanza affianco, si rigira dall'altro lato.

ARTURO (fra sč)"Anche stanotte non riesce a dormire. Povera ragazza".

Arturo aveva promesso a Lamų di trovare delle soluzioni ma tra il lavoro e le escursioni varie, che durante le giornate fanno, ha proprio accantonato il problema.

In Giappone il padre di Lamų č arrivato fuori all'istituto ma Ataru non c'č.

PAPā DI LAMų:"Bell'affare! Ed ora? Dove si č cacciato quel mascalzone."

Anche i genitori di Ataru non tardano ad arrivare fuori scuola e delusi scoprono che Ataru non č mai entrato in classe.
Dove si sarā cacciato tutti pensano.
In realtā Ataru dopo la festa in villa ha camminato davvero tanto ed č arrivato al bar degli anziani che lo hanno accolto in casa.
La casa dei due si trovava proprio sopra al bar ed era possibile scendere al bar dalla casa con delle scale interne.
L'anziana signora era affacciata alla finestra, non riusciva a dormire a causa dell'insonnia e aveva visto arrivare Ataru sotto al bar ridotto uno straccio.
Aveva talmente bevuto da non reggersi in piedi.
Data la brutta serata che aveva passato Ataru era esausto ed č stato ospitato a passare la notte a casa dei vecchietti.
Gli anziani erano una coppia cosė unita e molto affiatata malgrado gli annetti passati.
Questa mattina la vecchia signora ha preparato ad Ataru un bel thč caldo e due pasticcini fatti da lei a mano.

ANZIANA:"Ha passato una brutta serata e ha dormito come un ghiro". -rivolgendosi al marito-

L'anziana entra in camera e porta ad Ataru la colazione il quale la ringrazia e guardando fuori dalla finestra sorseggia il suo thč.

ATARU:"Mi staranno cercando. Posso telefonare a casa?"

L'anziana dā il permesso ad Ataru di telefonare una volta finita tutta la colazione.
E cosė fu. Dopo aver bevuto e mangiato afferra la cornetta del telefono ma guarda un po' a casa non risponde nessuno.
Preoccupato si alza e ringrazia per l'ospitalitā andando via.
Il bar si trovava precisamente tra il liceo e casa sua, difatti non riesce ad incontrare i suoi genitori e si reca a casa.

Continuano le ricerche su Ataru...
La madre impaurita e preoccupata decide di ricorrere alle forze dell'ordine ma il marito la ferma.

PAPā DI ATARU:"Devono passare delle ore prima di dichiarare lo smarrimento di una persona".

Il padre di Lamų decide di mollare la ricerca in strada e si reca a casa Moroboshi.

PAPā DI LAMų: (fra sč) "Aspetterō a casa quando torna".

Detto fatto si reca a casa e trova Ataru.
Ataru, non riconoscendolo, si ritrova in casa un enorme orco, grasso, proveniente dallo spazio ed inizia a gridare come un fossennato.

PAPā DI LAMų:"Ragazzo, inutile che fai la scena, sai benissimo chi sono. Non gridare!"
ATARU:"AIUTOOOOO!!!" -correndo per la casa-
PAPā DI LAMų:"E' TUTTA COLPA TUA! -gridando- LAMų, LA MIA UNICA FIGLIA... E' COLPA TUA!!! VIENI QUI". -rincorrendo goffamente il ragazzo-

Ataru esile com'č riesce a scappare ma l'orco con la sua potenza riesce ad afferrarlo con la mano.
Prende Ataru sulla sua mano tanto che č grosso e avvicina il corpicino dello sfortunato accanto al suo viso.

PAPA DI LAMų:"Smettila di fare il bambino e parliamo da uomo a uomo".

Ataru sentendo queste parole, offeso, inizia a fare il gradasso e risponde

ATARU:"Certo, dimmi." -incrociando le gambe seduto sulla mano dell'orco-
PAPā DI LAMų:"Lamų si trova sulla terra a causa tua ed č stata trasformata in umana".
ATARU:"Lamų chi?" -mostrando poco interesse al racconto-
PAPā DI LAMų:"Ti ho detto SMETTILA!!!! Smettila di far finta di niente. Come ti permetti tu, essere umano di prendermi in giro in questo modo?"

Nel frattempo si sente la porta aprirsi, sono i genitori di Ataru che stanno rincasando.
L'orco afferra Ataru e lo porta via con sč.
   
 
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