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Autore: dark dream    13/07/2009    2 recensioni
Storia scritta a 4 mani da goku94 e Sux Fans
Una donna viene rapita, il suo figlioccio la va a salvare, scoprono un mondo diverso, scoprono un posto diverso, la scuola per ragazzi dotati di Charles Xavier.
Il ritorno di un fantasma del passato, che aiuterà a ricordare.
Memorie perdute, caso o coincidenza? Unica prova del passato: due cicatrici
Genere: Romantico, Azione, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Victor Creed/Sabretooth, Logan/Wolverine, Nuovo personaggio
Note: Lemon, What if? (E se ...) | Avvertimenti: Spoiler!
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Prima di iniziare vorrei fare presente che questa storia non è stata fatta per fini di lucro qualsiasi personaggio, a parte quelli creati dagli autori, non sono di nostra proprietà, ma della Marvel. Inoltre ci terrei a rettificare che questa storia viene scriutta a 4 mani, ovvero fatta da 2 autori, ogni autore scriverà un capitolo, gli autori goku94 sono:  e Sux Fans, il primo capitolo, cioè il prologo, è scritto da me Goku94, accetteremo ogni recensione sia brutta che cattiva, per migliorarci, il nostro scopo è quello di migliorare la nostra scrittura ma anche di far divertire chi legge, e con questo non dico che la storia sarà comica, aspettatevi di tutto, oltretutto specifico che noi ci basiamo sui film, dato che non sappiamo molto sui fumetti, non abbiamo molta esperienza, ma cercheremo se è possibile di inserire anche qualcosa dei fumetti. E con questo vi lascio alla lettura del prologo ^-^

Fratelli di sangue

Estate,  caldo, afa, una combinazione incredibile per rimanerci secchi, oltretutto se a questo aggiungi il fatto di stare ancora a scuola, con un professore di italiano che quando attacca a parlare non la finisce più, per fortuna domani sarebbe stato l’ultimo giorno di scuola, e finalmente sarebbe stato libero, non che avesse qualcosa contro il professore di italiano, che con tutta onestà lo adorava, diceva sempre che avrebbe dovuto scrivere un libro, e che avrebbe fatto una grande carriera nel campo letterario, lui in parte ci aveva anche provato, infatti stava scrivendo un romanzo, un romanzo d’avventura, un romanzo fantasy, ancora non aveva un titolo, forse perché la storia non gli piaceva molto, lui scriveva solo per sfogarsi, quindi quel che un momento prima gli era piaciuto, il momento dopo passata l’arrabbiatura o la tristezza gli sembrava futile e stupido, insomma, lui non si poteva definire un ragazzo come un altro, era stato bocciato al primo anno, nessuno ne sa il motivo, dato che la sua intelligenza è sempre stata ineguaiabile, la sua mente va oltre l’umano intelletto, nonostante non fosse un mutante, infatti lui non lo era, era un semplice ragazzo di 19 anni con un QI al di sopra della media … molto al di sopra della media, ma non usava ne trucchetti ne altro,  lui studiava semplicemente, ma comunque stando tre gradini più in alto degli altri riusciva sempre ad andare avanti e a superare tutti senza nemmeno sforzarsi tanto, lui era Ian un normale ragazzo con il quoziente intellettivo pari al triplo della persona più intelligente del mondo

-Bene ragazzi la lezione è finita, potete andare, e ricordate che se domani dovete fare la festa per salutarvi potete prendere tranquillamente le mie ore- disse il professore con un sorriso sulle labbra per poi uscire dalla classe, seguito subito dopo dagli alunni, che si sparpagliarono fuori dalla classe per poi uscire.

Fuori dalla scuola, a pochi metri dal cancello d’entrata camminava Ian, un ragazzo strano per molta gente, era molto alto, i capelli ricci di un castano scuro e gli occhi grigi come l’acciaio, molta gente lo odiava per la sua intelligenza, e altri lo ritenevano un mutante, ma lui non faceva ne diceva nulla per volere il rispetto di queste persone, per lui queste persone non erano nient’altro che razzisti, che hanno paura di tutto ciò che è diverso da loro

-Hei ragazzi guardate- Disse un ragazzo di media statura, coi capelli biondo grano e gli occhi azzurri –Il secchione è uscito dalla scuola, quale miracolo porta a ciò? Voi che ne dite ragazzi?- chiese quello ai compagni che gli stavano a fianco

-Miracolo capo- Dissero i quattro babbioni che si portava dietro.

Ma Ian non gli diede corda, passò oltre senza nemmeno sentirli, non gli interessava ciò che dicevano, per lui era stupido e insensato, oltretutto gli conveniva trattenere la rabbia se non voleva che esplodesse e ferisse qualcuno, era intelligente certo, ma sfigato, si sapeva difendere, e sapeva dove colpire per stendere una persona anche senza fargli male

-Uh! Guardate ragazzi! La secchia non ci nota, povero ora oltre che secchia è pure sordo-muto che peccato- Disse lui ridendo con un sorriso compiaciuto sulle labbra e con il coro delle risatine dei suoi scagnozzi

-Jacob che vuoi da me?- Disse Ian girandosi verso di lui cercando di mantenere la calma

-Povero la sechietta si sta arrabbiando- Disse Jacob esplodendo in una risata senza freni, che fece andare in bestia Ian che senza preavviso mollo un destro sul mento alzato, per le troppe risa, di Jacob, con il risultato di spaccargli la mandibola e fargli fare un volo di qualche metro per poi atterrare poco lontano da li

-te la sei voluta cercare Jacob- Disse Ian per poi girarsi incurante di ciò che aveva appena fatto, intorno a lui la gente lo guardava stupefatto, non lo avevano mai visto incazzarsi e quindi lo avevano sempre sottovalutato

-Hei tu!- Urlo uno degli scagnozzi del biondino steso –come ti permetti di colpire il nostro capo, ce la pagherai- E in uno scatto d’ira iniziò a correre verso Ian, che senza nemmeno preoccuparsi si girò a guardarlo, mentre l’altro correva a tutta velocità verso di lui, ma come si sa Ian non era stupido, spostandosi all’ultimo secondo fece in modo che il colosso che gli stava venendo a dosso andasse a sbattere con la testa contro un palo li vicino. Ian continuò per la sua strada senza curarsi delle facce spaventate degli altri tre che stavano con Jacob, forse una volta e per tutte avrebbero smesso di prenderlo in giro.

Arrivato a casa Ian era da solo, lui non aveva mai conosciuto i suoi genitori, e quindi di lui si era presa cura una ragazza che in quel momento si trovava all’università per dare il suo ultimo esame prima della tesi di laurea. SI diresse direttamente in camera sua levandosi di dosso la cartella coi libri, pesante persino negli ultimi giorni di scuola, per poi buttarsi sotto la doccia cercando refrigerio con un ondata d’acqua fredda, la ottenne, anche se per poco, infatti quando uscì decise che faceva troppo caldo per rimettersi i vestiti della giornata, allora optò per un pantalone nero di tuta abbastanza largo e dei sandali aperti, niente maglia, dato che il caldo era insopportabile. Scese giù per andare a prendersi un bicchiere d’acqua, ma appena sceso incontro in cucina Engelica, la ragazza che si era presa cura di lui da quando aveva 13 anni, la salutò con un bacio sulla guancia per poi dirigersi verso il frigo abbassandosi a prendere una bottiglia d’acqua, gesto che fece girare Engelica e fissare lo sguardo su quelle due cicatrici che il ragazzo ormai quasi ventenne aveva sulla schiena, si trovavano in presenza delle scapole, erano due linee leggermente oblique con i vertici in basso leggermente più all’interno del vertice in alto. La ragazza si avvicinò al ragazzo intento a versarsi un bicchiere d’acqua, fece passare un dio su una delle due cicatrici causando un attimo di sgomento nel ragazzo

-Lo so sono orrende, ma sai benissimo che non so come me le sono fatte, purtroppo non ricordo niente da quando avevo 15 anni, ho perso 15 anni della mia vita, come fosse semplice aria che passa e poi scompare- Disse sbattendo un pugno sul bancone, facendo tremare tutto il banco, ma non causando nessuna reazione in Engelica, che sapeva benissimo quale era la causa di quelle cicatrici, come sapeva benissimo cosa successe 5 anni fa, ma non gli aveva mai detto nulla, per proteggerlo, meno sapeva e meno era esposto al pericolo.

-Fa caldo vero?- Fece lei cambiando discorso, non volendo affrontare questo discorso con Ian

-Si fa molto caldo, questa estate si prospetta senza nemmeno una nuvola- Fece lui pensoso per poi sorridere un secondo dopo

-Si infatti, e la cosa non mi dispiace, se questo comporta vederti senza maglia più spesso- Fece lei maliziosamente, perché in effetti Ian non era a fatto brutto, anzi tutt’altro aveva una muscolatura accentuata, dato che costretto dal suo tutore a prendere lezione di autodifesa

-Ma come- Fece fintamente sconvolto lui –Signorina Engelica ci sta deliberatamente provando con il suo pupillo?- Fece trattenendo le risate alla fine della frase, in fondo loro scherzava in continuazione

-Bhe si è così, e non credo che a lei signore le dispiaccia, o sbaglio?- Disse trattenendo le risate

-Si certo- Fece lui- nei suoi sogni- aggiunse poi, per poi scoppiare a ridere insieme ad Engelica.

Passavano così le giornate fra i due, a ridere e a scherzare, forse anche per dimenticare e non pensare ai propri problemi.

-Trasmettiamo ora il telegiornale delle 11:00, a te la Linea Tom- Fece un uomo in TV

-Grazie Mike allora signori e signore quest’oggi nella nostra città stanno accadendo fatti inspiegabili, a quanto pare Magneto è tornato alla carica in cerca di vendetta, lo sapevamo che dei mutanti non ci si poteva fidare- Disse quest’altro.

Davanti alla Tv stavano Engelica e Ian sotto a una coperta, lui da un lato lei dall’altro e entrambi guardavano la TV scocciati, non sopportavano questo razzismo nei confronti dei mutanti solo perché erano esseri diversi da loro, allora spensero la TV decidendo di andare a letto entrambi, e augurandosi una buona note andarono nelle loro stanze ai piani superiori.

Ore 13:00 Ian era appena tornato da scuola, avevano fatto una grandissima festa, ma nessuno aveva dato retta a lui tutti impauriti dai fatti accaduti la giornata precedente.

In casa non c’era ancora nessuno, allora Ian decise di andare a farsi una doccia, dopo essersi spogliato entrò nella cabina doccia facendo scorrere su di lui l’acqua fredda, e lavandosi per levare il sudore della giornata, mentre faceva scorrere delicatamente il sapone sulle cicatrici ripensò a questi sei anni passati in quella scuola, non gli sarebbe mancato niente, lui si era finalmente lasciato quel mondo alle spalle, tutta quella gente falsa, che non lo sopportava, che facevano solo i buoni perché lui era il secchione della classe, era finalmente tutto finito, lasciandosi tutto finalmente alle spalle. Quando uscì si avvolse un asciugamano intorno alla vita e si guardò allo specchio, aveva i capelli incollati alla faccia, gli arrivavano fin poco sopra le spalle muscolose, e i suoi occhi grigi avevano la singolare capacità di cambiare colore a seconda di cosa fissava, in quel momento erano azzurro vacui, molto chiari, e riflettevano di lui un immagine di un uomo spossato dalla vita, ma che finalmente può godersi le gioie della vita, scese con lo sguardo sui suoi muscoli, aveva sempre odiato la ginnastica e l’attività fisica, aveva sempre preferito lo studio, ma Engelica aveva insistito tanto per fargli fare quel corso di autodifesa che non se l’era sentita di dirgli di no, quindi eccolo li bello nei suoi muscoli che facevano svenire una quantità industriale di ragazze, non era un tipo presuntuoso, non ci provava con le ragazze, anzi erano loro che ci provavano con lui, e venivano continuamente respinte, non che lui fosse gay sia chiaro, ma per lui le donne non erano un problema di grandissima importanza.

Decise di vestirsi, rimettendosi gli stessi vestiti del giorno prima, il pantalone e i sandali, per poi scendere con ancora i capelli bagnati e appiccicati sulla fronte, giù Engelica non era ancora tornata allora dopo essersi preso una birra si stese sul divano a guardare la TV, non sapeva che guardare, allora con aria annoiata si mise a fare zapping fra tantissimi canali, non trovava niente che gli potesse interessare, fin quando all’improvviso, tutti i canali si oscurarono per far posto a un telegiornale straordinario

-Signore e Signori, abbiamo da darvi un annuncio speciale, Magneto che ancora sta devastando la città ha preso un ostaggio, una ragazza dai lunghi capelli biondi ora è tenuta prigioniera da Magneto che minaccia di ucciderla se gli x-men non accorrono a salvarla- D’improvviso il canale si oscura, mostrando poco dopo la faccia di Magnto

-Salve signori, sono Magneto, immagino che abbiate già avuto la piacevole fortuna di conoscermi, sono qui per un annuncio, se gli x-men non si fanno vivi, io ucciderò prima questa ragazza, e poi tutta la comunità umana, quindi se quei ridicoli omuncoli con le tutine nere non si fanno vivi entro mezzanotte io inizierò la distruzione totale…- Ian non volle ascoltare oltre, spense la TV per poi mettersi seduto sulla poltrona con le mani nei capelli, in quelle immagini c’era anche la donna che Magneto aveva catturato, e quella donna era Engelica, e lui ora non sapeva che fare
   
 
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