Libri > Shadowhunters
Segui la storia  |       
Autore: Rinalamisteriosa    22/10/2018    1 recensioni
[The Dark Artifices | Jemma (Blackstairs) | Mini raccolta di flashfic]
{#Writober 2018 ~ Blue list by fanwriter.it}
5 ottobre: AU (HarryPotter!AU - 502 parole) [Primo incontro, no coppia!]
7 ottobre: PWP (500 parole)
{Questa flash partecipa anche alla Challenge “Il fiore si nasconde nell’erba, ma il vento sparge il suo profumo” e all'iniziativa “Oh, Darling, Where’ve you been?”, presenti nel forum Torre di Carta}
16 ottobre: POV second person (Julian POV - 398 parole)
{Questa flash partecipa anche all’iniziativa «4 DAYS - t e m a: angst&noir - II° Edizione» indetta da Torre di Carta}
22 ottobre: Angst (520 parole)
{Questa flash partecipa anche all'iniziativa “Oh, Darling, Where’ve you been?” presente nel forum Torre di Carta}
20 ottobre: Rating arancione (in ritardo, prossimamente)
25 ottobre: Song fic (in ritardo, prossimamente)
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Carstairs, Julian Blackthorn
Note: AU, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: PWP
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

#Writober 2018 ~ Blue list ~ 22 ottobre: Angst

 

 

 

 

 

Da quando Emma Carstairs aveva saputo del ritrovamento dei cadaveri dei suoi genitori, da quando aveva visto i loro corpi irrimediabilmente rovinati, la pelle pallida, gli occhi rovesciati, con le alghe fra i capelli e i vestiti malridotti, erano iniziati gli incubi.

In alcuni vedeva John e Cordelia ardere fra alte fiamme sulle pire funerarie, con un gruppo di Shadowhunters sconosciuti tutti vestiti di bianco e disposti come degli automi senza sentimenti, mentre lei cadeva a terra pestando i pugni, per poi svegliarsi urlando con le guance attraversate dalle lacrime.

In altri gli adorati genitori le voltavano semplicemente le spalle avviandosi verso una specie di lungo tunnel: per quanto lei urlasse loro di non andare e per quando cercasse disperatamente di raggiungerli, non succedeva mai. La distanza, anziché diminuire, aumentava a dismisura.

Oppure l’incubo le mostrava che essi venivano sottoposti a torture indicibili e disumane, oppure che loro stessi mutavano l’aspetto in demoni e l’attaccavano senza riconoscerla, oppure ancora che lei combatteva strenuamente contro l’assassino, ma non riusciva mai a inquadrarlo in faccia: doveva ancora scovarlo, il colpevole di tutto. Avvertiva come figlia il dovere morale di vendicarli, perché forse solo così quella sensazione di vuoto le sarebbe passata, solo così avrebbe ricordato i loro volti sorridenti e amorevoli, non quelle facce irriconoscibili, quei cadaveri spogliati dalle rune angeliche.

 

 

 

Anche quella notte Emma si destò in lacrime, nel letto della sua camera, dopo un incubo particolarmente sconvolgente. Aveva sognato che il responsabile della morte dei genitori, il tizio senza identità, giungeva all’Istituto e faceva del male ai Blackthorn più giovani. Un impulso istintivo l’aveva spinta fuori dalle lenzuola, a correre, piedi nudi e pigiama di cotone leggero, verso le porte della stanza di Ty e Livvy, poi di Drusilla e infine di Tavvy. Non si sorprese a trovare Julian che cullava il fratellino più piccolo: forse anche quel bambino aveva avuto un incubo e lui era andato subito a rassicurarlo.

«Em? Non riesci a dormire?» s’interessò, rivolgendole un’occhiata preoccupata e parlando in tono basso per non svegliare nuovamente il bambino fra le sue braccia.

Solo guardandola, aveva capito che anche la sua migliore amica, presto parabatai, era stata turbata da un sonno non proprio sereno.

Aveva appena quattordici anni, Julian Blackthorn, ma era stato costretto a crescere in fretta, poiché soltanto lui poteva tenere unita la famiglia, o almeno quella che gli restava.

«Jules…» sussurrò lei e sentì che il respiro affannato, risultato di un’angoscia interiore, non solo di una corsetta in piena notte, si stava calmando. «Posso rimanere qui?».

«Vieni», le sorrise, facendole spazio.

Certamente, con Ty in mezzo, non chiacchierarono come avrebbero potuto fare nella camera di Julian. Non era la prima volta che lei cercava conforto nel suo amico d’infanzia, che la capiva come nessun altro, che la sosteneva nelle sue scelte, che sapeva come scacciare gli incubi. Non potevano parlare, però, mentre Emma chiudeva gli occhi, si sentì rassicurata dal suo picchiettarle affettuosamente con le dita sul braccio per trasmetterle un messaggio nel loro linguaggio segreto.

N-O-N-P-R-E-O-C-C-U-P-A-R-T-I. E-R-A-S-O-L-O-U-N-B-R-U-T-T-O-S-O-G-N-O.

V-A-T-U-T-T-O-B-E-N-E. S-T-I-A-M-O-B-E-N-E.

 

Sperò che fossero davvero sempre così, tutti al sicuro, non come i suoi genitori, ormai perduti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

°°°

Iniziativa: Oh, Darling, Where’ve you been?”; 50 Prompt Table C (50-C)

Prompt: 033. Nightmare

 

 

Ho sforato solo di 20 parole, ma penso vada bene comunque come flash.

Il ricordo ancora fresco della morte dei suoi fa soffrire Emma. Se non ricordo male, anche nei libri era scritto che lei, ogni volta che aveva un incubo a riguardo, andasse da Julian e si consolasse parlandogli e addormentandosi accanto a lui. Ovviamente in questo mio missing moment si considerano ancora amici, è presto per svelare i reciproci sentimenti xD

 

 

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Shadowhunters / Vai alla pagina dell'autore: Rinalamisteriosa