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Autore: terryoscar    23/10/2018    7 recensioni
Autrici: Aizram e Terryoscar
“ Avventura sulle Alpi” nasce per caso.
Aizram ed io ci siamo conosciute grazie alla mia prima pubblicazione: ” Oscar storia di un grande amore.”
“Dopo averla portata a termine, Aizram mi ha contattata, chiedendomi di scrivere un’altra storia ma allegra e divertente riguardo ai nostri personaggi preferiti: Oscar e André.
Inizialmente le ho detto che non sapevo nemmeno cosa scrivere, e lei mi ha suggerito di fargli fare un bel viaggio verso le Alpi.
I primi tre capitoli li ho scritti da sola, prendendo spunto i suggerimenti di Aizram ma poi, grazie alla tecnologia di cui usufruiamo abbiamo scritto i capitoli successivi in tempo reale: tramite skipe.
Quindi questa storia è scritta a quattro mani da Terry e Aizram. Si sa due cervelli funzionano meglio di uno!
E così nasce “Avventura sulle Alpi!”
Qui avremo il generale che tenterà di convincere sua figlia a sposarsi, perché a suo dire ormai incontrollabile da quando frequenta i Soldati della Guardia e sopratutto pretenderà da lei un erede a cui tramandare il titolo nobiliare. Naturalmente Oscar di sposarsi non ne vorrà sapere, quindi si scontrerà con suo padre, e non solo con lui ….
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Generale Jarjayes, Madame Jarjayes, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'IO SONO IL GENERALE JARJAYES'
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Il Fioretto



 
 
“Andrè, Sassoin …”
“Sissignore!”
“Attaccate al carro sia il purosangue che il mulo, è l’unico modo per farlo camminare, anche se sono convinto che andremo a rilento.”
Andrè ribatte: “Signore, il cavallo dovrà andare al passo, solo così possiamo sperare che il mulo cammini.”
“È ovvio Andrè, è l’unico modo per farlo muovere.”
“Ih ihih Scusami Andrè ….”
“Cosa c’è Alain?”
“Secondo me, Incitatus, non camminerebbe nemmeno se venisse trainato dal purosangue! Ma non lo vedi? Secondo me è nato stanco, eppure non è tanto avanti con gli anni!”
“Alain, non hai tutti i torti, ma il mulo deve tornare al convento, e in qualche modo faremo!”
“Ah….. se lo dici tu Andrè, però credo che tu sia davvero un ottimista, amico! …….. Generale, provate a far partire il cavallo, magari il mulo si solleva.”
 
Vedo il Generale incitare con le redini il puro sangue, l’animale tenta di trainare il carro, ma il mulo non ha nessunissima intenzione di alzarsi.
Sento il Generale imprecare: “Dannazione, come facciamo?! Non possiamo mica lasciarlo al villaggio, e per giunta qui in strada, ma dico, con tanti animali che ci sono, a quei monaci è toccato il più pigro?!”
“Ih ihih Signore, magari qualcuno se ne voleva liberare e glielo avranno regalato ah ahah!”
“Sassoin non voglio ascoltare la tua risata snervante, taci!”
“Sissignore! Ih ihih!”
“Andrè, temo davvero che lo dovremo lasciarlo qui in strada.”
Vedo Alain sorridere ancora e dice: “Io un’idea ce l’avrei.”
“Sentiamo Sassoin, però ti avverto che se cominci a dire una delle tue solite baggianate mi fai andare su tutte le furie!”
“Ma no Signore, la mia è un’idea serissima, se volete ascoltarla ve la dirò.”
“Sentiamo Sassoin, che idea hai avuto?”
 Alain scende dal carro, mi dice: “Aspettate, faccio in un attimo, il tempo di entrare in falegnameria.”
 
 Sassoin si allontanarsi in tutta fretta, guardo mio genero e gli dico: “Ma cosa gli sarà venuto in mente di fare adesso?!”
 
Vedo il Generale scuotere la testa, molto perplesso. Di solito, le idee di Alain sono molto fantasiose!
 
“E chi può dirlo Signore! .. Alain possiede mille risorse, e non fa che stupirci.”
 
 
Poco dopo vediamo Alain tornare con un lungo bastone, e dice: “Vedrete che questo risolverà tutti i nostri problemi.”
“Non ti capisco Sassoin, cosa pensi di fare con quel bastone, picchiare il mulo?”
“Ma no, cosa dite Generale!.. Non ho alcuna intenzione di fare una cosa simile, e poi nemmeno colpendolo si alzerebbe da lì, è troppo pigro! …. Aspettate e vedrete! ….  Andrè, dove hai messo la carota che ti ha dato la signora?”
“È sul carro, aspetta, adesso vado a prenderla! …. Eccola qua! …. Tieni Alain, ma cosa ci vuoi fare?”
“Aspetta amico, non avere fretta di sapere, un attimo di pazienza!”
Vedo Alain legare al carota ad un lungo laccio per poi annodarla al bastone, e con aria soddisfatta ci dice: “Ecco fatto! … Questa è l’unica soluzione per far camminare il nostro amico, gli mettiamo la carota sotto al muso e magari si alza e cammina come Lazzaro ih ihih!”
“Sassoin, la tua idea mi sembra davvero strampalata.”
“Ma no Generale, credo invece che sarà efficace, e poi non l’avete sentita anche voi la donzella, quando ha detto che è il metodo adottato anche dai frati! .. Basta provarci, se poi non riusciremo a convincere Incitatus, allora non avremo scelta: lo lasceremo qui, e gli porteremo il suo padrone. Magari è capace che si decida a tornare a casa.”
“Sassoin, ma dico io ….”
“Susu Generale, lasciatemi provare, e tu Andrè, salta sul carro, magari Incitatus, si alza davvero!”
“Va bene Alain, ora vado.”
 
Vedo Alain salire a cassetta, si mette accanto al Generale, con la carota attaccata al bastone, sfiora il muso del mulo, sembra quasi che abbia una canna da pesca in mano. L’animale annusa, la guarda, raddrizza le orecchie, tenta di afferrarla, ma Alain l’allontana immediatamente.
 
“Ih ihih su bello, dai alzati …. L’ho capito sai?! A te piace poltrire e mangiare!”
 
L’animale comincia a reagire, raglia, una prima ed una seconda volta.
 
Alain continua a sghignazzare e sussurra: “Su forza bello … alzati …. La vuoi? …. Prendila!”
 
Il Generale ed io ci scambiamo uno sguardo fugace, non ci sembra vero, il mulo comincia ad alzarsi, è in piedi, Alain dice: “Su forza Generale, è arrivato il momento di far partire lo stallone. Forza Generale!”
“Si si Sassoin! .. AH ……!”
 
 
Il Generale porta al passo il cavallo. Alain lascia svolazzare sotto il naso del nostro amico la carota, Il mulo, con l’intento di afferrare l’ortaggio, comincia a camminare. Il cavallo tira il carretto portando anche il mulo ad un modesto galoppo.
Sento Alain soddisfatto che dice: “Avete visto Generale? È bastata una carota per convincere Incitatus a rialzarsi e partire!”
“Vero Sassoin, ma se non fosse stato anche per il puro sangue, non galopperebbein questo modo!”
“Anche questo è vero Signore, però da questa esperienza ho capito che i muli sono come gli uomini!”
“Cosa vuoi dire Sassoin?”
“Al mulo, basta far vedere una carota, per convincerlo a fare il suo dovere, invece a noi uomini è sufficiente avere al nostro fianco una donna, per farci fare tutto quello che vogliono ah ah ah ah!”
Sorrido divertito alle parole di Alain, mentre il Generale ribatte: “Infondo Sassoin, debbo darti ragione, è davvero così ah ah ah!”
 
Eh si, penso alla mia Marguérite….decisamente sa come farmi fare ciò che desidera! Spero che le sue figlie non siano così……..
 
 
Il tempo di rinfrescarmi e cambiarmi d’abito, che esco dalla mia stanza. Ormai è quasi l’ora del pasto, mi aggiro per i corridoi del convento, cerco la stanza di Andrè, non l’ho più visto da quando i frati ci hanno sistemati nei nostri alloggi.
Ci sono quasi, ancora una porta e sono arrivata.
 
Non arrivo ancora alla stanza di Andrè, quando vedo spalancarsi quella di Girodelle, che appena mi vede, mi dice: “Madamigella Oscar, cosa fate qui?”
“Cerco mio marito è ovvio!”
 
Il tono della mia voce è freddo e distaccato, incurante degli sguardi di Girodelle, avanzo ancora e sono dietro la stanza di Andrè, busso ma non ricevo alcuna risposta.
 
Busso l’ennesima volta e dico: “Andrè … Andrè ci sei? …… Padre …”
Girodelle, che ha continuato a guardarmi tutto il tempo mi dice: “Evidentemente Madamigella Oscar non c’è nessuno.”
“Voi Girodelle, li avete sentiti andare via?”
“No Madamigella, non so nulla!”
“Vi ringrazio Girodelle, a dopo!”
 
Mi allontano appena dal corridoio quando alle spalle mi giunge la voce del Maggiore: “Madamigella Oscar, posso esserVi utile in qualcosa?”
“Non ho bisogno di nulla Girodelle, adesso scusatemi.”
 
Quanto è bella, la mia madamigella Oscar! Indossa una leggera camicia di cotone, di un colore tendente al lilla, con dei piccoli drappeggi sul davanti, appena una poco scollata. I polsini hanno un piccolo volant con un pizzo ed un nastrino per chiuderlo. Alla vita, indossa una fascia, dello stesso colore della camicia, chiusa con un nodo. Pantaloni scuri, quasi neri, calze bianche e scarpe rigorosamente da uomo. È bellissima! I capelli cadono liberi ad incorniciarle il bel viso! Gli occhi azzurri, colore del cielo, le labbra rosate. Ogni giorno che passa, è sempre più bella, più sciolta! Sembra più femminile, leggera, con le movenze di un felino, ma con una camminata molto più sensuale, da quando si è sposata…..
Sento il cuore battere all’impazzata, il suono della sua voce mi emoziona …. Desidero stare un po’ con lei, anche se solo per scambiare qualche parola! …. La vedo allontanarsi … L’impulso prevale sul buon senso, la chiamo ancora …. Rallenta il passo.
 
“Madamigella …..”
“Cosa c’è Girodelle?”
“Devo parlare con Voi.”
“Riguardo a cosa Girodelle?”
“ … Della … Missione …”
“Parlate pure, ma Vi invito a moderare il tono della voce, non vorrei che qualcuno ascoltasse.”
Non perdo l’opportunità che lei mi ha appena dato e le dico: “Avete ragione Madamigella, non possiamo parlare nei corridoi, è più opportuno che parliamo  … magari nella mia stanza ….”
“Cosa?!! Assolutamente Girodelle!! Se avete qualcosa da dirmi andiamo in giardino!”
“Si … si .. avete ragione … ecco .. io .. non era mia intenzione .. mancarVi di rispetto.”
“ ….. Girodelle, su sbrighiamoci, andiamo! .. Devo cercare Andrè.”
 
Come sempre il mio adorato Comandate è a un passo avanti a me. Percorriamo in assoluto silenzio il corridoio che ci conduce al giardino, un passo e ancora un altro ed eccoci qui, fuori.L’ho seguita, fedele come un animale, l’ho ammirata camminare veloce e leggera. Le sue curve perfette, le sue gambe……potrei impazzire!
Il luogo è semi deserto, c’è solo un fraticello molto lontano da noi intento a pulire le aiuole. Il Comandante è di fronte a me, con sguardo fiero mi dice: “Allora Girodelle, cosa avete da dirmi riguardo alla questione di cui mi avete accennato poco fa?!!”
Credo di non rendermi nemmeno conto che sono di fronte a Madamigella Oscar, non so nemmeno io cosa dirle, le parole rimangono prigioniere.
 
“Allora, Vi decidete a parlare?! Cosa avete da chiedermi?”
“Vedete Madamigella .. io …”
“Cosa avete Girodelle, tentennate, se avete qualcosa da dirmi non indugiate.”
 
Sono davvero in imbarazzo, non so davvero cosa dirle! … Veramente saprei cosa dire, ma non posso! …. Faccio un respiro profondo.
 
“Madamigella Oscar, io penso che …. Avere al nostro seguito Madame Joséphine e Madame Marianne sia pericoloso, non credete che sarebbe meglio …… rimandarle in dietro e … anche Voi adesso … che siete in stato interessante ….”
“Cosa? Ma Girodelle, ma …. cosa dite? Mi sembra che mio padre sia stato abbastanza chiaro quando ci ha riuniti nel suo studio, non capisco perché Voi stiate a contestare un ordine di sua Maestà!”
“Vedete Madamigella, Voi … Voi …”
“Le Vostre parole Girodelle, sono alquanto confuse, ditemi il vero motivo per cui volete parlare con me!”
 
Sono al suo cospetto, qui quasi prostrato davanti a lei.  Quanto è bella! … Come faccio a dirle: Oscar io Vi amo?!! ….. Temo che lo possa leggere dal mio sguardo, mi rendo conto che mi sto perdendo in lei.
 
 
Girodelle mi guarda in un modo che non mi piace affatto! .. È evidente che la sua, sia stata una scusa per rimanere solo con me, è meglio per tutti che lo disilluda immediatamente!
 
 
 
 
 
 
Finalmente siamo arrivati al Convento. Per tutto il tragitto, Alain ha tenuto la carota a un palmo dal muso del mulo. Non appena il Generale arresta il cavallo, Vedo Alain sorridere, avvicina la carota all’animale, che immediatamente l’afferra, e la mangia, finalmente soddisfatto!
 
“Visto Generale come vanno trattati alcuni esemplari ah ah ah!”
“Sassoin, ammetto che la tua trovata sia stata davvero geniale, però adesso il problema rimane, vedi? Non appena l’ha mangiata, il fannullone si è nuovamente sdraiato.”
“È ovvio, dopo aver camminato tanto è normale che si riposi ah ah ah!”
“Signore, sarebbe stato il caso di fermare il carretto davanti alle scuderie, e non qui all’ingresso del giardino, adesso sarà davvero difficile convincere il mulo ad alzarsi.”
“Sassoin, le scatole che sono sul carro, vanno riposte sulla carrozza, però voglio che due vengano consegnate a mia figlia, magari potranno servire per questa notte.”
Sorrido per le parole del vecchio, guardo Andrè e dico: “Amico, al cavallo e a tutto il resto ci penso io, tu invece, pensa a portare i cuscini a tua moglie, sempre se non te li tiri dietro ah ah ah!”
“Sassoin!! Non vedo perché Oscar dovrebbe arrabbiarsi con Andrè, solo perché le porta dei cuscini!”
“Ma come non lo sapete Signore!! … Lo sappiamo tutti com’è fatta Vostra figlia, non ama le smancerie, vero Andrè?”
“Sassoin, queste non sono smancerie! Io desidero che mia figlia viaggi comodamente. Se fosse stato per me, le avrei comprato una poltrona, altro che cuscini!” E adesso basta con le chiacchiere, provvedi al cavallo e a Incitatus……. volevo dire al mulo.”
“Ah ah ah  ahah!”
“Sassoin sei insopportabile!”
“Generale, il nostro muletto non lo sposta più nessuno ormai, porto il purosangue nella stalla.”
“Alain, sta per arrivare il frate, magari, sa lui come fare!
 
“Ben tornati fratelli, vedo che siete tornati in tempo per la cena!”
Alain con le briglie del cavallo in mano, non appena vede arrivare il frate arresta il passo e gli dice: “Padre, il mulo non ha alcuna intenzione di muoversi da lì, è già tanto che sia arrivato a casa! … Forse sarebbe il caso di fargli vedere un’altra carota per raggiungere la stalla!”
Il frate risponde: “Immagino che la padrona dell’emporio vi abbia consigliato come farlo camminare.”
“Infatti, se non avesse visto l’ortaggio, a quest’ora sarebbe ancora al villaggio! … Scusatemi ma porto il cavallo nelle scuderie.”
“Andate pure figliolo!”
Mi allontano appena, quando sento il Generale chiamarmi: “Andrè, aspetta un attimo figliolo!”
“Cosa c’è Generale?”
“Andrè, ho pensato che sarebbe il caso di fermarci un altro giorno! Sai, credo che sia meglio che i cavalli riposino, e poi è un bene per noi e soprattutto per Oscar!”
“Signore, concordo con Voi, anch’io desidero che mia moglie si riposi un giorno in più!”
“Bene, allora abbiamo deciso, ci fermeremo un altro giorno e un’altra notte! … Spero che non ci siano problemi per Voi Padre!”
“Assolutamente no, Signori! Potete restare tutto il tempo che volete, per noi non c’è alcun problema!”
“Vi ringrazio Padre.”
Ascolto il Generale e gli dico: “Signore, vado da mia moglie, le porto i cuscini.”
“Va pure Andrè, a dopo!”
“A dopo Signore.”
Ho le scatole tra le mani, prima di allontanarmi sento il Generale che dice al frate: “Il puro sangue che il mio servitore ha appena portato via, è un omaggio per il Convento Padre.”
“Oh! .. Grazie Conte, siete davvero gentile!”
 
 
Ho udito appena le parole del monaco, mi allontano in tutta fretta per recarmi da mia moglie, spero solamente che non si irriti, vedendomi con i cuscini! Non è che lei non apprezzi i regali, ma il Generale è un po’ troppo apprensivo! E non vorrei mai essere io a farne le spese!
 
Attraverso prima il patio, per poi fare ingresso nel giardino, da lontano sbircio due figure, le riconosco: è Oscar in compagnia di Girodelle.
 
Rallento il passo fino a fermarmi, li osservo, loro nemmeno mi vedono.
Vedo Girodelle avanzare timidamente verso la mia Oscar, la sua espressione è assai strana! … Ha l’aria di un uomo innamorato che ha tutta l’intenzione di corteggiare una donna, la MIA donna.
Rimango in disparte dietro ad una colonna di marmo, sento la rabbia salire, riesco a udire appena le parole confuse di Girodelle.
 
 
“Madamigella, io vorrei che Voi sapeste che potrete contare sempre sul mio aiuto, anche se ….”
“Maggiore, mi pare che quello che Voi stiate per dire, non abbia nulla a che vedere con il discorso di prima!”
“Però io ….”
“Ascoltate Girodelle, Vi ringrazio per la Vostra disponibilità, ma voglio che sappiate che ho un marito su cui contare, per qualsiasi cosa!”
“Si certo … questo lo so … però …”
“Però niente Girodelle!.. Voglio puntualizzare un’ultima cosa, d’ora in avanti, desidero che vi rivolgiate a me come Madame Oscar e non Madamigella. Spero di essere stata chiara!”
“Si .. Si … Ho capito .. Voi siete stata chiara, e riconosco che con poche parole mi avete messo al mio posto. A questo punto, capisco che le mie parole siano state inopportune, desidero che mi scusiate … non era mia intenzione mancarVi di rispetto … però vedete io ….”
“Mi fa piacere Girodelle che lo abbiate capito, e adesso vogliatemi scusare, devo cercare mio marito, non so dove si sia cacciato!”
 
Vedo il mio amore impossibile allontanarsi, non resisto, la raggiungo, le dico: “Sono desolato per la mia audacia, però credo che si possa perdonare un cuore innamorato senza alcuna speranza, vero …. Madame?”
Vedo lo sguardo di Girodelle perdersi nel mio, con freddezza gli rispondo: “Perdonare Maggiore? Ma io non ho nulla da perdonare, davanti a me, ho il Girodelle di sempre … il mio sottoposto a cui impartire degli ordini! Ricordate, siamo in missione, tenete gli occhi ben aperti!”
“Si, Comandante! …. Come sempre sono pronto a obbedire!”
 
 
 
 
Vedo Madamigella Oscar allontanarsi, mi avvicino mestamente al muretto mi siedo, mi sento smarrito, affranto, vedere il suo sguardo così gelido, mi ha fatto sentire uno sciocco …. ma cosa speravo di ottenere da lei? Che si accorgesse di me? Che stupido che sono! …. Ma se è innamorata di suo marito! … Lei non è come le altre, è una donna speciale … fedele … e la fortuna di conquistare il suo cuore è toccata al suo attendente. “Oh Signore, aiutami a superare questa prova, allontana dal mio cuore questo sentimento doloroso!”
Sento le lacrime salire, ma le ricaccio giù con forza, non devo farmi vincere dalla disperazione, devo lottare per sopprimere questo sentimento sterile, lei ormai è una donna sposata e per giunta attende un figlio ….. un figlio …. Perché non poteva essere mio?!
 
 
 
Vedo mia moglie allontanarsi in tutta fretta, anche se ho sentito appena il loro vociferare, intuisco la natura della loro conversazione! … Era tempo che non vedevo quello sguardo di giaccio. Lo riconosco … lo assume solo quando da ordini oppure mette al suo posto qualcuno! ……. Vedo Girodelle lasciarsi andare su un muretto di pietra, si siede stancamente, e con le mani giunte tira su lo sguardo, sembra quasi voler pregare.
 
 
 
 
Per entrare in Convento debbo passare davanti a Girodelle, che è talmente assorto dai suoi pensieri che nemmeno mi vede.
Entro sotto il porticato, percorro il corridoio che conduce alle stanze delle donne, appena svolto l‘angolo sento la voce di mia moglie: “Andrè, cosa porti in quelle scatole?”
“Oscar!! …. Vedi ..  sono stato al villaggio con tuo padre e Alain per …. comprare dei cuscini!”
“Cosa? Ma non ne abbiamo bisogno! … Immagino che sia stata un’idea di mio padre, vero Andrè?”
“Si Oscar, è stata una sua idea! .. Lui desidera che tutti viaggino comodamente e ….”
“Su dai Andrè, non coprire mio padre! Tanto lo so che lo ha fatto solo per me e non per il benessere di tutti. A proposito, quanti ne ha acquistati?”
“Dieci.”
“Dieci? ……. Ah ah ah .. Magari ha acquistato tutti quelli che ha trovato! Anzi mi meraviglio di come tu non sia tornato con la poltrona ah ah ah!”
“Veramente Oscar, era l’intenzione di tuo padre, è solo che non è riuscito a trovarla.”
“Dici sul serio Andrè? No, non ci credo!!”
“Affatto Oscar … sai al villaggio è successo di tutto, vieni che adesso ti racconto …………”
“Dove Andrè? Non possiamo andare nella tua camera e nemmeno nella mia. Non dimentichiamo che abbiamo dei compagni di stanza.”
“Lo so! … Ed è per questo che ho intenzione di portarti nelle scuderie, credo che almeno li non ci sarà più nessuno! .. Ma prima lasciamo queste scatole nella tua stanza Su dai …. Vieni!”
 
 
 
 
Sono inquieto, passeggio avanti e indietro nel giardino del convento, un pensiero mi tortura: “E se Oscar mettesse al mondo una femmina?  .. No no no! … Deve essere un maschio, un bel maschio … possibilmente che assomigli a suo nonno! …. Ma se così non fosse? Mia figlia più volte mi ha ribadito che desidera una femmina. No! Almeno il primo dovrà essere un maschio, e poi che venga anche una ….. femmina, anche se in tutta onestà preferirei che ne arrivassero altri, comunque è giusto che mia figlia soddisfi anche il suo desiderio! …. Oh Signore!! Sono in un convento, credo che se pregassi in questo luogo di raccoglimento, è più probabile che la mia preghiera venga ascoltata! ……”
 
Sono assorto dai miei pensieri, non mi accorgo dello scalpitio dei passi di un fraticello, sento la sua voce alle mie spalle.
 
“Conte Jarjayes …..”
“Ehmm … Si?  .. A siete Voi Padre!”
“Signor Conte, il Vostro animo è tormentato, posso fare qualcosa per Voi?”
“Si Padre .. non posso negare che ho l’animo in subbuglio, ma nessuno può fare qualcosa per me.”
“Voi credete Conte? Potreste rivolgerVi a Nostro Signore, magari ascolterà le vostre preghiere!”
“Padre .. Voi credete che se io …. Pregassi … forse …. nostro Signore ….”
“Dio Padre, non chiude le porte in faccia ai suoi figli.”
“E se non mi ascoltasse?”
“Voi credete, Conte?”
“Padre, temo che non si realizzi il mio bisogno …”
“Il vostro bisogno, Conte? Forse, se mi spiegaste meglio, potrei aiutarvi.”
“Vedete Padre, io ho bisogno di un erede per il mio casato, e ... non so come dirvelo..... forse Voi non date importanza a certe cose, ma io .... veramente .....”
“Ma Signor Conte, un erede? Un figlio maschio, immagino! Perché ho visto che viaggiate con tre figlie femmine! Ma ditemi, Monsieur, siete sposato?”
“Io .. si certo che sono sposato, ma mia moglie mi ha dato solo figlie femmine! …. Per la precisione ben sei figlie femmine. Ed io ... vedete ... preso dall'esasperazione ho allevato l'ultima delle mie figlie ... come un maschio.”
“Oh, Signor Conte, che stranezza. Dunque Voi, in qualche modo, avete un erede! O forse ho capito io male?! Ma ditemi, siete davvero riuscito nel vostro intento? Forse è quella fanciulla dagli occhi di ghiaccio che è arrivata con Voi?”
“Si .. si ... proprio lei ... La mia splendida figliola! È il mio erede! Però rimane comunque una donna, e una donna non può tramandare il nome del casato, e così le ho trovato un marito buono e remissivo…... un uomo del popolo che non da alcuna importanza al nome. Lui è innamoratissimo di mia figlia e per lei ha accettato di rinunciare al suo nome, e i loro figli avranno il nostro cognome e non il suo.”
“Ascoltatemi, Signor Conte, ma davvero non capisco: avete un erede che, seppure in maniera anomala, porterà avanti il vostro nome…..avete un genero, che ha rinunciato al suo nome, in favore del vostro. Cosa vi manca, ancora? Nostro Signore ha esaudito le Vostre richieste.”
“Un nipote maschio, ecco Padre cosa mi manca! Sono preoccupato e disperato!! Vi prego aiutatemi, ditemi come posso fare?!!"
“Oh, Monsieur! Nostro Signore è molto magnanimo…..avete provato a rivolgervi al lui? Una preghiera, in raccoglimento. Una candela, ed un fioretto, fatto con il cuore. Vedrete, Nostro Signore accoglie sempre le richieste dei suoi devoti fedeli.”
“Un cero? Ma si!! Come ho fatto a non pensarci! ... Un fioretto? Beh a quello devo pensare .... però un cero …... si! Padre voglio un cero, grande, anzi di più, grandissimo. Lo compro, Vi prego ditemi dove lo posso trovare? Ma che sia chiaro il più grande che ci sia.”
“Oh, signor Conte, venite con me! Noi, abbiamo molti ceri, di diverse dimensioni, tutti intinti nell'acqua benedetta! Venite venite! Seguitemi!!”
"Davvero Padre?! Voi ne disponete? E addirittura sono benedetti? Oh Signore che fortuna!! Su andiamo Padre, non perdiamo tempo!”
“Ecco, Signor Conte, nel nostro spaccio, ci sono ceri di ogni dimensione...guardateli! Ecco, vista l'importanza che ha per voi la questione, io Vi consiglierei questo magnifico cero battesimale! È il più grande che esista!”
Il cero è imponente, bianco, con un diametro di 30 cm ed un'altezza di quasi 2 metri…...enorme! Con un nastro azzurro a cingerlo
“Si, uno battesimale va benissimo! .. Magari me ne date due, l'altro lo voglio tenere da parte per quando nascerà il mio François.”
“Bene Monsieur, ecco…...ora venite, rechiamoci nella cappella, per l’accensione! Davanti alla Vergine Maria andrà benissimo, vedrete! È una donna, ed intercederà affinché un'altra donna abbia un figlio maschio…..”
 
 
 
 
Lasciamo le scuderie, per passeggiare nel giardino.
 
“No dai Andrè, ma dici davvero? Alain ha viaggiato tutto il tempo con il bastone in mano, facendo penzolare la carota?!! .. Non è possibile ah ah ah!”
“Si Oscar, è andata davvero così! …….. Senti Oscar, cosa voleva da te Girodelle?!”
“Girodelle?!”
“Si lui, di cosa ti stava parlando?!”
“Della missione e di …..”
“Di cosa Oscar, perché ti sei interrotta?!”
“Andrè, guarda là! … Ma quello è mio padre in compagnia del frate!”
“Si è lui, ma cosa ci fa con due ceri in mano?! .. E per giunta sono enormi!!”
“Cosa si sarà inventato adesso?! ….. Senti Andrè, voglio scoprire cosa sta tramando, su andiamo a vedere.”
 
Con passo leggero, li seguiamo. Siamo dietro a mio padre e al fraticello. Percorriamo prima il giardino e poi il patio, entriamo nel Convento, percorriamo il corridoio. Vedo mio padre a passo spedito, affannarsi a trasportate il cero.
Percorriamo il lungo corridoio, fino ad arrivare alla cappella. Anche se l’abbiamo distanziato, Andrè ed io continuiamo ad osservarlo.
Mio padre e il frate entrano in silenzio nella cappella. In punta di piedi Andrè ed io facciamo capolino, continuiamo ad osservarli: vedo mio padre farsi il segno della Croce, e insieme al frate, si inginocchia prima sul sacrale, per poi accendere il cero.
 
“Conte adesso che avete acceso il cero alla Santissima Vergine, inginocchiamoci e preghiamo insieme, affinché venga ascoltata la Vostra supplica.”
“Si Padre …. Mi inginocchio alla Vergine Maria affinché ascolti la mia preghiera …..”
 
 
Mi inginocchio su una superficie non troppo comoda, congiungo le mani, chiudo gli occhi ed inizio a recitare il mio privato rosario in latino!Santissima Vergine Maria, vi supplico, fate sì che nasca il mio François, un bel maschietto, sano e forte, come sua madre! Vi supplico, vegliate sulla mia piccola figliola, affinché abbia una gravidanza tranquilla ed un parto facile!
Il frate mi distoglie dalle mie preghiere, mi consegna un breviario, e mi dice: “Tenete, Vi aiuterà a rammendare le preghiere, ma prima recitiamo il Pater Noster!”
“Si .. Padre … sono pronto! Ma prima di cominciare con la preghiera, prometto solennemente in ginocchio sul freddo marmo di questa chiesa, che da ora e fino alla nascita del mio François, eviterò di urlare troppo contro il soldato Sassoin...sarò permissivo e più tollerante! … Adesso Padre, possiamo cominciare a pregare.”
“Bene, mi complimento con voi per il fioretto che avete appena fatto, adesso possiamo recitare le nostre preghiere.”
 
“Pater Noster, qui es in caelis,
sanctificeturNomenTuum,
adveniat Regnum Tuum,
fiat voluntas Tua,
sicut in caelo, et in terra…”
 
 
Non ci posso credere, vedo mio padre che, insieme al frate, comincia a recitare il “Pater Noster.”
 
Andrè ed io ascoltiamo sotto voce la preghiera, mi stupisce vedere mio padre inginocchiato sul sacrale della chiesa, e vederlo pregare con tanto fervore! … Guardo Andrè e gli sussurro appena: “Andrè andiamo!”
 
 
Lasciamo la cappella e, allontanandoci in gran fretta, guardo ad Andrè e gli dico: “Questa poi! … Ma lo hai sentito? Mio padre ha fatto un fioretto, io … io …. Andrè … tu credi che … Andrè, ma hai visto? Mio padre ha acceso un cero battesimale!”
“Certo che l’ho visto Oscar, secondo me era lì per suo nipote!”
“Nipote? Forse ti riferisci a …”
“A nostro figlio Oscar.”
“Tu …. Credi che sia davvero per  … nostro figlio?”
“Si Oscar, ne sono sicuro.”
“Ma come fai ad esserne certo?”
“Oscar, dovevi vedere tuo padre come si è prodigato per cercarti una poltrona, ma non riuscendoci, comunque non è tornato a mani vuote, ed è tornato con tutti i cuscini che trovato! .. Questo non significa nulla per te Oscar?”
“Si …….si…. però Andrè, un conto è cercarmi una …. poltrona, e un'altra cosa è fare un fioretto e chiedere una cosa simile a Dio! …. Andrè, temo che se davvero dovessimo avere una bambina, mio padre rischierebbe di impazzire!”
“Suvvia Oscar, adesso non esagerare! ……..piuttosto Oscar, come ti senti? Hai ancora i disturbi?”
La vedo scuotere la testa, i suoi capelli ondeggiano, mi sorride felice, ed io sorrido a lei!
“No! .. Sono due giorni che non sento la nausea! .. Sai Andrè, ho letto sul libro che mi ha dato il dottor Lassonne, che la nausea persiste per le prime settimane, e poi scompare.”
“Allora, tra non molto non ne soffrirai più!”
“Già!  .. Secondo il libro è così!”
“Tra un po’ suonerà la campanella, è quasi l’ora di desinare. Hai fame?”
“A dire il vero, un pochino! …. Però…..Sai cosa mi manca Andrè?!”
“Cosa?”
“Andare a cavallo!”
 
La mia Oscar mi sorride, maliziosa, con una strana luce negli occhi, la stessa luce che ha sempre avuto da bambina, quando voleva combinare qualcosa che non era consentito!
 
“Oscar …... Oscar!”
“Andrè, io certo non voglio andare al galoppo, ma almeno al passo!”
“Oscar, tra non molto sarà l’ora della cena, e poi è meglio che ti riposi un po’, non dimenticare che hai affrontato una lunga giornata di viaggio e hai bisogno di riposo, non vorrei che ti sentissi male?! Ricordati che uno dei motivi per cui ci siamo fermati, è stato proprio per permetterti di riposare. Quindi Oscar, non farti venire strane idee, ricordati che adesso devi pensare a qualcun altro, oltre che a te stessa.”
“E va bene Andrè! Però sappi che non appena ne avrò l’occasione, io a cavallo ci andrò!”
 
Ha un tono deciso, quasi un comando, il suo. Oscar è testarda, irremovibile! E se vuole una cosa, trova sempre il modo per ottenerla! E anche questa volta, salirà su César! Non ho dubbi, tanto vale assecondarla ed andare con lei….e poi un po’ di movimento farà bene a tutti….sono giorni che stiamo a cassetta!
 
 
“Lo sapevo. Agli ordini Comandante ah ah ah!”
“Andrè, tu come sempre hai voglia di scherzare, ma io dico sul serio!”
“Anche io, Comandate! E starò al tuo fianco! Piuttosto  …… Ascolta Oscar, devi scrivere a tua madre.”
“Scrivere a mia madre? Ma io …. Andrè, per dirle cosa?”
“Per darle la bella notizia Oscar!”
“Ma Andrè, io non saprei da che parte cominciare, e poi sono sicura che glielo comunicherà mio padre!”
“Oscar, anche se il Generale scrivesse a tua madre per dirglielo, non sarebbe lo stesso. Deve saperlo da te!”
“Saperlo da me …… significa che dovrei scrivere che aspetto un bambino….ed io…..!”
“Esattamente, Oscar …... e ti consiglio di farlo adesso che siamo in convento, poi non ci è dato sapere quando avremo l’opportunità di poterlo fare.”
“A proposito Oscar, tuo padre mi ha detto che ci intratterremo ancora un altro giorno. Quindi partiremo dopo domani mattina.”
“E per quale motivo?”
“Oscar, i cavalli devono riposare, e poi non dimenticare che sia le tue sorelle che i loro mariti, non sono abituati a viaggi tanto lunghi e disagevoli! ……. E non dimenticare che a breve attraverseremo le Alpi, lo sai benissimo che non sarà affatto semplice; quindi un giorno di riposo in più, non potrà che far bene a tutti noi!”
“Uhmm … però! Ammetto che la cosa non mi dispiace per niente!”
“Davvero? Dimmi a cosa stai pensando?”
“Staserà dormirò in un letto, domani riposerò tutto il giorno e ….”
“E? … Sentiamo cosa ti sta passando per la testa?!”
“Vuol dire che domani farò una bella passeggiata a cavallo!”
“Oscar!!”
“Andrè, giuro che porterò César al passo. Parola di Comandante ah ah ah!”
“Madame Grandièr, ti ha mai detto nessuno che sei una testona?”
“Si, tu! Continuamente ah ah!”
 
 
 
 
“Generale …”
“Dimmi Andrè!”
“Anche Voi volete scrivere a casa?”
“Certo! .. Desidero scrivere alla mia Marguérite! … Andrè, stare lontani da casa per tanto tempo comincia a diventare davvero insostenibile! … Sai, quando si è giovani non si pensa al tempo che scorre, ma con il passare degli anni, allora anche un giorno soltanto, ti fa sentire la mancanza della tua casa e di tua moglie! ……. Andrè, ma vedo che anche tu hai preso foglio e calamaio, devi scrivere a tua nonna?”
“Sissignore! Voglio darle la bella notizia! .. Desidero che sappia che presto avrà un pro nipote!”
“Ben detto ragazzo, finalmente hai detto qualcosa che mi piace davvero!..  Che sia il suo primo bisnipote ah ah ah.. E adesso scriviamo ai nostri cari!”
 
 
 
Prendo foglio, penna e calamaio e comincio a scrivere
 
 
                                                                                              Monastero di Cluny, 23 luglio 1788
Mia cara nonna,
il nostro viaggio prosegue senza particolari problemi. Il Generale non si smentisce mai, sta obbligando Charles e Louis a comportarsi come fossero dei soldati, dando invece a me un tempo di riposo superiore, da trascorrere ovviamente con Oscar. Si è messo in testa che dobbiamo dargli il suo erede…..pretende che noi ci comportiamo da sposi anche nelle notti in tenda…..ci spia, mi domanda cosa faccio…..insomma, nell’insieme è il solito generale. Se nella scorsa missione si assicurava che “rispettassi” Oscar, adesso pretende che la onori tutte le notti.
Insomma, ci lascia la nostra intimità….sorvegliandoci!
Ma è ben altro il motivo della mia missiva. Negli ultimi giorni Oscar è piuttosto pallida, dorme molto e mangia ancora meno del solito.
Così, una volta giunti a Vezelay, l’ho convinta a recarci, di nascosto, da un medico…..oh nonna! Aspettiamo un bambino! Diventerai bisnonna!!!!! Ancora non ci credo.
Oh nonna, sono davvero felice! È una cosa talmente grande, talmente bella. Faccio ancora fatica a crederci.
Nonna, ma ci pensi? Ho sposato la donna che amo da 20 anni, la mia dea, lei nobile ed io servo. Ho l’amore della mia Oscar, e adesso, adesso avremo un figlio. Un figlio  ……… non potrei essere più felice di così!
Certo, so che non sarà facile. Oscar è ancora confusa, in parte incredula. La capisco, l’idea della maternità la spaventa. Meglio, credo che già la gravidanza la metta in difficoltà.
Le ho detto che affronteremo tutto assieme, lo so che non potrò fisicamente alleggerire il peso che avrà su di lei, ma voglio che non si senta sola. Voglio che possa contare sempre su di me. E se lei non può viaggiare a cavallo, starò con lei a cassetta. Siamo cresciuti assieme, ed assieme troveremo l’equilibrio necessario ad affrontare tutti gli inevitabili cambiamenti che ci saranno.
Dormiamo abbracciati tutte le notti, la stringo a me …..
Chissà se sarà un maschio o una femmina? Oscar vorrebbe una bambina, forse anche per contrariare il Generale. Per me è indifferente, basta che sia bella come la madre. Ecco, magari con un carattere un po’ meno spigoloso …. però io amo anche questo di lei.
Chissà come reagirà il Generale …..se fosse una femmina …..
Intanto, non appena gli abbiamo dato la bella notizia, ha cominciato ad assillarci! Prima dovevo giacere con lei tutte le notti, ora basta! E ha cercato di comprare una poltrona per Oscar! Per farla stare comoda! Per fortuna, non ne ha trovata nessuna, qui a Cluny! Così, ha ripiegato su dei cuscini, dieci cuscini di piuma, enormi e morbidissimi! Tutti i cuscini che erano disponibili nell’unico emporio del villaggio! Nonna, non credo che Oscar lo sopporterà a lungo ….. temo una sua reazione eccessiva …..certo che il Generale esagera!
E poi, questa sera, lo abbiamo sorpreso mentre accendeva un enorme cero davanti alla statua della Vergine Maria, lo abbiamo sentito pregare, tutto concentrato, inginocchiato sulla fredda pietra della cappella del monastero, con le mani giunte, la testa abbassata….nonna, credo che abbia pregato per Oscar e per nostro figlio.
Sto cercando di convincere Oscar a scrivere a madame, ma sembra che l’idea di mettere su carta questa faccenda, la renda alquanto irrequieta.
Nonna ti lascio, fammi avere tue notizie scrivendo presso la residenza dei Jarjayes a Torino.
Con infinito affetto,
Tuo Andrè
 
 
 
Ripiego la lettera e la ripongo nella busta, appongo il sigillo della famiglia Jarjayes, per la prima volta su una mia lettera, chiudo il plico, il Generale mi guarda, e mi dice: “Allora Andrè, hai già finito?”
“Sissignore, domattina la porterò al villaggio, spero che il corriere non ci metta molto a farla arrivare!”
“Uhmm… sei ansioso che Nanny venga a sapere della notizia, vero?”
“Sissignore, non nego che dare una tale notizia a mia nonna, mi rende davvero felice! …. E Voi Signore, non avete ancora concluso?”
“No Andrè! …. Vedi, scrivere a mia moglie, per me, è sempre così, difficile …”
“Difficile Signore?”
“No, non fraintendere! .. È solo che ho tante cose da dirle che non so da dove cominciare.”
“Capisco! … Bene Signore, Vi lascio tranquillo, vado a prepararmi per la notte, non nego di essere stanco! … Buona notte Signore.”
“Buona notte figliolo, a domani!”
“A domani!”
 
 
 
 
 
 
“Ehi Alain, cosa fai?”
“Non lo vedi Gerard? .. Scrivo a mia moglie ….”
“Ah ahahah …”
“Beh! Cos’hai da ridere? Forse tu non hai appena scritto alla tua?”
“Certo che si Alain, ma io sinceramente non ti ci vedo scrivere una lettera d’amore ah ahah!”
“Che idiozie dici Gerard?! Ma dico, mi ci vedi scrivere una lettera d’amore?”
“Appunto Alain, non ti ci vedo per niente ah ah ah!”
“Allora, la smetti? Già per me non è facile, non so da dove cominciare, poi ti ci metti anche tu!”
“Io ti suggerisco di cominciare dall’inizio ih ih ih!”
“Cioè?”
“Dal bordello ah ah ah!”
“Tu sei pazzo Gerard! … Ma ti immagini raccontarle una cosa simile?! Non riposerebbe fin tanto che io torni, ma per farmela pagare! No no, non ci penso nemmeno! .. E poi la mia Sabrina, voglio che stia tranquilla, non voglio che si torturi, pensando chissà a quali cose che non esistono, e poi farebbe male a mio figlio! .. Non ci penso nemmeno!”
“E bravo al paparino ah ah ah!”
“Ehi Gerard, invece di prendermi in giro, dimmi, tu per caso le hai raccontato del postaccio, oppure ti diverti a tormentare solo me?”
“Certo! .. Le ho scritto che ho passato la notte in un bordello di lusso, e non solo, le ho raccontato anche che ho diviso il letto con un uomo ah ah ah!”
“Questa poi ah ah ah ah …. Colpito amico ah ah ah ….. E adesso per favore lasciami scrivere in tranquillità, sempre che io ci riesca!”
 
 
 
 
                                                                                              Monastero di Cluny, 23 luglio 1788
Mia amata Sabrina,
mi manchi, come non avrei mai immaginato fosse possibile. Mi manchi la sera, quando sediamo a tavola per la cena, mi manchi la notte, quando vorrei stringerti ed addormentarmi così …..
Il viaggio prosegue, tra le follie del “Vecchio pazzo” e quelle delle sue figliole. Quelle donne sono tutte uguali al padre. A parte un inizio difficoltoso, sai mia amata, si sono vestite come se dovessero andare ad un ballo in maschera, da cicisbei…..una cosa assurda. Ma dicevo, quelle donne sono tutte forti e decise. Certo, nessuna può competere con il Comandante, ma le sorelle si fanno rispettare. Ed i mariti….poveretti! Il Generale li sta sottoponendo a turni di guardia massacranti, dopo ore passate a cavallo. Quell’uomo è impossibile. Pretende cose assurde….
Ah…..mia amata….ti voglio…mi sembra di impazzire. Mi manca il tuo profumo, mi manca la tua pelle, le tue labbra. I tuoi capelli tra le mie dita. Ti sogno ogni notte, ed ogni notte ti faccio mia! Ogni notte in modo diverso…….quanto vorrei che tu fossi qui, con me. Questo viaggio sarebbe molto più leggero……così come lo è stato il ritorno da Venezia.
E poi sogno nostro figlio…..chissà come sarà!
Ma scrivimi, dimmi di te, come stai, come passi il tuo tempo. La pancia, è già visibile? Lo senti? Oh…Sabrina!! Mi perderò tutto!
E quel vecchio pazzo, non ha nemmeno un briciolo di pietà per un povero soldato innamorato, lontano da casa, in attesa del suo primo figlio.
Ma farò l’impossibile, per essere di ritorno prima della nascita del nostro bimbo.
A presto, mia amata.
                                                                                  Con infinito amore, Alain
 
 
 
 
 
Siparietto: A spasso nel tempo ( Quarta parte)
Protagonisti: Gen. Augustin Reynier François Comte de Jarjayes, Oscar François de Jarjayes,  Andrè Grandièr, Aizram, Terry, Sara2000, Fatacristallina e Lupin.
 
A tutte le lettrici, auguriamo buon divertimento!!
 
 
 
Aizram:“Su presto!....  Generale, Terry, dobbiamo andare alla stazione, tra meno di due ore partirà il nostro treno.”
Generale:“Ma come Madamigella, e l’automobile, dove la lascerete?”
Aizram:“Generale, l’abbiamo noleggiata, la lasceremo alla stazione ed il proprietario la verrà a prendere.”
 
Generale:“Ma quante automobili! .. Secondo me ci sono più vetture che persone!”
Aizram:“Ma no Generale, cosa dite  ah ah ah!”
Generale:“SANTO CIELO!!! … ATTENTA MADAMIGELLA,   QUELLO STRANO CAVALLO A DUE RUOTE, CI VIENE ADDOSSO!! AIUTOOO!! … Puff … per fortuna che non ci ha travolti! … Ma … cos’era  quello strano animale che lo cavalcava? Era tutto nero e il suo volto era  scuro! … Madamigella spiegatemi per favore!”
Aizram:“Quello era uno scooter Signore, e la persona che  lo guidava indossava il vestiario più consono alla circostanza, ed il volto era coperto dal casco. Dove sapere che le autorità esigono un minimo di sicurezza per i motociclisti, quindi hanno l’obbligo di indossare il casco.”
Generale: “Volete dire che i cavalli nel vostro secolo sono stati sostituiti dagli … scooter? E i cavalieri si vestono con quella strana armatura perché le autorità francesi lo esigono per la loro sicurezza?”
Aizram:“Esattamente Signore.”
Generale:“Madamigella, e per la sicurezza di chi è in carrozza, chi ci pensa?”
Aizram:“Ah ah ah  ah ah Generale, Vi siete davvero spaventato!”
Generale:“Certo che si, credevo che sarei morto, ed io ho tutta l’intenzione di conoscere …..”
Terry:“François…”
Generale:“Madame, cosa fate, mi prendete in giro?”
Terry: “ Io in giro Voi? Ma no Generale, non vedo perché dovrei! … Ma non Vi preoccupate, prima o poi lo conoscerete!”
Generale:“Un momento Madame, cosa significa prima o poi? Meglio prima Madame che poi!”
Terry:“Ah ah ah ah ah …..”
Generale:“Non mi stancherò mai di dirvelo, queste risate, mi spaventano!”
Terry:““Non ne vedo il motivo Generale ah ah ah!”
 
 
 
Aizram:“Abbiamo parcheggiato, scendiamo, presto! Abbiamo appena il tempo di recarci alla biglietteria.”
Generale:“Biglietti, biglietti, ma possibile che a Parigi non si faccia altro che pagare il biglietto?”
Aizram:“Ma su entriamo nella stazione Signore, e capirete.”
 
 
Terry:“Santo cielo, dove mi trovo?”
Aizram:“Nella stazione nord di Parigi! … Guardate quanti binari, e su ciascun binario si trova un treno.”
Generale: “Volete dire che quelle … strisce metalliche sono i binari dove quell’insieme di .. ferraglia marcia?”
Terry:“Treno Generale, non ferraglia! ….. Andiamo alla biglietteria!”
 
Biglietteria: “Prego, ecco il resto.”
 
Audio dell’altoparlante: “E’ in partenza sul binario tre, il TGV, Parigi Torino.”
Generale:“COS’E’ QUESTA VOCE ASSORDANTE MADAMEE!!”
Terry:“Veramente Signore state urlando più Voi che l’annunciatrice! … Generale, la voce proviene dagli altoparlanti, per avvisare la gente delle partenze! … Andiamo presto, che tra poco parte il treno.
Generale:“U .. un momento donzelle, ma davvero volete viaggiare sul … treno?
Aizram: “Certo Generale, affrettiamoci.”
Generale:“Ma .. io .. veramente.. avrei preferito raggiungere Torino in automobile! … Sapete, mi sento più sicuro.”
Terry: “Voi credete? Invece il TVG, oltre ad essere più veloce dell’automobile, è anche più sicuro!”
Generale:“Ecco madame, mi preoccupa un bel po’  questa alta velocità.”
Terry:“Ih ih ih Su entrate Generale e poche storie, FORZAAA!!”
Generale:“Madame, siete sempre così poco ortodossa anche con i Vostri figli?”
Terry:“No Signore, con loro sono molto peggio! Su entrate, basta discutere, che il treno sta per partire!”
Aizram:“Generale, non Vi credevo così poco coraggioso, su entrate!”
Generale:“Madamigella, Vi prego adesso anche voi? Dove sono finite le buone maniere?”
 
Capostazione: “In carrozza!! …… In carrozza!!”
 
Terry: “Sentito Generale? Su in carrozza.”
Generale:“Madame, questa non è una carrozza, magari se lo fosse!”
Aizram:“Generale, state già affrontando il viaggio verso Torino a cavallo. Adesso dovete affrontarlo con il TVG, avete capito?”
Generale:“Madamigella ma ….”
 
Capostazione: “Su presto Signori salite, devo dare il fischio di partenza.”
 
Terry:“Sentito Generale? Su muovetevi!”
Generale:“Ma quanta fretta Madame! Non spingete prego”
Terry: “Aizram, tu sali sopra ed io resto dietro al Generale.”
Aizram:“Va bene Terry.”
Generale:“Ehi Voi due, cosa avete in mente di fare?”
Terry:“Siete circondato Signore, ormai non avete più scampo.”
Generale:“Non capisco.”
Terry:“Capiamo noi Signore! Aizram, sei pronta?”
Aizram:“Si Terry, sono pronta.”
Generale:“Ehi pronte per cosa?”
Terry: “Aizram al mio tre, tu tiralo su, ed io lo spingo per il didietro! Pronta?”
Aizram:“Si!”
Terry:““Uno, due e treee!!”
Generale:“NOO LASCIATEMI, LASCIATEMI HO DETTO!! . MADAMEEEE!!! VOI MI MANCATE DI RISPETTOOOOOO!! MI AVETE TOCCATO ANCHE IL FONDO SCHIENA, NESSUNO MAI HA OSATO COSI' TANTOOO!! .. SIETE DUE DONNE IMPOSSIBILIIII!!!
Terry:“CalmateVi Generale, non fate così! Non vedete che ci guardano tutti? E poi cosa direbbero i Vostri amici se lo sapessero? Che un Generale francese ha paura di salire su un treno?”
Generale:“SAPETE COSA VI DICO? DI UNA CAPISCO PERCHE' NON SIA SPOSATA!! E DELL'ALTRA …. MI CHIEDO COME FACCIA IL MARITO A SOPPORTARLA!!!
Terry: “Ha imparato a sopportarmi Generale! .. Un po’ come Andrè fa con la Vostra Oscar ah ah ah!”
Generale: “Siete due dame da incubo!”
Aizram: “Come darVi torto Generale, e poi sappiate che nel nostro secolo, il potere è in mano alle donne ah ah ah!”
Generale: “Vi assicuro Madamigella, che non è solamente una prerogativa del Vostro secolo, avete dimenticato cosa mi ha fatto la mia dolce Marguerite? Appena tornato dalla missione precedente, mi ha mandato a dormire nella stanza degli ospiti! … Spero che non accada nuovamente Madamigelle, mi sono spiegato?”
Terry: “Si può sapere cosa centriamo noi Generale?”
Generale: “Voi centrate sempre, mia amate arpie donzelle!”
Terry: “Tutto dipende da Voi Generale! Se davvero non volete che Vostra moglie vi riservi lo stesso trattamento dell’altra volta, vedete di saperVi comportare ah ah ah!”
Generale: “Voi non siete delle donzelle ma … ma …”
Aizram: “Delle arpie, lo sappiamo Generale ah ah ah!”
 
Rumore dello sportello che si chiude: “SLAMM”
 
Generale: “LA FERRAGLIA STA PER PARTIRE, VOGLIO SCENDEREEE!!”
Aizram:“Troppo tardi Generale, il tremo ormai è partito, e adesso prendiamo il nostro posto a sedere!”
 
Terry:“Perfetto! Ecco i nostri posti!.. Per fortuna abbiamo trovato lo scompartimento tutto per noi. Sai Aizram, mi è capitato di viaggiare in treni talmente affollati, che molta gente era costretta a viaggiare in piedi,o meglio seduti a terra nei corridoio!”
Aizram:“Allora Terry, non erano treni, ma carri di bestiame Ah ah ah!”
Generale:“Cosa?! Ma dico! Dopo aver pagato il biglietto, per salire su un mezzo infernale, c’è gente che ha viaggiato seduti per terra!”
Aizram:“Un tempo era così, ma adesso per fortuna le cose sono cambiate! Almeno su questo tipo di treni…per una questione di sicurezza!….. Generale, ma lo sapete che stiamo viaggiando a una velocità di 300 Km/h? ”
Generale:“Madamigella, io non ho idea di che velocità Voi stiate parlando, e per sincerarmi io voglio aprire il finestrino.”
Aizram:“Non potete Signore, i finestrini sono bloccati, potete solo guardare fuori .”
Generale:“Perché mai li hanno bloccati?”
Aizram: “Sarebbe troppo pericoloso aprirli, per via dell’alta velocità!”
Generale:“DUE PAZZE!!! ECCO COSA SIETE VOI,NON  SIETE ALTRO CHE DUE PAZZE!!”
Aizram: “Sappiate Generale, che ogni secolo detiene le propri pazzie ah ah ah!”
Generale: “Ora capisco perché Sassoin è venuto fuori in questo modo! Ma sentite che autrici irriverenti che mi tocca avere, o meglio sopportare!”
Aizram e Terry: “Ah ah ah ah ah!”
Generale:  “Mi sembra di ascoltare le snervanti risate di Sassoin!”
 
 
Aizram :“Terry, ormai manca poco, tra meno di mezz’ora saremo a Torino, poi da li prenderemo la metropolitana che ci porterà a Collegno.”
Terry:“Sai Aizram, non ci sono mai stata, sono contenta di conoscere la Contea del Generale ah ah ah!”
 
 
 
Generale:“Madame, non capisco cosa abbiate da ridere?!”
Terry:“Penso ai Vostri eredi Generale, mi chiedo se somigliano a Voi, oppure all’affabile Andrè.”
Generale:“Senza nulla togliere al caro Andrè, ma in tutta onestà spero che abbiano la tempra dei Jarjayes.”
Terry:“Sentito Aizram, tanti Augustin sparsi per l’Italia ah ah ah!”
Generale:  “Oh! Ma si può sapere cosa avete da ridere?”
Terry:“Ih ih ih lo saprete dopo Generale ih ih ih  ho in serbo per Voi una bella sorpresa ah ah ah!”
Generale:  “Comincio davvero a temerVi, e pensare che non ho con me nemmeno la spada!”
Aizram e Terry: “Ah ah ah ah ….”
Generale:    “Oh mio buon Dio, mi chiedo cosa ho fatto di male’!”
Aizram e Terry: “Ah ah  ah ah ….”
 
 
Stazione di Torino Porta Nuova
 
Generale:“Finalmente il terrore è terminato!
Aizram: “Siete il solito esagerato Generale, su scendiamo dal treno, adesso dobbiamo raggiungere la banchina della metropolitana!”
Generale:“Metropolitana? Un altro mezzo infernale ad alta velocità?”
Aizram: “Però! Generale, cominciate ad istruirVi! Chi l’avrebbe detto che avreste imparato cosa fosse l’alta velocità?!!”
Generale:  “Donzelle, comincio ad adattarmi al Vostro secolo!”
Passeggero: “Permesso! ….. Per favore fateci passare, dobbiamo scendere!”
Generale:“Per bacco, ma quanta fretta hanno!”
Aizram:“E’ ovvio Generale, molti di loro devono prendere altri mezzi per spostarsi, e i mezzi di trasporto non aspettano certo noi! Generale, sbrighiamoci!”
Generale:“Madamigella, ma quanta fretta, ma dico, rilassatevi un poco, tutta questa fretta fa male!”
Aizram:““Siamo in una grande città Generale, e non possiamo  indugiare! … E poi non avete fretta di arrivare a Collegno?”
Generale:“Certo che si!”
Aizram:““Muoviamoci, presto!”
 
 
Metropolitana di Torino – fermata di Porta Nuova
 
Aizram: “Ci siamo, adesso dobbiamo scendere con la scala mobile. Presto scendiamo!”
Generale:“Ma dove? Questo ha tutta l’aria di una chiesa sconsacrata!”
Aizram:“Ma no Generale, quale chiesa sconsacrata! Questa è una metropolitana, si trova nei sotterranei di Torino, su scendiamo per le scale!”
Generale:“COSA?! MA CHE SCALE E SCALE, NON VEDETE CHE SONO IN MOVIMENTO? Quale sortilegio le fa muovere?”
Aizram:““Nessuno Signore, ricordate? Siamo nel …..”
Generale:“2018 ed è la tecnologia dei Vostri strani tempi! ….. Forse è meglio che non mi ponga più domande!”
Aizram:“Appunto venite senza fare storie!”
Generale:“No no! Non voglio!!!!”
Aizram:“Generale sbrigateVi che blocchiamo il traffico! Vedete che fila di gente che abbiamo dietro? Cosa volete, che Terry Vi spinga nuovamente per il .. forse è meglio che questa volta vi spinga e basta!”
Generale:“No no Vi prego donzelle io non ……….”
Terry: “Aizram sei pronta?”
Aizram:““Vai Terry!”
Generale:“Donzelle, Vi prego ………. Noooo……………”
Terry: “Ecco fatto, Generalone, un  poco coraggio!”
Folla: “Ah ah ah ah ah ah ah…….”
Generale:“Ma si può sapere questa gente cosa ha da ridere? …. Be io non ho mai visto delle scale in movimento, e allora? Cosa c’è di strano?”
Passero:“Ehi ma tu da dove vieni, dal medioevo? Ah ah ah ah!”
Terry: “Ehi Voi cosa avete da ridere? Il Generale non è mai stata su una scala mobile,  se è per questo nemmeno io ho mai visto nulla di simile! E allora? C’è poco da ridere!”
Generale:“Ben detto Madame, fateVi rispettare!! …… Che donna magnifica!!”
Aizram:““Io direi di aspettare di parlare così di Terry ah ah ah ah!”
Generale:“Madamigella Aizram, Vi prego non parlate in questo modo che mi mettete ansia!”
 
Aizram:“Eccoci arrivati! Siamo nelle viscere di Torino ah ah ah!”
Generale:“Che orribile risata! Mi sembra di ascoltare le risa di una megera.”
Aizram:“Siete il solito esagerato Generale!”



 
Terry: “Uaoo!! … Aizram … ma è stupefacente …. spettacolare! … E guarda com’è tutta illuminata!”
Generale:“Spettacolare?! Io direi pazzesco! Ho l’impressione di trovarmi in un tunnel senza uscita.”
Aizram: “E’ l’unica in italia, e la metro passa sotto la ferrovia.”
Terry: “Ma è stupefacente Aizram!”
Aizram:“Ecco, ho fatto i biglietti, possiamo andare!”
 
Terry: “Non avrei mai immaginato che esistesse una cosa simile!!”
Generale:“Nemmeno io Madame … Ve lo assicuro!”
Aizram: “Ah ah ah Generale, siete diventato ironico ah ah ah ……. Pure Terry è stupita!”
Terry: “ ……..”
Aizram:““Ecco sta arrivando!”
Terry: “Quanti vagoni!”
Aizram:“Lo sapete Generale, che questo mezzo di trasporto è senza autista?”
Generale:“COSA?!! Volete dire che questa vettura non viene guidata da nessuno?!!”
Aizram:““Nessuno Generale, fa tutto da sola! … Adesso saliamo.”
Generale:“No no .. Un momento! Mi stava bene il treno ad alta velocità. Per lo meno quello non si trovava in un tunnel sotterraneo, ma salire su questa diavoleria, senza che qualcuno la conduca proprio no! Mi rifiuto categoricamente!”
Aizram:“Su Generale, non abbiate timore! Siete sopravvissuto al TVG, e sopravvivrete alla metropolitana! Entriamo!!”
Generale:“COSA?!! NON LO DITE NEMMENO PER SCHERZO!!! SAPPIATE CHE IO NON CI SALGO SOPRA!”
Aizram:“Certo che ci salirete … l’alternativa è farVi 12 Km a piedi!!”
Generale:“Preferisco fare la strada a piedi!”
Aizram:“E’ troppo lunga, e Voi siete troppo anziano per poterlo fare su su …”
Generale:“Ehi Ehi NON SONO ANZIANO, CHE SIA BEN CHIARO!!
Aizram:“Avete una certa età … non potete negarlo! Se Oscar ha 33 anni …. Voi non potete essere giovane!”
Generale:“Be … io … veramente … e va bene ci salirò ma prima dovrò fare una preghiera! Permettete?”
Aizram:“Certo….in latino!”
Generale: “Invece la faccio in italiano, visto che conosco la vostra lingua!”
Aizram: “Ve lo concedo…..”
Generale: “Oh mio Dio! Guardatemi Voi, mentre salgo su questo strano mezzo di trasporto. Certo avrei preferito la mia carrozza, o il mio cavallo, ma queste dannatissime arpie che Voi non so per quale motivo avete messo sul mio cammino, mi costringono a fare questo viaggio tanto distruttivo per la mia povera mente settecentesca. Vi prego assistetemi e datemi forza e coraggio. Amen!”
Aizram: “Avete finito?”
Generale:  “ No! SIGNORE AIUTAMIIII!!!!”
Aizram: “Ma che fatica Terry!!! Questo è peggio di Incitatus, il mulo dei frati di Cluny!!!! MUOVETEVI!!! Altrimenti resterete pizzicato tra le porte!!! Veloceee che suona già!!”
Generale: Ho detto che non voglio!”
Terry: “E MUOVETEMI SALITE FORZA!!  Ma Aizram, ma in questo caso non abbiamo la carota per il Generale, lo possiamo solo spingere ih ih ih ih …… E MUOVETEMI SALITE! FORZA AIZRAM, SPINGIAMOLO DENTRO!! UNO DUE E TREEE SPINGIAMOLO DENTRO!! UNO DUE E TREEE ……”
Aizram: “ Ouff….Che fatica, Terry!!Su Generale, sedetevi qui, in prima fila, come i bambini!!! Su!!! Guardate che bello! Si vede tutta la galleria!!!!”

Terry: “E pensare che dobbiamo fare la strada per il ritorno ih ih ih ih….. Però Aizram, devi riconoscere che sei un tantino dispettosa!”
Aizram: “Perché?”
Terry: “Mettere in prima fila un uomo del suo tempo! E poi … e poi in tutta onestà, la metropolitana sta prendendo velocità  …. ANCH’IO COMINCIO AD AVERE PAURAAA!!”
Aizram: “Ma è bellissimo, in prima fila! Sembra di essere sulle montagne russe!!”
Terry: “INFATTIIII!!  MI SEMBRA DI STARE SULLE MONTAGNE RUSSE …. GENERALE AIUTOOO!!”



Generale: “ANCH’IO HO PAURA MADAMEEE!!! AIUTOOOOO ……..”
Aizram: “Ah ah ah ah ah ah …….”
Generale: “MADAMIGELLA COSA AVETE DA RIDERE? ANCHE LA VOSTRA AMICA STA URLANDO PER LA PAURA …..!”
Aizram: “Generale, Terry ah ah ah ah ah ………..”
 
Generale: “MADAME … POSSIAMO SOSTENERCI SOLTANTO NOI DUE, NON VEDETE CHE MADAMIGELLA SI STA DIVERTENDO ALLE NOSTRE SPALLE?”
Terry: “AIZRAM!! SMETTILA NON INFIERIRE!!! BASTA!!!”
Aizram:“ Ah ah ah ah  ……”
Terry:“Generale Vi prego ABBRACCIATEMIII HO PAURAAAA!!!!”
Generale: “MADAME PREGO … FATE DI ME Ciò CHE VOLETE …. ABBRACCIATEMIIII …ANCH’IO HO PAURAAAA!”
Terry: “GENERALE STRINGETEMI PIU' FORTEEE!”
Aizram: “Ah ah ah ah!”
Generale: “MADAMIGELLA AIZRAM ….  SIETE UN’ARPIAA … VI STATE DIVERTENDO ALLE NOSTRE SPALLE …. SIETE DAVVERO IMPOSSIBILEEEE!!”
Terry: “AIZRAM … PER UNA VOLTA DEBBO DARE RAGIONE AL GENERALE ….. SMETTILA DI RIDERE!! …….. GENERALE ABBRACCIATEMI NON LASCIATEMI  PIU’!!”
Aizram: “Ah ah ah ah ah Generale, se lo sapesse Madame Marguerite che Vi abbracciate in quel modo con Terry? Non temete che al Vostro ritorno, Vi possa mandare nella stanza degli ospiti?”
Generale: “Madamigella, non è il momento di fare certe insinuazioni, ve lo proibiscono!!”
Aizram: “Cosa avete Generale, vi si è abbassata la voce? Non urlate più? ah ah ah …… E tu Terry, se ti vedesse tuo marito che ti  abbracci in quel modo con il Generale, non credi che ti farebbe una scenata di gelosia? Ih ih ih ih!”
Terry: “Smettila Aizram! … Il Generale ed io ci abbracciamo solo per sostenerci in questo brutto momento! … Mio marito, non ha alcun motivo di essere geloso!!”
Aizram: “Ah ah ah ah ….E stai ferma con quelle mani!!! Che il generale è sposato!!!!E anche tu...”
Terry: “Aizram, smettila di dire sciocchezze, e dimmi piuttosto, tra quanto tempo scenderemo dalla metropolitana?”
Aizram: “Ih ih ih tra meno di dieci minuti ih ih ih … però Terry, ti stai approfittando di un povero Generale spaventato ah ah ah!”!”
Generale:“Madamigella, Vi ordino di smetterla con queste illazioni!! … Madame … coraggio … ancora un po’ e quest’incubo finirà!”
Terry: “lo spero Generale …. Lo spero ….”
Aizram:“Ah ah ah ah ah …”
Terry:“Aizram … ridi pure, tanto poi ti faro vedere io!”
Aizram:“Ah ah ah ah ah ah!”
 
Aizam:“Ah ah aha h ah ……. Siano arrivati
 
 
Generale:“OH Signore … finalmente siamo fuori da quel maledetto  mezzo di trasporto!”
Terry: “Generale, non posso darVi torto, anch’io  me la sono davvero vista brutta! .. Ma preferisco non pensarci più!”
Aizram: “Ih ih ih forza, adesso dobbiamo risalire con le scale mobili per prendere il bus ed arrivare a casa mia.”
 
 
Generale: “Finalmente fuori dal tunnel, vediamo la luce del sole!”
Aizram: “Generale, Terry da questa parte, dobbiamo raggiungere la fermata dei bus.”
 
 
Fuori dalla stazione della Metropolitana
 
Lupin3:“Buongiorno a tutti!”
Aizram: “Lupin, tu qui? Che bella sorpresa!!”
Lupin3:“Sapevo che sareste arrivati, sono venuta a prendervi, desidero accompagnarvi io a casa Aizram, sempre che non ti dispiaccia!”
Aizram: “Grazie Lupin, sei davvero gentile! Ma dimmi, come sapevi del nostro arrivo?”
Lupin3:“L’ho letto nel siparietto precedente, e dato che ero nei paraggi di Collegno, ho deciso di conoscere il nostro simpatico e amato Generale!”
 
Generale:“ “Madame Lupin, prego per me è un onore conoscerVi … se permettete …..”
Lupin3:“Oh che bello!! ….  Generale anche il baciamano, che emozione!! ….. Generale prego, accomodateVi in macchina! … Naturalmente Vi voglio accanto a me!”
Aizram: “Ehi Lupin, e noi? Se lo hai dimenticato, anch’io e Terry dobbiamo venire con Voi, e guarda caso, dobbiamo andare a casa mia!”
Lupin3:“Si lo so Aizram, infatti, io verrò con voi, desidero scambiare qualche parola con il mio Generale, Voi se volete, potete salire sul sedile posteriore.”
Terry: “Aizram hai sentito? Tra un po’ Lupin ci lascia qui alla stazione, meglio affrettarci a salire, altrimenti dovremo prendere un bus.”
Aizram: “Si Terry, saliamo subito in macchina, altrimenti ci toccherà aspettare il bus.”
 
 
Generale:““Madame Lupin noto con piacere che anche Voi guidate l’automobile. Deduco che nel Vostro tempo tutte le donzelle lo sappiano fare.”
Lupin3:“Certo Generale, per fortuna abbiamo la parità dei sessi! ….. Che bello Generale, scorrazzare con Voi per la città! .. Credetemi, per me è davvero un onore!”
 
Generale:““Madame prego, di questo passo mi farete arrossire.”
Lupin3:“Ma no Generale, sono io quella che arrossisce per la Vostra ineguagliabile presenza.”
 
Aizram: “Ehi Terry, ma sentili … ma dico, il Generale cosa farà mai alle sue lettrici?”
Terry: “Ma!! Vai a capire! … Eppure, più da di matto e più conquista le donzelle ih ih ih!”
 
 
Palazzo Aizram
 
Lupin3:“Siamo arrivati Generale, finalmente potrò sorseggiare una buona tazza di caffè con Voi! ….. Generale, prego scendete.”
Aizram: “Un momento Lupin, se non ti dispiace, qui abito io, e se permetti faccio strada.”
Lupin3:“Ma si certo Aizram, fai pure strada,  se non ti infastidisce, vado al braccio del Generale.”
Aizram: “Ma prego fa pure,  Terry ed io non siamo affatto gelose.”
 
Generale:“Prego Madame Lupin, Vi porgo il braccio andiamo pure!”
 
Terry: “Ehi Aizram, va beh che si incontrano per la prima volta, ma non credi che il Generale faccia troppe smancerie?”
Aizram: “Ma no Terry, lo sappiamo tutti che il nostro Generale, è un galantuomo! …… Ehi Terry, comincia a sorgermi un dubbio!”
Terry: “Quale?”
Aizram: “Non sarai mica gelosa del Generale?”
Terry: “COSA?!!Ma dico Aizram, che ti salta in testa? Io gelosa del Generale?!!”
Aizram: “Sai, poco fa te lo stringevi come se fosse un pezzo di antiquariato ah ah ah!”
Terry: “Aizram smettila per favore, ti ricordo, che se mi sono stretta in quel modo al Generale, è stata tutta per  colpa tua!”
Aizram: “Colpa mia? E perché? Cosa ho fatto?”
Terry: “Come cosa hai fatto? Ma dico, se tu mi avessi avvertito a cosa sarei andata in contro, avrei preso il bus o il taxi!”
Aizram: “Ma su Terry, non ti facevo così fifona! E poi mettila così: sei stata sulle montagne russe a meno di due euro ah ah ah ah!”
Terry: “Aizram, ha ragione il Generale a chiamarti arpia!”
Aizram: “Ah ah ah … Veramente il Generale, chiama anche te il questo modo ah ah ah ah! … Su entriamo che siamo arrivati! …….. Prego Lupin, Generale … Terry, benvenuti nella mia umile dimora!”
Terry: “Umile dimora Aizram? Io non direi, hai una casa stupenda!”
Aizram: “Ma dai Terry non esagerare! ………. Prego accommodateVi nel salotto. Generale intanto che io preparo il caffè Voi potete aprire le missive che sono sul tavolo!”
 
Generale:“Madamigella Aizram, ma le nostre ospiti non sono ancore arrivate!”
Aizram: “Arriveranno a breve, intanto vedo se sono già qui Oscar e Andrè! Come saprete, Fatacristallina e Sara2000 vogliono chiarire alcune cose con loro.”
 
Generale:“Si lo so Madamigella.”
Lupin3:“Cosa succede Generale?! Problemi?”
 
Generale:“Madame Lupin, diciamo che sono sorti delle equivoci per una semplice parola che Madame Fatacristallina ha pronunciato a mio genero, e sapete come è fatta mia figlia … lei è gelosissima di Andrè, e per poco non trapassava a fil di spada madame Fatacristallina!”
Lupin3:“Ma no Generale, sono sicurissimo che Fata non voleva dire nulla di male!”
Oscar:“L’ho compreso in seguito Madame Lupin ….”
Lupin3:“Oscar, Andrè, che bello anche voi qui?!! I miei personaggi del cuore sono qui, davanti a me!! … Gli eroi della mia adolescenza! Sapeste quanto mi avete fatto sognare … e quanto mi avete fatto soffrire per il Vostro amore così tardivo!”
Oscar:“Si … lo so Madame Lupin, riconosco di averci messo un po’ per capire che amavo Andrè!”
Andrè:“Un po’ dici, mia amata Oscar? Io direi che ti ci sono voluti ben vent’anni prima che ti accorgessi del mio amore per te!”
Oscar:“Lo so Andrè, sono stata una sciocca, ma adesso è tutto passato, sono tua moglie, e presto avremo un figlio!”
 
Generale:“E che sia un maschio figlia mia, mi raccomando! E poi ho fatto anche un fioretto lo sai? Non strillerò più contro Sassoin, finché non sarà nato mio nipote!”
Oscar: “Si lo so Padre, Vi abbiamo visto in chiesa mentre eravate intento ad accendere quel cero, che era alto più di Voi!”
Lupin3:“Comunque Generale spero che in convento non accada come al bordello, ho constatato che Vostra figlia Josephine è davvero terribile!”
 
Generale:“Oh Madame Lupin, non fatemelo ricordare! Per tutta la notte, Sassoin ed io non abbiamo dormito. Quei due forsennati, urlavano come due assatanati! … Che imbarazzo per me che sono il padre, davanti a Sassoin poi! …. Che vergogna!”
Lupin3:“Non ci pensate più Generale, ormai è tutto passato! … Comunque Oscar, devi riconoscere che tuo padre ti adora, visto? Ti ha comprato anche dei cuscini, per renderti meno gravoso il viaggio!”
 
Generale:“Si certo Madame Lupin, so che mio padre mi vuole bene,  ci tiene alla mia salute. È solo che adesso temo che diventi troppo apprensivo e mi soffochi con le sue attenzioni!”
Andrè:“Ma no Oscar, vedrai che il Generale non soffocherà te, ma me, Alain, Gerard, e tutti gli altri affinché esaudiamo tutti i tuoi desideri! Vero Generale? Ah ah ah!”
 
Generale:“Ben detto Andrè! Infatti tenetevi tutti a disposizione di mia figlia, voglio che non le manchi nulla!”
Lupin3:“Ben detto Generale, concordo appieno con Voi!”
 
Generale:““Grazie Madame Lupin!”
 
Sara – Fatacristallina: “Buona sera a tutti!”
 
Generale:““Buona sera! Prego donzelle, accomodateVi da questa parte!”
 
Aizram: “Però Terry, guarda il Generale come fa gli onori di casa nel mio palazzo, si sa destreggiare proprio bene ih ih ih!”
 
Generale:“Madame Fatacristallina, Madame Sara, che piacere rivederVi!
Sara:“Generale, e Voi tutti, ben ritrovati!”
Fatacristallina:“ Oscar, Andrè che piacere rivederVi.”
 
Generale:“Madame!”
Fatacristallina:“Oscar ascoltami, io non volevo che tu equivocassi, vedi, io adoro Andrè, ma non è come pensi tu. Sappi che è stato il mio eroe romantico fin dalla mia adolescenza, e ho sofferto per lui, per il suo amore impossibile per te!”
Oscar:“lo so Madame, ho compreso le vostre parole in seguito, so che in voi non c’era alcuna malizia, tranquilla!”
Fatacristallina:“Grazie Oscar per aver compreso!”
Sara: “Ehi Andrè Oscar, vogliamo tutti noi porgerVi i nostri auguri per il futuro nascituro.”
 
Aizram:  “Ecco qua una buona tazza di caffè per tutti! .. Terry scusami, dammi una mano!”
Terry: “Certo Aizram …… ecco qua ……. L’abbiamo tutti!”
Sara:“Visto che ci siamo tutti, permettetemi Signor Generale di fare gli auguri ai futuri genitori.”
 
Generale:“Prego Madame Sara, fate pure!”
Sara:“Andrè Oscar, a nome di tutte le recensiste della Vostra storia, vi porgiamo i nostri migliori auguri!”
Andrè:“Grazie!”
Sara:“Auguri e …….”
 
Generale:“Figlio maschio Madame, figlio maschio! ……… Auguri figlia mia, auguri Andrè ….. Salute a te mio piccolo François!!!!”

 
 
 
 
*******************************************************Qualche mese fa, grazie al mio anime preferito, ho conosciuto, una persona davvero "Speciale". Amica di idee, di tastiera, di risate ... e quante risate! Vero Aizram? La sera ridiamo a crepapelle, pensando a i tiri mancini che progettiamo contro il nostro amato Generale. Però stasera, su questo sito, che ci ha fatto conoscere,voglio augurarti ............. Buon Compleanno Aizram!!!!! Ti auguro che tutti i tuoi sogni si realizzino. Auguri "Mia cara amica!" **** Amiche per sempre Aizram e Terry!! <3  
   
 
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