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Autore: EnZo89    23/10/2018    4 recensioni
Zootropolis.
La metropoli in cui tutti gli animali,prede e predatori,grandi o piccoli che siano,vivono.
Questo immenso agglomerato urbano,nella sua complessità,ospita numerosi ecosistemi che accolgono numerosissimi abitanti.
E proprio alla causa del suo enorme e sconfinato sviluppo urbano,presenta numerose oppurtunità ed altrettante numerose problematiche...
Testimoni di tutto ciò? Due agenti del ZPD...Nick e Judy.
Genere: Comico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Judy Hopps, Nick Wilde, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Una vacanza esplosiva – Parte 2
 
Zona costiera della regione di Zootropolis , Agosto inoltrato , Tarda mattinata

Quello strano trio , composto da una volpe rossa , una volpe del deserto ed una coniglietta  , che stava comodamente rilassato sul sedile posteriore di un furgoncino giallo , si stava godendo il viaggio lungo la strada costiera che portava al resort di Mammal Beach Avenue , accompagnati dalla bufala Caroline , nonché loro guida…e cugina del capitano Bogo.
 
La strada , composta da ampi marciapiedi ai lati della carreggiata e da due corsie per senso di marcia  , era situata quasi a livello del mare e fungeva da separatore tra quella che , da un lato , era una giungla degna della zona tropicale , presidiata da palme da cocco , arbusti , steppaglia e tutta la vegetazione del clima sopra citato , mentre dall’altro lato separava quella che sembrava essere una sterminata e sconfinata spiaggia di colore estremamente chiaro , esattamente come quella del “piccolo e dolce” fennec che , secondo il parere dell’agente dalla fulva pelliccia , “era così un tesoro che avrebbe preferito seppellircelo sotto quella sabbia” invece che portarcelo a giocare a spese sue
 
Perché Nick si era ritrovato a pensare questo? Beh , semplice.
 
Nick era riuscito a “vincere” una vacanza-premio grazie all’intervento di Judy , la sua “carotina” preferita , che aveva neutralizzato la volpe rossa nei locali della centrale appena in tempo , prima che tutti i loro colleghi potessero ridurre il primo agente volpe del distretto ad una pezza per la pulizia degli stessi locali.
Fin qui quasi nulla di strano , se non il fatto che Nick era piuttosto dedito al lavoro. Il problema era nato quando , appena dopo la partenza , si sono ritrovati , a loro insaputa , tra i “pochi” bagagli della coniglietta , l’indomabile Finnick che , grazie alla sua minuta stazza e alla sua inossidabile tenacia era riuscito , a discapito di qualunque imprevisto , ad imbarcarsi clandestinamente in una valiglia della tenera coniglietta. Chissà perché poi aveva scelto quella valigia…
Per la facilità di accesso? Perché era la più comoda? O per il suo contenuto?
Chi lo sa…
Ad ogni modo la fortuna del piccolo volpide è stata…Judy. Infatti , proprio grazie ai “pochi bagagli” che aveva al suo seguito , lei è stata capace di riuscire a “mascherarlo” e di farlo passare per un poppante. E la cosa la divertiva non poco…come non poco divertiva anche Nick che , prima di incontrare la prima poliziotta della sua specie a Zootropolis , non mancava di prendere in giro il piccolo volpide ad ogni occasione possibile.
 
I tre ospiti della mastodontica Caroline si godevano il paesaggio esotico ai lati della strada , a bordo del furgoncino , mentre il viaggio procedeva tranquillamente…forse anche troppo.
Nick era impegnato ad osservare la sconfinata giungla esotica al lato sinistro della strada mentre Judy era rimasta ipnotizzata dalla bellezza delle maestose spiagge di quella parte della regione…e nel mezzo , immobilizzato su un sediolino per i cuccioli , Finnick , intento a ciucciare nervosamente il ciuccio datogli dal suo compare per non farsi scoprire.
Il “piccolo” volpide , annoiato da questo interminabile viaggio verso la località di vacanze , voleva ammazzare il tempo in qualche modo , prima che la noia lo uccidesse.
E a questo punto , cominciò ad analizzare l’interno del furgoncino.
 
Vediamo un po’.
La davanti c’è la mucca Caroline ,  impegnata alla guida e che crede che io sia un poppante. Meglio non attirare la sua attenzione e lasciarla guidare. Dopotutto , una bella vacanza me la sono meritata anche io dopo tutto quello che mi ha fatto passare questo CABRON... riferendosi al suo compare Nick…e a tutte le improbabili disavventure che gli erano successe da quando la loro società era rimasta orfana del volpide dal pelo rosso e da quando il fennec aveva ripreso a “lavorare” da solo.
 
La sua attenzione quindi si spostò ai sedili posteriori della vettura e ai vani portaoggetti posti tra i sedili anteriori. Con un agile movimento , riuscì a liberarsi , senza far rumore , da quella “trappola per poppanti” e a mettere le sue zampe posteriori sul pianale del veicolo , tutto questo all’insaputa degli altri presenti al suo interno.
 
E , una volta in piedi e col ciuccio tra le sue adorabili fauci , cominciò a scavare un po’ in giro.
 
Fammi vedere cosa c’è un po’ qua dentro…riviste , volantini , cartacce , una vecchia foto del Capitan Bufalo Muschiato e della Mucca Caroline…cosa ci fa qua? Non lo so e non voglio saperlo…
 
Ad un certo punto , la sua attenzione fu catturata da un affarino bianco che sporgeva leggermente da una tasca , posta dietro al sedile di guida.
Avvicinandosi e allungando le sue zampette anteriori , prese questo oggetto e capì cos’era.
Un block notes. Un banalissimo block notes.
Riprese a scavare nella stessa tasca e vi trovò anche una matita e dei pastelli.
 
Credo che con questa roba si possa fare qualcosa pensò maliziosamente tra se e se Finnick.
Una volta preso possesso della preziosa refurtiva recuperata nel veicolo , con un altro agile movimento , si intrappolò nuovamente nella poltroncina per i cuccioli , facendo attenzione a far udire un netto CLICK , segno che le cinture fossero entrate nuovamente in funzione.
Questo suono catturò l’attenzione sia dei due agenti che dell’autista , ignari di quello che avesse fatto il piccoletto della combriccola.
“Agente Wilde , agente Hopps…vi dispiace controllare che il sediolino sia ben attaccato e che il piccolo non si muova? Sapete , non vorrei incappare in guai con la legge , specie con voi qui dentro” terminò ridendo nervosamente
Nick e Judy si scambiarono uno sguardo per chiedersi cosa fosse successo mentre Finnick si godeva la scena delle loro facce perplesse mostrando un’espressione indifferente che , dopo alcuni istanti , attirò l’attenzione dei due agenti che , scambiandosi uno sguardo con aria interrogativa , avevano appena finito di verificare che quell’apparecchio fosse funzionante.
“Signorina Caroline , qui sembra tutto in regola” disse Nick
“Già , mi chiedo cosa fosse stato quel rumore che abbiamo sentito” aggiunse Judy
“Beh , ci saremo impressionati per niente , probabilmente” rispose dubbiosa la bufala
 
Ma il piccolo fennec l’aveva fatta franca e poteva mettere in atto il suo diabolico piano. I due agenti non avevano trovato la sua “refurtiva” che aveva ben nascosto sotto i loro musi.
 
In che cosa consisteva? Beh , in poche parole…rompere le  scatole. E senza emettere una parola.
 
Ancora col ciuccio tra le fauci , aveva freneticamente iniziato a scrivere biglietti su biglietti , ad un ritmo impressionante , che riuscì a nascondere proprio sotto il naso dei due colleghi.
 
Ancora impegnato ad osservare il paesaggio fuori dal finestrino , la volpe rossa fu distratta perché strattonata alla manica della sua camicia.
Era Finnick.
Preso nella sua parte , forse anche troppo , cominciò a sbracciarsi vistosamente e lamentarsi rumorosamente. E tutto questo , senza proferire una parola
“Agente Wilde , il vostro piccolo è davvero pieno di energie…guardi com’è vispo!” disse sorridente la conducente del veicolo
“Già…proprio molto…troppo esuberante” rispose Nick rivolgendo uno sguardo in cagnesco al volpide del deserto.
E , mentre ancora impegnato a squadrare il piccolo mammifero , si ritrovò tra le sue zampe , un bel bigliettino
 
SIAMO ARRIVATI?
 
Perplesso davanti a questo messaggio , Nick stava proprio iniziando a chiedersi quanto mancasse all’arrivo quando , all’improvviso , Finnick cominciò a strattonare anche la camicetta di Judy , ancora ipnotizzata dal bagnasciuga tropicale
“Ehi…cosa…c’è…delizioso amoruccio?” esclamò la coniglietta che , ancora distratta dal paesaggio , finse un enorme sorriso , lo slacciò dal sediolino e lo prese in braccio per non dare nell’occhio
 
ALLORA QUANTO MANCA?
 
Un altro bigliettino , stavolta tra le zampe della coniglietta. E poi ancora un altro. E dopo ancora altri due. Poi quattro. E successivamente otto…sedici…una montagna di bianchi foglietti da block notes sparsi per tutto il sedile posteriore del furgoncino
 
SIAMO ARRIVATI?
 
E ADESSO?
 
QUANTO MANCA?
 
CHE PIZZA , MI STO ANNIOANDO
 
SBRIGATEVI
 
VAMOS!
 
Ed un’altra infinità di foglietti bianchi con su scritto le più indicibili blasferie che mente animale potesse partorire…e fortuna che doveva essere un pargolo tranquillo e silenzioso!
 
In men che non si dica , i due agenti si ritrovarono letteralmente ricoperti da una montagna di cartacce , tutte prodotte da quel concentrato di follia dalle grandi orecchie.
Ma come…quando…dove ha preso questo affare?  Si chiedevano i due colleghi
E , per terminare in bellezza questa paradossale scenetta , aveva anche iniziato a battere freneticamente le sue zampette anteriori , per fingere una grande felicità davanti a questo suo “innocente gioco”.
Tutto questo mentre la volpe rossa e la coniglietta , sommersi da questa infinità di cartacce prodotte da un unico blocchetto per gli appunti (cosa che non ritenevano possibile) , si scambiavano uno sguardo perplesso e interrogativo , a sottolineare come e quando il piccoletto avesse avuto modo di studiare e preparare un piano così semplice ma , al contempo , così esageratamente fastidioso...
 
La cosa non era passata inosservata a Caroline , la quale aveva assistito a tutto lo spettacolino grazie allo specchietto retrovisore del furgoncino…
“Devo dire che , anche se siete una famigliola unica nel suo genere , siete una squadra bella allegra. Con voi non c’è mai da annoiarsi” terminò facendosi una grassa risata
“E comunque…signori e signora , siamo arrivati!”
 
Il furgoncino imboccò un vialetto , ai cui lati erano piantati pini marittimi , che si ergevano per svariati metri e che ricoprivano la strada , filtrando la luce solare grazie alla loro chioma.
Lungo il percorso , si iniziavano ad intravedere alcune strutture che iniziavano a rendere più variegato il paesaggio e che i due agenti subito associarono a questo luogo di vacanza.
Dapprima un ampio parcheggio , sviluppato su una grande superfice piana ,  suddiviso in zone per le dimensioni dei vari ospiti del resort e da cui si poteva prendere un comodo autobus-navetta che avrebbe condotto gli ospiti diritti all’ingresso della struttura. Poco più avanti , si poteva ammirare una notevole area riservata a campi sportivi e ad attrezzature per tutti coloro che volevano tenersi in forma…calcio , pallacanestro , pallavolo e molti attrezzi da palestra per coloro che non volessero perdere la loro forma fisica
 
“Guarda Nick…un centro sportivo in piena regola! E’…fantastico!” esclamò la coniglietta , trascinando la volpe verso il finestrino.E poi , volendosi divertire un po’ , dopo avergli lanciato un’occhiata molto eloquente  , aggiunse “Lo sai che dovrai farmi compagnia , amoruccio mio? Non vorrai che altri mammiferi si avvicinino alla tua adorata mogliettina?”
Davanti a questa frase , Nick spalancò gli occhi in segno di stupore , certamente sorpreso da questa domanda retorica della coniglietta , ma letteralmente sbalordito dal contenuto che lei gli aveva lanciato tra le righe…
 
Cosa ha detto? MO…MOGL…MOGLIETTINA? Ma cosa si è messa in testa?!? 
 
Si chiese il mammifero dalla fulva pelliccia. Ma…visto che proprio grazie alla sua “mogliettina” avrebbe potuto godere di una bella vacanza , decise di stare al suo gioco
 
“Ma certo amoruccio… non penserai mica che il tuo adorato e bellissimo maritino voglia lasciarti da sola? Non permetterò mai a nessuno di posare il suo sguardo sulla mia tenera e dolce mogliettina” terminò con un sorriso sorninore
 
Davanti a quella risposta , Judy spalancò gli occhi e rimase stupita e colpita. Sia dal modo in cui rispose e sia dal contenuto della risposta , cominciando a farsi rossa sul suo tenero musetto per l’imbarazzo che provava dopo aver compreso a pieno la frase
 
E intanto , Finnick che , col ciuccio tra le sue minute fauci , aveva osservato ed ascoltato tutto , due domande cominciava a porsele e a darsi anche due risposte.
 
Vuoi vedere che quei due  nonostante dicano di essere amici e colleghi , sotto sotto , provino qualcosa di più profondo? si chiese il piccolo fennec mentre continuava ad osservare , con aria interrogativa , lo spettacolo che si stava tenendo davanti ai suoi occhi.
 
“Oh ma che bello sentirvi…lo dicevo che eravate perfetti l’uno per l’altra!” affermò Caroline “comunque…manca davvero poco!” aggiunse.
 
Intanto il veicolo procedeva lungo il sentiero che conduceva all’albergo.
Nel suo percorso aveva affiancato e superato un solarium attrezzato con lettini e ombrelloni , una enorme piscina che offriva spettacolari giochi d’acqua a tutte le ore e un ampio piazzale liberamente percorribile sulle proprie zampe , addobbato con articolate trame floreali e fantastiche siepi rintagliate a forma di animale
 
“Ed eccoci qua , finalmente siamo arrivati. Adesso potete andare alla reception e procedere con l’accettazione e , magari , andare in camera per sistemarvi” suggerì la bovina “Adesso vado a parcheggiare questo trabiccolo e vi raggiungo subito” allontanandosi col veicolo dopo aver concluso la frase
 
Con la stessa organizzazione del viaggio di andata , Judy si fece carico di portare in braccio il piccolo terremoto dalle grandi orecchie mentre Nick , con uno sforzo assurdo per conservare la sua dignità , si occupò nuovamente di trasportare i bagagli all’ingresso.
 
La struttura che si presentava davanti agli occhi dello strano trio era spettacolare.
 
Un edificio con una forma planimetrica regolare , che poteva somigliare ad una acca , alto ben sette piani , lungo almeno un centinaio di metri e largo una trentina di metri circa , con la facciata anteriore , quella dell’ingresso , completamente coperta da spesse lastre di vetro , che permettevano un’adeguata illuminazione naturale all’interno della struttura , mentre ai lati della facciata d’ingresso si potevano intravedere i vani delle scale e degli ascensori , anch’essi costruiti in maniera tale da permettere la più ampia illuminazione naturale possibile. Sui lati era possibile intravedere i balconi delle numerose camere che affacciavano sulle corti interne liberamente accessibili , in cui era possibile trascorrere un po’ di tempo per rilassarsi , lontano dalla calda spiaggia , in quello che poteva essere un boschetto abitato dalla flora locale. Invece la facciata posteriore affacciava direttamente sulla spettacolare spiaggia , ricoperta da una finissima sabbia locale , già ammirata durante l’arrivo alla struttura , che sfumava in innumerevoli varietà di colore chiaro con le acque cristalline della regione
 
Una volta entrati nella struttura , si ritrovarono nella hall dell’albergo , che risultava essere piuttosto fresca e molto ben organizzata. Tavolini addobbati di vasetti con fiori del posto e sedie in vimini sul lato sinistro della hall , in un’area probabilmente riservata ai clienti del bar. Poco distante un angolo bar con un bancone in legno chiaro e tirato a lucido , con degli sgabelli piuttosto alti , forse riservati a mammiferi di grandi dimensioni  e infine , sulla destra , un ampio e curato bancone che ospitava la reception dell’albergo.
 
“Mi scusi , signore , siamo gli agenti Wilde e Hopps. Saremmo venuti a fare la registrazione per il nostro soggiorno di due settimane , sotto il nome BOGO. Può gentilmente indicarci la stanza doppia in cui dovremmo alloggiare tutti e due?” chiese Nick con un savoir faire degno di un gentle-mammal  molto raffinato e con molta nonchalance , degna della sua classe
Dopo qualche secondo di attesa , convinto che il mammifero che dava le spalle al bancone , non avesse sentito la sua domanda , era pronto ad esprimersi nuovamente con un’altra domanda quando , ad un certo punto  , si accorse che stava lentamente…molto , moooolto lentamente iniziando a ruotarsi verso il bancone
“Ehi Nick , non vorrei sbagliarmi , ma l’ultima volta che abbiamo avuto a che fare con un mammifero del genere è stato durante il nostro primo turno di ronda insieme per le strade di Zootropolis. Caso volle che , tra tantissimi abitanti , riuscimmo a beccare niente proprio di meno che Flash , quel tuo amico che lavora alla motorizzazione…Beh , ti ricordi che gli abbiamo dovuto sequestrare la patente , no?”
“Certo che me lo ricordo , Carotina , come potrei mai dimenticarlo…ci mettemmo mezza giornata per…”
 
E mentre i due agenti erano intenti a dialogare di quella paradossale coincidenza avvenuta proprio nei primi giorni di lavoro di Nick , l’animale al bancone aveva finito la sua lentissima rotazione verso il lato del bancone a cui erano rivolti i due mammiferi.
 
Oh no. Non è possibile. Non posso crederci che possa essere qui! 
 
Fu questo il pensiero che passò contemporaneamente , come un fulmine a ciel sereno , nella mente di Nick e Judy , alla vista del mammifero che stava al di la del bancone della reception
 
“Niiiiiiiiiiick….Juuudyyyy…” esordì con fare flemmatico ed infinitamente calmo e tranquillo l’addetto alla reception , che altri non era che Flash
Con Nick ancora meravigliato e bloccato alla vista di quel mammifero in quel preciso contesto , Judy prese la parola “Ma come…quando…perché?!?” chiese con tono perplesso e meravigliato mentre osservava il suo interlocutore che , lentamente , le indicava un foglio bianco , con su scritto i loro cognomi , poggiato sul lato del bancone , che la coniglietta subito raccolse e cominciò a leggere , proprio come fece quella volta alla motorizzazione , evitando di far fare notte ancora una volta
 
Mio caro Nick , mia cara Judy.
Come avrete potuto notare , ho deciso di mettere su carta due righe per impedirmi di farvi perdere un’intera mattinata alla reception di questo bellissimo posto. Ho saputo da una fonte certa che , prima o poi , sareste arrivati per godervi una più che meritata vacanza proprio qui. E il mammifero che me l’ha detto è più vicino di quanto voi possiate immaginare.
Ad ogni modo , vi starete chiedendo come e quando sono arrivato qui.
Ho iniziato a lavorare in questo fantastico resort circa due mesi fa e devo dire che è stata una delle cose più belle che possano mai essere accadute nella mia vita.
Se quel giorno voi non mi aveste fermato e ritirato la patente , non avrei mai potuto incontrare il mio attuale datore di lavoro , Stuart , un roditore facoltoso e molto raffinato , che , impressionato e affascinato dai miei tranquillissimi modi di fare , ha deciso di offrirmi questo posto di lavoro che ho accettato immediatamente , dopo aver spiegato tutto agli uffici della motorizzazione ed aver chiesto a Priscilla di potermi coprire mentre non arrivava il mio sostituto…credo che si chiami Bolt…ma non mi importa.
Ah…volevo solo aggiungere un’ultima cosa. 
L’ultima volta che provai a chiamare Nick era per capire con quale mezzo di trasporto potevo arrivare nella maniera più comoda ed economica possibile in questa regione..ma quella volpe non mi ha più richiamato.Vai a capire cosa gli ho fatto di male…
Beh , che altro aggiungere , amici miei…godetevi il fantastico soggiorno che vi aspetta
 
Il vostro amico Flash
 
Con un dolce sorriso stampato sul suo adorabile musino , Judy richiamò l’attenzione di Nick , rimasto ancora imbambolato davanti al bancone e con la mascella semi aperta. La volpe spostò lo sguardo dalla sagoma del  flemmatico mammifero verso la lettera che la coniglietta reggeva tra le sue zampine e , dopo aver letto il testo è mostrato un’ampia varietà di espressioni facciali che andavano dai sensi di colpa alla felicità per il lieto fine di quella situazione , concluse il tutto con un sincero saluto al suo amico.
“Permettetemi…di…accompagnarvi…alla…vostra…stanza…” esordì col suo tipico modo di fare il bradipo della reception
 
Oh no! Qui facciamo notte , sul serio! 
Pensarono i tre componenti del gruppetto appena giunto alla hall , scambiandosi uno sguardo quasi terrorizzato davanti a quella semplice proposta che , nella loro mente , appariva come una punizione da girone dantesco
 
“Non preoccuparti , amico mio , è già tanto che tu ci abbia spiegato tutta la situazione per iscritto e che non ci abbia intrattenuti nella hall più del dovuto” disse Nick imbarazzato e vagamente preoccupato per quello che sarebbe potuto succedere
“Già…e poi avrai il tuo da fare qui , con l'accettazione degli ospiti , la loro registrazione , le pulizie e i turni del personale” continuò Judy mentre cercava di dissuaderlo dall’impegno e preoccupata , si stringeva le zampette , quasi come se stesse pregando che il loro calmissimo amico desistesse in quella generosa offerta
“Insisto…per…l’accompagnarvi…in…camera…vostra” risposte il bradipo “E…poi…ho…tutto…sotto…controllo!” terminò esprimendo un sorriso che si mostrò dopo “appena” una decina di minuti.
 
Era quasi l’ora di punta , il sole era alto nel cielo e i due agenti avevano ricevuto una proposta che non erano riusciti a rifiutare da un loro caro amico che , della calma e della lentezza , fa le basi del suo stile di vita…anche e soprattutto perché più rapidamente di così non può.
E , a quell’ora e con quella guida , avrebbero fatto notte , letteralmente.
 
 
Più tardi , la breve distanza che separava la hall di quel favoloso albergo dalla camera in cui avrebbero dovuto permanere i tre animali fu colmata nel tempo record di tre ore , quarantotto minuti e ventisette secondi.
Record di velocità per il bradipo , record di lentezza per gli altri tre mammiferi.
“Eccoci…qua…arrivati…alla…vostra…stanza…” affermò  Flash mentre forniva loro la chiave elettronica “Dentro…c’è…tutto…il…necessario…per…voi…tre. Se…avete…problemi…contattatemi…pure…!” terminò
I due colleghi lo ringraziarono e aspettarono qualche momento , il tempo di capire se il loro lentissimo amico stesse iniziando ad avviarsi sulla strada del ritorno , prima di aprire la porta della loro stanza e di cominciare ad ammirare la loro dimora per le successive due settimane.
 
Erano dentro. Finalmente erano arrivati e potevano cominciare ad organizzare la loro vacanza nei minimi dettagli. Però...non avevano calcolato alcuni imprevedibili fattori.
Ma andiamo con ordine.
La stanza , per essere una doppia , era di dimensioni piuttosto abbondanti ed era sviluppata su due livelli. Al piano terra , l’ingresso con un piccolo disimpegno , che conduceva alla zona giorno , la quale era arredata , da un lato , con un tavolino ed un paio di poltrone mentre dall'altro lato vi era una semplice parete attrezzata munita di tv widescreen, con divano posto proprio di fronte. Il piccolo soggiorno era posto davanti ad una immensa finestra che affacciava direttamente sull’incantevole spiaggia e che , in quel momento , offriva uno spettacolo unico: un tramonto dalle infinite sfumature rossastre che andava a scomparire lentamente all’orizzonte. Al piano superiore della stanza , vi era il bagno e quella che era la zona notte , dove vi trovarono un letto. Matrimoniale.
 
Ma cosa cappero è passato per la testa al capitano? Si chiese perplesso Nick mentre squadrava in cagnesco il comodo pezzo di arredamento adibito al riposo
 
“Domani mattina andrò a reclamare in direzione…ora sono troppo stanco dal lungo viaggio…e dalla passeggiata al passo di Flash” esordì Nick mentre cominciava a sistemare il suo bagaglio sul letto “E poi non mi sembra il caso che una tenera coniglietta come te ed un affascinante volpe come me debbano condividere tutto questo , o sbaglio?” terminò retoricamente il predatore , mentre lanciava un’occhiata divertita e un sorriso sornione in direzione di Judy
“Volpe ottusa…non è la prima volta che ho a che fare con te” rispose a tono la coniglietta , sfidando la volpe con uno sguardo “E poi , mi sono già presa cura di te una volta , chi mi dice che non possa farlo di nuovo?” finì la risposta con tono allusivo
E , mentre i due si sfidavano con pungenti battute , il terzo mammifero , il piccolo tenero fennec , rimasto silenziosamente ad ascoltare ed osservare quello spettacolo , per certi versi già visto , cominciò a parlare
“PTUAH! Finalmente…ahora io es libero! Non se ne poteva più de esto cappero de ciuccio! Ahora voi dos fate quello che volete…io me ne vado al bar a prendere un paio de TEQUILAS con sale e limone e…”
“Non dimenticarti il biberon , cretino” lo richiamò Nick “Se proprio vuoi bere qualcosa , non farci saltare la copertura!” puntualizzò
“Tu…maliditissimo hijo de…@#$&%!?” terminò la sua eccessiva risposta con una lunga serie di irripetibili vocaboli. E , dopo aver ripreso fiato ed essersi calmato , continuò “D’accordo CABRON. Ma solo perché ME GUSTAN LE CHICAS E LAS FIESTAS…e adesso…VAMOS A BAILAR” esclamò il fennec , brandendo il biberon a mo di spada e scappando , letteralmente , da quella stanza , in cui si sentiva fuori posto
 
“Nick , possiamo fidarci? Siamo sicuri che non ci farà saltare la copertura per questa vacanza?”
“Ma come , Carotina? Metti in dubbio le nostre innate capacità teatrali e la nostra ineguagliabile bravura nell’improvvisazione e la nostra maestria dell’ottenere il meglio da ogni situazione? Quasi ci offendi , sai…”
 
E mentre , ancora una volta , Nick si fingeva offeso , come se fosse stato mortalmente insultato , stando a zampe incrociate all’altezza del petto e dando le spalle alla sua interlocutrice , l’attenzione della volpe fu richiamata da una porta che si chiudeva , a chiave , lì vicino.
 
“Fai quello che vuoi , ma una bella doccia rinfrescante me la faccio prima io!” esclamò divertita la coniglietta che aveva nettamente fregato , in velocità e furbizia , l’astuta volpe rossa
“Cavolo…mi hai fregato alla grande anche stavolta , coniglietta acuta!” rispose applaudendo alla collega
“Grazie , grazie , troppo gentile… Ma vedi , se tu perdessi meno tempo a pavoneggiarti o a fare queste sceneggiate , non ti lasceresti fregare così facilmente da me , volpe ottusa. O magari è colpa del mio fascino?” chiese con fare allusivo Judy , dietro la porta chiusa del bagno.
“Ma certo che sono rimasto colpito dal tuo fascino…intellettuale” rispose con una strana incertezza Nick “Però…cerca di non metterci troppo perché anche io ho necessità di usare il bagno!” terminò il volpide
 
Erano passate circa due ore e quei due che , nel frattempo si erano rinfrescati e ripresi dal viaggio , avevano già gustato un’abbondante cena e di lì a poco , si sarebbero incamminati ad un beach bar a ridosso della spiaggia.
Chiusa la porta e presa la chiave elettronica , si incamminarono verso l’ascensore e raggiunsero il piano terra. Una volta salutato Flash e superata la hall , si diressero verso la spiaggia che distava poche centinaia di metri e su cui vi era un piccolo ma ben fatto ed accogliente chioschetto in legno , che doveva essere proprio il beach bar.
Infatti , nei pressi di quel  chioschetto si trovavano alcuni tavolini con sedie e , poco più avanti , quella che poteva essere una pista da ballo in cui sembrava si stesse svolgendo una festa , in piena regola.
 
I due agenti , una volta comodi sugli sgabelli vicino al bancone del chiosco , ordinarono un drink. E , nell’attesa , la loro mente andò diritta verso il terzo incomodo

“Nick , hai un’idea di dove possa essere Finn? Sono alcuni minuti che lo sto cercando con lo sguardo qui intorno ma non riesco a vederlo…”
“Carotina , quando si tratta di far baldoria e di divertirsi , non c’è nulla che possa fermarlo. Ricordati che già è difficile beccarlo con le zampe nel sacco in città , dove i controlli sono serrati…figurati qui che possibilità abbiamo…” terminò la volpe rossa con una grossa risata.
“Se lo dici tu…” fece diffidente Judy mentre quest’ultima si era accorta che Nick lanciava lo sguardo alle sue spalle , la dove si stava svolgendo la festa
“Parli del diavolo…” disse con molta calma la volpe rossa “guarda laggiù , in mezzo a quel gruppo di animali , dove c’è quella specie di scoiattolo con la coda ad anelli , quello che balla come un forsennato…”
E proprio mentre Nick indicava il centro della pista da ballo , prendeva forma una coreografia composta da innumerevoli mammiferi di taglia piccola , tutti più bassi dei due agenti e , nel mezzo , con la sua bottiglina tenuta tra le sue zampette come una spada , spiccava Finn che , tra un sorso e l’altro del suo intruglio sicuramente alcolico (stando a quanto sottolineava Nick alla coniglietta) , aveva cominciato a cantare a squarciagola e a muoversi a ritmo di musica
 
I LIKE  TO MOVE IT , MOVE IT.
I LIKE  TO MOVE IT , MOVE IT.
I LIKE  TO MOVE IT , MOVE IT…AND THEN…MOVE IT!
 
“Beh , visto Carotina? Cosa ti dicevo? Non corriamo nessun rischio con Finn. E’ un mago del travestimento e non farebbe mai saltare la sua copertura…ci tiene troppo a godersi questa vacanza. Specialmente se non ci ha rimesso un soldo”
“…in effetti non posso darti torto , siamo in una botte di ferro. E allora…beviamoci su e non pensiamoci! Alla nostra splendida amicizia e quel piccolo tenero fennec di nostro figlio!”  esclamò la coniglietta prima di scoppiare a ridere per la frase appena detta
“Già…al nostro cucciolo!” aggiunse Nick alzando il suo calice al cielo
Un brindisi e un sorso di quei drink fatti con frutta esotica , forse cocco , forse ananas , ma sicuramente alcolici e molto molto gustosi e rinfrescanti.
“Davvero ottimi questi drink...che ne dici...facciamo un altro giro,Carotina?” invitò il canide
“Già...proprio fantastici! Perché no...dopotutto siamo in vacanza!” rispose con entusiasmo la piccola leporide “Barista,un altro giro per me e questa volpe ottusa!” esclamò allegramente.
“Allora…solo un altro e basta , Carotina?” chiese allusivo il volpide mentre prendeva in consegna i due nuovi cocktail appena preparati.
“Solo uno? Ma neanche per sogno!” rispose la leporide “Se pensi di potermi battere , stai sbagliando di grosso! E se questa è una sfida…considerala…ACCETTATA!”
“Barista , allora lasci qui quelle due bottiglie…” chiese con decisione Nick “Voglio proprio vedere quanto riesci a reggere , Carotina” terminò facendo un sorriso sornione alla tenera coniglietta “Si comincia!”
 
Presero dei bicchieri e li riempirono. E quel giro fu seguito da un altro. E quello successivo da un altro ancora...E quello dopo ancora da un...buio.
 
 
Blackout.
 
 
Era mattina. Il sole aveva appena superato l'orizzonte ed aveva appena cominciato ad illuminare la spiaggia e a riscaldare l'aria frizzante di quell'angolo di paradiso in cui risiedevano i due agenti.
E all'interno di quella stanza d'albergo , quella che affacciava sulll'oceano , il disordine più totale.
Maglie sparse da un lato , pantaloncini da un altro , capi di abbigliamento intimo gettati alla rinfusa sul pavimento , un cappello buttato alla bell’e meglio su una lampada poggiata su un comodino e , nel mezzo , dormivano profondamente e comodamente i due mammiferi che , per quella sera , almeno ,  avevano dovuto dividere il letto.
E riposavano beatamente abbracciati l'uno all'altra.
Chiunque avesse potuto vedere quei due condividere quel letto ,in mezzo a tutto quel casino , li avrebbe scambiati senz'altro per una coppia , molto affiatata e molto innamorata e , a quanto sembrava , piaceva divertirsi molto (e sapete a cosa mi riferisco)
La coniglietta , addormentata su di un fianco che abbracciava la morbida coda della volpe stringendola verso se e la volpe , contro ogni suo razionale pensiero , dormiva abbracciato alle spalle della tenera leporide , tenendo le sue zampe dalle nere estremità lungo i suoi fianchi.
Già...un bel quadretto che chiunque avrebbe potuto riutilizzare contro loro due e per divertirsi un po’ a loro spese e per vedere chi tra i due si sarebbe imbarazzato di più...o forse no?
 
Ad ogni modo , il sole che attraversava le ampie vetrate della stanza , andava a colpire i musi dei due mammiferi , teneramente abbracciati e ancora profondamente addormentati…fino a quel momento.
 
“No , mamma…dai , ancora cinque minuti , ho sonno…” disse quasi mugugnando Nick che stringeva ancora la coniglietta tra le sue zampe
“Non ci voglio andare a scuola…fammi dormire ancora un pò…” disse Judy rannicchiandosi ancora un po’.
Finchè la stessa Judy , ancora nel dormiveglia , si accorse di non riuscire a muoversi per scendere dal letto e di trovarsi ad abbracciare quella che sembrava , a tutti gli effetti , la morbida e folta coda del suo amico e collega.
Contemporaneamente , ancora stordito dal sonno , lo stesso Nick si sentiva entrambe le zampe intorpidite più del solito ma , con suo stupore , le sentiva invase da un piacevole calore , nonostante l’alta temperatura della stagione estiva.
 
Lei si girò sull’altro fianco e aprì gli occhi. E lui fece lo stesso. E si indicarono , increduli , reciprocamente , urlando a squarcia gola.
 
“AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!!!!”
 
NB:Aggiornato al 25/10/2018 su segnalazione di Sir Joseph Conrard
 
ANGOLO DELL’AUTORE
Signori e signore , amici ed amiche , visitatori e recensori , finalmente sono tornato!
E’ stato un mese lungo e faticoso ma , alla fine , ce l’ho  fatta a terminare questo capitolo.
D’accordo…siamo ad ottobre , il caldo sta finalmente abbandonando la nostra penisola , lasciando spazio all’autunno ed io…ho ben pensato di regalarvi un capitolo anacronistico per farvi godere ancora un po’ la bellezza dell’estate che ci siamo appena lasciati alle spalle. Lo so , il caldo torrido non si dimentica ma che volete…non siamo mai contenti noi
Dopo un anno di lavoro , anche i nostri protagonisti hanno bisogno di staccare un po’ la spina , no?
E quindi , dopo un interminabile viaggio , arrivano a destinazione dove incontrano una loro vecchia conoscenza che altro non farà che accrescere i loro imprevisti durante il soggiorno che aspetta a quei due…volevo dire,quei tre.
Infatti il piccoletto della combriccola , quel pazzo scatenato , non aspettava altro che arrivare sul posto e darsi alla pazza gioia (sono straconvinto che , nonostante il suo travestimento , abbia già fatto razzia al bar dell’albergo).
E i due agenti?
Beh…dovranno convivere ancora un po’ perché , a quanto pare , quel simpaticone del loro capo , ha tirato loro uno scherzetto che li costringerà , ancora una volta , a condividere una situazione domestica piuttosto particolare.
Ma si sa…l’estate (e l’alcol) risvegliano la passione che è ben nascosta dentro ognuno di noi e quei due non fanno eccezione.
Cosa penseranno dopo quella assurda situazione in cui si sono ritrovati dopo una notte di baldoria?
E che fine avrà fatto il loro pupo?
Lo scopriremo nella prossima puntata
 
Come sempre , i miei ringraziamenti ai sempre presenti Sir Joseph Conrard , Plando e Redferne per le  recensioni , un altro ringraziamento a zamy88 per essere passato e per aver lasciato una recensione.
E ancora grazie a tutti coloro che l’hanno messa tra le seguite e tra le preferite.
Che dire…come al solito , spero che sia stata di vostro  gradimento e…alla prossima!
 
Bye bye
 
Enzo
  
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