Anime & Manga > Naruto
Ricorda la storia  |      
Autore: _ayachan_    13/07/2009    9 recensioni
Sasuke, scontroso come la Bestia e richiesto come la Bella.
Sakura, il cui ruolo oggi è di morire per mano sua.
Più o meno.
In realtà la Bestia è Shikamaru, e la Bella Ino, e Sasuke e Sakura... Bah. Troppo complicato.
D'altronde su e giù dal palco scenico, l'ansia della prova generale, l'ansia per il resto (tutto il resto), e il terzo incomodo, le parole sbagliate, la cocciutaggine... Insomma, un po' di confusione prima del debutto è concessa, non vi pare?
[Auguri Hipatya!]
[SakuSasu]
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La Bella e la Bestia - Ele

La Bella e la Bestia







«Allora finisce tutto così?»

Sono fermi uno davanti all’altra, immobili, nella luce ramata del tramonto.
«Sì»
Il silenzio è completo, rotto solo dalla loro voce e dal respiro, reso rapido dall’angoscia – o forse da altro.
«Stai per uccidermi?»
Una domanda terribile, detta con un filo di respiro, poco più di un sussurro.
«Sì»
Una risposta ancora più terribile, data con voce ferma, senza tremiti né incertezze.
Sasuke ha il braccio teso, il kunai vicino alla gola di Sakura. Sui loro corpi sono ancora presenti le ferite del combattimento che li ha portati a quel punto, e negli occhi c’è già la consapevolezza di quel che accadrà.
Sakura abbassa le palpebre.
La fine, dunque, è questa.
Buio.

«Eee... Sipario! Buona!» Con un sospiro esausto, Kakashi si lasciò cadere su una poltroncina in prima fila. «Ce l’abbiamo fatta!»
«Ma fa schifo!» scattò Sakura, sporgendosi da dietro il telo color vinaccia. «Dai, abbiamo un kunai di cartone! Di cartone! Non andrà mai bene!»
«Da qui sembrava vero, giuro!» gridò una voce dal fondo, agitando la mano. «Anche se secondo me sarebbe meglio se lei uccidesse lui
«Naruto, non si cambia lo spettacolo durante le prove generali» gli fece notare Kakashi, laconico.
«Ah, peccato. Sarebbe stata una bella svolta.»
«Per me va bene così com’è» sbuffò Sasuke, emergendo dal sipario e balzando a terra. «Poi il pubblico deve metterci un po’ di immaginazione.»
«Un bel po’» commentò stizzita una bionda dalla terza fila. «Non riesco assolutamente a capire perché vi ostiniate a tutti i costi usare queste scenografie minimaliste! Due alberi non vi farebbero mica male!»
«Due alberi non rappresentano nemmeno un decimo di foresta» ringhiò Sakura, scivolando a terra dietro Sasuke. «Piuttosto che fare le cose a metà, preferisco non farle del tutto!»
«Sì, certo, anche voi che siete andati a scegliere un lavoro che parla di ninja...!»
«Qualcosa di nettamente più originale della vostra recitina da terza elementare!»
«Ehi, l’abbiamo modificato, attualizzato, innovato in modi che voi nemmeno...!»
«Buone...» sospirò l’uomo seduto accanto alla bionda in terza fila. «Kakashi, avete finito? Possiamo prendere il palco?»
«Tutto vostro.»
Con un movimento fluido Kakashi si alzò dalla poltroncina e raccolse il copione spiegazzato che aveva lasciato cadere. Avvolto in un completo totalmente nero – ma avvolto-avvolto, fino al naso che lo rendeva quanto mai inquietante, mise una mano sulla spalla del suo primo attore e si diresse verso il fondo della platea, dove Naruto masticava un chewing-gum con le gambe stese sulla fila davanti.
«Allora? Come andava?» chiese Sakura ansiosamente.
«Tu eri perfetta come al solito, Sakura-chan» gorgogliò lui, con un ampio sorriso. «Certo, di fianco a Sasuke chiunque sembrerebbe perfetto, ma... Ahia! Ti sto facendo i complimenti, non picchiarmi!»
«Idiota» sbottò lei, e poi gettò uno sguardo di sottecchi a Sasuke.
Non che lui sembrasse particolarmente colpito, comunque; afferrò una bottiglietta d’acqua, l’aprì, e ne buttò giù un sorso, con assoluta imperturbabilità. Quando si accorse dello sguardo di Sakura, semplicemente lo ignorò.
«Adesso state zitti, gli altri devono provare» sospirò Kakashi, accomodandosi accanto a Naruto.
«Sì, comunque io penso ancora che farmi morire a metà scena sia davvero squallido...» bofonchiò lui, speranzoso.
«Shh» fu l’unica risposta che ottenne.
Sakura aspettò di vedere Sasuke che si sedeva a una certa distanza, solo, poi rifilò un pizzicotto a Naruto che stava per proporle di mettersi al suo fianco, e invece andò a raggiungerlo, sedendosi con aria casuale alla sua destra. Lui le scoccò un’occhiata rapida, e i suoi occhi baluginarono nella luce che arrivava dal palco; ma non parlò.
Il sipario si aprì.

Notte.
Neve sul terreno gelato, la luna occhieggia a terra con la sua luce pallida. Una sagoma si muove lungo la campagna, come smarrita.
«Non mi sarei dovuta allontanare tanto...»
La giovane si stringe tremando nel mantello. Si ferma, ruota su sé stessa. Il silenzio che la circonda è completo e opprimente.
«Vi siete perduta?»
La voce improvvisa la fa sobbalzare. Si volta di scatto, e spaventata incontra lo sguardo di un giovane magro, che sembra non soffrire minimamente il freddo di cui lei è preda.
«Ero lungo la strada del ritorno, poi c’è stata la tormenta...»
«Capisco. Uno sfortunato incidente.»
Sorride, Shikamaru, e tende un mano pallida verso Ino.
«Permettetemi di offrirvi un riparo, bella fanciulla.»
Lei esita, e infine cede. Prende la sua mano.

Le luci del palco si riflettevano blandamente negli occhi di Sakura, che guizzavano ad intervalli regolari dalla scena al ragazzo seduto al suo fianco. Le voci degli attori giungevano fin lì leggermente attutite, e Sasuke non dava l’impressione di volersi perdere mezza battuta.
Sakura giocherellò con le unghie, nervosa.
Oltre la platea, sulle assi scheggiate del palco, Shikamaru e Choji si muovevano con coordinazione perfetta, a loro agio nei costumi rigidi.
«Sai, sono molto nervosa per domani» sussurrò Sakura lentamente.
Gli occhi di Sasuke si spostarono a malapena.
«Forse abbiamo scelto qualcosa di troppo difficile...» continuò lei, fissandosi le dita. «Insomma, siamo andati a prendere addirittura dei ninja... Mi chiedo se il pubblico capirà, se riusciremo a...»
«Sakura» la interruppe Sasuke.
«Sì?» fece lei ansiosamente.
«Non riesco a sentire Shikamaru.»
«Oh. Oh, scusa.»
Sakura ammutolì, grata all’oscurità della sala che nascondeva il suo rossore. Si morse l’interno della guancia, mortificata e stizzita.
Che idiota!

La giovane siede su una poltrona, con una tazza di tè caldo in mano. Il giovane che l’ha salvata siede all’altro capo del tavolino, e la fissa sorridendo.
«Io vi ringrazio per l’ospitalità... Ma ormai sono qui da qualche giorno, e sono d’incomodo...» mormora timidamente. «Senza contare che la mia famiglia sarà in pensiero.»
«Non dovete preoccuparvi per i vostri cari» la rassicura lui, interrompendola. «Ho provveduto affinché fossero informati della vostra permanenza qui. E, per tutto il resto, siate pur certa che avervi come mia ospite è soltanto un piacere, nient’affatto un disturbo.»
«Oh, voi dite...?»
Cala il silenzio nella stanza.
Un lungo, prolungato silenzio.
Un interminabile silenzio.
Un infinito, sconfinato, assolutamente inopportuno silenzio.
E Ino lancia un’occhiata di fuoco a Shikamaru.

«Shika, la battuta!» sospirò Asuma, passandosi una mano sul viso tirato.
«Non è possibile! Tutte le volte!» sbottò Ino, scattando in piedi e sbattendo la tazza vuota sul tavolino traballante.
«Ah, che seccatura...» mugugnò lui, grattandosi la nuca. «Questa è la scena più lunga, è inevitabile che perdiamo qualche pezzo per strada...»
«Improvvisazione, testa vuota, improvvisazione!» esclamò lei, furente. «Dio, ma quante volte dovrò rispiegartelo?»
«Ti cola il trucco» sospirò lui.
«Per favore, possiamo rifare la scena, invece di scannarci?» intervenne Asuma, mentre Choji allontanava gentilmente Ino. «Grazie...»
Naruto, dall’ultima fila, ridacchiò divertito.
«Quei due litigano come Kiba e Hanabi l’anno scorso. Secondo me finiscono uguali» commentò, masticando rumorosamente il suo chewing-gum.
Kakashi non ribatté, ma francamente aveva serie difficoltà a paragonare Kiba a Shikamaru. E soprattutto a dare credito all’intuito di Naruto per quelle cose.
A qualche sedile di distanza, Sakura e Sasuke erano ancora in religioso silenzio, gli occhi fissi al palco. Sakura si chiedeva se lui, per caso, avvertisse il suo stesso batticuore; Sasuke fissava Shikamaru e pensava che avrebbe recitato la sua parte mille volte meglio.

«No, vi prego, lasciatemi andare! Ormai è troppo tempo che mi trattengo...»
La giovane cerca di divincolarsi dalla stretta del suo insistente ospite, ma lui le afferra la mano e crolla in ginocchio davanti a lei, disperato, sopraffatto.
«Vi prego, concedetemi la vostra mano! Ho fatto tutto questo solo per arrivare al momento in cui vi avrei domandato di sposarmi!»

«Che cavolo, Shika, vuoi sposarla, non offrirle un Chupa Chups!» intervenne Asuma dalla platea. «Più energia!»
Sakura, sul fondo, sbatté le palpebre e fissò di nuovo Sasuke, di sottecchi.
Forse anche lei doveva metterci più energia. Voleva uscire con lui, non leggergli il copione.
«Sasuke...» sussurrò, quasi tra i denti. «Senti, pensavo... Domani, dopo lo spettacolo...»

Ino corre attorno al tavolo, e fino alla porta. Si aggrappa disperata alla maniglia pesante, ma Shikamaru è più rapido di lei e la solleva di peso, portandola indietro.
«No, vi prego! Lasciatemi! Lasciatemi!»
«Padrone!» grida Choji, comparendo sulla scena e intervenendo a dividerli. «Padrone, che fate?»
Ino, tra le braccia del servitore, scoppia in singhiozzi, e poi tutto si fa buio.

«Sai, per festeggiare...» continuò Sakura, tormentandosi il mignolo. «Mi chiedevo se, ecco... Insomma, magari saremo stanchi, però forse... ti andrebbe di andare da qualche parte insieme?»
Trattenne il fiato, con il cuore in subbuglio, attendendo la sua risposta.
Sul palco il sipario si riaprì frusciando, e, nel silenzio, il rombo del sangue che le scorreva in corpo sembrava un tuono.
Dimmi di sì, dimmi di sì, dimmi di sì...
«Ma certo, Sakura-chan!» trillò la voce di Naruto, in un curioso tentativo di mescolare gioia e sussurri. «E’ un’ottima idea! Andiamo a mangiare qualcosa tutti insieme!»
Kakashi, che se lo trovò steso sulla pancia, sospirò rassegnato: il terzo, inarrestabile incomodo.
«Naruto!» scattò Sakura, facendosi viola. «Come... Cos... Torna a sederti! Disturbi le prove degli altri, imbecille!»
«Ehh? Ma sei tu che...»
«Siediti!»
Con un maligno pizzicotto, Sakura ridusse Naruto all’impotenza, e le costole di Kakashi ringraziarono. Poi, umiliata oltre ogni dire, affondò nella sua poltrona e sbatté le palpebre per impedirsi di piangere, evitando come la morte di incrociare lo sguardo di Sasuke.
Disfatta totale.

«Vi prego di perdonare il mio padrone...» dice Choji, alle spalle di Ino.
La destra della giovane è già sulla porta, la sinistra stringe il mantello con angoscia.
«E’ stato solo così a lungo che non sa più come trattare gli uomini.»
«Ma io... Non posso sacrificare la mia vita a lui» sussurra Ino tremante. «Non posso...»
«Ma il mio padrone vi ama! Finora si è sempre mantenuto scostante con tutti, tranne che con voi! Voi siete speciale... siete unica!»
«Io...»
«Non riesco a credere che non proviate niente per lui!»
Di fronte alle accuse del fedele servitore, Ino si sente smascherata. Abbassa la mano, si volta e torna da lui; gli prende le mani.
«Io provo qualcosa per lui. Lo amo, forse. Ma non posso rinchiudermi per amore. Non posso... morire, per amore.»

Ma io posso morire per la vergogna, pensò Sakura, chiedendosi quanto fosse patetico alzarsi e scappare in tutta fretta. Forse mangiando quindici budini al cioccolato sarebbe riuscita a morire sorridendo.

«Non andatevene, vi prego.»
Shikamaru tende la mano, e aspetta che Ino la prenda, mentre Choji li fissa trattenendo il respiro.
«Io cambierò. Ve lo prometto. Farò qualunque cosa, ma voi non andatevene.»

«Ok, e ora la Bestia acquista un barlume di umanità...» mormorò Asuma, fissando la scena come stregato.
Naruto, dalla sua poltrona, fece un palloncino con il chewing-gum.
Sasuke continuò a guardare il palco, immobile.

Ino cede, e tende la mano per prendere quella di Shikamaru.
Nei suoi occhi brillano le lacrime, la sua voce è roca e incerta.
«Voglio provare a credervi» sussurra. «Voglio amarvi senza seppellirmi.»
E lui, grato, la stringe a sé sotto lo sguardo affettuoso del fedele Choji.

Sakura trasalì, e il respiro le si strozzò lungo la trachea.
Mentre Asuma faceva riaprire il sipario con un sospiro soddisfatto e Naruto fischiava nel peggiore dei modi, rimproverato da un Kakashi esausto, Sakura per un attimo smise di sentire qualunque rumore.
All’improvviso, nella penombra del teatro, ci fu solo lei.
E la sua mano.
Stretta a quella di lui.
Piano. Piano, respira con calma. E’ un sogno? Mi sono addormentata?
Eppure le sembrava di essere sveglia. Sentiva il calore della mano di Sasuke sulla sua, per quanto assurdo potesse sembrare, e, come da una distanza infinita, anche le voci di Naruto e Ino che si insultavano a vicenda.
Trattenne il fiato, chiedendosi fino a quando sarebbe stata in grado di farlo; poi, all’improvviso, la mano di Sasuke si allontanò.
«Nh, domani sera...» lo sentì borbottare, sforzandosi di mantenere il tono distaccato di sempre; e si accorse che evitava di guardarla. «Potremmo festeggiare tutti insieme, come suggerisce Naruto.»
Sakura arrossì, e si trovò a sorridere alla sua nuca.
Ostinato e rude, esattamente come la Bestia. Ma ricercato come la Bella.
«Sì» mormorò in risposta.
E le luci della platea finalmente si accesero.





* * *






Tanti auguri a te!
Tanti auguri a te!
Tanti auguri a Eleeeeeeeeee...
E LA TORTA A ME!

Evviva!

Ammettetelo, era un sacco che non trovavate qualcuno così privo di fantasia e autostima da cantare questa vecchia schifezza! XD
Auguri Ele! I tuoi XX (non si dice, dopo i 12 U_U) anni sono appena stati celebrati da quello che avrebbe dovuto essere il tuo regalo di Natale! Sono quasi riuscita a farlo arrivare a Ferragosto, vedi quanto sono brava? ^___^
Però è SasuSaku, ammira lo sforzo!

Facendoti di nuovo gli auguri per tutte le cose più belle, a partire dall'università e finendo con la vecchiaia, ti mando un grosso grosso bacione!
Ti voglio bene!

Susi
  
Leggi le 9 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: _ayachan_