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Autore: Spensieratezza    24/10/2018    2 recensioni
“No. Sei un uomo molto più coraggioso di Igor Karkaroff. Sai, a volte credo che lo Smistamento avvenga troppo presto…"
Disse quelle parole che stordirono ogni piccola parte dei miei organi. Tutto a un tratto era così rigonfio, che non riuscivo a respirare.
Che imperdonabile peccato di sdolcinato sentimentalismo.
Ho sempre odiato tali sdolcinerie
Eppure in bocca a lui, quelle parole
Mi resero FELICE.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Albus Silente, Severus Piton
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
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- Questa storia fa parte della serie 'Harry Potter 2.0'
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Avviso: questo è un flashforward che devo ancora scrivere nel mio racconto, sequel di harry potter 2.0, ma ci tenevo a inserirlo *_* specifico ovviamente per chi non segue le mie altre storie, che in questa raccolta, Regulus si scopre che è vivo :)




Silente era lì, davanti a Regulus e lo guardava con un’ammirazione che pensava non sarebbe mai stata superiore a quella che provava per Severus Piton.

E forse era così, forse quel sentimento non avrebbe mai potuto superare quello che provava per Severus, cionostante, l’ammirazione che provava per il ragazzo, L’UOMO che era diventato Regulus Black, ci andava vicino.

Regulus lo guardava, un’ammirazione mista a un timoroso rispetto e una qualche forma di timidezza, rendevano quell’uomo, come se fosse ancora un ragazzo, quasi come se il tempo per lui, davvero non fosse mai passato.

E forse era così, il velo avrà potuto magari non rendere immutabile la sua gioventù, ma l’aveva comunque cristallizzata.
Gli anni erano passati anche per Regulus, ma nonostante ciò, era rimasto allo stesso tempo un ragazzo.

“Mi dispiace infinitamente per quello che ho fatto, signore.”

L’incantesimo sembrò quasi svanire, sotto quelle parole, come se qualcuno avesse per ironia del destino, alzato un velo, appunto.

"Temo di non capire, ragazzo mio, dopo quello che hai fatto...quello che hai rischiato per dare il vero medaglione a Kreacher, affinchè lo distruggesse, tu chiedi scusa a me?"

Regulus sembrava sull’orlo delle lacrime.

“Harry mi ha raccontato quello che avete provato quando siete stato costretto a bere l’acqua, signore..”

“Oh…Harry non avrebbe dovuto..” e il tono di voce di Silente non voleva sembrare un rimprovero ma fu così che uscì.

“Non credo l’abbia fatto per farmi sentire in colpa..” ci tenne a precisare Regulus. “Ma è così che mi sento. Se io non avessi..sostituito l’horcrux, lei non avrebbe quasi rischiato la vita..da parte mia è stato totalmente…”
“Un atto di nobile altruismo e sacrificio.” finì Silente per lui, lasciandolo basito.
“M-ma come…lei ha rischiato..”

“Ho rischiato la mia vita, come tu l’hai addirittura persa, mio giovane amico. Sì, perché anche se non sei morto, hai perso parte dei tuoi anni che non torneranno mai più indietro..nesssuno di noi è rimasto incolume dalla crudeltà di..”

“Non avrei comunque voluto una vita dove Sirius non c’era.” Disse Regulus piangendo, interrompendo il preside, che lo fissò sbalordito.

“Sembra quasi che il tuo cuore sia più puro da andare oltre le mie aspettative e sappi che le mie aspettative sono sempre tanto alte, ragazzo.”
Regulus Black si trovò ad arrossire.

“Regulus, nascondere l’horcrux, è stato un gesto di profondo altruismo che ha mostrato l’uomo che sei davvero. Non un mangiamorte, ma un uomo d’onore, sono contento che tu l’abbia fatto, e berrei cento di quelle ampolle, se dovessi tornare indietro, pur di non cambiare neanche una virgola di quel giorno. Ricordi il nostro discorso durante il settimo anno, sul fatto che non tutti possono essere salvati?”

“S-sì.” Disse Regulus con gli occhi lucidi.
Silente sorrise.

“Con il tuo coraggio e la tua nobiltà d’animo, hai dimostrato che forse è vero che non tutti possono essere salvati, ma che vale sempre la pena provarci. Mi hai reso tanto orgoglioso di te, Regulus, mi piacerebbe un giorno di questi, quando saremo liberi dalle preoccupazioni, mettere questo ricordo nel pensatoio, per rivedere quel giorno nitidamente e riascoltare me stesso parlarti, sapendo quello che già so, sentendomi orgoglioso dell’uomo che sei diventato.”

Regulus questa volta non lo abbracciò come quel giorno ma crollò comunque a terra, in ginocchio, scoppiando a singhiozzi.
 
Tutti lo guardavano preoccupati, Silente sorrise e gli diede solo una carezza gentile sulla testa.
 
 






















Note dell'autrice: sembra che sto prendendo a cuore Regulus, quasi ai livelli di Peter, ahhah xd come vedete sono particolarmente lanciata xd ribadisco che questo è un flashforward, un pezzo che devo ancora scrivere nella mia nuova storia sequel di Hary Potter 2.0 xd

ps è sempre di Silente, seppur gentile, di cui stiamo parlando, quindi chiaramente non è delicato a tal punto da infierire sul fatto che il poveretto si è perso anni della sua vita dietro un velo ahha xd

pps la scelta di non dare molti dettagli sul posto, è voluta, essendo un flashforward, ma vi dico solo che si trovano nella foresta :) specificherò meglio nel mio nuovo sequel :)
   
 
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