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Autore: vale_riddle_malfoy    13/07/2009    1 recensioni
Il sesto anno ad Hogwarts è quasi terminato e i Mangiamorte si apprestano a compiere il loro progetto designato. Una giovane ragazza apprenderà un segreto che le sconvolgerà completamente l’esistenza, ma che potrebbe cambiare le sorti della guerra imminente. Riuscirà ad accettare il proprio destino pur di salvare le persone che ama?
Note dell’autrice: La trama segue le vicende narrate nel sesto e nel settimo libro, anche se alcune sono modificate.
Genere: Romantico, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Draco Malfoy, Il trio protagonista, Severus Piton, Tom Riddle/Voldermort
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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La folla attorno a loro era in preda al panico, gli studenti correvano in diverse direzioni, mentre i professori tentavano invano di calmarli e farli riunire in gruppi, per condurli fra le sicure mura del castello.

-Vieni!- Le disse Draco, prendendole il braccio e trascinandola via da quel luogo, che presto avrebbe assistito allo scontro fra il Bene e il Male.

-Draco non possiamo separarci dai professori, e poi se dovessimo trovarci un mangiamorte davanti, cosa faremmo?- Le chiese preoccupata la ragazza, che desiderava ardentemente incontrare un seguace del Signore Oscuro, per affrontarlo direttamente, sentiva l’adrenalina inondarle il corpo, era pronta agli eventi che stavano per prendere luogo.

-Fidati, siamo più al sicuro da soli, dobbiamo allontanarci immediatamente da qui- Disse il ragazzo pacatamente, sembrava molto rilassato nonostante la critica situazione.

-Draco, fermati! Io preferisco rimanere insieme agli altri con i professori, loro sapranno difenderci e poi possiamo aiutarli nella lotta se dovesse essercene bisogno..- Affermò tranquillamente la ragazza che non voleva abbandonare cosi vilmente i suoi amici e le persone che le avevano insegnato tutto ciò che lei conosceva.

-Sappi che non permetterò alla tua sete di vendetta di soggiogare la tua parte razionale, e rischiare che tu venga privata della tua vita inutilmente, non sei ancora pronta per affrontare quelle persone!

Come pensi di poter annientare individui con un’esperienza superiore di gran lunga alla tua?- Le chiese Draco, fermandosi ad osservarla negli occhi, i quali erano lucidi dalla rabbia di non poter affrontare il nemico.

-Draco Malfoy, stai sottovalutando le mie capacità magiche?- Gli chiese la ragazza, offesa da quella affermazioni, che però sapeva essere vere nel suo profondo.

-No, so benissimo che sei una strega molto abile per la tua età. Ti sto solo dicendo che non hai ancora esperienza sufficiente per poterli affrontare e uscire illesa dallo scontro- Le disse, congiungendole la mano con la sua, e afferrando la bacchetta con l’altra, il suo gesto fu imitato dalla ragazza che impugnò saldamente la sua fedele arma.

Nel contempo, il villaggio era stato invaso dai mangiamorte che scagliavano maledizioni a chiunque tentasse di ostacolare il loro cammino e la loro frenetica ricerca di qualcuno, che avevano l’ordine di portare al loro Signore.

I ragazzi si voltarono velocemente verso Hogsmeade, aumentando la velocità della loro andatura, e notando che i ragazzi stavano correndo velocemente verso Hogwarts, seguiti dagli insegnanti che lanciavano incantesimi difensivi contro i mangiamorte che li attaccavano.

La ragazza notò che un unico insegnante non aveva preso parte alla lotta e di conseguenza non era accanto agli altri che stavano prevalendo su quegli uomini, che avevano scelto di affiancare il Male in persona.

La scomparsa del suo insegnante le aveva provocato una fitta di dolore, anche se non credeva possibile che potesse provare un simile sentimento nei confronti di quell’uomo, però pensò che se avesse provato indifferenza in quella situazione si sarebbe rivelata maligna e priva di qualsiasi sentimento, in fondo anche se era il più perfido di tutti gli insegnanti, non meritava di morire, non proprio in quell’istante.

Era a perfetta conoscenza di non potersi perdere nelle sue solite e acute riflessioni, ma non poteva fare a meno di temere il peggio per Piton, in fondo oltre ad essere un suo insegnante, e il suo ruolo credeva giustificasse l’angoscia che provava pensando a ciò che poteva essergli accaduto, quel giorno le aveva anche impedito di compiere un’azione della quale sapeva si sarebbe pentita amaramente.

I due giovani stavano attraversando uno dei sentieri che conduceva ad Hogwarts, Draco sperava che i mangiamorte non lo avessero intrapreso poiché era quello meno frequentato dagli studenti.

Il paesaggio verde e florido scorreva agli occhi dei due che si guardavano intorno, per essere certi di non essere seguiti dai mangiamorte, apparentemente erano i soli a muoversi nella penombra creata dalle nuvole plumbee, che ostacolavano il chiarore del sole.

-Draco, credo che stia per piovere e che qualcuno ci stia seguendo!- Gli disse, cercando di mantenere la serenità anche se le era troppo difficile.

Il ragazzo si voltò, ma non vide nessuno spostarsi dietro di loro quindi pensò che la ragazza oramai era in preda ad una crisi isterica che le portava le allucinazioni, fortunatamente erano quasi giunti alla loro destinazione.

-Calmati! Non c’è nessuno dietro di noi, siamo quasi arrivati- Disse, tentando l’ardua impresa di calmare la ragazza che tremava sia dal freddo, che improvvisamente aveva invaso l’aria, sia dalla paura.

-No, ma c’è qualcuno dinanzi noi, e non dirmi che tu non lo vedi!- La voce della ragazza era divenuta un sussurro, si era fermata repentinamente e aveva aumentato la presa sulla mano del ragazzo al suo fianco.

La ragazza non sbagliava, un’ombra ostacolava loro il passaggio e il territorio non forniva alcun nascondiglio che li avrebbe celati agli occhi dell’estraneo, che si stava avvicinando sempre più.

La paura stava invadendo il corpo della ragazza che si strinse maggiormente al biondo, il quale era pronto a lanciare incantesimi contro l’ipotetico aggressore.

I passi dell’uomo dinanzi a loro erano felpati ed eleganti, il corpo si muoveva sinuosamente e stava annientando velocemente le distanze che lo divideva dai giovani, che avevano ormai capito la sua identità.

-E’ uno di loro, vero?- Sussurrò all’orecchio di Draco, che aveva puntato la bacchetta contro l’uomo misterioso.

-Credo di si, mi dispiace, io credevo che in questo modo saremmo stati più sicuri..-

-Non ti preoccupare Draco, hai fatto quello che hai ritenuto più giusto per proteggerci, lo apprezzo comunque..Sei pronto?- Gli chiese dolcemente, arretrando di pochi passi, cercando di prendere le distanze da quell’uomo.

-Si, senti dobbiamo cercare di schiantarlo e poi dobbiamo correre, ti prometto che farò in modo che nulla ti accada- Le disse, dandole un lieve bacio sulla guancia.

L’uomo era avanzato a tal punto da rivelarsi ai due giovani, che purtroppo avevano indovinato l’identità dell’individuo dinanzi a loro.

-Finalmente ho trovato ciò che stavamo cercando, tu devi essere Evelyne, giusto?- Le chiese l’uomo, ghignando soddisfatto di aver trovato ciò che avevano tanto desiderato.

-Si, visto che lei sa chi sono, vorrei che ci rivelasse la sua identità- Rispose la ragazza freddamente, scrutando gli occhi di quell’uomo, che rispecchiavano la pazzia interiore che lo aveva divorato da troppo tempo.

-Non è necessario che voi sappiate chi sono io, e non vi preoccupate delle vostri sorti, fortunatamente non ho l’ordine di uccidervi, ho solo l’ordine di portare la ragazza all’Oscuro Signore e se non opporrete resistenza nessuno si farà del male- L’uomo rise maleficamente, avvicinandosi alla ragazza, il cui sguardo era pieno di odio e rabbia.

-Può riferire a Lord Voldemort che non godrà mai della mia piacevole presenza!- Gli disse ironicamente la ragazza che cercò lo sguardo di Draco per comunicargli che era il momento di passare all’azione, lui capì immediatamente cosa doveva fare.

-Expelliarmus!- Gridò il ragazzo all’uomo che aveva osato sfiorare la ragazza alla quale si era affezionato e per la quale provava addirittura qualcosa, che non era unica amicizia.

L’uomo evitò l’incantesimo e rispose repentinamente a quella provocazione, evocando la maledizione Cruciatus solo contro il ragazzo, perché aveva l’espresso ordine di lasciare illesa Evie.

Il ragazzo non riuscì ad evitare l’incantesimo e si ritrovò a subire il dolore infertogli dalla maledizione della tortura, mentre un altro mangiamorte, richiamato li dall’appello mentale dell’uomo che aveva assalito i due ragazzi, aveva preso parte a quello spettacolo; aveva cinto i fianchi della ragazza bloccandogli qualsiasi movimento e le aveva sottratto la bacchetta.

-Allora sei ancora cosi sicura di non voler seguirci dall’Oscuro Signore? Sai io posso continuare a torturare il tuo amichetto fino a fargli esalare l’ultimo respiro..- Affermò l’uomo scrutando lei e l’altro mangiamorte con un’aria alquanto divertita, mentre calde lacrime bagnarono le guance della giovane donna e il suo corpo tentava di divincolarsi dalla forte presa dell’uomo, che in quel momento le stava accarezzando una guancia.

La ragazza rabbrividì, sentendo la mano dell’uomo asciugargli le lacrime, mentre la rabbia stava invadendo la sua mente e stava sopraffando la parte razionale, offuscata dal dolore e dalla paura. Perché quell’uomo sembrava interessato ad alleviare le sue sofferenze, se in realtà traeva benefici dal dolore delle sue vittime?

-Non…interessarti…a…me- Le sussurrò il ragazzo, fra le urla di dolore che stavano annebbiando la testa della ragazza, che chiuse gli occhi, quasi sperasse che quello fosse solo un terribile incubo dal quale si sarebbe svegliata presto.

Quando li riaprì l’uomo che precedentemente l’aveva bloccata, si trovava in posizione supina a terra, mentre lei era tornata a stringere fra le mani la sua bacchetta.

Il mangiamorte davanti a lei non aveva smesso di torturare Malfoy, nonostante il compagno fosse stato schiantato a terra.

-Bene vedo che hai fatto la tua scelta, di addio al tuo ragazzo!- Le disse l’uomo, senza distogliere lo sguardo dal giovane, che oramai era in procinto di morire.

La rabbia aveva ceduto il posto alla vendetta che oramai si era impadronita completamente della ragazza, che puntò la bacchetta contro il mangiamorte.

-Avada Kedavra!- Sentenziò lei freddamente, un fascio di luce verde uscì dalla sua bacchetta e colpì in pieno petto il mangiamorte che morì all’istante.

Senza curarsi minimamente dell’incantesimo che aveva appena usato contro quell’uomo, si avvicinò velocemente al ragazzo che giaceva a terra privo di sensi, strinse il suo corpo a lei, mentre si voltò ad osservare l’altro mangiamorte, che nel frattempo era scomparso.

-Draco, ti prego svegliati, dobbiamo andarcene da qui!- Le disse la ragazza, dandogli qualche schiaffo sul viso per farlo riprendere, ma il ragazzo non dava segni di voler rinvenire, cosi lei prese il suo polso per accertarsi che il cuore battesse ancora.

Non riusciva a sentire le pulsazioni cardiache, cosi fu presa dal panico e le lacrime riaffiorarono e bagnarono nuovamente il suo viso.

Chinò il suo volto sul collo del ragazzo, mantenendo la mano sul suo polso, sperando di avvertire il battito cardiaco.

-Draco, non puoi morire adesso, non puoi lasciarmi sola..- Disse la ragazza, bagnando il collo del ragazzo con le sue umide lacrime, lui non dava segni di vita.

-Draco…ti prego..- Singhiozzava sommessamente, stringendogli la mano e pensando che se avesse seguito i mangiamorte Draco non si sarebbe mai trovato in quella situazione, se fosse morto non lo avrebbe mai perdonato a se stessa.

-Ti prego non puoi morire…Draco ti prego…- Continuò a sussurrargli, fra un singhiozzo e l’altro.

- Io ti amo..non puoi abbandonarmi proprio ora che te l’ho detto…Svegliati ti prego..- Gli sfiorò le labbra, continuando a piangere e a disperarsi.

-Mi stai bagnando con le tue inutili lacrime…Sto bene..- Le sussurrò Draco sommessamente, che aveva riaperto gli occhi e stava osservando la ragazza che gli aveva appena confessato di amarlo, quelle parole gli avevano dato la forza di rinvenire e tornare da lei.

Evie lo strinse vigorosamente fra le sue braccia e lo guardò negli occhi, perdendosi in quei due oceani che la stavano osservando allibiti dalla sua reazione.

-Come stai? Ce la fai ad alzarti?- Gli chiese con gli occhi pieni di felicità.

-Credo di stare piuttosto bene, nonostante tutto..Se mi aiuti ci posso riuscire- Le disse, alzando lentamente la sua schiena indolenzita, mentre lei lo sorreggeva e lo aiutava ad alzarsi.

Gli cinse la schiena con il braccio sinistro, mentre teneva impugnata saldamente nella mano destra la sua bacchetta, lui pose il suo braccio destro sul collo della ragazza.

Il ragazzo osservò il mangiamorte a terra, ma non ricordava cosa fosse accaduto durante la parte finale dello scontro e come l’uomo fosse finito schiantato a terra.

-Sei riuscita a schiantarlo? Come hai fatto a liberarti dall’altro mangiamorte?-

-Non lo so, ricordo di aver chiuso gli occhi e quando li ho riaperti, l’altro mangiamorte giaceva a terra, mentre io impugnavo la mia bacchetta e poi l’ho puntata contro quello che ti stava torturando e..- La ragazza non riuscì a terminare la frase, lei aveva ucciso. Non importava chi avesse ucciso o il motivo per il quale l’avesse fatto, lei aveva ucciso. Aveva sentito una strana sensazione prendere possesso delle sue facoltà razionali e poi quelle due parole furono pronunciate dalla sua bocca.

Ricordava la freddezza con la quale aveva enunciato quella formula, fra tutti gli incantesimi che aveva appreso, aveva deciso di utilizzare proprio quello di cui si avvalevano i mangiamorte, la maledizione senza perdono più potente, l’Anatema che Uccide.

Perché avesse deciso di adoperarla, era un mistero che le stava lentamente divorando l’anima, perché proprio lei, una grifondoro futura Auror, aveva lanciato quell’incantesimo senza provare il minimo rimorso? Sapeva di essere un’abile strega, ma perché era riuscita ad evocare il mortale fascio di luce verde, senza avere alcun problema? Quello però non era l’unico mistero che l’affliggeva, voleva disperatamente apprendere il motivo della sua “convocazione” da parte di Voldemort.

-L’hai schiantato, no?- Le chiese, risvegliandola dai suoi pensieri.

-Non esattamente..Io..Io l’ho ucciso!- Esclamò lei, abbassando lo sguardo, ma continuando a camminare.

-Ehi piccola, calmati! Vedrai che non ci saranno conseguenze, l’hai fatto per salvare le nostre vite-

Le sussurrò dolcemente, facendo fatica a camminare, però fortunatamente mancavano pochi passi per giungere al castello.

-Potevo immobilizzarlo, schiantarlo e un milione di altre cose, invece l’ho ucciso, l’ho ripagato con la stessa moneta, mi sono vendicata e non dovevo farlo- Disse la ragazza contrita dalle sue azioni che non sarebbero passate inosservate.

-Hai ragione la vendetta non è un sentimento che ti si addice, ma purtroppo sei umana e ti sei lasciata prendere dalle emozioni, vedrai che il vecchio barbuto capirà..- Disse ironicamente, riferendosi al Preside Albus Percival Silente.

-Nemmeno la maledizione Cruciatus è riuscita a scalfire la tua solita ironia-

Il ragazzo sorrise e nonostante gli sforzi i due erano finalmente giunti a destinazione, varcarono il cancello di Hogwarts, nel cortile trovarono i professori che oramai erano preoccupati per le loro sorti e avevano temuto il peggio.

-Madama Chips, presto soccorra il ragazzo!- La voce del Preside lasciava percepire lievemente la sua preoccupazione per i due malcapitati.

L’infermiera prese Draco e lo portò velocemente in infermeria dove si sarebbe preso cura di lui e gli avrebbe medicato le ferite, mentre la McGranitt e Silente si avvicinarono a Evelyne che era scossa per tutto quello che le era accaduto quel pomeriggio.

-Signorina come si sente? Le hanno fatto qualcosa?- Le chiese apprensivamente il capo della sua Casa.

-Bene, sono solo scossa!- Mentì. -No, non mi hanno toccata, Voldemort non voleva che mi accadesse qualcosa- Il suo sguardo incontrò quello di Silente, che sembrava volerle comunicare qualcosa di importante.

La professoressa non era assolutamente sollevata dalle parole della ragazza, le si leggeva negli occhi che le era successo qualcosa di grave, tanto da sconvolgerla.

-So che sei stanca e che hai bisogno di riposo, ma avrei bisogno di parlarti, naturalmente se non ce la fai possiamo rimandare il colloquio- Le disse affabilmente l’uomo che la stava scrutando attentamente.

-Non si preoccupi professore, mi dica quello che deve dirmi, il riposo può attendere- Gli abbozzò un timido sorriso.

-Se ne sei sicura, seguimi nel mio ufficio- Le disse dolcemente, poi si rivolse alla vice-preside.

-Minerva, chiama Severus, digli che Draco e Evelyne sono tornati e che ho bisogno di parlargli, poi raggiungetemi entrambi nel mio studio- La professore annuì e si appresto a rientrare nel castello.

-Il professor Piton è qui?- Chiese la ragazza, provando una leggera felicità nell’apprendere che era vivo.

-Si signorina, perché questa domanda?- Le chiese tranquillamente il Preside.

-No, nulla..Solo che non l’ho visto con gli altri professori ad Hogsmeade e ho temuto che gli fosse successo qualcosa- Abbassò la testa imbarazzata da quella confessione.

-Non ti devi preoccupare, a quanto mi risulta Severus sta bene, però non credevo che una studentessa di Grifondoro potesse curarsi del suo arcigno e odiato insegnante- Affermò il saggio mago, sorridendo divertito dall’espressione della ragazza.

-Beh in fondo nessuno merita di morire, nemmeno il nostro peggiore nemico..- Asserì la ragazza più a se stessa che al mago, che la stava esaminando profondamente, sorridendole.

L’uomo non replicò a quella risposta, ma le diede l’ordine di seguirlo e cosi i due si avviarono verso lo studio del Preside, dove presto avrebbe avuto luogo il colloquio tanto temuto dalla giovane.



E anche questo capitolo è terminato, spero che vi piaccia cosi come è piaciuto a me scriverlo!
Passiamo ai ringraziamenti.
Ringrazio chi ha inserito questa storia fra i preferiti e i seguiti e semplicemente chi ha letto, spero che vogliate leggerla ancora.
Un ringraziamento speciale a kandra645 e Dogma per le loro splendide recensioni, mi ha fatto veramente piacere leggerle, sono felice che vi sia piaciuta la storia..ditemi cosa pensate anche di questo capitolo!^^
Aspetto i vostri commenti cari lettori..Al prossimo aggiornamento!
 
  
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