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Autore: BALTO97    09/11/2018    3 recensioni
la fenice è una creature che rinasce dalle sue ceneri , simbolo universale di rinascita e bellezza
chissà se l'amore tra Jensen e jared emulerà questo magnifico essere rinascendo dalle sue ceneri
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Jared Padalecki, Jensen Ackles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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'Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere o dell'orientamento sessuale di queste persone, nè offenderle in alcun modo'
Ringrazio da subito una persona molto speciale che ha assistito alla nascita di questa fiction e ha sempre partecipato con entusiasmo giorno dopo giorno.
Senza di lei non saprei se questa storia sarebbe qui !
Quindi TeanfreeWill questa è per te <3
 
 
Mi chiamo Jared Tristan Padalechi e ho 28 anni.

Sono originario di San Antonio, Texas, ma vivo da anni a Vancouver dove lavoro per una grossa azienda di inport ed export.
Quando avevo 14 anni ho passato un periodo difficile … mi sentivo perso, confuso su chi fossi o cosa volessi. 

Poi, dopo tante esperienze , ho finalmente capito di essere bisessuale.

Scoprirlo è stato come togliermi un grande peso dalla spalle e, seppure fosse ancora difficile, l'ho accettato.

Per la mai famiglia non è stato altrettanto facile: anche adesso fanno fatica ad accettarlo, ma mi piace pensare che abbiamo un bel rapporto. ci sentiamo per le feste e vado da loro una volta l’anno.

Io non mi vergogno a dirlo e vivo con la filosofia che la vita è la mia e solo l’unico che deve decidere.
Una sorta di “sono io che guido”

A 21 anni, durante il college , ho conosciuto Jensen.

È stato lui ad attaccare bottone chiudendomi se potevo prestargli un libro.
Solo mesi dopo ho scoperto che quel libro , in realtà , non gli serviva affatto.

Comunque era già innamorato al primo appuntamento.

Non era solo il ragazzo più bello che avessi mai visto, con occhi verdi, capelli biondi , lentiggini e un sorriso perfetti; ma era così allegro che mi ricordava un ragazzino monello che dopo averne combinata una delle sue non riesci a punire perché è talmente dolce che lo vuoi solo abbracciare .

In più adoravo la sua sconfinata timidezza e il modo in cui arrossiva ad un semplice complimento.

Abbiamo convissuto felicemente per circa 3 anni . ma da circa un anno le cose sono cambiate.
Si parla di crisi del settimo anno … e io dico : magari!
Noi non siamo nemmeno arrivati al quinto anniversario.

La nostra routine è diventata così monotona ….

È difficile ricordare l’ultima volta che abbiamo passato un po’ di tempo insieme come ai vecchi tempi , e ancora più difficile l’ultima volta che abbiamo fatto l’amore . Amore vero , non sesso e basta !

Parlo di quell’amore che spinge oltre il limite , che ti porta ad avere la necessità di toccarlo , stringerlo , ripetergli che lo ami mentre lo preghi di non lasciarti mai … quell’amore che alla fine ti lascia esausto ma profondamente appagato … quell’amore che ti porta a ringraziare Dio per la persona che hai accanto . 

Speravamo che almeno andando in vacanza saremmo riusciti a rilassarci…Invece no! Non abbiamo fatto altro che litigare e discutere per ogni minima cosa finendo sempre per fare scenate ritrovandoci uno dalla parte e uno dall’altra del villaggio . 

Alla fine siamo stati più contenti di tornare a casa , dove ognuno pensava al suo lavoro e potevamo dare la colpa agli impegni . 

Ho l’impressione che siamo due anime che vagano per la stessa casa senza più niente in comune , senza più rapporti o niente da spartire .

Non so perché o cosa abbia causato questa spaccatura tra noi … 
Ma ho paura, paura perché sento che quello che una volta provavo per Jensen , quel forte sentimento che mi faceva tremare il cuore ogni volta che lo vedevo , sta piano , piano svenendo 

Credo che anche per lui sia lo stesso 

Non possiamo andare avanti così, avevo intenzione di parlargli ma mi ha preceduto … 

Una sera, tornato dal lavoro , mi ha detto che dovevamo parlare 
Secondo jensen la nostra relazione è a un punto morto , io non ho potuto dire il contrario perché sarebbe stato negare l’evidenza , nascondendo la testa sotto la sabbia.
sospirando sconsolato , senza guardarmi negli occhi , ha proposto di vedere altre persone e “prenderci un periodo di pausa” …

Ho accettato . 

Cos’altro potevo fare? Pregarlo di stare insieme? Continuare a vivere così? 
Vivere come due persone che si vedono solo la sera , mangiano in completo silenzio per poi andare a letto ognuno girato dal proprio lato?. 

Forse all’inizio della nostra storia avrei combattuto ma adesso temo solo che se continuiamo così prima o poi uno di noi arriverà a un punto di non ritorno . 

Ci siamo dati 2 mesi per schiarirci le idee , al termine decideremo definitivamente cosa fare . 

Abbiamo optato per continuare a vivere insieme … per motivi economici , dato che ho lasciato dove vivevo prima e tutti nostri documenti di lavoro sono qui e spostarsi in albergo sarebbe troppo complicato. 

Ma se abbiamo concordato che vedere altre persone va bene , se siamo reciprocamente d’accordo a lasciarci andare e provare nuove esperienza … perché sto così male ?! 
Perché mi sento così in colpa per quello che ho fatto ?! 

Forse perché so che è sbagliato …. 
Forse perché so che accanto a me, in questo letto, dovrebbe esserci lui e non questa ragazza. 

Si chiama Amelia, l’ho conosciuto ieri sera al bar.

Sinceramente ricordo solo di aver bevuto, di averci parlato, pagato una camera d’albergo e fatto sesso, quel sesso da ubriaco e disperato che ti lascia sono un appagamento fisco. 

Ancora non lo sapevo, ma questa ragazza e questa notte stavano per cambiare la mia vita e quella di Jensen.
Stravolgendo la realtà facendomi davvero capire chi sono e cosa voglio. 




Jared, cercando di fare il più piano possibile, si alzò e iniziò a raccogliere i suoi vestiti sparsi sul pavimento.

“Te ne vai ?” sussurrò una voce alle sue spalla 

Il moro si voltò incontrando lo sguardo della ragazza.

“Si … ecco io … io…” tentennò indeciso su cosa dire o fare per rimediare alla sua pessima figura del tipo che scappa di soppiatto al mattino. Dio! non era per niente da lui…

Il giorno dopo la sua prima volta con Jensen aveva preparato la colazione per entrambi per poi mangiarla a letto , insieme , abbracciati . 

“Torni da Jensen ?” domandò la donna lasciandolo decisamente sorpreso. 

“Tu … tu … sai di lui?” 

Amelia annuì mettendosi seduta contro la testiera del letto.

“Ieri sera prima di ... di questo..” disse indicando con gli occhi il letto sfatto 
“…Eri ubriaco e mi ha parlato della tua relazione … Mi hai detto che tu e il tuo ragazzo vi state prendendo un periodo di pausa” raccontò.

Jared sospirò profondamente in imbarazzo.

“E sei venuta lo stesso a letto con me ?” chiese stranito inarcando un sopracciglio.
La donna annuì sospirando a sua volta.

“Jared io non voglio giudicarti, ne tantomeno dirti cosa devi fare … ma se tu e il tuo ragazzo avete bisogno di una pausa allora vuol dire che qualcosa tra di voi non funziona … “ affermò.

“Sai uscire, vedere gente nuova e fare altre esperienza non può farvi che bene …” Disse con leggerezza alzando le spalla.

Jared annuì: Amelia non aveva torno.
Lo scopo della separazione era proprio capire se provavano ancora qualcosa per l’uno per l’altro.

“E tu? Tu che ci fai qui ?” domandò a suo volta.
La mora alzò le spalle sorrise con non chalance.

“Anche io sto cercando nuove esperienze e gente nuova … “ spiegò sorridendo.
Jared annuì: a quanto pare entrambi avevano bisogno di qualcuno.

Dopo essersi salutati e scambiati i numeri salirono sulle rispettive auto e si allontanarono.

Jared, nonostante il discorso di Amelia e la sicurezza che quello che aveva fatto non era sbagliato continuava a sentirsi a disagio, si tormentava sul dire o no al biondo quello che aveva fatto.

Forse a Jensen non sarebbe importato … o forse si….

Nel frattempo anche Jensen si era svegliato.
La sera prima era uscito con un vecchio amico e quando era rientrato Jared non c’era e , adesso , il suo lato del letto era ancora in ordine.

Non ci fece troppo caso. Negli ultimi tempi capitava spesso che uno dei due si alzasse mentre l’altro dormiva e, ormai senza neanche il bacio del buon giorno , usciva per andare al lavoro . 
Certo il pensiero che il giovane non fosse neanche tornato per la notte un po’ lo preoccupò.

Decise che se entro sera non lo avesse visto ne sentito, lo avrebbe chiamato … infondo essersi presi una paura non significava fregarsene.

Tuttavia mentre scendeva le scale sentì la porta aprirsi e , dalle scale , lo vide entrare vestito come la sera prima , i capelli scompigliati e l’aspetto di chi stesse lottando contro un dopo sbronza bestiale.
Fece finta di niente, ma in realtà era sollevato che stesse bene.

“Hey” lo salutò Jared con un cenno dalla mano e un sorriso.

Jensen ricambiò il sorriso alzando lo sguardo, ma fu un grave errore, perché appena i suoi occhi si posarono sul viso del giovane li vide. 

Dentro di lui iniziò a montare una sorta di rabbia mista a gelosia e odio e il fatto che Jared non avesse il minimo problema a mostrarli non aiutava affatto!

“A quanto pare ti sei divertito ieri sera!” esclamò facendo un vero e proprio sforzo fisico per non mettersi a urlare e fare una scenata: sapeva che sarebbe stato da ipocrita.

Jared strabuzzò gli occhi fortemente indeciso su cosa dire.
“Io … sono andata al bar e sai , una birra tira l’altra … ”disse cercando di prendere tempo per trovare le parole giuste, ma il biondo lo procedette.

“E hai intinto il biscottino!” esclamò sbattendo sul tavolo la tazza di caffè nero , che teneva in mano.

“Jensen!” sussurrò l’altro alquanto sorpreso.
Non era affatto da lui dire certe cose e normalmente al solo pensiero di qualcosa di vagamente sessuale sarebbe diventato rosso e abbassato gli occhi imbarazzato.
Invece ora sembrava solo arrabbiato e deluso …

Il biondo sospirò passandosi una mano sul viso per cercare di impedire alle mozione di prendere il sopravvento.

“Senti Jared so che abbiamo deciso di prenderci un periodo di pausa , di uscire con chi ci pare e scopare c chi vogliamo !! Ma cazzo jared non credevo che fossi così tanto stronzo ” affermò alzando leggermente la voce sul finale.

“Ma di cosa stai parlando ?!” chiese Jared.

“Sto parlando di quei succhiotti che hai sul collo” 

Il giovane si portò automaticamente le mani sulla gola avvicinandosi allo specchio della sala dove , nel suo riflesso , vide 3 enormi succhiotti che campeggiavano sul collo.

Si sentì immediatamente uno schifo. Poteva solo immaginare cosa avesse pensato jensen vedendolo rientrare con quelle macchie due giorni dopo aver deciso di prendersi un periodo di pausa .

Se fosse stato al suo posto avrebbe pensato che il compagno avesse trovato subito qualcuno che lo rimpiazzasse …

“Non … non è come credi … io…”cercò di giustificarsi, ma il maggiore si stava avvicinando alla porta infilandosi la giacca.

“Devo andare al lavoro ”disse senza degnarlo di uno sguardo.

“Aspetta , parliamone” provò a trattenerlo per un braccio. Voleva almeno provare a spiegargli che ieri sera , quand’era uscito , non aveva intenzione di andare a letto con qualcuno.

Ma il biondo non sembrava avere nessuna intenzione di ascoltarlo “Parlare di cosa ?” chiese quasi esasperato fissandolo dritto negli occhi . 

Jared temeva che si sarebbe arrabbiato ma, sorprendentemente, non accadde niente del genere anzi, Jensen chiuse gli occhi e prese un grande respiro profondo.

“Jay, ha ragione” affermò lasciando il giovane alquanto spiazzato.“…ci siamo lasciati e tu hai trovato qualcun altro. Avevamo detto che andava bene e … va bene!” il suo discorso fu interrotto dallo squillo del telefonino.

Sbuffando lo estrasse dalla tasca ma appena lesse il nome sul display lo mise subito via

“Devo andare” 

Questa volta il riuscì a liberarsi dalla presa e uscì sbattendo la porta lasciando Jared solo e confuso

A mezzogiorno Jensen non tornò a pranzo, e Jared non riuscì a mandare giù niente.

########################

“Al diavolo!” brontolò il moro uscendo dalla studio dentistico e sbattendo la porta scocciato.

Per colpa della segretaria e della sua sbadataggine si era fatto viaggio di 40 minuti solo per scoprire che il suo appuntamento dal dentista per la pulizia dei denti era stato posticipato di 3 giorni e nessuno l’aveva avvisato.

Arrivato a casa parcheggiò nel vialetto incamminandosi verso la porta di entrata ma , prima di inserire la chiave nelle serratura, sentì dei rumori insoliti … come delle risate e borbottii.

Il più piccolo incuriosito ascoltò con attenzione e capì che i rumori venivano dal giardino sul retro , dove c’era la piscina . 

Jared era confuso, non sapeva che Jensen avesse invitato qualcuno … anche se ormai non era tenuto a dirgli niente . 

Facendo il giro della casa gli venne persino il dubbio che potesse trattarsi si sciocchi ragazzini ce volevano fare un bravata! 

Magari vista la bella giornata e la piscina con acqua calda avevano approfittato dell’assenza dei padroni di casa per farsi un bagno.

Con questo timore si appiattì contro il muro e , cercando di rimanere nascosto dietro le aiuole , si sporse per vedere chi stesse ridendo 

Inutile dire che ciò che vide lo scioccò.

In piscina non c’erano ragazzini, ma Jensen che si stava godendo l’acqua cristallina e l’ultimo sole caldo di settembre … ma non da solo: con lui c’era Ty , il suo ex ragazzo.

Almeno in teoria era ex … perché da come erano seduti sembravano tutto tranne che “ex”!

Seduto sui grandi gradini della vasca , immersi nell’acqua fino alla vita , Jy stava su un gradino più in alto mentre il biondo sedeva tra le sue gambe con la schiena appoggiata al busto dell’altro uomo 

Entrambi reggevano un bicchiere di birra e stavano ridendo come due ragazzini.

Jared , ancora coperto dalle piante , poteva perfettamente vedere come jensen non avesse problemi a stragli letteralmente addosso e lasciare che le braccia ti Ty , con discrezione , lo toccassero di qua e li la ,allungava la mano sulle spalle e gli accarezza i pettorali .

Al maggiore poteva non importare ma a lui si! 

Quella era la loro piscina …. I primi mesi nuotavano nudi e avevano persino fatto l’amore su quei gradini dove adesso stava seduto , praticamente incollato al suo ex 

Ma se Jensen credeva che sarebbe stato li a guardali senza fare niente si sbagliava di grosso 

Entrò in casa, corse in camera , indossò il suo costume da bagno e l’accappatoio 

Se jensen voleva vedere qualcuno in costume allora gli avrebbe dato quello che voleva!

“Jared” esclamò alquanto sorpreso quando lo vide.

“Hey Jared” lo salutò Ty , anche se non parve fare la minima mossa per allontanarsi dal corpo del biondo ancora premuto contro il suo.

“Cosa fai qui ?” domandò Jensen 

“Mi hanno posticipato l’appuntamento” rispose con non curanza avvicinandosi alla sdraio dove si tolse l’accappatoio rivelando il suo perfetto fisico da dio greco.

Jared non era affatto un tipo vanitoso ma era perfettamente conscio che il suo fisico fosse molto più “attraente” di quello di Ty.

I suoi addominali scolpiti e perfetti come quelli delle statue, i bicipiti e i glutei sodi, uniti a due perfette gambe toniche non potevano essere paragonati al fisico di Ty che seppure avesse il suo fascino , con quegli occhi azzurri , non era paragonabile a jared .

Jensen lo fissò mentre si tuffò dal trampolino e percorreva l’intera lunghezza della piscina con meno di quattro bracciate . 

Riemerse e , sistemandosi i capelli dietro le orecchie si appoggiò al bordo dietro di lui, allargando le braccia in modo che il petto villoso e muscoloso fosse in vista.

Non si aspettava l’occhiataccia che il biondo gli lanciò prima di alzarsi , mostrando anche il suo di fisico perfetto.

“Andiamo Ty! Dobbiamo prepararci per andare al cinema” affermò voltandosi verso l’altro uomo che annuì alzandosi.

Jensen, senza degnarlo di ulteriori sguardi, si mise la salvietta intorno alla vita ed entrò in casa.

L’altro uomo fece lo stesso ma, poco prima di entrare in casa si fermò sulla porta finestra , si voltò in direzione del giovane ancora immerso in piscina e disse “è stato bello rivederti Jay” poi “Fossi in tè userei il ghiaccio , fa miracoli per i succhiotti” 

Jared si portò velocemente la man sul collo per nasconderli
“Stronzo” borbottò vedendo nascere sul viso dell’uomo un sorriso.

La sera chiamò Amelia per chiederle di uscire. Dio! preferiva pensare che l’avesse chiamata perché non voleva passare la serata da solo …. Piuttosto che rimuginare sul fatto che l’avesse fatto perché Jensen uscito con Ty.

La cena andò bene ,almeno così gli sembrò … 
Mentre Amelia raccontava la sua interminabile giornata di lavoro, sparlando delle colleghe e del suo capo lui continuava a rivedere , nella sua testa , le immagini di Jensen seduto in piscina abbracciato a Ty , le sua mani che gli accarezzavano le spalle e poi scendevano fino a posarsi sul sullo stomaco. 

Il pensiero che se non fosse arrivato in tempo quelle mani sarebbe potute andare più giù gli fece venire un brivido freddo lungo tutta la spina dorsale .

In più di un’occasione , Ty , aveva mostrato atteggiamenti un po’ troppo intimi nei confronti di jensen sotto i suoi stessi occhi e ogni volta il biondo gli ripeteva di non preoccuparsi … che non provava più niente per Ty … 
Ma era vero ? 
Forse aveva prese la scusa del loro “periodo di pausa” per tornare con lui . 

No ! No ! Jensen non gli avrebbe mai fatto questo … 
A meno che … 

“Jared ?! Jared mi stai ascoltando?” 

La voce di Amelia lo fece uscire dai suoi pensieri e la sua espressione lasciava intendere che lo stava chiamando da un po’ rendendosi conto che non la stava ascoltando.

“Si…” rispose Jared mentendo, ma Amelia si accorse che qualcosa non andava e decise di smettere di parlare di lavoro e fare una conversazione che coinvolgesse di più il suo accompagnatore.

“Sai …” incominciò “… il tuo invito mi ha stupito! Credevo che ti sentissi in colpa per la scorsa notte ” 

Jared alzò le spalle , ma la donna scosse la testa , lasciò cadere la forchetta e intrecciò le dita sotto il mento.

“Andiamo Jared , non mentirmi … ti posso leggere in faccia che qualcosa ti turba”

“Davvero ?” chiese Jared tradendosi e Amelia annuì.

“Mi dispiace … ” ammise sbuffando passandosi una mano tra i capelli,“…ma stasera quando ho visto Jensen uscire con il suo ex … non ho saputo resistere e … e” 

“Ho capito” disse Amelia annuendo.

“Mi dispiace, so che ora mi giudicherai uno stronzo ma …” 

“No” lo interruppe la donna“… non penso che tu sia uno stronzo, anzi!” e sorrise di cuore “Credimi capisco che vedere la persona che ami uscire con qualcun altro è dura” affermò guardandolo negli occhi. “Se posso darti un consiglio cerca di vedere questo periodo come una rinascita. Io c’ho provato e funziona. Non soffermarti troppo sulle cose , agisci e segui l’istinto poi. se alla fine avrai capito che è davvero con jensen che vuoi passare il resto della vita stai con lui … altrimenti sarai pronto ad andare avanti”. 

Jared annuì colpito, dentro di sé sapeva che Amelia diceva il vero.
Il vero problema era riuscire a capire.

A cena finita Amelia gli chiese se volevano andare in una camera e ripetere le performance della sera prima ma Jared, dicendo che l’indomani avrebbe dovuto alzarsi presto per andare al lavoro, declinò l’invito.
Quando arrivò a casa si accorse che era solo e capì Jensen doveva essere ancora fuori con Ty.

Sospirando sconsolato andò a letto. Cercò di ignorare quel senso di vuoto e dolore che provò quando si girò verso il lato del letto di Jensen. 

Poco dopo le 2:00, ancora sveglio, sentì la porta aprirsi e il letto piegarsi sotto il peso del maggiore 

Prima , appena uno dei due entrava nel letto, non faceva in tempo a sdraiarsi che iniziavano ad abbracciarsi e coccolarsi finendo immancabilmente per fare l’amore.

Adesso, invece, quel letto un tempo loro tempio d’amore negli ultimi tempi sembrava solo grande , freddo e vuoto.
 
   
 
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