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Autore: LunariaScrittrice    10/11/2018    1 recensioni
Note:Yaoi/puzzleship. OOC. AU.
Atem è stato ucciso da Zork. Impotente muore vedendo lo spirito di Yugi che lo condanna a rinascere privo di poteri e ricordi, giurando che avrebbero sconfitto Zork se i due si fossero baciati.
Yugi ha lo spirito e i poteri d yami, mentre Yami ha lo spirito di Yugi.
Uno lo ama, l'altro lo odia e lo umilia, come faranno ad amarsi?
Scopritelo leggendo.
Genere: Drammatico, Sovrannaturale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Shoujo-ai, Yaoi | Personaggi: Dark/Yami Yuugi, Ryou Bakura, Seto Kaiba, Yuugi Mouto
Note: Lemon, OOC, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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 Pov Yami.

Realizzando che mai potrei avere gli occhi di Yugi vado da Joey e Tristan i miei migliori amici. Li ho conosciuti alle elementari. Loro avevano appena preso le carte di Dual monster perché era appena arrivato il gioco.
Io ero avvantaggiato in quanto in Egitto si giocava già da tempo. 
Ho battuto Marik, un mio amico che è anche guardiano della tomba del faraone senza nome. Poi c'è Ishizu che è una mia amica, sorella di Marik.
Quando mio nonno ha smesso di cercare nelle rovine tutto ciò che riguarda il gioco delle ombre, lui mi ha detto che sarebbe dovuto tornare a Domino, ed io annoiato dalla cittadina, schiavista degli eredi della dinastia di Zork, mi sono detto di seguirlo di nascosto. 
Mi sono nascosto nel suo carretto. Non ci sono stati problemi di cibo perché era tutto là. 
Solo quando mio nonno ha aperto lo sportello, si è accorto di me. 
Gli ho spiegato che ero stanco di essere schiavo di Bakura. Lui mi ha capito e mi ha nascosto a Domino.

Arrivato a Domino ,ho visto la mia nuova casetta che è diversa da quella in Egitto. 
Se in Egitto sono vissuto in una catapecchia, qui vivo in una casettina, con il giusto spazio per muovermi. 
Mio nonno mi ha iscritto al liceo Tomoeda (NA: Non so il nome della loro scuola) e là qualcuno mi ha chiesto se sono imparentato con Yugi. Io non sapevo chi era, ma non tardai a scoprirlo. 

Proprio mentre giravo per i corridoi della scuola, vidi dalla finestra un ragazzo, basso, con i capelli a forma di stella marina.
Lui se la stava prendendo con due ragazzi che erano Joey e Tristan. "Ma che cosa fa?!" Non ho mai sopportato il bullismo. 
In Egitto c'è un regime totalitario, ma in Giappone, no. 
Trovo ingiusto che debba esserci qualcuno che si fa da padrone in una scuola pubblica. 
Corsi in difesa dei due. "Ehi, non si picchiano i ragazzi! Smettila" Ero con l'intento di dirgliene quattro, ma quando lui si volto, le parole non mi uscirono più, anzi mi sentivo colpito da un fulmine che sciolse il mio cuore e mi fece tremare.
Ero finito sotto un incantesimo d'attrazione immenso che mi faceva uscire pazzo e non starci dentro. Il mio animo sembrava imbrattato della sua immagine. 
Lui era più basso di me, con i capelli come i miei ed inoltre era con due occhioni grandi, spalancati, che sciolgono il cuore. 
Me ne innamorai. 
Ero così rosso, che misi la mano sul viso. Lui mi guardò ridendosela. Forse aveva capito che mi ero innamorato? 
Non mi degnò di molte attenzioni "Sparisci microbo o le suono anche a te." Per imbarazzo scappai via. Non capivo nulla.
Mi chiesi cosa mi fosse accaduto. 
Il cuore non smetteva di battermi a velocità. Mi sentivo catapultato tra le nuvole. La realtà mi sembrava distorta.
Indebolito da lui, dal suo carma o aura, cercai la mia classe, fino a trovarla. 

Sotto sotto, sperai di finire con quel ragazzo, ma non accade. La mia solita sfiga. 
Joey e Tristan tornarono con qualche cerotto sulla faccia. Notai il sangue dal naso di Joey. 
Loro mi riconobbero e mi ringraziarono per averli difesi e da qui siamo diventati amici usando il gioco di carte:Dual monster. 
Ad un certo punto pensai a quel ragazzo versione me, ma tenera " Quel ragazzo che vi ha menato chi era?" 
Joey disse "Uno stronzo. Non fidarti mai di lui. Ti ruba tutto sotto il naso. " resto affascinato - Altro che Ryo. Questo si che sa il fatto suo.
Tristan chiese "Comunque sei suo fratello? Siete assomiglianti." 
Io dissi "No, io vengo del Egitto. Mi sono ora trasferito. Non conosco quell'orsacchiotto." Era più forte di me. Per me lui era un peluche da farci ogni cosa, sia dolce e perversa 
Joey borbottò "Yami, quello non è un bimbetto. Lui usa la sua dolcezza, ma è un demonio! Ci sono voci che sostengono che sia dotato di poteri sovrannaturali. Non ti spaventa? È un mostro."  Dicano quello che vogliono, ma nessuno è bastardo come Bakura "Il re del mio paese è peggio. " E non accentuo che ha un oggetto del millennio che gli conferisce enormi poteri. "Cosa sapete di questo tipo?" Dovevo conoscerlo. 
"È molto bravo a Dual monster. Ha un sacco di ragazze ed è amico di Seto Kaiba" il fatto che abbia ragazze attorno, mi infastidì.
"Quindi e popolare, ricercato... eh, beh, posso capirlo." esprimo ridendo. 
"Ma che ci vedete in lui?" Solo la dolcezza. 

Decisi di prendere la merenda, ma mi persi e così finì sulla terrazza dove vidi Tea e Yugi soli. 
Io incuriosito mi misi a spiarli ed ad ascoltarli.

"Che cosa devi dirmi? Mi hai praticamente trascinato via da Seto" 
Io guardai Yugi. Aveva la mia voce, ma più acuta e bella -Dio che pasticcino. Come faccio a farmi notare da lui?- pensai, tenendomi distante. 
Stavo letteralmente divorando con gli occhi il corpo esile suo. 
Tutto gli stava divinamente, come la divisa blu elettrico, i suoi polsini a catena, la cintura, il colore bianco latte sulle braccia. Ero follemente attratto. Avrei dato l'anima per poterlo sfiorare
"Ecco, ti ho preparato un dolce." Disse Tea.
"Ma dai? Sai bene che non accetto nessuna." Di ciò ero felice. Si dimostrava anche menefreghista con quella nullità che non comperava la tenerezza di quel fusto.
Tea pero non si arrese e si avvicinò a lui "Ma il mio dolce è dal sapore unico. Dovresti provarlo. " Immaginai un dolce al cioccolato. 
Yugi arrossì. Era semplice. Non sembrava più stronzo -Oh, dolce angelo, guarda me così e vedi che ti faccio. - 
"Beh, se la metti così... forse posso...." 
Lei sorrise e si abbassò per poi dargli un bacio sulle labbra. 
Io mi arrabbiai e mi sentì geloso -Sta alla larga dal mio pasticcino! - Non lo conoscevo, ma sentivo che apparteneva a me. 
Sperai che Yugi la respingesse, invece, dopo lo stupore, corrispose. 
Ci rimasi tanto male. 
Realizzai che in fin dei conti lui ama lei e che io non avrei mai potuto sfiorare il suo cuore come lei. 
Ero geloso ed invidioso.
Mi mossi, ma inciampai sui lacci delle scarpe e così venni scoperto. 

"Ma chi c'è?!" Yugi mi si avvicinò. Indietreggiai. 
Lui mi vide e mi fulminò con lo sguardo "Hai visto tutto?!" Mi chiese. 
Io mi voltai per scappare "Non ho sentito nulla." 
Lui rimase sconcertato che mi prese e mi girò di scatto, per poi spingermi con lui sul muro. "Tu mi copi la capigliatura?!" Era questa la sua preoccupazione
- Non posso crederci mi ha toccato. Sono il ragazzo più felice del mondo. - Lo guardai negli occhi. Non mostravo emozioni e lui sì. Era un libro aperto. Mi accorsi di averlo ferito "No, io sono nato così. " Ed è vero, è impossibile togliere i ciuffi a stella. 
"Non mentire. Hai visto il bacio, vero?!" Anche se era temerario ,io volevo il suo corpo più vicino, quindi lo provocai "Oh, si, tutto... " 
Yugi fece un passo verso di me. Sentivo il suo fiato sulle mie labbra. Volevo baciarlo, ma avevo paura della sua reazione.
I brividi mi scossero ed il cuore impazzì. Mi sarei fatto menare da lui pur di sentirmi così vivo. - Voglio sentirlo oltre...più vicino.- 
Intanto Yugi mi disse "Evita di dirlo ad altri o ti rovino la vita a scuola. O magari ti faccio vivere un incubo, ma senza ritorno."
Non sapevo a cosa si riferisse " Sei tanto ingenuo. "Adoravo la sua ingenuità dipinta nei suoi occhi freddi, viola, come i miei e continuai " Sai, ricevo minacce da un re sempre. Perché dovrei crederti?." Ero sfacciato. 
Lui non poteva avere poteri magici, quindi gli sfiorai il viso.
Se non capiva che ci stavo provando con lui, allora era anche tonto. 
Questi contatti con lui per me erano scariche di adrenalina che mi facevano uscire la strafottenza. "Non parli più?" Chiesi, portando il pollice sotto le sue labbra. Lui stava tremando -Dimmi che lo senti, che senti questo potere di attrazione -
Lui rimase confuso a quello sfioro ed io me ne approfittai "E comunque puoi avere di meglio. In Egitto ci sono ragazze molto più sexy e belle... Perché una simile?" Non so cosa avessi avuto, ma lui non fermo le mie mani, anzi iniziò lui a farmi le stesse mosse. "Non devo tenere conto di nulla a te." accennò ad alzarmi il mento e fissarmi.

I nostri sguardi sembravano la stessa metà: lui grandi ed io piccoli. " Mi assomigli di viso." Un bel particolare che non sottovalutai "Ed abbiamo la voce identica." Dissi, sforzandomi a renderla acuta. Solitamente sarei stato zitto, chiuso, ma con Yugi avevo voglia di far uscire la sua rabbia, perché è così che lui mi avrebbe pensato.
"Già, evidentemente sei così senza orgoglio che non sai crearti una tua identità e copi la mia. " 
Ma io non l'ho copiata. " Guarda che ero in Egitto prima. " 
Lui parve interessato " Ora capisco perché sei color cioccolata." 
So che è un offesa, ma io lo sentì come un complimento " E tu sei color latte." 
L'altro non voleva sembrare debole " Io almeno ho la mia individualità, e comunque il fatto che mi assomigli non ti salva dalla situazione. 
Manterrai il segreto o devo spaventarti?" Il suo pollice sulle mie labbra mi piegarono a lui. 
Mi fecero sognare, eccitare. Quel cioccolatino bianco mi aveva scagliato qualcosa che aveva fatto suonare la mia anima. "Che vuoi farmi?" Sperai toccarmi, abbracciarmi o baciarmi. 
"Certo che sei idiota, ma hai idea di chi sono?" 
Sapevo qualcosa ma non tutto " Di certo non un faraone." 
Lui sembrò incazzarsi " Sono il secondo in classifica al campionato di Dual monster!
Scommetto che da te non esiste." 
Errato, da me è un gioco millenario " Non ci gioco, ma esiste da 5.000 anni. Da quando il faraone senza nome morì,
sigillando così il gioco delle ombre."
L'interesse di Yugi aumentò "Hai detto... come sarebbe a dire?" 
Non andai oltre ".Il tuo segreto lo dirò "
Il come si era staccato da me non lo accettai.
"Ma come ti permetti a disubbidirmi?!" E mi volle picchiare.
Anche se le prendevo, io corsi, ma lui mi inseguì. 
Ero molto agile, veloce, ed avevo le gambe più lunghe. Mi divertì, finché lui non urlò " Ed ora basta, fermati!" 
Il mio corpo si immobilizzò di colpo e lui mi spinse a terra. È stato un attimo, ma non riuscivo più a muovermi -Cosa è stato. C'è Bakura?!" Sono stato spesso soggetto al potere degli oggetti
del millennio.- 
L'altro, intanto si mise sopra di me. Io arrossì di botto. Il suo corpo era magro, aveva dei muscoli...
Il suo abbigliamento scolastico era trasandato. Si notava dalla camicia sbottonata, un pezzo del suo petto. Se lui avesse toccato il mio corpo, sarei finito per avere una erezione visiva e lui avrebbe capito che sono gay. "Yugi, ma che vuoi fare?" 
Lui disse "Ti spacco la faccia! Come ti permetti a dirmi che dirai a tutti di quel bacio. Al contrario di te, ho una reputazione! Non sopporto il come sei scappato!" Mi sentivo sotto un altro incantesimo. Stavolta il mio cuore si sentiva punto da tante stelle di felicità -Cosa mi fa questo pazzo? Mi sento strano. Perché sono felice?! - e lo realizzai io non ero solo innamorato, io ero suo schiavo.

Per evitare che mi spaccasse la faccia gli toccai il petto "S-Scusa... s-starò zitto " e lui di colpo si paralizzò. 
Mi prese la mano e la tolse da lui. Non so cosa gli prese, ma si calmò e poi se ne andò. " Che debole..."
Da quel giorno, per tre anni, sono diventato il gioco di sfogo di Yugi.

Joei mi chiede "Ehi, partitina mentre siamo in viaggio?"
Prendo il mio deck "Si, va bene." 
Mentre mi muovo, scontro Yami che ha un cofanetto in mano.
Lui mi dà dell'idiota. Do uno sguardo alle carte, ma vedo che non è il suo stile, così lo avviso, ma lui mi mette un piede in testa facendomi mangiare l'asfalto. 
Tento di alzare la testa, ma primeggia lui -Accidenti...- Ha forza, del resto è cintura nera di Karate, mentre io no. Sono debole, anche se ne di ho forza fisica, ma non voglio usarla contro di lui. "Non mi pare di averti detto di parlare." I suoi modi mi ricordano Bakura. Mi assale la rabbia, ma sto zitto.. 
Prendo le carte e gliele do. Lui si abbassa e così finalmente ci scontrammo a sguardo. 
Io sono arrabbiato. Sto iniziando a seccarmi che lui mi tratti come se lui fosse un faraone, quando non lo è -Yugi, hai la fortuna che io sono troppo cotto di te per risponderti. Ma dopo tre anni sto iniziando a stancarmi. Sarò anche meno popolare di te, ma non ti permetto di trattarmi da tuo schiavo!- avrei voluto dirlo, ma non mi uscirono le parole. Solo i miei occhi parlavano. 
Lui mi chiamò egiziano, e mi sentì anche offeso. Ma stetti zitto, quindi lui se ne andò mentre io ero infuriato con me stesso.
- Almeno abbiamo avuto un altro contatto.- 
Mi alzo ed abbasso lo sguardo -Ma non è ciò che desidero.- 

Tempo fa mi andava bene, ma ora bramo il suo amore che non giunge -Se solo lui capisse come mi fa stare!- se avessi il gioco delle ombre lo userei, ma io non sono il prescelto.
A dire il vero anche se in Egitto mi chiamo Atem, io sono solo uno schiavo del prossimo. 
Ho sperato di essere la reincarnazione delle ombre. 
Secondo gli scritti, nel anno 2000 nascerà la reincarnazione del gioco delle ombre.
Sono passati 18 anni ed io non ho mai avuto tracce di quel potere che bramo. Se l'avessi avuto il Faraone avrebbe perso il titolo perché secondo gli scritti solo il prescelto sarebbe stato il vero faraone.

La mia divisa è sporca di fango. 
Mi alzo ed entro nel pullman. 
Mi metto vicino a Joey e Tristan.
Intanto vedo Yugi parlare con Seto -Yugi sta sempre con lui. Ma perché?- A volte credo che Yugi voglia essere potente nel mondo.




 

   
 
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