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Autore: Harry Fine    11/11/2018    2 recensioni
Papillon è stato ormai sconfitto da anni. E da altrettanto tempo, Ladybug, Chat noir e gli altri portatori sono scomparsi nel nulla, creando le loro famiglie come persone normali. Ma un'ombra proveniente dal passato si profila nuovamente all'orizzonte. E stavolta, toccherà combattere ad una nuova generazione di portatori.
Saranno in grado di sventare la minaccia?
Genere: Avventura, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Altri, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Daimao ed Honey Bee atterrarono dentro l'appartamento del cinese appena i loro Miraculus esalarono l'ultimo respiro, rilasciando i loro Kwami e facendoli tornare semplicemente Xu e Dalia.
Entrambi erano ancora leggermente euforici. La sensazione del potere di Quei gioielli che scorreva nei loro corpi era ancora presente e meravigliosa proprio come quando si erano trasformati. Immediatamente, però, i due spiritelli si precipitarono verso il loro portatori, risvegliandoli da quei pensieri.

《Siete stata magnifica, mia regina! Avete combattuto quella creatura in modo egregio.》 Si complimentò Pollen, la Kwami dell'ape, un esserino dai grandi occhi blu e il corpo giallo con striature nere.
《È vero. È impressionante che siate riusciti a gestire così bene i poteri dei nostri gioielli in una situazione simile e con così poca esperienza.》 Disse Wayzz, lo spirito della tartaruga, di colore verde e con un guscio più scuro sulla schiena e una voce saggia e pacata.

I due ragazzi, come già detto, erano ancora piuttosto scossi ed eccitati e quelle parole non potevano che fare loro piacere. Insomma… quella giornata era stata decisamente particolare per entrambi. Le loro vite erano state praticamente stravolte!
Oltre ad aver scoperto l'esistenza tutte quelle storie e figure mitiche da Adrien, Marinette e Gabriel, avevano addirittura sperimentato sulla loro pelle l'energia di quei monili miracolosi e li avevano usati per combattere il male! Ed era stato l'evento più fantastico che gli fosse mai accaduto!

Certo, avevano avuto qualche problema quando avevano provato ad usare le loro nuove abilità la prima volta, come dimostrava il naso rosso della ragazzina, regalo delle svariate cadute che aveva fatto mentre tentava di volare, o il buco tra le tegole di una casa lasciato da un atterraggio non esattamente delicato del cinese, ma ne era valsa la pena!
Oltre ad aver ottenuto tutte quelle abilità incredibili, avevano addirittura combattuto da pari con gli eroi di Parigi e avevano distrutto quell'essere insieme a loro! Definire questo un onore sarebbe stato senza dubbio riduttivo, anche se Dalia era ancora poco convinta. 

Era felice di aver salvato la città, i suoi genitori e i suoi fratelli e sicuramente l'energia del suo Miraculus e di Pollen erano state le cose più incredibili che avesse mai sperimentato e le era piaciuto un sacco essere un'eroina, ma era ancora incerta se mantenere l'identità di Honey Bee o meno.
Lei non era coraggiosa o forte come Xu, che aveva capito bene i rischi di quella lotta dopo la spiegazione dei vecchi eroi, ma aveva scelto comunque di combattere per proteggere chi amava, o come Chatte noire e tutti i suoi compagni. 
Loro avevano accettato il loro nuovo ruolo fin da subito a quanto ne sapeva, mentre invece, se fosse stato per lei, non avrebbe nemmeno sfiorato il pettinino che ora brillava tra i suoi capelli. Erano state le parole del suo amico a spingerla a farlo.

Ma era sempre così. Lei doveva sempre essere convinta dagli altri, non era mai capace di agire coraggiosamente di propria volontà. A malapena riusciva a non morire di imbarazzo per tutta la pelle lasciata scoperta dai vestiti della sua trasformazione, figurarsi se sarebbe riuscita a combattere costantemente per la sorte di Parigi!

La Kwami gialla notò l'espressione della sua portatrice e si avvicinò a lei. 《Non si preoccupi mia regina. Nessuno all'inizio è pronto ad una simile missione. Io ho assistito grandi uomini e grandi donne nel passato e mai nessuno di loro accettò con leggerezza questo difficile compito. Ma alla fine loro hanno fatto grandi cose e lei non sarà da meno.》
《Ne sei davvero sicura Pollen? Perché io sono sicura che chiunque sarebbe più adatto di me ad aiutarti.》 Disse lei con fare sconsolato, prendendo il Miraculus dell'ape e osservandolo brillare tra le sue dita.

《Voi siete l'unica e sola regina che potrò servire in questo tempo. E lo farò con sommo piacere, poiché siete voi quella giusta. Come ho già detto, molti furono i miei sovrani in passato. E lei è degna esattamente quanto loro. Ma alla fine la scelta spetterà solo a voi e io mi adeguerò ai suoi desideri.》 Rispose lei con un inchino, mentre Xu e Wayzz si avvicinavano.
《Io a dire il vero penso che tu dovresti tenerlo, Dalia. Sei stata veramente ammirevole e coraggiosa. Non credo che molti avrebbero fatto come te. Hai accettato questi poteri anche se avevi paura e hai combattuto al nostro fianco. Sei perfetta per questo ruolo.》 Intervenne il cinese con la sua solita calma.
《Ed è per questo che Adrien e Marinette hanno affidato a te il Miraculus dell'ape. Sei tu la giusta prescelta per questa generazione, esattamente come lo sono Xu e tutti gli altri portatori.》 Terminò il Kwami verde.

La ragazzina sorrise in modo timido. Le parole del suo amico erano sempre così gentili per lei e tutti gli altri,  esattamente come lo sguardo paziente e convinto dei due Kwami. Erano come un'iniezione di coraggio. La fecero sentire potente, in grado di combattere fino alla fine, anche solo per un attimo.

Il pettinino dell'ape scintillava ancora nella sua mano e sapeva bene che in quel momento avrebbe dovuto scegliere. Tenerlo significava combattere per chissà quanto contro mostri e quel fantomatico nemico di cui ancora non conosceva niente, ma lasciarlo voleva dire perdere tutte quelle possibilità da eroina. 
Lo scontro era stato terribile, ma comunque l'aveva fatta sentire viva. Aveva posseduto dei superpoteri, aveva protetto Parigi, aveva conosciuto di persona gli altri eroi e soprattutto aveva incontrato Pollen.
Già voleva bene a quella creaturina tanto gentile e servizievole nei suoi confronti e ora i suoi occhioni blu la stavano guardando con troppa aspettativa per venir delusi. Perciò, pose finalmente da parte i dubbi. Anche lei alla fine era stufa di essere una codarda, dunque infilò di nuovo il pettinino tra i suoi capelli.
La Kwami gialla sorrise immediatamente raggiante, strusciandosi contro la sua guancia in un moto di euforia per quella sua scelta affermativa, esattamente come Xu e Wayzz.

Anche lo spiritello verde, osservando quello spettacolo, doveva definire molto fortunata quella nuova generazione. I nuovi portatori erano tutti diversi e tutti con i propri difetti, ma erano perfetti per il ruolo, ne era certo. Aveva visto pochi come loro, erano anime rare, come lo erano stati il suo vecchio amico Fu e Carapace, il suo precedente portatore, e soprattutto come Cheng Lu.
Una fitta dolorosa colpì il suo petto pensando a lui. Era stato uno dei suoi più cari amici, un esemplare di rispetto encomiabile, nonché l'unico suo protetto che avesse mai perso la vita. 

Era sicuro che sarebbe andato molto d'accordo con Xu e avrebbe concordato che solo lui e i suoi compagni avrebbero potuto distruggere il loro più potente nemico. Lo stesso che aveva preso la sua vita, insieme a quelle dei protetti di Duusu e Trixx. 

Un essere di una malvagità enorme insomma, che aveva tolto tutto a quelli che aveva amato prima. Ma lui e Pollen ne erano certi. Xu e Dalia avrebbero avuto una parte importante nella sua disfatta.
Il suo nuovo custode dopotutto sembrava una persona veramente perfetta per possedere i suoi poteri. La determinazione nel voler proteggere, la saggezza e una buona dose di testardaggine erano caratteristiche ideali. Solo che in quel momento il cinese sembrava distratto. 

Anche se stava ancora rassicurando Dalia con i suoi incoraggiamenti, i suoi occhi scuri erano pieni di pensieri riguardanti tutt'altro argomento. E questo era proprio la creatura a cui aveva pensato poco prima il suo Kwami.
Aveva provato a capire meglio cosa o chi fosse il loro nemico, ma quello era l'unico argomento di cui tutti, sia umani che Kwami, si erano rifiutati di parlargli. 
“Lo scoprirete a tempo debito" avevano detto e basta, ma questo lo preoccupava ancora di più. Perché anche lui aveva paura, esattamente come Dalia. 

Attorno a lui e ai suoi amici stavano succedendo troppe cose strane per poter essere coincidenze. I sogni di Emma, gli attacchi diretti a lui e Jules, il fatto che fossero tutti presenti al primo attacco. 
In qualche modo sentiva che in quella storia c'erano tutti dentro fino al collo e che il loro Nemico non avrebbe esitato a ricorrere a mezzi terribili pur di raggiungere il suo scopo e prendersi i loro gioielli. 
Lui non era neanche nato ai tempi d'oro di Ladybug e Chat noir, ma sapeva che gli akumatizzati di Papillon non avevano mai fatto veramente del male ad una persona. Erano pericolosi, certo, e a volte avevano inflitto gravi danni, ma non avevano mai ferito gravemente o ucciso qualcuno. 

Invece il loro Nemico e le sue creature sembravano essere di altro avviso. Le cicatrici sulla sua gamba e i lunghi tagli che aveva visto sulla schiena di Kitsune ne erano la conferma.
E pensare all'eroe volpe non lo aiutò a tranquillizzarsi. Lui era arrivato appena in tempo per vederlo impattare contro le guglie di Notre Dame e scivolare a terra. Era stata una visione spaventosa e che si sbagliasse oppure no sulla sua identità, pregava che stesse bene. 
Era stato ferito in modo non indifferente, aveva visto chiaramente il dolore sul suo volto quando aveva spiccato il volo per l'ennesima volta, se ne era reso conto. E quella che aveva sentito quando lo aveva realizzato non era stata una bella sensazione.

Kitsune lo aveva salvato da quel mostro serpente, esattamente come Chatte noire e Coleoptere, quindi era loro debitore, e doveva ripagarli in qualche modo per ciò che avevano fatto per lui e la famiglia di Davide. Avrebbe dovuto cercare di proteggerli tutti ora che ne aveva la possibilità, il suo Miraculus aveva proprio quello scopo!
Ma non era riuscito a raggiungerlo in tempo per impedirgli di schiantarsi, era riuscito a parare il colpo seguente per un pelo, e adesso lui non poteva che sperare che il suo salvatore guarisse presto.

Ma non era così, almeno non proprio. Infatti, appena Davide era ritornato a casa, si era rinchiuso nel bagno di camera sua, cercando di bloccare la fuoriuscita di sangue dai lunghi tagli sotto lo sguardo preoccupato di Trixx.
Lo spiritello aveva afferrato le bende e il disinfettante appena la loro trasformazione si era sciolta, precipitandosi ad aiutare il suo partner. Fortunatamente le ferite Non erano profonde come sembravano, ma comunque sanguinavano abbastanza da far preoccupare entrambi.

《Davide… come ti senti?》 Domandò il Kwami della volpe mentre stringeva le bende con cura.
Era stata una battaglia dura e temeva che il ragazzo avesse subito troppi colpi, specialmente con quel volo contro le guglie della cattedrale, ma l'italiano sorrise. Aveva la faccia pallida ed imperlata di sudore e la schiena bruciava per il disinfettante, ma non era niente di troppo grave, per il momento. 
Tutto quello che voleva era evitare di far preoccupare ancora di più sua madre. La loro relazione era diventata più fredda dopo tutta la storia di suo padre e lei sembrava sentirsi veramente molto in colpa per questo. 

Le volte in cui lo aveva abbracciato e gli aveva chiesto scusa per tutto subito dopo tutto quel disastro erano state le uniche occasioni in cui l'avesse mai vista piangere e far cadere la sua solita maschera forte. Era solo di recente che le cose avevano iniziato a tornare come prima, quindi non voleva aggiungere altro stress a quello che la donna già aveva.
Quindi semplicemente continuò a dire di stare bene e si stese nel letto. Si sentiva di colpo molto stanco e voleva riposare, persino il dolore sembrava sfumare sempre di più. Aveva ancora moltissime cose a cui pensare… ma tutto il suo corpo era esausto. 

Voleva scoprire chi accidenti era il loro nemico, perché volesse i loro Miraculus, chi si nascondesse dietro le maschere dei suoi compagni e soprattutto a chi appartenessero quegli occhi scuri che lo avevano guardato in modo tanto intenso. Gli davano delle sensazioni troppo familiari perché potesse essere una semplice coincidenza, ma in quel momento la sua mente non poteva più concentrarsi.
Nonostante il dolore fisico, si addormentò pacificamente nel suo letto dopo neanche dieci minuti, mentre Trixx, con un sospiro, portava la coperta sopra di lui e si appollaiava sulla testiera per vegliarlo un po'.

Il kwami era ancora molto preoccupato. Per essere uno che odiava le bugie, Davide era bravissimo a ingannare se stesso. Cercava di essere forte e di affrontare al meglio la loro missione, e ci stava riuscendo benissimo, ma era stanco, si vedeva. Quei costanti combattimenti lo stavano sfiancando e forse era proprio questo il piano del loro nemico.

Era sempre stato intelligente. Troppo intelligente. E da quando era diventato quella… cosa sembrava esserlo diventato anche di più. Era come una serpe, nascosta e pronta a mordere. E stava diventando più potente, lo aveva dimostrato quella creatura che aveva inviato. Aveva intenzione di attaccare senza pietà. E i portatori erano il suo bersaglio.
Sapeva bene che anche Tikki, Plagg e tutti gli altri suoi fratelli lo avevano capito bene, ma se per esempio Paon e Mariposa erano in grado di intuire i piani del loro nemico anche grazie alla guida di Duusu e Nooroo e pensare ad una contromossa… Davide e i suoi compagni non lo erano!

Non potevano lasciare che anche i loro custodi odierni finissero come Yue e i suoi compagni. Doveva parlare con gli altri Kwami e i gran guardiani al più presto!
Infatti, dopo aver lanciato un ultimo sguardo al ragazzo addormentato, volò fuori dalla finestra, seguendo rapidamente le scie di energia dei suoi fratelli. Sapeva che era proibito quello che voleva fare, ma non aveva scelta.

Quelli come lui potevano individuarsi in occasioni speciali, per esempio dopo un uso molto intenso dei loro poteri, e fortunatamente lo scontro che avevano da poco concluso era stato uno di quei casi.
Non ci mise molto a trovare Tikki e Plagg, dopotutto erano i più potenti tra tutti loro, e anche Duusu e Nooroo. Non era stato in grado di individuare Wayzz e Pollen, ma doveva accontentarsi.
Si mostrò rapidamente a tutti loro e, quando1 capirono che la situazione era molto seria, si radunarono tutti su un tetto, cercando di non dare nell'occhio e di non svegliare i loro protettori.

《Per quale motivo ci hai chiamato, Trixx? La mia signora non ama che io mi allontani ed in realtà sarebbe proibito farlo.》 Disse il Kwami viola.
《Lo so. Ma avevo bisogno di parlarvi. Lui è diventato molto più forte in questi mesi, ve ne siete accorti vero?》

《Certo che si. Ma che possiamo fare? I nostri custodi non sono ancora pronti a sentire tutta la storia e noi non possiamo arrischiarci ad intervenire.》 Commentò lo spirito blu.
《Io personalmente sono stufo di tutti questi segreti. Non abbiamo mai rimandato così per raccontare quello che è successo! Se soltanto Adrien non me lo avesse chiesto, avrei già detto tutto alla mia portatrice.》 Ribatté Plagg.

《E sarebbe stata una buona idea?》 Chiese Nooroo. 
《Stanno brancolando tutti nel buio! Non hanno idea di chi combattono o del perché e noi siamo qui a discuterne pensando che sia troppo presto. E Lui ci gode pure!》

《Ma come potremmo raccontare una cosa simile a questi ragazzi? Sono ancora troppo giovani come portatori.》 Mormorò Tikki.
《Marinette e tutti gli altri erano poco più grandi di loro quando lo hanno affrontato!》 Si intromise Trixx.

《Ma loro già si conoscevano senza maschera e ne erano al corrente, inoltre combattevano il male da anni e avevano più esperienza.》 Rispose Duusu.
《Ma adesso la situazione è diversa! Trixx ha ragione. Lo abbiamo affrontato già altre quattro volte attraverso i secoli e posso ben dirlo, questa è la peggiore! È diventato ancora più potente di prima, quasi come quando possedeva il Miraculus. E noi dobbiamo difendere i nostri compagni umani.》 Rispose Plagg.

《Ma…》 Provò nuovamente a replicare lo spirito del pavone, ma venne interrotto dal Kwami nero.
《Hai seriamente intenzione di correre il rischio che succeda a loro ciò che è successo a Yue e gli altri?》 Domandò con baldanza, chiedendo il suo supporto a Tikki con lo sguardo.

Lei aveva vissuto estremamente male quella storia dopo tutto quello che era successo alle sue protette coinvolte in quella guerra secolare. Aveva visto due do loro cadere e questo l'aveva profondamente scossa. Infatti, lei annuì in accordo con lui.
《Hai ragione anche tu Plagg, ma non possiamo comportarci come bulldozer proprio adesso. Aspettiamo che tutta questa situazione trovi un equilibrio prima di parlare. Ormai anche Wayzz e Pollen hanno trovato un portatore e la situazione è più che mai simile a quella delle altre volte. Non manca molto perché arrivi il momento giusto. Intanto, difendiamo i nostri partner e impediamo che tutto finisca in tragedia un'altra volta.》 Disse in tono grave, mentre gli altri Kwami annuivano titubanti e volavano via.

La Kwami rossa osservò anche lo spirito del gatto nero allontanarsi in fretta e sospirò. Lei non aveva avuto una bella esperienza, non dopo la morte di due delle sue portatrici nell'arco di pochi secoli, ma senza dubbio era lui quello che ci stava peggio.
Infatti, appena l'esserino nero ebbe attraversato la finestra della camera di Emma, si accoccolò accanto a lei sul cuscino, sperando sinceramente che anche quella volta quella storia finisse bene, e si addormentò come un sasso.

Solo che quel sonno profondo fu interrotto bruscamente varie ore dopo, quando la ragazza spostò brutalmente le coperte, facendolo ruzzolare giù.
《Ma che cosa…!?》 Provò a dire, prima di essere travolto dalla mora, che lo strinse forte al petto con un sorriso smagliante
《PLAGG! Non hai idea di quanto sia felice! Questa sera finalmente avrò un appuntamento con Coleoptere. Capisci? Quel gentilissimo schianto di Coleoptere! Sono troppo emozionata!》 Urlò la ragazza, per poi precipitarsi di sotto a fare colazione con un Kwami traumatizzato nascosto nel pigiama.

Emma sembrava seriamente al settimo cielo, come gli altri componenti della famiglia Agreste poterono constatare, e rimase di ottimo umore per tutta la mattina. Anzi, era molto più pimpante del solito.
Passò tutta la giornata a prepararsi e fantasticare su quella serata. Era la prima volta che lei e Coleoptere si vedevano senza l'ingombro del loro dovere da eroi. Niente città da salvare, niente mostri da distruggere, niente pericoli da affrontare. Solo loro due da soli con la loro cena. E quindi era assolutamente sicura che sarebbe andato tutto bene! Neanche le prese in giro di Plagg su quanto fosse smielata l'avrebbero convinta del contrario.

E quando finalmente venne la sera, se possibile lei era ancora più felice. Il suo cuore batteva con tantissima forza per l'emozione, mentre attendeva impaziente nei suoi panni di eroina sopra un tetto che l'altro eroe la raggiungesse.

Aveva trascorso svariate ore a preparare tutto l'occorrente per renderlo un appuntamento perfetto per lui in base a quelle poche informazioni che gli aveva dato sul suo conto! Quindi sperava davvero molto che gli piacesse.
Inoltre, grazie ai suoi poteri di Chatte noire aveva portato il tavolo, l'occorrente per apparecchiarlo e le sedie sul luogo prestabilito, insieme ad un altro paio di cosucce per creare un'atmosfera assolutamente magica sotto le stelle di Parigi.

Poi, con l'aiuto di suo nonno Tom, si era procurata i dolci migliori che si potessero trovare in tutta la città, insieme anche ad un assortimento di piatti squisiti cucinati dal cuoco del suo altro nonno.
Insomma, tutto quanto era perfetto, mancava soltanto l'ospite d'onore. E quando finalmente il sole iniziò a tramontare, la ragazza sentì dei passi leggeri dietro di lei.
Si voltò verso la figura vestita di rosso e nero che osservava rapita tutto quello che aveva preparato e sorrise nuovamente piena di energia. 
《Benvenuto, mio Signore.》 Disse con una riverenza spiritosa.
   
 
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