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Autore: terryoscar    12/11/2018    7 recensioni
Autrici: Aizram e Terryoscar
“ Avventura sulle Alpi” nasce per caso.
Aizram ed io ci siamo conosciute grazie alla mia prima pubblicazione: ” Oscar storia di un grande amore.”
“Dopo averla portata a termine, Aizram mi ha contattata, chiedendomi di scrivere un’altra storia ma allegra e divertente riguardo ai nostri personaggi preferiti: Oscar e André.
Inizialmente le ho detto che non sapevo nemmeno cosa scrivere, e lei mi ha suggerito di fargli fare un bel viaggio verso le Alpi.
I primi tre capitoli li ho scritti da sola, prendendo spunto i suggerimenti di Aizram ma poi, grazie alla tecnologia di cui usufruiamo abbiamo scritto i capitoli successivi in tempo reale: tramite skipe.
Quindi questa storia è scritta a quattro mani da Terry e Aizram. Si sa due cervelli funzionano meglio di uno!
E così nasce “Avventura sulle Alpi!”
Qui avremo il generale che tenterà di convincere sua figlia a sposarsi, perché a suo dire ormai incontrollabile da quando frequenta i Soldati della Guardia e sopratutto pretenderà da lei un erede a cui tramandare il titolo nobiliare. Naturalmente Oscar di sposarsi non ne vorrà sapere, quindi si scontrerà con suo padre, e non solo con lui ….
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Generale Jarjayes, Madame Jarjayes, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'IO SONO IL GENERALE JARJAYES'
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La sfida  
 
 
 
In questi giorni ho visto mia figlia Joséphine fremere, sono sicuro che prima o poi si ribellerà alla situazione e assillerà suo marito, ma prima che incominci a crearmi altri problemi debbo assolutamente rimediare, fermarla! Non posso permettere che si comporti ancora come una ragazzina incosciente e che metta a rischio l’intera missione, solo per dare sfogo ai suoi impulsi.
 
 
 
 
 
 
Siamo partiti di buon’ora, con le solite disposizioni: Andrè a cassetta, io al suo fianco, le mie sorelle in carrozza e gli altri a cavallo. Dopo una breve sosta per il pranzo, in cui mio padre si è prodigato in attenzioni eccessive, cuscini, cibo, acqua….. - è asfissiante….quasi quasi lo preferivo quando mi sgridava per qualche malefatta – raggiungiamo un piccolo gruppo di case, attorniate da campi coltivati e animali.
Siamo nei pressi di una fattoria, mio padre arresta il suo cavallo, scende e ci dice: “Aspettate un attimo, devo parlare con il fattore.”
 
 
“Oscar, tu sai perché tuo padre si è fermato qui?”
“Non ne ho idea Andrè …. Guarda, ho l’impressione che stia contrattando.”
“Oscar … ma ……. ha comprato tre muli, ma a cosa possono servire?”
“Non ne ho la più pallida idea …!”
 
Vedo mio padre avvicinarsi, gli domando: “Ma Padre, perché avete acquistato i muli, a cosa ci servono?”
“Oscar, dimentichi che dobbiamo fare un lungo percorso in salita, e la carrozza è carica, se dovessimo avere dei problemi, dovremmo dividere il carico e mettere le tue sorelle sui muli, che in montagna sono più sicuri e tranquilli dei cavalli.”
 
 
“Marianne cosa succede, perché ci siamo fermati?”
“Non ne ho idea Joséphine!”
“Sai che faccio sorella? Scendo, vedo cosa succede e mi sgranchisco un po’ le gambe! …. Ohi che male! .. Tante ore seduta in carrozza, non ne posso proprio più!”
 
Scendo dalla carrozza, mi avvicino a mio padre e gli dico: “Padre cosa succede, perché ci siamo fermati, possiamo forse riposarci un poco? … Padre, ma vedo che avete comprato dei muli, ma a cosa Vi servono?”
“Joséphine figliola, poco fa mi hai fatto intendere che sei stanca, vero?”
“Si Padre, è così, non ne posso più! ..  Tutto questo tempo in carrozza è così stancante!”
“Hai ragione figlia mia,tante ore seduta, volevo dire ….. viaggiare in carrozza può diventare molto faticoso,non ti puoi mai sgranchire le gambe, povera figliola, sai cosa ha pensato tuo padre?!”
“Dite pure Padre, se avete una buona idea per rendermi il viaggio più agevole, ve ne sarò riconoscente.”
“Era ciò che volevo sentirti dire …………. La Salle …”
“Sissignore …”
“Sella Cèsar.”
“Agli ordini Signore!”
 
Guardo il mio Andrè, e mormoro: “Cosa? Il mio cavallo! … Ma …… No un momento Padre, Joséphine non può montare sul mio César!”
“Non vedo perché tua sorella non lo debba montare!Saprà pure andare a cavallo, così non si annoierà stando in carrozza!”
“Ma Padre,Cèsar … è il cavallo di un …. soldato, non può essere montato da chiunque, e Voi lo sapete!È un animale tranquillo, ma solo con chi conosce. Lo sapete bene, visto che me lo avete regalato Voi!”
“Quante storie Oscar, non vorrai farmi intendere che sei gelosa del tuo animale!”
“Io …. veramente … Padre non mi sembra il caso, ecco!”
Sento Joséphine ribattere: “Ma Padre, va bene che viaggiare in carrozza è faticoso, ma addirittura che io debba andare a cavallo mi sembra davvero esagerato!”
“Io Joséphine non lo trovo esagerato, anzi credo che sia un’ottima soluzione a tutti i tuoi problemi.Farai un poco di movimento, starai all’aria aperta e ti distrarrai!”
 
 
 
Non è possibile, ma il vecchio pazzo cosa si è messo in testa? … Madame Joséphine deve cavalcare il cavallo del Comandante? Secondo me, il vecchio è davvero impazzito! Quell’animale non si lascia avvicinare da nessuno, vuole solo il diavolo biondo e Andrè! Che fatica nelle stalle della caserma convincerlo a farsi strigliare! È uguale alla sua proprietaria! Un animale indomabile!
 
 
 
“Padre, César non può essere cavalcato da chiunque, diventa irrequieto se viene montato da altri!E poi lo sapete, è un cavallo difficile e diffidente. Con me e con Andrè è mansueto, ma con gli altri, molto meno”
“Oscar, secondo me, stai davvero esagerando! Non vuoi che tua sorella ci monti sopra, non è vero?”
“Io … io … No! .. Non è così Vi sbagliate!”
 
Sento mia sorella ribattere: “Un momento Oscar, nostro padre ha ragione, tu non vuoi che io mi avvicini al tuo cavallo, vero?”
Scendo dalla cassetta, raggiungo mia sorella e mio padre, ribatto: “Non è così Joséphine, e per dimostrartelo, ti do la mia approvazione … su avanti … monta …. Ma vedi di aggrapparti saldamente alla criniera di César, non vorrei che cadessi!E poi non dire che non ti avevo avvisata!”
“Oscar, sei davvero impossibile! … Ti dimostrerò che sono capace di cavalcare il tuo cavallo, cosa credi, di essere l’unica a saperci andare?Guarda che anche io so andare a cavallo!”
“Sorella hai frainteso, non ho detto che non sai andare a cavallo, ma che César non te lo permetterà!”
 
Guardo mia moglie, non è per nulla contenta di lasciare César a sua sorella, peraltro sono convinto che Joséphine non sappia montare come un uomo! Oscar si sta arrabbiando, sta cedendo solo per ripicca, sa benissimo che César non si farà comandare da sua sorella, e lo sa anche il Generale.
 
 
Vedo avanzare verso di me Charles che mi dice: “Ti prego cara, lascia stare, non l’hai sentita Oscar, il cavallo potrebbe diventare nervoso ….”
“Charles, mi credi un’incapace vero?”
“Ma no cara, io non voglio che tu cada da cavallo …”
“Basta Charles, ho deciso che monterò questo animale e lo farò!Che a lui piaccia o meno!”
Guardo mia moglie, ha un’aria combattiva e capricciosa, temo che si pentirà!
 
 
Vedo Oscar sorridere all’affermazione di sua sorella. Montare César “che lui lo voglia o no”…..è impossibile! Temo che ci sarà parecchio da ridere! Meglio però che scenda anche io da cassetta, non vorrei che mia cognata si facesse male davvero, conosco Cèsar, lo accudisco da sempre, so che riconosce solo Oscar come padrona, la scaraventerà giù dalla sella. Non capisco perché al Generale è venuta un’idea tanto bizzarra, ma va a capire! Avrà qualcosa in mente, quell’uomo è uno stratega nato.
 
 
Assisto alla scena, sono perplesso, come può madame Josèphine, montare il cavallo di Madamigella Oscar? .. Impossibile, quel cavallo è come la sua padrona: indomabile! ….. Però … non posso fare almeno di guardarla, il mio Comandante è sempre più bella! … Forse sarà quell’aria dolce che trapela dal suo sguardo ….. è innamorata .. forse è ….. la … maternità ….! - Penso con rammarico.
 
 
 
Vedo mia cognata cercare di salire in groppa a César, ad aiutarla c’è Gerard, mi avvicino e dico al mio amico: “Scusami Gerard, se non ti dispiace, l’aiuto io …”
“Tranquillo Andrè, forse è meglio, dato che tu conosci il cavallo del Comandante meglio di chiunque altro!”
 
Mi avvicino ad Andrè e gli dico: “Aspetta amico, da solo non puoi farcela, Madame Joséphine non è allenata con il cavallo del Comandante!”
“Grazie Alain! … Su dammi una mano.”
 
 
 
Oscar mi si avvicina e mi dice: “Fa attenzione Andrè.”
“Tranquilla Oscar … immagino che tu abbia ricordato l’episodio della nostra Regina, vero?”
“Si Andrè, è così, ed è per questo che sono preoccupata.”
“Allontanati Oscar, non vorrei che il cavallo si imbizzarrisse, e ti facesse male.”
“Va bene Andrè ……. ”
 
Mia moglie si allontana, e Joséphine mi chiede: “Andrè, di quale episodio parlavi con mia sorella?”
“Vedi Joséphine, prima che Maria Antonietta diventasse Regina, si incaponì di montare a cavallo, senza le dovute conoscenze …”
“Cosa vorresti dire Andrè, che sono una donna capricciosa?”
“Non ho detto questo Joséphine, è solo che in quell’occasione, sia Oscar che io rischiammo le nostre vite per un capriccio!”
“Andrè, io voglio solo montare a cavallo, non voglio certo che qualcuno si faccia del male!”
“Lo spero Joséphine, ma anche la Principessa disse la stessa cosa! …..”
 
 
 
Le parole del …. Marito attendente di Madamigella Oscar mi ha riportato indietro nel tempo … a quando eravamo ragazzi e lei …… Dio com’era bella! … Com’è bella! ……
 
 
 
“Joséphine, prima di salire, ti avverto che César non è un cavallo facile!”
“Andrè smettila! Sono capacissima di montarlo!”
“Come vuoi, ma non dire che non ti ho avvertita.”
 
L’atteggiamento di mia sorella mi stupisce, sorrido beffarda e ribatto: “Andrè, lasciala fare, tanto lo capirà da sola!”
 
 
“Certo che monto il tuo cavallo, ti dimostrerò che ne sono capace!”
“Prego sorella, è tutto tuo! … Dai Andrè, Alain sbrigatevi, che non abbiamo tempo da perdere!”
“Si Oscar ……..”
 
 
L’attendente è sempre così servile con il mio Comandante, certo ..altrimenti non l’avrebbe sposato!!
 
 
 
“Joséphine, metti il piede nella staffa, appoggia le mani sulla sella e datti lo slancio per salire su!”
“Andrè so come si monta … ma da sola non ci riesco …… è ….. troppo alto ….e poi….la sella…..non è all’amazzone!”
 
 
Lo sapevo ….. era impossibile che riuscisse a salirci sopra da sola, certo che bisogna darle una mano, e il babbeo del Marchese non si rende conto che sua moglie ha bisogno di una spinta per salirci …. Ma, non vorrei che lo facesse Andrè, perchè poi il Comandante potrebbe arrabbiarsi con lui, e gli farebbe passare un brutto quarto d’ora, meglio che ci pensi io!
Sorrido, e dico: “Andrè, tu pensa a tenere buono César, ed io darò una mano a madame Joséphine a salire.”
 
Sinceramente sono un poco imbarazzato, Alain dovrà aiutare Joséphine a salire, ma possibile che Charles non si faccia avanti? Ma se ne rende conto? .. Mah!!
 
Sento Alain dire: “Madame, mi permettete di aiutarVi?”
“Certo Alain, fa pure!….”
 
Non me lo faccio ripetere ancora, con una spinta le mie mani sollevano il fondo schiena della Marchese e, in pochi istanti, madame è in groppa all’animale.
 
“Grazie Alain!”
“Ma Vi pare Marchesa, per così poco!”
 
Anche se Andrè tiene le briglie del cavallo, non mi allontano, voglio assicurarmi che non le succeda nulla.
 
 
Dannazione! .. Il soldato Sassoin ha sollevato mia moglie per il fondo schiena, la cosa mi ha dato veramente fastidio! .. E’ vero che non mi sono fatto avanti, ma sono stato preso alla sprovvista. Non mi piace, credo che al soldato abbia fatto piacere toccare mia moglie!
 
 
Mi allontano ancora dal mio César, non vorrei che non riconoscendomi scalciasse, e mi colpisse. Lo conosco, non appena capirà che non sono io si ribellerà.Anzi, sono sicura che ha già capito che in sella non c’è una brava cavallerizza, ma una donna capricciosa. Mi fa così pena, il mio povero César!
 
Vedo mia sorella mettere il piede nella staffa, e si mette a cavalcioni sul mio cavallo …. Ancora non l’ha riconosciuta, è tranquillo ….
 
 
“Visto Andrè?! E pensare che sia tu che Oscar, eravate preoccupati! .. A questo punto, non so se le vostre preoccupazioni fossero per me o per il cavallo! ….”
 
Andrè porge le briglie a Joséphine, lei le prende, si sistema, batte i talloni sull’animale, ma niente. César non si muove. Prova ancora, da un leggero colpo con il fondo delle briglie sulla spalla dell’animale, ma ancora nulla. César non vuole muoversi!
Joséphine insiste, ma non ottiene nulla! César rimane immobile … Joséphine continua, un colpo di talloni ed uno con le briglie, ma nulla.
Sorrido compiaciuta, almeno non l’ha buttata a terra!
 
“Andrè cosa gli prende, perché non cammina? Forse è malato o che?!”
 
Infastidita rispondo mia sorella: “César sta benissimo, è solo che si rifiuta di eseguire i tuoi ordini!”
“Non è possibile!!”
 
Chiamo il mio César, mi guarda, mi riconosce, nitrisce e mi si avvicina, mi volto e lui appoggia il muso alla mia spalla, cammino e mi segue! Mia sorella è sempre più arrabbiata! César ubbidisce solo a me o ad Andrè, è inutile! Si farebbe montare da mio padre, che è un ottimo cavaliere. Ma da nessun altro!
 
Vedo mio padre sorridere e interviene: “Joséphine, a quanto pare il cavallo è più testardo di te! E’ meglio che scendi, non vorrei davvero che il cavallo si imbizzarrisse !”
Andrè si avvicina, prendo le briglie di César, gli accarezzo il muso mentre mio marito aiuta Joséphine a scendere da cavallo.
 
Sentiamo la voce di mio padre: “Ho io la soluzione per farti viaggiare senza …. farti stancare troppo in carrozza …”
“A si quale? Sentiamo?”
“Il tuo viaggio proseguirà cavalcando uno di questi tre muli! .. Avanti scegline uno …”
“COSA?!! Io su un mulo? .. Ma non ci penso nemmeno! .. Voglio un cavallo, non un mulo!”
“Joséphine, non è il caso di fare i capricci, i nostri cavalli non ti riconoscerebbero come loro padrona, sono dei soldati anche loro! .. Quindi tu cavalcherai un mulo, guarda, abbiamo anche la sella da amazzone … cavalcherai sul lato e non a cavalcioni!”
“Ma Padre …”
“Adesso basta Joséphine, ci hai fatto perdere fin troppo tempo! … Su avanti sbrigati!!! Oppure temi di fare una magra figura?”
“Co cosa? Ma Padre, quando volete sapete essere davvero impossibile!”
“E ALLORA SBRIGATI JOSÉPHINE!! NON FARCI PERDERE ALTRO TEMPO!”
 
 
Charles, mi si avvicina e mi dice: “Allora cara, cosa decidi di fare, vuoi continuare a viaggiare in carrozza o ….”
“Non ci penso nemmeno Charles, non lo vedi? Mio padre mi sta sfidando, ed io certo non mi tiro indietro!”
“Ne sei sicura Joséphine?”
“Certo, e adesso lasciami salire su  … questo animale!”
 
 
 
Sono soddisfatto, ho ottenuto ciò che volevo: mia figlia ha preso tutto questo come una sfida, così almeno si stancherà tutto il giorno in groppa al mulo, e stasera dormirà senza creare alcun problema, soprattutto a quel povero babbeo di marito che si ritrova. Però che pena mi fanno i miei generi nelle mani delle mie figlie!
 
 
 
 
Mi avvicino al mio Cèsar, l’accarezzo, lo rassicuro, sussurro: “Tranquillo va tutto bene …”
Guardo Andrè, sorrido maliziosa…..
 
Oscar ha una strana luce negli occhi, ne sta pensando una, come quando eravamo piccoli….ma….no….la vedo mettere il piede in una staffa, le mani appoggiate alla sella e con la sua innata eleganza è in groppa a César!
“Oscar, per favore, non è il caso”
“Su Andrè, lo vedi, César ha bisogno di distrarsi, lo avete fatto innervosire! Tanto siamo in salita, andremo comunque piano…..”
 
Sento l’urlo di mio padre: “OSCAR! SCENDI IMMEDIATAMENTE DA CAVALLO! TU NON PUOI, NON FA BENE AL MIO NIPOTINO! CERTE COSE NON SONO ADATTE AD UNA DONNA IN GRAVIDANZA! SCENDI!”
“Non ci penso nemmeno, è solo colpa Vostra se César è nervoso, ha bisogno di me, ed io di lui!”
Batto i talloni sul ventre del mio cavallo e parto ad un lento passo, tutta sorridente!
“Alain, mi dai il cambio a cassetta? È meglio se sto a fianco di mia moglie!”
Corro verso Oscar, la chiamo: “Oscar aspettami, vengo con te! Fammi salire!”
Mi fermo, guardo Andrè “E va bene, sali con me, ma guarda che tengo io le briglie di César!”
“Come vuoi, amore mio, come vuoi”, la guardo, è sorridente, felice.
Oscar mi lascia libera una staffa, metto un piede e salgo dietro a mia moglie, passo le mani attorno alla sua vita e le rendo la staffa.
“Andiamo!”
Chiudo gli occhi, sento i capelli della mia dolcissima Oscar solleticarmi le narici, sento il suo profumo. La stringo, faccio aderire il mio petto alla sua schiena, avvicino il mio viso al suo collo, le sussurro appena: “Sei bellissima, ti amo Oscar, ti amo….anche se sei la solita peste!”.
Sento le mani di Andrè cingermi la vita, appoggiandone una sul mio ventre, sento il calore del suo corpo, il soffio della sua voce mi provoca un brivido lungo la schiena, le sue parole dolci….abbiamo cavalcato assieme altre volte, ma mai è stato così! Mi sento persa, smarrita nel suo soffio, sicura nel suo abbraccio. Protetta. Mi chiedo come ho fatto tutti questi anni a non capire quanto sia importante per me il mio Andrè. MIO.
 
Guardo mia figlia e mio genero, due incoscienti. Vorrà dire che viaggeremo con calma, solo per fare contenta questa figlia così…così….ah…non so neppure io come definirla! Certo, è uguale a me…… Guardo Andrè, stringe Oscar a se, con fare protettivo, le sussurra qualcosa all’orecchio, Oscar arrossisce, sorride…..come sono teneri! Però se non si danno una calmata esplodo! Andrè! E tieni quelle mani a posto!
 
 
 
 
 
E’ notte, abbiamo montate le tende.
Mio padre ha deciso che il primo turno di guardia lo faranno Alain, Girodelle, Gerard e Louis.
Andrè ed io entriamo in tenda, prendo posto nel mio giaciglio quando sento la voce di mio padre fuori la tenda.
 
“Andrè, hai portato i cuscini per mia figlia?”
 
 
Sono costernata, guardo mio marito che esce dalla tenda, sento che risponde: “Sissignore, li ho portati in tenda!”
“Quanti ne hai presi?”
“Ehmm .. tre, ne ho presi tre.”
“Andrè, sicuro che a mia figlia bastino?”
“Sissignore state tranquillo! .. Mi ha detto che sono più che sufficienti.”
“Ne sei sicuro Andrè?”
“Ma certo Signore!”
“Andrè assicurati che ne metta uno sotto le gambe, sai, Marguerite, quando aspettava le mie figlie, ne metteva sempre uno, perché le si gonfiavano le gambe.”
“TranquillizzateVi Signore, ad Oscar non si gonfiano le gambe, anzi, ho l’impressione che sia diventata una gazzella, è ancora più dinamica di prima!”
“Davvero Andrè? Allora è tutto a posto? Mia figlia deve avere tutte le comodità che questo viaggio possa offrire!”
“Sissignore, non preoccupateVi, Oscar sta bene, forse più di me!”
“C’è poco da scherzare Andrè! Mia figlia è incinta, ha bisogno di tante attenzioni, e tu le devi dare qualsiasi cosa che lei voglia! …. Andrè, a proposito, cerca di non farle commettere degli spropositi, sappi che ho fremuto, quando l’ho vista sul cavallo, mi sono rassicurato solamente perché ci sei salito tu! ……. Ehmm… Senti figliolo … a proposito … io ….”
“Cosa c’è Generale?”
“Ecco …. Vieni con me, ho da dirti qualcosa!”
 
 
Sento che vanno via. Sono sicura che mio padre abbia allontanato Andrè dalla tenda, per assicurarsi che io non li senta.
 
 
“Cosa c’è Signore, perché mi avete portato qui?”
“Un minuto soltanto Andrè e poi ti lascio andare! .. Ascolta, è da stamattina all’alba che siamo in viaggio, giusto?”
“Sissignore …”
“Dunque … vedi ….. immagino che mia figlia sia molto stanca, e quindi … Senti Andrè, non giacere con lei, lasciala dormire. Non vorrei che si stancasse ancora di più, e accadesse qualcosa al bambino!”
Sorrido appena alle parole del Generale, lui mi osserva accigliato, e continua: “Non c’è nulla da ridere Andrè! Tu forse non lo sai, ma una donna incinta ha bisogno di riposo, tanto riposo, e mia figlia, disgraziatamente, sta affrontando un viaggio lungo e faticoso, quindi, ti ordino di astenerti Andrè, mi sono spiegato? Oscar deve riposare il più possibile, spero che tu abbia inteso!”
“Certo che si Generale! ……. Se me lo permettete, io veramente lo so già!”
“Meglio così figliolo! .. So che tieni a lei, che la ami. Ora mi sento più tranquillo!”
“Grazie Signore!”
“Andrè figliolo, hai preso un cuscino per te? .. Anche tu hai bisogno di riposare bene, ci aspettano delle giornate faticose, dobbiamo essere vigili e quindi dormire bene.”
“Sissignore, non soltanto ne ho preso uno anch’io, ma anche tutti gli altri.”
“Bene, mi fa piacere, vuol dire che almeno sono serviti a qualcosa! .. Va, figliolo va, riposa che tra poche ore, tocca a te il prossimo turno di guardia!E assicurati che mia figlia non abbia bisogno di altro, mi raccomando Andrè…..”
“Buonanotte Signore.”
“Buonanotte Andrè!”
Lascio il Generale, sorridendo tra me e me! Ma che discorsi che fa! Non so fino a quando Oscar riuscirà a sopportare le sue intromissioni, riesce a rendere faticoso anche un gesto semplice. E poi con questa idea fissa del “giacere – non giacere” con mia moglie! In tenda poi! Ma figuriamoci!!!
 
 
 
“Charles, Charles, ti prego non addormentarti!”
“Ti prego Joséphine, lasciami tranquillo, sono stanco!”
“Charles, anch’io sono stanca, però, io uno sforzo lo farei ben volentieri per te! … Su dai .. ti prego Charles!”
“Joséphine, possibile che tu non sia distrutta dopo aver viaggiato quasi tutto il giorno sul mulo?”
“Certo che lo sono Charles! Se lo vuoi sapere, ho tutto il fondo schiena dolorante, ma uno sforzo per te lo faccio ben volentieri!”
Sono coricato di spalle, mi giro verso mia moglie e le dico: “A proposito del tuo ….. fondo schiena, Joséphine, sappi che mi ha dato immensamente fastidio che Sassoin te lo abbia toccato!”
“Ma Charles … cosa dici?”
“Hai capito benissimo Joséphine!! … Sassoin ha dovuto sollevarti per farti salire sul cavallo, e ti ha toccato. Sappi che a me ha dato molto ma molto fastidio!”
“Charles! … Ma ti sei per caso ammattito? Alain mi ha aiutata a salire sul cavallo, come poteva fare se non sollevandomi! … E poi, non mi ha aiutato nemmeno Andrè, per questo lo ha fatto Alain.”
“Joséphine, sono sicuro che Sassoi si sia fatto avanti, per non mettere in imbarazzo Andrè e tua sorella, e ribadisco che a me ha dato davvero fastidio! .. Spero che tu non faccia altri capricci come quelli di stamattina!”
“Ascolta Charles, invece di roderti l’anima, potevi venire ad aiutarmi, perché non lo hai fatto?”
“Perché è successo talmente velocemente che io …. Io ….”
“Lo vedi? E poi, cosa poteva dire Alain? “ Marchese prego, non rimanete lì imbambolato, aiutate Vostra moglie a salire!”…. Doveva dirti questo Alain?”
“Joséphine, non è il caso di fare dell’ironia! .. Intanto ti ha toccata e a me non è piaciuto per niente! .. Come non mi piace che tu lo chiami per nome!”
“Oh questa si che è bella!! .. Adesso fai anche una scenata di gelosia? Ma dico Charles, ti ho mai dato modo di essere geloso? Lo sai che sono tutta per te, e te lo dimostro tutte le sere, a qualsiasi ora!Anche adesso, ma sei tu che non vuoi e stai cercando una scusa!!”
“Non è questo il punto Joséphine, so che sei un’ottima moglie, ma, a me,da fastidio che chiami per nome quel soldato e che ….. ti abbia toccato il sedere, ecco!!”
“Non è possibile!!”
“E’ possibilissimo invece, e adesso scusami, voglio dormire che tra non molto toccherà a me il turno di guardia!”
“NOO!!! …. Mio padre ci sta distruggendo!”
“Cosa centra adesso il Generale?”
“Lui c’entra eccome! .. Mio padre c’entra sempre! Se siamo in questa situazione è tutta colpa sua!”
“Joséphine smettila, voglio dormire!”
“Io invece ti voglio!”
“Ma tu non sei stanca?”
“Certo che lo so, lo vedi? Sono più resistente di te!”
“No è vero Joséphine, tu dormirai fino all’alba, io invece, tra poco, dovrò montare di guardia, questa è la differenza tra me e te! …..”
“Charles …..”
“Joséphine, ancora una parola, e vado a dormire insieme a quel … Sassoin! Scegli tu!”
“Uffa!! E va bene! .. Se proprio non ce la fai, dormi pure, ma sappi che quando vuoi, sai essere odioso!”
“Grazie mogliettina, buona notte!!”
 
 
Vedo mio marito rigirarsi dall’altra parte. Maledizione, anche se sono stanca e dolorante, avrei voluto stare con lui! ….. Charles, vedrai, domani sera stanco o no, dovrai accontentarmi!
 
 
 
 
Vedo Andrè alzare la tenda, entra e prende posto accanto a me.
 
 
“Andrè cosa ti ha detto mio padre, perché non ha voluto che io non ascoltassi?”
“Come? … Ma Oscar ….”
“Mio padre ti ha allontanato di proposito, per fare in modo che io non sentissi, cosa aveva da dirti?”
“Ma nulla Oscar, abbiamo discusso della missione e nient’altro.”
“Non ti credo Andrè, se fosse stato così non avrebbe avuto alcun motivo di portarti via!”
“Ascolta Oscar, è inutile che tu voglia sapere cose che non esistono.Io e tuo padre abbiamo parlato della missione e basta!”
“E va bene Andrè, non vuoi dirmelo, non fa nulla, tanto prima o poi lo scoprirò! … Buona notte Andrè!”
“Ehi cosa fai? Ti sei arrabbiata e ……. mi dai anche le spalle?”
“Ti sbagli marito mio, non sono arrabbiata, voglio solo dormire!”
“Madame Grandièr, anche se desiderate dormire, da quando in qua, ci addormentiamo senza darci prima un bacio?! ….. Su vieni qui …. Non tenermi il broncio, lo sai …... non mi piace, e non voglio litigare con te, sopratutto se c’è di mezzo tuo padre! …. Su dai … sto aspettando ….”
 
Sento la mano di Andrè, posarsi delicatamente sulla spalla, mi giro verso di lui, lo guardo accigliato, ma quando i miei occhi vedono i suoi, sento la rabbia svanire, abbasso le mie difese, tiro su la mano, gli accarezzo le gote, lo abbraccio, e mi abbandono a lui …….
Ci perdiamo in un lungo bacio appassionato
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Mi lascio cullare dal calore del corpo di Andrè, sento le sue mani sulla mia schiena, stringermi a se con dolcezza, le sue labbra sulla mia pelle, il suo respiro, il suo profumo. Mi lascio andare, e piano mi addormento felice, tra le braccia dell’uomo che amo, da sempre.
Oscar si è addormenta, finalmente tranquilla, troppo stanca per discutere, arresa al mio abbraccio. La guardo, mi perdo con lo sguardo sul suo viso, sento il suo corpo stretto contro il mio. Oscar era il mio sogno, finalmente è anche la mia realtà. Ancora faccio fatica a credere che sia tutto vero, ogni mattina mi sveglio e mi assicuro di averla tra le mie braccia, ed ora avremo anche un figlio….questo fiero soldato che stringo a me diventerà madre, di nostro figlio.
 
 
 
 
 
“Non ne posso più Marianne! .. Sono ben cinque giorni che viaggiamo senza fermarci, abbiamo appena sostato una sola notte a Chambery, ed eravamo talmente stanchi che la notte mi è sembrata passare velocemente, insomma un vero e proprio incubo!”
“Joséphine, nostro padre ci aveva avvertite che non sarebbe stato facile, e come se non bastasse, vedi che percorso disagevole che stiamo affrontando per raggiungere Grenoble!”
“Marianne, siamo in salita, anche i cavalli hanno rallentato, e stando a ciò che ci ha detto nostra sorella Oscar, le temperature saranno sempre più insidiose, come se non facesse già abbastanza freddo la notte! ………… Marianne … ed io che pensavo che il nostro sarebbe stato un viaggio romantico, invece ……. Pensa che sono ben sei giorni che io e Charles non combiniamo nulla!”
“Ma come Joséphine, nemmeno quando ci siamo fermati nella locanda di Chambery?”
“Nemmeno lì Marianne! … Il mio Charles, si è addormentato come un sasso, non appena ha toccato il letto! .. Pensa, io speravo che mi accontentasse, ma nulla. Non ho fatto nemmeno in tempo a mettermi la camicia che l’ho sentito russare, io l’ho toccato, chiamato, ma è stato tutto inutile! … Ha soltanto farfugliato: Joséphine ti prego lasciami dormire, sono stanco!” Capito Marianne? E questa è tutta colpa di nostro padre!”
“Nostro padre, cosa c’entra adesso nostro padre?!!”
“Come cosa c’entra? E’ tutta colpa sua! Lo mette di guardia, e quando non lo è, viaggiamo. Insomma, io non vedo mio marito da ben sei giorni, capisci? Sei lunghi giorni, non ne posso più!”
“Su dai Joséphine, non è la fine del mondo, e poi quando pernotteremo a Grenoble, potrai rifarti.”
“Tu credi? Secondo me è improbabile! … Non l’hai guardato il mio povero Charles?!! E’ sempre stanco, e poi è anche dimagrito!”
“Joséphine, anche Louis è stanco, ma non per questo dobbiamo incolpare nostro padre, stiamo affrontando un viaggio molto faticoso, ormai non possiamo più tornare indietro!”
“Lo so Marianne …. Però …. Mi manca mio marito!!”
“Joséphine …..”
“Si Marianne?!”
“Però non hai fatto parola della tua esperienza circa le giornate in sella al mulo ih ih ih!”
“Ridi pure Marianne,! .. Intanto non gliel’ho data vinta a nostro padre! …. Secondo te non l’avevo capito che la sua era una sfida? Ebbene, io l’ho accettata, e ho vinto! … Non importa che la sera ero tutta indolenzita, e talmente stanca da non combinare nulla con mio marito! ….”
“Ma come, non hai detto poco fa, che chi era stanco era Charles?”
“ …. Si .. si .. anche lui … però, se io avessi voluto, stanco o non stanco, mi avrebbe fatta felice.”
“Quindi, lo ammetti?!! Quella stanca sei tu non lui ah ah ah ah … Se tu credi di aver prevalso su nostro padre, ti sbagli di grosso Joséphine ah ah ah …. Una volta tanto, è stato lui ad avere la meglio ah ah ah ah …..!”
 
 
 
Palazzo Jarjeyas
 
 
 
Sono nel salone in compagnia dei miei nipoti, i figli di Joséphine e Marianne, quando vedo arrivare Nanny in tutta fretta, e mi dice: “Madame Marguerite …. Guardate quante lettere!”
“Augustin ha scritto?”
“Non solo Augustin ha scritto, ma anche Andrè, Oscar, Joséphine e Marianne!”
“Davvero nonna? Dateci la lettera di nostra madre, vogliamo leggerla!”
“Ecco a voi …..  tenete ragazzi!”
 
“Su dai Mattew, apri, vogliamo sapere cosa scrive nostra madre!”
 
“Madame Marguerite, c’è una lettera per Sabrina, è di quel furfante di Alain, vado a portargliela immediatamente e poi leggero quella di Andrè! …… Spero che stiano tutti bene! … Arrivo dopo … vado da Sabrina ….”
 
 
Con le mani tiro su le gonne, e salgo goffamente la scalinata, in tutta fretta percorro il corridoio, sono dietro la porta della camera di Sabrina … un tocco in tutta fretta ed entro senza aspettare.
 
 
Vedo Nanny entrare, è raggiante, appena entra mi dice: “Sabrina figliola, guarda cosa ti ho portato, è una lettera di tuo marito!!”
“Davvero Nanny!! Una lettera di Alain?”
“Si ragazza mia, tutti hanno mandato una lettera, anche il mio caro Andrè! … Tieni piccola, questa è di quel ragazzaccio di tuo marito!”
“Grazie Nanny, l’apro immediatamente!”
“Ti lascio, cosi potrai leggerla in tutta tranquillità! … Io vado in camera mia a leggere la lettera di Andrè, a dopo piccola!”
“Grazie Nanny!”
 
 
Vedo Nanny entusiasta uscire in tutta fretta dalla mia stanza. Rimango sola, non sono più nella pelle … Come sono felice! …. Vedo la sua grafia sulla busta, che emozione, Alain .. chissà cosa mi ha scritto! … Mi siedo, tiro fuori il foglio dalla busta, comincio a leggere …………………………
 
Stringo a me il foglio, la poso sul petto, mi accarezzo il ventre, continuo  a leggere …….
Sorrido per le parole di Alain, mormoro: “  E così amore mio, le figlie del Generale sono tali e quali al loro padre?! Povero caro, chissà come ti faranno impazzire! …..  Oh amore mio, anche tu mi manchi … mi manchi tanto, spero davvero che tu arrivi per la nascita di nostro figlio!”
 
 
 
 
 
Seduta sul sofà del salone, apro la lettera del mio amato Augustin, leggo ………
 
 
 
Abbazia di Cluny, 23 luglio 1788
 
Mia adorata Marguerite,
sono un padre finalmente felice! Si, Oscar è in attesa di un figlio! …….
 
“Figlio? Oscar avrà un figlio? O mio Dio che bella notizia che mi ha dato il mio Augustin!! ….. Oh bambina mia, diventerai madre che gioia! … Figlia cara …
 
 
Mi passo le dita sulle gote, sono emozionata … Oscar, l’ex Colonnello delle Guardie Reali … madre .. che emozione che mi dai figlia mia! .. Sono felice! Provo la stessa immensa gioia che mi ha dato la mia Luisa, dopo dieci anni! …………. Continuo a leggere asciugandomi ancora gli occhi.
 
 
Del nostro nipotino, l’erede del casato! Che gioia che provo, mia amata. Questa notizia mi ha reso immensamente felice. Erano mesi che attendevo, trepidante, che quei due finalmente provvedessero a generare il mio nipotino. Spero che sia maschio, ovviamente! E se sarà bello come la nostra piccola Oscar, sarà perfetto. Certo, sarebbe meglio se avesse un temperamento più quieto, simile al padre.
Ti ricordi quanti guai ha combinato quella monella? Non stava ferma un attimo! Oh certo, irreprensibile in pubblico, ma sappiamo bene dai racconti di Nanny che era una vera peste! E trascinava nei suoi guai il povero Andrè, che già allora pagava per le marachelle di nostra figlia.
I furti di biscotti, marmellata e cioccolata. E le indigestioni! Credono che io non sappia nulla. Credono, loro. Ma io e te sappiamo tutto, tutti i guai che hanno fatto. Si, spero proprio che il mio piccolo erede sia più tranquillo.
Che poi, questi due, di guai ne combinano ancora adesso!
Sai cara, ci hanno messo ben due giorni per informarmi della gravidanza! Due giorni! E quel genero degenere, vorrebbe fare bere del vino alla mia piccola figliola! Un incosciente, ecco cos’è! La lascia persino impugnare il fucile! E pensare che credevamo di avere scelto tanto bene….Andrè è troppo accondiscendente! Ma adesso ci penserò io a lei!
Solo viaggi in carrozza, anzi, rallenteremo il ritmo per assicurarci che Oscar abbia il giusto riposo. Riempirò la carrozza di cuscini, per farla viaggiare comoda. Cercherò di fermarci il più possibile in locande, con comodi giacigli, per la mia adorata figliola.
Provvederò io a lei, visto che il marito non è in grado di occuparsi degnamente della piccola. La proteggerò, le impedirò di commettere sciocchezze! Niente armi…..le requisirò la spada…..e anche César!
 
 
 
“Oh Augustin caro! Sei sempre tanto apprensivo ….. Quanto desideri questo bambino! ….. Spero solo che tu non esageri!”
 
 
E poi deve mangiare! La nostra figliola mangia troppo poco. Ha sempre mangiato poco, ma adesso deve provvedere al mio piccolo nipotino! Vuole la carne? Ci penso Io! Pesce? Nessun problema! Stufato, frutta, dolci, mi chieda qualsiasi cosa, che provvederò io a procurargliela!
Obbligherò tutti i miei uomini a cercare qualsiasi cosa di cui ella necessiti! Non sono mica generale per niente!

Tanto sono stato assente durante le tue gravidanze, tanto sarò presente, ed assillante, con la nostra piccola creatura!
Lo so cara, obbietterai che il viaggio così sarà più impegnativo…forse dovrei lasciarla ad aspettarci…ma no, da sola no. E farla tornare a Parigi, vorrebbe dire mandare con lei almeno due uomini, per la sua sicurezza. No, da buon stratega so che sarebbe una decisione infausta. E poi, io voglio stare con lei! Con lui, con il mio piccolo François!
E Andrè, non pensi di poterla ancora sfiorare! Non vorrei mai che certe….come dire….attività, arrecassero danni al mio nipotino! Eh, no! Oscar deve stare tranquilla ed a riposo!
 
 
“Co .. COSA??!! Ma Augustin sei impazzito?!! ……….”
 
 
Quasi quasi, dividerò la tenda con loro, così mi assicurerò che dormano tranquilli….si, anche la stanza nelle locande! Certo, così potrò occuparmi della mia adorata figliola!
 
 
 
“Augustinnn questo è troppo!! .. Oh Signore, sono sicura che li esaspererà!”
 
 
 
 
Ah, Marguerite! Sono felice, anzi molto di più! Avremo un erede! Un piccolo Jarjayes!!!!
 
Marguérite, mi manchi! Sai, l’altra notte ti ho sognata! Un sogno bellissimo! In un letto nuovo….
A tale proposito, mi raccomando! Nuovo! Intonso, candido…solo nostro! Oh….non vedo l’ora di inaugurarlo, questo nuovo talamo!
Mi manca tutto di te!
 
 
“Augustin, non pensi ad altro e poi ti lamenti di Joséphine!”
 
 
 
In compenso, Joséphine è di una sfrontatezza assurda! Pensa che l’altra notte alloggiavamo in una taverna, e lei era nella stanza a fianco della mia …. mia, dividevo la stanza con il soldato Soisson …. insomma, non ci ha fatto dormire! Una cosa …..poveretto Charles!!! Al mattino, aveva un’aria assonnata e sfatta! Insomma, nostra figlia è ingestibile!
Almeno Marianne è più normale. Una figlia su tre, almeno tra quelle che stanno viaggiando, è normale. Una sola! Ma cosa ho fatto io per meritarmi un tale castigo? Me lo sai spiegare?
Sei figlie femmine, sei! Una più tremenda dell’altra!
Ah …..se per lo meno una di loro ti assomigliasse!
 
 
 
“Per fortuna che mio marito ammette che nessuna di loro è docile! …. Mi fa piacere che riconosca in loro, la tempra dei Jarjayes!”
 
 
 
Mia amata, mai come ora avrei bisogno di te, della tua voce, della tua pacatezza, della tua saggezza …..e si, lo ammetto, delle tue mani, leggere, del tuo sorriso, dei tuoi baci ………
Scrivimi, mia amata! Sarà per me fonte di gioia trovare una tua missiva una volta giunti nelle nostre terre d’oltralpe.
Con affetto e devozione
                                                                                               Augustin
 
 
“Non voglio nemmeno immaginare cosa starà accadendo!...... Augustin soffocherà la povera Oscar, anche se le mie speranze sono vane, spero che non arrivino agli estremi, conosco mio marito, e conosco mia figlia Oscar …… e che dire di Joséphine? …… Spero che il loro viaggio vada a buon fine, non voglio nemmeno pensare a un eventuale attacco da parte dei ribelli. Povera figlia mia, anche se è un soldato, è pur sempre una donna incinta, e poi Joséphine .. Marianne … Signore ti prego, assisti le mie figlie in questo momento tanto difficile! .. Seppure sono delle Jarjayes, rimangono pur sempre delle donne!”
 
Questa lettera è della mia Oscar, mia figlia che mi scrive che strano! … So che lei non predilige scrivere, eppure l’ha fatto ancora una volta! …. Apro .. voglio leggere ……..
 
 
“MADAME MARGUERITEEE ……”                          
“Nanny, l’hai saputo? Te lo ha scritto Andrè, non è vero?”
“Si si Madame Marguerite, Oscar e Andrè avranno un bambino! Un bambino!!  Oh Dio come sono felice!!”
“Si Nanny, avranno un bambino ……”
“Madame, cos’è quella faccia? Sembrate preoccupata!”
“Certo che lo sono Nanny, dimentichi che Oscar è incinta, e sta affrontando un viaggio tanto faticoso! ….. Nanny, mia figlia avrà bisogno di tante cure, ed io non le posso stare accanto…..”
“Ma c’è Andrè con lei …”
“E Augustin,Nanny .. Augustin!”
“Cosa volete dire Madame?”
“Temo che la possa esasperare con le sue attenzioni …”
“Vi capisco Madame, conoscendo Augustin, comprendo le vostre preoccupazioni, se ripenso a quando erano fidanzati … non ha fatto altro che spiarli e rendere loro la vita impossibile, per non parlare della prima notte di nozze, era dietro alla porta a spiarli! … Meglio non pensarci, altrimenti …… Madame,per il momento non pensiamo ad Augustin, ma ai ragazzi! .. Dobbiamo pensare immediatamente a commissionare al falegname una culla e poi il corredino, lo prepariamo rosa, azzurro o bianco?”
“Ih ih Nanny … se  Augustin fosse stato qui con noi avrebbe strillato: “Che discorsi Nanny, deve essere azzurro. Rigorosamente azzurro!” …… Nanny, ricordi?! Ogni qualvolta che aspettavo le mie figlie, faceva recapitare da Madame Beltrin il corredino azzurro! I cassetti sono ancora pieni, mai tirati tutti fuori, pensa che alcuni vestitini li hanno usati le mie figlie per i miei nipoti! … Abbiamo un’infinità di abiti di quel colore, direi di orientarci sul bianco e …. Sul rosa! …. Rosa …. Nanny ti immagini se fosse una bambina?”
“E allora? Sarebbe bellissima!! Chissà a chi somiglierà se ad Oscar o al mio Andrè?”
“A chiunque assomiglierà sono sicura che sarà bellissima la mia nipotina! …. Però Augustin … come la prenderebbe se fosse una femminuccia!!”
“Madame, se solo Augustin proverà a fare le stesse scenate che ha fatto quando sono nate le sue figlie, allora vuol dire che mi munirò di mattarello e lo rincorrerò dietro, come quando era bambino! .. E poi vedremo se si metterà a strepitare come un ossesso! … Ma vedo che stavate leggendo la lettera di Oscar!”
“L’ho appena aperta Nanny, non l’ho ancora letta.”
“Allora Vi lascio Madame … a dopo!”
 
“A dopo Nanny!”
 
 
Abbazia di Cluny, 24 luglio 1788
 
Mia cara Madre,
vi scrivo queste righe mentre cerco di fare ordine nei miei pensieri. Oh, Madre, ho una tale confusione, gioia mista ad ansia e paura. Eppure, so mettere al loro posto i miei soldati senza problemi, so affrontare imboscate ed attacchi, duelli…..ma ora, è tutto così confuso.
I miei pensieri, scorrono veloci senza seguire un filo logico, un’accozzaglia di sensazioni che si sovrappongono, le une alle altre. Dubbi e paure, ma anche alcune certezze!
Cosa mi aspetta? Come affronterò i prossimi mesi. Si, sarà una sfida. Piegherò questo mio corpo al mio volere, ancora una volta. Affronterò questa battaglia, con logica e strategia. Lucidità, per vincere un duello ci vuole lucidità e sangue freddo.
Per fortuna, mi avete convinta a parlare con il dottore Lassonne, prima della partenza …… si, credo che ormai abbiate capito, quello che non riesco a scrivere perché troppo grande per me.
Dopo giorni in cui, in effetti, mi sentivo uno straccio, Andrè mi ha convinta a chiedere aiuto ad un medico, nel primo villaggio in cui ci siamo fermati. Certo, il libro che mi ha lasciato da leggere Lassonne è molto utile, e già avevo capito ….. Madre, diventerò madre. E Andrè padre. Oh, lui sarà un padre stupendo, tanto quanto è un marito stupendo.
Ma io, io non riesco ad accettare i limiti che questa condizione di attesa comporta. Niente cavalcate, niente duelli, niente armi. Cibi sani, in quantità! Io che ho sempre mangiato pochissimo. Niente alcool, vino, liquori ….. solo cioccolata!
E poi, cosa mi accadrà?! Lassonne mi ha detto di fare attenzione, man mano diventerò sempre meno agile …. e sul libro …. oh Madre, c’è scritto che diventerò enorme! Io ricordo le gravidanze della nostra Regina, con tutto il rispetto, ma sembrava una palla con un grosso fiocco. Io non voglio diventare così! Ho paura ….. paura di non sapermi accettare …..
Lo sapete, in tutti questi anni ho piegato il mio corpo al mio volere, questo corpo di donna è diventato più forte di quello di molti uomini. Con le armi, non mi ha mai battuta nessuno. Ed anche nella lotta, posso cavarmela. Ho fatto di tutto per essere forte, veloce, agile. Ed ora, cosa mi aspetta? E dopo? Tornerò come prima? Non potrei mai sopportare di essere debole, di avere bisogno di aiuto.
E poi il parto! Ricordo ancora le grida della Regina! Santo cielo, come si può sopportare tutto ciò? Voi come avete fatto?!!
 
Per fortuna c’è Andrè. Mi basta guardare i suoi occhi, per calmarmi e ritrovare la serenità. Andrè mi ha detto che affronteremo tutto assieme …… che sarà sempre al mio fianco! Sono quasi 30 anni che dividiamo i nostri giorni …. è un uomo eccezionale. Lo amo, Madre. So di avervelo già scritto, nello scorso viaggio.
E credetemi, non è il viaggio a preoccuparmi, ma il dovermi adattare a tutto ciò. Non fraintendetemi, sono felice di questa gravidanza. E non vedo l’ora di stringere tra le mie braccia il mio cucciolo. Maschio o femmina, per me non fa alcuna differenza ……. anzi, se fosse una bimba sarei felicissima, uguale a suo padre, al mio Andrè!
Scrivetemi, madre. Mandatemi i Vostri consigli, ne ho davvero bisogno.
 
 
“Povera figlia mia, quanti timori! … Perché questa missione? …. Mia figlia lontana da casa … lontana da sua madre, so che in questo momento ha bisogno di sostegno, per fortuna che con lei ci sono le sue sorelle, almeno potranno consigliarla e starle vicine, spero! ….”
 
E poi, mio Padre! È impazzito per la gioia! Dovreste vederlo, ha voluto brindare con tutti, è riuscito a rovesciarsi il vino sui calzoni.
 
 
 
“Ih ihih .. Augustin ..  immagino la tua faccia e i pantaloni bagnati!”
 
Ma, perdonatemi, è davvero soffocante! Non posso fare nulla, assolutamente nulla! Secondo lui, io dovrei solo mangiare e dormire, dormire e mangiare. E pretende che Andrè non dorma con me! Oh, ma deve servirmi in ogni modo! Guai a lui, se non mi vizia!
Vuole che sia comoda, pensate che voleva comprare una poltrona! Per fortuna, non l’ha trovata. In compenso, mi ha comprato ben 10 cuscini …. ma cosa me ne faccio?!!!
Io non sono ammalata, non riesco a convincere di ciò mio Padre. Pretende di sapere tutto, lui …. ma ditemi, con Voi come si è comportato? È assillante, petulante, ossessivo, onnipresente! Ho paura che voglia dormire con me e Andrè …. è diventato peggio rispetto alla prima missione.
 
 
 
“Santo cielo Austin!! Guai a te se farai una cosa simile! Saprei come punirti, altro che inaugurare il letto nuovo!”
 
 
Non scambiatemi per una figlia ingrata, ma c’è un limite a tutto, anche alla mia pazienza e tolleranza!
Madre, non posso cavalcare, io che adoro il mio César! Obbligata a viaggiare in carrozza. Per il momento ho raggiunto un compromesso accettabile: viaggio a cassetta con Andrè. Ma mi manca l’odore dei cavalli, il vento nei capelli, la sensazione di libertà! Oggi non ho resistito, ho fatto una passeggiata a cavallo, con Andrè al mio fianco. Siamo andati al passo, non ho ecceduto né corso inutili rischi.
Poi abbiamo festeggiato il nostro primo mese di matrimonio. Andrè è così adorabile! Dolce, premuroso, attento. Adesso ancora più di prima.
Ma per festeggiare degnamente la ricorrenza, ho aggiunto un bel allenamento con la spada! Andrè non era assolutamente d’accordo con me, così è finito a terra, in una pozza di fango! Povero amore mio! Ma si è vendicato….mi ha trascinata a terra, e ci siamo divertiti come quando eravamo ragazzi!
 
 
“Ah ah ah ah … Non cambierete mai!”
 
 
 
Sapete Madre, mi sembra di essere ringiovanita! Ho ritrovato la voglia di ridere! Mi sento leggera e felice, come quando ero piccola!
Ora vi lascio, è notte e domani all’alba lasceremo l’abbazia di Cluny.
Fatemi avere Vostre notizie presso la nostra residenza di Collegno.
La vostra devota figlia,
                                                                                              Oscar Françoise
 
 
 
“Figlia cara, come vorrei essere lì con te!”
 
“Madre, ho sentito dai nipoti, che sono arrivate notizie da mio padre e gli altri! Madre cosa Vi succede, perché quella faccia, è successo qualcosa?”
“Luisa, tua sorella Oscar avrà un bambino!”
“Davvero madre?”
“Si Luisa, un bambino!”
“E’ una bella notizia perché quella faccia?”
“E’ per tuo padre, temo che possa renderle la vita impossibile!” …
“Madre, tranquillizzateVi, anche se sappiamo come è fatto mio padre, sappiamo come è fatta anche mia sorella, sa come mettere tutti  al loro posto.”
“Luisa cara, ma non avresti dovuto alzarti dal letto, lo sai! Il Dottore Lassonne ha detto …”
“Ma se fosse per il dottor Lassonne non dovrei nemmeno respirare. Io non posso starmene a letto tutto il giorno, ho bisogno anche di camminare un po’.”
“Hai ragione cara, però cerca di non affaticarti!”
“Madre avete visto Maxim?”
“E’ nello studio, a sbrigare delle pratiche, riguardo ai suoi affari.”
“Allora preferisco non disturbarlo, farò un giro per il giardino, a dopo Madre!”
“Va pure cara, ma non ti stancare.”
 
 
Vedo Madame Marguerite seduta sul sofà del salotto, mi avvicino.
 
“Buongiorno Madame!”
“Buongiorno Sabrina, cara che gioia, abbiamo ricevuto notizie! .. Tutto bene, tuo marito?”
“Si Madame ….. Madame, Alain mi dice di scrivergli, però non mi ha detto dove fargli recapitare le lettere, Voi forse sapete se si fermeranno in qualche luogo per un po’ di tempo?”
“Evidentemente tuo marito non ci ha pensato cara, ma vedi si fermeranno per almeno una settimana nella nostra Contea di Collegno, quindi possiamo tranquillamente mandare lì la nostra corrispondenza.”
“Madame, immagino che anche Voi scriverete al padrone?”
“Certo Sabrina.”
“Allora Madame, se non Vi dispiace, quando farete recapitare la Vostra corrispondenza, dareste anche la mia?!”
“Ma si certo Sabrina, le manderemo tutte insieme, credo che anche i ragazzi scriveranno ai loro genitori.”
“Grazie Madame!”
“Ti pare cara! ….. Sabrina come ti senti?”
“Bene Madame, ormai le nausee sono passate da un pezzo, comincio ad avvertire il ventre gonfio.”
“Mi pare ovvio, come mia figlia Luisa, ormai sei nel quarto mese! …”
“Si Madame, l’arrivo è previsto prima di Natale, come sono impaziente! …. Come non vedo l’ora che Alain ritorni da me.”
“Come ti capisco Sabrina, siete appena sposati ……. Anch’io vorrei tanto che le mie figlie fossero qui … soprattutto per Oscar, sono così in ansia per lei!”
“Scusatemi se mi permetto, Madame Oscar sta bene?”
“Si Sabrina … almeno credo che stia bene, come qualsiasi altra donna incinta!”
“Volete dire …… Madame Oscar aspetta un bambino?”
“Si Sabrina, aspetta un bambino.”
“Oh che bella notizia!! .. Ma Voi siete preoccupata Madame!”
“Certo che lo sono, come potrei non esserlo, con mia figlia incita che sta attraversando le Alpi …”
“Avete ragione Madame, ma non preoccupateVi, con lei c’è suo marito, e tutti gli altri faranno in modo che non le manchi nulla!”
“Lo so, ma è sempre lontana da casa! . Povera figlia mia!”
 
 
 
 
 
 
A Spasso nel tempo ----- “ Tra due fuochi”
Protagonisti: Gen. Augustin Reynier François de Jarjayes, il Conte e la Contessa di Swimmila, Australia7, Gino Ciro.
Le Autrici: Aizram  e Terry
 
 
 
Generale:“Ranc …. Phuff …. Non ce la faccio più!”
Contessa Swimmila: “Mio Sfortunato amico, cosa Vi prende, perché tanto affanno?”
Generale: “Contessa, perdonatemi, ma non lo vedete? I motivi sono due: il caldo torrido di questo splendido paese, e infine sono al braccio di Madamigella squinternata!”
Australia7:“Ehi vecchiaccio scimunito, ma come ti salta in testa di offendermi qui al mio braccio? Lo sai che se voglio faccio una sola mossa di Karate e ti blocco a me per sempre?”
Generale: “Santo cielo, donzella, come siete nervosetta! Su coraggio che io scherzavo!”
 
Generale: “Contessa, ma voi non avvertite il gran caldo?”
Contessa Swimmila: “Certo mio sofferente amico, ma vedete, io ero preparata, perché come saprete, ci sono già stata a Manfredonia! ….. Ma Voi Generale, siete troppo coperto per essere qui! .. Ma guardate, avete una camicia con la manica lunga, e poi questi calzoni ….”
Terry:“Contessa, gliel’ho detto, ma non ha voluto ascoltarmi!”
Australia7: “Sentito Generale? E adesso di cosa ti lamenti? Se non hai voluto ascoltare Terry adesso ben ti sta! …  Terry ti aveva avvertito di indossare i pantaloni corti, beh adesso arrangiati, e non lamentarti! .. Tze .. ma guarda te!!”
Generale: “Siete una donzella screanzata!”
Australia7: “E tu, un generale, lamentoso! Meglio così nonnetto, pensiamo a percorrere il viale, …”
 
Generale: “Non è possibile, vuole avere sempre l’ultima parola! ……. Conte, ma vedete in che situazione mi trovo? Beato voi che in questo momento  passeggiate al braccio della Vostra amabile Contessa! … Io invece …..”
Gino Ciro: “Nonno, cosa hai da dire in sfavore di mia cugina?”
Generale:: “Niente monsiuer, che se fosse per lo meno un tantino più donzella e meno rozza, sono sicuro che riuscirei ad andarci d’accordo, ma così in questo modo  … ne dubito!”
Australia7: “Su su  Vecchiaccio, datemi il braccio con più decisione, così, in questo modo, date l’impressione di essere  molliccio, altro che Generale dell’esercito francese!”
Generale: “Assurdo!... Tutto questo è assurdo, anzi un incubo! …….
Conte Swimmila: “Generale ……… ma  Madamigella Australia, è sempre così esplicita con Voi?”
Generale: “Oh Conte di Swimmila! Ormai mi ha preso di mira! .. E’ dal primo capitolo che si fa gioco di me, non è vero Contessa? Lo avete detto all’illustrissimo consorte che state seguendo le disavventure a cui le due arpie mi sottopongono in ogni capitolo? … Ma ditemi, come mai da queste parti? Non credo che siate venuti fin qui esclusivamente per me.”
Conte Swimmila: “Veramente Generale, siamo diretti nel Gargano,  ma mia moglie come ha  appreso la notizia che eravate qui, ha voluto che facessimo una sosta per salutarVi, e sinceramente anch’io volevo porgerVi i miei saluti.”
Generale: “Grazie Conte di Swimmila!”
 
 
Aizram:“Terry manca molto per arrivare in piazza? .. Sai, il Generale ha ragione, fa davvero caldo!”
Terry:“Ancora pochi metri Aizram, siamo arrivati.
 
 
Terry:“Eccoci qui! … Siamo giunti alla fine del viale, adesso dobbiamo attraversare la strada per raggiungere la piazza! …… Su andiamo!”
Generale: “Un momento Madame, ma ci sono le automobili, e il semaforo dov’è?”
Terry:“Generale, almeno qui non ci sono semafori, qui si attraversa senza!”
Generale: “Ma come Madame, e se ci investissero? Avete dimenticato Parigi?”
Terry:“Avete detto bene Generale,  ma qui non siamo a Parigi! .. Qui gli automobilisti solitamente ci lasciano passare, altrimenti, sono i pedoni a linciarli ah ah ah ah … Su attraversiamo, non preoccupateVi!”
Australia7: “Sentito Generale? .. Su andiamo! .. Se l’ha detto Terry, possiamo fidarci!”
Generale: “Madamigella prego, siate più docile!”
Australia7: “Ma io lo sono, più docile di me! Dovresti vedermi  quando sono  arrabbiata ah ah ah ah!”
 
 
Terry:“Siamo in Corso Manfredi, la piazza del paese, qui c’è lo struscio, la gente d’estate ci  passeggia fino a notte fonda!”

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Generale:
“Davvero Madame?”
Terry:“Certo Generale, e adesso andiamoci a prendere un buon gelato!”
 
Contessa Swimmila: “Madame Terry, ci fermiamo allo stesso bar dell’altra volta?”
Terry:“Ma certo Contessa, ricordate? Un caffè per Voi e un gelato per me ah ah ah!”
Contessa Swimmila: “Si che lo ricordo, ma stavolta assaggerò anch’io un buon gelato!”
Terry:“Nel frattempo che lo ordiniamo, sediamoci qui fuori ai tavolini!”
 
Generale: “Contessa, per me come sempre è un piacere avervi mia ospite, ma ditemi, quanto tempo Vi intratterrete?”
Contessa Swimmila: “Eccellentissimo Generale, invero, desideravo incontrarVi  perché sinceramente mi intenerite!”
Generale: “Come? Io Vi intenerisco Contessa?”
Contessa Swimmila: “Certo Voi Generale, Voi siete talmente deliziosamente bigotto …”
Generale: “In tutta sincerità non Vi comprendo Contessa …”
Contessa Swimmila: “Ma Generale, Voi oltre a stabilire i turni di guardia, adesso Vi siete messo in testa di stabilire i turni di accoppiamento …”
Generale:“Ma contessa, sono costretto a  comportarmi in un certo modo con Joséphine, immagino che Vi riferiate a lei, vero?”
Contessa Swimmila: “A lei e a Oscar Generale! .. Voi Generale, se me lo permettete, dovreste lasciare un po’ di intimità alle vostre figlie.”
Australia7: “Capito vecchietto in pensione? Insomma la Contessona, ti sta dicendo che sei un impiccione!”
Generale: “Ma dico, ma come Vi permettete Donzella, io impiccione?”
Australia7: “Si tu, nonnetto!! Ecco lo sapevo, te l’ha detto la Contessa e non ti sei alterato, l’ho detto io e puff … viene giù il diluvio universale! .. Ma dico a te va indorata la pillola per tenerti buono?”
Generale: “Co come?”
Australia7: “Si Generalone vuoi essere preso per i fondelli come lo fa la Contessa? Io invece le cose te le dico dritte in faccia, senza  nascondermi dietro belle parole! ….. A proposito, mo le capre danno ragione al vecchio scimunito?”
Generale: “Come? Donzella da strapazzo, spiegateVi!”
Australia7: “Ma si certo, tutti contro Jo! ..  Ma dico  tu  veramente non sai quello che combina Oscar con Andrè?!”
Generale: “Come? Cosa farebbero quei due?” 
Australia7: “Ma come vecchio in pensione, non lo sai forse? Quei due si danno un gran da fare, alla povera Jo se la mettono sai dove? Nel taschino!”
Generale: “Ma  … ma cosa dite? Oscar sta aspettando il mio erede non può … ma … ne siete davvero sicura?”
Australia7: “Ma certo che si! .. Ma come non hai letto il capitolo? Quei due hanno fatto scintille in una locanda, mentre allenavi quel citrullo di tuo genero, capito ora?”
Generale: “NO!! NON è POSSIBILE!!”
Australia7: “Invece è possibilissimo Generale dei mie stivali! Ma dico sei davvero così  credulone che pensi davvero che Andrè e Oscar si guardino negli occhi? Beh vedi, i tempi dell’astinenza per quei due, sono finiti da un pezzo!”
Generale: “ MADAMIGELLA AIZRAM, MADAME TERRY, COS’E’ QUESTA STORIA? ANDRE’ NON DEVE SFIORARE OSCAR, LO SAPETE O NO?”
Aizram:“Generale calmateVi, Voi state urlando, tutti ci guardano!”
Generale: “Madamigella!! … Andrè e Oscar … “
Contessa Swimmila: “CalmateVi, mio ribelle amico, o Vi salirà la pressione, che  Dio non voglia, dovete conoscere  la Vostra discendenza!”
Generale: “Contessa, ma avete sentito? La squinternata, ha appena detto che … che …”
Contessa Swimmila: “E allora? La Vostra figliola finalmente si è svegliata ed è nel pieno del suo vigore, e poi, ammettetelo Generale, con tutta la lussuria sbraitante che circonda vostra figlia cosa Vi aspettavate?”
Generale: “Ma Contessa ….”
Australia7: “Senti Generale, credo che tu pagherai per tutti le cavolate che fai …”
Generale: “Che cosa volete dire donzella?”
Australia7: “Che molto probabilmente anche le altre due figlie siano incinte ih ih ih!”
Generale: “Ancora con questa storia! Ma dico, siamo in missione, non in villeggiatura!”
Australia7: “Diglielo alle tue figlie! A proposito, anche se i tuoi modi lasciano a desiderare, vedi di  cercare una moglie per cappellone!”
Contessa Swimmila: “A tal proposito amico mio concordo con Madamigella Australia, mi unisco alla sua richiesta, anch’io desidero che il nostro Maggiore trovi la pace dei sensi!”
Australia7: “Però Contessa, che paroloni! ……. Comunque  sbrigatevi con sta missione. Qui sta per nascere il piccolo Alain junior... bisogna tornate a Parigi!”
Generale:“Credetemi madamigella, ho più premura io di tornaci, ma i tempi sono quelli, non viviamo mica nella Vostra epoca!”
Gino Ciro: “Senti cugina, il gelato l’abbiamo mangiato, adesso che ne dici di riprendere il nostro viaggio?”
Australia7: “Si hai ragione Gino Ciro, è tempo di ripartire! ….. Aizram, Terry salutiamoci … un bacio a  presto!”
Terry:“A presto Australia, ti aspettiamo come sempre!”
Australia7: “Come dice il nostro vecchietto in pensione …. Alla prossima donzelle ah ahahah …… Conti Swimmila, saluto anche Voi, e che non si dica che non conosco le buone maniere, capito vecchio pazzo ah ah ah ah!”
Generale:“GATTACCIA, VIA DI QUI, ANDATE!”
Australia7: “E come dice il mio tesoruccio … agli ordini vecchio pazzo ah ah ah ah … andiamo cugino!”
Generale:“VIA VIA!”
Conte Swimmila:“Prego calmateVi Generale!”
Generale:“Conte di Swimmila, ma avete sentito?”
Conte Swimmila:“Certo che ho sentito, cosa potete farci?... Tanto sono andati via, tranquillizzateVi! … Mia cara moglie, anche noi dobbiamo andare.”
Contessa Swimmila:“Si mio affabile marito, è ora di abbandonare la compagnia di queste squisite persone, il Gargano ci aspetta! …… Generale, Vi saluto, e mi raccomando vivamente di non prenderVi troppa cura della vostra ex intron … pardon … la vostra scaltra e vivace figliola!”
Generale:“Non dubitate Contessa!”
Contessa Swimmila:“Alla prossima Generale! ….. Aizram, Terry un saluto anche a Voi!”
Aizram: “Grazie Contessa!”
 
 
 
 
Terry:  “Generale adesso che siamo rimasti soli, ditemi, Vi è piaciuto il gelato?”
Generale:“Ottimo Madame, debbo dire che del Vostro tempo, apprezzo la pizza e il gelato!”
Aizram: “Ecco qua Generale, adesso assaggiate anche la granita, questa Vi rinfrescherà un poco! … Generale, almeno adesso Vi decidete ad alleggerirvi d’abito?”
Generale: “Beh, riconosco che avete ragione, ma dove andiamo?”
Terry: “A casa mia Generale, è li che andremo, prima di farVi aggirare per il paese!”
   
 
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