Vi sono mancata? Come avevo
promesso, finiti gli esami sarei tornata a postare le mie storie e io
mantengo
sempre le promesse ^^.
Prima di lasciarvi ad un
nuovo capitolo vorrei dare un piccolo avvertimento. La storia che state
leggendo non è incentrata sulla storia d’amore tra
Edward e Bella, anzi questa
è quasi assente. La ff è troppo breve per poter
sviluppare una storia d’amore
degna di quella della Meyer. Però c’è
sempre l’altra mia ff Blu Blood
che tratta questo argomento ^^. Ed ora, via al capitolo!
Marylilith.
Capitolo 4. Ancora
problemi!
Non potevo crederci, non
volevo crederci. Era impensabile che fossi caduta cosi in basso. Io,
Isabella,
l’orgoglio della famiglia Swan, promessa del pattinaggio
artistico su ghiaccio,
mi era abbassata ad un tale livello. Adesso si che avevo condiviso
proprio
tutto con Edward, in realtà lui non ne sapeva nulla, ma per
me restava comunque
qualcosa di assolutamente vergognoso. Dopo la figura poco professionale
dei
campionati a Montreal, mi ero allenata tutti i giorni intensamente.
Ormai ero
abituata alla presenza costante di Edward, era diventato il mio
sostenitore più
accanito anche se a volte era stressante essere costretta ad ascoltare
la sua
voce nella mia testa. Quel giorno stavo provando il triplo toe loop, il
salto
che mi era costato la squalifica in Canada. Era la quinta volta che lo
provavo
e la quinta volta che finivo a terra sul fondoschiena. "ahi!, Bella
è la
quinta volta oggi, fa male!" sentii Edward lamentarsi.
-è normale che faccia
male
quando cado! e smettila di ripetere "ahi" sembri una femminuccia!-
sibilai irritata. Non ce l'avevo con lui, almeno non quanto ce l'avessi
con me
stessa, ma odiavo sbagliare e dovevo sfogarmi in qualche modo. Quel
giorno a
vedermi c'erano mio padre e anche Meg, la presidentessa del comitato di
pattinaggio su ghiaccio. Dopo la settima caduta decisa che per quel
giorno
poteva bastare o il mio sedere ne avrebbe risentito per sempre.
Pattinai fino a
mio padre che mi porse un asciugamano. Notai che sia lui che la
presidentessa
mi guardavano in modo strano.
Ma nessuno disse niente,
almeno fin quando Meg non se ne fu andata.
-Ha detto che potresti fare
l'attrice-
-chi io? ma dai sarà una
delle sue solite battute...non prenderla sul serio- dissi ridendo
-Si, però potresti anche
smetterla di parlare da sola, ormai sta diventando un abitudine...-
"mi dispiace
Bella..."
-tu stai zitto...ah! no
papà non dicevo a te!- dissi imbarazzata, accidenti in che
situazione mi ero
andata a cacciare, e tutto per un fantasma!.
Come se gli allenamenti e
le gare non fossero già abbastanza tra qualche giorno
c'erano anche gli esami a
scuola. Per me che non potevo frequentare le lezioni con
regolarità sarebbe
stato un bel problema.
-accidenti è davvero
troppo, le gare, un fantasma che mi possiede e ora anche gli esami!-
dissi
poggiando la testa sul quaderno.
"sono tre bei
problemi...mi dispiace per te Bella"
-guarda che è colpa tua!-
"uno probabilmente è
colpa mia"
-no probabilmente...è
colpa
tua!- mi presi la testa tra le mani, ma che stavo facendo? gli esami
erano alle
porte e io perdevo tempo a bisticciare con qualcuno che nemmeno potevo
vedere
ma solo sentire. Poi all'improvviso mi venne un lampo di genio, se solo
ci
avessi pensato prima!.
-Edward...tu eri bravo a
scuola?- chiesi con la voce più innocente che avevo
"abbastanza, andavo
bene in quasi tutte le materie" mi rispose.
Un sorrisetto furbo si
dipinse sul mio volto senza che riuscissi a trattenerlo.
-bene, allora memorizza-
dissi indicando gli appunti.
"cosa? stai scherzando
spero!"
-no no, forza che non
abbiamo molto tempo, prendila come un favore che mi devi per vivere
dentro di
me-
"e va bene..."
sospirò arrendendosi. Con l'aiuto di Edward gli esami
sarebbero stati una
passeggiata! potevo farcela.
Dalla scrivania mi spostai
al letto, mi stesi a pancia sotto ed aprii il quaderno di matematica,
le altre
materie andavo abbastanza bene, ma la matematica proprio non la capivo.
"emh...Bella, se non
leggi io non posso vedere gli appunti"
-ah...si giusto- dissi
riportando la mia attenzione sul quaderno.
Gli esami giunsero presto,
con l'aiuto di Edward mi sentivo abbastanza sicura, potevo affrontarli
con
tranquillità.
Appena in classe ci furono
tutti gli studenti, la professoressa passò a consegnare i
compiti. Quegli esami
significavano l'addio all'anno scolastico. Se invece fossero andati
male avrei
dovuto ripetere l'anno.
Al via della prof girammo
tutti il foglio
"la risposta alla
numero 1 è la c"
Edward mi aiutò a tutte
le
domande, sopratutto a matematica. Il suo aiuto mi risultò
fondamentale, e per
la prima volta pensai che non era poi cosi male essere posseduti da un
fantasma. Quello che non potevo immaginare è che grazie al
suo aiuto riuscii
ad ottenere il punteggio migliore.
-fantastico Isabella!
chissà quanto hai studiato per ottenere quel punteggio!-
Angela una mia
compagna di classe era venuta subito a congratularsi con me subito dopo
l'uscita dei quadri.
-beh si...ho studiato
parecchio...-
"io l'ho fatto..."
-almeno per oggi non voglio
sentire la tua voce!- ormai era un riflesso incondizionato rispondere a
quel
modo ogni volta che lui mi parlava, il problema è che lo
facevo ogni volta che
c'era qualcuno.
-scusa, io credevo che
fossi stressata per le gare, però se è quello che
vuoi non ti parlerò più...-
disse Angela scappando via.
-no Angela aspetta!- ci mancava solo questa!
Come se la mia sfortuna non fosse già tanta, il giorno dopo Meg, mi informò che nella prossima gara mi sarei esibita subito dopo Kate. La cosa mi preoccupò più del dovuto ma ovviamente non lo diedi a vedere, o comunque nessuno ci fece caso. Solo Edward percepì la mia preoccupazione ma nasconderlo a lui era impossibile, sarebbe stato come nasconderlo a me stessa.
"ti spaventa cosi tanto gareggiare dopo Kate?" fa la domanda che mi rivolse non appena la presidentessa si fu allontanata
-no, in realtà ora sono abbastanza tranquilla, ma so già che se vedrò la performance di Kate e sarà perfetta allora si che mi preoccuperò-
"non è solo Kate a preoccuparti giusto?"
-ho già perso due gare, non posso più fare errori se voglio arrivare alle Olimpiadi-
Negli ultimi tempi quel giorno mi sembrava sempre più lontano, quando invece mancavano appena 3 mesi. Mancavano ancora 3 gare e dovevo vincerle se volevo assicurarmi l'entrata alle Olimpiadi.
"forse posso pensare ad un modo per aiutarti nel pattinaggio come ho fatto con gli esami..." disse all'improvviso Edward dopo qualche minuto di silenzio.
Questa volta però la cosa invece che farmi piacere mi turbò.
-no, mi spiace ma questa volta voglio fare da sola, non posso sempre contare sul tuo aiuto, ce la farò da sola-
"è quello che volevo sentire"
Quella notte dormii male, non facevo altro che pensare a cosa sarebbe successo due giorni dopo durante la mia esibizione.