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Autore: terryoscar    17/11/2018    6 recensioni
Autrici: Aizram e Terryoscar
“ Avventura sulle Alpi” nasce per caso.
Aizram ed io ci siamo conosciute grazie alla mia prima pubblicazione: ” Oscar storia di un grande amore.”
“Dopo averla portata a termine, Aizram mi ha contattata, chiedendomi di scrivere un’altra storia ma allegra e divertente riguardo ai nostri personaggi preferiti: Oscar e André.
Inizialmente le ho detto che non sapevo nemmeno cosa scrivere, e lei mi ha suggerito di fargli fare un bel viaggio verso le Alpi.
I primi tre capitoli li ho scritti da sola, prendendo spunto i suggerimenti di Aizram ma poi, grazie alla tecnologia di cui usufruiamo abbiamo scritto i capitoli successivi in tempo reale: tramite skipe.
Quindi questa storia è scritta a quattro mani da Terry e Aizram. Si sa due cervelli funzionano meglio di uno!
E così nasce “Avventura sulle Alpi!”
Qui avremo il generale che tenterà di convincere sua figlia a sposarsi, perché a suo dire ormai incontrollabile da quando frequenta i Soldati della Guardia e sopratutto pretenderà da lei un erede a cui tramandare il titolo nobiliare. Naturalmente Oscar di sposarsi non ne vorrà sapere, quindi si scontrerà con suo padre, e non solo con lui ….
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Generale Jarjayes, Madame Jarjayes, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'IO SONO IL GENERALE JARJAYES'
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Nonno in missione
 
 
“Ah Gerard, sono impaziente ad arrivare a Grenoble, non ne posso più!”
“Non ti capisco Alain, cosa cambia se siamo qui o a Grenoble.”
“Ma come, non hai sentito il Vecchio? Ci fermeremo per due giorni!”
“Continuo a non capirti Alain.”
“Gerard, ma come, non dirmi che non hai voglia di fermarti, fare un bel bagno rilassante e riposarti un po’??!”
“Beh certo, però, in tutta onestà Alain, io desidererei essere già sulla strada del ritorno!”
“Ah! Questa si che è bella! La strada del ritorno hai detto?! Questo lo vorrei anch’io, e cerco di non pensarci altrimenti divento davvero matto!”
“In che senso Alain?”
“Nel senso, Gerard, che mi manca la mia Sabrina, e ti assicuro, caro amico, che da quel punto di vista non ce la faccio più!”
“Lo immaginavo Alain, ma cosa credi, che io, il Maggiore ed il vecchio pazzo, non siamo nella tua stessa situazione?”
“A beh, io non lo so! .. Forse tu, ma in quanto al Generale, lui non fa mai una piega, sembra essere fatto di ghiaccio, e il capellone …..”
“Il capellone? …”
“Uhmmm … Lui è davvero molto particolare!”
“In che senso Alain?”
“… Ascolta Gerard, in tutta confidenza, io credo che stia lottando contro se stesso ….”
“Non ti capisco, cosa vuoi dire?”
“Il capellone è innamorato del Comandante, è ovvio, e sta soffrendo come un cane!”
“Tu ne sei davvero convinto Alain?”
“Certo Gerard, ho notato come la guardava ieri sera, mentre eravamo di guardia! … Sai, quando il Comandante è uscita dalla tenda ed ha chiamo suo marito, e lui l’ha raggiunta, l’aristocratico non ha levato gli occhi di dosso al nostro amico, sapessi come lo guardava!”
“E Andrè non se n’è accorto?”
“Certo che no, era di spalle! … Ma io invece si, non si è accorto che lo osservavo, e ti assicuro Gerard, che il suo, era lo sguardo di un uomo geloso.”
“Alain, spero davvero che non si creino problemi tra Andrè, il Comandante e il Maggiore!”
“Ma quali problemi, Gerard?! .. Il Diavolo Biondo non ha occhi che per il suo bel Capitano! …… Beati loro, che possono stare insieme tutte le volte che lo desiderano!”
“Ancora con questa storia Alain?! … Ma non vedi che ormai stiamo passando non so quante notti in tenda? .. Cosa pensi che possano combinare le nostre coppiette?! .. Te lo dico io: un bel niente! .. Basta vedere la Marchesa, che ha un diavolo per capello …….. è così irrequieta. Non lo vedi che è sempre così di mal’umore?”
“Ih ih ih  in effetti Gerard, ho l’impressione che ce l’abbia costantemente con suo padre ah ah ah!”
“Sccc… Alain stanno arrivando il Maggiore e il Generale ….”
Vedo il Generale camminare a passo deciso e guardandoci ci dice: “Voi due avete finito di caricare la carrozza?”
“Sissignore, appena finito. Per quello che ci riguarda, possiamo anche partire!”
“Bene, mettiamoci in marcia, entro sera, dobbiamo essere a Grenoble, abbiamo bisogno di riposare almeno per un giorno! … Passeremo lì due notti e poi, all’alba, di nuovo in marcia!”
“Sissignore!”
 
 
E’ quasi sera, Marianne ed io viaggiamo in carrozza.
 
“Joséphine, non è mia abitudine lamentarmi, ma in tutta onestà, non ce la faccio più! .. Ho bisogno di riposare!”
“A chi lo dici Marianne …. La prima cosa che farò, non appena arriveremo alla locanda, sarà un bagno, un buon pasto e poi ….. uhmmm …..”
“A cosa stai pensando Joséphine?”
“A quello che non faccio ormai da giorni: stare con mio marito! … Giuro Marianne che non ne posso più!”
“Ma come Joséphine, fino adesso non hai fatto altro che lamentarti, dici di sentirti stanca, di desiderare di dormire?! E adesso? …”
“Si, penso anche a quello sorella! Avremo un giorno e due notti per riposare, il tempo di riprenderci e per dare sfogo ai miei bollenti spiriti ah ah ah!”
“Joséphine!!”
“Beh?! E allora? C’è chi lo dice come me, e chi, invece, tiene ben nascoste le proprie emozioni! ….. Marianne, spero di arrivare quanto prima, ho davvero tanta fame!”
“Davvero Joséphine? Tu,che solitamente tendi a mangiare molto poco.”
“Mi sembra ovvio, non voglio diventare come alcune dame di Versailles che sembrano delle damigiane.”
“Questa è bella, hai dato delle damigiane a tante amiche di nostra madre ah ah ah!”
“E allora? Non è forse la verità Marianne?”
 
 
Andrè ed io siamo a cassetta, ho viaggiato quasi tutto il giorno appoggiandomi a lui, sono stanca, comincio a risentirne, ma debbo farcela, non posso lasciarmi vincere dalla stanchezza.
 
“Oscar, io insisto che tu debba fare il viaggio in carrozza, non puoi rimanere tutto il tempo qui con me, sei stanca, pallida! .. Ricordati che non sei più sola!”
“Ma Andrè, ti immagini, io in carrozza con le mie sorelle?”
“E allora? E’ sempre meglio che affaticarti qui sopra, ti vedo davvero esausta!”
“Andrè, lo so che hai ragione, ti prometto che quando ci rimetteremo in viaggio, farò dei tratti in carrozza, con le mie sorelle.”
“Dei tratti? Ma Oscar, tu non dovresti fare solo dei tratti….”
“Ti prego Andrè, io so che non potrei rimanere chiusa a lungo insieme a loro, soprattutto con Joséphine!”
“Joséphine! .. Lo sapevo, è per lei che preferisci stare con me, vero?”
“Ma no, vedi…io…preferisco stare con te a prescindere da Joséphine, lo sai! E poi…vedi, Joséphine, a volte, sa essere davvero insopportabile, non fa che stuzzicarmi, e non parla d’altro!”
“Ih ih ih Tua sorella è davvero terribile Oscar, basta vedere come si arrabbia continuamente con il povero Charles, e conosciamo benissimo il motivo del suo sbalzo d’umore!”
“Lo vedi Andrè? Tu dimmi come potrei stare chiusa con lei per tutto il tempo!”
“Ah ah ah  … Mi ritengo davvero fortunato che sua sorella non mi tratti male perché è in crisi di astinenza ah ah ah!”
“Cosa fai Andrè, mi prendi in giro adesso?”
“Assolutamente no! Dico semplicemente che tu, almeno in questo, sei molto più tranquilla di lei ah ah ah!”
“Prendimi pure in giro marito mio, ma io eviterò il più possibile di fare il viaggio con lei!”
“Oscar, ti prego ragiona, devi farlo per nostro figlio!”
“Uhm…. Uff….E va bene Andrè, te lo prometto.”
“Davvero? Me lo prometti Oscar?”
“Si, Andrè, sta tranquillo! .. Di tanto in tanto, sopporterò mia sorella!”
“Ah ah ah ah …”
“Andrè guarda! .. All’orizzonte si intravede Grenoble, finalmente!”
 
Finalmente … Oscar ha detto proprio così …. le sue parole mi confermano che è davvero esausta. Non l’ho mai sentita fremere per arrivare in un villaggio. Non appena alloggeremo, farò in modo che si riposi il più possibile!
 
 
Il nostro viaggio prosegue ancora per qualche miglia …. Finalmente eccoci arrivati!
Siamo entrati nel villaggio, percorriamo le vie principali alla ricerca di un ristoro, eccone uno. Ci fermiamo e mio padre,seguito da Girodelle, scende da cavallo, per parlare con il proprietario della locanda.
 
 
Sono dietro il Generale, entriamo nell’ostello, mi guardo intorno, noto con immenso piacere che è un luogo pulito anche se modesto. Il proprietario del posto appena ci vede ci viene incontro.
 
“Buona sera Monsieur, in cosa posso servirvi?”
“Buona sera a Voi! … Siamo in dieci, abbiamo bisogno di ristoro e di cinque stanze munite di toilette.”
“Allora siete capitati nel posto giusto Monsieur, avrete tutto quello che Vi occorre, ogni stanza è fornita di un letto matrimoniale, un armadio, sedie, tavolo, vasca e camino per riscaldare l’acqua. E non solo, la nostra cucina offre dei piatti davvero squisiti!... “
“Benissimo, è proprio quello che cerchiamo, se non vi dispiace, fateci preparare immediatamente dei piatti caldi, intanto dirò agli altri di scendere!”
“Monsieur, ditemi, per quanti giorni Vi fermerete?”
“Un giorno e due notti ! … Siamo viaggiatori, naturalmente abbiamo cavalli e carrozza al seguito, quindi ci occorre un ristoro anche per loro!”
“Certo Monsieur, accanto al mio ostello, troverete una stalla dove potranno alloggiare non solo i vostri animali, ma anche la carrozza!”
“Vi ringrazio, adesso avverto gli altri!”
 
“Marianne, spero che abbiano delle camere, giuro che non ce la faccio più, ho bisogno di riposare.”
“Ma come Joséphine, non hai detto stamattina che fremi all’idea di appartarti con Charles? Cosa ti succede?!”
“Si si Marianne, desidero stare con mio marito, ma voglio anche dormire … ho tanto sonno!”
“Certo che sei davvero strana sorella, sei sicura di sentirti bene?”
“Ma certo che si, sto benissimo!”
Mi sporgo dal finestrino e vedo mio padre uscire dalla locanda, non resisto, voglio sgranchirmi le gambe, scendo dalla carrozza e gli chiedo: “Padre, allora? Ci fermiamo qui?”
“Si Joséphine, prendete il vostro bagaglio, entriamo!”
“Bene Padre! ….. Marianne, su dai, portiamo con noi le nostre borse, siamo arrivati!”
 
 
“Oscar aspetta, ti aiuto a scendere …”
“Ma scherzi Andrè? Non ho bisogno dell’aiuto di nessuno!”
Guardo mia moglie, sospiro e dico: “Pensi che non lo sappia Madame Grandièr?! Però, di tanto in tanto, mi farebbe piacere trattarti come una dama!”
“Ah ah ah Dai su Andrè! … Trattarmi come una dama .. No, non posso crederci!”
“Cosa c’è Oscar, forse non sei la mia donna? …  La mia bellissima donna …. La più bella tra tutte!”
“Andrè ….”
“Su dai vieni, dammi la mano, almeno quella me la potresti dare …. Se non ti dispiace!”
“E va bene Andrè! … Poi non dirmi che faccio sempre di testa mia!”
“Dai Oscar, voglio che ti riposi, ne hai davvero bisogno!”
 
 
 
“Avanti Messieurs, da questa parte ….. Vi mostro le vostre stanze! ……. Ecco qua, le prime due sono su questo lato, le altre tre sono dall’altra parte! …. Prego, ecco qui le chiavi! … Per quanto riguarda la cena, volete che ve la servi in sala o nelle vostre camere?”
Guardo Oscar e dico: “Io e il mio compagno di stanza preferiamo cenare in camera!”
“Come preferite Monsieur, certamente! …. E per Voi altri?”
Joséphine incalza: “Si anche per me va bene in camera!”
Il Generale, chiede: “E tu Louis?”
“Si, anche per noi va bene in camera!”
 
L’oste guarda noi altri, ci chiede: “E per voi altri Messieurs?”
“Sassoin, La Salle e Girodelle, siamo rimasti noi, cosa facciamo?”
Girodelle risponde: “Signore, se non Vi dispiace, preferisco anch’io rimanere in camera, sapete, con la stanchezza che mi ritrovo, preferisco evitare la confusione.”
Il Generale guarda me e La Salle, ci chiede: “Voi invece, cosa volete fare?”
“Preferisco andare di sotto, e tu Gerard?”
“Anch’io Alain, voglio farti compagnia! … Il tempo di un bagno e scendo!”
Il Generale guarda il proprietario della locanda e conclude “Allora di sotto siamo in tre, mi unisco agli altri.”
“Bene Monsieur, allora io vado in cucina per le disposizioni, con permesso, a dopo!”
“Grazie!”
Vedo l’uomo allontanarsi, guardo il Maggiore e dico: “Girodelle …”
“Dite Signor Generale!”
“Voi ed io divideremo la stessa camera, e l’altra è per Sassoin e La Salle!”
“Bene Signore!”
 
Dopo aver stabilito le disposizioni, guardo mio marito, e dico: “Andrè, andiamo nella nostra stanza, voglio mettermi a mio agio!” ……. Guardo gli altri e dico: “Buona notte a tutti, a domani!”
“A domani!”
 
Percorriamo un piccolo tratto del corridoio, ed eccoci dietro la nostra camera. Andrè spalanca la porta, e mi dice: “Su dai Oscar, entriamo!”
 
 
La camera è davvero accogliente: un grande letto matrimoniale con baldacchino è posizionato a lato della porta, con un pesante tendaggio rosso. Un armadio, piccolo, un tavolo con due sedie, due poltrone posizionate davanti al caminetto. Una finestra permette alla luce del tramonto di rischiarare la stanza. Alle pareti sono collocati dei candelabri per la notte. Una porticina da accesso alla toilette, un piccolo ambiente con una finestrella, una grande tinozza, un camino acceso con l’acqua a scaldare. Su una panca sono collocati degli asciugamani puliti.
 
Poso le nostre borse da viaggio, guardo mia moglie e le dico: “Sei stanca vero?”
“Un po’, ma adesso ho bisogno immediatamente di un bagno.”
“Accendo il camino Oscar così metto su l’acqua!”
“Grazie Andrè!”
Mi appresto per accendere il camino, metto su l’acqua, mentre Oscar, tira fuori dalle borse i nostri vestiti, mi chiede: “Andrè, tu con cosa preferisci dormire, camicia da notte o pantaloni?”
“Beh con i pantaloni, ma quelli marroni che sono comodi, però vorrei indossare anche la camicia, tra un po’ ci serviranno la cena.”
“Va bene Andrè! … Andrè, se non ti dispiace vorrei che il bagno lo facessi prima tu, io, nel frattempo, mi sdraio un po’!”
 
Tiro su la testa, vedo mia moglie affaccendata: con molta precisione, tira fuori i nostri indumenti e li appoggia sulla sedia. Si avvicina al letto, si siede, si sfila gli stivali e si sdraia, mormora: “Andrè, dopo che avrai finito, se dovessi addormentarmi, svegliami, voglio darmi una ripulita!”
“Ma Oscar, perché non lo fai prima tu?”
“No Andrè, per favore, ho bisogno di stendermi un po’.”
“Oscar, sicura di sentirti bene?”
“Sicurissima Andrè, tranquillo! Sono solo stanca.”
“Va bene Oscar, intanto che io preparo, tu riposa.”
 
Vedo Oscar coricarsi sul fianco, il tempo di entrare nella toilette per preparare la vasca, esco, guardo mia moglie dormire profondamente! … Che tenerezza! .. E’ stanca, la lascerò dormire, non voglio disturbarla.
 
 
“Marianne tesoro, tutto bene?”
“Louis, sono a pezzi, però prima voglio darmi una ripulita, dopo tutti quei giorni di tenda, ne sento davvero il bisogno! … Io sinceramente non so come facciano mio padre e Oscar, con questa vita?!”
“Marianne, loro sono dei soldati, in qualche modo sono abituati a questo regime forzato, ma noi no!”
“Già! … Ma credo che ormai mia sorella debba davvero abbandonare la divisa! … Sarà costretta a dare le sue dimissioni! … Però Louis che buffo …”
“Cosa?”
“Si dovrà presentare in caserma con un bel pancione ih ih ih!”
“Senti Marianne, a proposito di pancione, tu .. ecco … il tuo periodo ..  ancora nulla?”
“Niente Louis, comincio davvero a preoccuparmi!”
“Uhm …. Marianne, questo si che è un bel problema! …. Ma dimmi come ti senti?”
“Bene Louis, io non ho nulla, è solo che ho un ritardo, nulla più.”
“Nulla più? Io direi che non è poco, non ci resta che aspettare ancora un po’, e pazientare! … Non possiamo fare altro!”
“Si Louis, non ci resta altro che aspettare!”
 
 
 
“Charles …”
“Dimmi Joséphine!”
“Che ne dici di fare il bagno insieme?! Guarda, la tinozza è abbastanza grande per tutti e due!”
Vedo mia moglie sorridere maliziosa mentre inizia a togliersi di dosso i suoi abiti, sbottona il gilet, poi slaccia la camicia bianca, scioglie il nastro dei capelli…..santo cielo, se solo non fossi così stanco! Il Generale non ci ha lasciato tregua, se non sono in sella, sono di guardia, e nei rari momenti di riposo, lui si ostina ad addestrarmi con la spada!
“Joséphine ti prego, sono davvero troppo stanco per fare certe cose nella vasca!”
“Stanco, stanco, stanco! Ormai Charles è da giorni che non ti sento dire altro!”
“Ma Joséphine, forse tu … tu, non ti rendi conto del viaggio che stiamo affrontando!”
“Ma Charles, tu non sei l’unico a viaggiare, anch’io lo faccio, e guarda caso sono meno stanca di te!”
“Joséphine, te l’ho detto già una volta: tu non rimani sveglia per i turni di guardia, dimentichi che io mi sono sempre occupato dei miei affari, e adesso, come puoi vedere, mi ritrovo trasformato in un soldato, e ti garantisco che per un uomo come me, che non ha mai fatto vita militare, non è per niente facile!”
Vedo mio marito accigliarsi, mi avvicino, lo guardo con tenerezza e gli dico: “Hai ragione caro, non volevo farti arrabbiare! … Non preoccuparti, se non te la senti di farlo nella vasca, allora lo faremo nel letto! …Va bene Charles?”
“Joséphine, sei incredibile, non sei per niente comprensiva!”
Mia moglie non si arrende, è una donna ostinata, soprattutto quando si tratta di certi argomenti!
“Ma come Charles, ti sono venuta incontro, lo faremo a letto e ti lamenti ancora?”
“E va bene Joséphine, ma adesso è meglio che ci diamo una bella ripulita, guarda in che condizioni siamo!”
“Si certo caro, preparo gli abiti puliti.”
Non so davvero come farò ad accontentarla, io ho solo voglia di sdraiami e dormire!
 
 
“Gerard, amico mio, una bella stanza confortevole era proprio quella che ci voleva!”
“Ah certo che si Alain, non vedo l’ora di rimettermi a nuovo, una bella mangiata e a nanna!”
“A nanna, ma che belle parole! … Io desidererei avere nel letto mia moglie, non te!”
“Ah ah ah Alain, cosa fai, ricominci?”
“Cosa ci posso fare Gerard, il mio è un chiodo fisso, non ce la faccio più, se almeno fossimo già arrivati in Italia, la nostra missione sarebbe già a un buon punto …invece siamo ancora in territorio francese .. Sai che faccio stasera dopo aver cenato?”
“Cosa Alain?”
“Scriverò nuovamente a mia moglie, almeno mi sfogo in questo modo!”
“Ah ah ah Alain, non ti ho mai visto scrivere tanto come adesso, si vede che stai davvero soffrendo ah ah ah .. Ma dimmi Alain cosa le scrivi, frasi d’amore, o parole sconce? Ah ah ah ah!”
“Ridi, ridi amico, io intanto sto soffrendo davvero! … Adesso mi rendo conto di come è faticoso rimanere fedele alla donna che ami!”
“Ehi scellerato di un marito, a cosa stai pensando?”
“A cosa vuoi che pensi Gerard? Non fraintendermi, io non potrei mai andare con una donna che non sia la mia Sabrina, l’amo troppo per tradirla. E poi, se solo ricordo a come è stato  difficile conquistarla, non vorrei certamente perderla, non sono mica matto! ..Adesso  c’è anche mio figlio, amo lui e amo mia moglie! …… No no, devo resistere e .. soffrire! …. Andrè, ma si può sapere come diavolo hai fatto per ben vent’anni?!!”
“Alain, ma tu davvero credi che Andrè non sia mai stato una donna? Sai, davvero non riesco a capacitarmi!”
“Gerard, te l’ho già detto una volta! … con il nostro amico, nei due anni in cui ha prestato servizio, di uscite insieme ne abbiamo fatte, e ti assicuro che  le donne non le guardava per niente, per lui non esistevano, e poi lo hai visto anche tu! .. Lui  aveva occhi solo per lei, per il suo diavolo biondo! … E poi sai che ti dico Gerard?!! Adesso comincio a capirlo, una cosa è non amare nessuna, e andare con tutte le donne che ti capitano, e un’altra  … essere innamorato e averne nella testa una sola ….  la tua donna!”
“Ah ah ah ah ….. Bravo Alain così si parla! .. Si vede che hai messo la testa a posto ah ah ah!”
“Prendimi pure in giro, intanto per me è un’indicibile sofferenza!”
 
 
Sono disteso nella vasca da bagno, immerso dall’acqua con un’infinità di essenze, sono l’unica cosa che riescono a calmarmi. Continuo a pensare a lei, continuo a sognarla! … Sono talmente stanco, che spero che questa notte, dorma profondamente e non la sogni, e poi non a caso il Generale ha voluto dividere con me la stanza. Chissà che discorsi che mi farà, spero che non mi assilli dicendomi di trovarmi una donna.
 
 
 
 
Dopo essermi sincerato che tutto fosse sistemato, lascio le stalle dove ho lasciato gli animali. Entro nella locanda, salgo di sopra e mi appresto ad andare in camera mia,entro, sono nella stanza, Girodelle non c’è, di sicuro è nella toilette. Dalla mia borsa tiro fuori i vestiti puliti, spero che il Maggiore non ci metta molto tempo, visto che è già un po’ che è lì dentro! ….
 
 
 
Sono appena uscito dalla tinozza, mi rivesto, indosso i pantaloni e lascio la toilette. Entro in camera, guardo il letto, vedo la mia Oscar rannicchiata, la copro con il lenzuolo, lei si muove appena, si stringe al telo. Per non disturbarla, preferisco sedermi sul sofà, tra non molto ci porteremmo la cena. La osservo,è bellissima rilassata, sorride mentre dorme. Deve essere davvero stanca, mi dispiace che debba affrontare questo viaggio, avrei voluto poterci godere questi mesi in tutta tranquillità.  Mi lascio andare per qualche minuto, mi perdo nei miei pensieri, quando sento un tocco dietro la porta, mi alzo immediatamente, non voglio che Oscar venga disturbata. Apro la porta, è il garzone che ci ha portato la cena. Gli  faccio un cenno con l’indice di non fare rumore, tiro fuori dalla tasca una moneta, gli dico: “Date pure a me, ci penso io, potete andare!”
Il ragazzo guarda la moneta, mi sorride e sotto voce, mi dice: “Grazie Monsieur, buona notte!”
“Buona notte!”
 
Il garzone tira a se la porta, poso il vassoio sul tavolo, sbircio, vorrei che Oscar mangiasse qualcosa, ma dorme così profondamente che non ho nessunissima intenzione di svegliarla! …… Sollevo il mio coperto, sento il profumo provenire dal piatto, decido di cenare, che strano: è la prima volta da quando mi sono sposato che mangio da solo! … Mi manca la compagnia della mia adorata, ma non mi porta, ci rifaremo domani! ………
Finita la mia cena, mi sdraio accanto a lei, sollevo il lenzuolo, non voglio nemmeno abbracciarla per non svegliarla. La guardo, seguo con lo sguardo i suoi lineamenti, mi perdo nel suo sorriso, le sue labbra rosa, carnose…. Quant’è bella la mia Oscar! ….. Dio ti ringrazio, sono davvero un uomo fortunato! Ho tutto quello che ho sempre desiderato, adesso devo solo proteggerla
 
 
Mi sveglio di soprassalto, sono confusa, non so nemmeno io dove mi trovo. Vedo delle candele sul tavolo che illuminano la stanza, penso: adesso ricordo, sono nella locanda, e Andrè, dov’è il mio Andrè? ……. Mi giro alla mia sinistra, lo vedo dormire. Avverto la fame, lentamente lascio il letto e mi siedo a tavola,  capisco che Andrè ha già desinato, non ha voluto svegliarmi! ….. Alzo lo sguardo e vedo l’orologio che è sul piccolo caminetto, sono  le otto, ho dormito poco più di un ora! … Andrè ha preferito non svegliarmi, ha mangiato da solo, adesso tocca a me farlo! …. Alzo il coperto, ceno.
 
Il camino è ancora acceso, preparo l’acqua per il bagno, mi appresto a portare il paiolo nella toilette, quando, alle mie spalle, mi giunge la voce di Andrè: “Aspetta Oscar, lascia che ti aiuti!”
“Andrè, ti prego!”
“Oscar, so che puoi farcela benissimo anche senza di me, ma lascia che ti aiuti comunque …. dai!”
“E va bene Andrè, prendi!”
Ci sono momenti in cui Andrè è esasperante, pensa che io non sia in grado di fare da sola? O forse, gli fa semplicemente piacere prendersi cura di me? Oh, come è tutto così difficile! Non mi ci abituerò mai!
 
Prendo la mia biancheria e la camicia, seguo Andrè, siamo nella toilette.
 
“Andrè, perché non mi hai svegliata?”
“Oscar, ti ho vista così stanca, che ero convinto che ti svegliassi domattina!”
“Veramente,Andrè, non mi sono nemmeno accorta di essermi addormentata, aspettavo che tu uscissi dal bagno e che cenassimo insieme!”
“Eri così stanca, come avrei potuto disturbarti?!”
Vedo Andrè versare l’acqua dentro la tinozza, lo guardo, è a petto nudo … com’è bello mio marito … scorro con gli occhi il suo viso, i suoi occhi, il suo corpo……quanto lo amo!
 
Ho versato l’acqua nella vasca, mi giro,i miei occhi si incontrano con quelli di mia moglie …. Com’è dolce il suo sguardo!... E’ bellissimo …. Sprigiona amore … per me, solo per me! ….. Non posso farne a meno, le  sussurro: “Cosa c’è Oscar, perché mi guardi così?”
“Ti amo Andrè ….”
La sua voce è un sussurro, ha le gote arrossate, è imbarazzata. Non si è ancora abituata a lasciarsi andare, ad esprimere i suoi sentimenti. L’abitudine di controllarsi non l’ha ancora abbandonata, e forse non cambierà mai. Pazienza, la amo anche per questa sua timidezza.
 
Sussurro appena, mi avvicino a lui, posa il paiolo, ci abbracciamo, ci perdiamo in un bacio dolcissimo ……sento le braccia di Andrè stringermi forte, come sto bene tra le sue braccia, resterei così per sempre!
 
“Andrè ….”
“Dimmi amore!”
“Amore, come suona strano …..”
“Lo so,  non ti chiamo mai così, ma è quello che tu sei per me, il mio amore …….”
 
Ancora un bacio ………
 
“Andrè lasciami andare, devo fare il bagno …… su dai …”
“Vuoi che ti aiuti?”
“Ti ringrazio, ma preferisco lavarmi per davvero, sai, credo di essere poco presentabile ah ah ah!”
“Non mi importa lo sai! … Ti voglio in qualsiasi modo!”
“Anche sporca?”
“Su dai, adesso non esagerare!”
Con decisione appoggio le mani alla sua schiena e lo spingo  fuori dalla toilette, gli dico: “Adesso basta Grandiér, non se ne parla nemmeno, ho bisogno davvero di un bagno, i tuoi pensieri per adesso debbono aspettare! …. Sei pregato di accomodarti fuori!”
“E va bene Madame Grandièr, adesso ti lascio, così potrai darti la ripulita che tanto desideri! .. Ma sappi che tu mi vai bene anche così!”
“Fuori Grandièr!”
“Come volete …. Mio bellissimo Comandante!”
“Fuori ho detto!”
Non resisto, le rubo ancora un piccolo bacio e lascio la stanza da bagno. Sento Oscar scoppiare a ridere, una risata felice, leggera.
 
 
Appena Gerard esce dalla toilette, gli dico: “Amico, dobbiamo andare di sotto, il garzone ci ha avvertito che la cena è servita!”
“Sono pronto Alain, possiamo andare! ….Ehi Alain, come sei profumato, e sei pure presentabile, dai quasi l’impressione di voler conquistare il mondo ah ah ah ah!”
“Zitto imbecille! Io cerco di non pensare a certe cose, e tu cosa fai? Me le ricordi? Su andiamo, invece di dire idiozie!”
“Ah ah ah ah “
 
Ci avviciniamo al tavolo, il Generale è lì ad aspettarci, sussurro al mio amico: “Gerad, il generale, è già qui, accipicchia, sempre puntuale, spero che non ci faccia una delle sue ramanzine ih ih ih!”
“Alain, tu non stuzzicarlo.”
“Certo che no amico, ma quando mai lo faccio! ih ih ih …”
 
“Ben arrivati, ce ne avete messo del tempo, la cena si fredda, ancora un po’ e la mandavo via!”
“Generale, non è colpa nostra, il garzone ci ha appena avvisati, ma voi potevate incominciare, non ci offendevate mica!”
“Sassoin, non fare lo spiritoso e vedi di sederti, che ho già aspettato abbastanza!”
“Uhmm … buono! .. Guarda Alain cosa ci hanno servito, è davvero invitante.”
 
Cominciamo ad assaporare le pietanze, quando il generale ci dice: “Finora ci è andata bene, ma non per questo dobbiamo abbassare la guardia.”
Mentre Alain mangia divorando il pasto, rispondo: “State tranquillo Signore, lo sapete, non sottovalutiamo mai il pericolo!”
“Lo so La Salle …. So benissimo che posso contare su di Voi, non posso certo lamentarmi della vostra professionalità ….”
 
Davanti al nostro tavolo, passano due donne della casa,sono abbigliate in modo un poco appariscente ma non sfacciato, un trucco leggero, lasciano un’intensa scia di profumo, ci guardano, sorridono, si allontanano, si girano continuano a sorriderci ……
 
“Charlotte, guarda quei tre, sono forestieri, il padrone mi ha detto che si fermeranno per due notti, vediamo di combinarci qualcosa, magari riusciamo a guadagnarci un po’ di denaro.”
“Georgine, sono in tre, a te la scelta, chi ti piace?”
“Il giovane moro, è quello che mi attizza ….  lo voglio, deve essere mio!”
“Io proverò con il più anziano, magari è il più ricco, se poi non ci sta, passerò al più giovane!”
“Charlotte, prima di avvicinarci, lanciamogli qualche occhiata ammiccante, almeno si preparano al nostro arrivo.”
“Ma certo Georgine, come sempre, prepariamoli al nostro arrivo!”
 
 
Lo sguardo delle due giovani donne non passa inosservato, il Generale ignora le loro occhiate, fa l’indifferente, Alain, invece, tra un boccone e l’altro,  mormora: “Ahi ahi …. Prevedo guai! … Quelle due vengono da questa parte! …  Generale, di sicuro una delle due è per Voi e l’altra è per te Gerard!”
“Tu credi Alain, io vedo che la bionda ti stia guardando, è te che vuole non me, e la rossa, invece, è per Voi Generale ih ih ih!”
 
Le donne avanzano, la prima si avvicina ad Alain, e  dice: “Buona sera  Messieurs …. Possiamo servirvi? …. Come avete capito, siamo qui per Voi …. Voi  soltanto! ….”
La seconda si atteggia con il Generale, lo guarda maliziosamente e incalza: “Siamo a vostra completa disposizione, ordinate e sarete serviti … in tutto e per tutto, Monsieur …”
 
 
La donna mi posa la mano sulla spalla, mi sorride, le rispondo: “Gentile da parte vostra madame, ma non abbiamo bisogna di nulla!”
“Impossibile Monsieur, un uomo distinto  e maturo come Voi, credo che abbia bisogno  di attenzioni, ed io ve ne darà tante ne vorrete… e ovunque Voi le vogliate!”
Non rispondo, ma la donna continua: “Su Monsieur, perché tacete, forse state pensando a qualcosa di particolare? Ditemi cosa Vi occorre,saprò accontentarVi!”
“Madame, siete davvero gentile, ma Vi prego di lasciarci desinare, con tutto il rispetto non abbiamo bisogna della Vostra  compagnia!”
“Non Vi credo, siete dei viaggiatori, e di sicuro siete in cerca di calore!”
L’insistenza della donna comincia ad infastidirmi, guardo Sassoin, anche lui è in difficoltà.
 
 
La dama bionda mi passa le dita sul mento e ammiccando mi dice: “Monsieur,invece, sono sicura che Voi abbiate bisogno di compagnia! …  Siete così distinto e profumato, è evidente che cercate una donna per riscaldare il Vostro letto!”
 
Non lo nego, le parole della donna  mi inebriano, mi confondono, suscitando in me, un certo desiderio.
Il mio sguardo cade su Gerard, che intanto è stato affiancato dalla rossa che il Generale ha rifiutato.
Sono confuso, sento il profumo  della donna, vedo il Generale guardarmi severamente, torno in me e con fare deciso allontano le mani della donna dal mio corpo, che intanto erano scese sulla mia schiena, e non solo, con tono grave ribatto deciso: “Madame non vorrei sembrarVi sgarbato, ma dovete andare via, non ho bisogno di nulla!”
“Monsieur, io ho constatato che non è come dite, avete bisogno di una donna, eccome se ne avete bisogno! … Il vostro corpo parla per Voi, non negatelo!”
“Madame, il mio corpo deve sottomettersi al mio volere, altrimenti non mi riterrei un uomo d’onore!”
“Caspita che belle parole! ……. Monsieur, la Vostra donna è davvero fortunata, però!”
La rossa accarezza La Salle e dice: “E Voi Monsieur, non volete fare uso dei miei servigi?”
“Ih ih ih Vi ringrazio Madame, ma vedete ……”
“Capisco! … Ma ne siete davvero sicuro?  Possibile che nemmeno Voi vogliate approfittare?  Vi assicuro che non Vi pentireste, sarebbe denaro speso bene!”
“Grazie, ma è meglio che non perdiate altro tempo madame.”
“E va bene … abbiamo capito,con voi tre, non c’è nulla da fare!”
“Georgine, stasera ci sono toccati tre viaggiatori fedelissimi, davvero una  rarità, non se  ne trovano di uomini simili!”
“E invece ti sbagli Charotte, conosco i fedelissimi, sai chi sono? I  sodomiti sono uomini fedelissimi ah ahah!”
“Ti sbagli Georgine,  il mio uomo è davvero  uomo, mi è bastato toccarlo appena  per capirlo, evidentemente non è attratto dalle  bionde, vero Monsieur?”
Vedo Sassoin sorridere e rispondere: “Siete incantevole Madame, ma a me piacciono le brune!”
“Ah ah ah ah allora sono sicura che la vostra mora, a letto,  deve essere strepitosa, una cavalla indomabile ah ah ah ah!”
Continuo a sorridere, ma preferisco non rispondere, altrimenti temo le due dame non vadano più via. Le donne  arretrano, guardano il Generale, la rossa dice: “Monsieur, però che ne dite se ci faceste un piccolo regalo? In cambio vi lasceremo finire la cena tranquilli!”
Il Generale sospira e tirando una monete dalla tasca,dice: “Ho capito  … ecco qua!”
La bionda sorride,  posa un piccolo bacio sulle labbra del Generale, dice: “Grazie Monsieur, siete davvero un galantuomo, magari  tutti fossero come Voi!”
 
 
 
“Sassoin, ci è mancato poco che ti facessi irretire dalla bionda!”
“Ma cosa dite Generale! .. Io .. sono un uomo fedelissimo, e l’ho dimostrato!”
“Ih ih ih Su dai Sassoin, volevo vederti da solo a questo tavolo, magari ti sei trattenuto perché c’eravamo noi ah ah ah!”
“Ma no Generale, Vi pare che io potrei tradire mia moglie? Assolutamente! Non ho nessunissima  intenzione di perderla!”
“Sassoin, tanto non l’avrebbe mai saputo ih ih ih!”
“Generale, stasera siete davvero irriconoscibile, possibile che Voi mi stiate parlando in questo modo? … Sinceramente non Vi riconosco!”
“Ah ah ah ah Sassoin, il viaggio è lungo, chissà quante tentazioni ti capiteranno, verrai messo alla prova tantissime volte! Ih ih … Solo quando sarai tornato a casa potrai vantarti di essere un uomo fedele, non prima ah ah ah ah!”
“Alain, il Generale ha ragione! .. E poi quella donna non ti ha appena sbugiardato?”
“In che modo Gerard?”
“Come! .. Eri tanto preso dalle sue grazie che non l’hai sentita? Ha parlato del tuo … corpo che si ribella alle parole, o meglio al tuo volere ah ah ah ah!”
“Oh Sentite, con tutto il rispetto Generale, ma Voi due stasera siete davvero impossibili! .. Cosa pretendete?! Che  stasera  passi una delle notti peggiori della mia vita?”
“Ah ah ah ah Sassoin .. ah ah ah ah Sassoin te lo leggo in faccia che stai soffrendo come un cane ah ah ah ah!”
“Generale ma ……. Non ci posso credere!!”
“Alain, dovresti specchiarti per vedere che faccia hai in questo momento ah ah ah ah!”
“No, non è possibile, finisco in fretta di mangiare e scappo da Voi due … naturalmente Generale, sempre con il dovuto rispetto nei Vostri confronti!”
“Sassoin ah ah ah ah!”
“Generale, Vi immaginate se al tavolo ci fossero state le Vostre figlie?”
“Ah ah ah  No ti prego Sassoin, non farmi pensare a questa eventualità , come minimo sarebbero volate le sedie per aria ah ah ah!”
Gerard ribatte:“Generale, già mi immagino la scena ah ah ah!”
 
Continuo a guardare il Generale, non ci posso credere, cosa gli è preso stasera? … Forse l’astinenza lo avrà fatto impazzire!
 
 
 
 
Sono immersa nella vasca, colma di acqua calda, rilassante. L’ambiente profuma grazie alle essenze che Andrè ha messo nell’acqua. Mi lavo i capelli, passo il sapone su tutto il mio corpo, poi prendo una brocca e verso il contenuto sui capelli, per sciacquarli.
Mi sono lavata, ma si sta così bene qui, al caldo, con i muscoli che si rilassano, ho appoggiato la testa alla vasca, lasciando i capelli ricadere all’esterno, così si asciugano, intanto la mente vaga…..piano piano mi assopisco, sogno il mio bambino, anzi, la mia splendida piccola Sophie!
Sento l’acqua raffreddarsi, decido che sia ora di uscire dalla vasca, mi tiro su,sento l’acqua scivolare sulla mia pelle, afferro il telo per coprirmi, quando vedo la porta della toilette aprirsi lentamente … è Andrè che fa capolino.
 
“Oscar …”
“Andrè,non è possibile! .. Ancora tu?”
“Chi potrebbe essere se non io!”
“Ma si può sapere cosa vuoi ancora? Desidero asciugarmi e  rivest…..”
Vedo avanzare mio marito, e con sguardo impertinente, mi dice: “Sono qui apposta per asciugarti, però non credere che stia qui  per aiutarti  ad indossare la tua camicia da notte! … Quella no! … Ti preferisco così…… nuda!”
“Andrè ….”Arrossisco alle sue parole, Andrè è diventato uno sfrontato, ogni giorno che passa è più deciso, più sicuro di se, di quello che vuole, ma è anche dolcissimo, attento, appassionato, instancabile.
Vedo mio marito tendere la mano in modo che il gli porga l’asciugamano … istintivamente glielo cedo, lui avanza, lo afferra, mi dice: “Se non vuoi che ti asciughi nella vasca, è meglio che tu venga fuori ….”
“Mi sento rapita dal suo sguardo,dai suoi gesti, dalle sue parole, non me lo faccio ripetere,lascio la vasca, sono innanzi a lui, sussurrò appena: “Adesso … arrivo Andrè …..”
Andrè mi copre appena, sento le sue mani attraverso il telo morbido, pian piano, con molta delicatezza comincia ad asciugarmi: prima le spalle, per poi scendere delicatamente sul petto, con delicatezza, mi avvolge con l’asciugamano e poi con le sue braccia, comincia a baciarmi, il collo, le guance, le labbra, mi sussurra: “ Ti voglio …. adesso ….. subito ….”. Passa un braccio sotto le mie gambe, mi solleva, mi prende tra le sue braccia. Appoggio la testa al suo petto e mi lascio trasportare nel letto.
Adagio la mia Oscar tra le lenzuola, mi piego su di lei, la accarezzo, le sorrido. Inizio a baciarle il viso, parto dalle tempio e piano scendo….gli occhi, il naso, le guance, le sue labbra, che piano si schiudono. Affondo le mani nei suoi capelli, mi sdraio accanto a lei. Con le mani scendo, apro l’asciugamano, ed inizio ad accarezzare e baciare ogni centimetro della sua pelle.
Sento le mani del mio Andrè, il suo profumo, il suo respiro, sempre più affannato. Affondo le mani nei suoi capelli, e piano mi perdo in lui, nel mio amore.
 

 
“Generale, io vado di sopra, ho bisogno di riposare,  riconosco che è stata una serata davvero difficile! Spero almeno, domani mattina, di svegliarmi di buon umore, buona notte!”
Sento le risate del Vecchio Pazzo, giungere alle mie spalle: “ ah ah ah ah”
Poi la voce  di Gerard: “Aspetta Alain, salgo anch’io! ….  Ma dico amico,hai fretta di tornare in camera? . Oppure vuoi rimanere solo!”
Il Generale continua imperterrito a ridere: “Questa poi La Salle, credo che tu abbia ragione, lascialo un po’ da solo ah ah ah ah!”
 
Mi allontano dal tavolo in compagnia di Gerard, mi volto a guardare il Generale, continua a ridere.
 
“Cos’hai Alain, non stai bene forse?”
“Gerard, io sto benissimo, è il vecchio che ha qualche problema, probabilmente gli è andato in fumo il cervello! … Sono convinto che senta la mancanza di Madame Marguerite.”
 
“Ah ah ah ah ah ….”
 
 
“Senti? Ride ancora! … Meglio che filo di corsa in camera, stasera si diverte a prendermi in giro!”
 
Sassoin e La Salle sono andati via, sono rimasto solo, seduto al tavolo, penso a mia figlia Oscar, l’ho vista molto stanca … povera figlia mia, viaggiare nelle sue condizioni non deve essere affatto facile! .. Spero che la sua gravidanza non si riveli difficile come è successo a sua madre. Per fortuna che accanto a lei c’è Andrè, che si prende cura di lei. Andrè è davvero un bravo ragazzo, ho fiducia in lui e sono sicuro che non la stancherà ancora di più. Voglio  farle un gesto gradito, le porterò  della cioccolata calda, so che le piace,  la gradirà senz’altro! … Voglio che non le manchi nulla.
 
Attiro l’attenzione dell’oste e dico: “Portatemi  due cioccolate calde!”
“Sissignore!”
 
 
 
Ho il vassoio tra le mani, percorro il corridoio, c’è silenzio assoluto, non un rumore, non un vociferare, tutto è tranquillo.
Passo prima davanti alla mia camera, percorro qualche metro, finché non sono davanti alla porta di Marianne,anche qui regna il silenzio più assoluto! ……. Oltrepasso altre  tre camere, ancora silenzio, finché non sono davanti a quella di Joséphine. Sento un del chiacchiericcio provenire dalla sua stanza, mi incuriosisco, non vorrei che stesse discutendo con quel brav’uomo di suo marito. Mi fermo, le voci si fanno più insistenti ……….
 
“Charles ……. Sei davvero magnificooo ……..Charles …….”
“Joséphine … tu … tu …”
“Io cosa Charles? …..”
“Tra … te e tuo padre … mi distruggerete! …..”
“Dai Charles … …. Daiiii .... caro …… non esagerare … adesso … non parlare di  mio padre….. continua a pensare a me ……… Charles tesoro, sei magnifico ………..”
 
E’ la voce di mia figlia, non c’è dubbio! … Non risparmierebbe  suo marito nemmeno se lo vedesse in fin di vita! …. Bah!! … Non ho alcun dubbio, è proprio tale e quale a zio Claud!
 
 
E’ meglio che mi allontani da qui, non vorrei che qualcuno mi vedesse dietro la porta di questi due assatanati e pensassero che sono “strano!” …… Qui  tutti credono che siamo una compagnia di uomini, e se qualcuno passasse davanti alla porta di Joséphine, penserebbe che siamo dei sodomiti! … Ma a quanto pare a quei due non importa nulla, non hanno alcun criterio. Ma io lo so che è tutta colpa di Joséphine, non ha la delicatezza di  controllarsi. Mai avrei pensato che una delle mie figlie sarebbe stata in questo modo, chissà se anche tra i miei nipoti, c’è qualcuno che le somigli, speriamo che il mio François non assomigli a sua zia…..povero me!
 
 
Ancora qualche passo, eccomi dietro la porta della camera di Oscar. Prima di bussare, tendo l’orecchio, voglio accertarmi che sia tutto tranquillo, non vorrei trovarmi in una situazione imbarazzante! ………… Si, non sento nulla! …. Anche perché mi sono raccomandato con Andrè di non giacere con sua moglie, è evidente che il ragazzo non è uno sprovveduto e mi ascolta! ….. che bravo ragazzo che è mio genero!Si si…ho proprio scelto bene! Un ottimo marito per mia figlia, ubbidiente, servizievole, tranquillo, assennato. Ma in fondo, l’ho cresciuto io così! E per sopravvivere 30 anni a fianco di mia figlia……un vero santo!
Alzo il braccio, mi annuncio.




 
 
Siamo nel letto, nudi e stretti l’uno all’altro, Andrè ed io ci scambiamo un tenero bacio, sento le sue mani accarezzare la mia schiena, come sto bene così……quando sentiamo bussare alla porta.
 
“Andrè, hai sentito?”
“Si Oscar, ma chi può essere?”
 
E’ la seconda volta che busso, ancora non ricevo risposta, possibile che stiano già dormendo? … Non credo! .. Forse Oscar, ma non Andrè, ci riprovo e mi annuncio: “Andrè, sono io, apri!”parlo piano, per non svegliare la mia piccola Oscar…..
 
Guardo Oscar, dico: “E’ tuo padre, cosa succede?”
“Cosa vuoi che succeda Andrè? Sicuramente viene a controllarci!”
“Ma Oscar …..”
“Credimi Andrè, è dietro quella porta con una scusa!”
“Può darsi Oscar, ma non dimenticare che siamo in missione, può essere importante …. Aspetta!”
“Dove vai André?”
“Apro la porta, è ovvio!”
“Così? Come madre natura ti ha fatto? Questa si che è bella!”
“Ma cosa dici Oscar, non lo vedi che sto indossando i pantaloni?”
“Certo che lo vedo, ma quelli sono i miei, come pretendi che ti entrino!”
“Ecco perché non riuscivo! … Accidenti!! … Oscar, predi i tuoi vestiti e va in bagno.”
“Non ci penso nemmeno Andrè…..”
“Vuoi farti vedere così da tuo padre?”
“Certo che no, indosserò la mia camicia da notte, ma io dal letto non mi muovo, avanti passamela!”
 
 
Afferro la camicia di Oscar e glielo lancio, la prende al volo.
 
 
“Adesso Oscar, se non ti dispiace fa presto, lo senti tuo padre?! Continua ad insistere.”
 
“Andrè, ci sei figliolo? … Apri!”
 
“Lo hai sentito? .. Ancora!!”
“Certo che l’ho sentito, sono trent’anni che ascolto la sua voce, credi che non lo riconosca? ……… Su dai, mi sono rivestita, apri!”
 
“Andrè  .. Oscar… Vi ho por ………”
 
Vedo la porta aprirsi, sono costernato! … Mio genero mi appare a dorso nudo, indossa solamente i pantaloni,  ha il viso avvampato, tutti i capelli scompigliati,le labbra arrossate, segni inequivocabili sul petto, è visibilmente imbarazzato, capisco immediatamente di aver disturbato un incontro amoroso.
 
Di fronte a me c’è il Generale con un vassoio in mano su cui sono posizionate due tazze di cioccolata fumante, in principio mi guarda perplesso, ma poi la sua espressione diventa severa, mi scruta, e sussurra: “Ho forse disturbato Andrè?”
“Ma no … certo che no, Signore ..”
“Io invece credo proprio di si, e non so se dirti che mi dispiace, o se sei un incosciente Andrè.”
“Ma Signore io …..”
“No sta zitto! …. Se lo hai scordato, te lo ricordo io: mia figlia ha affrontato un’intera giornata di viaggio, e tu, invece di lasciarla riposare ….. giaci con lei?”
 
Sento la voce di Oscar alle mie spalle: “Padre si può sapere cosa succede? Perché bisbigliate? Forse non volete che senta anch’io?... Magari come l’altra sera fuori dalla tenda!”
“Ma vedi … ecco Oscar….. io …”
“Padre, se ci sono novità riguardo la missione, è bene che venga informata,  a meno che non si tratti di ben altro Padre! … Ho forse ragione?”
 
Le parole ed il tono di mia figlia sono di rimprovero, so  benissimo che  le basta poco per farmi una sfuriata. Sono  tentato di dirle ciò che penso, ma è meglio che io le eviti qualsiasi emozione, tanto, a quanto pare, c’è già Andrè che pensa a questo! ….
Un lungo respiro, tento di controllarmi e dico: “Come sempre sei precipitosa. Io vi ho semplicemente portato della cioccolata calda, so che ti piace, e non vedo il motivo per cui tu mi debba guardare  in questo modo! .. Vuoi forse rimproverarmi per una mia attenzione?”
“Certo che no! … Vi ringrazio Padre, siete stato davvero gentile, date a me il vassoio!”
“Stai bene piccola mia? … Hai cenato? Hai bisogno di qualcosa? … Su dimmi, qualsiasi cosa che ti occorra dillo pure a tuo padre! Cosa posso fare per te?”
Sorrido e con ironia gli dico: “Padre, ho solo bisogno di mio marito, che mi faccia un massaggio alle gambe....sapete....sono così stanca!”
“Ma si certo …  certo piccola mia! …  Mentre tu ed io beviamo la cioccolata, Andrè ti massaggia le gambe! …..  Hai sentito? Su muoviti Andrè! Ubbidisci! Massaggia le gambe a tua moglie!”
Le parole di mio padre mi mandano su tutte le furie, severamente ribatto: “Padre, Vi ringrazio ancora per il pensiero gentile che avete avuto, ma se non Vi dispiace, vorrei bere la cioccolata calda con Andrè, e per quanto riguarda  il massaggio alle gambe, preferisco che non me lo faccia davanti a Voi, sono stata chiara?”
“Si.. si Oscar .. come desideri! ..Serve altro figliola?”
“Certo che si, Padre!”
“Dimmi pure Oscar ….”
“Che mi lasciate sola con mio marito!”
“Ehmm … si …  si … come vuoi … allora io Vi lascio, buona notte …..”
“Buona notte Padre!”
 
Non mi arrendo, anche se Oscar non mi leva il suo sguardo severo di dosso, guardo Andrè e sussurro: “Andrè figliolo, confido in te …..”
Mia figlia ribatte immediatamente: “BUONA NOTTE PADRE!!!”
“Buona notte figlia mia, dopo che Andrè ti avrà massaggiato le gambe, riposati!!!”
Sono un passo dietro la porta, quando la sento chiudere energicamente, capisco che le mie parole hanno adirato mia figlia. Cosa posso farci? Io non posso fare a meno di preoccuparmi per lei, ma a quanto pare non le è gradito! … Ma non importa, che si arrabbi pure, debbo assicurarmi che stia bene! ..
 
Sono dietro la porta, Andrè ed Oscar pensavano davvero che fossi andato via? Beh no! … Voglio sincerarmi davvero che quei due non combinino nulla, voglio che mia figlia riposi, non che si dedichi a suo marito. E se così non fosse? Sarò il loro disturbatore!
 
 
“Oscar, non credi di essere stata troppo severa con tuo padre? Lo hai quasi sbattuto fuori dalla camera!”
“Andrè, mio padre, se non viene messo al suo posto, sarebbe capace di dormire con noi, è questo che desideri?”
“Ma cosa dici Oscar? Ih ih ih Sarebbe davvero insolito che io facessi l’amore con te, con tuo padre tra noi ah ah ah!”
“Ridi pure Andrè, intanto, se io non mi comportassi in questo modo, sarebbe un’eventualità da non sottovalutare! …… Andrè, io non credo affatto  che i miei nonni si sia comportati così con mia madre, e non capisco perché lui sia così apprensivo, e non mi dire che è per il bambino.”
“Secondo me, non è solo per lui, ma anche per te, altrimenti non si sarebbe preso il disturbo di portarti la cioccolata, lui sa che ti piace.”
“Andrè può essere  che sia così, ma  non lo ha fatto con nessuna delle mie sorelle, e non vedo perché lo debba fare con me!”
“Oscar, a differenza delle tue sorelle, tu hai vissuto al suo fianco per trent’anni, sei il suo erede, ti ha insegnato personalmente ad usare le armi e a cavalcare, ti sei sposata e continui a vivere a palazzo Jarjayes, ti pare poco? Lui ti vuole davvero bene, a modo suo, ma ti vuole bene!”
 
Le parole di Andrè mi fanno riflettere, riconosco che ha ragione, l’unica cosa che posso fare è armarmi di santa pazienza!
Un respiro profondo, guardo Andrè, e dico: “Andrè ……  Marianne mi ha confidato che probabilmente è incinta …”
“Cosa dici Oscar?”
“Si Andrè, e forse lo è anche Joséphine.”
“COSA?!!! …… Oscar, non ci posso credere!”
“Andrè, se così fosse, voglio proprio vedere se mio padre riserverà  alle mie sorelle le stesse attenzioni  che ha con me! ….. Staremo a vedere!”
“Oscar, ma tu … dici davvero, le tue sorelle aspettano un bambino?”
“Di cosa ti meravigli Andrè? A quanto pare, quella notte che abbiamo  trascorso nel postribolo ha avuto delle conseguenze ah ah ah!”
“Tu ridi Oscar, ma sai cosa significa questo?”
“Certo che lo so  Andrè! .. Tre donne incinte durante una missione sono  un bel fardello, non è vero?”
“Oscar ma ….”
“Tranquillo Andrè, per quello che mi riguarda, so difendermi!”
“Su non prenderla in questo modo, è solo che tutto sarebbe più difficile! … E poi immagino le ripercussioni che ci sarebbero sull’umore di  tuo padre …”
“Io direi sul malumore di mio padre! … Te lo dico io, inizialmente sbraiterà, se la prenderà con Charles e Louis, sottoponendoli a dei turni di guardia ancora più rigorosi, ed infine, non potrà che preoccuparsi di tre donne incinte, e magari dividerò la sua attenzione con le mie sorelle, cuscini compresi  ah ah ah ah!”
 
 
Mi passo la mano dietro la nuca, sono tutto sudato, credo di essere impallidito, ciò che ho appreso è davvero spaventoso! … Non ci posso credere!  Oh Signore!! … E’probabile che Joséphine e Marianne siano in stato interessante, ma i miei generi sono impazziti? Hanno forse scordato che siamo in missione? E la nostra, è una missione pericolosa! …… Pazzi  … sprovveduti, incoscienti, irresponsabili, ecco cosa sono!
Mi allontano in tutta fretta  lungo il corridoio e continuo a farneticare: “Charles e Louis stasera stessa mi  daranno una spiegazione! ….. Maledizione, Charles  sta giacendo con Joséphine, ma  appena avrà ……….. Santo cielo!! …. Cosa mi tocca pensare! Queste figlie prima o poi mi faranno impazzire, ma i loro mariti faranno i conti con me!..... Che notte, che notte agitata che mi aspetta, altro che riposo, qui sta notte nessuno di loro dormirà!!”
 
A spasso nel tempo: A casa di Terry – Il generale risponde alle sue lettrici.
 
 
Terry: “Un attimo che prendo le chiavi, ed apro il portone ….. ecco fatto! … Aizram, Generale prego entrate!”
Generale: “Ma no! Cosa dite Madame? Prima Voi!”
Terry: “Ah ah ah ah Generale Vi ringrazio, ma io non bado alla forma ah ah ah!”
Generale: “Invece io si, prego prima Voi.”
Terry: “Grazie Generale!”
Aizram: “Terry è meglio che tu faccia  strada! …. Ma Terry, che scalinata ripida! … Spero che tu abiti al primo piano!”
Terry: “E invece no Aizram, io sto al secondo.”
Aizram: “Accipicchia!”
 
 
Terry: “Ecco fatto, prego entrate!”
Generale: “Puff …. Che salita, con questo caldo poi!”
Terry: “Generale su ce l’avete quasi fatta, manca poco, ancora qualche scalino e siete arrivato!”
Generale: “Ranc … puff ….”
Terry: “ Su su Generale, ormai ci siamo … prego accomodateVi! …  Vi capisco, alla Vostra veneranda età salire tutte queste scale tanto ripide, non è semplice.”
Generale: “Prego Madame, io non sono poi tanto avanti con gli anni, è solo che non sembra di salire una scalinata, ma piuttosto si ha l’impressione di arrampicarsi! Nemmeno a palazzo Jarjayes, in cui ci sono un’infinità di scale, è così faticoso!”
Terry:“Ah ah  ahah Generale, casa mia non ha nulla a che vedere con palazzo Jarjayes ah ah  ah ah!”
Generale: “Siete sempre così spiritosa Madame, non mi meraviglio che in ogni capitolo percepisco continuamente la vostra irrefrenabile ironia!”
Terry:“Ah ah ah ah Generale…. Ah ah ah… Su venite Generale, Vi faccio conoscere casa mia …………….. Ecco qua!”
Generale: “Madame, scusate l’ardire, ma Voi non avete figli e marito?”
Terry: “Certo che si.”
Generale: “Però ….”
Terry: “Cosa c’è Generale?”
Generale: “E’ che … constato che il mio cavallo ha più spazio di Voi!”
Terry: “Ah ah ah ah ah  Questa poi .. ah ah ah ah …. Generale, siete  più ironico di me! ah ah ah ah ah …”
Generale: “Madame prego, la mia non è assolutamente ironia, ma un dato di fatto! ….. Ora capisco tutto questo accanimento verso la mia persona, sarà la mancanza di spazio di cui usufruire!”
Terry:“Ah ah ah ah ah… Generale  Ah ah ah ah .. Se non ci foste Vi avremmo  inventato ah ah ah ah …..!”
Generale: “Madame, Voi avete sempre voglia di scherzare! …… Però accipicchia, fa più caldo in casa Vostra che in strada.”
Terry: “Avete ragione, adesso provvedo immediatamente! … Aizram, per favore, passami il telecomando, quello  bianco.”
Aizram: “Questo Terry?”
Terry: “Si proprio quello …. Grazie! ……… ”
Generale: “Madame, cos’è quella scatola?”
Terry: “E’ un climatizzatore, e serve per risolvere il nostro piccolo problemino!”
Generale: “Problemino?”
Terry: “Mi riferisco al caldo Generale!”
Generale: “Io non lo chiamerei problemino, ma un guaio davvero  grosso Madame, qui non si respira!”
Terry: “Ih ih ih … Lo so Generale, fa molto caldo, ma tra poco vedrete che staremo tutti meglio!”
Aizram: “Terry, il Generale, deve cambiarsi d’abito immediatamente, se non vogliamo che collassi!”
Terry: “Si certo Aizram, adesso vado a prendergli i vestiti di mio marito, un momento!”
 
Generale: “Madamigella, questo paese è davvero infuocato, non credevo che esistessero posti del genere!”
Aizram: “Generale, ne siete proprio sicuro?”
Generale: “Beh .. Si ho letto sui libri, che in alcune parti del mondo  fa tanto caldo, ma un conto è leggere e un altro è avvertirlo!”
Aizram: “Ah ah ah .. Generale, Voi parlate di “Alcune parti del mondo” ma noi stiamo in Italia, nel sud Italia, ed è naturale che faccia molto più caldo qui che a  Parigi, e che nella Vostra Contea di Collegno!”
Generale: “Si si .. capisco, però c’è un’afa davvero insopportabile …… ma … sento che l’aria comincia a rinfrescarsi e ……. Il getto d’aria fresca proviene da quella scatola! … Ma … come può essere?”
Aizram: “Sono le scoperte del nostro tempo Generale, abbiamo i mezzi necessari sia per riscaldarci, che per rinfrescarci!”
Generale: “Davvero incredibile!!”
 
Terry: “Ecco qua Generale, Vi ho portato delle bermuda e una camicia con la manica corta, potete andare di là e cambiarVi.”
Generale: “Madame, ma sono … questi pantaloni non hanno le gambe!”
Terry: “Ah ah ah … Generale, certo che le hanno, ma sono corte! … Su meglio che Vi cambiate, altrimenti quando Vi porterò in giro per il paese, soffrirete davvero!”
Generale: “Madame, ora capisco perché Voi indossate quella gonna tanto indecente, e Madamigella quei pantaloni senza coprirsi le gambe, è per via del gran caldo che affligge il Vostro paese!”
Terry: “Generale, Vi assicuro che la mia gonna non è poi tanto corta, è appena sopra il ginocchio!”
Generale: “E Vi pare poco Madame? E’ irriverente!”
Terry: “Ah ah ah  Generale, quando Vi porterò sul lungo mare, vedrete  indossare molto meno, non solo alle donne, ma anche agli uomini, forse allora avrete da ridire qualcosa in più ih ih ih!”
Generale: “ Vi capisco ancora meno.”
Terry: “Lo capirete, quando lo vedrete! … Venite da questa parte, così potrete cambiarVi d’abito!”
Generale: “Grazie Madame!”
Terry:  “Aizram, approfitto per cambiarmi anch’io, voglio indossare dei pantaloncini, sai  Vi porterò a fare un giro in moto.”
Aizram: “Moto? Hai detto moto Terry?”
Terry: “Si certo moto. Cosa c’è adesso, non dirmi che non ci sei mai salita?”
Aizram: “La questione è un’altra Terry, è che io ho paura della moto!”
Terry: “No dai Aizram, su! … Per l’occasione, mi sono fatta prestare la moto da mio fratello, non puoi tirarti indietro!”
Aizram: “Terry,  me l’hai  già fatto il  regalo di compleanno, quindi … non c’è bisogno che tu me ne faccia un altro!”
Terry: “E invece si! … Sei o no mia ospite?”
Aizram: “E con questo?”
Terry: “Significa che tu devi onorarmi delle attenzioni che ti ho riservato, quindi faremo un bel giro in moto, voglio che ti godi la vista del lungo mare!”
Aizram: “No no .. senti, porta con te il Generale …”
Terry: “Verrà anche lui, sta tranquilla!”
Aizram: “Come in tre?”
Terry: “Si in tre, lo metteremo al centro che ne dici?”
Aizram: “Ma non si può!”
Terry: “Certo che si può, o l’hai dimenticato che con noi tutto è possibile?”
Aizram: “Terry, queste vacanze, non le scorderò per tutta la vita!”
Terry: “E’ proprio quello che desidero  Aizram!”
Aizram: “Perdonami Terry, ma certe volte, mi pento di averti contattata, e averti proposto di scrivere insieme “Avventura sulle Alpi!”
Terry: “Ma cosa dici Aizram? Guarda che capolavoro che sta venendo fuori, oltre che su EFP, la stiamo pubblicando su due altri siti, e tutte le nostre lettrici, si stanno divertendo un mondo, e riconosco che è tutto merito della tua idea!”
Aizram: “Si .. si .. ma io, non mi riferivo a questo, ma .. alla nostra amicizia, che si è talmente consolidata che adesso vedi dove mi ha portata? Prima sull’aereo e adesso sulla moto!”
Terry: “Si ma prima ancora Aizram, la nostra amicizia, mi ha portata sulla metropolitana che aveva tutta l’aria di essere sulle montagne russe! E ti ricordo che io non vado nemmeno ai parchi dei divertimenti tanto adrenalinici, perché ho paura!”
Aizram: “Ma si può sapere quanto ancora durerà la tua vendetta?”
Terry: “Ma quale vendetta Aizram? Io –voglio- farti-fare-un-giro-in-moto, capito?”
 
Generale: “Donzelle, perché discutete? Cos’altro Vi succede adesso?”
Terry: “Nulla Generale! … Ma lasciateVi guardare .. però i pantaloni corti Vi donano tantissimo!”
Generale: “Cosa fate Madame, mi prendete in giro? Sappiate che io non mi aggirerò mai per Manfredonia conciato in questo modo!”
Terry: “Davvero Generale? … Credo che cambierete idea, quando uscirete sul balcone.”
Generale: “Cosa volete dire Madame?”
Terry: “Prego da questa parte! ……..Venite con me!”
 
Generale: “Santo cielo! …. Ma queste sono le fiamme dell’inferno! …. Ma dico,com’è possibile!! …. In casa non si avverte tutto questo calore!”
Terry: “E’ ovvio Generale, in casa abbiamo l’aria condizionata, se proprio avete deciso di non volere indossare questo genere di abbigliamento, prego, accomodateVi di là e rimettete gli abiti di prima! … Ma  Vi avverto, ve la passereste davvero male, guardate il barometro, abbiamo in strada quarantuno gradi di temperatura e  novantasette percento di umidità. Adesso spetta a Voi decidere, cosa fate?”
Generale: “Be … ecco … io …. Madame, torniamo in casa, ho visto che sul tavolo ci sono delle missive a cui rispondere!”
Terry: “Forse è meglio Generale, su entriamo e chiudiamo la porta, meglio goderci almeno per il momento la frescura della casa! … Prego entriamo!”
 
Luna:  “Ciao Aizram!”
Aizram: “Ciao Luna, come stai?”
Luna:  “Bene grazie, e tu?”
Aizram: “Diciamo molto meglio da quando sono atterrata! … “
Luna:  “Vuoi dire che siete arrivati con l’aereo?”
Aizram: “Si, tua madre ha insistito così tanto per fare il viaggio in aereo, che non ho potuto tirarmi indietro.”
Luna:  “Che strano! .. Mia madre ha paura di volare!”
Aizram: “Infatti Luna, ha gridato e strepitato per tutto il tempo, fino a quando il personale di bordo non l’ha rinchiusa nella stiva!”
Terry: “Un momento Aizram, guarda che non hanno rinchiuso solo me, ma anche  te e il Generale!”
Luna:  “Oh, ma che maleducata che sono stata  Signor Generale, non Vi ho ancora salutato!”
Generale: “Madamigella Luna, che piacere rivederVi!”
Luna:  “Prego Generale, il piacere è mio, vederVi in casa mia! … Ma ditemi, siete per caso venuto a conoscere il luogo dove mia madre e Aizram, complottano contro di Voi!”
Generale: “Be  … ecco … a questo non ci avevo pensato, comunque se voleste dirmi qualcosa in proposito, non mi dispiacerebbe.”
Luna:  “Dunque  Generale,  adesso che siamo in piena estate,  la sera, mia madre si siede sul balcone, su quella sedia, e con il  suo portatile comincia a discutere con Aizram, su quello che deve accadere nel capitolo …”
Generale: “E Voi madamigella, non le dite nulla?”
Luna:  “Cosa volete che le dica! .. E’ talmente presa a discutere con Aizram, che ci ignora completamente, e se qualcuno di noi le chiede qualcosa ci dice: “Avete le mani? Fate da soli!”…. Adesso comprendete in che situazione ci troviamo?”
Generale: “Forse perché  intendono portare a termine quanto prima la nostra storia.”
Luna:  “Magari fosse così Generale!  Pensate che Aizram ha proposto a mia madre di prolungarsi per almeno un’altra ottantina di capitoli!”
Generale: “Cosa? Ma dite davvero madamigella?”
Luna:  “Certo Signore, e come se non bastasse, appena concluso questo, hanno deciso di retrocedere.”
Generale: “Non capisco Madamigella, in che senso retrocedere?”
Luna:  “Nel senso vogliono cominciare la storia dall’inizio ….”
Generale: “Continuo a non capirVi.”
Luna:  “Dunque, “Avventura sulle Alpi” è cominciata con il cruccio di voler far sposare la Vostra Oscar?”
Generale: “Si, certo! Dopo tutto mia figlia è maggiorenne da un pezzo, e a me serve un erede, anzi, più di uno. E quindi?”
Luna:  “Quindi, vogliono andare indietro nel tempo e scrivere tutto ciò è avvenuto prima!”
Generale: “Santo cielo donzelle, cos’altro volete da me? Vi prego di non entrare nella mia vita intima!”
Luna:  “Ma come Generale, Voi non lo fate continuamente con le Vostre figlie? E loro lo faranno con Voi!”
Generale: “Donzelle, cosa dice Madamigella Luna?”
Terry: “Quello che avete  appena sentito Generale, ma adesso non è il momento di discutere di questo, è ancora presto per pensare al futuro.”
Generale: “A questo punto Madame, io direi al mio passato!”
Terry: “Non pensiamoci adesso e onorate  le vostre care lettrici! … Su Generale, cominciate ad aprire le buste.”
Generale: “Povero me, chissà cos’altro devo aspettarmi!”
Terry: “Su Generale, sbrigateVi che Vi aspetta non solo la passeggiata  per il paese, ma anche un giro in moto!”
Generale: “Moto? Volete dire uno di quei cavalli a due ruote?”
Terry: “Esattamente, su uno di quelli!”
Generale: “Non ci pensate nemmeno, ho visto come si corre su quei trabiccoli, ed io non voglio!”
Aizram: “Nemmeno io Terry!”
Terry: “Oh ma quanto siete noiosi, ma non avete voglia di divertirvi?”
Aizram: “Certo che si, ma non in questo modo!”
Terry: “Ascoltate voi due, che lo vogliate o no, noi  faremo un bel giro, e su questo non transigo!”
Generale: “Temo per le Vostre parole Madame, Vi prego desistete.”
Luna:  “Ah ah ah ah …. Generale, Voi non conoscete mia madre, quando si mette in testa qualcosa, lo fa e basta! .. Bene io adesso Vi lascio, devo andare! …. A presto Generale!”
Generale: “Arrivederci, madamigella, è stato un piacere rivederVi!”
Luna:  “Grazie Generale!”
 
Generale:  "Madame, potremmo fare in giretto a cavallo?"
Terry: “Ma si certo , dopo, senz'altro.”
Generale: “Bene bene....ih ih ih ih Voi sapete cavalcare? ih ih ih ...”
Terry: “Ma si può sapere cosa avete da ridere?”
Generale:“Niente Madame  ih ih ih .. e allora ci siete mai salita su un cavallo?”
Terry: “Io? .... beh ... ecco ... ci sono stata una sola volta.”
Generale: “Perfetto!!! Allora vi porterò a cavallo!!!”
Terry: “Ummm.... cosa vuol dire, quel ... perfetto?”
Generale: “Vedrete......vi piacerà!!!”
Terry: “Indubbiamente, sapete, io non mi tiro indietro come la mia cara amica Aizram!”
Generale: “Oh....ma verrà anche lei!!! … Vi piacerà, ne sono sicuro.”
Terry:  “Ne sono sicura!”
Generale: “ Ih ih ih …”
Terry: “Mi piacciono gli esperimenti Generale! .. Ma perché ridete in quel modo tanto strano? Sapete, mi mettete in apprensione!”
Generale: “Ma nooooo!! State tranquilla!  Portatemi al maneggio …..”
Terry: “Oddio, già che avete pronunciato quel noooo, non mi piace.”
Generale: “Sceglierò io per Voi il cavallo. A proposito ce n’è uno qui da Voi?”
Terry: “Ma si certo, a Siponto ce n’è uno, ma  sinceramente non ci sono mai stata.”
Generale: “Non vi preoccupate, ci andremo insieme …  Mi occuperò io di Voi!! Ih ih ih  ih ih ih “Vendetta!!!!”
Terry: “Prego?”
Generale: “Nulla .. nulla Madame, adesso apro le missive, dunque la prima è …. Ecco lo sapevo! E’ quasi sempre la prima a scrivere, certo non potevo aspettarmi di leggere altro …”
Terry: “Non capisco Generale, cosa volete dire!”
Generale: “Ascoltate donzelle, la gatta selvatica scrive: Ehi Terry, Aizram, mi stavo strozzando dalle risate ……….. come sempre, ovvio! ……… Questa poi!”
Aizram: “Cosa succede Generale?”
Generale: “La donzella irriverente dice, che io sono stato un padre assente! …. Ma dico, io sono un Generale, non potevo trascurare il mio lavoro, non ero lontano da  casa per divertirmi, poi la mia Oscar, se è stata al mio fianco, è perché l’ho cresciuta come un uomo! ………… A donzelle, come è difficile fare il padre! .. Tutti che criticano! …. E poi, cosa potevo aspettarmi dalla donzella Australia! … Ma sentite cosa ha scritto, anche questa!”
Aizram: “Cosa Generale?”
Generale: “La squinternata, vorrebbe che il mulo mi prendesse a calci,ma dico, adesso cosa avrei fatto di male? …. Gulp! …. Sul resto meglio sorvolare, e andare avanti! ……… Madamigella, Voi dite che a causa mia Charles e Joséphine potrebbero separarsi ed io dovrei riprendermela a palazzo? Per carità, Voi non la conoscete mia figlia, è tremendamente insopportabile, meglio che tormenti suo marito e i suoi poveri figlioli non me! Un’ultima cosa madamigella, io non so perché desiderate Sophie per la mia Oscar, ma Voi forse non avete ancora inteso, che sono circondato da donne, e ho bisogno di maschi? Prima che mi alteri è meglio passare alla prossima missiva!”
 
Aizram: “Prego Generale, eccola, è di Madame Tetide!”
Generale: “Che onore, l’ennesima comunicazione dall’amabile Madame Tetide, dunque …… ecco ……si ……. Madame, Voi non sapete quanto mi costa escogitare un piano per tenere a bada i bollenti spiriti di mia figlia Joséphine! Ma avete visto cosa ha combinato al convento? Ho temuto davvero che quei due scellerati, venissero  scoperti dai frati, che imbarazzo che sarebbe stato! Ma adesso ho trovato il modo, per affaticarla, vedrete,le impedirò di combinare altri guai! ……… Però Madame Tetide, come avete appena letto nel capitolo, è probabile che quelle due sciagurate, siano incinte. Non vorrei sembrarVi assillante, ma  Vi immaginate che guaio che sarebbe per noi altri? Ben tre donne in attesa! .. Oddio, dovrò comprare altri cuscini, e  dividermi in tre! … Ma aspettate che acchiappi quei due buoni a nulla dei miei generi, gli faccio vedere io! ….. Vi chiedo vivamente di sostenermi Madame, e grazie ancora per la Vostra cortese puntualità nel mandarmi le Vostre opinioni, alla prossima immancabile missiva!”
Aizram: “Generale, questa è la posta di Lupen3”
Generale: “Si .. Si .. L’affabile donzella, anche lei sempre così squisitamente presente, ora leggo ……… ih ih ih ih ih …”
Aizram: “Perché ridete Generale?”
Generale: “Ovvio Madamigella! … Madame Lupen si complimenta con me, dice che sono uno stratega, perché sono riuscita a far cavalcare il mulo a Joséphine ah ah ah …. Scusate Madame, forse ne dubitavate? Sapevo benissimo che Cèsar, non si sarebbe fatto montare da Joséphine, lui riconosce come suo  padrone, solo Oscar, sapete come si suol dire: ”In amore e in guerra tutto è lecito!” ah ah ah ……. Poi mi scrivete che io sto esagerando? … Ma no, donzella! Io voglio assicurarmi che a mia figlia non manchi nulla! …….  Donzelle Autrici, Madame Lupen ci augura una bellissima vacanza a Manfredonia! …  Madame Lupen, Voi ancora non sapete che quella matta di Madame Terry, vuole costringermi a salire sul cavallo a due ruote. Oddio, tremo solo all’idea!”
Terry: “Ah ah ah ah … Ma dove si è mai visto un Generale che ha paura di salire su una moto!”
Generale: “Madame, c’è poco da ridere, Voi dimenticate che io non appartengo al Vostro tempo!”
Terry: “Ah ah ah ah … Avete ragione Generale ih ih ih …. Prego tenete, questa è della simpaticissima Lucciola ih ih ih !”
Generale: “Date qua, e se non Vi dispiace, lasciatemi leggere! ….. Madamigella Aizram, siete turbata o sbaglio? Avete la stessa espressione preoccupata di quando dovevamo salire sull’aereo.”
Aizram: “Già! …. Prima l’aereo e adesso la moto! ….. Terry, ma sei sicura di saperla guidare? “
Terry: “Che domanda, certo che si!”
Aizram: “Lo spero Terry! … Desidero solo tornare nella mia Collegno, sana e salva!”
Terry: “Esagerata come sempre! .. Certo che tornerai a casa: tu nella tua Collegno e il Generale, nel suo tempo!”
Generale: “Contateci Madame,come ha detto la gattaccia, io sono un Hilander! ….. Adesso apro la lettera dell’affabile madame Lucciola ….”
Aizram: “Cosa scrive?”
Generale: “Anche lei ci augura una buona gita a Manfredonia, ma anche lei non può sapere  che sono un tantino nervoso, per via del mezzo di trasporto su cui saliremo, comunque, se ormai avete deciso, non posso che piegarmi al Vostro volere!”
Aizram: “Ben detto Generale, così si parla! .. Su .. su continuate.”
Generale: “Si complimenta con Voi Autrici, dice che avete scritto un bel capitolo ….”
Terry: “Grazie Lucciola, anche tu scrivi delle belle storie!”
Generale: “Si vero Madamigella, ho constatato che anche Madame Lucciola fa uso della piuma! … Mi raccomando Madame, Oscar deve amare solo Andrè, e fate in modo che abbia tanti nipoti e tutti maschi! … Grazie anticipatamente dal Generale, vi aspetto Madame, non mancate! ………………. Ecco l’ultima missiva, vedo il sigillo della Contessa, ora leggo cosa scrive  ………………..Dice che le duole il cuore, nel vedermi attaccato continuamente dalle mie figlie! …..  Eh si, Contessa, Voi  lo sapete che con le mie figlie, è una lotta continua, stasera poi vengo a scoprire che con tutta probabilità sono incinte! Ditemi, non debbo andare fuori di testa per colpa loro?” Ah Contessa, povero me!”
 
Terry: “Vedi Aizram, come gli piace fare la vittima?”
Aizram: “Vedo, vedo Terry, non è mai contento di nulla!”
Generale: “Madamigella cosa dite? I nipoti li voglio eccome, ma non che vengano procreati durante la missione. Voi lo sapete benissimo i pericoli che corriamo!”
Terry: “Generale, non preoccupateVi andrà tutto per il meglio, a parte qualche assalto di  cui rimarrete vittima!”
Generale: “Ecco, temevo una cosa simile! … Meglio leggere, altrimenti solo ad ascoltarVi, impazzisco davvero! ….. La Contessa dice che avrei fatto meglio ad impartire a  tutte le mie figlie  un’educazione maschile! …… Come darVi torto Contessa?! .. Indiavolate come sono, avrei formato un vero e proprio esercito! Per lo meno mi sarei messo al comando di quelle terribili figlie!”
Terry: “Cosa c’è Generale, Vi vedo affannato!”
Generale: “Madame, il caldo è terrificante!”
Terry: “Generale, sono le sette del pomeriggio, e le temperature sono diminuite.”
Generale: “Di quanto Madame, due?  Poco fa in piazza, ho visto il barometro e segnava ben trentotto gradi.”
Terry: “Generale, stamattina segnavano quarant’uno quindi è decisamente meglio!”
Generale: “A se lo dite Voi Madame, io intanto sto sudando”
Terry: “su Generale tanto siamo arrivati, eccoci siamo all’ingresso del castello Svevo – Angioino”
 
Aizram: “Terry ! Che bella costruzione! A quando risale?”
Terry: “L'inizio della sua costruzione, avvenne nel giorno di San Giorgio nell'Aprile Aprile del 1279. Re Manfredi di Svevia ha cominciato la costruzione del castello e le mura di cinta, ma non l'ha portato a termine perchè morì in battaglia a Benevento, fu completato per opera di Carlo D'angiò principe di Francia, ed era al servizio della chiesa.”
Generale: “Avete detto Carlo d’Angiò? Il figlio del re di Francia, Luigi VIII il leone e di Bianca di Castiglia!!”
Terry: “Proprio lui, però, accipicchia Generale, siete davvero informato, pensate che io prima di condurVi qui, ho dovuto sbirciare su google per non sfigurare con Voi ah ah ah ah ah!”
Generale: “Madame, siete talmente schietta da dare l’impressione di essere davvero tremenda!”
Terry: “Io tremenda, per aver detto la verità? Suvvia Generale, a me la storia non mi è mai interessata!”
Generale: “Madame, quindi anche voi siete un po’ Francese!!”
Terry: “A quanto pare si Generale!  Infatti dicono che Voi siate i nostri cugini francesi.”
Generale:  “Cugini? io e voi? Nooooo!!”
Terry: “Siiiii!!! Ma non lo dico io, ma la storia Generale ih ih …”
Generale: “Io e voi, madame, in comune non abbiamo nulla! Io sono bello, gentile, amorevole, servizievole, educato, tranquillo. Voi siete un'Arpia!”
Terry: “Ah ah ah Generale siete davvero convinto di ciò? Io ho il potere di darVi l'agognato erede.”
Generale: “Uhmf.... ergh....ehm.... coff.....FRANCOISSSSS!!”
Terry: “SOPHIEE!!!”
Generale: “Nooo!!! vedete, siete un'Arpia! Una ricattatrice!”
Terry: “Ah ah ah ah … Aizram, lo senti? E poi dice è un gentiluomo tranquillo!! Ah ah ah ah ….. Su Aizram entriamo! …. Generale, entriamo!”
Generale: “Forse è meglio Madame, altrimenti rischiamo di discutere per tutto il giorno!”
Aizram: “Terry, però, dobbiamo riconoscere che  il Generale è giudizioso, evita di discutere sull’argomento nipote ah ah ah!”
Generale: “Madamigella Vi prego pensate alla mia discendenza, non  credete che abbia avuto fin troppe donne nella mia famiglia?”
Terry: “Su Generale, l’avete conosciuto  a Collegno il vostro discendente.”
Generale: “Vero Madamigella, quindi posso tranquillizzarmi.”
Terry: “Di più Generale, potete rilassarVi ah ah ah ah!”
Terry: “Entriamo su!”
Generale: “Madame, ma come, qui non si paga l’ingresso?”
Terry: “No Generale, in questo periodo, l’ingresso è libero, per via dei lavori che stanno apportando all’interno del castello, ma in compenso potrete goderVi il panorama dall’alto!”
Generale: “Andiamo pure Donzelle!”
Terry: “Su Generale, che la moto ci aspetta!!”
Aizram: “Terry!! …. Ti pregooo!”
Terry: “Su su .. coraggio amica mia, so che apprezzi la storia e le sue opere, andiamo ah ah ah ah  ah ah ….”
Aizram: “Terry sei un’arpia!”
Generale: “Concordo con Voi Madamigella!”
Terry: “Ah ah ah ah ha ah ……. AH!! Che bella vacanza!!!!!”


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