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Autore: MagiaOscura    18/11/2018    2 recensioni
Tutti conoscono Bellatrix Lestrange, Narcissa Malfoy e Andromeda Tonks ma nessuno sa come crebbero le tre sorelle e che tipo di rapporti avevano tra di loro. In questa storia vorrei descrivere la mia visione sul legame che le legava.
Genere: Drammatico, Fantasy, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Andromeda Black, Bellatrix Lestrange, Narcissa Malfoy | Coppie: Lucius/Narcissa, Ted/Andromeda
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica, II guerra magica/Libri 5-7
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Le vacanze natalizie per Narcissa Black furono per la prima volta nella sua vita piacevoli e per la prima volta desiderava che non finissero mai e il mondo dei Malfoy la attrasse moltissimo nonostante alcuni aspetti bizzarri di quella famiglia. Non vedeva l’ora di tornare a Hogwarts per raccontare tutto a Andromeda, vedendo nell’amicizia con quella famiglia una possibilità di riscatto dopo un’infanzia non certo piacevole.
Ma la sua eccitazione fu bruscamente interrotta quando appena tornata al dormitorio femminile dei Serpeverde vide Andromeda china sul suo letto con il viso tumefatto.
“Ma che cosa ti è successo???” chiese Narcissa scioccata alla sorella, non capendo cosa fosse successo.
Andromeda, dopo qualche secondo di indecisione parlò mentre la sorella minore si avvicinò con un fazzoletto al suo viso per ripulirlo dalle ferite.
“Bellatrix…è tornata a sorpresa qualche ora prima e mi ha sorpresa con Ted a scherzare e ridere. Ha chiamato il suo gruppetto, anche lui ci ha rimesso”
“Di nuovo quello!? Quante volte ti ho detto di fare attenzione? Mi ero pure raccomandata prima di partire ma no, tu devi fare sempre di testa tua”
“E’ stata più astuta di me la cara Bella” disse Andromeda amareggiata mentre Narcissa continuava a ripulire il suo viso con un fazzoletto ormai pieno di sangue.
“Ti ha rotto il naso quella. Adesso ci credi che è fuori di testa o vuoi altre prove?” chiese sarcastica alla sorella.
“E’ mia sorella, non posso odiarla. Non capisco come possa provare tanto rancore tu verso di loro, resta la nostra famiglia”
“Io non ho una famiglia. Se li tollero è per l’eredità che mi spetta”
“Raccontami piuttosto come è andata dai Malfoy…tutto bene?” cambiò discorso Andromeda, per non scatenare ulteriori conflitti.
Narcissa fu tentata dal raccontare alla sorella ogni dettaglio a partire da Villa Malfoy fino all’incontro con Grindelwald ma si ricordò della promessa fatta a Lucius di non parlarne con nessuno e preferì mentire, non perché non si fidasse di Andromeda ma perché era una ragazza che teneva fede alla parola data.
“Niente di che, una casa enorme come qualsiasi famiglia benestante ma mi sono trovata bene” rispose Narcissa senza troppa convinzione.
“Mi vuoi nascondere qualcosa?”
“Ma no…non ti nasconderei nulla, come puoi soltanto pensarlo?”
“Ted mi ha spiegato che nel mondo babbano quando qualcuno mente cerca di non guardare negli occhi l’interlocutore, proprio come te ora” disse Andromeda guardando la sorella con sguardo indagatore.
“Tu e il tuo Ted Tonks…non ne hai abbastanza? Sarà meglio che andiamo a pranzo” troncò il discorso Narcissa, lasciando perplessa Andromeda.
                                                                                                                                  
Per il resto della settimana la situazione sembrò tranquilla. Andromeda e Narcissa frequentavano le lezioni e Bellatrix non parlava con la prima e c’era da dire che era un discreto vantaggio, visto che ogni parola rivolta dalla sorella maggiore a Andromeda trasudava di disprezzo per la sua visione del mondo magico. Narcissa invece decise di approfondire l’amicizia con Lucius Malfoy, trovandolo sempre più gradevole come ragazzo e in linea con le sue ambizioni. Nuovo vantaggio della sua amicizia con il prefetto designato dei Serpeverde fu entrare nelle grazie di Horace Lumacorno, capo dei Serpeverde piuttosto tra le nuvole che spesso dimenticava i nomi degli studenti che non rientravano nelle sue prefenze. Da quando l’insegnante notò Lucius sempre in compagnia di Narcissa egli cominciò a trattarla con molto più riguardo arrivando ad invitarla al Lumaclub, riunione di tutti gli studenti preferiti di Lumacorno coi quali l’insegnante parlava delle ambizioni dei suoi studenti e prometteva aiuti per entrare a lavorare ai piani alti al Ministero. Unico aspetto aspetto negativo di tutto questo era che anche Bellatrix rientrava nelle preferenze dell’insegnante di Pozioni e quindi Narcissa avrebbe dovuto sopportarla tre sere a settimana al Lumaclub.
“Che ti importa di quella? Farò in modo che ti parli il meno possibile” disse Lucius dopo la lezione di Difesa contro le Arti Oscure.
“Quella trova ogni modo possibile per provocarmi, non la sopporto”
“E io troverò un modo per farla uscire dalle grazie di Lumacorno” rispose Lucius a Narcissa facendo un ghigno maligno.
In effetti  qualche ora più tardi al parco, Narcissa ebbe la conferma della capacità di Lucius di mantenere le sue promesse. Il ragazzo fece in modo che Ted Tonks e Bellatrinx insieme alla sua comitiva si ritrovassero nello stesso luogo, mentre lui insieme a Narcissa guardavano la scena soddisfatti e al momento opportuno avrebbero chiamato Lumacorno.
All’ora di cena al tavolo dei Tassorosso piombò un gufo in direzione di Ted con un piccolo messaggio:
‘Vediamoci al parco, dobbiamo parlare. Non farti scoprire da nessuno’
Il ragazzo guardò in direzione di Andromeda ai Serpeverde che era concentrata a mangiare e decise di seguire la richiesta nella lettera.
“Guarda come in un colpo solo inguaio Bellatrix e ti miglioro la situazione a casa tua” disse Lucius con aria furba a Narcissa.
“Bellatrix…ascoltami…” disse sottovoce il ragazzo a Bellatrix Black che fulminò lui e Narcissa.
“Ted Tonks dopo cena si vedrà con tua sorella, lo ha scoperto Narcissa. Perché non ci vai tu al posto suo?”
Bellatrix guardò con sguardo sadico i Lestrange e Evan Rosier e accettò, non riuscendo a credere al fatto che Narcissa la aiutò.
“Puoi fare in modo che Andromeda non lo sappia che io sono coinvolta?” chiese sottovoce Narcissa alla sorella maggiore.
“Perché? Hai per caso paura?”
“No. Il fatto è che se lei non sospetta di me potrò spiarla meglio”
La menzogna di Narcissa fu talmente credibile che Bellatrix acconsentì alla sua richiesta e smise di mangiare, per la fretta di incontrare Ted Tonks.
“Senti Lucius. Non mi piace pugnalare alle spalle Andromeda, lei è l’unica che rende la mia vita a casa sopportabile” sussurrò la ragazza all’orecchio dell’amico che tuttavia non fu per nulla turbato dalle sue parole.
“Se lei non scopre nulla tu non hai nulla di cui preoccuparti. Preparati per l’imminente spettacolo, cara”
Appena Ted si alzò dal tavolo, fu quasi immediatamente seguito da Bellatrix, Rodolphus e Rabastan Lestrange e Evan Rosier.
“Ted” disse Andromeda preoccupata, notando che la sorella si alzò contemporaneamente al suo ragazzo.
“Tranquilla Dromeda. Non cacciarti in ulteriori guai, non pensare che lei lo segua ogni secondo” disse Narcissa sentendo un enorme senso di colpa.
Ma non fu come mentì spudoratamente Narcissa dato che Bellatrix insieme al suo gruppo seguì Ted senza farsi notare fino al parco.
“Stavi aspettando qualcuno, Ted Tonks?” chiese Bellatrix guardando con sguardo sadico Ted che appena si voltò notò terrorizzato di essere circondato.
“Lasciami stare, non stavo qui per te”
“No, non stavi per me. Stavi per mia sorella, non è vero? Il gufo ti aveva inviato un messaggio da parte sua, giusto?” parlava ininterrottamente Bellatrix guardando in modo folle Ted.
“Ascolta Bellatrix. Perché non vuoi che io stia con Andromeda? Io per lei farei tutto, darei la mia vita. Perché non vuoi che lei si goda la sua vita come tutti gli altri?” provò a mediare Ted, scatenando ancora di più l’ira della ragazza.
“PERCHE’ LEI E’ UNA BLACK!!! LEI NON E’ COME TUTTI GLI ALTRI!!!”
“Forse dobbiamo dargli il resto, Bella” disse Rodolphus Lestrange estraendo la bacchetta insieme a suo fratello e Evan Rosier.
“Penso che tu abbia ragione…Wingardium Leviosa” disse Bellatrix prima che Ted potesse soltanto provare a difendersi.
Il ragazzo fu immediatamente scagliato in aria, fino a quando Bellatrix non spostò la bacchetta puntata contro di lui. Ted cadde sulla spalla, rompendola.
“Ti piacerebbe ancora imparentarti con mia sorella, Tonks?”
Mentre Bellatrix e il suo gruppo massacravano Ted Tonks, nel buio c’erano Narcissa e Lucius, coperti da un mantello scuro ad osservare la scena.
“Lucius, basta. Quella lo uccide”
“Non mi dire che ti dispiace per un sanguemarcio, mi deluderesti”
“Non mi dispiace per lui. Ma Andromeda per lui ucciderebbe e non oso immaginare cosa farebbe se gli accadesse qualcosa per colpa mia”
“E va bene…signore, la prego. Venga” sussurrò Lucius a Lumacorno, che passando per caso vicino al parco in una delle sue passeggiate notturne fu allarmato dalle grida di Ted.
“Lucius, cosa sta succedendo? Perché siete qui? E’ ora di dormire, dovrei punirvi”
“No, aspetti signore. Ci siamo spaventati dalle grida nel parco e guardi cosa sta facendo Bellatrix” tentò di giustificarsi Lucius guardando dritto negli occhi il professore.
“Bellatrix Black!!! Cosa stai facendo!!!” disse ad alta voce Lumacorno, guardando la ragazza che premeva col tacco sulla testa di Ted.
“Signore…io…”
“Nessun signore, in presidenza. Che comportamento squallido da parte tua e dei tuoi amici, signorina. E dire che volevo farti entrare in Ministero”
Bellatrix si sentì gelare visto che probabilmente aveva perso una grandissima raccomandazione per entrare nel Ministero della Magia e non potè fare nulla che ubbidire agli ordini del professore.
Lucius e Narcissa, nel momento in cui il gruppo che massacrava Ted si allontanò si avvicinarono a Lumacorno che guardava con pietà Ted.
“Portatelo in infermeria cari, se non vi dispiace. Incredibile cosa riesca a fare una ragazza” disse amareggiato Lumacorno, facendo comparire una barella su cui fece sdraiare Ted che sembrava avere un bel po’ di ossa rotta.
Lucius e Narcissa, trasportando Ted in barella, seguirono il professor Lumacorno che sfogava ad alta voce la sua amarezza per la condotta di Bellatrix.
“Chi lo avrebbe mai detto che Bellatrix era così…”
“Per non dire cosa fa a casa con Narcissa signore, orrendo…”
“Ma che cosa stai facendo!?” protestò sottovoce Narcissa alle spalle di Lucius.
“Lascia fare a me, se tutto va bene entro stasera sarai la sua preferita – rispose il ragazzo all’amica prima di continuare a parlare con Lumacorno – dicevo signore, ha reso l’infanzia di Narcissa un’inferno”
“Che peccato, sembrava una ragazza così a modo. Sono soltanto un vecchio tonto” disse amaramente Lumacorno.
“Ma no, signore. Tutti sbagliamo a fidarci di qualcuno, l’importante è capirlo”
“Hai ragione Lucius. Tu sicuramente non mi deluderai”
Qualche minuto più tardi il gruppo portò Ted svenuto in infermeria e per puro caso c’era anche Andromeda che vedendo Bellatrix completamente spettinata si precipitò a controllare se non avesse fatto qualcosa a Ted.
“Ted…Teddy…”
“Tranquilla, è messo male ma con le mie cure tornerà in sesto già domani” disse Madama Chips con tono materno a Andromeda, disperata e col volto rigato dalle lacrime.
“Sarà meglio se tornate nei vostri dormitori cari. E andate a dormire, senza scatenare ulteriori liti, a Bellatrix e al suo gruppo ci pensa il sottoscritto” disse Lumacorno a Andromeda, Lucius e Narcissa che ubbidirono.
“Vi devo ringraziare, non so come sarebbe finita. Sicuramente sarebbe finita se non foste intervenuti in tempo”
“La prossima volta imparate a stare attenti, non ci sarò sempre io a tirarvi fuori dai guai” disse con aria pomposa Lucius, prendendosi tutti i meriti mentre Narcissa non proferì parola.
“Bhe…buona notte allora. Proverò a evitare discussioni con Bellatrix, ti aspetto in dormitorio Cissy” disse Andromeda ai due quando arrivarono alla Sala Comune dei Serpeverde.
“Bhe…è andata alla grande, non trovi?” disse Lucius buttandosi su un divano.
“No, non mi sento per nulla a mio agio a mentire così a Andromeda. E’ colpa nostra…”
“Questo lo sappiamo solo io e te. Se nessuno di noi due parla chi potrebbe saperlo?” disse Lucius guardando con sguardo indagatore la ragazza.
“Forse hai ragione, questa notte però la passo qui…non ho sonno”
Lucius salutò poco dopo Narcissa, che rimase davanti al fuoco sola con i suoi pensieri non sentendosi per nulla a proprio agio di aver ingannato in questo modo Andromeda ma dopo qualche minuto passato a pensare sorrise:
“Lucius ha ragione, se nessuno parla Andromeda non saprà nulla. E’ tempo di cambiare”
 

 
   
 
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