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Autore: BALTO97    19/11/2018    3 recensioni
la fenice è una creature che rinasce dalle sue ceneri , simbolo universale di rinascita e bellezza
chissà se l'amore tra Jensen e jared emulerà questo magnifico essere rinascendo dalle sue ceneri
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Jared Padalecki, Jensen Ackles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Amelia non era per niente convita di andare in casa di jared.

Sapeva che Jensen non c’era ed era stato lui a dirglielo, ma era comunque strano non ché imbarazzante andare nella casa dove il ragazzo con cui esci convive con il suo ex .

Accettò solo perché aveva voglia di stare con Jared e , economicamente parlando , andare sempre fuori a cena e nei motel stava lentamente prosciugando il conto in banca di entrambi.

“Bell’arredamento” esclamò notando il perfetto abbinamento tra i divani panna , le pareti bianche e i mobili moderni color argento con insenature di ferro.

Camminava aventi e indietro tra la sala da pranzo e il soggiorno, evidentemente nervosa . 

“lo abbiamo scelto insieme” esclamò Jared senza pensarci, urlando dalla cucina.

Guardando i diversi soprammobili sopra le mensole, gli occhi della donna caddero su una cornice di legno bianco con all’interno una foto che ritraeva lui e Jensen sul bordo piscina.

Osservandola Amelia, pensò che il biondo fosse proprio un bel ragazzo, con quei capelli biondo sporco perfettamente spettinati e il gel che li teneva su, come un ragazzino ribelle ma allo stesso tempo adorabile, due occhi di un verde così brillante che avrebbe potuto sostituire un faro in mezzo al mare e quel bellissimo sorriso.
Non fu in grado di trovargli neanche in difetto e persino quelle piccole rughette che aveva attorno agli occhi erano adorabili.. 

Capiva perché jared si era innamorato di lui, capiva perché nella foto lo teneva stretto a sè in quel modo, capiva perché anche lui sorrideva , ma non un sorriso finto, di quelli che vedi nelle foto o sui cataloghi …

Quei sorrisi erano di qualcuno che , in quel momento , aveva tutto ciò di cui aveva bisogno.

“E’ pronto” annunciò il moro uscendo dalla cucina con tra le mani la teglia rovente appena tolta dal forno.

Amelia sorrise raggiungendolo al tavolo, annegando le sensazioni e le domande che gli invasero la mente cercando di godersi la serata senza pensare a dove si trovava e a tutti quei mobili , foto e oggetti che non facevano altro che ricordargli che in quella casa Jared aveva vissuto così tanti bei momenti. 

La stessa cosa accadde dopo cena quando, mentre jared sistemava, seduta sul divano immaginò il giovane e il biondo li seduti , abbracciati , accoccolati o intenti a fare altro proprio dov’era seduta. Le foto che li ritraevano in altri momenti felice sicuramente non aiutavano il suo crescente senso di gelosia … o rabbia … o paura.. 

Aveva detto a jared di prendere le cose con calma, di farsi nuove esperienze e poi decidere se continuare a stare con Jensen o no.

Ma la verità era che , nonostante fosse restia ad innamorarsi ancora , stava iniziando a provare qualcosa per Jared.

Certo il ragazzo era affascinante come un modello, ma anche incredibilmente dolce e sensibile, con un senso dell’umorismo di un bambino e due occhi capaci di farti sciogliere con un solo sguardo.

Era tanto tempo che non si sentiva così per un ragazzo … 

Temeva che jared provasse ancora qualcosa per Jensen … e anche se gli aveva detto di scegliere dentro si sé pregava che non scegliesse il ragazzo e restasse con lei.

Ma quelle foto che li ritraevano in altri momenti felici, non aiutavano e lenire i suoi dubbi. 

Quella notte fecero sesso e, seppure Jared si sentisse orribile per star facendo l’amore nel letto dove lui e Jensen lo avevano fatto tante volte, il pensiero che anche lui in quel momento si stesse facendo la stesso cosa con Ty lo fece impazzire!

Nel frattempo in un’altra camera da letto, con i corpi ricoperti di sudore, i capelli scompigliati, il respiro affannoso e il segno del loro piacere che macchiava le lenzuola, Ty , sdraiato ancora sopra il corpo del biondo, lo osservava dormire.

Si sporse e gli diede un leggere bacio dietro l’orecchio. Jensen si mosse mugolando qualcosa e quando , Ty si porse dandogliene un altro assaporando il dolce sapore salato della pelle il biondo mormorò qualcosa che Ty non avrebbe mai voluto sentire uscire ancora da quelle labbra. “Jared”. 

Il mattino dopo la donna, avvolta nelle morbide e soffici coperte del letto fu svegliata dal dolce profumo del bacon che sfrigolava sul fuoco e di succo d’arancia appena spremuta che saliva dal piano inferiore.

Sorridendo si alzò e infilò nella doccia, felice per una volta di essere in una casa vera e non in una stanza d’hotel.
“Hey” lo richiamò la voce di Jared fuori dalla porta “preferisci le uova strapazzate e in camicia ?”

“Strapazzate” rispose la donna.

“Ok , come vuoi Jens” affermò d’istinto.

Nonostante l’acqua che la stava bagnando fosse calda sentirsi chiamare così fu come la più terribile e dolorosa delle doccia fredda . 

Scendere fu una vera e propria impresa. Si chiedeva come avrebbero affrontato l’argomento ma, arrivata in cucina si stupì di vedere che Jared canticchiare allegramente.

“Buongiorno! Siediti la colazione è pronta !” Esclamò Jared posando i toast caldi sui piatti del bancone.

Amelia finse un sorriso sedendosi e mangiando silenziosamente la sua colazione.

La sera finse di avere un impegno, così come il giorno dopo, ma gli dispiaceva non vedere il moro.

Così decise di chiedere consiglio ad una sua amica.

Abby, sentita la sua storia, i vari dettagli e appreso che aveva anche passato un weekend a casa sua sospirò prendendo un lungo sorso del suo cocktail.

“Wow … io non cosa dirti… Però non credi che sia strano che viva ancora con il suo ex ?” domandò curiosa e confusa.

“lo fa per motivi economici” spiegò la donna.

Abby annuì , ma Amelia notò subito il suo scetticismo.

“Quando sarà pronto verrà via e potremmo cominciare a pensare seriamente alla nostra relazione” affermò cercando di sembrare più convinta possibile , ma ancora una volta l’amica scosse la testa 

“Amelia voglio solo essere sicura che non ti stia illudendo … non voglio che finisca come l’ultima volta”

“E’ una decisione importante!” esclamò Amelia con tono quasi esasperato nel doversi giustificare. “Non voglio che un giorno, in futuro, si guardi indietro e si penta della decisione che ha preso … finendo per lasciarmi facendomi soffrire di nuovo Io non voglio…” il dolore al petto era indescrivibile ricordando la sua ultima relazione.

Abby sospirò fissandola comprensiva. Cara, ci tieni davvero a lui ?” chiese sorridendo.

Amelia annuì “Non credevo che sarebbe stato possibile… ma si … sono veramente felice… Era da tempo che non mi sentivo così” sussurrò con gli occhi lucidi.

Abby annuì abbassando lo sguardo. Da una parte era contenta per la sua amica, ripensando al suo passato, si meritava di incontrare qualcuno che l’avrebbe amata come meritava. Aveva versato troppe lacrime. Però..

“Ma … sei pronto all’eventualità che jared scelga Jensen ?” glielo chiese. C’era anche questa eventualità.

Amelia aprì prontamente la bocca per ribattere ma dalla sua bocca non uscì niente. Certo che aveva pensato all’eventualità che Jared scegliesse lui … ma sentirlo pronunciare e dover pensare se era pronta o no ad accettare quella possibilità era difficile…Impossibile.

“Adesso devo andare” esclamò prendendo le borsa e la giacca alzandosi frettolosamente dal tavolino.

“Amelia aspetta‼!” la richiamò Abby “Amelia” 

Ma l’amica ormai era lontana, incapace di sentirla per tutti quei pensieri dubbi che gli affollavano la mente.

Nel frattempo, Jared, a casa loro stava guardando un film sdraiato sul divano quando sentì jensen nell’altra stanza dire “Si … si ok . ti aspetto alle 20 qui fuori. Ciao”

Un’improvvisa ondata di rabbia lo invase e, sebbene anche lui la sera prima era uscito con Amelia lasciando il biondo a casa da solo , non poté evitare alla gelosia di salire.

Prese il telefono e le scrisse un messaggio chiedendole se era libera per uscire.

Tuttavia prima di inviarlo si prese un minuto per pensare: l’idea che la stesse invitando solo perché Jensen aveva un appuntamento con Ty era pessima e lo faceva stare male … Lui non così superficiale e non approfittava delle persone . 
Ma poi pensò che era stata proprio Amelia a dirgli di uscire … e volendo essere sincero la donna era una compagnia piuttosto piacevole: era simpatica, divertente, amava chiacchierare e avevano tante cose in comune.

Le inviò il messaggio. Sorrise quando la donna le rispose che si sarebbe visti al solito hotel e ordinato a portar via del cibo cinese .

Verso le 20 stava per uscire quando jensen lo richiamò.

“Jared se esci anche tu non dimenticarti di chiudere a chiave” esclamò il maggiore sbucando dal corridoio.

Entrambi si fissarono per un minuto contemplandosi l’un l’altro: i Jeans attillati che incorniciavano le gambe perfette mettendo in evidenza i glutei sodi, i capelli perfettamente pettinati da una parte e dall’altra acconciati con il gel…

Se si fossero trovati in quella situazione anni prima altro che uscire a cena… Si sarebbe saltati addosso , fatto tremare la pareti , sconvolto i vicini e fracassato il letto..

Invece dovevano accontentarsi di guardarsi sopportando il dolore dato dalla consapevolezza che il corpo dell’altro, anche quella notte, sarebbe stato toccato , assaggiato , goduto da qualcun altro.

“Jensen…” “…Jared” dissero all’unisono mentre si guardavano profondamente negli occhi pronti a dirsi chissà cosa , ad aprire il loro cuore e dichiararsi.

“Io…” sussurrò il maggiore, ma fu subito interrotto da suono di un clacson , quello di Ty che lo avvertiva di essere arrivato e uscire.

“io … dovrei andare” disse abbassando lo sguardo quasi sconsolato prima di passargli oltre e andarsene lasciando Jared solo in mezzo alla stanza a chiedersi cosa gli volesse dire prime di quello stupido clacson suonasse …

Dopo una cena, l’ennesima, passata ad aver fatto finta di ascoltare la conversazione dell’altro e partecipare fu il momento di andare a letto .

Amelia baciava e si aggrappava a Jared succhiando e laccando la mandibola con voracità. 
Lo accarezzava e toccava con gesti famelici; ma Jared, anche se come per la cena cercava di partecipare il più possibile e fare la sua parte baciandola a sua volta e toccandola, la sua mente vagava … 

Vagava lontana facendogli immaginare un corpo molto diverso da quello che aveva sotto si se: al posto di quel busto liscio e morbido, vedeva addominali scolpito, capelli biondi e corti ma così morbidi da sembrare il pelo di un cucciolo, zigomi spolverati di lentiggini e due occhi color smeraldo.

Cercò di cacciare quella visione. Dio! non poteva fare questo ad Amelia … ma era inutile perché ogni volta che toccava una parte del corpo e la sentiva gemere di piacere nella sua testa gli rimbombavano i versi si Jensen e, non poteva fare proprio niente per impedire al suo corpo di fremere, fremere bisognoso di essere toccate come solo qualcuno sapeva fare . 

Era un bisogno profondo , necessario quasi come respirare .
Si odiò per quel pensiero ma non poté fare niente perché era vero … “vorrei aprire gli occhi e vederti qui … Jens” pensò lasciandosi andare al piacere fisico insieme alla ragazza.
Nel mentre, in un’altra camera di motel a pochi chilometri di distanza Jensen ,sdraiato sul letto sovrastato da Ty cercava disperatamente di godersi quei tocchi e gesti che, in passato , lo facevano impazzire.
L’uomo non aveva perso il suo tocco e ricordava perfettamente i punti delicati del biondo capaci di farlo gemere in un modo passionale, ma nonostante cercasse di godersi tutto questo come anni addietro non ci riusciva.

Era come se quei tocchi non gli facessero più nessun effetto . 

Chiudendo gli occhi s’immaginò che quelle mani che gli stavano toccando le sue parti più intime non fossero quelle di Ty … ma di un altro ragazzo molto diverso.

Alto , muscoloso , con braccia e gambe così lunghe che potevano tenerlo avvolto in una calda presa, i capelli sudati che ricadevano sul viso scompigliati e gli occhi lucidi e dilatati dalla passione più primitiva.

Con questa visione il biondo si morse il labbro inferiore cercando di trattenere un gemito proprio nel momento che lo colpì il piacere più intenso.

“Visto che so ancora dove toccarti” sussurrò Ty respirando affannosamente, il piacere che lo aveva stordito.

Jensen ritornò alla realtà aprendo gli occhi, ma si pentì di averlo fatto perché davanti a lui non c’era l’uomo della sua visione.

Si sentiva male al pensiero che in un momento così intimo aveva pensato ad un altro uomo, per questo cercò di ignorare quella sensazione di malinconia che stava montando nel petto.

   
 
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