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Autore: CortexiphanAddicted    19/11/2018    1 recensioni
Il mondo di The Walking Dead, come tutti lo conosciamo: ogni personaggio ha la sua storia, il suo passato, i suoi morti. Lo stesso vale per Aria, una ragazzina cresciuta troppo in fretta, come Carl, Enid, Judith o Beth. L'apocalisse vista dai suoi occhi ha una colorazione diversa, si intreccia con la storia principale dei protagonisti della serie e, in particolare, alle vicende del Santuario e del suo tiranno, Negan. Ancora prima di conoscerlo,infatti, sembra che Aria fosse destinata ad amarlo per sempre...
Genere: Azione, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Negan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ero seduta a quel tavolo ad aspettare mia nonna chissà da quanto.
Avevo persino finito i passatempi, girarmi i pollici, riflettere sul senso dell’esistenza umana, farmi le treccine ai capelli.
Era passata più di mezz’ora, ma ero rimasta sempre seduta su quella sedia, di fronte al tavolo della cucina dell’accampamento.
Perché non riuscivo ad essere utile alla comunità? Possibile che non ci fosse nulla che potessi fare?
Cominciai a tamburellare il tavolo con la punta delle dita della mano destra, appoggiandomi con il gomito del braccio sinistro, reggendomi quella maledetta pesante testa.
–Qualcuno batte la fiacca qui?- mi girai di scatto.
Era un uomo sulla cinquantina, capelli neri e folta barba. Indossava una maglia bianca a maniche corte e degli stivali neri. Sul suo polso sinistro c’era una fasciatura, chissà come si era fatto male. E nella mano destra stringeva una mazza da baseball, la punta circondata da filo spinato.
Oh mio Dio, doveva essere lui, il capo di questo posto.
Avevo di fronte a me il dittatore, quello che aveva massacrato non so quante persone per prendere il potere.
–Io veramente ero qui solo di passaggio, ero venuta a trovare mia nonna, mi scusi, ora vado-
-Ma come sei deperita- mi bloccai -… come?-
-Ma sì, tu hai bisogno di mangiare, devi essere nuova, si vede dal modo in cui respiri, sembra che non ti sia mai rilassata da quando è cominciato tutto. Adesso ti preparo qualcosa, che ne dici, eh?- posò delicatamente la mazza da baseball vicino al tavolo e indossò un grembiule bianco trovato lì vicino.
Poi mi si avvicinò e mi prese la mano, avvicinando le sue labbra alle mie nocche rovinate.
–Io sono Negan- io deglutisco, cercando di non distogliere lo sguardo –e tu?- mi libero delicatamente dalla sua presa. –Aria-
-E’ un bellissimo nome-
-… grazie-non sapevo cosa volesse da me, perché era così gentile, e così bello e attraente. Cioè, ecco, io ero confusa, dovevo liberarmene all’istante.
–Senta, Negan, lei è davvero molto gentile ma io sto bene, non ho bisogno che mi prepari niente, davvero, non voglio recarle alcun disturbo- -Dammi del tu- qualsiasi cosa dicesse mi colpiva come uno schiaffo.
–D’accordo Negan, ma io …- -Che ne dici di un po’ di carne eh? Una bella bistecca è quello che ti ci vuole.- ha già messo sul fuoco la padella.
-Dimmi, come sei arrivata qui?- mi chiede mentre la carne frigge.
Voleva davvero parlare con me? Mi sembrava da maleducati non rispondere.
–Io e la mia famiglia abbiamo trovato questo posto per caso e appena arrivati ci hanno detto di contribuire oppure ce ne saremmo dovuti andare via-
-Che scortesi- -Hanno anche picchiato mio padre- perché glielo stavo dicendo? –Davvero?- disse Negan porgendomi il piatto con quella carne così invitante.
–Mangiala su, che sennò si raffredda. Sembra che tu non tocchi cibo da settimane- ed era vero, era da tanto che non mangiavo qualcosa del genere.
–Sai, mi sembra di averti già conosciuto- disse, sedendosi su uno sgabello e avvicinandosi sempre più a me
–La tua faccia cazzuta mi ricorda un tipo di rabbia che ho già visto in altri. Sembra che ti abbiano strappato le budella e rimesse assieme, eppure questo non ti ha per niente rovinato. Sei proprio un casino, cosa diavolo hai fatto per arrivare qui?- non avevo ancora toccato cibo
-Solo quello che ritenevo giusto- mi sorride, ha un sorriso meraviglioso, fa sembrare interessante qualsiasi cosa io dica.
Mi sembra stupido emozionarmi per qualcosa del genere, dopo tutto quello che abbiamo passato.
Comincio a tagliare la carne, e a mangiarla di gusto, è deliziosa.
–E dimmi, Aria, qual è il tuo ruolo in questo cazzo di posto?- oddio lo sapevo, adesso mi ucciderà
–non … io non …- era come se non avessi studiato per un’interrogazione –Non ho un ruolo al momento, siamo qui da qualche giorno e non ho fatto niente di utile per nessuno. Probabilmente finito di mangiare mi offrirò come coltivatrice così da stare assieme a mia sorella-
-Ma queste mani- me le prese –non sono adatte a lavorare la terra- la sua stretta era forte e delicata al tempo stesso, le sue dita erano morbide e perfette rispetto alle mie.
–No, non credo che tu debba fare questo- mi lascia andare, gli vorrei chiedere di toccarmi ancora.
–Allora forse potrei fare i turni di guardia come cecchino- -Saresti sprecata a stare ore e ore in una torretta a non fare assolutamente un cazzo-
-E allora cosa potrei fare?- mi si avvicina sorridendo e mi sussurra all’orecchio –Perché non vieni con me?-
-…Come?- mi guarda e stavolta non sorride è serissimo, sembra che stia per parlare di tutt’altro, come se si fosse pentito di quello che ha detto.
–Penso che tu sia troppo bella per fare qualsiasi cosa, anzi penso che tu sia troppo speciale per fare qualcosa che non sia stare con me. Quindi che ne dici? Ti va di diventare una delle mie mogli?-
Una parte di me avrebbe voluto dirgli di sì all’istante. Un’altra pensava a mio padre, steso sul pavimento con la faccia sporca di sangue. Era stato Negan a dare quell’ordine? Se sì, cosa avrei dovuto fare.
Sapevo, anche se ero lì da poco, che Negan era cattivo con le sue mogli. Dicevano le costringesse a fare cose orribili, cose per cui poi dopo non avresti più voluto guardarti allo specchio. Ma io già non lo facevo più.
–E’ un’offerta interessante- dico, appoggiandomi sullo schienale della sedia –ma perché?- mi guarda come se avessi fatto una domanda scontata
–Beh, non c’è un motivo preciso se una persona in particolare ti solletica le palle, lo senti e basta. E tu, Aria, me lo fai sentire. Non è un contratto prematrimoniale che ti sto offrendo, ma la possibilità di avere tutto quello che vuoi, l’unico prezzo è fottere con me quando mi va-
A chi potrebbe interessare una proposta simile? Si trattava davvero solo di sesso, una cosa che prima non avevo mai fatto, sesso con qualcuno che conoscevo da circa 4 minuti. La forma di sentimento più banale e sbagliata, l’atto sessuale privo di amore. Ma lui me la fa sembrare la cosa più naturale del mondo.
–Non mi dispiace l’idea- lo stuzzico. E’ così stupido, sono solo una bambina, faccio proprio schifo a flirtare con uno che potrebbe essere mio padre.
Com’è brutto dover essere per forza persone morali. Riacquisto la mia dignità.
–Negan, ti ringrazio, ma non credo di essere alla tua altezza; c’è una differenza di età davvero troppo grande- dico, sorridendo.
Mi alzo e apro la porta della cucina, mi sto per avviare nel corridoio, pronta a dimenticare questa storia come solo un’altra delle mie figure di merda.
–Sei una donna, lo sai vero?- mi dice, seduto ancora sullo sgabello.
Mi fermo all’istante e mi volto, guardandolo lì mentre mi offre qualcosa che so nessun altro potrà mai darmi.
Aveva usato le parole più incisive che sapeva avrebbero avuto effetto su di me.
Esco dalla stanza e chiudo la porta. Camminando a passo svelto per il corridoio, cerco di liberarmi della sua immagine, quell’immagine perfetta che so non andrà via dalla mia mente.

Come ci si può innamorare di un’anima così crudele in così poco tempo.
Sono davvero una stupida bambina pervertita … oppure no?
   
 
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