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Autore: lilydreaming    22/11/2018    0 recensioni
Sei mesi dopo la nascita del piccolo Lucas, la combriccola dell'Amun high si prepara a nuovi drammi, amori, amicizie, segreti, e nuove sconvolgenti rivelazioni. Come affronteranno quest'anno i nostri eroi?
Sequel di "You are driving me crazy"
ps: i capitoli hanno il nome di titoli di canzoni.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nina Martin, Patricia Williamson
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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10°Capitolo

"Here Standing"  

 

Patricia era in cucina a farsi un tè. Tutti quei pensieri l'avevano fatta agitare come non mai, dormire era impossibile, non era in grado nemmeno di chiudere gli occhi, che cosa doveva fare? Ormai è tutto cambiato. Dal salotto udiva il suono ovattato della televisione accesa. Risate in sottofondo provenivano dall'apparecchio televisivo, poi all'improvviso più nessuna voce, l'avevano spento. Mentre aspettava che l'acqua andasse in ebollizione sentì dei passi avvicinarsi, sapeva di chi erano, ormai lo conosceva ma non così bene da capire cosa gli passasse per la testa, buffo non sapeva cosa passasse per la sua testa.

Due braccia la cinsero i fianchi da dietro. Ebbe un sussulto. Che cosa aveva intenzione di fare? Perché lo aveva fatto.

"Eddie?" Riuscì a dire dopo pochi minuti.

Il biondo strinse la presa. "Hey" Disse, appoggiando la testa sulle spalle della ragazza.

Patricia mise le mani sulle sue. Era piacevole stare così, confortante, sicuro. Desiderava stare così per sempre.

"Dobbiamo parlare. " Affermò Eddie sciogliendo l'abbraccio.

La rossa si voltò verso di lui. "Credo di sì."

"Allora.."

"Niente giri di parole, te ne prego. "

Il ragazzo sospirò. "Non voglio mentirti, non posso dire che sono innamorato di te. No, non ancora, non posso mentirti usando una bugia così grande solo per averti, perché ti voglio. Tu mi piaci, so che è incredibile e assurdo così improvvisamente. Tutto quello che è successo tra noi deve pur significare qualcosa, non credi?"

Patricia continuò a fissarlo senza dire una parola, ma c'era davvero bisogno di dire qualcosa? No, le parole erano superflue.

"Ti prego dì qualcosa."

La ragazza lo guardò per qualche secondo, gli cinse il collo con le sue e lo baciò. Questo era l'unico modo che aveva trovato per rispondergli, per dirgli che anche lei provava lo stesso.

"Ci proviamo? Io e te come coppia?"Le chiese Eddie sorridendo da un orecchio all'altro.

"No." Disse la rossa, lasciando Eddie confuso e perplesso.

"Come una famiglia."

"Sì."

I due si recarono insieme, con mani intrecciate, al piano superiore, nella stessa camera in cui il tutto era iniziato, e in cui avrebbero passato la prima notte insieme. Insieme come una famiglia, come dovevano essere già da qualche tempo.

Finalmente aveva capito chi è che voleva veramente, rompere con lei era stata la prima mossa. Mara era rimasta male, ma l'avevo capito. Gli chiese chi fosse, e lui titubante fece il suo nome, ne fu sorpresa, ma era felice per lui, sperava solo che anche Joy ricambiasse. Dal canto suo non aveva mai amato Jerome, almeno il tipo di amore che si aspettava di provare, che voleva, o che credeva di meritare, forse non era nemmeno l'amore quello che cercava, ma il sentirsi amato. Ora quello che poteva fare, era sperare che gli altri intorno a lei trovassero quello che cercavano, lei nel frattempo avrebbe pensato ad amara se stessa. Perché era questa la cosa più importante adesso.

"Joy!"Urlò Jerome in un corridoio pieno di un via vai di studenti.

La moretta si voltò al suono della voce che gridava il suo nome.

Il biondo alzò un cartello con scritto su: Ti va di uscire con me? A caratteri cubitali, in modo tale che chiunque potesse leggerlo, anzi sentirlo, perché il ragazzo ne urlò il contenuto.

Joy sorrise, nessuno mai aveva fatto una cosa del genere per lei. "Sii!" Gli rispose gridando entusiasta. Questa era solo l'inizio di una lunga storia d'amore.

Nina aspettava sua madre nell'hole dell'albergo in cui alloggiava sua madre, seduta su un divanetto, circondata dagli ospiti della struttura. La vide spuntare da dietro un angolo. Sembrava alquanto nervosa, cercava di nascondere il suo nervosismo sorridendo.

"Nina tesoro! Sono così felice di vederti." Disse sedendosi su una poltrona parallela a dove era seduta Nina.

"Ti trovo bene." Affermò la ragazza, palesemente mentendo. Aveva capito che c'era qualcosa che non andava.

"Grazie, vuoi qualcosa da bere? Ordina quello che vuoi al bar." Le domandò la donna agitata.

Nina rifiutò la sua offerta."Dobbiamo parlare mamma. " Disse con tono fermo.

"Oh si certo, di cosa volevi parlare?"

"Non lo so, ah sì, per il fatto che tu mi abbia mentito!"Sostenne la ragazza alzando la voce.

La madre la guardò confusa. "Di cosa stai parlando cara?"

"Non fare finta di niente! So che sei separata."

"È stata solo una discussione di poco conto, non è nulla di grave." Mentì la donna.

"Nulla di grave? Allora perché la custodia di mia sorella è affidata a tuo marito? Senti l'ho capito che hai ancora problemi di dipendenza da sostanze tossiche, basta vederti."

"Ti giuro non sto toccando più nulla!"

Nina la guardò per qualche secondo. "Credo che tu abbia bisogno d'aiuto, se non vuoi farlo per me o per mia sorella, allora fallo per te stessa. "

La donna abbassò la testa colpevole. "Vuoi che rimanga fuori dalla tua vita? È così?"

Nina si avvicinò alla madre, per poi prenderle le mani. "No, io voglio che tu ne faccia parte, ma non cosi, mentendomi e nascondendomi le cose."

"Io non so più cosa fare." Dichiarò la madre tra le lacrime.

"Fatti aiutare, è la soluzione migliore."

"Sono un fallimento come madre."Sostenne la donna tra i singhiozzi. Era cosi, aveva rovinato ben due famiglie con i suoi problemi, le sue due bambine.

"Non dire così, so che non sei perfetta, ma sei sempre mia madre, e ti aiuterò ad uscire fuori da questa storia. Te lo prometto."

"Grazie." Disse la donna dal profondo del suo cuore.

Quando quella sera Nina tornò a casa, sì sentì stranamente leggera, le cose stavano andando tutte per il meglio. Aveva tante persone intorno che l'amavano e che le volevano bene, la sua famiglia, i suoi amici,il suo amore. Non c'era nulla che avrebbe cambiato nella sua vita. Vide la porta semi aperta della camera di suo fratello, dormiva beato insieme alla sua ragazza. Nina sorrise, sapeva che ce l'avrebbero fatta prima o poi. Si buttò sul suo letto, e si mise a guardare il soffitto, pensando che l'amore era una cosa meravigliosa.

fine

 

   
 
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