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Autore: Elena Des    24/11/2018    0 recensioni
Amsterdam, 1942. Rah'el Amì è una ragazza ebrea 15enne trasferitesi nella città all'età di 7 anni. Le leggi razziali entrano in vigore anche in Olanda e Rah'el è costretta a seguire tali leggi, andare in una scuola ebrea ed essere discriminata da coloro non ebrei. Stringe amicizia con Yaacov Mazloun ma i tedeschi bussano a tutte le porte di ebrei per portarli ai campi di concentramento. Per Rah'el inizierà l'inferno ma qualcuno riuscirà a renderlo più piacevole.
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Dal capitolo 11:
-Cosa abbiamo fatto di male? Cosa ho fatto di male?
-Sei ebrea
-Non l'ho scelto io
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Olocausto
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Il giorno dopo mi sveglio per andare a scuola. Saluto i miei genitori ed esco di casa. Non prendo la bici, perchè è vietato a noi ebrei. Comunque, per fortuna, non c'è tanta strada da fare per arrivare a scuola. Mentre vado, come ogni mattina, ammiro i canali, i tram, le case galleggianti e tutto ciò che mi sta intorno. Amsterdam è proprio bella, mi è sempre piaciuta.
Mentre vado vedo dei miei ex-compagni olandesi ma non ci salutiamo; anche se prima eravamo amici ora non possiamo esserlo più. Cammino voltando la testa in direzione del fiume e persa a guardarlo non mi accorgo di un sasso piuttosto grosso che mi fa inciampare e cadere in avanti. Faccio una smorfia per il dolore, mi siedo sul pavimento e mi alzo cercando di riprendere l'equilibrio e spolverarmi il vestito. Un ragazzo biondo mi passa davanti e guardandomi mi sputa parole offensive:- lurida ebrea!

Mi spinge facendomi cadere di nuovo, poi ride andandosene via. Mi rimetto a sedere guardandolo male finchè non scompare

-Ehi, ti serve una mano?- un ragazzo bruno con i capelli ricci mi porge una mano che stringo e mi alzo- mi dispiace... stai bene?

-Fa niente. Ci si deve abituare. Grazie- rispondo io- Ma farò ritardo a scuola se non vado via

-Vai alla scuola ebrea?- annuisco e continua- quanti anni hai?

-15, perchè?

Io 16. Vado anche io lì, ti accompagno

-Va bene, grazie!- gli sorrido e andiamo a scuola insieme

-Dove abiti?- chiedo

-In Holendrechtstraat

-Oh! Io in Meerhuizenstraat! Sono piuttosto vicini...

-Già. Come ti chiami?

-Oh, scusa... mi chiamo Rah'el Amì. Tu?

-Yaacov Mazloun, piacere di conoscerti. Il tuo nome è proprio bello. Ti si addice

Io rimango colpita dalle sue parole arrossendo un po' e lo ringrazio

Ci stringiamo la mano e dopo un altro po' di strada arriviamo a scuola

-Beh, ci vediamo Rah'el! E' stato bello fare la tua conoscenza

-Lo è stato anche per me! Ciao!- lo saluto e vado verso la mia migliore amica che mi guarda con una faccia sorridente

-Ehi... chi era quel ragazzo?- mi chiede ancora sorridendo incamminandoci verso l'aula

-Un nuovo amico. Mi ha aiutata. Abitiamo vicini, sai?

-Davvero? Beh, saprai ora con chi venire a scuola...

-E' vero, H'anna

Purtroppo era vero: io e H'anna non potevamo andare a scuola insieme perchè lei abitava lontano da me e più vicina a scuola, in Cornelis Springerstraat
   
 
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