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Autore: Lety Shine 92    15/07/2009    3 recensioni
Draco si ribella a suo padre e alle sue decisioni ed Hermione deve aiutarlo, costretta da Silente. Cosa accadrà? Ovviamente è una DracoxHermione!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Letters and mistakes

Spero mi scusiate per il ritardo con cui arrivo a postare ^^''... Ma visto che mi chiedete di scrivere capitoli più lunghi ci metto un po' arrichendo di più dettagli...

Un grazie a tutti coloro che hanno recensito lo scorso capitolo, ma anche a chi l'ha messo tra i preferiti/le storie seguite o ha semplicemente letto^^

A presto!!!

Letters and mistakes

Qualche sera dopo, Ron e Harry si trovavano nella Sala Comune per finire i compiti che avevano accumulato in quel periodo a causa dei continui allenamenti, anche se era molto tardi e tutti gli altri erano ormai andati a letto.

-Non ti sembra che, ultimamente, Hermione si comporti in modo strano?-, chiese Ron all'improvviso, con fare cospiratorio.

-Cosa intendi dire?-.

-Bhè... una volta ha ricevuto una lettera e se ne è andata via di corsa. Poi ha sempre la testa tra le nuvole, cosa che non è proprio da lei, mi sembra.-, spegò l'altro.

-Ma tu pensi...-, cominciò Harry sperando che fosse Ron a terminare la sua frase, visto che da quel discorso non aveva capito molto.

-Potrebbero esserci mille ragioni, ma... Oh, guarda! Hermione ha lasciato la sua borsa sulla poltrona!-.

-Hai ragione, è proprio la sua!-.

-Magari potremmo...-, cominciò il rosso, infilando una mano nella trecolla.

-Non ci pensare nemmeno!-, l'ammonì Harry, ma era troppo tardi.

Ron estrasse dalla borsa un libro e cominciò a sfogliarlo in cerca di indizzi. Improvvisamente un foglio cadde a terra dal tomo.

-E' una lettera...-.

-Leggila, dai... Tanto il danno l'hai fatto-, lo incitò il moro, incuriosito a sua volta.

- "Il veleno è pronto, lo farò avere a Lumacorno che, ho saputo, desidera regalare una bottiglia  di Idromele Barricato al preside per Natale. Fammi sapere se per te va bene l'idea.

A presto.

Draco Malfoy"-.

Appena Ron terminò la lettura, con il fatidico nome, un silenzio di tomba si insinuò nella stanza.

-Ma cosa...-, riuscì a blaterare Harry dopo una decina di minuti.

-Aspetta, la rileggo. Magari abbiamo capito male.-, cercò di calmarlo l' altro Grifone.

Ma dopo aver letto il foglio ben venti volte i due capirono che non poteva essere uno sbaglio: Draco Malfoy, il loro nemico giurato sin dal primo anno, teneva una corrispondenza segreta con la loro migliore amica, Hermione Granger, e non era tutto!!! Erano stati loro in accordo a cercare di uccidere Silente con l'Idromele avvelenato...

-...e forse anche con la collana maledetta!-, finì il giovane Weasley.

-Aspetta un momento! Qui il nome di Hermione non c'è... Magari l'ha trovata a terra e ce l'avrebbe mostrata appena possibile...-, tentò Harry.

-Può essere...-, convenne Ron, poco convinto.

-Comunque domani gliene parliamo, ok?-.

-E va bene.-, accettò il Bambino Sopravvissuto.

Dalla sera del loro bacio, Hermione e Draco non si erano più incontrati. Forse per una serie di coincidenze, forse perchè si evitavano di proposito.

La ragazza era della seconda opinione, per quando riguardava il Serpeverde: lei desiderava parlargli, chiarirsi con lui, ma dall'altra parte incontrava un muro, che si dileguava non appena la scorgeva nei corridoi. Lei, dopo qualche tentativo, aveva rinunciato a rincorrerlo, aspettando un passo da lui.

La mattina dopo, la Grifondoro cercava affannosamente la borsa per la propria stanza, senza risultati.

Non si arrese e scese a cercarla nella Sala Comune, dove la individuò dopo una breve ricerca.

-Herm...-, sentì chiamarsi.

La ragazza si girò e scorse il suo amico del cuore, Harry Potter, che la osservava con aria preoccupata.

-Oh, ciao Harry!-.

-Ti volevo parlare...-, iniziò lui, titubante. In realtà avrebbe dovuto attendere Ron, ma qualcosa gli imponeva di parlare per primo all'amica, in privato. Così la trascinò in una passegiata nel parco, visto che quella mattina avevano un paio di ore buche.

-Di cosa mi volevi parlare?-, chiese lei, quando raggiunsero le sponde del Lago Nero.

Lui non le rispose e si limitò ad estrarre dalla tasca un foglio che lei conosceva fin troppo bene.

-Dove l'hai presto?-, chiese, irata.

-L'altra sera hai lasciato la borsa nella Sala Comune. Ron ci ha frugato dentro perchè era preoccupato dal tuo comportamento insolito. Quando l'ho letta mi sono sentito tradito, da te! Dalla mia migliore amica!-, esclamò, trattenendo la rabbia che sentiva montargli dentro.

-Dimmi che non è tua Herm! Dimmi che è tutto un dannato errore!-.

Hermione lo guardò implorante. Non voleva raccontargli una bugia. Una cosa era tenerlo all'oscuro della missione datale da Silente, un'altra mentirgli spudoratamente.

-Quella lettera era indirizzata a me!-, rispose sicura. Forse Harry avrebbe capito, forse si sarebbe calmato, dopo un'attenta spiegazione. Non fu così.

-Allora aveva ragione Ron! Tu stai aiutando quel bastardo ad uccidere Silente!-, urlò, saltando subito alle conclusioni.

-No, Harry, aspetta che ti spieghi...-, lo pregò lei.

-Magari avete anche una storia! Come ho potuto fidarmi di te per tutti questi anni?-, proruppe il giovane Potter, incapace di celare la proprio rabbia.

-Ascoltami, ti stai sbagliando!-.

-Puoi anche smetterla di mentirmi! Addio!-.

Detto ciò il ragazzo si allontanò a grandi passi, lasciando Hermione sola, nel freddo parco.

to be continued

  
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