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Autore: Urom99    26/11/2018    0 recensioni
Sei mesi era durato il viaggio con Luffy, sei mesi li aveva passati come allievo di Mihawk e la cosa che lo turbava era che, se avesse dovuto scegliere quelle noiose giornate in barca passate con Luffy e Nami e le noiose giornate in barca passate con il suo Maestro e Perona, avrebbe scelto le seconde.
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Quando Sanji capì chi aveva davanti si rese conto di essere salvo e anche di essere totalmente spacciato
Genere: Angst | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Drakul Mihawk, Perona, Roronoa Zoro, Sanji | Coppie: Sanji/Zoro
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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La piccola nave per qualche motivo restava impassibile alle onde che avrebbero invece dovuto scuoterla, tramortirla o almeno scalfirla superficialmente, ma sembrava che nulla potesse interrompere quel placido avanzare. Il padrone della piccola imbarcazione era annoiato, il cappello lo riparava dal sole e lasciava alla sua destra una piacevole ombra ristoratrice per quegli altri due mal capitati, sprovvisti di un trono dove sedere.
Roronoa Zoro durante quei brevi viaggi riviveva una sensazione lontana, un uomo con uno strano cappello, una ragazza lamentosa ed infine lui che sonnecchiava appena poteva.
Erano tempi strani quelli che sognava, quando non c'era ancora Brook a suonare la sua musica, né Franky che li stupiva con le sue costruzioni innovative che facevano luccicare gli occhi a Luffy, né Robin che lasciava tutti a bocca aperta con quelle piccole pillole di cultura e conoscenza... Tempi senza chopper che raccomandava di coprirsi quando si alzava un vento freddo, del cuoco impegnato ai fornelli ad ogni ora del giorno con quell'espressione felice che non perdeva neanche quando si azzuffavano e, cosa strana, quei momenti lontani erano sprovvisti delle bugie di Usopp che allietavano la giornata a modo loro.


Erano istanti lontani, appartenevano solo ad un ragazzo con un strano cappello che guardava l'orizzonte con fare annoiato, una mocciosa che si lamentava all'infinito e uno sciocco spadaccino che credeva di poter aspirare al trono del mondo.


Cosa era cambiato da allora, infondo? Beh... Tutto.


Drakul Mihawk non poteva di certo paragonarsi a Luffy, non aveva nulla di lui e da una parte Zoro era felice di questa cosa, nemmeno Perona e Nami avevano molto in comune, l'unica cosa rimasta uguale nell'intera faccenda era lui, ma neanche tanto.
Sicuramente era cambiato dall'inizio, ma era cambiato anche da sei mesi prima, dalla separazione dai ragazzi.


Sei mesi era durato il viaggio con Luffy, sei mesi li aveva passati come allievo di Mihawk e la cosa che lo turbava era che, se avesse dovuto scegliere quelle noiose giornate in barca passate con Luffy e Nami e le noiose giornate in barca passate con il suo Maestro e Perona, avrebbe scelto le seconde.


“Hai sete, ragazzo?” fece una voce monotona dall'alto, sventolandogli davanti una borraccia d'acqua, Zoro non rispose a parole ma accettò l'acqua.
Dopo averne bevuta un sorso, bagnò un po' la bandana per poi rimettersela sulla testa e passò l'acqua a Perona.
Perché gli piaceva Mihawk?
La risposta era crudele.
“Credo che quella sia l'isola” mormorò Perona restituendo la borraccia.
“Nami non l'avrebbe mai restituita...” si ritrovò a pensare Zoro prima di rielaborare le parole della donna.
“Siamo arrivati?” chiese un po' a tutti e due, saltando in piedi.
Mihawk sorrise prima di alzarsi a sua volta
“Roronoa ti consiglio di non sottovalutare gli abitanti di quest'isola, sanno essere pericolosi, soprattutto per i ragazzini come te”
“Hey, com'è che le raccomandazioni le fai solo a lui? Ti sembro vecchia io?” lo additò Perona relativamente offesa.
Mihawk non si voltò neppure a guardarla “Dubito che tu possa essere in pericolo qui, ma se ti rassicura stammi vicina” il verde la vide arrossire con la coda dell'occhio e sorrise senza rendersene conto.
Il moro partì spedito e Perona lo seguì senza battere ciglio,
“Hey, Taka no me!” lo richiamò Zoro alzando la voce, il moro si fermò, voltando a malapena la testa verso di lui.
“Devo trattenermi?”
Occhi di falco scosse la mano noncurante e Zoro, recepito il messaggio, si incamminò per la parte opposta.


Aveva il permesso di uccidere.


 
   
 
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