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Autore: Blakie    15/07/2009    3 recensioni
"Il cuore iniziò a battere forte, e inizialmente non riuscii a capire il perché. Pensavo spesso a noi due, a quello che avevamo passato e a ciò che stavamo vivendo, ma non mi era mai successa una cosa del genere… Niente stomaco in subbuglio, niente cuore galoppante. Poi, sentii uno strano formicolio alla bocca dello stomaco, che mi risalì fino alla gola e mi mosse la lingua, come se stessi per dire qualche cosa. Nello stesso istante, il mio cervello produsse un pensiero che mai, prima di quel momento, avevo considerato. Una cosa che per mesi ero stata incapace di pensare, ma che in quel momento avrei voluto dire ad alta voce. Il mio cuore prese il volo.
Jacob, ti amo."

La vicenda è ambientata in New Moon: Bella è saltata dallo scoglio e, quando la storia inizia, è sul
pick-up con Jacob, indecisa se voltare la testa e baciarlo o no. Ma poi, qualcosa in lei cambia e, quando le labbra di Jacob incontrano le sue, prende la decisione sulla quale ha meditato per molto tempo: essere felice con Jake, il suo sole personale.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Jacob Black, Un po' tutti | Coppie: Bella/Jacob
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: New Moon
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- Questa storia fa parte della serie '~ Juliet & Paris' Story' Questa storia è tra le Storie Scelte del sito.
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Eyes on fire 3 alternativo
Eyes On Fire

- Capitolo 04-
Incubo

Come nel mio ultimo sogno, ero nella foresta che circondava First Beach, perchè sentivo lo sciabordio delle onde in lontananza, ma l'oceano era invisibile, la boscaglia in cui mi trovavo inghiottita dal buio e l'oscurità troppo spessa perchè potessi vedere qualcosa. Sentii un movimento dietro di me e sobbalzai, ma sospirai di sollievo quando vidi il volto di Jacob raffiorare dalle tenebre, illuminato dalla tenue luce della pallida luna piena. Mi sorrise e mi prese una mano.
«Bella», sussurrò, guardandomi negli occhi. Gli sorrisi e mi avvicinai a lui, ma voltò di scatto la testa verso il cuore oscuro della foresta, emettendo un ringhio e scoprendo i denti. Scavai con gli occhi nell'oscurità, in cerca della cosa o persona che aveva attirato la sua attenzione. Jake mi si fece più vicino e mi circondò con le sue braccia, protettivo, mentre inclinava il busto leggermente in avanti, in posizione di difesa e senza smettere di ringhiare. Le sue braccia nude erano più bollenti del solito.
«Jake, che cosa c'è?», chiesi, ansiosa. Lui non rispose, tenendo lo sguardo fisso nel buio.
«Jacob!», insistetti, strattonandolo appena. «Che cos'hai?».
Lui si limitò a sibilare, furioso : «Vampiro».
Non feci intempo a pensare il nome di Victoria, che la vidi sgusciare fuori dall'oscurità, gli occhi accesi dalla sete e dalla voglia di vendetta.
Jacob cominciò a tremare, spiccò un salto in avanti e si trasformò a mezz'aria, mentre io cercavo di trattenerlo.
«No, Jake! Vattene, scappa!», strillai, ma fu come se non avessi mai aperto bocca : il grande lupo rossiccio che mi stava davanti, proteggendomi, si preparò ad attaccare Victoria, che continuava imperterrita a esibire quel ghigno
 agghiacciante.
Ma, come qualche sogno prima, un leggero vento si alzò, e la chioma di fuoco di Victoria, scossa dalla brezza lieve, diventò di un tratto bronzea, per poi tornare del colore originale. Anche li viso cambiava, come tutto il resto del corpo : a ogni colpo d'aria, Victoria si strasformava nella figura perfetta di Edward, che poco a poco prendeva il sopravvento, fino a sostituirla completamente. Su quel viso bellissimo, però, il ghigno raccapricciante e gli occhi pieni di sete erano rimasti indelebili.
«La mia Bella!», esclamò Edward, mentre il suo orribile sorriso si allargava e la sete accendeva sempre più i suoi occhi color rubino. Udire il mio nome pronunciato dalla sua voce angelica fu come ricevere un pugno nello stomaco. Edward fissò l'enorme lupo davanti a me per un secondo, poi si piegò in avanti pronto ad attaccare.
Jacob ringhiò, piegandosi sulle zampe per balzare in avanti e avventarsi sulla gola di Edward.
«NO! Jacob! Scappa, vai via!», gridai, inorridita. Sapevo cosa stava per accadere : Jacob ed Edward stavavano per scontrarsi. Questo significava solo una cosa, sapevo benissimo quale, ma, disposta com'ero a non volerla pensare, una voce dentrò di me suggerì la risposta : Si battono. Paride muore.
Instintivamente, mi allungai verso Jacob per trattenerlo come potevo, ma era troppo tardi : il suo manto rossiccio mi frusciò tra le dita e scivolò via. Dei ringhi assordanti riempirono l'oscurità, mentre l'enorme licantropo si avventava sulla creatura bianca e immobile, l'espressione accesa da una malsana eccitazione. Fu un attimo. Edward strinse la morsa attorno al corpo di Jake, immobilizzandolo. Subito dopo inclinò la testa di lato, scoprendo i canini affilati come lame, avvicinando il viso al collo di Jacob che si dimenava cercando di liberarsi. In un batter d'occhio, Edward affondò i denti nella carne di Jake, che liberò un ululato di dolore e rabbia.
Il ghigno di Edward si allargò. Abbandonò per terra il corpo inerme del lupo e si avvicinò a grandi falcate verso di me. Quando mi fu abbastanza vicino, mi prese il volto tra le mani, stringendolo così forte che mi parve di sentire lo scricchiolio della mascella.
Avvicinò quel viso angelico al mio, sussurrandomi sulle labbra con voce melodiosa: «Finalmente, ti avrò di nuovo tutta per me».
Uno strillo lancinante squarciò l'aria, e mi svuotò i polmoni: «JACOB! NO!».
Mi svegliai urlante, rizzandomi bruscamente a sedere e, confusa e spaventata, mi guardai intorno. La mia stanza era avvolta dlla penombra, illuminata debolmente dalla luce della radiosveglia, che segnava le ore diciannove e venti. Il cuore continuava a martellarmi nel petto e il respiro era affannato. Senza pensarci, tastai con la mano lo spazio vicino a me, e mi sentii sollevata quando avvertii qualcosa di caldo.
«Bella!», esclamò Jake allarmato, e lo vidi avvicinarsi a me. Dovevo averlo svegliato e mi dispiaceva, ma spaventata com'ero, il suo abbraccio caldo era quello che ci voleva.
«Bella, che ti è successo? Perchè hai gridato così?», mi chiese affannato, scuotendomi leggermente. Mi strinsi a lui, sollevata.
«Io... Ho avuto un incubo orribile», singhiozzai, la voce spezzata. Le immagini di quel sogno tremendo continuavano a martellarmi nella testa e il cuore mi batteva ancora all'impazzata. Erano mesi ormai che avevo gli incubi, ma, per come stavano le cose in quel momento, nessuno di quelli precedenti mi era parso più orribile e inaccettabile di quello. Mentre ansimavo stretta nel bollente abbraccio di Jake, uno strano presentimento che in quel momento non seppi cogliere, si fece strada ai confini della mia coscienza. Tutto d'un tratto mi sentii assalire dall'ansia, e le braccia di Jacob si erano fatte troppo soffocanti.
«S-scusami, Jake», ansimai, sciogliendo l'abbraccio e allontanandolo da me. Mi sedetti sul bordo del letto, cercando di riprendere a respirare normalmente.
«Ehi Bella, tutto a posto?», sussurrò angosciato, lasciandomi andare ma tenendomi stretta una mano.
«Sì, tranquillo. È tutto a posto, fammi riprendere fiato un attimo», biascicai, mentre il mio respiro tornava regolare. «Stupidi incubi», aggiunsi dopo, bofonchiando.
Jacob si avvicinò a me e, delicatamente, mi avvolse da dietro, stringendomi in un abbraccio leggero. Piegai le gambe sul materasso, accoccolandomi a lui.
«Ma ti succede sempre così quando ti svegli e hai appena fatto un incubo, Bells?», domandò leggermente preoccupato.
«Più o meno. Ormai sono... parecchi mesi che mi sveglio urlante. Però, di solito, gli incubi li faccio di notte. Bene, adesso cominceranno a farmi visita anche nel sonnellino pomeridiano», sospirai sconsolata. Jacob ridacchiò, poi mi fece voltare verso di lui.
«Cosa hai sognato?», chiese sussurrando, mentre mi accarezzava i capelli per tranquillizzarmi.
«Eravamo nel bosco di La Push... All'impovviso è saltata fuori Victoria, che però poi si è trasfomata in Edward, e ti ha attaccato. Poi tu eri a terra, immobile... E io ti ho chiamato, ma non rispondevi e...», raccontai velocemente, affannata. Le lacrime cominciarono a scendere.
«Ehi Bella, calmati. Va tutto bene ora. Su, non piangere. Ci sono io», disse, sorridendo e dandomi buffetti sulla schiena.
«Sembrava tutto così vero», singhiozzai. «Ho avuto tanta paura di perderti, Jake». Mi strinsi di più a lui, senza smettere di piangere. Lui mi allonanò leggermente da sè, e mi prese il volto tra le mani, asciugando le guance umide.
«Ma come vedi non è successo, no? Sono qui, mi vedi vero?», chiese agitandomi una mano davanti al viso e facendomi la linguaccia.
Ridacchiai, tranquillizzandomi del tutto.
«Vedo, ti vedo», sussurrai, dandogli un bacio a fior di labbra. «Ora che ci penso, tu che ci fai qui?», domandai, sorridendo interrogativa.
«Beh, ricordi no che sono venuto a prenderti dal negozio di Newton? Ecco, dopo siamo saliti in camera tua e ti sei sfogata perchè quell'ameba di Mike ti aveva fatta infuriare, così poi mi sono arrabbiato anche io e per calmarci a vicenda ci siamo messi ad amoreggiare per scaricare la rabbia», ghignò sornione. «Però, diamine Bella, non pensavo che i miei baci avessero un effetto così stancante su di te!», aggiunse dopo, ridendo. Mi sentii avvampare.
«Ti faccio notare che hai dormito come un sasso fino adesso anche tu!», strepitai, rossa come un peperone.
«Beh, io sono crollato per altri motivi», si giustificò, senza smettere di ridere. «Stanchezza mentale», affermò, tichettandosi un dito sulla tempia. «Piuttosto, sai dov'è Charlie?», domandò, ghignando. Accidenti, Charlie! Pover'uomo, in un modo o nell'altro mi scordavo sempre di lui. Ero davvero una vergogna, come figlia.
«Accidenti, accidenti, accidenti!», sbottai allarmata, saltando giù dal letto e correndo verso la finestra, controllando oltre il vetro se l'auto di Charlie fosse già nel parcheggio.
«Grazie a Dio non è ancora tornato», annunciai, sospirando di sollievo. Mi voltai verso Jake, che aveva assistito alla scena sogghignando divertito e comodamente steso sul mio letto, che ovviamente occupava tutto. 
«Tu», esclamai, additandolo, «esci subito dalla mia camera. Se Charlie dovesse beccarci qui insieme, sicuramente sospetterebbe qualcosa e a quel punto saremo morti entrambi», lo misi in guardia, seria.
«Eddai Bells, rilassati! Io piaccio a Charlie», affermò Jake, tranquillo.
«Certamente, ma gli piaci fuori dal mio letto e possibilmente anche dalla mia stanza!», obiettai, mentre mi dirigevo verso di lui e cercavo di farlo alzare con la sola forza delle mie esili braccia umane. Ovviamente fallii: non lo smossi di un millimetro.
«Per Charlie sarebbe più un duro colpo sapere che sua figlia la pensa diversamente da lui, non ti pare?», domandò con nonchalance, sorridendo allusivo.
«Black, sei davvero impossibile!», sbottai, avvampando. Lui rise e, con uno scatto repentino, saltò giù dal letto. Si avvicinò velocemente a me e mi prese il volto tra le mani, portandolo vicinissmo al suo.
«Swan, sei davvero carina quando ti arrabbi», sussurrò ghignando, stampandomi poi un bacio sulle labbra che mi fece girare la testa.
Dannazione, le vinceva tutte lui! 

Jacob restò con me finchè Charlie non tornò a casa. Mentre aspettavo il rientro di mio padre, Jake mi aiutò ad apparecchiare e mi fece compagnia mentre preparavo la cena. Parlavamo del più e del meno, spensierati, e Jacob, di tanto in tanto, mi distraeva dalle mie mansioni stampandomi dei baci da capogiro quando meno me lo aspettavo. Lo faceva apposta, ne ero certa.
«Dannazione, Jacob Black!», esclamai, mentre cercavo di levarmelo di dosso, «Vuoi che mandi a fuoco la casa di Charlie?».
Per tutta risposta, cominciò a ridere di gusto. «Beh, nell'eventualità che ciò accada, sai benissimo che io e Billy vi accoglieremmo a braccia aperte in casa nostra», disse, poggiando le mani calde sui miei fianchi.
«Non ci staremmo tutti», bofonchiai, mentre avvicinava il viso al mio, voltandomi verso sè. Con una mano tremante, tastai sul piano cottura in cerca della manovella per spegnere il fornello sul quale cuoceva la bistecca di Charlie, ma Jake mi bloccò, stringendo la mano nella sua.
«Vi lascio la mia stanza e vado a dormire fuori, come un bravo cagnolino educato», mormorò, prima di unire le sue labbra con le mie. Fu uno di quei suoi baci pieni di dolcezza e passione, che mi mandavano il cervello in panne e sconvolgevano i battiti cardiaci. Strinse le braccia attorno ai fianchi e mi sollevò da terra, mentre insinuavo le dita tra i suoi capelli di seta nera, avvicinandolo ancora di più a me. Ci baciammo, a lungo. O meglio, fin quando non sentimmo l'auto di Charlie rientrare nel vialetto. Jacob mi rimise a terra, dandomi un ultimo bacio, mentre io, rossa come un peperone, toglievo la cena dal fuoco e la servivo in tavola. Sentimmo la porta aprirsi con un cigolio e poi richiudersi, e pochi secondi dopo Charlie fece capolino in cucina.
«Ehi Bells», mi salutò, poi spostò lo sguardo su Jacob, appoggiato al ripiano da cucina. «Oh, c'è anche Jake».
«Ciao Charlie», lo salutò lui, sorridendogli amichevole.
«Bells, tesoro, scusa il ritardo», disse, abbandonandosi sulla sua sedia, «ma ho dovuto aiutare Sue con gli ultimi preparativi per il funerale».
«Non ti preoccupare, papà. Su, la cena è in tavola», dissi, indicando il piatto davanti a lui. Cominciò a mangiare.
«Voi due avete già cenato?», chiese, guardando me e Jacob. Lo disse con un tono strano, diverso dal solito. Forse stavo viaggiando troppo di fantasia.
«Veramente, Jake stava per andarsene», dissi, lanciando un'occhiata eloquente al ragazzone vicino a me. Con la coda dell'occhio, lo vidi mentre tentava di di soffocare una risata. Jacob era imprevedibile, e non potevo permettere che dicesse a Charlie di noi. Almeno, non in quel momento difficile per il mio vecchio.
Lasciai che salutasse mio padre, poi lo accompagnai fuori, nella veranda. 
«Ehi Bells, cos'è tutta questa fretta? Sei impaziente di uscire per fare la passeggiata serale col tuo Fido?», domandò ironico, scoppiando a ridere.
«Wow, mi hai beccata», risposi, sarcastica. Mi stampò un bacio sulla guancia, ridendo.
«Comunque, mi dispiace, ma questa notte non potrò stare con te. Sam ha deciso di battere tutta la costa stanotte, per vedere se è ancora dalle parti del mare», annucciò, attento alla mia reazione. Come quel pomeriggio, mi sentii assalire dall'ansia. E dalla paura. E ancora dall'ansia, poi di nuovo dalla paura.
Tutte quelle emozioni dovevano essermi passate anche dal viso, perchè mi abbracciò.
«Oh Bells, quando la pianterai di preoccuparti così inutilmente? Sappiamo quel che facciamo, cosa credi? E comunque, saremmo cinque contro una, come con Laurent. Se non fosse così abile nella fuga, l'avremmo già presa, credimi. Siamo più forti di lei», disse con un tono di voce confortante, cullandomi stretta. Nonostante la sua voce fosse così dolce e rassicurante, non riuscì a tranquillizzarmi del tutto. Victoria era di marmo, così bianca e granitica da sembrare indistruttibile, mentre Jake e il branco erano relativamente umani e più fragili, nonostante trasformati fossero grossi come cavalli.
«Ma io ho paura lo stesso», mormorai, contro il suo petto. Si scostò da me quel tanto che bastava per guardarmi bene in faccia, poi mi prese il viso tra le mani, accarezzandomi le guance con entrambi i pollici. Mi baciò delicatamente, poggiando le labbra leggere sulle mie.
«Non devi», mi apostrofò, sorridendo. «Dormi serena Bells», disse, dandomi un bacio sulla fronte e poi stringendomi forte tra le braccia. Dopo poco, mi lasciò andare e si voltò verso l'oscurità. «Buona notte, piccola. Ci vediamo domani», promise, e un sorriso apparve radioso sul suo viso. Cercai anche io di sorridere, ma probabilmente mi era uscita una delle mie solite smorfie. Lo salutai con la mano. «Buona notte, Jake», sospirai, e in un secondo sparì nell'oscurità.


~ Angolo di un'autrice ritardataria >_<

Scusate l'ennesimo ritardo, sono davvero imperdonabile! Non mi sorprende che alcuni di voi abbiano tolto la storia dai preferiti ç_ç Avete ragione, ma vedete, prima ho avuto uno schifosissimo problema col computer, poi quando ho sistemato tutto, non c'era più uno straccio di ispirazione e piuttosto che pubblicare capitoli alla cavolo di lupo (ah ah xD), preferisco non pubblicare niente. Credetemi, scrivere questo capitolo è stata una vera faticaccia, perchè è uno di quei capitoli di... Uhm, come posso dire, transito? Sì, praticamente, ciò che succede in questo capitolo (anche se non sembra) darà il via alla vera azione della storia, perchè okay, il romanticismo è bello, ma un po' di lacrime, azione e via discorrendo ci vogliono per dare pepe alla storia *_* Ma se continuo con questo discorso rischio di spoilerarvi tutto quello che succederà, quindi è meglio passare ai ringraziamenti e alle risposte alle vostre fantastiche recensioni!

lady cat
: Oh-mio-Dio! *___* Non ci posso credere! Finalmente qualcuno che odia quell'Eduardo Cullen dal profondo del cuore come me!! Waaa, che emozione! Cavolo sorella, ma sai che mi sono ritrovata in tutto quello che hai detto? Trovo Edward Cullen semplicemente irritante, penso che Bella sia stata una perfetta cretina a buttarsi da uno scoglio per sentire la voce di quell'altro coglione là (scusate la "crudezza" x°D) e trovo Jacob Black un ragazzo magnificooooo *ç* Diamine, come cavolo ha fatto Bella a lasciarsi sfuggire un bocconcino del genere? Bah, queste Swan d'oggi U_U Uhm, se Edward si rifarà vivo... Scusa dolcezza, ma a questa domanda preferirei non rispondere :P Diciamo che può essere sì, come può essere no, dipende... Comunque ti ringrazio tantissimo per la recensione, mi hai fatto davvero felice T^T Spero di non averti deluso con questo capitolo deludente =.= Alla prossima! Bacioni <3

matrix
: Ecco la recensitrice per eccellenza, quella che mi commenta dal primo capitolo *-* Vedere le tue recensioni per ogni capitolo mi fa davvero un piacere immenso, perchè dimostra che segui la mia fanfiction con passione, nonostante sia imperdonabilmente irregolare con gli aggiornamenti, e per questo di chiedo davvero scusa e ti ringrazio T_T Mike è veramente un pettegolo, vero? Farebbe davvero comunella con quell'arpia di Jessica XD Irritanti uguali! Comunque, non so te, ma ogni volta che, nel trailer, spunta Taylor così, all'improvviso, mi metto a gridare, e non sto scherzando XD O che non sono normale io, oppure succede così un po' a tutte... Beh, opto per la seconda :D  Comunque stai tranquilla, il quinto capitolo arriverà molto prima, spero, perchè ho già le idee chiare su quello che succederà, devo solo sistemare alcuni particolari ;) Ancora, mille grazie, per tutto çAç Bacioniiii <3

marpy : Più attendibile dell'originale? Beh, per le sostenitrici della Jacob/Bella assolutamente sì xD Comunque, grazie davvero per i complimenti e per la recensione... Mi hai fatto davvero felice T3T Spero che questo capitolo non ti abbia deluso e che continuerai a seguirmi, nonostante sia così tarda negli aggiornamenti. Grazie a te, e a presto cara! Bacioni <3

Elfa sognatrice : Sono felice che tu condivida il modo in cui ho completamente stravolto la storia originale XD Presto saprai anche come andrà avanti, anche se... No, no, devo starmente buona buona >< Comunque, non vi preoccupate, niente di grave... credo :] Grazie mille per la recensione, mi ha davvero fatto piacere. Spero che questo capitolo non ti abba deluso :D Al prossimo capitolo, cara! Bacioni <3

Un grazie immenso anche a chi ha aggiunto questa storia ai preferiti...
Ale Skywalker
celia 
FRINGLIT
gothika85 
lady cat 
LiLy_Scorpius4ever 
matrix 
mikelina 
MissTypeA 
ninfea_82
noe_princi89 
Raky 
Ramona37 
venusia 
ysellTheFabulous
_Music_Heart_ 
__cory__  

... E a chi l'ha aggiunta alle seguite :D
BigIlly 
Blaise 
Millennia Angel 
ragazza lupo
sackiko_chan 
Sbranina 
sole a mezzanotte 
ysellTheFabulous 
_Music_Heart_

Un grazie di cuore anche a chi legge soltanto <3 Vi adoro!
Un bacione e alla prossima <3
Bea

   
 
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