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Autore: Spyro093    29/11/2018    0 recensioni
Dopo essersi preso un periodo di riposo, Ash Ketchum parte alla volta della regione di Kalos insieme al suo fedele compagno Pikachu. Tra nuovi e vecchi incontri, il ragazzo di Biancavilla dovrà sventare i piani del Team Flare e risolvere un mistero avvenuto 10 anni prima
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ash, Elisio, Pikachu, Serena
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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Capitolo 3: La prima medaglia di Ash

Capitolo 3: La prima medaglia di Ash

 

I nostri eroi dopo essere riusciti ad interrompere la lotta tra Fletching e Dedenne e, avendo effettuato le catture su entrambi, a bordo della Dodge Pikachu Buffalo X300 sono finalmente arrivati a Novartopoli, dove Ash non vede l’ora di affrontare la sua prima lotta in Palestra nella regione di Kalos.

“Eccoci arrivati!” – esclamò Ash – “Finalmente, abbiamo raggiunto Novartopoli. Non vedo l’ora di affrontare la Palestra di questa città!”

“Vedo che sei molto carico, Ash!” – disse Lem.

“Eccome se sono carico: non potendo affrontare la Palestra di Luminopoli, questa sarà un ottimo modo per tenermi allenato. Non sei d’accordo, Pikachu?”

“Pikachu!”

“E dimmi, hai già scelto chi utilizzerai durante la lotta?” – domandò Clem.

“Non ancora! Purtroppo, non sapendo il tipo della Palestra, non posso pensare a una strategia ideale. Ma questo non mi farà rinunciare al desiderio di lottare!”

“Ti capisco! Se solo mio fratello fosse come te!”

“E-Ehi! Ma che discorsi sono?”

“Dai, stavo solo scherzando! Eheheh…”

 

Lem continuò a discutere con Clem, mentre Ash non poté far altro che ascoltare la discussione tra i due fratelli, ignorando cosa lo circondasse. Novartopoli era una città molto più piccola rispetto a Lunimopoli, ma aveva più o meno le stesse cose: negozi, centro commerciale, Centro Pokémon, la Palestra… aspetta, ma la Palestra… dove si trovava?

“Ehi, ragazzi! Voi avete idea di dove si trova la Palestra?”

“Non lo so, Ash!” – rispose Lem.

“Purtroppo, non riusciamo a trovare nessuna indicazione su dove si trovi!” – aggiunse Clem.

“Dannazione: perché deve esserci sempre un contrattempo quando vado in una Palestra?”

“Non te la prendere! Vedrai che riusciremo a trovarla!”

“Mia sorella ha ragione! Perché non ci fermiamo con la macchina e chiediamo qualche indicazione? Dopotutto, questa è l’unica soluzione possibile.”

“Avete ragione! Trovo un posto dove parcheggiare e chiediamo indicazioni!

 

Fortunatamente, il ragazzo di Biancavilla trovò un posto dove parcheggiare la macchina. Ma una volta scesi, vennero bloccati da una strana ragazza con la macchina fotografica, il quale iniziò a fotografare Pikachu. Essa sembrava entusiasta delle sue foto, un po’ meno invece lo era Ash.

“Scusa… si può sapere che stai facendo?” – domandò Ash.

“Fantastico! Sensazionale! Meraviglioso!” – esclamò la ragazza – “Non avevo mai visto un Pikachu qui a Kalos. Ed è la prima volta che ne fotografo uno!”

“Ehm… posso sapere come ti chiami?”

“Che sciocca, non mi sono ancora presentata: io sono Violetta e, come hai notato, sono una fotografa professionista.”

“Una fotografa professionista?”

“Certamente! Viaggio per tutta la regione alla ricerca di magnifiche foto da scattare. Una volta fatto questo, le invio ad alcune delle riviste più importanti di Kalos. Spesso aiuto anche mia sorella con il suo lavoro.”

“Tua sorella!? E chi sarebbe?” – chiese Lem.

“Si chiama Alexia ed è una famosa giornalista!”

“Aspetta, tu sei sua sorella?”

“Certamente!” – rispose Violetta – “Ma come fai a conoscerla?”

“L’ho incontrata durante il mio viaggio a Unima! Mi ha parlato di te sull’aereo che mi ha portato a Kalos!”

“Ora capisco! In effetti… avevo sentito da lei parlare di un ragazzo con un Pikachu.”

“Sono io quel ragazzo: mi chiamo Ash e sono venuto qui, per sfidare la Palestra di Novartopoli. Sai, mica dove si trova?”

“Certo! Basta seguire la strada e poi girare a destra!”

“Perfetto! Aspettami Palestra, sto arrivando!”

 

Il ragazzo corse immediatamente insieme a Pikachu, mentre Lem e Clem gridarono: “Aspetta Ash! E la macchina?”; ma il loro grido non ricevette alcuna risposta.

“Scusaci, Violetta!” – disse Lem – “Ma dobbiamo andare!”

“OK! E la sua macchina?”

“Ci penso io! Sono abituato a guidare questi mezzi!”

“D’Accordo!”

 

Nel frattempo, Ash ci mise poco ad arrivare al suo obbiettivo: un edificio di colore bianco, il quale sembrava più un museo che una Palestra. Infatti, di fronte alla scalinata d’ingresso, c’era un cartello con su scritto: “Museo d’Arte di Novartopoli: mostra fotografica curata ad opera di Violetta!”

“Una mostra fotografica!? Sarebbe questo il luogo dove è situata la Palestra?” - si domandò Ash – “Avevo sentito da Alexia che sua sorella si stava occupando di una mostra, ma non pensavo fosse qui. Comunque, non mi sorprende: la Palestra di Spighetto e i suoi fratelli sorgeva dentro ad un ristorante!”

“Spighetto!? Quel tuo amico vestito elegante!?” – disse la voce di una donna familiare.

“Alexia, sei tu!”

“Ciao, Ash! È da un po’ che non ci vediamo!”

“Puoi dirlo forte! Ciao anche a te, Helioptile!”

“Heli-Helioptile!”

“Anche Helioptile è felice di vederti!”

“Lo so!” – esclamò il ragazzo – “Comunque, cosa ci fai tu qui?”

“Sono venuta a portare del materiale fotografico a mia sorella. Tu, invece: hai già sfidato la Palestra di Luminopoli?”

“Purtroppo l’ho trovata chiusa e, non ho potuto sfidarla. Così sono venuto qua su consiglio del Professor Platan!”

“Capisco! Se vuoi posso darti qualche dritta!”

“Ti ringrazio, ma voglio scoprirlo da solo!”

“Come preferisci!” – rispose Alexia.

 

In quel momento, Lem alla guida della macchina di Ash, raggiunse il luogo dove si trovava e parcheggiò un po’ più avanti della scalinata. Una volta sceso, oltre alla sorella vi era anche Violetta, la quale aveva chiesto un passaggio al ragazzo con gli occhiali.

“Ciao, sorella! Finalmente sei arrivata!” – esclamò la ragazza.

“Ciao, Violetta! Ma cosa ci fai con una macchina del genere?”

“Ops… ha forza di correre, me la sono dimenticata!” – disse Ash.

“Già! Per fortuna ci ho pensato io!” – aggiunse Lem.

“Ash, chi sono queste persone?” – chiese Alexia.

“Loro sono i miei amici che ho conosciuto a Luminopoli.”

È un vero piacere conoscerla: io sono Lem!”

“Io invece sono Clem! E questo qui è il mio amico Dedenne!”

“Dedenne!”

“Il piacere è mio!” – rispose la giornalista – “Non pensavo che Ash, si fosse fatto degli amici in poco tempo!

“Scusami, Alexia: hai portato quello che ti ho chiesto?”

“Certamente, Violetta! Ma prima, non pensi di presentarti meglio?”

“A cosa ti riferisci?”

“Lo sai bene, a cosa mi riferisco!”

“Scusate, posso sapere di cosa state parlando?” – domandò Ash.

“Dimmi Ash: sei venuto qui per sfidare la Palestra di Novartopoli, giusto?”

“Sì! Ma perché mi fai questa domanda?”

“Lascia che mi presenti meglio!” – rispose Violetta – “Piacere di conoscerti, Ash! Io sono Violetta, fotografa professionista nonché Capopalestra di Novartopoli!”

 

Al sentire quelle parole, Ash rimase con la bocca spalancata: non si aspettava che la persona con cui aveva parlato poco fa, fosse il Capopalestra. Dopo aver fatto le presentazioni, Violetta condusse il gruppo dentro al Museo d’arte e quello che videro li sbalordì: Violetta spiegò come tutte le foto che erano state fissate sulle pareti, fossero state scattate da lei in persona e di come esse fossero accuratamente dettagliate per lasciar intendere ai visitatori la naturalezza di queste immagini.

“Allora, cosa ve ne pare?” – domandò Violetta.

“Devo ammetterlo, queste foto sono stupende!” – rispose Ash – “Ma come riesci ad ottenere risultati del genere?”

“Grazie alla mia fidatissima macchina fotografica: è una Kanon 360 Neo, il quale è in grado di fare foto facendo sembrare i colori molto nitidi e naturali!”

“Uao, che bello!” – esclamò Clem – “Posso fare qualche foto?”

“Mi dispiace, ma non posso! Questo dispositivo costa un sacco di soldi e, il minimo danno potrebbe portare la mia carriera in rovina!”

“Capisco! Ma tu per caso sei single?”

“Sì, lo sono! Ma come mai questa strana domanda?”

“Per favore: potresti prenderti cura di mio fratello?”

 

La ragazzina si mise in ginocchio e porgendo la mano, sperava di ricevere una risposta affermativa, ma il braccio meccanico che uscì dallo zaino di Lem, gli impedì nel suo compito.

“Clem, si può sapere cosa stai facendo?” – domandò il ragazzo con gli occhiali.

“Semplice: se riesco a trovarti una ragazza, essa si prenderà cura di te. E io, potrò finalmente essere libera da te!”

“C-C-Cosa!? Starai scherzando!”

“Vedi, sei già diventato rosso come un peperone! Dillo che ti piace Violetta!”

“Ehm… se qui abbiamo finito, vorrei portarvi nella sala dove si svolgerà la lotta!” – disse la ragazza.

 

La situazione che si era creata, aveva messo in imbarazzo tutti i presenti, ma ad Ash questi discorsi non gli interessavano. Lui era concentrato solo sulla sua lotta ed era pronto a tutto per vincere e, ottenere la sua prima medaglia di Kalos. Dopo aver percorso ancora un po’ il museo, finalmente raggiunsero il Campo Lotta del Museo d’Arte: esso era del tutto normale, ma hai suoi lati c’erano degli alberi ricoperti da verdi e lussureggianti foglie.

“Allora, questo è il posto dove ci affronteremo. Cosa te ne pare?”

È meraviglioso!” – esclamò Ash.

“Se per te va bene, possiamo cominciare anche subito!”

“Non vedo l’ora di batterti, Violetta!”

“Mi piace il tuo entusiamo!” – disse la Capopalestra – “Sorellona, potresti arbitrare tu il nostro incontro?”

“Con immenso piacere, sorellina!”

Detto questo, Violetta andò dalla parte opposta del Campo Lotta, con Lem e Clem che si sistemarono ai lati per assistere all’incontro, mentre Ash era concentrato: sapeva di contare sui suoi Pokémon e che niente, avrebbe potuto fermarlo. Nel frattempo, la porta dietro di Ash si aprì lentamente e una figura femminile fece capolino: era Serena, il quale aveva raggiunto Novartopoli poco fa. Essa si sentiva imbarazzata nel vedere il ragazzo di Biancavilla, ma non poteva dirgli che si trovava lì; così andò a sistemarsi vicino ai due fratelli.

“Ehm… salve! Posso unirmi a voi?” – domandò Serena con voce timida.

“Certamente!” – rispose Lem – “Ma chi sei?”

“Io!? Mi chiamo Serena!”

“Piacere di conoscerti, Serena! Io sono Lem e questa è la mia sorellina Clem!”

“Questo qui invece è il mio amico Dedenne!” – disse la ragazzina.

“Dedenne!”

“Anche per me, è un piacere conoscervi!”

“Anche tu sei venuta per assistere all’incontro?”

“All’incontro!? Non sapevo neanche che ci fosse un incontro!”

“Mia sorella ha ragione! Ma visto che sei qui, perché non fai il tifo per Ash?”

“Hai detto, Ash!?”

“Che c’è? Lo conosci?” – chiese Clem.

“Di questo ne parliamo dopo! L’incontro sta per iniziare!”

 

Gli sguardi di tutti e tre si spostarono verso il Campo, con Alexia che era pronta ad annunciare la sfida.

“La lotta tra la Capopalestra di Novartopoli Violetta e lo sfidante Ash Ketchum di Biancavilla, sta per avere inizio. Ogni allenatore utilizzerà due Pokémon e la lotta finirà quando i Pokémon di uno degli allenatori, non potranno più combattere. Inoltre, solo allo sfidante sono permesse delle sostituzioni!”

“Molto bene!” – esclamò Violetta – “Vai Surskit!”

“Dunque quello è un Surskit!” – disse Serena – “Se non sbaglio, si tratta di un Pokémon di Tipo Coleottero/Acqua. Mi chiedo come Ash reagirà a questa scelta!

“Un Surskit, eh!? Pikachu, scelgo te!”

“Pikachu!”

“E così utilizzi Pikachu, Ash! Una scelta interessante!”

“Vedrai Violetta, il mio amico Pikachu riuscirà a battere il tuo Pokémon!”

“Allenatori, che l’incontro abbia inizio!”

 

La lotta iniziò subito con Ash che ordinò a Pikachu di utilizzare Fulmine, il quale venne prontamente schivato dal Surskit di Violetta. In seguito, la ragazza ordina al suo Pokémon di utilizzare Geloraggio, con la quale congela il terreno di lotta. Questo mise in difficoltà Pikachu, il quale non riusciva ad avere la stabilità nelle sue zampe. Al contrario, il Pokémon Sfiorapozze si trovò a suo agio in quella condizione e in poco tempo con l’utilizzo di Rete Vischiosa e Geloraggio sconfisse il Pokémon Topo.

“Pikachu, va tutto bene?” – domandò Ash al suo Pokémon.

“Pika…chu!” – rispose il suo amico contrariato per la sconfitta.

“Non temere, adesso riposati un po’: hai combattuto molto bene!”

“Allora, Ash!” – esclamò Violetta – “Cosa te ne pare del mio Surskit? Pensi ancora di potermi sconfiggere?”

“Non cantare vittoria troppo presto!”

“Dimmi: chi utilizzerai adesso?”

“Se voglio evitare di perdere, devo in qualche modo evitare il campo ghiacciato!” – pensò il ragazzo – “Un attimo, ho trovato!”

“Allora, hai deciso?”

“Certamente! Vai, Fletching!”

“Fletching!”

“E bravo Ash! Ha avuto un’ottima idea!” – disse Lem.

“Cosa!? E per quale motivo?” – chiese Clem.

“Utilizzando Fletching, Ash potrà evitare il campo ghiacciato!”

“Ma chi sa, se questo basti a sconfiggere Surskit!” – aggiunse Serena.

 

Tuttavia, Ash sapeva benissimo che il Pokémon Pettirosso poteva farcela a battere Surskit. Infatti, dopo essere riuscito ad evitare un Geloraggio, utilizzano in combinazione Attacco d’Ala e Beccata riuscì a sconfiggere il Pokémon Sfiorapozze, riportando il risultato in perfetta parità.

“Evvai!” – gridò Ash – “Sei stato grande, Fletching!”

“Fletching!”

“Surskit, ritorna!” – disse Violetta, facendo rientrare il suo Pokémon nella Poké Ball – “Complimenti, hai lottato magnificamente!”

Allora, hai visto? Il mio Fletching è sensazionale!”

“Devo ammetterlo: sono pochi quelli in grado di tenermi testa. Però adesso inizierò a far sul serio: vai Vivillon!”

“Vivillon!”

“E quello che Pokémon è!?” – esclamò Ash – “Non avevo mai visto un Pokémon del genere!”

“Allora, sei sorpreso?”

“Puoi scommetterci! Tuttavia, non sarà di certo un Vivillon a fermarmi.”

“Ti sbagli, Ash! Il Vivillon di Violetta è molto più pericoloso di quanto immagini!” – pensò Alexia tra se e se.

“Vai, Fletching! Attacca Vivillon con Beccata!”

 

Il Pokémon Pettirosso attaccò il suo avversario a grande velocità, ma il Pokémon Farfascaglia fu abile ad evitare l’attacco. Tuttavia, Ash non si arrese e chiese a Fletching di continuare ad attaccarlo, ma il risultato fu un nulla di fatto. Ad un certo punto, Violetta ordinò al suo Pokémon di utilizzare Raffica e, il risultato era quello che la Capopalestra si aspettava: Fletching non riuscì a mantenere il suo assetto di volo e finì per rimanere bloccato in una delle reti vischiose lanciate in precedenza da Surskit. Subito dopo, una serie di mosse tra cui Solaraggio, misero fuorigioco il Pokémon Pettirosso.

“Fletching, non è più in grado di lottare, vince Vivillon. L’incontro se lo giudica la Capopalestra, Violetta!”

“Evvai! Sei stato grande, Vivillon!”

“Vi-Villon!”

“Fletching, ritorna!” – disse Ash, richiamando il suo Pokémon nella Poké Ball – “Bravissimo! Hai lottato magnificamente!”

“Dimmi, Ash: hai visto la potenza dei miei Pokémon?” – domandò Violetta.

“Devo ammettere che sono rimasto molto colpito. I tuoi Pokémon sono molto forti, ma io non sono il tipo che si arrende. Per questo, voglio che mi concedi una rivincita!”

“Certamente, Ash! Le porte della mia Palestra saranno sempre aperte per te!”

 

Dopo queste parole, Ash tornò da Lem e Clem e, insieme, tornarono verso la macchina, mentre Serena restò ferma nella sua posizione a pensare a cosa era appena successo. Poco dopo, il ragazzo di Biancavilla andò verso il Centro Pokémon e diede in cura Pikachu e Fletching, dopodiché raggiunse gli altri che lo attendevano nella sala d’aspetto.

“Allora, Ash!” – disse Lem – “Come stanno i tuoi Pokémon?”

“Per fortuna, stanno bene! Un po’ di riposo e torneranno come prima!”

“E adesso, dimmi: cosa pensi di fare per la tua rivincita?”

“Non saprei, l’attacco Raffica di Vivillon è molto potente. Inoltre, c’è da considerare che Surskit potrebbe ricongelare il campo!”

“Non ci avevo pensato. Però come farai a contrastare queste due condizioni, simultaneamente?”

“Ehm… scusate, posso?”

“Ehi, ma io ti conosco!” – esclamò Clem – “Tu sei la ragazza che ha assistito all’incontro. Cosa ci fai qui?”

“Ecco… mentre uscivo dalla Palestra, ho trovato questo zainetto per terra. Ho pensato che appartenesse ad uno di voi!”

“Ti ringrazio!” – rispose Ash – “Devo averlo dimenticato, mentre tornavo alla macchina!”

 

Serena riconsegnò al ragazzo il suo zainetto e, una volta alzato lo sguardo, notò qualcosa nell’aspetto della ragazza, ma non sapeva cosa. Il breve momento di empasse, venne interrotto da Alexia, il quale voleva parlare al nostro eroe.

“Eccoti, Ash!” – esclamò la giornalista – “Come stai?”

“Bene, ti ringrazio!”

“Mi è dispiaciuto che tu non sia riuscito a vincere.”

“Tranquilla! Mi è capito di perdere al primo tentativo in una Palestra, quindi non ne faccio un dramma.”

“E dimmi: hai già in mente come contrastare l’attacco Raffica del Vivillon di mia sorella?”

“La cosa migliore, sarebbe avere un altro Pokémon che conosca quella mossa. Ma purtroppo, non ce l’ho!”

“Se è per questo, ho la soluzione!”

“Che cosa intendi dire?”

“Nella mia squadra, ho un Noivern. Tra le sue mosse a disposizione c’è Raffica e, allora ho pensato: se riesci a resistere all’attacco del mio Pokémon, potrai farcela anche contro Vivillon.”

“E allora!? Cosa stiamo aspettando? Iniziamo subito l’allenamento!”

“Questo è lo spirito giusto!” – disse Lem – “Clem, vieni pure tu?”

“Certamente!” – rispose la ragazzina – “Serena, unisciti a noi!”

“Cosa!? Pure io?”

“Ovvio! Dovremo pur fare il tifo per Ash!”

“Allora… d’accordo!”

 

Dopo che Ash recuperò i suoi Pokémon guariti dalle feriti, i ragazzi uscirono dalla struttura e si deressero verso il Campo Lotta posto sul retro. Subito dopo, Alexia fece uscire il suo Noivern dalla Poké Ball e l’allenamento poté iniziare: l’attacco Raffica di Noivern era molto potente e sia Pikachu che Fletching fecero fatica a restare in posizione. Dopo un po’ di tentativi, Ash non riusciva a trovare un rimedio e cadde a terra, in preda ad una crisi. Inaspettatamente, Serena si avvicinò al ragazzo e gli chiese come stava.

“Ash, va tutto bene?” – domandò Serena.

“No, non va bene!” – fu la risposta – “Ancora non riesco a trovare la contromisura a quella mossa.”

“Capisco! Ma non puoi arrenderti, Ash: questo non è il ragazzo che ho conosciuto 10 anni fa a quel Campo di ricerca!”

“Cosa!? Tu mi hai conosciuto in quel Campo?”

“Certamente!”

“Un attimo, ora che ci penso bene… ho conosciuto una ragazza con il capello. Non vorrai dirmi, che…

“Esatto! E ti ricordi di questo?” – disse la ragazza tirando fuori un distintivo da una delle sue tasche – “Ce l’hanno dato alla fine di quel campo!”

“Quella medaglia!” – esclamò il ragazzo – “Aspetta, se non sbaglio dovrei avercela…”

“Allora, sei convinto adesso?”

 

Il ragazzo dopo aver controllato che le medaglie erano uguali, ebbe la conferma che quella ragazza era la stessa conosciuta in quell’occasione.

“Serena, sei tu?”

“In persona! Finalmente ti sei ricordato di me!”

“Che sorpresa rivederti dopo tutto questo tempo. Ma cosa ci fai tu, qui?”

“Ero venuta per cercarti: per fortuna, il Professor Platan mi ha detto dove eri diretto!”

“Il professore, dovrò ringraziarlo quando tornerò a Luminopoli!”

“Ehi, Ash! Sei pronto per riprendere gli allenamenti?” – chiese Alexia.

“Un attimo solo! Grazie a te, ora sono di nuovo in grado di proseguire.”

“Sono felice e, mi raccomando: dacci dentro!”

 

Dopo questa breve fase di stop, Ash riprese gli allenamenti più carico di prima e con Serena felice di aver ritrovato l’amico. Il mattino seguente, il ragazzo ritorno al Museo d’Arte di Novartopoli, pronto a riprendersi la rivincita contro Violetta, il quale attendeva il nostro eroe con molta attesa.

“Buongiorno, Ash!” – disse la Capopalestra – “Sei pronto per la nostra rivincita?”

“Buongiorno, Violetta! Certo che sono pronto e, questa volta, andrà diversamente.”

“Vedremo!”

“Coraggio, Ash! Puoi farcela!”

“Ce la farò, Serena! Stai tranquilla!”

“E ricordati la tua strategia!” – aggiunse Lem.

“Io e Dedenne, faremo il tifo per te!” – concluse Clem.

“Ci conto, amici!”

“Molto bene! Possiamo entrare?”

 

Dopo questa piccola premessa, il gruppo entrò nella Palestra e l’incontro poté disputarsi. Come la volta precedente, Violetta e Ash utilizzarono Surskit e Pikachu. Ad attaccare per primo fu il Pokémon Sfiorapozze, il quale utilizzò Rete Vischiosa prontamente schivata dal Pokémon Topo. In seguito, Surskit utilizzò Geloraggio cercando di ricongelare il campo, ma Pikachu cercò di fermarlo, senza riuscirci. Poco dopo, Surskit riutilizzò la stessa mossa: questa volta Pikachu conficcò la sua coda nel terreno e utilizzano Fulmine, riuscì ad avere la meglio sul Pokémon di Violetta, portando Ash in vantaggio.

“Evvai! La strategia ha funzionato!” – gridò Ash.

“Devo ammetterlo, Ash: mi ha colto totalmente alla sprovvista!” – disse Violetta – “Ma sarai in grado di contrastare il mio Vivillon?”

“Molto bene! Pikachu, riposati pure: utilizzerò Fletching adesso!”

“Vedo che Ash, ha una marcia in più rispetto a ieri!” – esclamò Clem.

“Già! Se riuscirà a contrastare l’attacco Raffica di Vivillon, la vittoria sarà sua!” – aggiunse Serena.

“Non ne sarei sicuro!” – disse Lem – “Osservando Violetta, sembra che anche lei abbia in servo qualcosa. Tuttavia, non saprei dire cosa!”

 

Le preoccupazioni di Lem potevano essere fondate, dopotutto Violetta è pur sempre una Capopalestra, quindi per forza deve avere un asso nella manica. All’inizio, Vivillon e Fletching cercarono di colpirsi a vicenda, ma senza successo. Poi, la ragazza ordinò al Pokémon Farfascaglia di utilizzare una mossa che sorprese tutti i presenti: Sonnifero. Con il Pokémon Pettirosso mezzo addormentato, a Vivillon gli bastò utilizzare Solaraggio per mandare KO il suo avversario e riportare il risultato in parità.

“Fletching, rientra!”

“Lo sospettavo!” – esclamò Lem – “Penso che Violetta abbia preventivato l’utilizzo di Sonnifero!”

“Quindi… se sonnifero ha effetto, Ash non potrà far nulla!” – aggiunse Serena.

“Esatto! E purtroppo, non c’è molto che possa fare!”

“Povero, Ash! Chissà cosa stara pensando adesso!”

“mmm… se voglio vincere questa lotta, dovrò pensare a qualcosa che possa evitare il sonno.” – pensò Ash – “Ora, cosa posso fare?”

“Ti vedo in difficoltà, Ash!” – disse Violetta – “Non ti aspettavi che il mio Vivillon potesse utilizzare Sonnifero?”

“Devo dire che sono rimasto sorpreso! E la mia vittoria sarà ancora più speciale!”

“E allora che aspetti? Perché non utilizzi Pikachu?”

 

Il ragazzo di Biancavilla non poté che far rientrare in campo il Pokémon Topo, anche se non si era ripreso dalla lotta contro Surskit. Violetta ordinò a Vivillon di utilizzare Sonnifero e, in quel momento, gli venne l’idea: chiese a Pikachu di utilizzare Energisfera su se stesso prima che la mossa facesse effetto. Il risultato fu quello che Ash aveva sperato: colpito dalla sua mossa, Pikachu riuscì ad annullare il sonno e, a poter continuare la lotta. Allora Vivillon utilizzò Solaraggio, il quale si scontrò con il Fulmine di Pikachu. Le due mosse erano alla pari, ma la mossa di Tipo Elettro fu molto più efficace e, questo mandò KO il Pokémon Farfascaglie.

“Vivillon non è più in grado di combattere, vince Pikachu. Dichiaro vincitore della lotta, Ash Ketchum.”

“Evvai! Ce l’abbiamo fatta, Pikachu!”

“Pikachu!”

“Complimenti, Ash! Una vittoria sensazionale!” – disse Serena.

“Serena ha ragione!” – aggiunse Lem – “L’idea di usare in quel modo Energisfera è stato incredibile!”

“Sono d’accordo!”

“Senti, Ash: come fai a conoscere Serena?” – chiese Clem.

 

I due ragazzi raccontarono la loro storia: da quando si erano conosciuti, a quando si erano promessi di ricontrarsi un giorno.

“Capisco! E così che sono andate le cose?”

“Esattamente, Lem!” – rispose Ash.

“E da allora sono passati dieci anni?”

“Proprio così, Clem!” – esclamò Serena.

“Durante il vostro racconto, ci avete parlato di un incidente che si era verificato. Sapete, qualcosa?”

“Soltanto che un gruppo di Pokémon ha iniziato a comportarsi strano e, ad attaccare il Campo. Per fortuna, nessuno si era fatto male!”

“E sapete chi è stato?” – chiese Lem.

“Purtroppo, no! Ma ora l’importante è festeggiare la vittoria di Ash!”

“Sono d’accordo!” – disse Violetta – “Ash, per essere riuscito a battere la Palestra di Novartopoli, ti concedo la Medaglia Insetto come simbolo per la tua vittoria!”

“Ti ringrazio, Violetta!”

“E non preoccuparti: ho già provveduto ad aggiornare la tua scheda allenatore. Adesso, quando verificherai i tuoi dati, ti verrà segnalata la medaglia ottenuta.”

“Questa è una splendida notizia!”

“Dimmi, Ash: dove pensi di andare adesso?” – domandò Alexia.

“Non saprei: pensavo di sfidare Luminopoli, ma se è ancora chiusa sarà un problema.”

“Beh, ti consiglio allora di andare a sfidare la Palestra di Altoripoli, se trovassi quella di Luminopoli chiusa.”

“Va bene! Seguirò il consiglio!”

 

Dopo aver salutato Violetta e Alexia, i nostri eroi uscirono dalla Palestra e tornarono alle rispettive macchine, ma in quel momento, la radio della Dodge di Ash iniziò a suonare.

“Pronto? Mi ricevete? È successo qualcosa?”

“Emergenza di categoria 1! Un camion si è scontrato con una macchina lungo la strada per Novartopoli. Ci sono feriti lievi e il luogo dell’incidente è pericolante. Occorre prestare assistenza immediata!”

“Ricevuto! Interveniamo immediatamente!” – disse il ragazzo, riattaccando la radio.

“Ash, sono io: l’Agente Jenny!”

“Salve, Agente Jenny! Come mai questa chiamata?”

 “Si tratta di qualcosa di serio?” – chiese Lem.

“Per fortuna, no! Ma è sempre meglio andare a controllare. Serena, vieni con noi?”

“OK! Conta pure su di me!” – rispose la ragazza.

 

Poco dopo, il gruppo di eroi partì alla volta del luogo dell’incidente, arrivandoci pochi minuti dopo. In effetti, i due mezzi erano messi male, ma per fortuna, gli occupanti erano riusciti ad usare da soli sulle loro gambe.

“State bene?” – chiese Ash.

“Noi sì!” – rispose uno degli uomini – “Ma il camion è in una posizione pericolosa e, non so se sarà possibile spostarlo!”

“Che cosa contiene il camion?”

“Prodotti indispensabili come medicine per il Centro Pokémon e prodotti di prima necessità. Vi prego, fate qualcosa!”

“Lo faremo! Serena, Clem, voi occupatevi di questi due!”

“D’accordo, Ash!” – disse Serena

“Io e Lem ci occuperemo del camion! Mi raccomando, massima attenzione!”

 

E così, mentre le due ragazze si occuparono dei due feriti; i ragazzi cercarono di stabilire cosa fare con il camion. Ad Ash, gli venne in mente di utilizzare le frobolle di Froakie per bloccare le ruote e impedirgli di scivolare. Lem, esaminato il mezzo, notò che esso non era così danneggiato e, decise di salire sul mezzo, però esso non riusciva a muoversi da quel punto. Così, il ragazzo con gli occhiali cercò di avviare il camion tramite il commando di accensione e, ci riuscì: in questo modo, lentamente, riportò il mezzo sulla strada. Una volta arrivata le auto della Polizia, l’Agente Jenny ringraziò Ash e i suoi amici e, dopo aver ricevuto i meriti anche dei due uomini, ripartono alla volta di Luminopoli, dove il ragazzo di Biancavilla sperava di vincere la sua seconda medaglia.

   
 
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