Anime & Manga > Lady Oscar
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Autore: occhiverdi1972    29/11/2018    2 recensioni
"Perchè lui l' amava perdutamente, al di sopra di tutto, contro ogni umana comprensione, nessuna barriera o ceto sociale avrebbe oscurato tale sentimento, perchè solo lei era l' amore."
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: André Grandier, Axel von Fersen, Oscar François de Jarjayes
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo
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-Vi desidero Oscar...voi non potete immaginare quanto...!
La voce di Fersen arrochita dal desiderio la eccitava febbrilmente, lei gli carezzava la nuca donando il suo collo alle torture di quella bocca calda ed esperta , si lasciò andare completamente mugugnando il suo assenso:
- Fersen....oh Fersen!
Le mani di lui continuavano a liberarle la camicia dai pantaloni, Fersen pregustò l'attimo in cui avrebbe potuto accarezzare quella pelle morbida e candida , Oscar sarebbe stata sua , lo sentiva , la sua mascolinità era sveglia e vigile .
Improvvisamente si udirono due tonfi alla porta.
I due si irrigidirono immediatamente.
Oscar fissò Fersen.
- chi diavol...- sbraitò lui – avevo espressamente richiesto di non essere disturbato!
- Conte...scusatemi , è urgente! - sussurrò intimidito il maggiordomo dietro la porta.
- Un attimo soltanto...- Sbottò lui.
Cercarono di mettersi in ordine velocemente, Oscar era imbarazzatissima, fece rientrare la camicia dentro i pantaloni ma non ebbe il coraggio di guardare Fersen negli occhi.
“ Cosa stava per fare...- si disse – cosa....?”
Avevano entrambi il viso arrossato e il cuore in tumulto.
- Avanti! - sussurrò il giovane poco dopo.
Il maggiordomo ad occhi bassi entrò nella stanza.
- Spero che sia davvero qualcosa di urgente !! - lo ammonì lui.
Oscar arrossì , con quell'affermazione non aveva fatto altro che confermare che l'uomo aveva interrotto un momento piuttosto intimo.
- Il tenente Girodelle chiede di incontrare urgentemente il comandante della guarda Reale.
Fersen e Oscar si guardarono stupiti, Girodelle si materializzò nella stanza .
Il giovane fissò oscar, poi il suo sguardo corse a Fersen .
Oscar era sempre piu' imbarazzata .
- Tenente Girodelle...benvenuto! - sussurrò il Conte storcendo la bocca.
- Buonasera...scusatemi l'intrusione, dovrei conferire con il comandante.
- Ditemi pure Girodelle – si alzò Oscar mentre notò lo sguardo del tenente correre verso la porzione dell'orlo della sua camicia rimasta fuori involontariamente.
“Maledizione...che figura!” - pensò affranta
- Scusatemi Comandante , ci sono dei disordini da sedare a St.Antoine , sono state attaccate molte carrozze di nobili. Il Re ha richiesto esplicitamente la vostra presenza per l'operazione!
-Capisco...- sussurrò lei.
- Sono andato  a cercarvi a palazzo , la vostra governante mi ha detto che eravate qui. Scusatemi se vi ho...disturbato. Le guardie sono già pronte a ricevere i vostri ordini!
- Cominciate ad avviarvi..- rispose lei – passo da casa a prendere il cavallo , la spada e l'uniforme e vi aggiungo!
Girodelle rivolse uno sguardo freddo a Fersen, poi ritornò con lo stesso su Oscar:
- Mi sono permesso di pensarci io , Cesar è già fuori e la vostra governante mi ha consegnato la spada e l'uniforme!
- Ottimo lavoro Girodelle! - lo lodò.
- Grazie Comandante! - Sussurrò il giovane scattando  sull'attenti.
Poi uscì in corridoio e tornò con la spada e la giacca.
Oscar le prese :
- Attendetemi fuori...saluto il Conte e sarò subito da voi!
Girodelle annuì , poi si girò verso Fersen:
- Arrivederci Conte e...scusate ancora il disturbo ! - asserì ironico prima di volatilizzarsi
- Devo andare...- sussurrò Oscar cambiandosi velocemente la giacca .
Fersen le afferrò le mani:
- Vengo con voi!
- Non è necessario...
- Si invece!
Lei si arrese.
Girodelle, il Conte ed Oscar partirono con le guardie alla volta di Parigi.
Mentre cavalcavano fianco a fianco Fersen si girò a guardarla, era di sicuro un implacabile ed infallibile soldato, ma era anche una donna, la donna che attimi prima ansimava sotto il suo tocco, la donna che di sicuro in quel momento sarebbe ancora stata fra le sue braccia se Girodelle non fosse venuto a cercarla .
Quella consapevolezza lo eccitò da morire .
La amava, la amava e desiderava ardentemente e senza Grandier fra i piedi tutto era deliziosamente fattibile. Lei si girò e gli sorrise , lui ricambiò dolcemente.

L'impresa per sedare i disordini fù piu' complicata del previsto , il popolo armato di bastoni e spranghe era numeroso, i soldati facevano fatica ad arginarlo .
- Dobbiamo fare da esca! -esclamò Oscar rivolto a Girodelle – facciamoci inseguire , i nobili avranno modo di scappare . Avvisate le guardie di tenersi pronte ad aiutarli.
Si girò poi verso Fersen:
- Voi non siete tenuto a partecipare , è un'operazione pericolosa , siete ancora in tempo per ritirarvi!
Lui sorrise:
- Verrò con voi anche in capo al mondo!
Oscar si bloccò, quelle parole e l'enfasi con cui furono dette le fecero pensare al suo Andrè.
Il suo Andrè...
Chissà come avrebbe reagito se avesse saputo cosa stava per fare lei attimi prima.
Chissà come stava...Cosa faceva...
Si riscosse, doveva pensare alla sua missione adesso.
I tre, come preventivato, cercarono di attirare l'attenzione su loro .
Qualcuno fra il popolo abboccò aizzando gli animi:
- Guardate!quello è il comandante!! A morte! A morte il comandante!
Una flotta di gente cominciò a seguirli , loro erano a cavallo e quindi, piu' veloci ma, durante l'inseguimento ,volava di tutto, bottiglie vuote, bastoni, persino pietre.
Proprio una di quelle colpì Oscar ad una spalla, Fersen la notò stringere gli occhi per il dolore e sobbalzare:
-Oscar!!- ansimò gridando per il terrore.
- Non è nulla...continuiamo! - sorrise lei 
L'operazione richiese parecchie ore , alla fine tutti i nobili vennero messi in salvo.
Oscar si complimentò con i suoi uomini, poi tutti si apprestarono a congedarsi.
- Si riguardi Comandante!- esordì Girodelle – la spalla le farà  sicuramente male per qualche giorno.
- Vada pure tranquillo Tenente ! - si intromise Fersen – al vostro comandante penso io- sancì alterato.
Il giovane lo fissò sdegnato:
- Su quello non avevo dubbi...- sussurrò, poi si avvicinò ad Oscar, la fissò dolcemente :
- Si ricordi comandante : altre  braccia non potranno mai sostituire quelle dell'uomo che si ama veramente!
Oscar rimase a fissarlo basita, Fersen si avvicinò , lo guardò in cagnesco:
- Non credete sia giunta ora di congedarsi tenente?
- Perdonate la mia franchezza Conte ma non ricevo di certo ordini da voi. La mia presenza vi disturba forse?
- No...finchè terrete per voi i vostri pensieri!
- Soprattutto quelli che andranno a vostro svantaggio immagino...
- Ultimamente i vostri interventi sono alquanto inopportuni.
Girodelle buttò la testa all'indietro, i lunghi capelli ondeggiarono, rise sarcasticamente, a lungo:
- Se i miei pensieri serviranno a salvare qualche innocente fanciulla dalle vostre grinfie allora cercherò di essere il piu' inopportuno possibile!
-Badate bene Girodelle... ! - sbraitò Fersen paonazzo di rabbia
- Sentiamo...cosa potrebbe accadermi Conte? Vi ricordo che non godete piu' dei favori della Regina , anzi...chissà cosa penserebbe sapendo a quali mete ambite!
Fersen alzò una mano , Girodelle fu pronto a bloccarla.
- Smettetela! - urlò Oscar ammonendoli  – siamo tutti stanchi , è ora di tornare a casa.
Girodelle la guardò, poi si congedò.
Oscar fissò Fersen, abbassò gli occhi demoralizzata.
- Oscar io...
- Non dite nulla , vi prego! Andiamo a casa.

Camminarono fianco a fianco senza dire una parola  Fersen guardò Oscar , era triste e sconsolata .
- Oscar....come va la spalla? - chiese
- Insomma...
- Venite a casa mia , la medicheremo!
Lei lo fissò glacialmente.
- Non guardatemi così..non vi toccherò Oscar, non ora che siete indolenzita. Voglio solo sincerarmi che sia tutto a posto.
- Me ne sincererò io stessa! - rispose
Fersen si parò davanti a lei:
- Sono sicura che a Grandier lo avreste permesso! - sbottò
- Buonanotte Fersen! - esclamò lei guardandolo irata e percorrendo al galoppo i pochi metri che la dividevano dal palazzo.
Fersen rimase fermo a guardarla andar via:
- Maledetto Girodelle – sbottò!                                   
                                                                                         Oscar salì nella sua stanza, cercò di non far rumore, si spogliò e fissò la sua immagine allo specchio, la spalla era tumefatta . Proprio in quel momento bussarono alla porta, era Nanny che come al solito la aveva aspettata sveglia.
- Bambina mia! - sussurrò entrando e notando la tumefazione – qui dobbiamo assolutamente metter su' qualcosa!
Nanny tornò con un unguento, glielo spalmò piano.
Oscar non potè fare a meno di pensare che se ci fosse stato Andrè di sicuro non sarebbero state quelle dita a percorrere la sua pelle , ma quelle del nipote.
Le mancava la sua cura, il suo amore incondizionato....lacrime amare cominciarono a sgorgarle piano dagli occhi, non c'era lui a massaggiarla, c'era sua nonna.
- Oscar...perchè piangi? - sussurrò la vecchina.
Lei le prese la mano dolcemente:
- Non è niente Nanny! È solo stanchezza! Puoi ritirarti e ...grazie!
La donnina andò via ma non era molto convinta di quella spiegazione.
Lei scivolò fra le lenzuola.
“ A Grandier lo avreste permesso!! “ - quelle parole le risuonavano in testa, affondò la testa sul cuscino, era vero, ad Andrè lo avrebbe permesso.
Quante volte si era occupato di lei, infinite...indefinibili volte.
Ripensò alla sera in cui l'aveva spogliata, le aveva strofinato i piedi fra i palmi, l'aveva riscaldata  con il suo corpo.
Tutte le volte che l'aveva protetta, salvata , amata....
Le sembrò di impazzire!
Si portò una mano alla testa confusa!
Si alzò, raggiunse la finestra guardò il cielo, stava disperatamente cercando di continuare con la sua vita, stava cercando di concentrarsi solo su Fersen, ma poi...quando era da sola la mente tornava a lui.
“ Cosa devo fare  Andrè...- si chiese - .cosa devo fare...?”

Cristine salì velocemente le scale con la biancheria fra le mani, vicino la camera dove stava Andrè notò le ragazze piu' giovani della servitu' parlottare sorridendo e  fare apprezzamenti sul suo giovane ospite!
“ Beata gioventu'! “ - sorrise benevola:
-Su'...su'...giovincelle al lavoro!che c'è? Nessuna di voi ha mai visto un bel moretto?- le ammonì sorridendo.
Le ragazze si dileguarono.
Lei aprì la porta della camera di scatto:
- Andrè, ho portato degli a....
Guardò avanti e rimase a bocca aperta. Andrè a torso nudo sorrideva, virile e bello come un Dio greco. La sua pelle liscia era un chiaro invito ad essere accarezzata.
I suoi muscoli sodi ad esser sfiorati con le labbra senza sosta.
Deglutì nervosa.
- Scu...scusami torno dopo! - esclamò lei abbassando gli occhi e poggiando gli asciugamani sul mobile vicino.
-No dai...! - sorrise Andrè passandosi una mano fra i folti capelli – non sono nudo!
- Beh...non sei nemmeno vestito! Adesso capisco perchè tutte le giovani cameriere erano dietro questa porta a parlottare. Hai fatto colpo Andrè Grandier!!
Lui rise...di una risata irresistibilmente bella pensò lei:
- stai scherzando, vero? Io pensavo ridessero per prendermi in giro.
Cristine si avvicinò , lo fissò nei grandi occhi, lo sguardo vagò poi sul suo torace , poi tornò agli occhi:
- Sei un gran bel ragazzo Andrè...non dirmi che nessuna te lo ha mai detto.
- No in effetti...!ho sempre amato solo una donna nella mia vita, delle altre non mi sono mai interessato, almeno...prima di conoscere te!
Si fissarono in silenzio per qualche istante .
Poi lei si riscosse, passò un dito su quella pelle liscia con fare sornione:
- Andrè...Andrè! Sei pericoloso! - sorrise – ma sono contenta di averti incontrato!
Lui rise, le afferrò la mano e la bacio dolcemente:
- Ti assicuro che il piu' contento sono io! Sei speciale Cristine!
Un altro sguardo imbarazzato corse fra i due.
- Vieni qui...- sorrise poi Andrè trattenendo la sua mano – abbracciami!
Cristine si fiondò fra quelle braccia e ansimò per il calore che sprigionavano.
Andrè aveva un profumo buonissimo.
Sentì sconvolgersi i sensi.
Si staccò dall'abbraccio:
- Sarà meglio che vada , sono innamorata persa di Alain , ma i miei sensi funzionano benissimo e sono sempre all'erta!
- Ma dai...!
- Dovresti avere piu' fiducia nelle tue potenzialità Andrè Grandier...non passi inosservato, sappilo!
Lui rise:
- L'importante è non passare inosservato a te!
- Oh...no! Quello assolutamente!- sorrise
Andrè si avvicinò:
-Non è che...
- Che? 
-Ti andrebbe di fare il bagno con me?- scherzò alzando un sopracciglio.
Cristine rise:
- Haahaha! Sarà meglio che io torni giu'...e di fretta anche...!
Andrè rise divertito.
Lei uscì dalla stanza e chiuse la porta  poi si portò una mano al petto per calmare il tumulto del suo cuore.
Andrè era eccitante...
Troppo eccitante! 

- Volevo espressamente farle i complimenti per la riuscita dell'operazione madamigella! - esordì seria Maria Antonietta.
- La ringrazio maestà – sussurrò Oscar inginocchiata al suo cospetto – ma il merito va soprattutto ai miei uomini!
- Comunque sia complimenti! Voi non deludete mai le mie aspettative!- sancì con un sorriso.
- Faccio solo il mio dovere! - rispose lei alzando lo sguardo , era bella la sua Regina pensò incontrando i suoi occhi chiari – se non c'è altro maestà tornerei al mio lavoro, le guardie attendono gli ordini giornalieri! - continuò poi  alzandosi.
- Aspettate Oscar! - la bloccò lei a disagio – in realtà...c'è una  curiosità che vorrei soddisfacesse!
- Ditemi pure! - sancì lei dubbiosa.
- La contessa Deville mi ha riferito che anche Fersen ha preso parte all'operazione...
Il cuore di Oscar mancò un battito, abbassò gli occhi
- Si maestà...
- Mi chiedo....come mai Fersen era presente?
La situazione era imbarazzante , cosa avrebbe dovuto dire , che lei era a casa sua fra le sue braccia ? Comunque sia... doveva rispondere.
- Ero a casa del Conte quando il tenente Girodelle è venuto a chiamarmi--confessò 
Oscar lesse in quegli occhi tutto lo stupore per quell'affermazione sconvolgente.
-Voi...eravate da Fersen?
- Si maestà!
Ci fu' un attimo di imbarazzante silenzio, se qualcuno oltre loro fosse stato presente in quella stanza, avrebbe di sicuro sentito il tumulto di quei due cuori in tempesta.
Quello di Oscar imbarazzato e mortificato e quello di Maria Antonietta dubbioso e diffidente.
- Posso chiedervi perchè eravate da Fersen?
- E' sempre stato un buon amico maestà!
Sentì su di lei lo sguardo della Regina , la sensazione non le piacque affatto.
La donna strinse i pugni non riuscendo a trattenere il sentimento che ancora le pervade va il cuore:
- Come...come sta? - chiese poi 
- Abbastanza bene! - sussurrò lei.
Oscar capì che Antonietta avrebbe voluto chiedere di piu' ma che si tratteneva.
- Vi...vi ha detto nulla della donna che ama?
- No maestà! - sussurrò lei.
Antonietta la guardò, Oscar era strana, fu quasi sicura che sapesse qualcosa , ma in ogni caso conosceva la sua lealtà, non avrebbe rivelato nulla .
- Potete andare Madamigella!- la congedo' quindi
- Grazie Maestà! - sussurrò lei uscendo dalla stanza .
Oscar si chiuse la porta alle spalle e si toccò la testa confusa, era la prima volta che mentiva alla Regina , alzò lo sguardo e incontrò il viso di Girodelle che la fissava con aria di rimprovero , si sentì ancora piu' in colpa...
   
 
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