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Autore: Classicboy    30/11/2018    3 recensioni
30 days OTP challenge: OzSey
Crack pair: Australia/Kyle Kirkland x Seychelles/Michelle Victoria
Semplicemente una raccolta per un grande e forte koala dal cuore d'oro e un piccolo e dolce delfino con una grinta da vendere.
Una lezione per far capire che a volte l'amore nasce a piccoli passi, nei posti più impensati e tra coloro che meno se lo aspettano.
...
Prompt #01: tenendosi per mano
Da quel giorno in poi ogni volta che Seychelles incominciava a tamburellare con le dita Australia le prendeva la mano, fino a che quello non diventò il nuovo modo della ragazza per concentrarsi, incominciando a cercarla anche quando non era necessario.
[...]
Prompt #19: In tenuta formale
Australia si esibì in un sorriso malandrino: “Non lo pensi davvero, lady. Secondo me ti stai trattenendo dallo scoppiarmi a ridere in faccia per quanto sono ridicolo conciato così”
Michelle ridacchiò mentre si avvicinava. Con cura gli aggiustò la cravatta celeste e gli spazzolò la giacca: “Non è vero, che razza di fiducia riponi in me?"
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Crack Pairing | Personaggi: Australia, Seychelles
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: Gender Bender
Capitoli:
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Prompt #15: Indossando vestiti in uno stile diverso (High school!AU)

 

 

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PUNK ROCK POPULAR

 

Michelle camminava per i corridoi della scuola, i libri attaccati al petto. La ragazza si lasciò sfuggire un sospiro mentre la testa pensava a tutto tranne che all'interrogazione di storia che la aspettava l'indomani mattina. Beh, del resto chiunque, mettendosi nei suoi panni non ci avrebbe pensato: da una parte era impegnata ad organizzare la festa a sorpresa per il compleanno di una delle sue migliori amiche, Mei, dall'altra stava ripensando che sua cugina Monique sarebbe arrivata di lì a due settimane e doveva ancora organizzare bene cosa fare nei giorni della permanenza dell'europea, da un'altra ancora stava riflettendo sul progetto che doveva portare per la prossima settimana di storia e che avrebbe influenzato il voto di fine anno. Ma soprattutto continuava a pensare alla partita in programma per quel fine settimana.

Sentì la bocca dello stomaco chiudersi e il palato farsi asciutto. Quel weekend la squadra di football del loro liceo avrebbe affrontato la partita più importante di tutto il torneo interscolastico, e il capitano delle cheerleader, Emma, stava pretendendo da loro il massimo, in modo che potessero dare la carica giusta ai loro giocatori, arrivando a organizzare allenamenti quasi tutti i giorni della settimana ormai da tre settimane.

La ragazza si aggiustò il completo da cheerleader sovrappensiero, non notando il foglio di carta che era sfuggito dalla sua presa.

“Ehi, ti è caduto un foglio!” la richiamò una voce.

La mora ritornò coi piedi per terra e si bloccò, stupita, prima di voltarsi, pronta a ringraziare il ragazzo così gentile da avvisarla di una cosa del genere. Ma tutto ciò che uscì dalle sue labbra fu un urletto sorpreso.

Dietro di lei se ne stava un ragazzo piuttosto muscoloso, con scarpe rovinate dall'uso e dei jeans scuri che presentavano così tanti tagli e strappi che si vedeva quasi più pelle che tessuto. Indossava poi un giubbotto di pelle nera aperto su di una canottiera di una qualche squadra di football, talmente consumata che si riusciva a malapena a distinguere il logo. I capelli castani sul lato e sul retro della testa erano praticamente rasati a zero, mentre sulla cima erano tenuti corti, fatta eccezione per due ciuffi che spuntavano tipo molle. Su ciascuna delle orecchie erano presenti degli orecchini a forma di zanna, e sul destro c'erano anche due piercing. Al collo portava una collana con un ciondolo a forma di squalo stilizzato.

A sentire l'urlo il ragazzo aveva alzato un sopracciglio (su cui era presente un ulteriore piercing), mentre le labbra si aprivano in un sorrisetto divertito.

Michelle sentì il viso andare a fuoco mentre prendeva il foglio e balbettava vari “grazie” e “scusami”. Il giovane si limitò a scrollare le spalle prima di voltarsi e andarsene fischiettando.

La cheerleader si sentiva uno schifo per come l'aveva trattato, quindi, prima di riuscire a pensarci, gli urlò: “Ehi, aspetta!”

Lo sconosciuto si fermò per poi voltarsi, assumendo un'aria di genuina curiosità.

La mora incrociò per la prima volta i suoi occhi verde prato e sentì il cuore perdere un paio di battiti. Con una leggere corsetta lo raggiunse, e una volta ferma di fronte a lui prese a tormentarsi nervosamente la gonna della divisa, riflettendo sulle parole da usare, mentre il ragazzo continuava a osservarla con aria curiosa e al tempo stesso divertita. Alla fine, col viso in fiamme, riuscì a balbettare: “S-senti, mi dispiace davvero tanto di... di...”
“Di esserti messa ad urlare appena mi hai visto? - il giovane ghignò di fronte al suo imbarazzo - Fa nulla, lady. Ci sono abituato”

Aveva un lieve accento, che donava alla sua voce un'intonazione curiosa.

“M-ma io voglio rimediare, mi dispiace!” provò a protestare l'africana, ma l'altro la zittì premendole un dito sulle labbra. Era ruvido e caldo.

“Non c'è problema lady, sul serio. Però se ci tieni così tanto a farti perdonare allora... che ne dici se domani ci prendiamo qualcosa durante la pausa pranzo? Solo tu e io, ti va?” e le fece l'occhiolino mentre sorrideva furbo.

Michelle era ormai certa di avere il viso identico ad un pomodoro, ma riuscì in qualche modo ad annuire con fare nervoso e a pigolare un “sì”.

Il ragazzo si aprì nel primo vero sorriso che la cheerleader gli avesse mai visto fare: “Great, allora ci becchiamo in caffetteria” e se ne andò.

Ad un certo puntò si bloccò, si voltò e le urlò: “A proposito, io sono Kyle! Kyle Kirkland!”

“M-Michelle, Michelle Victoria” rispose lei sorpresa.

Kyle annuì, prima di di andarsene definitivamente, lasciandola sola in mezzo al corridoio della scuola, imbarazzata e con un lieve sorriso di felicità, di fronte alla prospettiva di incontrare di nuovo quel curioso giovane.

 

 

(776 parole)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo autore:
Beh, salve!

Immagino che vi starete chiedendo: “cos'è questa novità? Non aggiorni per un anno intero e poi ci sbatti due nuovi capitoli in due settimane una dietro l'altra”. Come avevo già annunciato questo capitolo era già stato scritto praticamente del tutto quando andavo in quinta superiore, quindi qualcosa tipo due anni fa, e pertanto mi è bastato aggiungere qualcosa all'inizio e voilà: ecco che riesco ad aggiornare in fretta! Oltre a questo sono stato spinto a pubblicare il nuovo capitolo da quello vecchio. Onestamente non è che non sia soddisfatto di come è venuto fuori il genderbend dello scorso prompt, ma... non mi sembrava molto in linea con lo spirito di questa raccolta, così malinconico e riflessivo, e che dava poco spazio a Seychelles e Australia come coppia. Era carino, ma non mi convinceva. Non ho intenzione di riscriverlo, però volevo sostituirlo con qualcos'altro che invece facesse rivivere lo spirito di questa raccolta OzSey, e quindi eccoci qui.

Il capitolo di per sé, come si può vedere, è un AU high-school in cui Australia e Seychelles non si sono mai incontrati prima. Inizialmente quello vestito in maniera diversa doveva essere solo Australia, che in questo prompt ha uno stile più rebel punk del suo solito abbigliamento avventuroso e sportivo, poi però mi sentivo in colpa a non dare qualcosa anche a Secyhelles e quindi l'ho fatta diventare una cheerleader, con la divisa tipica di quelle che si possono vedere in tutti i film americani. Il titolo, punk rock popular, deriva da un miscuglio a caso dei due tipi di vestito che i nostri ragazzi indossano, punk rock da Australia, popular da Seychelles (stereotipo che le cheerleader sono sempre quelle popolari).

Se vi è piaciuto come è venuto fuori il capitolo lasciatemi una recensione e fatemelo sapere!
Ora annuncio di servizio! Se volete potete anche saltarlo. Se avete letto qualche mia altra storia su hetalia e soprattutto se siete andati in cerca di altre OzSey su questo sito di sicuro vi sarete imbattuti nella mia primissima OzSey “Diverso da loro, uguale a me”. Ebbene sappiate che ho intenzione di cancellare quella fic. Motivo? L'ho riletta qualche giorno fa e, ragazzi, se è scritta male! Caratterizzazione fuori dalla finestra, grammatica e tempi verbali sconosciuti, consecutio temporum degli eventi che non ha senso. Decisamente una delle mie storie peggiori. Ero sempre molto reticente nel cancellarla, visto che è stata la mia prima ozsey e tutto, ma ora sono convinto, la voglio eliminare. Pensavo di sostituirla con un'altra storia che rendeva meglio un loro eventuale primo incontro, casomai vi farò sapere.

Detto questo, lasciate recensioni e raccomandate la storia i vostri amici, farete un autore felice XP

Ci sentiamo presto gente, perché il prossimo capitolo è già stato scritto (impeto creativo a go go) e non vedo l'ora di pubblicare anche quello, con così tanto fluff da farvi cariare i denti, bye!

   
 
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