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Autore: Anonima Italiana    01/12/2018    6 recensioni
La mia versione della storia di Ade e Persefone, una storia dark con molti momenti di luce.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ade, Demetra, Persefone, Zeus
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Nei giorni che seguirono, Persefone aveva pensato ogni tanto al misterioso incontro nel prato fiorito.
Chi era quello sconosciuto? Certo non era strano che per lei fosse tale: sua madre Demetra era molto protettiva nei suoi confronti, e le aveva sempre impedito di vedere persone se non accompagnata da lei o al di fuori della cerchia delle altre divinità. Addirittura, era stata sull’Olimpo in pochissime occasioni, proprio perché sua madre tendeva a mostrare la figlia il meno possibile, temendo pericoli di ogni sorta. E soprattutto, Demetra temeva i pericoli di natura sessuale: non poteva certo ignorare che gli dei, uomini e donne, a partire dal Padre Zeus, erano dediti a soddisfare i loro impulsi di qualunque tipo sia fra di loro che con mortali, e la Dea dell’agricoltura non desiderava certo che anche la sua innocente figlia venisse presa di mira da qualcuno, Dio o mortale che fosse.
Lei doveva rimanere pura, una Dea vergine dedita solo alla sua missione, come Artemide o come una sacerdotessa.Non avrebbe mai dovuto essere contaminata dal peccato. 
 
Persefone ridacchiò tra sé: chissà che avrebbe detto la mamma se avesse saputo del misterioso sconosciuto? Ma no, certamente lei non gli avrebbe raccontato nulla, e non solo per paura; sentiva infatti fortissimo il desiderio di avere qualcosa che fosse solo suo.
Le erano rimasti particolarmente impressi i suoi occhi: neri come la notte, ma con un fuoco interno che li faceva brillare come…cosa, esattamente? Lanterne? Stelle? No, Persefone non era riuscita a trovare un termine di paragone adatto per quello sguardo tanto affascinante.
Aveva anche sperato, per un po’, di incontrarlo di nuovo. E forse stavolta sarebbe riuscita a farsi dire almeno il suo nome…
Purtroppo però, non ci fu nessun’altro incontro…e quindi anche  quella piacevole novità    dopo un po’ passò in secondo piano nei ricordi della giovane dea.
 
Passò qualche tempo….

Un giorno, Persefone  uscì a fare la solita passeggiata e di nuovo, come sempre, si fermò a raccogliere fiori in un campo  pieno di bellissimi crochi e narcisi. Mentre era china nel prato   non si accorse di una misteriosa figura scura che, alle sue spalle, si avvicinava proprio a lei, nel più totale silenzio, come un’ombra che si allungava coprendo i colori brillanti del prato. La figura si fermò a pochi passi da lei, rimanendo immobile per qualche secondo, per poi sollevare il proprio mantello nero e calarlo improvvisamente sulla fanciulla ignara, la quale fece appena in tempo ad alzare la testa accorgendosi dell’oscurità che stava calando attorno a lei, per poi precipitare nel buio e nell’incoscienza totali.
La figura l’avvolse con cura nel mantello, poi la sollevò fra le sue braccia e si allontanò scomparendo e lasciando dietro di sé solo qualche fiore strappato; se qualcuno fosse passato di lì in quel momento, avrebbe notato il fianco di una collinetta aprirsi e poi subito richiudersi appena la figura nera vi fosse entrata…
 
(fine terza parte)
   
 
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