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Autore: pikychan    01/12/2018    0 recensioni
Quale giorno migliore per iniziare una nuova serie?
Allora, innanzitutto ciao a tutti, ad essere sincera questa pubblicazione č un po' improvvisa e avrei voluto aspettare ancora un po', ma... ormai ci siamo, no?
Oh beh, ho voluto anticipare la pubblicazione perché giorno dopo giorno mi rendo sempre piů conto che la pearlshipping č sempre piů sottovalutata. In particolare ho letto un articolo dove viene rivelato che il noto autore dell'anime Pokémon Takeshi Shudo, pace all'anima sua, voleva creare nel suo anime qualcosa di spessore, adatto per tutte le etŕ. Io ho sempre desiderato vedere un anime Pokémon del genere... immaginate per un momento... che bello sarebbe?!
Per questo e per molte altre ragioni nasce "Pokémon: Con Me!". Una fanfiction che segue le avventure di Lucinda e Ash nella regione di Sinnoh e altrove - la me stessa di dieci anni fa sarebbe entusiasta -. La storia č ambientata nell'universo di "Pokémon: Scelgo Te!", prendetela come un proseguimento del film trascodificato in serie.
Non ho altro da aggiungere, solo leggete in molti se vi interessa - a volte mi sembra di essere l'unica pearlshipper rimasta sulla faccia della terra... quanto mi mancano i vecchi tempi...).
Buona lettura!
Genere: Avventura, Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ash, Lucinda, Pikachu
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime, Videogioco
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Pokémon: Con Me!

Capitolo 1 - Sono qui!


«E ora il nostro prossimo coordinatore, ecco il suo debutto Lucinda, dalla cittŕ di Duefoglie!»

«Ok, Chimchar vai!»

«Chimchaar!»

«Bene! Usa Ruotafuoco!»

«Uno straordinario Ruotafuoco di Chimchar!»

Lucinda si inchina.

 

La sveglia suona.

Lucinda la spegne per poi sdraiarsi di nuovo e rimettere i piedi sotto le coperte per via del freddo. Anche se non č piů inverno non č nemmeno estate e comincia a fare un po’ freddino. Oggi non č un giorno normale, bensě il suo compleanno. Il giorno del suo decimo compleanno.

Dopo un po’ si alza e apre la finestra con aria entusiasta.

Chiude gli occhi e inspira profondamente l’aria a pieni polmoni.

Duefoglie, 28 settembre 2006. Da oggi inizia ufficialmente il suo viaggio. Non sta piů nella pelle. Aspettava questo giorno da settimane.

Va verso lo specchio per sistemarsi i capelli e proprio quando si sta mettendo una delle mollette sua madre entra.

«Buongiorno cara.» la saluta.

«Anche a te mammina.» ricambia il saluto voltandosi a guardarla.

«Lo sapevo che ti saresti alzata presto oggi.»

«Beh, ormai ho giŕ dieci anni.»

«Buongiorno Glameow.» saluta il Pokémon abbassandosi alla sua altezza per accarezzarlo.

Il Pokémon le rivolge uno sguardo disinteressato per poi andare verso il suo letto. Spicca un salto e si raggomitola. In poco tempo chiude gli occhi, segno che si č addormentato.

 

In cucina Olga passa una tazza a Lucinda che la prende subito.

«Hai finito di fare i bagagli?» chiede alla figlia.

Lei fa cenno di sě con la testa.

«Č giŕ tutto pronto da ieri.» dice.

«Nel caso lo avessi dimenticato, hai preso la cartolina che ti ha mandato il Professor. Rowan?» dice buttando lo sguardo sulla macchinetta del caffé affianco a lei. «Senza quella non potrai avere il tuo Pokémon.»

Lucinda finisce di bere per poi rimettere la tazza sul tavolo.

«Lo so, mamma.» cerca la cartolina in tasca. «Vedi? Non potrei mai dimenticarla.»

«Bene.» dice la madre. «E sentiamo, hai giŕ scelto quale di quei Pokémon ti piacerebbe avere?»

«Non ancora.» risponde per poi abbassare lo sguardo sulla cartolina. «Sono tutti cosě carini, sono certa che ognuno di loro potrebbe essere un compagno straordinario.» aggiunge per poi voltarsi verso i trofei della madre. «Ma devo scegliere bene, voglio diventare una coordinatrice di primo livello come te.»

Olga si siede di fronte alla figlia.

«Beh, prima di tutto dovrai diventare una brava allenatrice di Pokčmon.» dice guardando a sua volta i trofei e le foto. «E anche un’allevatrice, devi tenere sempre a mente che tutti i grandi coordinatori hanno cominciato come allenatori.»

«Hai ragione mamma.» dice tornando a guardare la cartolina. «Č proprio quello che farň.»

 

Olga esce dalla porta principale per poi arrivare sul bancone di legno.

«Che bella giornata, č perfetta per mettersi in viaggio.» commenta per poi voltarsi verso la porta. «Ehi Lucinda?! Pronta o no?»

«Sono pronta!» esclama lei trascinando la valigia.

La madre sgrana gli occhi.

«Cos’č questa?»

«Ci ho messo tutta la mia roba e credimi sono tutte cose che mi serviranno.»

Tornano in casa e Olga apre la valigia.

«Ti servirŕ tanta roba...» emette incredula prendendo uno dei tanti vestiti. «Ti ricordi del perché stai partendo?» le chiede tornando a guardarla.

«Per diventare un’allenatrice di Pokémon naturalmente...» risponde non capendo il motivo di quella domanda.

«Proprio cosě.» approva la risposta prendendo uno zaino e appoggiandolo sulla tavola. «Il che significa che questo ti basterŕ.»

«Cosa?!» esclama sgranando gli occhi. «Soltanto questo!?»

«Se vuoi diventare una brava allenatrice e una viaggiatrice in gamba, fidati di me.»

«Va bene mamma...» mormora non troppo convinta.

Escono di nuovo.

«Ancora una cosa.» dice la madre porgendole un fiocco.

«Eh?» emette la figlia sgranando gli occhi dalla sorpresa. «E questo che cos’č?»

Lo prende in mano e lo osserva attentamente.

«Il primo fiocco che vinsi ad una gara come coordinatrice, l’ho sempre portato con me come portafortuna e ora se lo vuoi mi piacerebbe tanto lo tenessi tu.»

«Dici davvero?» domanda impulsivamente tornando a guardare la madre confusa.

«Perň stai attenta a non perderlo.» dice sorridendo.

«Grazie mamma! Beh, allora io vado!» esclama correndo giů dalle scale.

Prende la sua bicicletta e sale in sella senza mai smettere di correre.

«Il laboratorio del Professor. Rowan č vicino a Sabbiafine, sai come arrivarci?»

«No, ma lo troverň.» risponde Lucinda fermandosi e voltandosi verso la madre. «Guarda, ho preso anche la mappa.» aggiunge facendole vedere l’oggetto. «Sta tranquilla.» dice mettendo via la mappa e tornando a guardare avanti. «Ok, il viaggio comincia!» conclude partendo.

«Fa del tuo meglio e abbi cura di te cara!» esclama salutando con la mano mentre si allontana. «Siamo d’accordo?»

«Non preoccuparti mamma!» saluta a sua volta, ma prende un sasso e rischia di cadere.

Non riesce a riprendere subito il controllo del manubrio facendo preoccupare la madre, ma poi fortunatamente riesce a tornare in equilibrio.

«Non č successo niente, tranquilla!» esclama alzando il braccio senza voltarsi. «Ciao!»

La madre sospira esasperata.

«Quando mi dice di non preoccuparmi so giŕ che devo preoccuparmi di piů.» dice mentre Glameow salta sulla ringhiera e si appisola.

 

«Questa cittadina deve essere Sabbiafine.» commenta guardandosi intorno.

«Sono arrivata.» dice fermandosi e appoggiando un piede per rimanere in equilibrio. «Questo č senz’altro il laboratorio del Professor. Rowan.»

Scende dalla bici e corre alla porta.

«Buongiorno a tutti, sono qui per il mio Pokémon!» esclama sorridendo a occhi chiusi.

Quando perň li riapre si accorge di non essere al laboratorio… bensě in un bar!

«Hai sbagliato posto ragazzina.» dice quello che ha tutta l’aria di essere il barista.

«Eh?» emette inconsapevolmente.

«Beh, se hai fame e vuoi mangiare entra pure.»

Lucinda senza rispondergli chiude la porta e torna alla bici. Una volta di nuovo in sella comincia a pedalare piů forte di prima.

«Oh cavoli…» dice demoralizzata dalla figuraccia appena fatta. «Io e il mio senso dell’orientamento!» esclama tra sé e sé.

Guarda la cartolina continuando a pedalare.

«Di qua non č giusto…» mormora imboccando una strada chiusa. «Di qui nemmeno!» esclama prendendo un’altra strada che si rivela quasi subito essere un vicolo cieco. «Voglio la mia mamma!» esclama ancora in pre dalla disperazione.

Decide di scendere dalla bici e di portarla a mano. Guarda di nuovo la cartolina. Ha l’aria confusa… teoricamente sarebbe giŕ dovuta arrivare...

«Girare a destra, poi a sinistra.» legge dubbiosa. «Oppure a sinistra e poi a destra?» si chiede guardandosi intorno. «Chissŕ, forse al contrario...»

Senza accorgersene sbatte contro qualcuno.

«Mi scusi signore...» dice arretrando all’istante.

Anche se č voltato di spalle si capisce che deve essere piuttosto anziano, perché ha i capelli bianchi.

«Di niente.» dice con tono secco voltandosi. «Scommetto che ti sei persa.»

«Sě...» emette lei imbarazzata. «Ma tanto in un modo o nell’altro me la caverň.»

«Puň darsi, perň adesso mi sembri un po’ sperduta.»

«Giŕ...» mormora abbassando lo sguardo. «In effetti č cosě...»

«Devi essere una nuova allenatrice visto che hai in mano quella cartolina, perché non vieni nel mio laboratorio a scegliere il tuo primo Pokémon?»

«Sě, credo sia meglio...» alza lo sguardo sgranando gli occhi. «Ha detto il suo laboratorio?»

Non immaginava minimamente che proprio lui fosse il famoso Professor. Rowan!

«Io sono il Professor. Rowan.» si presenta riprendendo a camminare. «Sempre che ti interessi prendere il tuo primo Pokémon.» dice accorgendosi di non essere seguito.

«Certo che sě!» esclama Lucinda raggiungendolo di corsa.

«Dimmi un po’, sai giŕ quale Pokémon scegliere?» le domanda mentre camminano.

«Č la stessa domanda che mi ha fatto mia mamma stamattina.» sorride imbarazzata. «No, per la veritŕ non lo so, sono molto indecisa.»

«Strano.» commenta.

«Come?» emette sgranando gli occhi sorpresa.

«A vederti sembri una ragazza che sa quello che vuole.» dice. «Anche se ti sei persa questo non vuol dire che tu non abbia le idee chiare sul tuo futuro.»

«Io… voglio diventare una coordinatrice di primo livello come mia madre.» spiega. «Sono consapevole che ho molta strada da fare, ma non desidero altro.»

«Se vuoi il mio consiglio concentrati prima sui tuoi allenamenti.» dice. «Per diventare coordinatrice bisogna essere ben consapevoli dei limiti e dei punti di forza dei propri Pokémon.»

«Č un consiglio preziosissimo!» esclama entusiasta. «La ringrazio molto, ne farň tesoro.» sorride.



Angoletto dell'autrice:
Beh, diciamo che questo primo capitolo per chi ha letto la mia fanfiction "Pokémon: Sono Qui!" non č niente di nuovo. Se avete notato ho fatto molto riferimento al primo episodio, non sarŕ sempre cosě, anche se la mia idea tipo sarebbe stata quella di prendere gli episodi uno a uno e modificarli. Tra qualche capitolo farň anche spesso riferimento al videogioco di Pokémon Diamante e Perla, percui se l'idea vi intriga restate con me. ^^
  
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